Rassegna di Musica Sacra

Rassegna di Musica Sacra

Maggio 2004

Continua la rassegna SACRE ARMONIE, che prevede un folto programma di concerti di musica classica nei quali i diversi interpreti, eseguendo brani che spaziano da W. A. Mozart a J. S. Bach, passando per i canti gregoriani, presentano le loro differenti concezioni del "sacro". I vari interpreti, tra i quali si segnala in particolare "La Petite Bande", sono tutti di altissimo livello e capaci di trasmettere le forti ed intense emozioni di una musica che segna il passaggio dal mondo terreno alla sfera del divino.

 

Martedì 11 maggio 2004, ore 21.00,
CHIESA DI SANTA MARIA DEI SERVI
"€œO Stella matutina"€ Laude di I. Dammonis
Laude libro primo, pubblicato a Venezia da Ottaviano Petrucci il 7 luglio 1508 e ristampato in edizione anastatica dalla Fondazione Ugo e Olga Levi quale omaggio al grande editore nel cinquecentesimo anniversario dalla stampa del suo "€œOdhecaton"€, è un volume - conservato in unico esemplare presso la Biblioteca Colombina di Siviglia - che contiene composizioni di Innocentius Dammonis. L"€™autore, nato probabilmente in territorio vicentino intorno al 1460, fu membro della Congregazione di San Salvatore, al cui superiore dedicò la sua raccolta di laude con lo scopo, secondo quanto si legge nell'€™introduzione, di consentire ai Canonici Salvatoriani l"€™esercizio di un"€™arte "€œsanta, virile e casta"€, che rappresentasse nel contempo sollievo agli animi affaticati e appropriato tributo a Dio, alla Vergine, ai Santi; tale intenzione è espressa da brani ispirati nei testi a una sincera devozione, nelle musiche a un linguaggio "€œben modulato"€. Le laude di Innocentius denotano uno stile semplice e asciutto, teso al raggiungimento di un fine espressivo immediato quale la piena comprensione del testo devozionale, resa possibile da una scrittura per lo più omoritmica. Come ricorda Giulio Cattin nella prefazione alla ristampa anastatica del codice, questi requisiti risultavano indispensabili per poter degnamente affiancare la pratica della polifonia a quella del cantus planus, mantenendo intatto lo spirito devozionale.
Per quanto riguarda i testi poetici delle laude presenti nella raccolta, si segnalano per suggestione e bellezza quelli appartenenti alla tradizione veneta, in particolare se riconducibili al laudario di Leonardo Giustinian : i testi di ben 23 composizioni di Laude libro primo risultano infatti stampati nell'editio princeps delle laude giustinianee.
Nell"€™interpretazione si sono volute ricreare, nei limiti del possibile, le condizioni musicali di allora, tenendo conto dell'ambiente in cui venivano eseguite le laude da parte di cantori appartenenti alle varie confraternite operanti presso le Scuole Grandi di Venezia: S. Giovanni Evangelista, S. Maria della Misericordia, S. Maria della Carità  , S. Marco e più tardi S. Rocco.
Gli strumenti avevano un ruolo non marginale: fino alla fine del Quattrocento la parte strumentale era affidata ad un organico ristretto composto da liuto, arpa e «viola», mentre all'inizio del Cinquecento vengono assunti anche degli strumenti a fiato e, quali strumenti ad arco più grandi, «violoni over lironi». Un quintetto di strumenti a fiato, ad esempio, viene impiegato nel 1502 dalla Scuola Grande di S. Marco per suonare alla vigilia e alla festa di S. Marco e di S. Agnese.
Per quanto riguarda l'impiego delle voci, si è scelta di volta in volta una soluzione diversa: i brani si prestano infatti ora a interpretazioni solistiche (dato il prevalere della linea melodica del canto), ora corali, dove invece predomina l'andamento omoritmico delle parti . In alcuni casi sono alternate nello stesso brano parti vocali solistiche e corali, in altri sono presenti quattro voci soliste a cappella, che valorizzano la scrittura dei brani più ornati e complessi, improntati a un linguaggio legato alla tradizione "€œcolta"€ di marca fiamminga che attesta le indubbie virtù di contrappuntista di Innocentius Dammonis.

Venerdì 14 maggio 2004, ore 21.00,
CHIESA DI SAN FRANCESCO
D. Scarlatti: Stabat Mater a dieci voci e b/c
La produzione sacra di Domenico Scarlatti rivela da una parte lo stretto legame con il padre, di cui questo compositore fu allievo, dall'€™altra manifesta già  quella libertà  espressiva, certamente nuova nella tradizione sacra cattolica, che caratterizzò la produzione vocale profana e strumentale.
Tra le composizioni di questo programma, il Magnificat rappresenta quella tradizione in cui anche Domenico non poteva non inserirsi. La rigida continuità  con cui lo stile palestriniano, adottato dalla chiesa cattolica, viene tramandato nella polifonia sacra dopo il concilio di Trento, giunge fino alla metà  del "€˜700 (si pensi alle varie Messe Clementine), costringendo i compositori entro canoni ben definiti (il famigerato "€œstile sodo"€ in cui Alessandro Scarlatti aveva pur prodotto composizioni di qualità ). Mentre, in questo ambito, la coerenza del contrappunto cede progressivamente il passo a formule più melodiche, piacevoli e galanti, Domenico si dimostra capace di scrivere all'€™antica in modo convincente, utilizzando quel linguaggio con una propria originalità .
Peraltro, è nello Stabat mater che si incontrano lo stile antico e la nuova cantabilità . Qui la condotta compositiva tradizionale si integra in un"€™originale dimensione con nuove idée melodiche ed espressive, molto vicine a quelle delle migliori composizioni per tastiera. La sequenza di Jacopone da Todi ebbe singolare fortuna agli inizi del settecento: si pensi allo Stabat mater di Alessandro Scarlatti e a quello di Pergolesi, circa con lo stesso organico, per non parlare di Antonio Maria Bononcini, Steffani, D'Astorga, Clari e Caldara. Tra questi quello di Domenico si distingue non solo per l'originalità  dell'organico (4 soprani, 2 contralti, 2 tenori e 2 bassi con il basso continuo per l'organo), ma ancor più per la forte intensità  espressiva che regge il confronto quasi solo con quello forse più noto di Pergolesi. La composizione risale probabilmente al periodo romano (1712-14?): l'abilissima conduzione contrappuntistica la collega con la severa formazione dello "stile antico", ma la cantabilità  delle linee e la loro individualità  spesso quasi solistica proiettano questa pagina in un ambito del tutto nuovo e moderno; certi punti denotano addirittura una vera concezione teatrale, fatta a volte di ripetizioni concitate, di pause improvvise, di alternanza tra soli e tutti, ancorché non dichiarati per tali. Difficile anche trovare una luminosità  come quella qui prodotta dalla presenza di quattro parti reali di soprano che spesso si scontrano tra loro determinando impressionanti dissonanze espressive, o che talora formano accordi a trame strette con le altre voci. La disseminazione delle copie oggi esistenti, di cui purtroppo nessuna autografa, dimostra che l'opera dovette godere anche nel suo tempo di una meritata fama e che, nonostante oggi associamo soprattutto il nome di Domenico Scarlatti alla sua produzione per strumento a tastiera, anche nel campo della musica sacra la reputazione di questo compositore dovette essere giustamente riconosciuta.

