Luigi il Grande Rex Hungariae
Guerre, arti e mobilità tra Padova, Buda e l’Europa al tempo dei Carraresi
volume a cura di Giovanna Baldissin Molli, Franco Benucci, Maria Teresa Dolso e Ágnes Máté
introduce l'Assessore alla Cultura Andrea Colasio
presentano Marco Bolzonella e Tiziana Franco
saranno presenti i curatori
La figura di Luigi il Grande, re d’Ungheria, domina letteralmente la storia europea della seconda metà del Trecento: un passaggio cruciale nella costruzione dell’Europa moderna, caratterizzato dal riassetto di equilibri secolari e dalla sperimentazione di modelli politici, economici e sociali in netta rottura col passato. Salito al trono nel 1342, il giovane Luigi dovette subito fronteggiare l’evento forse più traumatico del Medioevo, la Peste Nera, col suo shock demografico che dimezzò la popolazione del continente. La fine di un secolare percorso d’espansione della civiltà europea coincise col declino degli universalismi che avevano in precedenza rivendicato il governo della respublica christiana.
A un’Europa strutturata su poteri universali e poteri locali, l’epoca di re Luigi sostituisce un laboratorio di nuove forme di polarizzazioni che guardano, senza eccessive soluzioni di continuità, all’età moderna. In questa fucina di modernità prendono vita l’esperienza e il progetto politico di Luigi d’Angiò che include, sul fronte della politica italiana, la relazione con Padova e i signori da Carrara.
mercoledì 5 aprile ore 17:30
Museo Eremitani - Sala del Romanino
ingresso libero
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