Romeo e Giulietta
Il Balletto dell'Opera di Stato di Turchia portera in scena la famosa opera; la lettura che Magalashvili dà del capolavoro di Shakespeare è tesa ad esprimere i valori, le passioni, i drammi dei suoi personaggi attraverso una coreografia che combini in sé sia la grandiosità di un affresco rinascimentale, sia il sottile psicologismo dell’arte del XX secolo.
“Romeo e Giulietta”
Balletto in tre atti
Musica: S. Prokofiev
Libretto: Nugzar Magalashvili da W. Shakespeare, nella sceneggiatura di S. Prokofiev
Coreografia: Nugzar Magalashvili
Presentazione:
Questa versione del balletto “Romeo e Giulietta” va in scena per la prima volta nel 1999, riscuotendo immediatamente unanime consenso di pubblico e il plauso della critica. Lo stile coreografico parte dall’architettura della musica di Prokofiev e la riflette nei movimenti stessi degli artisti e nella tessitura narrativa dello spettacolo, evitando possibili incongruenze tra testo musicale e libretto.
Il solido impianto stilistico classico, della più pura tradizione accademica, e il dosato utilizzo di tecniche e plasticità contemporanee si armonizzano efficacemente, rendendo lo spettacolo coerente con l’intento del compositore, ma anche gradevolmente fruibile dal pubblico.
Presentato al Festival Internazionale di Aspendos (Turchia) nel 2003, in uno splendido anfiteatro greco-romano gremito da 8.000 spettatori, il “Romeo e Giulietta” di Magalashvili è attualmente in repertorio nei Teatri Statali dell’Opera di Istanbul, Izmir e Mersin.
Libretto:
L’amore della splendida nobildonna veronese Rosalina non impedisce a Romeo Montecchi di partecipare alle allegre avventure dei suoi amici Mercuzio e Benvoglio, né agli scontri di strada tra i rappresentanti della propria famiglia e quelli della famiglia Capuleti, da tempo impegnate in un conflitto che aveva già fatto numerose vittime. Un ennesimo scontro si verifica all’alba. Il Duca di Verona, dopo un tentativo di rappacificare i capi delle due famiglie, proclama un editto, in base al quale chi si renderà responsabile di spargimenti di sangue pagherà con la vita. In casa Capuleti, la nutrice cerca inutilmente di far alzare Giulietta da letto. I genitori di Giulietta entrano nella stanza e le ricordano che non è più una bambina e che al ballo imminente dovrà incontrare il suo promesso sposo, il conte Paride. Al ballo, mentre dame e cavalieri danzano, Romeo e i suoi amici, mascherati, riescono ad introdursi nella sala. Urtandosi per caso, Romeo e Giulietta capiscono di amarsi fin dal primo sguardo. Tibaldo, cugino di Giulietta, riconosce in Romeo un rappresentante della famiglia avversa. Romeo e Giulietta si incontrano di notte e dichiarano l’uno all’altra il proprio amore.
Durante il carnevale, Giulietta e Romeo, con l’aiuto della nutrice, si accordano per sposarsi segretamente. Padre Lorenzo celebra il matrimonio nella speranza che questa unione ponga fine alla faida mortale tra le due famiglie. Nell’impazzare del carnevale, Mercuzio e Tibaldo si scontrano faccia a faccia, ben lieti di approfittare del minimo pretesto per scatenare una rissa che, ben presto, si trasforma in uno scontro all’arma bianca, mentre Romeo cerca invano di separare i contendenti. Utilizzando la mano dello stesso Romeo, Tibaldo ferisce Mercuzio a morte. Mentre la folla piange la morte di Mercuzio, Romeo insegue Tibaldo, lo raggiunge e, dopo una furiosa lotta, lo uccide, vendicando la morte dell’amico. Attirata dal chiasso, Giulietta accorre in tempo per veder morire il cugino. Padre Lorenzo conduce via Romeo per sottrarlo all’ira del Duca. All’alba del giorno seguente, Romeo si congeda da Giulietta e lascia Verona. I genitori di Giulietta tentano invano di costringerla a sposare il conte Paride, gettandola in preda alla più nera disperazione. Padre Lorenzo le suggerisce un piano: dovrà bere una pozione che la farà cadere in un sonno profondo, in tutto simile alla morte; nel frattempo Padre Lorenzo avrebbe informato Romeo che, nottetempo, si sarebbe introdotto nella cappella mortuaria della famiglia Capuleti in tempo per il risveglio di Giulietta dalla catalessi e l’avrebbe condotta definitivamente via da Verona.
Giulietta finge di acconsentire al matrimonio con Paride e beve la pozione. Gli allegri preparativi alla cerimonia vengono interrotti dalle grida disperate della nutrice che ha trovato Giulietta morta nel suo letto. Il corteo funebre si dirige alla cappella mortuaria. La notizia della morte di Giulietta raggiunge Romeo prima dell’informazione da parte di Padre Lorenzo. Penetrato nella cappella mortuaria, Romeo piange sulla tomba dell’amata, le dice addio per sempre e, si suicida. Giulietta, risvegliatasi, vede il corpo senza vita del suo amato. Senza Romeo, la vita non ha più alcun significato per lei e, afferrato l’acuminato pugnale di Romeo, Giulietta si trafigge il cuore. Soltanto di fronte ai cadaveri dei propri figli i capi delle due famiglie riescono a dimenticare la loro sanguinosa rivalità .
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