Prospettiva Danza 2004

Prospettiva Danza 2004

SINERGIE, una finestra dedicata alla Danza nei suoi molteplici aspetti. Un contatto stimolante fra artisti che con i loro diversi linguaggi sono accomunati da una grande passione: la Danza.
Prospettivadanza desidera offrire una programmazione di grande respiro, promuovere uno scambio interdisciplinare ed un dialogo con il pubblico. Una Danza intesa come ricerca, sperimantazione, interazione tra linguaggi diversi tesa anche verso i giovani artisti. Prospettiva danza, Festival giunto alla sua sesta edizione, ha come cornice Padova, città  storica e di cultura che offre spazi suggestivi e di grande interesse che diventano palcoscenici perfetti per ospitare eventi e spettacoli culturalie di interazione. Grandi compagnie che interverranno durante la manifestazione tra le molte proposte emergenti, saranno la RBR Dance Companye il Balletto di Renato Greco, Compagnia Italiana di Danza Contemporanea. La rassegna viene organizzata in collaborazione con ARTEVEN.

Programma

8, 9, 10 maggio - ore 21.00
Bastione Alicorno
"So dare ferite perfette"
Spettacolo prodotto dal workshop diretto da Cesare Ronconi e il Teatro della Valdoca
"Crescere in fretta in un aperto del cuore.
Trovare le parole e i gesti di una mancanza.
Mostrare a tutti le meraviglie del mondo."


Presso l"€™aula di fonetica di Palazzo Maldura
Università  degli Studi di Padova:
14 maggio - ore 11.00
Conferenza a cura di Eugenia Casini Ropa docente di Storia della Danza "€“ DAMS di Bologna
Teatro e danza/teatrodanza: riscoperta di una totalità  perduta?

Eugenia Casini Ropa
Già  docente di storia dello spettacolo, è dal 1992 Professore Associato di storia della Danza e del Mimo al corso DAMS dell'€™Università  di Bologna, insegnamento da Lei attivato per la prima volta nell'€™università  italiana. Dal 1997 al 1999 è stato membro della Commissione Consultiva della Danza del Consiglio dei Ministri. ͈ presidente dell'€™Associazione DES (Danza Educazione Scuola) che promuove la danza in ambito educativo. Studiosa, in particolare di teatro e danza del 900, ha pubblicato vari studi tra cui ricordiamo "€œLa danza e l"€™agitprop"€. "€œI teatri "€“ non "€“ teatrali nella cultura tedesca del primo 900"€ ( Bologna 1988) e "€œAlle origini della danza moderna"€ (Bologna 1990). ͈ codirettice della rivista "€œTeatro e Storie"€ e membro del comitato scientifico dell'€™ISTA (International School of Theatre Antropology).


Presso la Sala prove del Teatro Verdi, Via dei Livello
29, 30 maggio
Stage di modern jazz tenuto da André De La Roche
Livello intermedio avanzato

Andrè de La Roche
Di origine corso-vietnamita, e adozione americana, oltre ad essere un insuperabile danzatore e coreografo è un maestro d"€™eccezione. La sua carriera inizia molto presto, infatti, a soli otto anni entra a far parte della Los Angeles Civic Light Opera, dove balla nel musical "€œKing and I"€. Successivamente antra a Las Vegas nel gruppo "€œThird Generation Steps"€, diretto da Macho Anderson. Tornato a Los Angeles inizia a studiare con E. Loring all'€™American Ballet School.
A diciotto anni partecipa al musical "€œHow To Succeed in Businees Without Really Trying"€, e balla in diversi show televisivi americani. Nel 1979 il grande maestro del musical Bob Fosse lo scrittura come ballerino solista in "€œDancig"€, lo spettacolo viene rappresentato per cinque anni in tutto il mondo, in Inghilterra alla presenza della Regina Elisabetta per la "€œRoyal Command Performance"€. Si trasferisce poi in Francia per un breve periodo, dove insegna al Paris Centre. Nel 1985 viene in Italia per il film "€œJoan Luis"€, come protagonista ballerino. Nel 1986 partecipa con Heather Parisi allo show di Rai Uno "€œSerata d"€™Onore"€, nello stesso anno riceve il Premio Positano, quale miglior ballerino dell'€™anno. In Italia la sua carriera come ballerino e coreografo continua in vari programmi televisivi da "€œFantastico 8"€, "€œJeans Due"€, "€œImprovvisando"€, fino a "€œSotto le Stelle"€, "€œSaluti e Baci"€, "€œBucce di Banana"€, "€œChampagne"€ e altri.
Riceve il premio Agis 1992, il premio Vignale Danza 1993 e nel 1994 il premio Bob Foss come miglior coreografo televisivo. Ha prodotto e diretto al sua compagnia nello spettacolo "€œWanga"€, è stato in tournée con "€œOmaggio a Bejart"€ e con "€œBolero"€ con M. Grazia Galante. Ha partecipato al musical "€œLa Bella e la Bestia"€ come ballerino protagonista.
Vittoria Ottolenghi ha scritto su "€œL"€™Espresso"€ del sette marzo 1995 che "€œ... è uno dei migliori ballerini jazz al mondo"€.

L'iscrizione al seminario deve eseere effettuata entro e non oltre il 15 maggio 2004 presso l'Associazione Spaziodanza - via Padova 20, Tencarola di Selvazzano (PD), tel. 049 624943 - 3396032674
Livello intermedio avanzato
Durata: ore 1.30 a lezione
Costo: 60,00 Euro




Arteven è sorta nel 1979 come "Associazione Regionale per il Teatro Veneto" cogliendo le opportunità  offerte dalla nuova legislazione regionale in materia di promozione e diffusione culturale, ed ha sviluppato la propria azione con un'impostazione multisciplinare basata sulla formulazione progettuale delle iniziative. L'affidamento della realizzazione del "Progetto teatro ragazzi" della stagione 1983/84 da parte della Regione Veneto, ha consentito la costituzione del primo embrione di un vero e proprio Circuito Teatrale Regionale ad iniziativa pubblica. Proseguendo il percorso di crescita, nel maggio 1992 - con l'approvazione da parte dell'Assemblea Straordinaria dei Soci del nuovo statuto che recepiva gli indirizzi del D.M. 31 agosto 1991 - Arteven assume l'odierna denominazione di ASSOCIAZIONE REGIONALE PER LA DIFFUSIONE DEL TEATRO E DELLA CULTURA NELLE COMUNIT̀ VENETE. Come Circuito Teatrale Regionale ad iniziativa pubblica si occupa di incentivare la formazione, la qualificazione e la promozione del pubblico organizzando manifestazioni culturali specifiche e rassegne che, con il loro carattere multidisciplinare, garantiscono ospitalità  alle diverse forme e tipologie di spettacolo. Da quindici anni Arteven mantiene costante un forte investimento sul Teatro ragazzi, credendo nella funzione educativa e di prevenzione del teatro inserito nella scuola. Nel mese di maggio 1996 il Teatro Stabile del Veneto "Carlo Goldoni" e il Circuito Teatrale Regionale Arteven, quali organismi ad iniziativa pubblica che operano nel Veneto con funzioni complementari, hanno firmato un Protocollo d'intesa impegnandosi a collaborare e coordinarsi per favorire una politica teatrale di qualità  e aumentare la diffusione dello spettacolo teatrale nel territorio regionale.



Eventi già  realizzati:


22 aprile - ore 21.00
Piccolo Teatro
RBR Dance Company
Abyss
Coreografia Cristiano Fagioli
(ore 11.00 spettacolo per le scuole)

Abyss è la rappresentazione di un fondale marino dove si incontrano creature misteriose e affascinanti, forme di vita reali e fantastiche, sculture viventi che, riemerse dalla profondità , rievocano passione, movimento e sensualità  di Auguste Rodin. I danzatori compongono ingranaggi di corpi che si rincorrono, si separano e si uniscono in forme diverse e la loro gestualità  unita al fascino della sonorità , immergono il pubblico in un"€™atmosfera incantevole, suggestiva e misteriosa. Le coreografie sono caratterizzate dalla purezza e dalla linearità  dei movimenti e dalla continua ricerca di un"€™estetica affascinante. Un vortice di coinvolgente vitalità  che crea atmosfere a tratti esotiche.


