Marino Gradella

Marino Gradella

Le sue opere sono "tele" nel senso vero della parola. Sono cioè stoffe, arazzi.
Antologica personale del "mago del filo". Alla scoperta di uno stile nuovo.

12 giugno - 10 luglio 2004
Galleria "La Rinascente" - Piazza Garibaldi
Ingresso gratuito

Orario: lunedì pomeriggio ore 13:00 - 21:00, dal martedì al sabato ore 9:00 - 21:00

Inaugurazione
11 giugno 2004 ore 18:00


Marino Gradella
Il mago del filo come piace definirlo a molta della critica d'arte contemporanea o forse ancora meglio il mago della trasparenza.
Marino Gradella, il maestro delle magie cromatiche create con ago e filo. Un arcobaleno di fili che corrono intrecciati, che si fondono e si confondono, tessendo opere d'arte dalle sfumature infinite, dagli effetti cromatici impossibili da realizzare con altre tecniche pittoriche, dalle sottili trasparenze e luminosità .
Scoprire la sua arte è come andare alla scoperta di uno stile nuovo, di un'arte nuova, di un grande maestro.

Si va alla scoperta di un mondo magico, di uno spazio magico. Le sue opere sono "tele" nel senso vero della parola. Sono cioè stoffe, arazzi. L'occhio dell'osservatore non potrà  che perdersi nelle squisite dolcezze, nelle felicità  delle trasparenze fugaci elaborate con pazienza, ostinazione, cura, amore, passione per una tecnica unica che non conosce uguali.

Uno, due sino a quattro progetti grafici, dove l'autore abbozza a matita l'opera. Non esiste copia sotto cui lavorare. Poi la divisione di cerchi, quelli del telaio per intenderci, e passo dopo passo, dettaglio su dettaglio, senza permettersi di sbagliare colore, di tirare troppo la tela, di sfumare troppo... giorni e giorni di certosino lavoro per partorire la creazione di opere meravigliose.

Dalle RIVISITAZIONI, una splendida serie di reinterpretazioni di copie di opere famose. Basti osservare La Gioconda di Leonardo o La Trilogia, realizzata nel 2000, da Hayez o i particolari tratti dalla Cena in casa Levi del Veronese o La ragazza che legge di Renoir o ancora la Giovane col mandolino e La ragazza del pappagallo di Giambattista Tiepolo.

È un aver fatto resuscitare, aver riportato in vita grandi opere d'arte con una luce nuova, creando un effetto unico che è dato proprio dal ricamo.
Le nature morte, i paesaggi, i volti femminili, infinitamente dolci e così appassionatamente aerei. Non ci sono trucchi. È filo che si vede, ragnatele di filo, sono sottili pennellate di filo.


Informazioni
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fax +39 049 8204545