Roman e il suo cucciolo di R. Povod

Decimo appuntamento della Stagione di Prosa 2009-2010 del Teatro Verdi.

Teatro Stabile d'Abruzzo-Società  per Attori
presentano

ROMAN E IL SUO CUCCIOLO
di Reinald Povod


traduzione e adattamento: Edoardo Erba
scene: Gianluca Amodio
costumi: Helga H. Williams
musiche originali: Pivio&Aldo De Scalzi
ligth designer: Marco Palmieri
sound designer: Massimiliano Tettoni
elaborazioni video: Marco Schiavoni
regia: Alessandro Gassman

Con Alessandro Gassman (Roman); Manrico Gammarota (Geco); Sergio Meogrossi (Che); Matteo Taranto (Dragos); Giovanni Anzaldo (Cucciolo); Natalia Lungu (Lourdes ); Andrea Paolotti (Pusher)

͈ un dramma familiare e al tempo stesso sociale, un attualissimo sguardo sul presente che è anche un preciso richiamo a uno dei fenomeni che negli ultimi tempi più ci coinvolgono: la presenza degli immigrati nella nostra vita, presenza che ha cambiato la fisionomia delle nostre città  e il tessuto delle nostre relazioni. Uno sguardo neutrale, non ideologico, fuori dagli schemi del razzismo o della solidarietà  di maniera (...)
La prorompente forza drammatica dell'€™opera si basa sul rapporto irrisolto fra un padre semianalfabeta, spacciatore di droga, nevrotico, che alterna momenti di dolcezza a esplosioni di rabbia e un adolescente apparentemente schiacciato dall'€™autorità  paterna, che vuole emanciparsi attraverso lo studio ma che nasconde al padre le sue illusorie prospettive di vita e la sua progressiva dipendenza dall'€™eroina.
Un maldestro socio in affari del padre, un intellettuale tossicodipendente, un"€™altro spacciatore e la sua giovane prostituta sono gli altri personaggi che ruotano intorno alla drammatica vicenda umana di un uomo disposto a tutto pur di guadagnare denaro e garantire al figlio un futuro diverso dal suo e di un ragazzo consapevole del fatto che il padre potrà , a suo modo, amarlo ma non riuscirà  mai a capirlo.
Un rapporto toccante, crudo, a tratti sconvolgente, che troverà  compimento solo attraverso un fatale, catartico epilogo.
Ma è anche una storia di disperazione e di degrado che, attraverso il drammatico destino di un"€™umanità  condannata all'€™emarginazione, rimanda a problematiche sociali di grande attualità .
(Alessandro Gasmann)





Per ulteriori informazioni si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2009-2010