Nata nel 1998 a Verona, la RBR Dance Company dopo aver vinto diversi concorsi ed essere stata invitata ad alcuni Gala, debutta ufficialmente nell'agosto del 1999 all'interno di una rassegna al Parco delle Bertone di Goito, in provincia di Mantova. A settembre dello stesso anno partecipa al Gala dei Campionati Mondiali di Ciclismo tenutosi a Verona, dove per l'occasione crea una coreografia a tema "BICYCLE 2000" trasmessa in diretta televisiva. Il 5 dicembre la compagnia mette in scena lo spettacolo "RBR SHOW"al Teatro Greco di Roma all'interno del Festival "La Danza del Sorriso" (Invito alla Danza). Nel 2000 viene riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività  e Culturali. Sempre nello stesso anno per la stagione estiva, si esibisce a Verona il 16 giugno con il nuovo spettacolo "BICYCLE 2000", proseguendo poi la Tournèe in vari Festival Italiani tra i quali: Adda Danza (Trezzo sull'Adda), Invito alla Danza (Roma), Stelle sul Palco (Udine), Le Ciminiere (Catania), Viterbo Festival, La Versiliana (Marina di Pietrasanta). Il 2 settembre 2000 viene assegnato alla compagnia il "Premio Positano Leonida Massine". A fine anno partecipa al "Motorshow" di Bologna con la coreografia "SYNCRO", creata appositamente per la promozione di una nuova automobile. Nel febbraio 2001 riceve il premio "Napoli ... è Danza" e per la stagione estiva produce un nuovo spettacolo dal titolo "BICYCLE 2001" che porta in Tournèe, toccando fra le altre città  quella di Milano, Perugia, Bassano del Grappa, Spoleto. A fine estate partecipa alla trasmissione televisiva "Notte di Fiaba", trasmessa su RAIUNO nell'ambito dell'Estate Rivana sul lago di Garda. Dopo la Tournèe invernale 2001/ 2002, RBR debutta con il nuovo spettacolo "ABYSS" all' IdroparkFila di Milano, nell'ambito di "Acqua Danza Festival", prosegue poi il Tour estivo in vari Festival Italiani tra i quali Salernodanza festival ritirando il "Premio Coreografia Italiana" (Valva), Vignale Danza (Vignale Monferrato), Spoleto Eventi - Balletti Internazionali (Spoleto). Il 22 ottobre dello stesso anno viene invitata dall' Accademia Olimpica di Vicenza a partecipare allo spettacolo dal titolo "Nel Tempio delle Due Muse" (Serata in onore di Carlo Diano), nel mese seguente viene riconosciuta dalla Regione del Veneto. Il 4-5 aprile 2003 partecipa al Palazzo del Cinema di Venezia con la coreografia " SIX ELEMENTS", creata appositamente per la Convention Ariston elettrodomestici. Il 12 luglio debutta con lo spettacolo SHOWSYSTEM, che raccoglie le coreografie più suggestive della compagnia.


23 aprile - ore 21.00
Piccolo Teatro
Spazio Giovani
In collaborazione con il progetto Danzaria del Teatro Giuditta di Saronno "€“ Varese
Gruppo Chorea: Terramari
Soart Group: Play
Ex-Novo Danza: Collocazioni
Cor Duplex: Le madri cattive
Roda Grupo Dance: Dolls ...



24 aprile - ore 21.00
Piccolo Teatro
Compagnia Teatro Greco Dance Company
con la partecipazione di Caterina Lucia Costa e la
Compagnia di Flamenco Pasion Gitana
Carmen
Coreografia Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico

Carmen
Tratto dal celebre romanzo di P. Merimèe (1845) e adattato sulle musiche composte nel 1874 da G. Bizet, Carmen è il nuovo balletto presentato dalla Teatro Greco Dance Company. Danza di strada, Flamenco, tradizione classica e contemporanea. Questi gli ingredienti della nuova opera coreografica. Tre i personaggi Carmen, Don José e Escamillio. Tre i sentimenti: gelosia, amore e morte. Opposti che si attraggono, si compenetrano per poi respingersi e alla fine annullarsi.
L"€™avventura di Carmen e di Don José si veste di una testimonianza sociologica; un amore di oggi, una passione di ieri. Eros e Tanathos amore e morte - un"€™ossessione da cui è possibile liberarsi solo attraverso un gesto estremo.
La progressione verso il tragico finale passa attraverso una forte carica di erotismo e di vitalismo danzante. Questa Carmen vede come protagonisti al sensualità  della donna, la forza della virilità  e la personalità  dei protagonisti maschili succubi della selezione femminile.
Un innovativo stile di danza jazz che racconta la storia di una gitana, di un torero e di un brigadiere dei dragoni.


Il "Balletto di Renato Greco, Compagnia Italiana di Danza Contemporanea" nasce nel 1970 con il preciso intento di diffondere la danza moderna in Italia attraverso uno spettacolo tecnicamente perfetto ma con tematiche accessibili alle grandi masse. Il termine danza contemporanea va inteso come "danza di oggi" e si basa sul principio di non adottare combinazioni di passi codificati nel linguaggio stereotipato del balletto classico, ma di cercare nuove forme di espressione. Le particolari caratteristiche tecniche ed artistiche della Compagnia sono tali da consentire ad Enti Comunali, Aziende Autonome etc., di invitarla nel corso degli anni non solo nei teatri ma anche nelle scuole, nelle piazze dei paesi e nei quartieri periferici. Prima in Italia, ha inseguito il decentramento dello spettacolo di danza realizzando molte rappresentazioni all'anno in città , paesi, borgate, e soprattutto luoghi dove la danza non aveva mai avuto spazio. Oltre alle proprie creazioni la Renato Greco Ballet si occupa anche di formazione professionale, circuitazione di Compagnie, organizzazione di rassegne, stages e collabora con Enti Pubblici sia in Italia che a contatto con la Comunità  Europea. Renato Greco inizia giovanissimo lo studio della danza classica e completa la sua preparazione in Francia e in America. Recatosi a New York con le Follies Bergéres, frequenta le scuole di Matt Mattox e Luigi, diventa discepolo di quest'ultimo e ottiene da lui l'autorizzazione a diffondere in Italia la sua tecnica di Modern-Jazz Dance. Dal 1970 ha costituito la Compagnia Italiana di Danza Contemporanea (oggi "Renato Greco Ballet") e con essa ha realizzato oltre 800 spettacoli in Italia e all'estero. Renato Greco alterna la sua attività  di coreografo con quella d'insegnante ed insieme a Maria teresa Dal Medico dirige a Roma il "Renato Greco Dance Studio", centro di avviamento professionale alla danza, dal quale provengono alcuni elementi della compagnia. Nel 1997 lascia l'associazione "Balletto di Renato Greco" per dedicarsi alla costituzione del "Centro Regionale Danza". Nel maggio 1999 è nominato dalla conferenza Stato, Città  e Autonomie locali, membro della "Commissione Danza" del Ministero dei Beni Culturali. Maria Teresa Dal Medico si è diplomata al Teatro dell'Opera di Roma e terminati gli studi di danza classica si è perfezionata in Modern-Jazz presso le scuole di Matt Mattox e Luigi a New York. Quale prima ballerina ha danzato in diverse città  d'Europa e degli Stati Uniti. Ha partecipato in coppia con Renato Greco a numerose trasmissioni televisive di successo. Dal 1970 cura parti coreografiche di molti spettacoli del "Balletto di Renato Greco".

