Mazowsze

Mazowsze

Le prime rappresentazioni di questo spettacolare e straordinario balletto risalgono al 1948. Fu fondato da Tadeusz Sygietynski, compositore e studioso di folclore, e Mira Ziminska, una famosa attrice e cantante, in omaggio al popolo polacco, a tutela del proprio folclore, danze, costume e canti. Nel 1951, dopo diverse rappresentazioni in Polonia, il “Mazowsze”, composto di oltre ottanta ballerini, età  media sedici anni, effettua la sua prima esibizione fuori dei confini nazionali presentandosi al pubblico della città  di Mosca...

...e da quella volta ha calcato i più prestigiosi palcoscenici a livello internazionale, ottenendo critiche entusiastiche ed esaltanti. Il repertorio del Balletto Nazionale Polacco "Mazowsze" abbraccia tutto il folclore polacco che quando rappresentato da vita ad uno spettacolo di gran qualità  e dinamismo. Parte integrante e particolarmente importante dello spettacolo, sono i costumi. Creati dai migliori sarti e artigiani della Polonia, conservati con gran cura negli anni, sono realizzati in pura lana, tela, cotone e seta, ricamati a mano, ornati con decorazioni di paillettes, perle di corallo e lustrini. Alcune parti dei costumi hanno oltre cento anni. In ogni tournee il "Mazowsze" ha al proprio seguito oltre 500 costumi e, durante ogni singola rappresentazione, in pochi istanti, i ballerini cambiano il proprio costume da sette a nove volte. I ballerini sono tutti laureati in scuole di musica e balletto. Durante gli oltre 50 anni d’attività , intensa e ricca di successo, il “Mazowsze” ha al proprio attivo oltre 5.300 rappresentazioni in 46 paesi del mondo con una presenza complessiva di oltre quindici milioni di spettatori! Oltre 1.400.000 chilometri percorsi tra mare, aria e terra. Il “Mazowsze” si è esibito alla presenza di Capi di Stato, Re, Regine, presidenti delle organizzazioni internazionali più importanti: 1971 - nella sede dell’ONU; 1973 - Arthur Rubinstein in Spagna; 1975 - Presidente degli Stati Uniti d'America, G. Ford; 2000 - Papa Giovanni Paolo II a Roma con il concerto all’auditorium con oltre 70.000 presenze; in onore della regina dell'Inghilterra; 1958 – Regina Elisabetta II; 1963 - moglie del presidente del Messico. Durante l'anno 1982 il "Mazowsze" ha effettuato 144 concerti all'estero! Infiniti elogi, encomi, critiche entusiastiche: "i movimenti perfetti del balletto", "la fatata musicalità ", "la padronanza estrema delle prestazioni", "la più alta espressione del foclore", "il fascino, il vigore, la freschezza, il temperamento e l’allegria" - queste sono alcune delle innumerevoli definizioni utilizzate negli anni sul “Mazowsze”. I critici che hanno approfondito il segreto di questo fenomeno, enfatizzano le qualità  straordinarie del folclore polacco, che rendono unico il balletto, soprattutto per la tecnica raffinata, l’eleganza dei movimenti, i gesti ed i costumi, la bellezza e la grazia dei sui giovani ballerini.

I Fondatori:

