Laura Bortolotto, violino e Matteo Andri, pianoforte

Laura Bortolotto, violino e Matteo Andri, pianoforte


Concerto inserito nella Rassegna "Domenica in Musica 2011", a cura degli Amici della Musica di Padova.

LAURA BORTOLOTTO, violino
1° Premio 29° Premio Internazionale di Violino Vittorio Veneto 2010
MATTEO ANDRI, pianoforte

Programma
Ludwig van Beethoven - Sonata n. 5 op. 24 La Primavera
Arvo Pärt - Fratres
Edvard Grieg - Sonata n. 3 op. 45

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna degli Amici della Musica si rinvia a: "Domenica in Musica 2011"

Irreparabili 2011 "La Morte di Ettore"

Irreparabili 2011 "La Morte di Ettore"


Quarto appuntamento della Stagione 2011 di "Irreparabili. Rassegna di teatro, Musica e Danza".

LA MORTE DI ETTORE
Lettura scenica del canto XXII dell'€™Iliade

Guido Rigatti- voce recitante e solista
Voci femminili: Rosalba Canale, Alessandra Castellini, Laura Cavallini, Luisa Ereno, Alba Poli
Violoncelli: Roberto Cimmino, Erika Maistrelli, Anna Peruzzo, Luigi Parise, Cristian Rizzi, Gianni Volpini.
Traduzione in prosa di Maria Grazia Ciani

Nel canto viene narrato il duello tragico che vede di fronte i due personaggi-simbolo del poema, Achille e Ettore, fronteggiarsi attorno alle mura di Troia, mentre i due eserciti e la popolazione della città  assediata sono accorati e disperati spettatori. La lettura scenica è impostata sulla fedele e vibrante traduzione in prosa di Maria Grazia Ciani, che con l'editore Marsilio ha pubblicato integralmente sia l'Iliade che l'Odissea.
Il testo è accompagnato da un coro femminile e da un ensemble di violoncelli. La messa in scena è chiosata dalle sculture di Alessio Brugnoli.

QUADRI DA TROIANE da Euripide
con Teatrocontinuo (PD)
In scena Luciana Roma, Erica Taffara, Gianni Bozza
Testo tratto da Troiane di Euripide

Frammenti teatrali tratte da Troiane di Euripide nella messa in scena di Teatrocontinuo per la regia di Nin Scolari. I momenti salienti della messa in scena faranno da contrappeso alla narrazione musicale della Morte di Ettore attraverso la voce e le azioni di Ecuba, Andromaca.

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Irreparabili 2011. Rassegna di teatro, musica e danza.

"18 mila giorni-Il Pitone"

"18 mila giorni-Il Pitone"

Arti Inferiori VIII Edizione

Spettacolo inserito nella stagione teatrale 2010-2011 di "Arti Inferiori"

GIUSEPPE BATTISTON-GIANMARIA TESTA
I 18 mila giorni - IL PITONE

testo originale Andrea Bajani
musiche originali Gianmaria Testa

18 mila giorni corrispondono a 50 anni.
E' curioso come la prospettiva e il senso del tempo possano cambiare a seconda del criterio col quale lo si organizzi: gli anni o i giorni. Il pitone è un animale che prima se ne sta buono e ti prende le misure e poi, quando ha raggiunto la tua stessa lunghezza o la tua stessa forza, ti fa fuori. Lo spettacolo parte da qui: dal tempo e da una metafora.
Protagonista un uomo di 50 anni che perde il lavoro. Riflessioni personali e epocali si intrecciano a sottolineare come in soli 18 mila giorni siano radicalmente mutate le prospettive e le aspettative sociali in Italia, da un'epoca in cui il lavoro era un diritto e elemento fondante dell'€™umana dignità , al trionfo dell'€™odierno precariato. Protagonista Giuseppe Battiston, pluripremiato attore di cinema e teatro. Accanto a lui, a fare da contrappunto musicale, il cantautore Gianmaria Testa che comporrà  canzoni nuove e inedite apposta per questo spettacolo.

