Pippo del Bono. Racconti di giugno

RACCONTI DI GIUGNO. INCONTRO CON SE' STESSO
di e con Pippo del Bono

la curiosità  per gli altri.
il senso nascosto delle relazioni.
il filo rosso degli invaghimenti negli spettacoli.
la coscienza di una bellezza senza confini nelle storie.
l"€™ardore non solo etico nelle scene della vita e nelle scene del teatro.
il lato dei desideri non espressi ma mostrati.
l"€™estasi delle cose che ti perdono e che gli altri non ti perdonano.
le coincidenze (tante) di giugno, il mese in cui sono nato.
quel qualcosa di se stessi mai detto forse perché mai chiesto.

Dopo Urlo, lo spettacolo di grande formato presentato al Festival di Avignone, e che continua ad andare in scena nei teatri europei, Pippo Delbono si mette a nudo in un solo vibrante e coinvolgente, in cui si mescolano vita e scena, desideri e ardori, dando vita a un momento di grande intensità .

"€œ...Racconti di giugno allude alla nascita di Pippo Delbono, mentre il sottotitolo "€œIncontro con se stesso"€ giustifica il carattere di meditata improvvisazione. C"€™è infatti da cercare il senso del fare teatro, attribuito alla vita e alle sue feconde delusioni, oltre che a una serie d"€™incontri, protagonisti Pepe Robledo o uno scomparso compagno di gioventù, la Bausch o il "€œmistero Bobò"€, una persona passata di colpo da una vita in manicomio a una padronanza da vero attore. Con qualche lettura di pezzi dei primi spettacoli e del suo remake da Sarah Kane per Gente di plastica, Delbono si guarda dentro senza mai dimenticare quel che lo circonda in una serata confessione di grande spessore emotivo e intellettivo: qualcosa di più di uno spettacolo e che non deve diventarlo, un libro parlato ricco di provocazioni, di sollecitazioni, anche di mute richieste, che aiuta a capire quanto possano essere profonde le ragioni di un successo...."€

(tratto da: Recensione di Franco Quadri, in: "La Repubblica" del 27 Giugno 2005 )


Per tutte le informazioni: Teatri delle Mura 2006