Marianna Burzynska, nata il 22 febbraio 1901 a Plock, è cresciuta in teatro, dove i genitori lavoravano e, sin dall’infanzia ha manifestato innate doti vocali e di danzatrice. All'età  di sedici ha cominciato lavorare al Teatro Miejski (il teatro della città  natale) e in un secondo tempo a Radom. Durante questo periodo è stata segnalata al proprietario del teatro “Qui pro Quo" ed è stata invitata a Varsavia. Gli inizi della carriera furono molto difficili. Mira Ziminska, suo nome d’arte, ha affrontato diversi sacrifici per acquisire una propria esperienza professionale iniziando come interprete nelle operette e nelle commedie. Il teatro “Qui pro Quo" è stato un periodo di gran cambiamento e ha segnato l'inizio della sua effettiva carriera. La versatilità , il talento, la perseveranza e la sua forte personalità  iniziano a portare i primi risultati. In poco tempo diventa una delle stelle più acclamate in teatro e come interprete di film. Fra i suoi amici più vicini vi erano: Tuwim, Slonimski, Hemar, Galczynski, Dymsza e Tadeusz Sygietynski. Quest’ultimo divenne il compagno della sua vita. La seconda guerra mondiale è iniziata e mentre si nascondevano in uno scantinato di Varsavia durante i continui bombardamenti, Mira Ziminska e suo marito Tadeusz Sygietynski, si scambiavano la promessa che se fossero sopravvissuti, avrebbero fondato un balletto folcloristico. Terminata la guerra Mira Ziminska, nel 1948 ha incominciato ad organizzare il "Mazowsze" con Tadeusz Sygietynski. Dopo la morte di Tadeusz Sygietynski (1955) hanno assunto la direzione del balletto, n’è diventata il direttore artistico e si è totalmente dedicata ad esso. Ha preso parte alla realizzazione dei costumi, ha ampliato il repertorio del balletto, ha assunto nuovi ballerini provenienti da tutte le regioni della Polonia. Mira Ziminska ha dedicato oltre metà  della sua vita al "Mazowsze." ͉ stata insignita di numerose onoreficienze in diverse occasioni. Polskie Radio (la radio polacca) l’ha nominata "Donna del secolo". Mira Ziminska è morta il 26 gennaio 1997 a Varsavia, mentre il suo "Mazowsze" era in tournee negli Stati Uniti d’America e nel Canada.

Tadeusz Sygietynski è nato a Varsavia il 24 settembre 1896. Molti intellettuali, compositori, pittori e personalità  quali Chelmonski, Witkiewicz, Sienkiewicz ed altri, sono stati suoi amici. Sin dall’infanzia, Tadeusz Sygietynski ha manifestato un talento eccezionale per la musica. Ha cominciato a comporre all'età  di undici anni. Ha frequentato con successo la Scuola di Musica in Lwow, dove si trasferisce con la madre ed i fratelli. La difficile situazione finanziaria lo ha costretto ad iniziare a lavorare già  a quattordici anni in qualità  di assistente al Conservatorio ed al Teatro dell’Opera di Lwow. Nel 1911 è ritornato a Varsavia, dove ha ricevuto l’insegnamento dai più eminenti professori di musica, e continuava ad essere assistente al Instytut Muzyczny (l'Istituto di Musica). Successivamente ha continuato gli studi a Lipsk e Vienna. Nel 1913, una composizione di Tadeusz Sygietynski, intitolata "Kantata na setn rocznice œmierci Ksiecia Jozefa Poniatowskiego" (Cantata per il 100° anniversario della morte del Duca Jͳzef Poniatowski), è stata eseguita in pubblico per la prima volta. Nel 1920, ha diretto il Coro del Teatro dell’Opera in Iugoslavia e per un breve periodo ha lavorato a Dubrovnik. Al suo ritorno a Varsavia, ha cooperato con la Polskie Radio (la radio polacca) e con teatri di rivista, quali Wesoly Wieczͳr, Teatro Rozmaitooeci, Qui pro Quo, Teatr Letni, Ali-Babza. Durante la seconda guerra mondiale ha composto diversi concerti ed ha aiutato sua moglie Mira Ziminska durante le esibizioni. Inoltre, come progettato con la moglie ha iniziato a comporre musiche popolari, preparandosi assiduamente per il loro progetto, la creazione di un balletto. Dopo la guerra, in 1948 ha fondato il "Mazowsze", occupandosene costantemente. Tadeusz Sygietynski era un compositore e un arrangiatore eccezionale, un professore e un direttore eccellente, ma soprattutto un grande uomo, pieno di energia, di modestia e sensibilità . Ha composto musiche popolari, venti balletti folcloristici (più famosi sono "Trzy Tance Polskie" (tre danze polacche) e "Oberek" (Oberka) per orchestra sinfonica, opere ed il balletto "Rozdrou na Karczma" (la locanda in una strada), "Szkice mazowieckie” ed un Concerto per pianoforte “Capriccio”. Il professor Tadeusz Sygietynski è morto il 19 maggio 1955 a Varsavia.

