Re Lear di W. Shakespeare


Ultimo appuntamento dell'anno per la Stagione di prosa 2008-2009 del Teatro Verdi.

Teatro Stabile di Genova
presenta

RE LEAR di William Shakespeare
regia Marco Sciaccaluga
con Eros Pagni

Re Lear è universalmente considerata una delle migliori tragedie di William Shakespeare (1564-1616).
Scritto nei primi anni del Seicento e pubblicato una prima volta nel 1608 con il titolo La vera cronistoria della vita e della morte di re Lear e delle sue tre figlie e una seconda nel 1623 come La tragedia di re Lear, il capolavoro shakspiriano racconta una storia basata sulla leggenda di Leir, un re della Britannia vissuto prima che questa diventasse parte dell'€™Impero romano: una storia che affonda le proprie radici nel mito, dunque; e che era già  stata narrata in cronache, poemi e anche testi teatrali.
Lo spettacolo porta in primo piano la dimensione arcaica di una vicenda abitata da grandi personaggi teatrali, nei quali i toni si mescolano continuamente, aprendosi anche "€“ come sempre accade in Shakespeare "€“ a inaspettate dimensioni comiche. Una storia, quella di Re Lear, che la regia di Marco Sciaccaluga ha scelto di ambientare in un mondo barbarico, attraversato dalle grandi passioni primordiali che stanno alla radice dell'€™umanità  di tutti i tempi. Il tutto fondato su un vitale e raffinato uso del linguaggio, che trova nella nuova versione italiana di Edoardo Sanguineti (in versi e in prosa, come l"€™originale) un prezioso fondamento drammaturgico.

Il vecchio Re Lear decide di dividere il proprio regno tra le tre figlie, in proporzione dell'€™amore che sapranno dimostrargli. Due delle figlie, Goneril e Regan (rispettivamente sposate con il duca di Albany e con il duca di Cornovaglia), gli offrono subito altisonanti dichiarazioni d"€™affetto, mentre la terza, Cordelia, si limita a dichiaragli, laconicamente, un amore «in armonia con il mio vincolo: né più, né meno». Irritato dalla risposta, Lear la ripudia e divide tutto il suo regno tra le figlie maggiori, le quali s"€™impegnano a dargli ospitalità , un mese ciascuna, in compagnia della sua scorta di cento cavalieri.
Mentre Cordelia, sposatasi con il Re di Francia, abbandona la Britannia, Lear ha modo ben presto di constatare l"€™ingratitudine di Goneril e di Regan. Colpito nel suo orgoglio di re e di padre, sempre più solo in compagnia del proprio Fool, Lear perde progressivamente la ragione. E, nel frattempo, la sua storia s"€™intreccia con quella del devoto Gloucester, anche lui protagonista di un dramma famigliare, che lo porta alla disperazione e alla distruzione fisica a causa delle manovre del figlio bastardo, Edmund, il quale riesce a convincerlo a mettere al bando l"€™innocente primogenito Edgar.
Votate entrambe a un tragico precipizio, le due vicende umane di Lear e di Gloucester si snodano intrecciandosi e rispecchiandosi in una società  stravolta dalle lotte intestine e dalle più violente passioni individuali.

Per tutte le informazioni sulla stagione teatrale si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2008-2009.