NOTTURNI D'ARTE 2014

Gli appuntamenti della settimana dal 26 al 30 agosto 2014

Appuntamenti della quinta settimana dei "Notturni d'Arte 2014".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.

Programma
MARTEDÌ 26 AGOSTO ore 19.30
Vicolo dell'Osservatorio

I ritratti dei principi carraresi
visite guidate all'Oratorio di San Michele
Giovanni Antonio Rizzi Zannoni cartografo e geografo
Visite guidate alla mostra della Tesa parigina settecentesca da lui lasciata all'Osservatorio
Visite guidate al Museo La Specola
Con la visita guidata all'Oratorio di San Michele e alla Specola, i Notturni d’Arte spaziano dal Trecento all’Ottocento, con protagonisti padovani accreditati in tutta Europa. Negli affreschi dell’edificio religioso commissionati a Jacopo da Verona da Pietro de’ Bovi, direttore della zecca dei Carraresi, è possibile scorgere i ritratti degli ultimi principi carraresi. Ubicato in piazzetta S. Michele di fronte al Castelvecchio l’Oratorio di S. Michele è oggi ciò che resta della chiesa dedicata ai Santi Arcangeli, una delle più antiche della città fondata in epoca bizantina (sec. VI-VII).
Alla Specola, antica torre del castello di Ezzelino trasformata nel Settecento nel nuovo osservatorio astronomico dell'Università di Padova, sede del museo astronomico, sarà possibile approfondire la figura di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (Padova 1736-Napoli 1814) uno dei maggiori geografi e cartografi italiani in età moderna, molto legato all'Osservatorio padovano, tanto da fargli dono della Tesa parigina, prezioso strumento di lavoro oltre che di misura, visibile in occasione dei Notturni.
Nato a Padova il 2 settembre 1736 Rizzi Zannoni lasciò la città natale giovanissimo e viaggiò molto, soprattutto all’estero, dalla Germania, dove si formò nelle scienze matematiche e astronomiche, a Londra, dove ebbe modo di procurarsi un’attrezzatura strumentale di alta precisione presso Jesse Ramsden, il più noto artigiano di strumenti ottici e geografici del tempo. Il suo grandioso lavoro durò un trentennio e portò alla stampa, nel 1812, del celebre Atlante Geografico del Regno di Napoli, in 32 fogli, che lo consacra come il più grande cartografo italiano dell’età moderna.
Info: per la visita alla mostra, al Museo La Specola dell'Osservatorio Astronomico di Padova e all’Oratorio di San Michele biglietto € 5 da acquistare da martedì 19 agosto all’Oratorio di San Michele, piazzetta San Michele n.1, nei seguenti giorni e orari di apertura: da martedì a venerdì 10-13, sabato - domenica 16-19 tel. 049 660836 (solo in orario di apertura )
 
MERCOLEDÌ 27 AGOSTO ore 21 (LIS)
Sala Paladin di Palazzo Moroni, via Municipio 1

Medici “padovani” illustri
Conversazione di Andrea Cozza
Visite guidate a Palazzo Bo
Sono i medici padovani illustri da Pietro d’Abano (1250-1315) a Giovanni Battista Morgagni (1682-1771), con particolare attenzione al Cinquecento, il secolo d’oro della Scuola medica patavina, al centro di questa serata dei Notturni d'Arte, serata che propone una conversazione di Andrea Cozza in Sala Paladin di Palazzo Moroni e visite guidate a Palazzo Bo (Teatro anatomico, cattedra di Galileo, Sala di laurea di Medicina, Sala dei Quaranta).
Se le radici della Scuola medica padovana affondano nel Medioevo, con protagonisti quali Pietro d'Abano (1250-1315), Jacopo (1290-1359) e Giovanni Dondi (1318-1389) e la dinastia dei Santa Sofia, è sicuramente nel Cinquecento che si assiste alla rigogliosa fioritura della rivoluzione scientifica in medicina.
L'annus mirabilis è il 1543. È l'anno di pubblicazione del De revolutionibus di Copernico (1473-1543), in cui viene presentata la teoria eliocentrica del cosmo, ma è anche l'anno in cui esce a Basilea il De humani corporis fabrica del fiammingo Andrea Vesalio (1514-1564). Vesalio, il giorno dopo essersi laureato in medicina a Padova nel 1537, riceve l'incarico di insegnamento dell'anatomia, che egli riscrive col supporto dell'osservazione diretta della morfologia del corpo umano guidata dalla dissezione. La sua Fabrica è un'opera assolutamente moderna e innovativa che confuta, tra l'altro, numerosi errori dell'anatomia classica basata principalmente sulla dissecazione di animali. Ma è la produzione intellettuale del forlivese Giovanni Battista Morgagni (1682-1771) ad essere considerata il caposaldo della medicina. Nel 1711 viene nominato a Padova professore della cattedra di Medicina teorica ma nel 1715 sceglie di passare all'insegnamento dell'anatomia, materia che insegnerà sino alla morte. Il metodo d'indagine morgagnano è il cosiddetto metodo anatomo-clinico” che si fonda sull'indagine anatomica, rappresentata dalla dissezione dei cadaveri per la ricerca delle malattie, e sulla valutazione clinica per la quale l'analisi delle sedi delle malattie è funzionale alla spiegazione della sintomatologia e della causa del decesso. La sua opera principale, il De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis, uscita nel 1761, rappresenta uno dei pilastri della medicina moderna.
Si segnala la presenza di un'interprete LIS-Lingua dei Segni Italiana per il pubblico sordo.
 