Sukhishvili-Ramishvili

Sukhishvili-Ramishvili

Sukhishvili-Ramishvili

Il Balletto Nazionale della Georgia è uno dei più grandi gruppi coreografici del mondo. Questa compagnia fu fondata a Tbilisi nel 1945, con l’intento di far conoscere alle nuove generazioni le antiche danze popolari georgiane, di riproporre quelle dimenticate e di creare coreografie nuove e originali. I suoi fondatori, Nina Ramishvili e Iliko Sukhishvili, vincitori del “Premio di Stato dell’URSS”, sono stati insigniti del titolo di “Artisti del Popolo dell’URSS” a riconoscimento della loro indiscussa autorità  nella coreografia nazionale.

Nel corso degli anni la compagnia ha costituito un vasto e diversificato repertorio, che include non solo le danze di varie località  della Georgia, ma anche intere produzioni teatrali. Le danze e le musiche interpretate dai giovani georgiani esaltano, sulla linea di questo genere di spettacoli, i valori nazionali ed il folclore locale. I virtuosismi maschili hanno come caratteristica (tipica solamente dei danzatori del Caucaso) quella di essere danzati con sorprendente agilità  sulle punte dei piedi. I salti ed i giochi di gambe e di braccia fanno pensare ad Igor Moiseev, che li rivelò in occidente molti anni fa. Ma anche le danzatrici possiedono la stessa perfezione, nutrita da una professionalità  e da una disciplina ferrea. Nelle coreografie (in cui le figurazioni di gruppo si aggregano e si sciolgono come scivolando sul ghiaccio) vi sono, costruite armoniosamente, tutte le basi della danza popolare, dal girotondo al gomitolo. I colori dei costumi, fantasiosi ed eleganti, aggiungono fascino allo spettacolo. La compagnia è famosa, in particolare, per le sue danze di coppia (“Kartuli” e “Lecuri”), per quella lirica delle donne (“Samaia”), per il girotondo “Partza”, per le suites “Adjar” e “Kensur”, nonché per i quadri coreografici della vecchia Tbilisi. Alle danze folcloriche georgiane Ramishvili e Sukhisvili hanno aggiunto quella sportiva “Lelo”, quella maschile “Mkhedruli”, quella contadina “Lazuri” ed altre, interpretando con intuizioni personali l’intera gamma del genere. “Lo spettacolo è veramente un poema coreografico sulla bellezza, la nobiltà  ed il talento del popolo georgiano” (“Sovetskaja Kultura”). “Ramishvili e Sukhishvili hanno creato una compagnia folclorica che per la sua originalità  e purezza non teme confronti” (“West Deutchland”). “I danzatori georgiani si sono esibiti in tutto il mondo, sorprendendo il pubblico con la loro arte” (“The Times”). La compagnia ha compiuto numerose tournées all’estero riscotendo un grande successo soprattutto per l’abilità , il vigore ed il forte temperamento abbinati all’eleganza delle composizioni coreografiche, all’espressività  dei movimenti delle braccia, alla tecnica impeccabile e alla bellezza dei costumi dai colori sgargianti ideati dal costumista S.Virsaladze, vincitore del “Premio Lenin”.

Wendy-Lewis

Wendy-Lewis

Wendy-Lewis

Cantante, compositrice, autrice e donna di spettacolo, Wendy Lewis non è una straniera dello stage. Nata negli Stati Uniti, nella provincia della città  del blues e del gospel, Wendy Lewis è cresciuta respirando la musica di Chicago. Dalla grande chiesa gospel, al jazz club, all’Orchestra Hall, Wendy ha sviluppato una conoscenza della musica immensa, spaziando dal blues alla lirica, dal jazz al musical, dal gospel a tutta la musica americana.

