Manfredo Massironi

Mostra antologica di M. Massironi. Un'artista già  esponente nei primi anni sessanta del Gruppo N. La mostra intende far chiarezza sui diversi aspetti della creatività  dell'artista, non solo presentando le opere visuali, ma anche la sua produzione come designer e teorico della percezione visiva. Fondamentali sono le sue ricerche in ambito


conferenze





Manfredo Massironi nasce a Padova nel 1937. Il suo esordio in ambito artistico risale alla fine degli anni cinquanta. Dopo una breve esperienza dedicata alla pittura, nel 1959 fa pervenire alla Giuria del Premio San Fedele (Milano) l"€™oggi celebre Cartone ondulato, sorta di ready-made costituito dalla giustapposizione di semplici cartoni industriali da imballaggio. Ne nasce una polemica riguardante l"€™ammissione alla mostra dell'€™operadifesa in particolare da Lucio Fontana, parte di quella stessa commissione, che conduce alle dimissioni il presidente della giuria, e che conosce un"€™eco importante sulla stampa.


Cominciano presto a delinearsi gli obbiettivi della ricerca visiva di Massironi: il superamento della tendenza, allora dominante, dell'€™Informale, attraverso la produzione non di quadr"€ ma di oggetti visivi che recuperano i concetti di forma e geometria, riconnettendosi dunque alle esperienze costruttiviste, neoplastiche e concretiste. All"€™inizio degli anni sessanta, assieme ad Alberto Biasi, Edoardo Landi, Toni Costa e Ennio Chiggio l"€™artista dà  vita al Gruppo Enne, una delle prime esperienze creative finalizzate alla realizzazione di opere collettivamente realizzate e firmate, di cui Massironi sarà  il principale esponente dal punto di vista teorico.

Uno spirito di intelligente provocazione, che prende di mira il sistema dell'€™arte ed i miti legati alla figura dell'€™artista, diviene una delle componenti delle iniziative del Gruppo, il quale si inserisce presto a pieno titolo nel movimento internazionale della Nuova tendenza
. Nella mostra itinerante del 1962, presentata da Umberto Eco e svoltasi nei negozi della Olivetti, nasce il termine Arte programmata destinato a riassumere i diversi termini della tendenza, che potevano essere indicati come arte cinetica, ricerca visuale ecc..

I risultati più avanzati del design industriale sono parte degli interessi del gruppo, nei quali si farà  sempre più strada l"€™attenzione verso i meccanismi percettivi che sovrintendono l"€™attività  del vedere, strategicamente stimolati e orientati attraverso l"€™opera, ed integrati come ideale completamento dell'€™opera stessa. Gli elementi della forma, della luce, del suono, del movimento (reale e virtuale) vengono indagati da opere che esibiscono la propria natura progettuale e processuale, e che utilizzano strumenti visivi quali l"€™illusione ottica ed il completamento amodale. La prima metà  degli anni sessanta vede una rapida diffusione internazionale della nuova tendenza il Gruppo Enne in particolare, partecipa da protagonista alla Biennale di Venezia del 1964 ed a grandi esposizioni collettive in centri quali Parigi e New York.

Il coinvolgimento dello spettatore che, proprio da allora, diventa a tutti gli effetti fruitore prosegue nella realizzazione di veri e propri ambient che ne implicano la partecipazione anche dal punto di vista fisico. Nel 1965, una divisione all'€™interno del gruppo porta alla creazione del Gruppo N65, che vede oltre alla partecipazione di Massironi la presenza di solo due degli altri membri della formazione originale.

L"€™esperienza di N65, svoltasi soprattutto nella declinazione optical Op Art dell'€™arte programmata, è tuttavia molto breve. Preso atto della fine dell'€™utopia legata al lavoro creativo di gruppo, della capacità  del Mercato di metabolizzare e disattivare il portato ideologico e destabilizzante di ogni Avanguardia artistica, Massironi, dal declinare degli anni sessanta, si dedica preferibilmente al lato scientifico della sua ricerca, dedicato agli studi sugli aspetti psicologici della percezione visiva. Accanto all'€™attività  di docente, continua individualmente a sviluppare i tratti caratteristici della sua ricerca artistica, che diviene a tutti gli effetti il versante espressivo della sua ricerca scientifica.

Nelle opere della maturità  si evidenzia una componente ludica ed al tempo concettuale, che spiazza le consuetudini del fruitore nei confronti dell'€™oggetto artistico, esaminato ma anche negato in quelli che sono, per convenzione, i suoi elementi strutturali o di contenuto, quali la superficie, la cornice, la possibilità  della "€œrappresentazione"€... Massironi lavora su materie quali il vuoto, la trasparenza, il silenzio, (da sempre potenzialmente presenti) facendo guadagnare progressivamente alle sue opere leggerezza e possibilità  di fascinazione estetica, anche in virtù della nuova attenzione dedicata al colore. La lunga ricerca sul tema del nodo, costruzione complessa ed elusiva riguardo la propria natura strutturale, sembra riassumere diversi aspetti dell'€™ultima ricerca di Massironi, sospesa tra gioco, inganni dello sguardo, geometria e possibili metafore.

Info: +39 0498204529
Orari: dalle 10:00 alle 19:00 tutti i giorni
escluso il lunedì , Natale, Santo Stefano e Capodanno
Ingresso libero