Giovedì 17 febbraio alle 17.00
Incontro con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa
Presentazione dello spettacolo 18 MILA GIORNI-IL PITONE
a seguire proiezione del film
"Si può fare" (Italia 2008, 111')
di Giulio Manfredonia
con Giuseppe Battiston
Il racconto - impegnato, ma con molta ironia - delle vicende di un eximprenditore che nei primi anni "€™80 a Milano si ritrova a dirigere una cooperativa di ex pazienti psichiatrici, cercando per ciascuno di loro un mestiere dignitoso.

Informazioni e biglietti
Biglietti e abbonamenti
Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
(Gli abbonamenti saranno in vendita presso l'MPX-Multisala Pio X tutti i giorni, dalle ore 18 alle ore 20)
Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
041 5074711

MPX Multisala Pio X
Via Bonporti, 22 (zona Duomo) - Padova
Tel. 049 8774325
teatrompx@multisalampx.it
www.multisalampx.it

Per ulteriori informazioni sulla stagione si rinvia a: "Arti Inferiori Stagione Teatrale 2010-2011"

Stagione di Prosa 2010-2011 "Se no i xe mati no li volemo"

Stagione di Prosa 2010-2011 "Se no i xe mati no li volemo"

Appuntamento inserito nella Stagione di Prosa 2010-2011 al Teatro Verdi di Padova.

Teatro Stabile del Veneto-Teatri SPA Treviso-Teatro Carcano Milano
presentano

SE NO I XE MATI NO LI VOLEMO
di Gino Rocca
con: Virginio Gazzolo e Giancarlo Previati, Lino Spadaro, Michele Modesto Casarin, Massimo Somaglino
Regia: Giuseppe Emiliani

Se no i xe mati, no li volemo è senza dubbio il capolavoro teatrale di Gino Rocca.
Il testo fu rappresentato per la prima volta nel 1926. Il pubblico, testimonia il Simoni, ne fu subito conquistato e la critica fu unanime nelle lodi. [...] Se no i xe mati, no li volemo è una commedia amara e divertente, un impietoso ritratto del mondo di provincia dove (per dirla con Ferdinando Palmieri) "€œanche i muri trasudano ferocia"€.
Un testo sorprendente che liquida il mito della provincia semplice e bonaria e ne svela invece, senza pietà , la faccia torbida e violenta con grande ironia. Tutta la commedia è dominata da un fondo melanconico e nostalgico, tuttavia la poesia di Rocca è mitigata da gustose e continue pennellate umoristiche. Grande è la capacità  dell'€™autore di bilanciare momenti comici a intensi momenti drammatici. Un testo asciutto, privo di retorica, da recitare con grande "€œverità "€. Un linguaggio concreto e colorato, il veneto di terraferma, ben lontano da quello lagunare di Goldoni, Gallina e Selvatico e comprensibilissimo anche per gli spettatori non veneti. Un dialetto dotato di immediatezza, spontaneità , fedeltà  alla vita.
Tre grandi personaggi in un nebbioso crepuscolo di provincia tre uomini che si riveleranno messi alle strette dalla venuta del nuovo che avanza in una società  che sarà  costretta ad entrare nel secondo conflitto mondiale pochi anni dopo [...]
I tre protagonisti, infatti malandati, soli o delusi negli affetti, in difficoltà  economica, sono costretti a recitare beffardamente la parte di giovanotti spericolati per poter salvare un'eredità . Alla senilità  si sovrappone, così, il tema ancora più moderno della finzione, della maschera da imporre sarcasticamente al vero volto, come forma grottesca di difesa e di deformazione dell'autentica verità  dell'anima. (Dalle "Note di Regia" di Giuseppe Emiliani)

Biglietteria online

Per ulteriori informazioni sulla Stagione di Prosa 2010-2011, si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2010-2011.