Originaria di Gary (Indiana) negli USA, Wendy D.Lewis è una cantante dotata di grande dinamica e raro senso del feeling. La sua voce è ricca di sfumature, potente e suadente al tempo stesso.

Cantante, compositrice, autrice e donna di spettacolo, Wendy Lewis non è una straniera dello stage. Nata negli Stati Uniti, nella provincia della città  del blues e del gospel, Wendy Lewis è cresciuta respirando la musica di Chicago. Dalla grande chiesa gospel, al jazz club, all’Orchestra Hall, Wendy ha sviluppato una conoscenza della musica immensa, spaziando dal blues alla lirica, dal jazz al musical, dal gospel a tutta la musica americana.
Nei festival jazz internazionali ha condiviso il palco con artisti storici come Earth Wind and Fire, Al Jarreau, Maceo Parker, Diane Reeves, Herbie Goins, Tuck and Patty e Herbie Handcock.

E’ co-compositrice e cantante principale del CD “Wendy Lewis: New Beginnings” di David Grausman, pianista di Norah Jones, che ha visto la partecipazione straordinaria di Keith Jarrett e Reggie Washington; inoltre è collaboratrice musicale del gruppo acid Jazz “Gothom” di John Arnold (figlio del compositore storico Hoagy Carmichael, compositore di “Georgia on my mind”).
In Italia ha collaborato con Ivana Spagna, Nek, Irene Grandi, Raf, Alexia e come solista con Mike Francis, nel gruppo “Mystic Diversions”. La regista Lina Wertmuller ha scelto Wendy Lewis come voce principale del suo nuovo show “Caligola” che terrà  nel 2004.

Spettacolo teatrale "Una strega nel Cinquecento"

Spettacolo teatrale "Una strega nel Cinquecento"

Spettacolo teatrale "Una strega nel Cinquecento"

Dal dramma originale di Daria Martelli è stato ricavato un monologo che segue in particolare la vicenda di Caterina, adolescente scontrosa e ribelle, che cerca un modo di essere donna diverso da quello tradizionale. Si darà  un'interpretazione psicologica e poetica della stregoneria.




La strega non risulterà  essere quella descritta da una lunga tradizione, bensì la saggia che, depositaria di un sapere trasmesso da una generazione femminile all'altra, cura con le erbe ma anche con la parola e con i poteri della mente.

Concerto del Coro Johann S. Bach

Concerto del Coro Johann S. Bach

Il Coro Johann S. Bach presenta l'opera: Die Sieben Worte Jesu Christi di Heinrich Schütz, portando in scena come direttore il Maestro Antonio Domenighini affiancato all'organo da Saverio Lo Martire.


Sabato 15 maggio 2004
Ore 21.00
Chiesa dei Servi-Padova
Ingresso libero

Programma:

Prima parte
Die sieben Worte Jesu Christi di Heinrich Schütz (1685-1672)
Due corali per organo di Johann S. Bach (1604-1673)

Seconda parte
"€œI Mottetti della famiglia Bach"€
Halt, was du hast di Johann Michael Bach (1648-1694)
Unser Leben ist ein Schatten di Johann S. Bach (1604-1673)
Ich lasse dich nicht di Johann Christoph Bach (1642-1703)
Das ist meine Freude di Johann Ludwig Bach (1677-1731)


Die Sieben Worte Jesu Christi
Gesù - Antonio Domenighini
Evangelista Soprano - Chiara Pierangelo
Evangelista Alto - Marina Meo
Evangelista Tenore - Gabriele Martinello
Evangelista basso - Nicola Rampazzo

Halt, was du hast
Alto - Chiara Muraro
Tenore - Gabriele Martinello
Baritono - Peter Paschke
Basso - Nicola Rampazzo

Unser Leben ist ein Schatten
Alto - Chiara Muraro
Tenore - Gabriele Martinello
Basso - Nicola Rampazzo

Irio De Paula

Irio De Paula

Irio De Paula è un eccezionale e dotatissimo chitarrista nato a Rio de Janeiro. La sua musica proviene dalla più pura e autentica eredità  brasiliana. Grandi cantautori di samba, di bossanova e degli altri stili della "Cidade Maravilhosa" hanno suonato con lui, come Baden Powell, Eumir Deodato, Astrud Gilberto, Chico Buarque, Gato Barbieri, Archie Shepp, Don Pullen and Chet Baker. Ovvero un "Mostro Sacro" per tutti coloro che apprezzano le calde e seducenti melodie sudamericane.