A.N.D.A.

A.N.D.A.

A.N.D.A., associazione culturale ambientale di ricerca creazione e diffusione del movimento, si serve della danza come mezzo di valorizzazione e rivelazione del nostro patrimonio architettonico.

A.N.D.A., dalla sua fondazione nel 1992, a proposto con successo di critica e pubblico svariate coreografie danzate in luoghi di sicuro interesse storico, architettonico e culturale in Padova e provincia. Le coreografie, sempre curate da Roberta Riccoboni, la colonna sonora e i costumi vengono creati appositamente per gli ambienti nei quali si sviluppa la danza; lo spettacolo è un incontro con lo spettatore che diviene partecipe dello spazio danzato e "€œresponsabile"€ del patrimonio artistico-naturale.
A.N.D.A. è un"€™associazione artistica non a scopo di lucro regolarmente iscritta nell'€™Albo delle Libere Associazioni del Comune di Padova con il n°. 195 nella sezione tematica n°. 6/Cultura.

E-mail: info@andaweb.it
Sito Web: www.andaweb.it

Giuliano Perin Quartet

Giuliano Perin Quartet

"Into the Vibes" è il nuovo CD del quartetto del vibrafonista padovano Giuliano Perin, accompagnato da Ermanno Maria Signorelli alla chitarra, Franco Lion al contrabbasso e Lele Barbieri alla batteria.

Il quartetto è guidato dal vibrafonista padovano Giuliano Perin, membro storico della Royal Big Band (di cui è anche Presidente) e musicista di grande sensibilità  che proporrà  gli standard resi famosi dai più grandi vibrafonisti della storia del jazz accanto a composizioni inedite contenute nel suo ultimo lavoro discografico. Lo accompagnano nel disco Ermanno Maria Signorelli, chitarrista tra i più apprezzati a livello nazionale, Franco Lion, contrabbassista di indubbio talento, e Lele Barbieri, batterista dotato di grande personalità .

GIULIANO PERIN QUARTET
Giuliano Perin - vibrafono
Ermanno Maria Signorelli - chitarra
Franco Lion – contrabbasso
Lele Barbieri – batteria

Concerti del Coro Giovanile dell'Università  di Dubna

Concerti del Coro Giovanile dell'Università  di Dubna

L'Assessorato alla Cultura è lieto di presentare i giovani artisti del "Youth and Students Choir of the Dubna International University of Nature, Society and Man" di Dubna, che si esibiranno a Padova, città  tanto famosa a Dubna per le sue bellezze e la calorosa ospitalità . Il Coro è composto da 35 persone provenienti dalla cittadella scientifica di Dubna, alle porte di Mosca; nei concerti si esibirà  in collaborazione con gli studenti delle scuole superiori e dell'Università  di Padova, promuovendo le attività  di scambio culturale come momento di solidarietà  ed incontro.

Lunedì 3 maggio 2004
ore 20.45
Liceo CORNARO (Padova)
Ingresso libero

Mercoledì 5 maggio 2004
ore 21.00
Sala dei GIGANTI - Liviano
Piazza Capitaniato - Padova
Con la partecipazione del CORO DA CAMERA dell'€™Universita"€™ di Padova, diretto da Maestro Fabio Framba
Ingresso libero

Giovedì 6 maggio 2004
ore 21.00
Auditorium S.Michele
Selvazzano - PD
Ingresso libero

Venerdì 7 maggio 2004
ore 21.00
Duomo di San Rocco
Dolo - VE
Ingresso libero

Programma musicale


Il Coro Studentesco Russo dell'€™Università  della Natura, Società  e l"€™Uomo di Dubna un collettivo a voci miste composto da 35 elementi, proveniente dalla città  scientifica vicina a Mosca. La Prof.ssa Tatiana Volkova con un esperienza di 30 anni dirige a Dubna sia la Scuola Corale dei bambini e giovani Podsnezhnik , che il Coro Universitario. In settembre 2004 il Coro dell'€™Università  che ha riscosso ovunque successo in concorsi e manifestazioni nazionali ed anche internazionali festeggia i suoi primi 10 anni di attività .
Il repertorio dei giovani studenti di Dubna spazia dalla musica sacra russa alla classica, (Glinka, Rimskii, Korsakov, Chesnokov, Rakmaninov, Vivaldi, Rossini...) dalle canzoni popolari alle musiche contemporanee. Ogni anno il Direttore Tatiana Volkkova promuove iniziative e scambi culturali con complessi artistici russi e di altre nazioni. Sono già  stati ospitati a Dubna il coro universitario di Stoccolma, Svezia ed il Coro giovanile di Vienna, Austria.

1994: Austria tour di 6 concerti;
1995: Svezia tour di 10 concerti;
1996: Concorso Giovani Talenti di Moscovia Accademia della Musica di Gnesin, Mosca, 1mo premio e il Titolo Laureandi del Concorso;
- Concorso internazionale, Riva del Garda, Italia, 2 medaglie d"€™argento in categorie diverse;
dal 1996 partecipa ogni anno al Festival Primavera di Studenti.
1997: Canta la Gioventù della Regione di Mosca;
- Concerto nella prestigiosa sala dei concerti di P.Chiaikowski, di Mosca;
- il collettivo diventa membro dell'€™Europa Cantata;
- organizzazione internazionale di collettivi corali di giovani e bambini;
- Concerti nellambito di Europa Cantata, Lienz, Austri;
1998: Concorso internazionale della musica sacra, Polonia, Medaglia di Bronzo al coro, 1mo premio al Direttore del Coro Tatiana Volkova;
2000: Concorso Internazionale Europe and its Songs ,Barcelona, Spagna, Medaglia d"€™oro e d"€™argento in due categorie;
- Concerto nel Teatro Bolshoi, Mosca, nell'€™ambito delle festività  dell'€™Accademia delle Scienze di Russia;
2001: Concerti nell'€™ambito di Europa Cantata, Never, Parigi, Francia;
Festival di Jazz, Rock e Pop a Smolensk (Russia), Diploma Laureandi del Festival ai solisti del Coro;
2002: II Olimpiade Mondiale del Canto Corale, Pussan, Corea del Sud, 2 medaglie d"€™argento in canto accademico e canto folcloristico russo;
Germania, Haagen tour di 12 concerti;- Il 1mo CD con il repertorio del 2002;


"Insieme per la Qualità  della Vita" un'associazione culturale senza scopi di lucro che ha tra le sue finalità : - difendere il diritto di tutti i bambini al rispetto della propria dignità , alla protezione ed assistenza specie nelle situazioni di difficoltà  familiari, ad un ambiente educativo adatto allo sviluppo delle loro potenzialità ; - difendere il diritto di ogni anziano ad un"€™esistenza dignitosa e alla valorizzazione delle esperienze acquisite; - garantire a tutti, giovani e meno giovani, una migliore qualità  della vita. La presiede il suo fondatore Leo Ercolin che anche il presidente del Comitato Genitori del Liceo A. Cornaro. Di qui la volontà  di ospitare presso il Liceo Cornaro il concerto del Coro Russo.