Peter Pan

Peter Pan

Domeniche in famiglia al teatro Verdi

Ultimo appuntamento dell'edizione 2010-2011 delle "Domeniche in famiglia al Teatro Verdi", rassegna inserita nella stagione teatrale 2010-2011 di "Teatro Ragazzi", promossa dall'Assessorato alla Cultura e curata come consuetudine da "La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile d'Innovazione", che proporrà  da novembre a maggio altri importanti ed emozionanti "viaggi" teatrali.

La Baracca-Testoni ragazzi
presenta

PETER PAN
di e con Bruno Cappagli, Fabio Galanti e Daniela Micioni
luci di Andrea Aristidi - costumi di Tanja Eick - scenografie di Fabio Galanti ed Enrico Montalbani
consigliato da 5 a 10 anni

"€œQuando il primo bambino rise, la sua risata si infranse in mille e mille piccoli pezzi, che si dispersero scintillando per tutto il mondo: così nacquero le fate"€ (J. M. Barrie).
Lo spettacolo inizia con una risata contagiosa, capace di risvegliare in tre adulti il piacere straordinario del gioco e di trasformarli in un pirata o in un coccodrillo, in una fata o addirittura in Peter Pan.
La storia dell'€™Isola che non c"€™è e dei bimbi sperduti diventa il pretesto per affrontare grandi tematiche: il sogno, il desiderio di volare, la crescita e il cambiamento che il "€œdiventare adulto"€ comporta.
In un gioco teatrale tra finzione e realtà , i tre protagonisti porteranno al pubblico il mondo della fantasia, così come James Matthew Barrie riuscì a fare nei giardini di Kensington con 5 fratellini, inventando per loro la storia di Peter e Wendy.

Informazioni e biglietti
Biglietti: € 6,00 (adulti), € 5,00 (bambini)

Teatro Verdi - Teatro Stabile del Veneto
via dei Livello, 32 - 35139 Padova
telefono 049 8777011 - biglietteria 049 87770213
e-mail info@teatrostabileveneto.it
sito www.teatrostabileveneto.it

Teatro ragazzi 2010-2011. "Omero Odissea"

Teatro ragazzi 2010-2011. "Omero Odissea"

Appuntamento inserito nel cartellone dell'edizione 2010-2011 della Rassegna "Teatro Ragazzi", promossa dall'Assessorato alla Cultura e curata come consuetudine da "La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile d'Innovazione", che proporrà  da novembre a maggio altri importanti ed emozionanti "viaggi" teatrali.

Antonio Panzuto
presenta

OMERO ODISSEA
Figure e macchine: Antonio Panzuto
Voce recitante: Giancarlo Previati
Suoni e Regia: Alessandro Tognon

L'Odissea è il poema del viaggio e della nostalgia.
E' la storia di Ulisse, eroe astuto e valoroso, ma enormemente infelice, perchè, desideroso di ritornare in patria, è spinto continuamente lontano dall'odio di un Dio. E' costretto ad affrontare avventure affascinanti e pericoli terribili: dai mangiatori di loto, la pianta che fa dimenticare il ritorno, al Ciclope mostruoso, crudele e beffardo, dalla maga Circe, bellissima, che trasforma in porci i compagni di Ulisse, al canto delle Sirene, dal vento di Eolo a Scilla e Cariddi.
Omero è inimitabile narratore, pacato e maestoso e dimostra ovunque le sue capacità  drammatiche e la virtù trasfigurante della sua poesia, capace di creare, tra continue metafore e similitudini, un mondo fiabesco, irreale, onirico. Come è immediato essere catturati dal racconto, così questa versione dell'Odissea, canto per oggetti e voce, vuole trascinare con sè chi guarda, attraverso la continua trasformazione della scena.
Sculture plastiche in movimento, e figure, macchine sceniche sofisticate, giocattoli tradizionali, come il Lego e il Meccano, oggetti d'uso quotidiano, ispirati all'iconografia greca, vengono utilizzati per accompagnare il racconto, narrato da una voce quieta che enfatizza i passaggi emotivi, ma che, come un canto fluisce, tranquilla come un sogno.
La scena è come il mare che segue e si oppone sempre ad Ulisse, si apre e si chiude, si trasforma per la lotta e si modifica per il viaggio. Così alla parola si oppone il gesto silenzioso, al racconto la forza espressiva degli oggetti, ai silenzi i delicati colori della luce. Parole e immagini si aiutano e si fondono assieme senza mai illustrarsi a vicenda, si seguono e si suggeriscono, correndo su binari espressivi differenti ma paralleli, spinte dal vento della poesia.

