Nuova Danza Indipendente in "La storia inaudita"


Quali sono le vere radici delle nostre identita'? Che cos'e' davvero la liberta'? Perche' idee diverse portano al pregiudizio e al conflitto? Quali sono i sentieri attraverso cui conducono l'amore, l'odio, la paura e l'emarginazione? Sono queste alcune delle profonde questioni che saranno esplorate dalla "Storia inaudita", il nuovo spettacolo-evento di NuDI, Nuova Danza Indipendente, che conclude l'edizione 2009 di "Prospettiva Danza-Teatro".

Spettacolo in anteprima nazionale

NU.DI. - Nuova Danza Indipendente
presenta

LA STORIA INAUDITA

regia e coreografia Laura Pulin
scenografia Antonio Panzuto
liberamente tratto dal libro "€œTeste a pera e Teste a mela"€ di Dario Fertilio, edito da Rubettino (2001)

"€œFin dall'€™alba dei tempi, ci viene insegnato che il mondo si divide in due: salvi e dannati, luce contro tenebre, conservazione contro progresso, bianco contro rosso, destra contro sinistra. L"€™importante è far parte dell'€™uno o dell'€™altro gruppo, riconoscersi uguali ai propri simili e così contrapporsi agli altri. Su tali fondamenta formiamo la
nostra personalità , la cultura, gli ideali, i gusti, le speranze. Certo, noi crediamo di scegliere tutto ciò liberamente; invece, senza saperlo, veniamo condizionati e condotti per mano. Ne ricaviamo la tranquillità , pagando però il prezzo del conformismo. I diversi da noi, da un lato ci attraggono, e dall'€™altro diventano il fondamento di ciò che siamo. Senza i rossi, i bianchi non esistono e viceversa."€
(di Dario Fertilio)

La nuova produzione di NuDI prende le mosse da un rinnovato e fecondo sodalizio artistico. ͈ infatti la favola allegorica "€œTeste a pera, teste a mela"€, scritta da Dario Fertilio, intellettuale tra i più brillanti ed originali del nostro Paese, ad essere il punto di partenza per la nuova elaborazione artistica.
Il testo di Fertilio, pubblicato nel 2001 dall'€™editore Rubettino oltre a rappresentare una perla letteraria di raro equilibrio e profondo valore umano e filosofico, fornisce anche la trama sulla quale si innesta una vera e propria contaminazione di forme artistico espressive che vanno dalla gestualità , alla danza, passando per la musica e per le immagini. I protagonisti dello spettacolo, proprio come i personaggi della fantasia letteraria di Fertilio, sono costantemente alla ricerca della propria identità .
Se le prime mosse del testo e dello spettacolo sembrano trascinare lo spettatore in una ben nota dicotomia politico - identitaria e verso una riflessione sulla minaccia totalizzante delle ideologie, ben presto la rielaborazione artistica e la creatività  del sodalizio Fertilio-Pulin lascia spazio ad una più ampia riflessione filosofica universale sul senso della
vita, dell'€™amore e soprattutto sulla più grande aspirazione dell'€™uomo, la libertà .
La prima assoluta dello spettacolo, in forma di studio per il 2009, si svolgerà  in una delle ambientazioni più suggestive e dimenticate della città  patavina: il complesso monumentale dell'€™ex macello di Corso Australia. Una cattedrale di modernità , che con i suo ampi spazi, la sua geometria razionalista ed il suo fascino neo - decadente, rappresenta un esempio di riqualificazione urbanistica realizzata mediante eventi culturali e performance artistiche. Le scenografie sono affidate ad Antonio Panzuto, pittore, scenografo e scultore. Il valore aggiunto delle più moderne tecnologie d"€™avanguardia rappresentate dagli impianti multimediali, promettono di offrire non uno spettacolo nel senso tradizionale del termine ma una vera e propria installazione artistica in grado di accogliere lo spettatore in una dimensione in cui vicende fantastiche e riflessioni filosofico - esistenziali si intrecciano in maniera indissolubile.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009