CECILIA MAURANTONIO

Il colore della vita

Come pensare un quadro? Impossibile, ma si ascoltano le immagini (Cecilia Maurantonio)
Il colore della vita è il colore della parola. Impossibile raggiungerlo, prenderlo, fissarlo, vederlo. E' tuttavia essenziale. "Il colore della vita" ha ispirato e dato il titolo a questa mostra perchè è ciò che risulta essenziale per l'artista. Ciascuna delle pagine di Cecilia Maurantonio è una pagina di vita, una pagina che si è scritta nell'esperienza della parola.
La mostra, intesa dall'€™artista stessa come percorso e scrittura della vita e del suo avvenire, intende evidenziare l"€™autenticità  e la vivacità  di ricerca espressiva di Cecilia Maurantonio, come elaborate negli anni, mediante un linguaggio pittorico articolato, sorretto da un protagonismo cromatico rapido e disinvolto.



Inaugurazione mostra: 28 gennaio 2011, ore 18
Pieghevole
Comunicato Stampa

Attraverso un percorso di indagine e sperimentazione sviluppato nel campo delle arti visive per oltre vent"€™anni, Cecilia Maurantonio ha raggiunto un"€™identità  artistica completa ed esclusiva, conseguendo risultati pittorici originali all'€™interno del panorama dell'€™arte contemporanea.
Avvicinatasi all'€™Associazione Cifrematica di Padova a partire dagli anni novanta, l"€™artista ha intrapreso un itinerario di analisi e ricerca interiore che l"€™ha portata a perfezionare la propria poetica, arricchendola di echi e suggestioni desunte dall'€™ambito della psiche e dell'€™inconscio.
Recuperando reminiscenze di stampo surrealista, Cecilia Maurantonio procede infatti a partire da un principio di base secondo cui l"€™opera d"€™arte, svincolata dalla riproduzione del dato fenomenico, elabora elementi immaginativi autonomi, desunti dall'€™ambito razionale della psiche e dell'€™inconscio. Regola dunque l"€™architettura del quadro una compenetrazione di forme ritmate e moduli regolari, ugualmente rinvigoriti da forti accensioni luministiche e cromatiche, potenziate secondo un uso antinaturalistico del colore.

Steso secondo un uso antinaturalistico dal gusto a tratti decorativo, dispiegato in campiture intrise di luce, dissonanti per tonalità  o alternate nei complementari, il colore vive, nelle opere di Cecilia Maurantonio, di qualità  ritmiche ed energetiche di primissimo rilievo. La materia si evidenzia densa e vibrante, nelle sezioni più indefinite così come in quelle di maggior omogeneità , creando una particolare forma di dinamismo, cromatico per l"€™appunto, che raggiunge esiti di intensa espressività  e che caratterizza l"€™intera produzione dell'€™artista (da "L'esperienza pittorica come momento di conoscenza" di Elisabetta Vanzelli).

Da dove vengono le cose? Da dove viene la luce? Questi interrogativi intorno all'€™andare e venire delle cose si pongono in assenza dell'€™idea di origine e di morte. Per ragioni di salute. [...]. "€œDa dove vengono le cose e dove vanno?"€. ͈ interrogativo frequente nella ricerca di Cecilia Maurantonio, che ha dato anche il titolo a alcune sue opere: è l"€™interrogativo che si appunta sulla questione dell'€™oggetto della parola. Anche oggetto imprendibile della pittura, della scrittura. Dalla provocazione che l"€™oggetto costituisce, sorge la domanda che avvia la ricerca, l"€™impresa, la scrittura, la destinazione di ciascuna cosa. Qual è la procedura con cui ciò che si cerca si qualifica
e approda al valore? [...] E da queste opere, dai testi che qui sono esposti emerge anche l"€™entusiasmo, la forza con cui Cecilia Maurantonio segue la direzione verso il valore. Qual è la lingua in cui Cecilia Maurantonio racconta, dipinge, scrive la sua esperienza? Non è la lingua comune, non è la lingua di tutti. ͈ un"€™altra lingua e una lingua altra. Capire questa lingua, ascoltarne le sfumature, intenderne i sussurri, ascoltarne il messaggio, questa è la proposta e la scommessa. A ciascuno l"€™audacia di accoglierla.
(da "La pittura originaria" di Ruggero Chinaglia).