"Dietro le quinte"
Al termine dello spettacolo spettacolo Antonio Panzuto svela agli spettatori "€œil sistema"€ del suo lavoro. I ragazzi potranno avvicinarsi così ai meccanismi e alle relazioni che nascono dal costruire uno spettacolo con oggetti, macchine, sculture e pitture d"€™assemblaggio, con marionette nate da motori od oggetti di scarto, progettate con vecchie tavole e pezzi di ferro saldati e ricomposti. Un incontro per decifrare le relazioni, i conflitti, le differenze, le
dominanze e le strategie di un "€œTeatro di oggetti"€.

Pieghevole

Per tutte le informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi 2010-2011.

L'Italia al Caffè. Intermezzi e rappresentazioni teatrali, visite animate

L'Italia al Caffè. Intermezzi e rappresentazioni teatrali, visite animate

"€œL"€™Italia al Caffè"€ è un Progetto Speciale, scaglionato nell'€™arco del 2011, volto a festeggiare i 180 anni dello storico Caffè Pedrocchi (9 giugno 1831), centro dei moti risorgimentali padovani, in occasione delle Celebrazioni per i 150 anni dall'€™Unità  d"€™Italia (1861-2011).
Un progetto articolato per rappresentare la vicenda del Caffettiere Antonio Pedrocchi e dell'€™Architetto Giuseppe Jappelli, per restituire allo storico edificio la dignità  di "€œcaffè letterario"€, per rievocare i fasti dello "€œStabilimento Pedrocchi"€ vivendone le sale, partendo proprio dai locali del Caffè.
Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli, protagonisti e autori di numerosi progetti teatrali storico"€“culturali, hanno elaborato assieme a Roberto Turrin, Direttore del Caffè Pedrocchi, un progetto annuale per festeggiare nel 2011 i 180 anni di vita del Caffè Pedrocchi (1831-2011) e i 150 anni dall'€™Unità  d"€™Italia (1861-2011).
Il progetto annuale prevede un fitto programma di drammatizzazioni e di intrattenimenti, di visite "€œanimate"€ (un genere inventato da teatrOrtaet già  nel 2003) e di serate a tema, fino a una vera e propria rappresentazione sulla Storia del Caffè e di Antonio Pedrocchi, suo committente.

L"€™ITALIA AL CAFFE"€™
Pedrocchi: uno Stabilimento nato per unire
180 anni dall'€™inaugurazione del Caffè
150 anni dall'€™Unità  d"€™Italia

con Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli
costumi e installazioni sceniche Antico Atelier di Francesca Serafini
parrucche Mario Audello, Torino

PROGRAMMA COMPLESSIVO

L'ITALIA AL CAFFE': intermezzi teatrali nelle sale del Caffè
(della durata indicativa dio 20 minuti, replicati in giorni e orari fissi)

Sono previsti nelle sale al pianterreno: le sale bianca, rossa e verde. Gli intermezzi teatrali della durata massima di mezz"€™ora, avranno ogni settimana un soggetto diverso, in sintonia con il "€œcarattere"€ del mese, un carattere ispirato a un particolare personaggio dell'€™epopea risorgimentale. Di volta in volta riprenderanno vita anche i personaggi di una Padova che non c"€™è più: persone umili o facoltose, studenti e professori, nobildonne e fioraie, persone colte e analfabeti. Persone e personaggi che hanno vissuto l"€™epoca dei moti risorgimentali, chi da protagonista, modificando con il proprio operato il corso della storia, chi da semplice spettatore.
Il Caffè e il caffettiere di volta in volta diventano lo sfondo di una vicenda o assurgono a protagonisti di un evento specifico.
Le scene si raggruppano e si amalgamano, diventando specchio delle trasformazioni, del maturare di una coscienza nazionale, di cui il Caffè è cornice e sostanza, luogo in cui le idee circolano in modo palese o sotterraneo, ufficiale o clandestino.

