Mostra fotografica “Del corpo il sogno”
Personale di Giovanni Zuin
Inaugurazione: giovedì 5 maggio 2022, alle ore 18 con presentazione critica di Barbara Codogno.
Da venerdì 6 maggio, e fino al 29 maggio 2022, a Palazzo Angeli nelle “Stanze della fotografia” in Prato della Valle 1/A, sarà visitabile, a ingresso libero, la mostra personale del fotografo Giovanni Zuin, titolata: “Del corpo il sogno” fotografie stampate alla gomma bicromata.
La mostra, a cura di Barbara Codogno, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e realizzata in collaborazione con Franco e Antonio Zago.
In esposizione una quarantina di fotografie che raccontano l’originale e poetico percorso di ricerca dell’artista, nel corso della sua carriera.
La mostra si sofferma su una particolare tecnica impiegata da Zuin: la stampa alla gomma bicromata, procedimento inventato intorno al 1850 e che diede origine alla corrente fotografica del Pittoricismo. Questa stampa artigianale, che produce solo pezzi unici, si ottiene stendendo sulla carta una soluzione di gomma arabica, un bicromato e un pigmento.
L’effetto che se ne ottiene è quanto di più lontano dalla fotografia intesa come mera riproduzione della realtà.
Nel testo critico che accompagna la mostra, la curatrice Barbara Codogno scrive: “La selezione di foto che compongono questa antologica tematica di Giovanni Zuin vedono quindi una proposta esteticamente definita che nella tecnica della stampa alla gomma aggancia una dimensione onirica e sognante del corpo. I tanti nudi accademici ritratti dal fotografo amalgamano la classicità della posa e delle forme a una densità grumosa, satura eppure incerta, vaga. Talvolta un tuffo nel passato con qualche ammicco alla fotografia di genere del secolo scorso, talvolta un impeto espressionista che ricorda la potenza di Munch. Un tratto stilistico davvero personale quello di Zuin e che aggancia la categoria letteraria, e pittorica, del “perturbante”.
C’è un tratto distintivo che accomuna le fotografie selezionate per questa antologica: il corpo ritratto spesso ne cela il volto.
Questa scelta è così evidenziata da Barbara Codogno: “Grande intuizione quella di ritrarre le persone nascondendone il volto. Siamo di fronte a un corpo enigmatico, i corpi di Zuin sono sfingi che si fanno rincorrere, interpretare: dobbiamo immaginarle per poterle afferrare.
In quest’assenza di identità sta anche la seduzione del corpo che Zuin fa trionfare in assoluta pulcritudine. Come testimonia la foto “Ritratto di Maria”. Un trionfo d’avorio parte dalla nuca e scende lungo la spalla. Si intravedono appena due piccoli seni. I capelli lisci e setosi sono raccolti con un elastico di spugna, la figura è esile, di una bellezza giovane e senza malizia, piuttosto, teneramente timida come testimonia la torsione del collo che sposta il volto nell’ombra e lo fa scomparire dalla portata dello sguardo del fotografo, e anche dalla nostra. La genialità dello scatto è nel suo mistero, nel suo silenzio. Del corpo il sogno".
Informazioni:
Orario: dalle 16 alle 19, dal martedì alla domenica, ingresso libero; chiuso il lunedì
Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
tel. 049 8204529 - cultura@comune.padova.it
Aggiungi un commento