Prospettiva Danza 2004: Sinergie

Prospettiva Danza 2004: Sinergie

SINERGIE, una finestra dedicata alla Danza nei suoi molteplici aspetti. Un contatto stimolante fra artisti che con i loro diversi linguaggi sono accomunati da una grande passione: la Danza.
Prospettivadanza desidera offrire una programmazione di grande respiro, promuovere uno scambio interdisciplinare ed un dialogo con il pubblico. Una Danza intesa come ricerca, sperimantazione, interazione tra linguaggi diversi tesa anche verso i giovani artisti. Prospettiva danza, Festival giunto alla sua sesta edizione, ha come cornice Padova, città  storica e di cultura che offre spazi suggestivi e di grande interesse che diventano palcoscenici perfetti per ospitare eventi e spettacoli culturalie di interazione. Grandi compagnie che interverranno durante la manifestazione tra le molte proposte emergenti, saranno la RBR Dance Companye il Balletto di Renato Greco, Compagnia Italiana di Danza Contemporanea. La rassegna viene organizzata in collaborazione con ARTEVEN.

Programma

8, 9, 10 maggio - ore 21.00
Bastione Alicorno
"So dare ferite perfette"
Spettacolo prodotto dal workshop diretto da Cesare Ronconi e il Teatro della Valdoca
"Crescere in fretta in un aperto del cuore.
Trovare le parole e i gesti di una mancanza.
Mostrare a tutti le meraviglie del mondo."


Presso l"€™aula di fonetica di Palazzo Maldura
Università  degli Studi di Padova:
14 maggio - ore 11.00
Conferenza a cura di Eugenia Casini Ropa docente di Storia della Danza "€“ DAMS di Bologna
Teatro e danza/teatrodanza: riscoperta di una totalità  perduta?

Eugenia Casini Ropa
Già  docente di storia dello spettacolo, è dal 1992 Professore Associato di storia della Danza e del Mimo al corso DAMS dell'€™Università  di Bologna, insegnamento da Lei attivato per la prima volta nell'€™università  italiana. Dal 1997 al 1999 è stato membro della Commissione Consultiva della Danza del Consiglio dei Ministri. ͈ presidente dell'€™Associazione DES (Danza Educazione Scuola) che promuove la danza in ambito educativo. Studiosa, in particolare di teatro e danza del 900, ha pubblicato vari studi tra cui ricordiamo "€œLa danza e l"€™agitprop"€. "€œI teatri "€“ non "€“ teatrali nella cultura tedesca del primo 900"€ ( Bologna 1988) e "€œAlle origini della danza moderna"€ (Bologna 1990). ͈ codirettice della rivista "€œTeatro e Storie"€ e membro del comitato scientifico dell'€™ISTA (International School of Theatre Antropology).



Presso la Sala prove del Teatro Verdi, Via dei Livello
29, 30 maggio
Stage di modern jazz tenuto da André De La Roche
Livello intermedio avanzato

Andrè de La Roche
Di origine corso-vietnamita, e adozione americana, oltre ad essere un insuperabile danzatore e coreografo è un maestro d"€™eccezione. La sua carriera inizia molto presto, infatti, a soli otto anni entra a far parte della Los Angeles Civic Light Opera, dove balla nel musical "€œKing and I"€. Successivamente antra a Las Vegas nel gruppo "€œThird Generation Steps"€, diretto da Macho Anderson. Tornato a Los Angeles inizia a studiare con E. Loring all'€™American Ballet School.
A diciotto anni partecipa al musical "€œHow To Succeed in Businees Without Really Trying"€, e balla in diversi show televisivi americani. Nel 1979 il grande maestro del musical Bob Fosse lo scrittura come ballerino solista in "€œDancig"€, lo spettacolo viene rappresentato per cinque anni in tutto il mondo, in Inghilterra alla presenza della Regina Elisabetta per la "€œRoyal Command Performance"€. Si trasferisce poi in Francia per un breve periodo, dove insegna al Paris Centre. Nel 1985 viene in Italia per il film "€œJoan Luis"€, come protagonista ballerino. Nel 1986 partecipa con Heather Parisi allo show di Rai Uno "€œSerata d"€™Onore"€, nello stesso anno riceve il Premio Positano, quale miglior ballerino dell'€™anno. In Italia la sua carriera come ballerino e coreografo continua in vari programmi televisivi da "€œFantastico 8"€, "€œJeans Due"€, "€œImprovvisando"€, fino a "€œSotto le Stelle"€, "€œSaluti e Baci"€, "€œBucce di Banana"€, "€œChampagne"€ e altri.
Riceve il premio Agis 1992, il premio Vignale Danza 1993 e nel 1994 il premio Bob Foss come miglior coreografo televisivo. Ha prodotto e diretto al sua compagnia nello spettacolo "€œWanga"€, è stato in tournée con "€œOmaggio a Bejart"€ e con "€œBolero"€ con M. Grazia Galante. Ha partecipato al musical "€œLa Bella e la Bestia"€ come ballerino protagonista.
Vittoria Ottolenghi ha scritto su "€œL"€™Espresso"€ del sette marzo 1995 che "€œ... è uno dei migliori ballerini jazz al mondo"€.

L'iscrizione al seminario deve eseere effettuata entro e non oltre il 15 maggio 2004 presso l'Associazione Spaziodanza - via Padova 20, Tencarola di Selvazzano (PD), tel. 049 624943 - 3396032674
Livello intermedio avanzato
Durata: ore 1.30 a lezione
Costo: 60,00 Euro




Arteven è sorta nel 1979 come "Associazione Regionale per il Teatro Veneto" cogliendo le opportunità  offerte dalla nuova legislazione regionale in materia di promozione e diffusione culturale, ed ha sviluppato la propria azione con un'impostazione multisciplinare basata sulla formulazione progettuale delle iniziative. L'affidamento della realizzazione del "Progetto teatro ragazzi" della stagione 1983/84 da parte della Regione Veneto, ha consentito la costituzione del primo embrione di un vero e proprio Circuito Teatrale Regionale ad iniziativa pubblica. Proseguendo il percorso di crescita, nel maggio 1992 - con l'approvazione da parte dell'Assemblea Straordinaria dei Soci del nuovo statuto che recepiva gli indirizzi del D.M. 31 agosto 1991 - Arteven assume l'odierna denominazione di ASSOCIAZIONE REGIONALE PER LA DIFFUSIONE DEL TEATRO E DELLA CULTURA NELLE COMUNIT̀ VENETE. Come Circuito Teatrale Regionale ad iniziativa pubblica si occupa di incentivare la formazione, la qualificazione e la promozione del pubblico organizzando manifestazioni culturali specifiche e rassegne che, con il loro carattere multidisciplinare, garantiscono ospitalità  alle diverse forme e tipologie di spettacolo. Da quindici anni Arteven mantiene costante un forte investimento sul Teatro ragazzi, credendo nella funzione educativa e di prevenzione del teatro inserito nella scuola. Nel mese di maggio 1996 il Teatro Stabile del Veneto "Carlo Goldoni" e il Circuito Teatrale Regionale Arteven, quali organismi ad iniziativa pubblica che operano nel Veneto con funzioni complementari, hanno firmato un Protocollo d'intesa impegnandosi a collaborare e coordinarsi per favorire una politica teatrale di qualità  e aumentare la diffusione dello spettacolo teatrale nel territorio regionale.


Spettacoli già  avvenuti:


22 aprile - ore 21.00
Piccolo Teatro
RBR Dance Company
Abyss
Coreografia Cristiano Fagioli
(ore 11.00 spettacolo per le scuole)

Abyss è la rappresentazione di un fondale marino dove si incontrano creature misteriose e affascinanti, forme di vita reali e fantastiche, sculture viventi che, riemerse dalla profondità , rievocano passione, movimento e sensualità  di Auguste Rodin. I danzatori compongono ingranaggi di corpi che si rincorrono, si separano e si uniscono in forme diverse e la loro gestualità  unita al fascino della sonorità , immergono il pubblico in un"€™atmosfera incantevole, suggestiva e misteriosa. Le coreografie sono caratterizzate dalla purezza e dalla linearità  dei movimenti e dalla continua ricerca di un"€™estetica affascinante. Un vortice di coinvolgente vitalità  che crea atmosfere a tratti esotiche.


