CENTRODARTE24
I Concerti 2024 del Centro d'Arte - Ia parte
Il Centro d’Arte propone anche per il 2024 la collaudata, e sempre rinnovata, miscela di ingredienti diversi che rispecchiano il variegato paesaggio della musica attuale: nuove tendenze della composizione, della performance improvvisata, della ricerca sul suono assistita dalle tecnologie.
Questa varietà è assicurata dal lavoro di ricerca di un affiatato gruppo di curatori con differenti specializzazioni, che riescono a ben bilanciare non soltanto i linguaggi e le pratiche musicali, ma anche la presenza di diverse generazioni di artisti.
Il Centro d’Arte possiede, d’altronde, una consolidata tradizione di talent scouting, di presentazione al pubblico padovano di artisti emergenti che successivamente imboccano grandi carriere. Altre caratteristiche sempre più marcate delle stagioni, e il 2024 non fa eccezione, è la collaborazione attiva con i musicisti per creare e proporre nuove produzioni originali. In questo senso è importante il collegamento che il Centro d’Arte sa istituire con diverse realtà produttive affini: questo anno si tratta di MM&T di Milano, il Festival Ephemera del Friuli Venezia Giulia, e Area Sismica di Forlì. Anche questa volta, inoltre, preziosa è la presenza di un media partner prestigioso, Rai Radio 3, che acquisisce regolarmente le registrazioni delle serate, trasmesse nelle fasce serali e poi disponibili in podcast.
La molteplicità di questa offerta è possibile grazie all’organico rapporto dell’Associazione con l’Università di Padova e al fondamentale sostegno del Ministero della Cultura.
L’apertura del 10 febbraio, alla Sala dei Giganti ha segnato il ritorno di Otomo Yoshihide, un artista molto amato e spesso ospite delle rassegne del Centro d’Arte, che per la prima volta si è presentato al pubblico padovano con il New Jazz Quintet, uno dei suoi progetti più longevi.
La prima parte di rassegna si conclude il 19 maggio con il concerto di Amirtha Kidambi Elder Ones, tra le formazioni più apprezzate sulla scena del jazz d’avanguardia newyorchese.
Programma
10 febbraio, ore 21.00
Sala dei Giganti-Palazzo Liviano
OTOMO YOSHIHIDE New Jazz Quintet
Il New Jazz Quintet è uno dei progetti più longevi e più apprezzati di Otomo Yoshihide.
Fondato nel 1999, ha segnato un punto di svolta per il chitarrista, che da una lunga carriera dedicata al noise e alla sperimentazione pura tornava finalmente al jazz, già esplorato in gioventù grazie al suo insegnante e mentore Masayuki Takayanagi.
24 febbraio, ore 21.00
Teatro Torresino
FRANCESCA NAIBO So much time - VALERIA STURBA La musica disturba
Francesca Naibo, veneta ma milanese di adozione, è una chitarrista che da diversi anni è impegnata in una ridefinizione della performance solistica alla chitarra, di cui pratica tutte le possibili varianti: classica, elettrica, fretless, pedal steel. Si muove tra improvvisazione libera, repertorio contemporaneo e repertorio classico, tre mondi differenti ma simili tra loro nel rapporto col suono. So Much Time è l’ultimo progetto di Naibo, uno sguardo al suo passato e alla sua evoluzione negli anni.
Valeria Sturba, polistrumentista, cantante e compositrice, è diplomata in violino, suona theremin, tastiere, synth, effetti elettronici, looper e giocattoli sonori. Il suo percorso artistico abbraccia vari generi – canzone d’autore, rock, jazz, improvvisazione libera, elettronica, minimalismo – ed esperienze diverse, come sonorizzazione di film muti, registrazione di colonne sonore originali, accompagnamento di spettacoli teatrali, reading e programmi televisivi.
Nella sua performance solistica La Musica diSTURBA, Valeria usa la voce, il violino, il theremin, strumenti elettronici e giocattoli per costruire un set onirico e colorato in cui pizzica corde, spinge pulsanti e gira manopole.
