Pensieri Preziosi 4 Gioielli Natura Dorothea Prà¼hl

Per la prima volta in Italia viene presentata l"€™opera di Dorothea Prà¼hl e altri sei artisti che si sono formati presso la Scuola Superiore di Halle, dove la Prà¼hl è stata prima insegnante e poi, dal 1991 direttrice della sezione di oreficeria dopo la grande Renate Heintze. Questi gli artisti: Antjie Braürer, Kathleen Fink, Beate Klockmann, Rudolf Kocéa, Christiane Matthias, Vera Siemund.







Furono proprio Renate Heinze e Dorothea Prà¼hl a dare, dagli anni settanta in poi (nel 1969 la creazione di gioielli era stata riconosciuta come disciplina autonoma) uno straordinario impulso a questo settore puntando sul pezzo unico e sul valore artistico del manufatto. Esse riuscirono, pur trovando inizialmente un ambiente poco ricettivo e conservatore (negli anni cinquanta e sessanta, infatti la Scuola si era orientata verso la produzione industriale,dando vita a lavori ripetitivi, freddi e impersonali) a portare una ventata di entusiasmo e di novità  e, con un"€™inconsueta energia e risoluta determinazione, giunsero a dare una svolta significativa al modo di concepire il gioiello e di realizzarlo. Il gioiello diventa così oggetto artistico, esito di un progetto, sviluppo di un"€™idea che spesso trova nella natura circostante la principale fonte di ispirazione.


Tale fonte resta narrativa; vi è la tendenza ad accentuarne la qualità  plastica e ad interpretarla salvaguardando la figura anche se, talora, una avvertita esigenza di passare all'€™astrazione, ne viene a restituire il concetto senza riproporne la forma oggetiva. Al gioiello resta il suo carattere funzionale mentre il progetto di un pezzo unico o di piccola serie non rinuncia a soddisfare un"€™esigenza sociale di autovalutazione e autorappresentazione, di esprimere emozioni e suscitarne altre, di rappresentare il fascino del piccolo formato, di diventare ponte fra chi ha creato e chi lo fa proprio.


Enorme importanza riveste lo studio e la scelta del materiale che diventa strumento basilare e imprescindibile per sviluppare il progetto artistico a cui resta intimamente legato condizionandone, fin dall'€™inizio, processo, sviluppo ed esito finale. Le superfici dei metalli vengono trattate in maniera inedita e non si teme l"€™irregolarità  e l"€™imperfezione, la materia viene spesso lasciata grezza per rafforzare il suo intrinseco potere espressivo, le dimensioni diventano importanti.

Vengono scelti materiali inusuali all'€™oreficeria tradizionale quali alluminio, rame, zinco, ferro, acciaio, titanio, corno, osso, legno, corda, spago, stoffa, porcellana, plastica... in sintonia con quanto sta accadendo nelle altre importanti scuole orafe europee, che, diversamente da Halle, sono però proiettate, fin dagli albori, verso il concettualismo e l"€™astrazione. La fonte prima di ispirazione resta qui invece la realtà  naturale, organica, fenomenica, di cui si intende tradurre sia l"€™aspetto narrativo, sia quello simbolico.

L"€™importanza della Scuola di Halle, così poco conosciuta in Italia, e il percorso di questo Istituto d"€™Arte, così affine, nei motivi informatori e nella metodologia didattica, a quello dell'€™Istituto padovano fondato nel 1866 dal marchese Pietro Estense Selvatico, ci hanno convinto dell'€™importanza di presentare in questa quarta edizione di Pensieri preziosi proprio Dorothea Prà¼l e altri sei artisti di singolare eccellenza, che si sono formati al Castello seguendone le linee e rivelando, pur nei numerosi aspetti comuni, differenze di esiti, spiccata personalità , autonoma capacità  espressiva, straordinaria bravura.


Analizzando il percorso creativo di ciascuno è possibile constatare come l"€™insegnamento magistrale della Prà¼hl e le linee date dalla Scuola siano fortemente vive e presenti nella loro opera, che tuttavia mostra quanto questi abbiano saputo interpretare, in maniera singolare e del tutto personale, le indicazioni ricevute. Essi restano fedeli all'€™amore per il racconto e saldamente attratti da quanto ci circonda, dalla natura come dalla quotidianità , che vengono narrate secondo schemi esplicitamente figurativi, anche in momenti in cui la linea generale appare tendenzialmente opposta, o che talora, soprattutto nei tempi più recenti, volge alla semplificazione dei tratti, puntando all'€™essenzialità  fino a raggiungere l"€™astrazione. Mondi interiori che si connettono con una propria visione della realtà  in un indagare pronto a sorprendere e a farsi sorprendere, a giocare con la memoria, a concentrare sensazioni, ricordi, emozioni, nel microcosmo gioiello.

Gioiello che resta, per tutti gli artisti di Halle, specchio concreto di un"€™esperienza percettiva fisica, diretta, interpretata e tradotta, luogo di ricerca, sintesi di esigenze razionali ed affettive, oggetto unico e "€œprezioso"€ non per il valore materiale ma soprattutto per quanto esprime e racconta.

Info mostra: +39 0498204527/39 - 8753981
Orari: 9:30 - 12:30 / 15:30 - 19:00 chiuso il lunedì . Natale Capodanno
Ingresso gratuito

Per le famiglie e i bambini dai 6 ai 12 anni è previsto un laboratorio pomeridiano che si terrà 
ogni sabato dal 17 gennaio al 28 febbraio 2009
dalle 16.00 alle 17.30.


E"€™ obbligatoria la prenotazione
L'ingresso alla mostra e le attività  previste sono gratuiti
Per informazioni e prenotazioni chiamare Associazione Fantalica
al numero 0492104096 (lun.-ven. 9.00-13.00), cell. 3483502269