Roberto Antico - Naufragi
L'arte di Roberto Antico consiste nell'utilizzare legni scheggiati di barche di ogni colore, sopravvissuti alle mareggiate e giunti fino al Delta del Po, per comporre figure nuove attraverso accostamenti di colori e forme dettati dal suo intuito e dalla sua sensibilità artistica.
Tuto va e vien... recita un proverbio veneto d"ambito polesano, la cui forma completa è Tuto va e vien, e gnente se mantien. L"impresa d"Antico...fa eccezione, ma gli avi non lo potevano sapere.
Accorsero le Eliadi, sorelle dell'infelice giovane, e piansero tanto che Zeus " impietosito " le trasformò in pioppi...
Forse sono le scaglie del cocchio del Sole, che qui precipitò con il povero Fetonte, ciò che raccoglie Antico. Brandelli di sogno incenerito e corroso. O la prora divelta dei pescherecci in tempo di maroso, che l"Eridanio ha portato quaggià¹, ancora sapida di vernici e di marcio. Corre rialzato l"argine, in questo paesaggio giovane dalla lunghissima storia, come un triangolo proteso sul mare. All"interno, le golene fatte di umido, boschi e piccole isole. Andiamo, in un pomeriggio di nebbia strana, a bande orizzontali, tra lagune salmastre e poco profonde, banchi di limo e sacche dove si cattura il novellame. Sul fiume volano gli svassi.
Roberto mi racconta come " dopo anni di tentativi artistici ed esistenziali " gli sia balenata l"idea della restituzione, quel far ritornare al mondo, al calore domestico, all'onore delle storie i frammenti relitti che il fiume risputa dopo le mareggiate: dalla Sacca di Scardovari, dal Po di Maistra, ancora vibranti d"echi, senza ritocchi particolari. A vederli fanno l"effetto delle gemme sbozzate dalla roccia. Di più: fanno l"effetto dei vecchi diari, dei volti polesani, dove s"intrugliano il greco e l"etrusco. Qualcosa di nobile, e smagato, come la nebbia invernale e la morgana del giorno estivo, da cui scaturiscono la terra ed il mare, e cose solide, e matéssi...
I legni di Roberto " penso allora " sono semi del mondo: con gli anni, l"artista ha sublimato la visione involontaria fino a distillare forme autonome, sintetiche. Dentro, a incastro " con il gusto della coniugazione ed una dignità tenace, di servizio " ci sono millenni di tensione segreta, trascinanti città sepolte. Da queste parti, la mente è folle, di una follia solitaria e riservata, capace tuttavia di deflagranti visioni. I legni sono sopravvissuti per raccontare, e Antico racconta " con purezza sottile " quanto possa esser limpida la sostanza, paradossalmente tanto carica di detriti, di scorie e ferite. Permangono in queste opere (così come nella sorridente cortesia dell'artista) un rigore discreto, un incantesimo nella struttura degli accostamenti formali che non lascia spazio alla furbizia estetica.
Un gusto formidabile per il minimo indispensabile, una scabrezza affettuosa. Alle Eliadi, che ancora contemplano il disastro, per dedica e consolazione." (Francesca Brandes)
Questa è l"arte di Roberto Antico, questa è l"atmosfera che si potrà respirare visitando la mostra allestita dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Padova nei luminosi spazi della Galleria "La Rinascente".
La luminosità della sala espositiva quasi contrasta con quei legni sopravvissuti ai naufragi quotidiani e riportati a nuova vita da chi sa costruire arte, osservare, accorpare, scegliere materiali già destinati all'oblio.
Roberto Antico (1958) è nato a Piove di Sacco , dove tuttora risiede. Dal 1985 la sua attività è stata apprezzata dal pubblico in numerose personali e collettive in Italia e all'estero, oltre ad essere documentata da cataloghi e pubblicazioni.
Info:
Orario: dal martedì al sabato dalle 10.00 / 20.00, lunedì dalle 13.00 / 20:00 , domenica chiuso
Ingresso libero
Tel: +390498204522