Stagione di Prosa 2012-2013. "Oscura immensità"

 


Teatro Stabile del Veneto
Accademia Perduta Romagna Teatri
presentano

OSCURA IMMENSITA'
Tratto dal romanzo "L'oscura immensità  della morte" di Massimo Carlotto
regia Alessandro Gassmann
scene Gianluca Amodio
costumi Lauretta Salvagnin
luci Pasquale Mari
videografie e suoni Marco Schiavoni

con Giulio Scarpati, Claudio Casadio

Con un linguaggio incisivo, essenziale, crudo e un ritmo dell'azione serrato e coinvolgente, l"€™autore racconta un tragico fatto di cronaca, avvenuto nella provincia del nord-est italiano, mettendo a confronto vittima e carnefice, entrambi lacerati da rispettivi drammi personali.
Oscura immensità  parte da un tragico fatto di cronaca: una donna e un bambino, presi in ostaggio da due malviventi nel corso di una rapina, muoiono. Rimane il padre e marito - Silvano Contin -, condannato a vivere nell'"oscura immensità  della morte" tra sentimenti di rabbia, desiderio di vendetta, scoraggiamento e disperazione.
Una forma di prigionia che divide con uno dei colpevoli - Raffaello Beggiato "€“ condannato alla detenzione fino alla fine dei suoi giorni.
Giustizia, vendetta, perdono, pena. Questi sono i temi universali dell'Oscura immensità , un progetto narrativo nato come romanzo e che ora trova una sua articolazione naturale (e molto richiesta) come testo teatrale. Quando venne pubblicato in Italia, il romanzo provocò nel senso migliore del termine, un intenso e lacerante dibattito tra autore e lettori, che mi ha poi coinvolto nei paesi dove è stato tradotto: Francia, Germania, Stati Uniti...
Chi deve perdonare colui che ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi?
La risposta di Contin "€“ che in scena è interpretato da Giulio Scarpati "€“ attraverserà  i tanti e opposti sentimenti che si legano al tema della giustizia, delle pene, della rieducazione e della possibile successiva libertà .
Con questo originale noir potrò così continuare quel percorso artistico, iniziato con "€Roman e il suo cucciolo"€, che indaga, con sguardo neutrale e inquietante, tra le pieghe di un"€™umanità  senza speranza. Un limbo esistenziale dove il confine tra bene e male non è perfettamente tracciato, ma è solo una sottile linea destinata a far sì che i ruoli si possano invertire, che le vittime possano diventare carnefici e i carnefici vittime.
Uno stimolo a riflettere sul lato tragico dell'esistenza, sui rapporti fra gli uomini e su quegli avvenimenti che a volte possono segnare la loro vita in modo irreversibile.
(Alessandro Gassmann)

Scrivere questa pièce è stata un'avventura professionale e umana importante e coinvolgente. Mi sono ritrovato davanti alla pagina bianca con il timore di "liberare" la carica di emozioni, raccolte negli anni in giro per il mondo. Per fortuna la magia della scrittura teatrale che ti catapulta in un palco immaginario ha estratto parola dopo parola dall'oscura immensità  per riuscire a raccontarla (Massimo Carlotto).

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Informazioni

ORARIO BIGLIETTERIA
orario dal 2 luglio al 1 settembre
"€¢ lunedì dalle 14.30 alle 19.00
"€¢ da martedì a sabato dalle 9.00 alle 13.00
chiusura estiva dal 30 luglio al 18 agosto
orario dal 3 settembre
"€¢ lunedì dalle 15.00 alle 18.30
"€¢ da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30
"€¢ sabato dalle 10.00 alle 13.00

Teatro Verdi - Teatro Stabile del Veneto
via dei Livello, 32 - 35139 Padova
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