Nata nel 1998 a Verona, la RBR Dance Company dopo aver vinto diversi concorsi ed essere stata invitata ad alcuni Gala, debutta ufficialmente nell'agosto del 1999 all'interno di una rassegna al Parco delle Bertone di Goito, in provincia di Mantova. A settembre dello stesso anno partecipa al Gala dei Campionati Mondiali di Ciclismo tenutosi a Verona, dove per l'occasione crea una coreografia a tema "BICYCLE 2000" trasmessa in diretta televisiva. Il 5 dicembre la compagnia mette in scena lo spettacolo "RBR SHOW"al Teatro Greco di Roma all'interno del Festival "La Danza del Sorriso" (Invito alla Danza). Nel 2000 viene riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività  e Culturali. Sempre nello stesso anno per la stagione estiva, si esibisce a Verona il 16 giugno con il nuovo spettacolo "BICYCLE 2000", proseguendo poi la Tournèe in vari Festival Italiani tra i quali: Adda Danza (Trezzo sull'Adda), Invito alla Danza (Roma), Stelle sul Palco (Udine), Le Ciminiere (Catania), Viterbo Festival, La Versiliana (Marina di Pietrasanta). Il 2 settembre 2000 viene assegnato alla compagnia il "Premio Positano Leonida Massine". A fine anno partecipa al "Motorshow" di Bologna con la coreografia "SYNCRO", creata appositamente per la promozione di una nuova automobile. Nel febbraio 2001 riceve il premio "Napoli ... è Danza" e per la stagione estiva produce un nuovo spettacolo dal titolo "BICYCLE 2001" che porta in Tournèe, toccando fra le altre città  quella di Milano, Perugia, Bassano del Grappa, Spoleto. A fine estate partecipa alla trasmissione televisiva "Notte di Fiaba", trasmessa su RAIUNO nell'ambito dell'Estate Rivana sul lago di Garda. Dopo la Tournèe invernale 2001/ 2002, RBR debutta con il nuovo spettacolo "ABYSS" all' IdroparkFila di Milano, nell'ambito di "Acqua Danza Festival", prosegue poi il Tour estivo in vari Festival Italiani tra i quali Salernodanza festival ritirando il "Premio Coreografia Italiana" (Valva), Vignale Danza (Vignale Monferrato), Spoleto Eventi - Balletti Internazionali (Spoleto). Il 22 ottobre dello stesso anno viene invitata dall' Accademia Olimpica di Vicenza a partecipare allo spettacolo dal titolo "Nel Tempio delle Due Muse" (Serata in onore di Carlo Diano), nel mese seguente viene riconosciuta dalla Regione del Veneto. Il 4-5 aprile 2003 partecipa al Palazzo del Cinema di Venezia con la coreografia " SIX ELEMENTS", creata appositamente per la Convention Ariston elettrodomestici. Il 12 luglio debutta con lo spettacolo SHOWSYSTEM, che raccoglie le coreografie più suggestive della compagnia.


23 aprile - ore 21.00
Piccolo Teatro
Spazio Giovani
In collaborazione con il progetto Danzaria del Teatro Giuditta di Saronno "€“ Varese
Gruppo Chorea: Terramari
Soart Group: Play
Ex-Novo Danza: Collocazioni
Cor Duplex: Le madri cattive
Roda Grupo Dance: Dolls ...



24 aprile - ore 21.00
Piccolo Teatro
Compagnia Teatro Greco Dance Company
con la partecipazione di Caterina Lucia Costa e la
Compagnia di Flamenco Pasion Gitana
Carmen
Coreografia Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico

Carmen
Tratto dal celebre romanzo di P. Merimèe (1845) e adattato sulle musiche composte nel 1874 da G. Bizet, Carmen è il nuovo balletto presentato dalla Teatro Greco Dance Company. Danza di strada, Flamenco, tradizione classica e contemporanea. Questi gli ingredienti della nuova opera coreografica. Tre i personaggi Carmen, Don José e Escamillio. Tre i sentimenti: gelosia, amore e morte. Opposti che si attraggono, si compenetrano per poi respingersi e alla fine annullarsi.
L"€™avventura di Carmen e di Don José si veste di una testimonianza sociologica; un amore di oggi, una passione di ieri. Eros e Tanathos amore e morte - un"€™ossessione da cui è possibile liberarsi solo attraverso un gesto estremo.
La progressione verso il tragico finale passa attraverso una forte carica di erotismo e di vitalismo danzante. Questa Carmen vede come protagonisti al sensualità  della donna, la forza della virilità  e la personalità  dei protagonisti maschili succubi della selezione femminile.
Un innovativo stile di danza jazz che racconta la storia di una gitana, di un torero e di un brigadiere dei dragoni.


Il "Balletto di Renato Greco, Compagnia Italiana di Danza Contemporanea" nasce nel 1970 con il preciso intento di diffondere la danza moderna in Italia attraverso uno spettacolo tecnicamente perfetto ma con tematiche accessibili alle grandi masse. Il termine danza contemporanea va inteso come "danza di oggi" e si basa sul principio di non adottare combinazioni di passi codificati nel linguaggio stereotipato del balletto classico, ma di cercare nuove forme di espressione. Le particolari caratteristiche tecniche ed artistiche della Compagnia sono tali da consentire ad Enti Comunali, Aziende Autonome etc., di invitarla nel corso degli anni non solo nei teatri ma anche nelle scuole, nelle piazze dei paesi e nei quartieri periferici. Prima in Italia, ha inseguito il decentramento dello spettacolo di danza realizzando molte rappresentazioni all'anno in città , paesi, borgate, e soprattutto luoghi dove la danza non aveva mai avuto spazio. Oltre alle proprie creazioni la Renato Greco Ballet si occupa anche di formazione professionale, circuitazione di Compagnie, organizzazione di rassegne, stages e collabora con Enti Pubblici sia in Italia che a contatto con la Comunità  Europea. Renato Greco inizia giovanissimo lo studio della danza classica e completa la sua preparazione in Francia e in America. Recatosi a New York con le Follies Bergéres, frequenta le scuole di Matt Mattox e Luigi, diventa discepolo di quest'ultimo e ottiene da lui l'autorizzazione a diffondere in Italia la sua tecnica di Modern-Jazz Dance. Dal 1970 ha costituito la Compagnia Italiana di Danza Contemporanea (oggi "Renato Greco Ballet") e con essa ha realizzato oltre 800 spettacoli in Italia e all'estero. Renato Greco alterna la sua attività  di coreografo con quella d'insegnante ed insieme a Maria teresa Dal Medico dirige a Roma il "Renato Greco Dance Studio", centro di avviamento professionale alla danza, dal quale provengono alcuni elementi della compagnia. Nel 1997 lascia l'associazione "Balletto di Renato Greco" per dedicarsi alla costituzione del "Centro Regionale Danza". Nel maggio 1999 è nominato dalla conferenza Stato, Città  e Autonomie locali, membro della "Commissione Danza" del Ministero dei Beni Culturali. Maria Teresa Dal Medico si è diplomata al Teatro dell'Opera di Roma e terminati gli studi di danza classica si è perfezionata in Modern-Jazz presso le scuole di Matt Mattox e Luigi a New York. Quale prima ballerina ha danzato in diverse città  d'Europa e degli Stati Uniti. Ha partecipato in coppia con Renato Greco a numerose trasmissioni televisive di successo. Dal 1970 cura parti coreografiche di molti spettacoli del "Balletto di Renato Greco".