Aveva tre anni Roberto De Paula quando suo padre, Irio De Paula, allora in tour con la cantante Elsa Soares, decise di fermarsi in Italia, intraprendendo così una carriera di solista che gli avrebbe dato molte soddisfazioni. Dal 1970 la sua chitarra si è avventurata lungo le strade del jazz, accompagnando Gato Barbieri, Steve Grossman, Sal Nistico, ma ha anche scavato, da sola od alla testa di piccoli gruppi, i per lui più collaudati sentieri della musica popolare brasiliana. La stabile residenza italiana gli ha quindi consentito di frequentare i nostri migliori jazzisti, venendo rispettato da tutti per la sempre lucida creatività  e per un quasi naturale, mai debordante virtuosismo. Sono molte le testimonianze discografiche del suo originale talento, decine e decine di dischi pubblicati per lo più dalla Philology di Paolo Piangiarelli, uno dei suoi maggiori estimatori. In queste incisioni viene privilegiato il jazz"€“samba, genere che egli ama sviluppare alla testa di trii o quartetti, utilizzando per lo più la chitarra elettrica.
Ascoltando l'ultimo lavoro discografico, registrato da Irio con il figlio Roberto nel 2000 a Rio de Janeiro, si ha subito la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di speciale, un"€™incisione simile a quelle, peraltro non frequenti, effettuate in solitudine con lo strumento acustico, ma allo stesso tempo diversa. Sarà  forse per la presenza di un"€™altra chitarra, anche questa rigorosamente classica, sarà  forse che questa era suonata dal figlio Roberto "€“ che non incontrava da oltre un anno "€“ o forse che si trovava nella città  che l"€™ha visto nascere, ma la chitarra di Irio sembra qui più agile e calda che mai, a tratti incontenibile. Roberto "€“ che aveva suonato il basso nei gruppi del padre all'€™inizio degli anni "€™90 "€“ dimostra d"€™aver raggiunto un"€™originale cifra stilistica anche come chitarrista, per nulla intimorito dalla presenza di un padre così autorevole e famoso, non solo fornendo un prezioso contrappunto ai suoi pirotecnici voli solistici, ma prendendo a sua volta l"€™iniziativa. Chi lo aveva già  apprezzato nel disco «Retratto do Rio», lo ritroverà  qui musicista ancor più maturo e completo. All"€™interno del repertorio scelto per quest"€™incisione, davvero originale, viene eseguito per la prima volta un nuovo brano di Irio, Bate-papo, parola che non ha un equivalente nella nostra lingua ma che in Brasile sintetizza la spontaneità  ed il gusto d"€™incontrare gente. Diceva Vinicius De Moraes che "€œla vita è l"€™arte dell'€™incontro"€, bate"€“papo appunto...Incontro fra due chitarre (dois violoes), incontro fra padre e figlio: miglior titolo a quest"€™album non poteva esser trovato.

Irio De Paula, chitarra classica
Roberto De Paula, chitarra classica

Concerto di Musica Ficta

Concerto di Musica Ficta

Musica Ficta, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura, presenta un nuovo concerto di musica barocca latinoamericana. Ponendo l'attenzione alla musica nobile e popolare nel viceregno del Perù durante il secolo XVII si entra così in magiche atmosfere d'altri tempi, che portano lo spettatore a sognare mitici luoghi presenti da sempre nell'immaginario di sognatori e non.

