L'Università nella città
L' Università di Padova è uno dei più antichi e prestigiosi d'Italia: la sua presenza ha fortemente influito sulla vita culturale e sociale della città.
Con questo itinerario tematico andrai alla scoperta dei più importanti palazzi, musei, collezioni scientifiche e artistiche dell'ateneo patavino e delle tradizioni goliardiche e studentesche.
Le tappe dell'itinerario sono:
Palazzo Bo
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L'itinerario non può non cominciare da Palazzo Bo, sede storica dell'ateneo patavino, raggiungibile a piedi dalla stazione in circa 15-20 minuti oppure in autobus (linee 3, 8, 12, 18).
Attraverso l'entrata principale si accede al cortile nuovo, caratterizzato da un altorilievo di Attilio Selva, elogio al coraggio in battaglia degli studenti. Da lì, girando a sinistra, si entra nel cortile antico, di epoca cinquecentesca. Alla base di una delle scale che portano alle logge superiori si trova la statua di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna al mondo a conseguire la laurea in filosofia, proprio all'Università di Padova.
Per conoscere più approfonditamente il Palazzo, con le sue sale intrise di storia e di scienza, si deve partecipare a una delle visite guidate che vengono organizzate giornalmente. In particolare, le visite guidate permettono di vedere il suggestivo Teatro anatomico, dove si svolgevano le lezioni di anatomia, e la cattedra di Galileo Galilei, che insegnò a Padova dal 1592 al 1610.
Le visite guidate si effettuano in orari stabiliti, che variano a seconda del giorno della settimana e del periodo dell'anno. Consigliamo quindi a chi è interessato a visitare il Palazzo di informarsi e di programmare il proprio itinerario in anticipo. Ecco a chi puoi rivolgerti:
Palazzo del Bo
via VIII Febbraio
tel. +39 049 8273044 - 47
gruppi e scolaresche su prenotazione allo +39 049 8273047
Ufficio Informazioni Turistiche
Galleria Pedrocchi
tel. +39 049 8767927
Ufficio Informazioni Turistiche
Stazione FS
tel. +39 049 8752077
Nelle aule del cortile nuovo si tengono oggi le lezioni della facoltà di giurisprudenza e alcune lezioni della facoltà di scienze politiche. Nelle sale del cortile antico e delle logge superiori si svolgono invece le discussioni delle tesi di laurea e cerimoniali, convegni, eventi culturali.
Per sapere il calendario degli eventi puoi consultare questo sito: http://www.unipd.it/comunicazioni/iniziative/agenda/agenda.htm.
All'esterno del Palazzo durante le sessioni di laurea è possibile assistere a una delle tradizioni più caratteristiche dell'Università di Padova, ovvero i festeggiamenti per i neolaureati. Il "malcapitato" di turno viene spogliato e rivestito in modo buffo o ridicolo, fatto correre, preso letteralmente a botte, imbrattato di farina, uova, salse, panna o altro e sottoposto a ogni sorta di scherzi che salti in mente ad amici e parenti. Tutto questo può apparire perfido o di cattivo gusto, o comunque bizzarro. Per i padovani è invece segno di amicizia e grande divertimento! I turisti, soprattutto giapponesi, non mancano di immortalare con le loro macchine fotografiche questi curiosi personaggi che festeggiano per le vie del centro.
Un momento importante di questi festeggiamenti è la lettura del papiro, un testo in rima scritto dagli amici del neolaureato. Il papiro viene letto a voce alta davanti ad amici e parenti; una copia rimane appesa alle pareti del Bo.
Scopo del papiro è prendere in giro il neolaureato, ripercorrendo tappe significative della vita e raccontandone gli episodi più imbarazzanti, i difetti, le manie, aspetti curiosi, divertenti o particolari intimi…tutto è ammesso, purché faccia ridere! A ogni errore nella lettura il neolaureato deve fare "penitenza", ovvero bere un sorso di vino. Ecco perché al termine del papiro un laureato è solitamente molto, molto allegro!
Le sessioni di laurea si svolgono in genere a febbraio-marzo, giugno-luglio e novembre-dicembre.
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Orto Botanico
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Seconda tappa dell'itinerario è il magnifico Orto botanico, il più antico al mondo. Si può raggiungerlo a piedi in circa 15-20 minuti. Percorrete Riviera Ponti Romani e Riviera Tito Livio, svoltate a sinistra in via Santa Chiara fino a raggiungere via del Santo e da lì Piazza Santo. Qui, se lo desideri, puoi fermarvi per una visita alla famosa Basilica di Sant'Antonio oppure prosegui per via Orto Botanico. In alternativa a questo percorso a piedi, si può prendere l'autobus (linee 3, 8, 12, 18, diretto piazze).
