Luigi Bernardi Immobile solitudine
Luigi Bernardi esprime, attraverso la sua attività artistica, il conflitto, oggi più attuale che mai, tra la realtà delle cose, così come appaiono, e la conoscenza della loro natura più profonda. Le sue opere non intendono, infatti, evadere la realtà ma piuttosto registrarne i ritmi, accogliere il senso nascosto delle pause, dei silenzi, delle tensioni della materia e delle sue trasformazioni: mirano a individuare i segni della presenza umana e delle abrasioni operate dallo scorrere delle stagioni e del tempo, ma anche a fissare le alterazioni che si verificano sia negli elementi e nelle componenti proprie della materia e del mondo naturale, sia in quelli in cui si nota l"intervento più o meno arbitrario dell'uomo che li trasforma e li deturpa.
L"artista vicentino sa ben rendere nei suoi dipinti il senso acuto della precarietà di ciò che esiste, delle abrasioni e dell'instabilità di quanto l"uomo si impegna a elaborare. Ne consegue che ciascun soggetto rappresentato risulta parte integrante di un disegno più complesso ed è chiamato a esprimere il netto principio della necessità e della rivelazione interiore. Il suo dipinto su Venezia, per esempio, bene risponde a questa idea di una bellezza armoniosa che tuttavia reca in sé i segni palesi della precarietà e del lento ma inesorabile disfacimento.
Ogni tinta pare raccolta da un tempo di memorie, dal silenzio che consuma, dal raggio che attraversa persone e oggetti dimenticati, o solo accantonati, sfatti.
Ogni cosa sembra velata di fatica e di solitudine, nella vaghezza di incontrare un"orma che sollevi ricordi di passate emozioni, di segni antichi, di una crepa nascosta, custode inattesa. E" lo stupore lo spirito motore della pittura di Luigi Bernardi che si unisce all'ascolto dell'anima, che guida le plastiche dita quali strumenti espressivi di un rinnovato racconto di mute cicatrici dai solchi graffiati e poi coperti, di taciti bagliori, presto lacrime di cenere.
Curatore Andrea Marcialis.
Info: 049 8751105;0498204546
Orario: 10.00 " 13.00 / 15.00 " 18.30, lunedì chiuso. Ingresso libero.