GIOVEDÌ 28 AGOSTO
Loggia e Odeo Cornaro, via Cesarotti, 37
ore 18

Torlonghiamo, Mamma ti porto all’Odeo
programma per bambini dai 3 agli 8 anni
ore 21
Alvise Cornaro e i personaggi illustri della sua “corte”
Visite guidate alla Loggia e Odeo Cornaro
Elena Cornaro Piscopia
con Lucia Schierano
Regia di Rudj Maria Todaro
La serata è dedicata al complesso Loggia e Odeo Cornaro, in via Cesarotti 37, simbolo di cultura noto in tutto il mondo, grazie alle figure di Alvise Cornaro (Venezia ca 1484 - Padova 1566), che fece costruire il complesso come quinta teatrale per le opere del Ruzante, e di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (Venezia 1646 – Padova 1684), trisnipote di Alvise, la prima donna laureata al mondo, che dopo la laurea, nel 1678, andò ad abitare proprio nella casa che affianca la Loggia.
Il complesso della Loggia e dell’Odeo Cornaro rappresenta una delle massime testimonianze del Rinascimento padovano, espressione dei molteplici interessi culturali di colui che lo edificò nella prima metà del XVI secolo: il veneziano Alvise Cornaro. Egli fu anche il trisnonno di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, discendente di Caterina Cornaro regina di Cipro. Il padre, il nobile Giovanbattista Piscopia, fece studiare tutti i suoi figli senza distinzione tra maschi e femmine, mettendo a loro disposizione una ricca biblioteca privata che diversi sapienti di ogni parte d’Europa, una volta giunti a Venezia, ammiravano.
Elena, già all’età di vent’anni, parlava sei lingue: latino, greco antico e moderno, ebraico, francese e spagnolo; possedeva inoltre un’approfondita conoscenza di discipline quali l’astronomia, la geografia, la matematica e le scienze naturali. Studiava eloquenza, dialettica, filosofia, teologia; scriveva ed eseguiva brani musicali con l’arpa, il violino e il clavicembalo. Era una donna eccezionale, considerato che a quell’epoca le ragazze della sua età sapevano a malapena leggere e scrivere, e ben presto la sua fama assunse dimensioni europee.
Il 25 giugno 1678 nella Cappella della Vergine, all’interno della Cattedrale padovana, Elena affrontò l’esame di laurea davanti a un folto pubblico e conseguì il dottorato in filosofia, divenendo la prima donna laureata al mondo.
Alle ore 18 sarà proposta anche l'iniziativa Torlonghiamo, Mamma ti porto all’Odeo, con attività per bambini dai 3 agli 8 anni; alle 21 iniziano le visite guidate e lo spettacolo Elena Cornaro Piscopia, con Lucia Schierano per la regia di Rudj Maria Todaro, che disegna il ritratto di questa donna straordinaria e il composito mondo culturale di appartenenza.

