Nicky Nicolai e Stefano di Battista Jazz Quartet


Nicky Nicolai e Stefano di Battista Jazz Quartet
Tour 2005


Nicky Nicolai, vera rivelazione italiana dell'anno, andrà  in tour accompagnata dal Jazz Quartet di Stefano di Battista.
Nicky ha amato la musica sin dall'infanzia trascorsa nel paese di Nespolo e, come nella migliore tradizione degli afro americani, ha iniziato ad applicare la sua passione per il canto nel coro della chiesa. Prima della partecipazione al Festival di Sanremo ha fatto la cantante nei locali e in qualche piano bar, studiato canto lirico per molti anni, si è diplomata al conservatorio ha fatto un po' di televisione e la modella per un grande pittore
Fondamentale è l'incontro artistico e di vita tra Nicky e Stefano Di Battista, di recente uniti in matrimonio, con altri tre grandi musicisti della scena jazz italiana ed europea: Dario Rosciglione contrabbassista, Julian Oliver Mazzariella pianista, Amedeo Ariano batterista.
La formazione si è imposta come una delle realtà  più importanti del panorama musicale jazz degli ultimi anni affermandosi in una serie di eventi live. Un tour che si preannuncia all'insegna della raffinatezza interpretativa dove protagonisti assoluti saranno la canzone italiana e il jazz.

Stefano di Battista (Sassofonista).
Nasce a Roma il 14 febbraio del '69 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica.
Ha iniziato studiare il sassofono all'età  di 13 anni in una banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini. E' qui che, fino all'età  di 16 anni, Stefano ha sperimentato quella che sarebbe diventata una delle qualità  essenziali della sua musica: l'allegria. Durante questo periodo ha due incontri decisivi che lo indirizzano verso la sua vocazione: scopre il jazz, innamorandosi del suono "acidulo" di Art Pepper ("...immediatamente volevo suonare in quel modo... fu l'inizio della mia passione") e incontra l'uomo che diventerà  il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani ("lui era un mostro, suonava senza conoscere cosa venisse dopo. Istintivamente."). La sua starda è ormai segnata: Stefano sarà  un musicista jazz. Si iscrive al conservatorio, perfeziona la sua tecnica familiarizzando con la tradizione classica del sassofono (Jacques Ibert, ecc.) conseguendo il diploma con il massimo dei voti all'età  di 21 anni. Incomincia poi a suonare in gruppi di vario genere e nel '92 si trova per caso a suonare al Calvi Jazz Festival; è lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Per Stefano è una rivelazione ("quando sono arrivato in Francia, avevo l'impressione di essere nato lì. In Italia avevo l'impressione di non esistere...").
Da quel momento in poi, Stefano ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all'ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un'amicizia tra i due. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell'ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz). Stefano viene assunto all'istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. E' il 1994 e la sua carriera decolla a Parigi.
Si stabilisce nella città  e incomincia la vita sfrenata del musicista. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell'ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly, ecc. La carriera di Di Battista è a una svolta. Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome.
Nel '97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo "Volare", lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano (il suo pianista di questi ultimi anni), Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso ("la ritmica che ho sempre desiderato"). Nel '98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà  l'album "A prima vista", accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà  il suo gruppo stabile di riferimento. Nel luglio '00, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall'incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall'omonimo titolo, uscirà  poi nell'Ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto.

Discografia:

1993 Ada Montellanico - The encounter (Philology)
1995 Aldo Romano - Prosodie (Polygram)
1996 Enrico Rava - Noir (Label Bleu)
1997 Aldo Romano - Intervista (Polygram)
1997 ONJ / Cugny - Mercy, Mercy, Mercy (Polygram)
1997 Michel Petrucciani - Both Worlds (Dreyfus)
1997 Stefano Di Battista - Volare (Label Bleu)
1998 Rita Marcotulli - The woman next door (Label Bleu)
1998 Stefano Di Battista - A prima vista (Blue Note)
1999 Flavio Boltro - Road Runner (Blue Note)
2000 Sergio Coppotelli - The best live (Splasch)
2000 Stefano Di Battista - Stefano Di Battista (Blue Note)


(Fonte: http://www.ijm.it/s.dibattista.html)