L"€™ISOLA FELICE DI ANTONIO PEDROCCHI: visite animate al piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi
Una visita "€œanimata"€, più che guidata, per entrare nel magico percorso, ideato da Antonio Pedrocchi assieme all'€™architetto Giuseppe Jappelli, al piano nobile dello "€œStabilimento Pedrocchi"€. La scoperta del monumento passa dalla dimensione del racconto e dell'€™aneddoto, a un tuffo nella meravigliosa "€œmacchina del tempo"€ celata dentro allo storico Caffè padovano.

UNO STABILIMENTO NATO PER UNIRE: Storia di Antonio Pedrocchi e del Caffè (a 180 anni dall'€™apertura)
La rappresentazione, che si svolge nel Plateatico o in Sala Rossini, debutta in occasione del "€œcompleanno"€ del Caffè Pedrocchi (inaugurato il 9 giugno 1831), mette in scena la vicenda del Caffettiere Antonio Pedrocchi e dell'€™Architetto Giuseppe Jappelli e viene replicata durante il mese di giugno.
La trama intreccia la storia del Caffè Pedrocchi a quella di Padova e del Risorgimento, raccontando la vita di Antonio Pedrocchi, suo committente.

Scarica programma complessivo

Informazioni
Caffè Pedrocchi
via VIII febbraio, 15 "€“ 35100 padova
tel. 049 8781231 - fax 049 8764674
www.caffepedrocchi.it
info@caffepedrocchi.it

Contrappunti 2010-2011 "I Will Survive"

Contrappunti 2010-2011 "I Will Survive"

Appuntamento inserito nella Rassegna di Teatro "Contrappunti 2010-2011".

Garten Teatro
presenta
I WILL SURVIVE
di Giorgia Maretta e Andrea Cavallari
con la collaborazione di e con Andrea Rimoldi, Beatrice Sarosiek, Massimo Trombetta, Silvia Cantoni
sound design e live electronics Paolo Calzavara - pax~
light design progetto Ares Antonio Zappalà 
light design riallestimento Fabio Bozzetta
consulenza allestimento Marica Messa
consulenza arti visive Cristiana Campanini

Progetto finalista Premio Vertigine 2010 e Premio Mondo 2010

Architetture di cartone disegnano orizzonti che rievocano skyline di metropoli, agglomerati di baracche fatiscenti o luoghi immaginari, residui deserti di una società  post-umana. La scena, costruita con materiali di riciclo, è colma di scatole di cartone: strutture in movimento, volumi che si compongono uno sull'altro per poi crollare, uno scenario in continua evoluzione verso un nuovo equilibrio e una nuova stabilità . I will survive è una riflessione sui motivi dell'instabilità , del disequilibrio e del collasso, sul luogo di confine come territorio di biodiversità .
Tra questi frammenti di paesaggio, nessuna somiglianza di forma. Un solo punto in comune: tutti costituiscono un territorio di rifugio per la diversità . Ovunque, altrove, questa è scacciata. (Gilles Clément, Manifesto delTerzo paesaggio).

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Contrappunti 2010-2011


Stagione di Prosa 2010-2011 "Aspettando Godot"

Stagione di Prosa 2010-2011 "Aspettando Godot"

Appuntamento inserito nella Stagione di Prosa 2010-2011 al Teatro Verdi di Padova.