16 marzo, ore 21.00
Teatro Torresino
EVAN PARKER, sax soprano e fondali elettroacustici
Tra i padri fondatori di una pratica musicale, la libera improvvisazione, che dagli anni 70 in avanti ha avuto conseguenze decisive per lo sviluppo della musica contemporanea intesa nel senso più ampio possibile, Evan Parker è anche uno dei punti di riferimento storici delle stagioni del Centro d’Arte, presente fin dal 1977 e poi via via regolarmente ospitato nelle più varie formazioni. Il suo ritorno a Padova è legato, oltre che ai festeggiamenti per il suo ottantesimo compleanno, a uno dei suoi ormai rari tour al di fuori della Gran Bretagna, organizzato questa volta dal Centro d’Arte insieme a MMT di Milano e al Festival Ephemera del Friuli-Venezia Giulia.
26 e 27 marzo, ore 21.00
Sala dei Giganti-Liviano/Teatro Torresino
ROB MAZUREK Special Project
Una residenza di Rob Mazurek al Centro d’Arte è il coronamento del legame costruito nel tempo tra l’associazione e l’artista chicagoano, iniziato nel 2005 con un concerto del Chicago Underground Quartet.
Da allora, la presenza di Mazurek a Padova è stata costante ed ha illustrato l’evoluzione del pensiero musicale di uno dei protagonisti della musica di oggi.
13 aprile, ore 21.00
Sala dei Giganti-Palazzo Liviano
THE NECKS
Torna al Centro d’Arte dopo oltre 6 anni una formazione che si è guadagnata ormai il titolo di ‘leggendaria’, il trio australiano The Necks.
Il seguito e il culto di cui sono da tempo circondati sono giustificati dal risultato di un paziente e costante lavoro di ricerca che i tre musicisti hanno svolto a partire da una formula convenzionale, quella jazzistica del piano trio, che è stata, con tanto metodo quanto intuito, smontata e riassemblata fino a divenire tutt’altro da quello che era all’inizio. Pianoforte, contrabbasso, batteria sono tuttora gli strumenti di The Necks, ma la musica non ha più nulla a che vedere con il jazz da cui avevano preso spunto nel 1987.
19 aprile, ore 21.00
Teatro Torresino
LINA ALLEMANO Four
Lina Allemano, trombettista e compositrice canadese che divide le proprie attività tra Toronto e Berlino, è tra le musiciste più prolifiche e originali del jazz di oggi.
Attiva in una miriade di progetti diversi, dai piccoli ensemble alla grande orchestra, negli ultimi anni ha concentrato la propria attività nel trio Ohrenschmaus (con Dan Peter Sundland e Michael Griener) e nel quartetto che si esibirà in questa serata, per la prima volta al Centro d’Arte.
3 maggio, ore 21.00
Sala dei Giganti-Palazzo Liviano
STEFANO PILIA SPIRALIS AUREA
Fondere insieme raziocinio e spiritualità, in maniera avvincente, fascinosa, profonda.
Non facile, come si intuirà. Ma Stefano Pilia ci ha abituati, nel corso di una carriera ormai ricchissima, al raggiungimento di obiettivi utopici, cui possono approdare soltanto artisti pazienti, resilienti, sebbene consci delle proprie forze e capacità espressive.
19 maggio, ore 21.00
Teatro Torresino
ARMITHA KIDAMBI Elder Ones
Amirtha Kidambi è tra le personalità più innovative e originali sulla scena del jazz di ricerca contemporaneo. Vocalist e compositrice, ma anche esperta sperimentatrice elettronica e virtuosa di harmonium, Kidambi è anche didatta e animatrice culturale, con progetti spesso incentrati sul rapporto tra creazione musicale e rinnovamento culturale e sociale.
Il quartetto Elder Ones è tra i suoi progetti più riusciti e longevi, e negli ultimi anni si è guadagnato un posto di primo piano sulla scena del jazz d’avanguardia newyorchese,
Informazioni
CENTRO D’ARTE DEGLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA
tel. 049 5225607 – 333 2476358
info@centrodarte.it
www.centrodarte.it
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