Informazioni:
Spaziodanza
Tel: ++39 049 624943
Arteven
E-mail: danza@arteven.it

Concentus Musicus Patavinus

Concentus Musicus Patavinus

Con il nome di Concentus Musicus Patavinus si esibiscono il Coro da Camera, il Coro Grande e l'Orchestra dell'Università  di Padova, la cui attività  è organizzata nell'omonimo Centro di Studi, Ricerche e Formazione Musicale, costituito nel 1984 e diretto dalla Dottoressa Elisa Grossato. Le iniziative gestite da questo Centro sono molteplici e spaziano dai corsi di alfabetizzazione musicale ai seminari di interpretazione.

Il Concentus Musicus Patavinus include anche un gruppo di Musica Etnica, un gruppo Jazz e la compagnia di danza contemporanea "The Simple Company". Alle attività  del Concentus partecipano annualmente circa duecento tra studenti, docenti e personale tecnico, i quali dopo il lavoro e lo studio presso le rispettive facoltà , condividono l'interesse per la musica d'insieme. Tutte le formazioni hanno al loro attivo esibizioni in numerose città  e prestigiose sedi universitarie italiane ed estere presentando anche prime esecuzioni di compositori contemporanei e opere di particolare interesse storico.

Il Coro da Camera del Concentus Musicus Patavinus è nato nel 1979 con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica, la pratica e la diffusione soprattutto della musica di tradizione veneta. Partendo dalle più antiche forme della polifonia veneta fra Medioevo e Rinascimento, il gruppo ha poi studiato e proposto opere di autori del primo ‘400 italiano attivi nel Veneto o legati alla cultura musicale veneta. La crescita numerica e musicale del gruppo e la collaborazione con il gruppo di strumenti antichi del Concentus hanno permesso di estendere il repertorio al secolo XVI, con brani vocali e strumentali di Marchetto Cara, Francesco Patavino, Adrian Willaert, Giorgio Mainerio, Andrea e Giovanni Gabrieli. Con l’intento di valorizzare il patrimonio di musica rinascimentale inedita o poco conosciuta, il coro si è dedicato allo studio della lauda polifonica di tradizione veneta, di salmi ed altre composizioni di Salomone Rossi, destinate al culto sinagogale della comunità  ebraica di Venezia, di una messa inedita di Andrea Gabrieli. Nella musica profana sono stati affrontati vari temi: dai mottetti e madrigali celebrativi alle canzoni di Andrea Gabrieli, ai testi del Ruzante elaborati polifonicamente da Adrian Willaert, a quelli scritti utilizzando linguaggi inventati, oltre ad un programma dedicato alle citazioni musicali nell’opera poetica di Teofilo Folengo, fino ai madrigali su testi del Tasso. Nel 1997 è stato approntato un programma che ha presentato lo sviluppo del madrigale italiano cinquecentesco attraverso i testi da Petrarca a Tasso. Nel 2002 è stata incisa la messa inedita “Tu es Pastor Ovium” di G. Belli, per l’etichetta discografica “Tactus”; l’esecuzione, in versione filologica, ha ottenuto ottimi riscontri dalla critica specializzata. Nel corso del 2000 è stato allestito il ciclo di cantate barocche “Membra Jesu Nostri” di D. Buxtehude, presentato in versione filologica, con la collaborazione del gruppo strumentale “L’Arte dell’Arco”, in tre concerti tenutisi a Padova, Roma e alla Basilica di S. Francesco ad Assisi. Da quest’ultimo concerto è stato ricavato un CD pubblicato dalla rivista Audiophile Sound nel 2003. Dal 1996 il coro si è dedicato allo studio di alcune opere rappresentative della cultura musicale romantica e novecentesca. Il Coro da camera partecipa regolarmente a concerti e rassegne musicali presso le più importanti sedi universitarie italiane e straniere, ma è impegnato anche a diffondere la conoscenza del proprio repertorio presso il vasto pubblico e nelle scuole. Dal 1996 la direzione è stata affidata al M° Fabio Framba, con la collaborazione della Prof. Antonietta Piovan per la preparazione vocale.


Fabio Framba è nato a Milano nel 1968. Agli studi umanistici ha affiancato la frequentazione del conservatorio, diplomandosi in “Organo e Composizione Organistica” con il massimo dei voti. Ha seguito inoltre i corsi di “Composizione Principale” e “Direzione di Coro”, iniziando un’attività  concertistica internazionale che lo ha visto suonare per importanti manifestazioni e su prestigiosi organi storici. Dal 1991 ha collaborato alla preparazione del “Concentus Musicus Patavinus”, coro polifonico dell’Università  di Padova, e dal 1996 dirige il “Coro da Camera” dell’Ateneo Patavino, con il quale si è esibito in numerosi atenei in tutta Europa. Per oltre un decennio è stato Direttore Artistico della Rassegna Organistica Nazionale “O. Ravanello” di Padova, rassegna che ha per fine la presentazione e la valorizzazione dei migliori neo-diplomati dei conservatori italiani. Dal 1988 è organista titolare del Santuario di S. Antonio d’Arcella a Padova, e dal 1998 è organista collaboratore della Basilica di S. Francesco ad Assisi. Nel febbraio del 2000 è stato invitato presso la basilica di S. Pietro a Roma per suonare alla celebrazione papale del “Giubileo degli Artisti”. Ha recentemente inciso un CD di musiche romantiche sul prestigioso organo del duomo di Schio (VI), per l’etichetta “Sicut Sol”, e con il Coro da Camera dell’Università  di Padova una messa inedita di G. Belli per la casa discografica “Tactus“. Nel 2003 è stato pubblicato dalla rivista “Audiophile Sound” un CD con le cantate “Membra Iesu Nostri” per Soli, Coro e Ensemble barocco, registrato dal vivo presso la basilica di S. Francesco ad Assisi. In possesso di qualifiche professionali di “Ingegnere del Suono” (1992-1994), e di “Tecnico di Montaggio ed edizione per i sistemi AVID e MEDIA 100” (1998), dal 1993 lavora nell’industria discografica, curando la direzione artistica delle incisioni di musica classica per le migliori case discografiche italiane e estere (Deutsche Grammophone, Amadeus, Opus 111, JVC Japan, Dynamic, Tactus, Bongiovanni, Stradivarius, Arts, Chandos, Glossa, etc), oltre che per la RAI e per la TV di Stato russa. E’ titolare di due studi di Post-Produzione Audio, specializzati nell’editing e nel remastering di incisioni di particolare pregio storico e artistico. E’ impegnato come responsabile tecnico del laboratorio di restauro audio “MIRAGE” dell’Università  di Udine (sede di Gorizia), presso la quale tiene il corso di "Laboratorio di restauro del suono” per gli studenti del corso di laurea in DAMS. Tiene inoltre corsi presso l’Università  di Padova e il Conservatorio di Vicenza.

Coloured Keys Quartet

Coloured Keys Quartet

Il quartetto "Coloured Keys" è formato dal sassofonista marchigiano William Nisi accompagnato da Sandro Gibellini alla chitarra, Marco Micheli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria.







Il progetto Coloured Keys nasce dalla volontà  di offrire un jazz di facile ascolto ricco di spunti poliritmici, proponendo i brani della tradizione jazz con arrangiamenti curati in modo da offrire ampio spazio all'interplay tra i musicisti.