26 maggio 2004
ore 21,00
Sala dei Giganti al Liviano
Ingresso: "‚€ 6,00

"Un piccolo giocattolo di fuoco":
Musica nobile e popolare nel Viceregno del Perù durante il secolo XVII

Musiche:
Anonimo spagnolo (p. Antonio Martn y Coll, 1709): Rueda la bola
Juan Cabanilles (1644-1712): Pasacalles
Manuel Blasco (c. 1680-?): Ventezillo travieso
Francisco de Santiago (1578-1644): Que se Ausenta
Gaspar Sanz (1640-1710): Folas
SebastiÍ n Dur (1660-1716): Corazon no Suspiris
Anonimo boliviano (inizio del secolo XVIII): Anaustia
Juan Cabanilles (1644-1712): Xacaras
Cristobal Gal ( c.1625-1684): Vuele, vuele la flecha de amor
José Martin (1618-1699): Qui son aquellos villanos
Anonimo spagnolo (metà  del secolo XVII): Pasacalles de primer tono
Cristobal Gal ( c.1625-1684): Mariposa, no corras al fuego
Sebasti Dur (1660-1716): Sosieguen, descansen
Guatemalan Anonymous (fine del secolo XVI): Acorranatemum
Gaspar Sanz (1640-1710): Pasacalles por la E
Jos Mar (1618-1699): Sin duda piensa menguilla
Anonimo peruviano (fine del secolo XVII): Un juguetico de fuego

Concerto di chitarra classica di Carlo Corrieri

Concerto di chitarra classica di Carlo Corrieri

Concerto di chitarra classica di Carlo Corrieri

L'Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili in collaborazione con le Associazioni Prisma & Convivio, "€œNarciso Yepes"€ Amici della Chitarra, "€œBashù"€ Educazione alla Mondialità , "€œInsieme per la Qualità  della vita"€, sono lieti di presentare l'esordio estivo del chitarrista Carlo Corrieri che si esibirà  in un concerto per chitarra classica con musiche di: Fernando Sor, Heitor Villa-Lobos, Joachìn Malats, Federico Moreno Torròba, Augustin Barrios Mangorè, Isaac Albeniz.

Venerdì 4 giugno ore 21.00
Sala dei Giganti - Liviano
I proventi derivati dalla LIBERA OFFERTA d"€™ingresso saranno devoluti per la ricostruzione dell'€™asilo infantile di Endaghiorghis in Eritrea

Programma musicale:

Primo tempo:
Fernando Sor:
Studio n.XVII
Introduzioni e Variazioni sul tema "€œO cara armonia"€
dal Flauto Magico di W.A.Mozart
Heitor Villa-Lobos:
Preludio n.1
Preludio n.2
Preludio n.4
Studio n.1
Joachìn Malats:
Serenata Espanola

Secondo tempo:
Federico Moreno Torròba:
Sonatina
allegretto, andante, allegro
Augustin Barrios Mangorè:
La Cathedral
saudade, andante religioso, allegro solemne
Pepita
Julia Florida
Isaac Albeniz:
Granada
Cadiz
Cuba


Di Carlo Corrieri:
Lo scrittore della chitarra classica
Scriveva così...
nel pensiero degno di essenza e indole,
con somma inclinazione verso
la potenza generatrice sulle sei corde,
si consuma il vigore accerchiato dalla
fluidità 
la quale saldezza e
la coagulazione dell'€™estremo interno sangue,
affiorano all'€™apparenza e al volto dell'€™individuo
trovatosi in posa per propria coscienza;
le pennellate di inchiostro,
si imbattono nella similitudine di unghie
concitatamente pacifiche
e proprio lì,
nell'€™aggiunta di aggraziati spasimi morali,
si flette la circostanza di un fascio di lanterna,
che con fine dolcezza illumina e fa riflettere
lo spesso mantello legnaceo abbracciato
dal corpo e dalla mente.


