Romanticismo in musica: l'800 russo

Rassegna di Musica da Camera che impegnerà  giovani maestri, prevalentemente italiani, che nel panorama nazionale e internazionale si sono distinti per le loro qualità  concertistiche. Sarà  preso in esame il 1800, un secolo all'interno del quale la musica strumentale acquista una sua particolare dimensione e una sua autonomia.
Il 1800 è un momento di cambiamenti radicali, di trasformazioni profonde dettate da eventi come la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione Industriale: anche la cultura si diversifica, muta radicalmente. In ambito musicale nei primi tre decenni dell'Ottocento, Vienna e l'Austria detengono una centralità  musicale sostanziale.Successivamente, con la morte di Beethoven e Schubert e soprattutto con il clima di restaurazione e immobilismo culturale indotto dalla politica di Metternich, il primato passa all'area germanica. Nazione emergente è anche la Russia che, seppur in ritardo, subirà  l'influsso occidentale del romanticismo, rielaborandone i contenuti e ponendo così le basi per quello che fu definito "il sentimento nazionale russo".
La storia della musica in Russia comincia nel 1836 a Pietroburgo con la messa in scena dell'opera patriottica di Michail Ivanovic Glinka (1804-57) "Sin sa Zarja" (Una vita per lo Zar) che darà  impulso ad un nuovo movimento: quello dei "dilettanti", musicisti cioè "autodidatti" la cui istruzione musicale si compie fuori dai conservatori e dalle accademie musicali. In Occidente furono conosciuti con il nome di : gruppo dei Cinque.
All"€™interno del Gruppo, la figura più rilevante è quella di Musorgskij (1839-1881), che si proponeva di liberare la musica russa dall'€™influsso del Romanticismo tedesco, con il suo stile duro, vigoroso, spoglio di edonismi romantici, che rifiuta le immagini fantastiche e suggestive, fatto di contrasti in bianco e nero (Quadri di una esposizione per pianoforte).
Estraneo al radicalismo nazionalista dei Cinque resta Tschaikowsky (1840-1893), attratto dall'€™ambiente cosmopolita di Pietroburgo e teso al recupero dei grandi modelli occidentali classici (le ultime tre Sinfonie e i capolavori del balletto Lago dei cigni, La bella addormentata, Lo schiaccianoci).

In contrapposizione al "gruppo dei cinque" nacque un movimento che si avvicina invece al modello occidentale romantico e che vede come suo capostipite Anton Grigorievic Rubinstein, fondatore del Conservatorio di Pietroburgo (1862) e, prima, della Società  Musicale Russa (1859). Contraltare di queste istituzioni musicali fu la "Libera scuola di musica" diretta da Balakirev.
"Tuttavia lo scontro delle scuole nazionali russe si svolge piu' sul piano ideologico che pratico, in quanto il tutto viene mediato da un avvicinamento progressivo delle due correnti fondendo i tratti nazionali al sentimento romantico" (dall'introduzione alla Rassegna di Matteo Borgognoni).

"ROMANTICISMO IN MUSICA: l'800 RUSSO"

Programma

Venerdì 13 aprile 2007 (ore 21:00)
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini


Concerto della pianista russa YEKATERINA MOURINA
(Preside e docente capo di pianoforte al Conservatorio di San Pietroburgo)

Domenica 15 aprile 2007 (ore 11:00)
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini


Concerto del quartetto FONE'
Paolo Chiavacci (violino)
marco Facchini (violino)
Riichi Uemura (viola)
Ilaria Maurri (violoncello)

Domenica 22 aprile 2007 (ore 11:00)
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini


Concerto del TRIO TCHAIKOVSKY
Pavel Vernikov (violino)
Giovanni Grancino (violoncello)
Konstantin Bogino (pianoforte)

Domenica 29 aprile 2007 (ore 11:00)
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini


Concerto di:
ARINA TARASOVA (pianoforte)
NIKOLAY SACHENKO (violino)

Domenica 13 maggio 2007 (ore 11:00)
Palazzo Zuckermann


Concerto dell'ENSEMBLE ARCIMBOLDO
Mario Folena (flauto)
Luca Lucchetta (clarinetto)
Danilo Marchello (corno)
Aligi Voltan (fagotto)
Massimo Somenzi (pianforte)

Domenica 20 maggio 2007 (ore 11:00)
Palazzo Zuckermann


Concerto del QUINTETTO BIBIENA
Giampaolo Pretto (flauto)
Alessandro Carbone (clarinetto)
Paolo Grazia (oboe)
Roberto Giaccaglia (fagotto)
Stefano Pignatelli (corno)

INFORMAZIONI

Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
E' consigliata la prenotazione (al n. di cell. 348 7272755).


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