Biografia
Cecilia Maurantonio nasce nel 1947 a Bari, dove frequenta l"€™Istituto Statale d"€™Arte e successivamente l"€™Accademia di Belle Arti. Intraprende anche gli studi musicali dedicandosi prevalentemente a strumenti a percussione ed esibendosi in numerosi spettacoli in Puglia, Campania e Lazio. Nei primi anni Sessanta avvia l"€™esperienza lavorativa come disegnatrice in occasione di un incarico offertole dalla Scuola Specialisti dell'€™Aeronautica, per la quale disegna motori di aerei militari presso il Palazzo Reale di Caserta.
Durante gli anni Sessanta viaggia e lavora in Italia e all'€™estero, soprattutto in Spagna. Nel 1968 partecipa ad una collettiva di pittura organizzata al Circolo della vela di Bari e nel 1969 alla mostra di grafica Gli incisori veneti, allestita presso la Galleria Il Grifo della città .
Giunta a Padova nel 1972, Cecilia Maurantonio prosegue l"€™attività  pittorica e teatrale, realizzando diversi spettacoli come regista, coreografa e compositrice ed esibendosi in tournée soprattutto nel Triveneto.
Nel 1980 collabora all'€™organizzazione del Genfest, spettacolo internazionale che si svolge allo stadio Flaminio di Roma, dove l"€™artista presenta, come regista, sceneggiatrice e coreografa, l"€™opera L"€™albero della vita. Dal 1983 insegna Educazione artistica nella Scuola Media Statale della provincia di Padova, integrando l"€™insegnamento, nel percorso di studio degli alunni, con esperienze artistiche dirette, producendo spettacoli ed allestendo mostre. Nel 1990 partecipa alla 3ª Mostra Nazionale di Agna, conseguendo il Premio "€œRegione Veneto"€ per la grafica. Nel 1991, con il contributo dell'€™Assessorato agli Interventi Sociali di Padova, realizza lo Spettacolo multietnico La pace tra i popoli, intervenendo come aiuto regista e coreografa. Da tale esperienza nasce, in un secondo momento, la produzione del film Non c"€™è più sepolcro, che Cecilia Maurantonio presenta ai Giardini dell'€™Arena Romana della città . Nello stesso anno intraprende l"€™itinerario di ricerca e scrittura nell'€™esperienza della parola originaria presso il Dipartimento di cifrematica dell'€™Associazione cifrematica di Padova, esperienza che si rivelerà  determinante per la sua formazione intellettuale. Nel 1992 collabora con l"€™Università  internazionale del Secondo Rinascimento in occasione del congresso Il cielo d"€™Europa, a San Pietroburgo.
Nel 1993 pubblica su Il Paese, quindicinale di cultura e attualità  di Bologna, scritti e recensioni relative all'€™opera di Andrej Rublà«v, Marc Chagall e di altri artisti pubblicati nella collana "€œL"€™arca. Pittura e scrittura"€, edita da Spirali/ Vel. Contribuisce all'€™organizzazione di eventi artistici, culturali, scientifici e alla grafica pubblicitaria del progetto "€œPadova, città  del secondo rinascimento"€.
Nel 1994 è presente alla mostra L"€™Altro tempo, collettiva di pittura e grafica svoltasi, a cura del critico Giorgio Segato, presso la Galleria Civica di piazza Cavour, organizzata dal Comune di Padova.
Attualmente Cecilia Maurantonio vive a Padova, dove prosegue l"€™attività  artistica e collabora all'€™organizzazione di conferenze, dibattiti, convegni.

Mostra in collaborazione con l'Associazione Cifrematica di Padova

Informazioni
Ingresso libero
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 (lunedì chiuso)

A partire da giovedì 3 febbraio il nuovo orario sarà  il seguente: dalle ore 16.00 alle 19.00, mentre rimane invariato quello del mattino, ossia dalle ore 10.00 alle 13.00.

Settore Attività  Culturali "€“ Servizio Mostre- tel 049 8204529
serviziomostre@comune.padova.it