Samuela Malizia THINK
Un"Installazione ideata e realizzata da Samuela Malizia, dal titolo THINK.
L"installazione è realizzata interamente con oggetti di recupero che l"artista vuole riportare a nuova dignità ; questi, privati della loro funzione originaria, diventano elementi decorativi assumendo una funzione estetica.
L'artista veronese di nascita e padovana di adozione, consegue la maturità artistica a Verona e successivamente il diploma di laurea a Brera, presso l"Accademia delle Belle Arti.
Spirito eclettico, passa dalla pittura all'archeologia, partecipando a campagne di scavo in Italia e all'estero e frequentando numerosi corsi di perfezionamento.
Dal 2007, dopo essersi stabilita a Padova, inizia a collaborare con l'associazione Belteatro e al contempo si dedica a progetti di pittura, installazioni e fotografia. Si avvicina gradualmente al minimalismo e al concettuale, facendo tesoro dello studio dell'opera di Lucio Fontana, che lascerà un profondo segno nella sua evoluzione artistica.
L"installazione presentata in questa sede assume significato nel momento in cui si crea un rapporto simbiotico tra fruitore e opera d"arte. Samuela ci accompagna in un vero e proprio "percorso emozionale" attraverso il quale vengono coinvolti i nostri sensi; il sottofondo musicale crea un"atmosfera onirica e surreale, il fruitore è incuriosito, avvolto, e passo dopo passo, si immedesima nell'opera stessa ed entra a farne parte, scoprendone i contenuti.
Il messaggio che l"artista vuole trasmettere viene svelato a poco a poco allo spettatore che in questo seducente percorso tenta di comporre una frase unendo le singole parole scritte sulle tele.
L"inserimento della parola nell'opera d"arte diventa quindi fondamentale, quasi a voler dar voce alla creazione stessa.
Come espresso nel titolo "Think" il percorso è un invito a pensare, a riflettere sul senso della vita e della natura, una sorta di percorso iniziatico che deve liberare la mente e lo spirito, portando via le inquietudini dell'animo. Non a caso il colore predominante è il bianco, simbolo di luce e purificazione.
Emerge un tono di denuncia, di provocazione, ma non "urlato", non polemico, anzi, garbatamente sussurrato attraverso un"accurata ricerca del bello che diventa un piacevole percorso per lo spettatore il quale, vivendolo, avverte un senso di benessere interiore e si trova coinvolto in un"armonia cromatica e compositiva.
Curatrice della mostra Patrizia Chinellato
Info:0498204562
Orario: 10:00 - 12:30 / 16:00 - 19:30, lunedì chiuso. Ingresso libero.