Biblioteca Civica
Principali fondi librari
La Biblioteca Civica di Padova fu fondata unitamente al Museo e all'Archivio alla metà de lXIX secolo. Le sue raccolte ammontano a più di 500.000 volumi; il patrimonio antico originario è costituito principalmente di fondi manoscritti e antiquari, provenienti in larga misura da biblioteche private di famiglie e collezionisti padovani dell'Ottocento.
La più importante delle raccolte bibliografiche della Biblioteca Civica è la Padovana, ricchissima di manoscritti, incunaboli e libri antichi e rari, nonché documenti e saggi di argomento padovano. Il nucleo originario pervenne grazie all'acquisto della biblioteca del notaio Antonio Piazza. Costituisce il più cospicuo e prezioso fondo manoscritto e a stampa di storia, letteratura e arte padovane conservato in città . Tra i numerosi e pregevoli pezzi vi sono custoditi gli Statuti, cioè il complesso delle norme che regolavano la vita della città e del territorio, dell'epoca comunale, carrarese e della dominazione veneziana; gli Statuti delle fraglie artigiane e religiose, spesso riccamente miniati, le Cronache storiche e familiari, ma anche i carnet di ballo per le feste al Caffè Pedrocchi e i papiri di laurea.
La Biblioteca Femminile, donata dagli eredi del conte Pietro Leopoldo Ferri, è una singolare collezione di opere composte esclusivamente da donne dal 13. al 19. secolo.
Il fondo Agostino Palesa comprende la collezione Petrarchesca, la Dantesca e la Cominiana, cioè la raccolta di tutte le opere stampate dalla tipografia padovana di Giannantonio e Gaetano Volpi e Giuseppe Comino nel Settecento.
Notevolissima la biblioteca di Roberto De Visiani: si tratta della Raccolta dei testi di lingua, cioè delle edizioni accettate dall'Accademia della Crusca come esempi di pura lingua italiana.
Il fondo Niccolò Claricini Dornapacher comprende una ricca collezione Dantesca, annoverante un prezioso manoscritto del 1466, e una raccolta di testi padovani e su sant"Antonio.
Importante acquisizione della seconda metà del "900 è Biblioteca Brunetta, donata dagli eredi dell'ing. Giulio al Comune, ricca di testi di architettura, storia dell'arte e urbanistica.
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