Mauro Bazza

il colore il gesto l'emozione

Una antologica dedicata all'€™artista nato e vissuto a Padova fino al 2006, anno della sua scomparsa, dove ha svolto un"€™intensa attività  documentata dalla partecipazione a numerose mostre e dal conseguimento di premi e pubblici riconoscimenti.
Attraverso l"€™esposizione di una quarantina di opere, la mostra ripercorre le tappe della carriera artistica di Bazza, contrassegnata, sin dagli esordi, da una sorta di comunione spirituale con la natura, che egli ha sempre considerato una inesauribile fonte di ispirazione.

 

L"€™immedesimazione nei suoi ritmi ha permesso all'€™artista di coglierne l"€™essenza vitale, trasferita poi sulla tela con una pennellata vigorosa e ricca di materia cromatica.
Ciò accade fin dalle prime opere degli anni Settanta, nelle quali il disegno si presenta minuzioso nel tratteggiare scorci paesistici, il pennello posa rapide e compatte campiture, l"€™approccio con la realtà  è ancora timido.

Siamo in una fase di studio che Mauro Bazza supera velocemente nel decennio successivo, liberando il tocco in fremiti gestuali, soprattutto quando l"€™attenzione si sposta sui profili appuntiti dei cardi, sui cespugli, fra i tronchi delle betulle. Compaiono anche i primi approfondimenti sulla figura, i noti suonatori di jazz. La stesura è la medesima, il ritmo cadenzato della natura accompagna anche la musica. Si accentua l"€™uso della spatola e un carattere pittorico che da impressionista si fa espressionista. Spiccano dal "€˜97-98 i grandi soggetti floreali "€“ Zinnie, Iris, Girasoli, gli angoli fluviali e lacustri, la prospettiva ribaltata in primo piano, il superamento di ogni costrizione formale che nell'€™ultimo decennio troverà  un esito straordinario in quadri puramente cromatici.

Le stesure con lunghe e decise sferzate di colore trasformano il soggetto con un"€™evidenza tattile che fa riflettere la luce, nell'€™impianto tonale i colori passano gradualmente l"€™uno nell'€™altro. Basta osservare da vicino alcuni esempi come Chiaro di luna, Riflessi: tutto si fa atmosfera, sentimento, stato d"€™animo. La realtà  si è trasformata in un fenomeno sensibile, persino i suonatori sono tracce dinamiche nello spazio. La tavolozza riassume la forma, i toni caldi e freddi seguono la motilità  dell'€™immagine rivelando gialli acidi vicino ai blu, verdi ai rossi, compare il viola negli effetti umbratili.

La mostra offre un percorso affascinante, l"€™emozione nel vedere il graduale passaggio dal figurativo all'€™informale, fino a sfaldare la struttura portandola al limite del puro gesto, con un segno vibrante ed eccitato.
Mauro Bazza era un uomo schivo e riservato ma un artista dalla forte carica espressiva. La sua pittura rappresenta la felice unione dei due caratteri.

Info:
orario: martedì - sabato 10.00 - 20.0, lunedì 13.00 - 20.00, chiuso domenica e 2 giugno
tel. 049/8204529