Leo Maillet. Una vita nella grafica
54 opere di grafica del pittore e incisore Leo Maillet.
15 maggio - 18 luglio 2004
Scuderie di Palazzo Moroni - via VIII febbraio
Ingresso gratuito
orario: 9:30 –12:30 / 16:30 – 19:30 chiuso il lunedì
Leopold Mayer (in arte Leo Maillet, 1902-1990), appartenente ad una famiglia della borghesia ebraica di Francoforte, si formò in quella città , dove fu discepolo di Max Beckmann. La persecuzione nazista lo costrinse, nel 1935, ad abbandonare la Germania per trasferirsi dapprima a Parigi, quindi nel Sud della Francia. Arrestato dalla Gestapo e avviato verso il campo di annientamento di Auschwitz, riuscì miracolosamente a evadere dal carro merci dove era rinchiuso. Ma l’invasione nazista della Francia significò per l’artista anche la perdita materiale di gran parte della sua opera precedente. Terminata la guerra, Mayer-Maillet fissò la sua dimora in Svizzera, nel Canton Ticino, dove rimase fino alla fine dei suoi giorni. Esponente di spicco della corrente espressionista e della “nuova concretezza”, Maillet sviluppò un suo linguaggio originale, dove grande importanza avevano gli aspetti tecnici della grafica (acquaforte, punta secca, xilografia). Ed è appunto al Maillet “grafico” che è dedicata la mostra, dove sono esposte 54 opere, fra cui anche alcuni dipinti e acquarelli. Maillet, rimasto sempre al di fuori delle consorterie artistiche e mercantili, è un pittore pressoché sconosciuto nel nostro Paese, benché si tratti di un artista fra i più notevoli del suo tempo nel campo figurativo.
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