Leo Borghi - testimone del tempo: tra storia e arte

La pittura dell'artista consiste nelle reminiscenze e nel racconto di particolari episodi della storia della città , personaggi, eventi, atmosferericomponendoli in un gesto pittorico libero e leggero senza troppe insistenze sceniche.Una scelta stilistica, che in parte si allaccia alla sua prima pittura paesistica di origine, tutta d'atmosfera e di matrice post impressionista...
Con questa esposizione l"Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova prosegue nella documentazione e valorizzazione degli artisti del territorio, e, alla "Rinascente", all'ultimo piano dei grandi magazzini della centrale piazza Garibaldi, accanto alla frequentatissima caffetteria panoramica, propone fino a gennaio una preziosa mostra di Leo Borghi, l"artista che meglio ha saputo e sa interpretare Padova nella sua identità storica, culturale, architettonica, culla del preumanesimo europeo con Giotto e Petrarca, che porteranno poi al Rinascimento maturo di Donatello in scultura e di Mantegna in pittura, al Tiziano giovane dei tre affreschi della Scuola del Santo e alla nuova scienza galileiana.
Saranno esposte 36 opere di piccole, medie e grandi dimensioni.
I suoi colori, caldi, le sue composizioni di lacerti armoniosi, ora di citazione naturalistica pompeiana o romana, ora di sintesi architettonica e narrativa medievale, lo distinguono nettamente nel panorama veneto ed italiano della pittura figurativa, come personalità altamente originale e professionale. Si ripresenta al pubblico padovano con una splendida sequenza di opere, oli e ceramiche, frutto della sua recente produzione artistica.
Leo Borghi, montagnanese di origine (1937) ma dal 1950 a Padova è molto conosciuto e apprezzato nel nostro territorio e a livello nazionale: utilizza la tecnica della pittura a olio in un modo originalissimo, che nel tempo è divenuto cifra identificativa del suo operare. Alla materia pittorica, infatti, toglie la lucentezza tipica della materia grassa e, con la maestria di un alchimista, riesce a trasformarla fino a conferirle un effetto ruvido, quasi granuloso.
Questa scelta stilistica, che produce un effetto molto simile alla pittura ad affresco, non è certo casuale, visto che ben si adatta al periodo storico a cui si ispirano le opere di Borghi: l"arte romana e medievale, epoche in cui la tecnica dell'affresco era ampiamente utilizzata.
Anche la struttura compositiva utilizzata da Borghi, che dissemina sulla tela immagini frammentarie su fondi a colori saturi e caldi, anche a forte contrasto (interrompendo la scena con campiture grigie, come se il colore fosse caduto col tempo), corrisponde al modo in cui la storia ci consegna le testimonianze artistiche del passato, di cui a volte rimangono solo lacerti di affreschi, con stacchi di intonaco e immagini frammentarie.
Alcune regioni italiane affascinano più di altre l"immaginario dell'artista: la terra campana, con il Vesuvio, i mosaici e gli encausti delle case pompeiane; la terra toscana, che assume le sembianze di una giovane donna sdraiata, simile alle antiche effigi dei sarcofagi etruschi. Ma il soggetto privilegiato dell'artista è l"amata terra veneta, e Padova in particolare, rivisitata attraverso le antiche vestigia del passato, con citazioni dell'antica civiltà veneta, di epoca romana e soprattutto di epoca medievale e carrarese, con inserimenti di motivi decorativi tratti da stemmi e motivi ornamentali ora presenti nelle collezioni museali.
In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo monografico, a cura di Giorgio Segato.
Tre incontri animeranno la manifestazione nella sala espositiva:
Giovedì 23 novembre 2006 ore 17.30 incontro con Leo Borghi: Tecnica e mondo poetico
Giovedì 30 novembre 2006 ore 17.30 incontro con Giorgio Segato: Il sentimento della storia nell'arte di Leo Borghi
Giovedì 7 dicembre 2006 ore 17.30 incontro con alcuni poeti padovani, a cura di Alessandro Cabianca: Il lamento della sposa padovana e letture da componimenti del Duecento e di epoca carrarese
Biografia
Leo Borghi è nato a Montagnana nel 1937. Dal 1950 vive a Padova.
Nel periodo tra gli anni "60 e "80 partecipa a numerose mostre, tra le quali segnaliamo:
Biennale Nazionale di Verona, Biennale di Triveneta di Padova, premio Città di Imperia, premio Suzzara, Quadriennale Naz. D"Arte di Roma, Premio Bassano, Premio "Giorgione" a Castelfranco Veneto, premio "Sironi" a Napoli, Mostra Internaz. d"Arte Antoniana Basilica del Santo a Padova, Premio Città di Thiene, Mostra Internaz. d"Arte Mariana ad Assisi, Premio delle Industrie Modenesi, Premio Naz. "Pettenon" a S. Martino di Lupari, Premio "Il Lavoro Artigiano" a Taranto, "Trent"Anni di Pittura Veneta" ad Arzignano e Lonigo, "Pittori Veneti" a Piazzola-Villa Simes, Biennale Naz. Dell"Acquerello ad Albignasego, "Artisti Italiani Contemporanei" a Montebelluna.
Dal 1961 sono un centinaio le mostre personali allestite in gallerie pubbliche e private di varie città italiane, tra le quali: Padova, Bassano del Grappa, Mestre, Verona, Como, Mantova, Oderzo, San Bonifacio, Este, Pordenone, Milano, Venezia, Firenze, Genova, Belluno, Trento, Udine, Ferrara.
Dal 1990 è inoltre presente con mostre personali ad Artefiera di Padova, Bologna, Vicenza, Forlì e, con alcune opere a MilanoArte e a ExpoArte di Bari.
Sue opere si trovano presso: il Nuovo Tribunale di Padova, la Cassa di Risparmio di Verona, la Banca di Sicilia, la Banca del Friuli, la Cassa Rurale di Sant"Elena, la nave "Mediterranea" della Costa Crociere, il Comune di Montagnana, la Provincia di Padova.
Dipinti murali sono: nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Piove di Sacco, nella Chiesa di Santa Rita a Padova, nella Chiesa di San Giuseppe a Padova, nei Sottoportici di Piove di Sacco.
Info:
Orario: tutti i giorni, ore 10.00-.21.00 - ingresso libero.
tel +39 049 8204528 " fax 049 8204503,