VENERDÌ 29 AGOSTO ore 20.30
Villa Breda, via San Marco 219

Vincenzo Stefano Breda, imprenditore, politico e filantropo
Visite guidate a Villa Breda
Judith e le altre donne di Shakespeare
Spettacolo teatrale a cura dell'Associazione Abracalam
Protagonista della serata sarà Vincenzo Stefano Breda (Limena 1825 - Padova 1903), imprenditore, politico e filantropo. Pioniere dell’industria italiana, combatté per l'indipendenza a Sorio e Montebello (1848), fu deputato per Padova dal 1866 al 1879 e senatore nel 1890. Con le sue volontà testamentarie lasciò gran parte del suo cospicuo patrimonio alla comunità padovana, legandola ad un'attività filantropica. La serata prevede visite alla villa, secentesca, ristrutturata nelle attuali forme dal 1859 al 1865 dall'architetto Antonio Caregaro Negrin di Vicenza, su commissione di Vincenzo Stefano Breda e lo spettacolo teatrale Judith e le altre donne di Shakespeare a cura dell'Associazione Abracalam.
Vincenzo Stefano Breda subito dopo l’annessione del Veneto (1866) fu nominato deputato per cinque legislature, fino al 1879, quando diede le dimissioni ritenendo incompatibile la carica di presidente della Società veneta con il mandato di parlamentare. Nel 1890 venne eletto senatore del Regno d’Italia, partecipando attivamente alla vita legislativa fino alla sua morte.
La sua grande passione per i cavalli lo portò ad acquistare il leggendario stallone americano Elwood Medium, e alla realizzazione dell’Ippodromo di Padova, su un terreno di sua proprietà a Ponte di Brenta: inaugurato l’1 ottobre 1901, successivamente prese il nome “Le Padovanelle” dal caratteristico “sediolo” della corsa al trotto. Nel 1886 finanziò la costruzione di un asilo, in ricordo della madre Angela, e di una casa di riposo, in nome della moglie Rosa, per ospitare gratuitamente i bambini e gli anziani poveri del paese.
Vincenzo Stefano Breda morì nella sua villa di Ponte di Brenta, il 4 gennaio 1903 e prima della morte predispose la bozza per la creazione di una Fondazione a lui intitolata, istituita nel 1905, con lo scopo di amministrare il suo ingente patrimonio. Con le sue volontà testamentarie Breda lasciò gran parte del suo cospicuo patrimonio alla comunità padovana, legandola ad un'attività filantropica da lui perseguita in vita nella memoria dell'amata madre Angela e dell’adorata moglie Rosa.

SABATO 30 AGOSTO
Planetario, via Cornaro 1
ore 18

Scopri Il Cielo Con Galileo!
Spettacolo al Planetario per ragazzi dagli 8 ai 15 anni
Info: prenotazione e acquisto biglietto euro 4 presso il Planetario tel. 049 773677 ore 9-12 /16.30-19.30
ore 21
Il nuovo cielo di Galileo Galilei
Spettacolo al Planetario e osservazione guidata del cielo stellato
Al Planetario di via Cornaro 1 sarà possibile ripercorrere le principali scoperte di Galileo Galilei (1564-1642), che insegnò per ben 18 anni all'Ateneo patavino (1592-1610), definendoli “Li diciotto anni migliori di tutta la mia età”: alle 18 si tiene lo spettacolo per ragazzi dagli 8 ai 15 anni, alle 21 spettacolo Il nuovo cielo di Galileo e osservazione guidata del cielo stellato (prenotazione e acquisto biglietto euro 4 e 5 presso il Planetario tel. 049 773677 ore 9-12 /16.30-19.30).
Info: prenotazione e acquisto biglietto euro 5 presso il Planetario tel. 049 773677 ore 9-12 /16.30-19.30
 
INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Attività Culturali in via Porciglia 35: orario dal lunedì al venerdì 8.30-13.30, 14.30-16, sabato 8.30-13 (chiuso domenica e venerdì 15 agosto).
LIS accessibile al pubblico sordo tramite il servizio di interpretariato LIS – Lingua dei Segni Italiana; interprete Rita Sala

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico Euro 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.
Alcuni biglietti dovranno essere acquistati presso le sedi in programma: Planetario, Cappella degli Scrovegni, Museo La Specola, Orto Botanico

Abbonamenti
Biglietto Euro 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni (tranne per i pomeriggi a loro dedicati)

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. L’accesso ai siti è garantito fino ad esaurimento dei posti.Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, avrà un ritardo superiore ai 15 minuti dall'inizio del programma

Settore Attività Culturali Via Porciglia 35-Padova
Tel. 049/8204501-4533
Orario dal lunedì al venerdì 8.30-13.30, 14.30-16, sabato 8.30-13 (chiuso domenica e venerdì 15 agosto)
zoccaf@comune.padova.it

 

 

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