Informazioni:
Tel. 049 8205624-5611-5607
e-mail: dadamop@comune.padova.it

Gioachin Edoardo

Gioachin Edoardo

Edoardo Gioachin, allievo della classe di musica corale, ha vinto il 2° Concorso di Composizione bandito dal Conservatorio "Cesare Pollini" di Padova. Il Concorso, in omaggio al 700° anniversario della nascita di Francesco Petrarca, prevedeva nel bando l'utilizzo, per la parte vocale, di materiale tratto dai "Madrigali". Edoardo Gioachin, con "Dianatrix" si è ispirato al Madrigale" Non al suo amante più Diana piacque".

Dianatrix:

"Dalla voce nasce il suono, affiora dal silenzio per ruotare nello spazio acustico.
E' un'immagine di Donna, immortalata nel suo intimo silenzio, congelata nella natura per celebrare se stessa.
Il suono emerge, si intensifica, sviluppandosi in una storia azzurra, senza tempo, lontano.
L'Amante, come gli strumenti, assorbe l'energia generatrice, ne rimane incantato, così riverbera.
Si nutre dell'essenza del suono, assorto nella contemplazione dell'essere.
L'emozione divampa nella dinamica: si narra la reciproca trasformazione dell'inconscio.
Come una rosa affranta dal vivere, si consuma il rito inverso del ritorno all'origine."

Festival Biennale Teatro e Psichiatria

Festival Biennale Teatro e Psichiatria

Festival Biennale Teatro e Psichiatria

Si svolge a Padova la terza edizione del Festival Internazionale del Teatro Attivo nel Disagio Psichico, promosso dalle due Aziende Sanitarie cittadine, Azienda ULSS e Azienda Ospedaliera, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e il TPR - Teatro Popolare di Ricerca - Centro Universitario Teatrale di Padova e il Comune di Abano. Il Festival, come è noto, si propone di presentare alla cittadinanza spettacoli teatrali da Compagnie italiane e straniere in cui vi è stata la partecipazione attiva di persone con problematiche mentali.

Dal 4 al 16 maggio 2004
Ingresso: Euro 5.00 intero, Euro 3.00 ridotto

Programma:

4 maggio 2004, ore 20.45
MPX Multisala Pio X (Padova, via Bomporti, 22)
Innagurazione: "...ESSERE DONNA...",
Incontro, lettura , spettacolo con Cristina Cattellani, Milena Metitieri e Calicanto
Madrina della serata Elisabetta Gardini

8 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
"NO EXIT"
ThéÍ tre de l'Oiseau-Mouche (Roubaix - Francia)
in coproduzione con Teatro La Ribalta (Bergamo)

9 maggio 2004, ore 20.30
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
Sezione speciale: "Teatro, scuola e disagio psichico"
Dimostrazione/spettacolo dei laboratori
I lavori sono ispirati a: "My dream was knowing you" di Giovanni Levis

10 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"PINTER ATTI UNICI - Una specie d'Alaska - la stanza - Una serata floridi"
Regia di Nanni Arena
Nuova Scena, Arena del sole, eatro Stabile di Bologna

11 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"La voglia di fallire"
Teatro HORA/Blauzone (Zurigo - Svizzera)

12 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"Il processo"
da F. Kafka, regia di Lorenzo Rizzato
Teatro Popolare di Ricerca - CUT (Padova), Laboratorio "Maurizio Molena"

13 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"Krucuno"
Officina OFF (Livorno), in collaborazione con AUSL 6

14 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
Corale Tukituki, Centro Territoriale Permanente "Diego Valeri" della IX Direzione Didattica di Padova
Direttore del coro Roberto Tombesi

14 maggio 2004, ore 21.45
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
"La lavanderia"
Blauschimmel Atelier (Oldenburg - Germania)

15 maggio 2004, ore 10.30
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
Sezione speciale cinema
Proiezione di cortometraggi e incontro con gli autori

15 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"Oz: diffidate della realtà "
Laboratorio Altrastanza (Napoli)

16 maggio 2004, ore 18.00
Teatro Piccolo Don Bosco (Padova, via Asolo)
"Io sto bene Vol.2"
Isole Comprese Teatro, Centro diurno Fili e Colori (Firenze)

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