Marzia Gallinaro - Le ragazze sono asine Girls are Asses
Un progetto ispirato dall'opera shakespeariana Sogno di una notte di mezza estate si compone in due parti: una espositiva delle opere pittoriche e una performativa dal titolo L'asina S-posa
Il progetto nasce dal fascino esercitato sull"artista da una celebre scena del shakespeariano Sogno di una notte di mezz"estate - quella in cui Titania, regina delle fate, risvegliandosi dall'incantesimo si innamora di Bottom, trasformato in asino.
Nel cedere a Titania il significato simbolico della figura di Bottom, Marzia non compie una semplice operazione di scambio dei ruoli, ma propone una percezione dell'universo femminile rendendola collettiva.
Caratteristica delle "Asine" è di essere immediate nel richiamo all'identità di ognuna. Opere al femminile che si rivolgono indistintamente ad entrambi i sessi. Le Asine seducono chi sta di fronte a loro grazie a un appeal immediato, per il quale ritroviamo in ogni rappresentazione una declinazione dell'essere femminile che ci appartiene.
E" la loro doppiezza costitutiva e intrinseca a innescare un movimento di attrazione e repulsione, che ci coinvolge perché fa diretto riferimento a quell"intimo che siamo ma che non riconosciamo. D"altra parte l"ibrido si presta ad un confronto-scontro con la natura del nostro essere. Le ragazze Asine mettono in scacco i nostri timori, dicendoci amorevolmente chi siamo e con quanto piacere potrebbero esistere nel nostro percepito.
L"artista gioca ironicamente con i significanti partendo dall'incantamento e dalla seduzione, attraverso un percorso che tenta di costruire un"architettura tra emozione e cognizione, che vuole ricomporre uno spazio emozionale e ideale (di idee), di riflessioni e rappresentazioni.
Così l'autrice descrive e imposta il progetto che anima la mostra: "Il lavoro si sviluppa su due versanti che si intrecciano continuamente in un gioco di rimandi a sfondo sessuale e politico (in senso ampio). Privato, ovvero autoironico, intimo, di riconoscimento/disconoscimento. Di confronto con l"immagine ancestrale della donna animale. La forza sensuale/sessuale della rappresentazione del corpo-animale. L"accettazione del lato "oscuro" della banalità oggettiva. La ricerca/espressione di una diversa realtà di soggetto.
Pubblico, ovvero ludico-comunicativo. L"identificazione o il rifiuto dei modelli dell'immaginario collettivo. La rappresentazione del gruppo. Sentirsi parte di una visione accomunante o confrontarsi politicamente e ironicamente con la rappresentazione dell'ovvio culturale".
Nell"esposizione padovana il progetto si sviluppa attraverso due forme: l"iconografia, come primo livello di riconoscimento simbolico-mediatico, e la performazione, come secondo livello di coinvolgimento rituale, esistenziale, pubblico.
Sul piano iconografico lo spazio espositivo è animato da venti grandi lavori di uguali dimensioni, leggeri e luminosi, realizzati su carta da pacchi con smalti e colori acrilici particolarmente brillanti. Uguali eppure diversi nel raccontarci un travestimento/metamorfosi che coglie, con esatta e perfida allegria, il lato cangiante dei comportamenti.
Nei lavori di Marzia Gallinaro l"ambiguità , la voglia di ibridazione, di trasformazione, molto spesso soffocata per ragioni sociali o di convenienza, esplode con una libertà ludica e per nulla ripetitiva, anzi in mille sfumature.
Nella performance una giovane ragazza vestita da sposa, bianca, con la testa di asina dai lunghi capelli neri, si muove in una sorta di danza propiziatoria sulla musica della classica marcia nuziale, portata al massimo stravolgimento.
L"aspetto ritmico è stato lungamente elaborato per crescere, creando un climax intenso nella zona centrale della composizione, alternando bit ossessivi e rituali, anche asincroni, per destabilizzare in maniera attiva l"ascoltatore. Tutto questo disegna un"ipnotica spirale sonora che si avvolge su se stessa e poi si dipana tornando all'origine.
Biografia
Marzia Gallinaro vive e lavora a Padova dove ha frequentato l"Istituto d"Arte "Pietro Selvatico", prima di iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Brera e diplomarsi in Scenografia.
La sua attività artistica si è sviluppata nell'ambito cinematografico - come scenografa e assistente scenografa in produzioni nazionali e internazionali, e in campo teatrale. Ha realizzato allestimenti scenici per locali ed eventi culturali e si è occupata di progettazione grafica, di illustrazione e di interior decoration, tutte cose che continua a fare. La sua ricerca si avvale dell'utilizzo di pittura, video, performance e senza timori sperimenta le diverse possibilità di "comunicazione". Per lei l"idea, il percetto in sé contiene il suo linguaggio più intrinseco. E" attraverso la cura di questa sensibilità nel cogliere che l"artista tenta di dar corpo e sostanza a ciò che si definisce astrattamente realtà : tempo/spazio, corpo/ pensiero.
Tra le varie mostre personali citiamo le più recenti: "Qualcosa di personale" Donna Irene, 2005; Ovosodo,Vicenza 2005; Em"arte 2006 Livorno, 2° Premio a cura di R.M.Sateriale, Ecomuseo dell'Alabastro, Castellina M. Pisa, 2006; Saturarte, 11° rassegna d'arte contemporanea a cura di M.Napoli e M.Pepe, Genova 2006; Saturarte Premio Giovani 2006, Genova; Galleria A regolad'arte Mantova 2006; Segnalata (catalogo) Premio Celeste 2006. Presente nell'archivio virtuale "Progetto Maionese" di Galleria Civica En Plein Air, Pinerolo, Torino. Galleria Artlifefortheworld, Venezia, 2007.
(*) La performance verrà ripetuta il 9 e 29 marzo 2007 alle ore 17.30
L"evento, organizzato dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova e introdotto da Elio Armano e da Simonetta Gorreri, direttore artistico del Centro culturale "Artlife for the world" di Venezia, prevede l"esposizione di venti stazioni pittoriche e la presentazione in tre date della performance intitolata l"Asina in s-posa
Info: +39 049 8204529 4563
Orario : 10.00 " 13.00 / 15.30 " 18.30, lunedì chiuso. Ingresso gratuito.
Info:
Orario: dal martedì alla domenica 10:00-13:00/15:00-18:00- chiuso lunedì
Ingresso: libero
Tel. +39 0498204529