L'Orto botanico merita una visita sia per la quantità di piante coltivate (circa 6000, tra cui alcune collezioni di piante storiche) sia per la sua singolare struttura architettonica. Fondato nel 1545, dal 1997 è stato inserito da parte dell'UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale quale bene culturale.
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La Specola
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Dall'Orto Botanico si può raggiungere a piedi l'Osservatorio astronomico La Specola, terza tappa dell'itinerario. Da via Donatello si raggiunge Prato della Valle, dove ci si può fermare per una sosta, e passare davanti alla Basilica di Santa Giustina. Da lì prosegui dritto in via Cavalletto fino a trovare sulla vostra destra l'indicazione per l'Osservatorio astronomico.
Se invece sei stanco in Prato della Valle prendi l'autobus n. 12 o 18: da lì sono solo poche fermate.
La Specola sorge sulla torre della Torlonga, costruita dai Carraresi in difesa del proprio castello. Oggi è osservatorio astronomico e sede di un museo.
Potrai vedere globi, cannocchiali e altri strumenti, nonché la meridiana più grande d'Italia. L'accesso al museo avviene solo tramite visita guidata. Le visite guidate per visitatori singoli si effettuano solo il sabato e la domenica; i biglietti vanno acquistati anticipatamente presso l'Oratorio di San Michele, riviera Tiso da Camposampiero 32, dal martedì al venerdì 10:00 - 13:00, sabato e domenica 15:00 - 18:00. Anche in questo caso, quindi, se sei interessato a visitare il museo ti consigliamo di informarti in anticipo presso l'Ufficio Informazioni Turistiche e di programmare di conseguenza il tuo itinerario:
Ufficio Informazioni Turistiche
Galleria Pedrocchi
tel. +39 049 8767927
Ufficio Informazioni Turistiche
Stazione FS
tel. +39 049 8752077
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Palazzo Liviano
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Dalla Specola prosegui per Riviera San Benedetto, svolta in via Vescovado e poi da lì raggiungi Piazza Duomo. Qui, se lo desideri, puoi dare un'occhiata al Duomo e al suo Battistero. Da lì proseguendo dritto arrivi in piazza dei Signori e, passando sotto l'Orologio, in piazza Capitaniato dove si trova appunto Palazzo Liviano, edificio costruito negli anni Trenta.
Oggi nelle aule del palazzo si svolgono le lezioni della facoltà di Lettere e Filosofia. Nell'atrio è presente una statua di Tito Livio, al quale è dedicato il nome del palazzo. Al piano superiore si trova invece la Sala dei Giganti, decorata da affreschi cinquecenteschi, oggi sede di concerti ed eventi culturali. Per sapere cosa se ci sono eventi in programma consulta nuovamente il sito http://www.unipd.it/comunicazioni/iniziative/agenda/agenda.htm.
Il Palazzo ospita inoltre un museo archeologico, attualmente in ristrutturazione.
A questo punto ti consigliamo di unirti agli studenti che nel tardo pomeriggio si ritrovano nella vicina Piazze delle Erbe per il rito cittadino dello spritz.
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Palazzo Cavalli
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Tornando verso la stazione potrai notare di fronte ai giardini dell'Arena Palazzo Cavalli, edificio costruito tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, oggi sede del Dipartimento di Geologia, Paleontologia e Geofisica e del Museo di Geologia e Paleontologia. L'accesso al museo è limitato solo a studiosi e visite guidate previ accordi con il Conservatore. Se sei interessato, consulta il sito http://www.unipd.it/musei/geologia/.
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Altri musei
L'ateneo di Padova comprende altri musei, più specialistici:
Museo di Antropologia
via Marzolo, 9 (sede provvisoria)
Museo Botanico
c/o Orto Botanico
via Orto Botanico, 15
Museo dell'Educazione
via degli Obizzi, 21-23
Museo di Macchine "Enrico Bernardi"
c/o Dipartimento di Ingegneria Meccanica
viale Venezia, 1
Museo di Storia della Fisica
c/o Dipartimento di Fisica "Galileo Galilei" - Polo didattico
via Loredan, 10
Museo di Zoologia
via G. Jappelli, 1/a
L'accesso a questi musei è solitamente riservato agli studiosi e alle visite guidate, previo accordi con il Conservatore.
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