Spettacolo "Orlando-Orlando"


In caso di maltempo: rinvio all'8 settembre

ORLANDO-ORLANDO
monologo per un attore ispirato a Orlando di Virginia Woolf
con Stefano Scandaletti
adattamento teatrale e regia Stefano Pagin
musiche Gabriella Zen
distribuzione Roberta Da Soller
produzione Indigena Teatro

Trailer spettacolo: QUI

Orlando "€“ Orlando è un monologo teatrale dedicato alla solitudine dell'€™artista e al suo spesso tormentato rapporto con il pubblico e la società .
L"€™indagine drammaturgica è circoscritta al tema del Tempo e dell'€™Amore. La vicenda di Orlando, personaggio che non muore mai, appare come un"€™educazione sentimentale, una prova dell'€™eroe che perde se stesso per ritrovare se stesso. Orlando attraversando i secoli, insegue l"€™amore che ha perduto all'€™inizio della storia, ma questo Amore cambia il suo senso a seconda delle convenzioni che le culture e le epoche impongono. L"€™Amore è plasmato dal tempo e l"€™inquietudine di Orlando risiede nel tentativo di far aderire ostinatamente l"€™ideale al reale.
NOTE DI REGIA
Nella produzione letteraria di V. Woolf Orlando (1928) è un episodio davvero singolare, uno scherzo, una straordinaria vacanza che la scrittrice si è concessa e ha regalato ai suoi lettori.
Nel primo quadro dell'€™adattamento teatrale siamo alla fine del "€˜500, al tempo di Elisabetta I, e Orlando, giovane ed entusiasta poeta vive la bellissima e dolorosa storia d"€™amore con Sasha, una principessa russa. Nel secondo siamo agli inizi del "€˜600, con Orlando che per superare la depressione nella quale è sprofondato si fa inviare ambasciatore a Costantinopoli. Dopo l"€™assedio della città , diventato donna, fugge al seguito di una tribù di zingari e con loro girovaga per gli altipiani della Grecia. Al ritorno in Inghilterra siamo agli inizi del "€˜700, nella vivace società  di Pope e Addison, con Orlando che decide ti farsi accompagnare da un amante. Il quinto capitolo trova Orlando e l"€™Inghilterra sotto una nube di pesantezza; è l"€™epoca del moralismo vittoriano e la povera Orlando, ancora sola, comprende che non resta che sposarsi. Nel sesto capitolo ci ritroviamo ai giorni nostri e Orlando scrive la sua biografia.
"€œPoiché l"€™amore, al quale possiamo ora ritornare, ha due volti: uno bianco e l"€™altro nero; due corpi; uno liscio l"€™altro villoso. Ha due mani, due piedi, due code, due insomma di ogni membro, e uno è l"€™esatto opposto dell'€™altro. Eppure, essi sono così strettamente connessi che non è possibile separarli"€.
Orlando è un"€™educazione sentimentale. Una prova dell'€™eroe. Un"€™eroe costretto a non morire mai, a perdere se stesso per, forse (di questo non siamo certi) ritrovare se stesso. Orlando è una storia d"€™amore. La storia di una precoce ferita che non riesce a rimarginarsi. Ma prima di tutto Orlando è l"€™ironica allegoria dell'€™artista contemporaneo che identifica se stesso con la sua opera, sperimentando suo malgrado che la natura e l"€™arte hanno una naturale antipatia.

FAI-Delegazione di Padova
Il Comune di Padova aderisce al Progetto I luoghi del cuore a cura del FAI-Fondo Ambiente Italiano.

Firma per il CASTELLO CARRARESE
"€œUn luogo del cuore e dell'€™anima dove l"€™identità  storica e memoria della città  si fondono"€ (Andrea Colasio Assessore alla Cultura del Comune di Padova)
i luoghi del cuore FAI - Delegazione di Padova

Firma su www.iluoghidelcuore.it

Informazioni e biglietti
biglietto "‚€ 10
tel. 329 5721205 - 347 8868388
indigenateatro@gmail.com - www.indigenateatro.com