William Nisi ha cominciato a studiato il sax da autodidatta all'età  di 20 anni, frequentando poi i corsi di perfezionamento per sassofono di Armando Ghidoni (docente al Conservatoire National de Paris) e Francesco Bearzatti, noto sassofonista jazz italiano. Nel 1995 ha frequentato i seminari di Siena Jazz seguendo le lezioni del sassofonista Gianluigi Trovesi ed entrando a far parte delle classe di Enrico Rava. L'anno successivo la sua formazione è proseguita con i corsi di Umbria Jazz sotto la guida del sassofonista americano Greg Badolato. A fine corso è stato selezionato dallo stesso Giovanni Tommaso, Direttore dei Corsi, per partecipare alla rassegna "Umbria Jazz Winter 1996". Ha frequentato i seminari di Joe Lovano, Steve Grossman, Pietro Tonolo, Mario Raja, Robert Bonisolo. Nel corso degli anni ha suonato con diversi musicisti italiani e stranieri: Jay Rodriguez, Pietro Tonolo, Francesco Bearzatti, Maurizio Caldura, Alan Farrington, Mauro Beggio, Marco Tamburini, Paul Jeffrey, Eliot Zigmund. Si è esibito inoltre con la "Thelonious Monk Big Band" con cui ha inciso un disco per la Caligola Records.

Coro Cameristico "Quodlibet"

Coro Cameristico "Quodlibet"

Il Coro Cameristico "Quolibet" è una compagine di recente formazione i cui componenti provengono da una pluriennale esperienza come coristi. Insieme al Complesso Strumentale, il coro è parte integrante dell'Associazione Culturale "Quodlibet".

Il nome "Quodlibet" è un termine latino il cui significato è "ciò che piace". In musica, si riferisce ad una composizione a carattere scherzoso, consistente nella contrapposizione di melodie (sacre e profane) diverse sia per il tono del testo sia per la musica. Nel secolo XV-XVII, in cui ebbe al massima fioritura, il Quodlibet veniva scritto in forma polifonica; le diverse melodie, eseguite simultaneamente davano luogo ad una mescolanza di effetto comico.
Attualmente l'organico è di circa 50 elementi; il repertorio, già  basato su brani di polifonia antica e moderna, è stato ampliato con l'inserimento di brani di musica vocale-strumentale, con autori quali Mozart, Vivaldi, Rossini nonché corali tratti dal repertorio operistico. Il coro può esibirsi sia autonomamente (a cappella) sia interagendo con il menzionato Complesso Strumentale "Quodlibet", formato esclusivamente da professori d'orchestra professionisti, facente parte anch'esso dell'Associazione Culturale "Quodlibet".

Emanuele Pedrini
Nato a Livorno nel 1972, è avviato -fin da bambino- allo studio della musica. Tre direttive complementari caratterizzano la sua formazione giovanile: il canto lirico, la direzione di coro e la musicologia. Si laurea al DAMS di Bologna e si diploma al Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma in canto lirico, in musica corale e direzione di coro nonché in strumentazione per banda. Si diploma anche in composizione al conservatorio "Benedetto Marcello" di venezia, città  dove vive e lavora come artista del coro del Teatro La Fenice.
Dal 2000, dirige cori polifonici ed attualmente è impegnato con l'Associazione "Quodlibet" di Mogliano Veneto (TV). Contemporaneamente, si dedica alla direzione d'orchestra ed alla concertazione, prendendo parte ad importanti manifestazioni e coadiuvando il lavoro di prestigiosi direttori, tra i quali D. Renzettì, A. Cingal e G. Proietti. In qualità  di baritono solista, ha collaborato con diverse istituzioni lirico-sinfoniche italiane e straniere. Dal 1992 al 1996, è stato direttore del Coro Lirico Lombardo, con il quale ha contribuito alla messa in scena di importanti e numerose produzioni operistiche e sinfoniche. Per due anni, è stato Direttore del coro dell'Arena Sferisterio di Macerata e in questa veste ha diretto Falstaff, carmen, Tosca, Le Nozze di figaro, la Messa da Requiem di Verdi, risquotendo sempre consensi sia sulla stampa locale che nazionale. Con lo stesso coro, nel 1998, ha contribuito alla ripresa della messa in scena della Turandot del 1996, allestita da Hugo De Hana e vincitrice del premio Abbiati. Nel ruolo di direttore del coro, ha curato per la Biennale di Venezia la preparazione di prime esecuzioni mondiali assolute, come Camera Obscura di Marco di Bari, messa in scena nel 2001. collaboratore e amico di direttori di coro d'opera quali Giovanni Andreoli direttore del coro del Teatro Carlo Felice di Genova, marco Faelli direttore del coro dell'Arena di Verona, è da questi stimato per serietà , impegno professionale e doti artistiche.

Ermanno Signorelli

Ermanno Signorelli

Nel trio del chitarrista napoletano (ma padovano di adozione) Ermanno Maria Signorelli suonano Marco Micheli al contrabbasso e Sergio Cossu (ex tastierista dei Matia Bazar) all'elettronica. Il trio ha presentato il nuovo CD, "Aqua".

Uno dei temi profondi dell'immaginario creativo di Ermanno Maria Signorelli è quello dell'acqua, l'acqua che non muore mai, che vive in eterno, reincarnata nella pioggia, nei fiumi e nel mare, archetipo sonoro in grado di spalancare l'orecchio della fantasia su spazi dell'anima ai quali soltanto raramente riusciamo ad accedere. Il grande e inarrivabile Gaston Bachelard sosteneva con tutte le sue forze che l'acqua è la dominatrice del linguaggio fluido, senza urto, continuo, prolungato, puro, che porta rinnovamento e cambiamento. L'acqua che dolcemente scorre e che nulla trattiene, che passa e porta via tutto ciò che è superfluo: non l'acqua stagnante in cui Narciso si contemplava, e nemmeno l'acqua che diventa solitudine, immobilità , silenzio.

Ermanno Maria Signorelli è nato a Napoli il 2 giugno 1960. Ha condotto i suoi studi al ConservatorioBenedetto Marcello di Venezia, diplomandosi in chitarra classica e proseguendo successivamente nello studio della composizione. Fin da giovanissimo ha un'intensa attività  concertistica, sia come solista, sia in duetti, trii, orchestra. Vincitore di diversi premi nazionali e internazionali (Gian Battista Ansaldi 1976, Mondovì 1978, Euro Musical Recanati 1980), si perfeziona poi in chitarra jazz sotto la guida di Tomaso Lama, Ralph Towner e Mick Goodrick.
Suona nell'orchestra di Giancarlo Schiaffini (Atina jazz festival 1987), dove presenta e dirige un brano di propria composizione, nell'orchestra di Bruno Tommaso (Clusone jazz), nella European Music Orchestra con la quale registra un CD per la Soul Note con Kenny Wheeler, Aldo Romano, Claudio Fasoli. Collabora con musicisti come Enrico Rava, Paolo Fresu, Bosko Petrovic, Luis Agudo, Roberto Gatto, Furio Di Castri, Marco Tamburini, Marco Micheli, e partecipa a festival in Italia e all'estero (Svezia, Germania, Austria, Francia, Spagna, Croazia, Slovenia) e a trasmissioni radiofoniche e televisive (Rai). Dai primi anni ’90 si dedica interamente alla composizione e porta avanti un progetto musicale, frutto di ricerca formale e sonora, con atmosfere asciutte volte ad esprimere colori di natura prettamente europea e mediterranea, conservando un carattere tipicamente jazz. Incide a proprio nome nel 1997 Ad occhi chiusi con Roberto Gatto, Furio Di Castri, Marco Tamburini e Roberto Martinelli; nel 2000 Attesa con Stefano Dall'Ora, Lele Barbieri e Roberto Martinelli e nel 2003 Aqua con Furio Di Castri e Sergio Cossu.

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