Teatro Stabile di Genova
presenta
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
regia: Marco Sciaccaluga
con: Ugo Pagliai, Eros Pagni, Gianluca Gobbi

«Non c"€™è nulla di più comico della tragedia» ha scritto Beckett.
E Aspettando Godot è, appunto, una tragicommedia, costruita intorno alla condizione dell'€™attesa, di cui sono protagonisti due strani esseri umani, che per due atti si rtrovano sotto un albero spoglio in una deserta strada di campagna. Sono lì perché un certo Godot ha dato loro appuntamento. I due (e con loro anche gli spettatori) non sanno neanche esattamente chi sia questo Godot, credono comunque che quando arriverà  li porterà  a casa sua, darà  loro qualcosa di caldo da mangiare e li farà  dormire all'€™asciutto. Gettati ai margini di una società  che non conoscono, in uno spazio insieme astratto e concreto nel quale irrompe a un certo momento un"€™altra strana coppia (quella formata da Pozzo e Lucky), Estragone e Vladimiro sono due personaggi che sembrano usciti da una comica del cinema muto, abitanti di un universo (molto simile al nostro) dove la fantasia può invadere la scena e prendere il sopravvento sulla morte, facendo trionfare sul palcoscenico un eccentrico mondo interiore, fatto di lazzi, gestualità , non-sense e divertenti paradossi: la vita stessa, insomma.

Biglietteria online

Per ulteriori informazioni sulla Stagione di Prosa 2010-2011, si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2010-2011.

Incantastorie a teatro 2010-2011 "Pippi & Chef"

Incantastorie a teatro 2010-2011 "Pippi & Chef"


Appuntamento 2011 della Rassegna "Incantastorie a Teatro".

Teatro Libero di Palermo
presenta
PIPPI & CHEF

di Luca Mazzone, liberamente ispirato alle storie di Pippi Calzelunghe
regia: Luca Mazzone
con: Federico Arnone, Enrica Volponi
costumi: Lia Chiappara
realizzazione costumi: Iole Rizzo
scene: Alessandro Di Giugno
collaborazione scene: Stefania Romano
realizzazione scene: Di Giugno & Romano
musiche: Antonio Guida
luci: Fiorenza Dado

C"€™era una ragazzina di appena nove anni con una calza marrone e una nera e con delle scarpe molto grandi. viveva in una casa molto particolare, con un cavallo bianco e signor Nilsson, una scimmia. Questa bambina era Pippi, Pippi Calzelunghe per l"€™esattezza. Ma cosa avranno mica da dirsi chef, un rinomato cuoco d"€™oltralpe e questa forzuta e indipendente ragazzina?
L"€™importanza del cibo nei racconti di Pippi Calzelunghe è data dalla forte valenza simbolica che questo assume nei giochi di questa particolare e "€˜magica"€™ ragazzina svedese dalla forte personalità . Pippi fa ciò che tutti gli altri bambini sognerebbero di fare, ma non possono o hanno la forza di fare. Pippi sa badare a se stessa; Pippi è libera, indipendente, dal temperamento forte e anticonvenzionale, il suo agire è una costellazione fantastica dove tutto e il contrario di tutto convivono in un eccezionale slancio vitale fatto di paradossi e di semplici cose buffe. Chef, un cuoco rinomato, è il suo alterego, rappresenta la convenzione, la cucina tradizionale francese, l"€™austerità  di uno sguardo spento ma allo stesso tempo animato di bontà  che si ritrova in un luogo indefinito a contatto con una creatura tra la normalità  e la fantasia, tra la realtà  e il mito, qual è quella di Pippi. Sarà  una ricetta a dare il là  ai due personaggi, le frittelle tanto care a Pippi, romperanno il ghiaccio faranno interagire i due in un gioco di rimandi tra parola ed espressiva corporea.
Dalla comune passione per la cucina i due protagonisti iniziano un intenso dialogo che permette a Pippi di svelare il suo mondo, i suoi sogni, e la sua vita.


Per tutte le informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Incantastorie a Teatro 2010-2011.

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