Voga alla Veneta

Voga alla Veneta


La cosiddetta voga alla veneta è quella modalità  di voga nella quale si governa la barca con un solo remo e in posizione eretta.
La tecnica della voga alla veneta si è sviluppata per adattarsi alle condizioni della città  e della laguna nella quale è sorta: quelle di Venezia. Gli stretti e sinuosi canali di Venezia, fiancheggiati da edifici e affollati di barche, hanno imposto a gondolieri e rematori una tecnica particolare di voga ad un remo solo per ingombrare il meno possibile e per fare a meno anche del timone. In questo i vogatori veneziani sono stati agevolati anche dalla costruzione di barche dalla forma asimmetrica che permettono, assieme all'abilità  del gondoliere, di far avanzare l'imbarcazione in linea retta senza bisogno del timone.
Nella laguna veneta è una necessità  anche una posizione di voga in piedi, possibilmente sulla poppa perché più alta, per migliorare la visuale e poter vedere chiaramente dove c'è sufficiente fondale.
Per questi motivi si è imposto l'uso di uno scalmo aperto (progettato per poter rapidamente estrarre il remo in caso di bisogno) e con vari punti d'appoggio sui quali il remo possa lavorare (in modo che sia possibile manovrare facilmente la barca imprimendole qualsiasi direzione di moto e soprattutto in modo da permettere di procedere dritti vogando su di un unico fianco).

FORCOLA
Scalmo è quell"€™elemento in ferro o in legno, infisso sul bordo di un"€™imbarcazione, su cui si fa perno con il remo per vogare sulle barche veneziane. La forcola è invece lo scalmo particolare e insostituibile per quel tipo di voga che si riscontra unicamente nell'€™ambito della laguna veneziana: la voga alla veneta.
La forcola è costituita da un unico pezzo di legno che non supporta nessuna parte metallica. Quella da gondola viene ricavata da tronchi che generalmente hanno un diametro attorno ai 100/120 cm, tagliati successivamente in quarti.
La forma strutturale della forcola da gondola si è evoluta per ottimizzare la sua funzionalità  ed è anche divenuto un oggetto sempre più bello e armonioso. La sua caratteristica principale ora è data da un'ampia curvatura a gomito (la sÍ nca) che si slancia all'€™infuori verso destra. La forma della forcola cambia, però, in rapporto alla sua destinazione a uno o all'altro dei diversi punti di voga nell'imbarcazione, in rapporto al tipo di barca e anche a seconda delle caratteristiche corporee e dello stile d'ogni vogatore.
Soprattutto le forcole da poppa permettono molteplici funzioni del remo: c"€™è il punto per la partenza, quello per la voga lenta e nei canali stretti, quello per la voga veloce da soli, un altro per la voga con un altro vogatore a prua, il punto d"€™arresto, quello per la voga all'€™indietro e altri punti dove appoggiare il remo nelle varie manovre.
Le botteghe artigiane da cui escono remi e forcole sono quelle dei Remèr. La loro corporazione viene fondata nel 1304 e il censimento del 1773 conta ben 244 addetti. Attualmente però i Remèri si possono contare sulle dita di una mano.

 

Commenti

buonasera, scrivo da Francia perchè un amico mio mi ha fatto una domanda che non so come rispondere. è questa : perchè i anziani hanno scelto mettere la forcola di popa a destra e non a sinistra ? io so che tutti le tomonieri delle barche alla veneta hanno il remo a destra ma non so chiaramente perchè. grazie della sua risponsa.