Copenaghen di Michael Frayn

Copenaghen di Michael Frayn


14-15-16-17-18 aprile 2009, ore 20.45
19 aprile 2009, ore 16


Emilia Romagna Teatro

presenta

COPENAGHEN di Michael Frayn
traduzione: Filippo Ottoni, Maria Teresa Petruzzi
regia: Mauro Avogadro
scene: Giacomo Andrico
costumi: Gabriele Mayer
musiche: Andrea Liberovici
luci: Giancarlo Salvatori
Con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Giuliana Lojodice,

Quali devono essere i rapporti fra potere politico e scienza? Può il progresso venire condizionato da scelte etiche? Quali sono i limiti e le responsabilità  morali di chi si dedica alla ricerca scientifica?
Sono interrogativi che segnano momenti importanti della nostra storia e che continuamente hanno cercato ansiosamente risposte, soprattutto in questi anni in cui così tanto peso hanno avuto le scoperte scientifiche sulle sorti dell'umanità . Su queste domande si sofferma anche uno straordinario testo teatrale di questi anni, Copenaghen del drammaturgo inglese Michael Frayn.
Copenaghen è un avvincente thriller scientifico-politico, affidato nell'edizione italiana a tre grandi interpreti, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, diretti da Mauro Avogadro. Il testo è un inquietante "processo a porte chiuse", come ha voluto definirlo lo stesso Avogadro, il disegno drammatico di un serratissimo faccia a faccia, una disputa etica e scientifica a tre voci, densa di angoscianti riflessioni e interrogativi alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica nella seconda guerra mondiale. La vicenda è ambientata nel 1941 proprio nella capitale nordeuropea e ricostruisce l'incontro, in una Danimarca occupata dai Nazisti, di due scienziati, entrambi Premi Nobel, un tempo maestro e allievo. Due ex compagni di ricerche costretti dalla guerra a guardarsi come due nemici. L'ebreo danese Niels Bohr e il tedesco Werner Heisenberg (che formulò per primo il "Principio di Indeterminazione") si ritrovano così imprigionati in un labirinto di domande che stentano a trovare risposta, sommerse come sono da ambiguità  e percorse da dubbi estenuanti sul rapporto tra scienza e morale.

Per tutte le informazioni sulla stagione teatrale si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2008-2009.

Benjamin Alard in concerto

Benjamin Alard in concerto

Amici della Musica di Padova - Stagione 2008/2009

 

Concerto inserito nel cartellone della Stagione 2008-2009 degli "Amici della Musica di Padova".

BENJAMIN ALARD, clavicembalo
"In stile francese"


Programma

Johann Caspar Ferdinand Fischer - Praeludium & Ciacona
Franͧois Couperin - Piecès de Clavecin
Johann Sebastian Bach - Contrappunto n. 6 in "Stylo francese" da "L'Arte della Fuga " BWV 1080
Johann Sebastian Bach - Ouvertà¼re nach französischer Art BWV 831

In collaborazione con l'Ambasciata di Francia in Italia, nell'ambito di "Suona Francese, Festival di musica antica"

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.
 

Tanjore, du temple à la scene.....

Tanjore, du temple à la scene.....

 

La scoperta delle radici millenarie dell'€™India con la danza bharata"€“nÍ¢tyam di Raghunath Manet (nella foto), per la prima volta in Italia con il suo lavoro, Tanjore, du temple Í  la scène..., già  acclamato in Europa. Lo spettacolo evoca il tempio di Tanjore nell'India del Sud, dove quotidianamente, sin dall'XI secolo e per tanti secoli a venire, più di 400 danzatori e danzatrici, e con loro 800 musicisti, si dedicarono ai rituali sacri attraverso la danza bharata"€“nÍ¢tyam.
Cadute nell'oblio dei tempi, quelle atmosfere rinascono nello spettacolo della Compagnia Raghunath Manet, nell'ambito del festival Prospettiva Danza Teatro.

Compagnie RagHunatH Manet
presenta
TANJORE, DU TEMPLE A LA SCENE...

coreografia e musica Raghunath Manet
Veena Raghunath Manet
percussioni indiane Ahmed Khan Latif
danzatrice Therese Merci

Il danzatore "€“ coreografo Raghunath Manet ci fa scoprire tutto un repertorio dimenticato di Tanjore: danze sontuose e composizioni liriche della regione del Tamil. Ricrea ed attualizza quest"€™arte millenaria di danza sacra e la trasmissione al maschile della danza cosmica di Shiva, il dio "€“ danzatore chiamato ancora Nataraja, il re della danza. Du temple Í  la scène...

Raghunath Manet
Originario di Pondichéry (antica colonia francese in India), questo ambasciatore delle arti tradizionali può sfoggiare una carriera di musicista e ballerino condotta con maestria.
Molto apprezzato per aver rinnovato e introdotto per la prima volta il concetto di coreografia nel "€œbharata nÍ¢tyam"€viene considerato, per questo motivo, uno dei migliori rappresentanti di questa arte millenaria, danza classica del Sud dell'€™India, e della "€œveena"€ (il più antico strumento classico del Sud dell'€™India). Definito "€œmiglior ballerino"€ di "€œbharata nÍ¢tyam"€ nel 1987, gli è stato conferito il titolo di "€œMaestro della danza"€ nel 1990, ed è stato salutato come "€œNureyev indiano"€ dalla stampa internazionale.
͈ stato avvicinato a questa arte dal venerabile maestro Sri Nathan, della scuola del tempio di Villenour, e ha approfondito la sua conoscenza della danza classica a Kalakshetra, la grande Accademia di danza e musica di Madras. In seguito ha studiato il repertorio tradizionale della danza con i grandi maestri garanti della tradizione, come Ram Gopal, straordinario ballerino indiano che, alla testa della propria compagnia, è stato il primo a far conoscere il "€œbharata nÍ¢tyam"€ in Occidente negli anni quaranta.

Domenica 19 aprile 2009, dalle 11 alle 14

SEMINARIO di danza indiana Bharata N͂tyam
a cura di RagHunath Manet


Nel corso del seminario verranno esplorati i due aspetti principali della danza Bharata NÍ¢tyam: Nritia, cioè la tecnica e Nriiya, ossia l"€™interpretazione emotiva attraverso i movimenti delle mani (mudras) e le espressioni del viso (abhnaya).
Il Bharata-Natyam è una danza solista, la sua tecnica, molto difficile, richiede lunghi anni di allenamento. Tutti i muscoli del corpo sono sollecitati, compresi quelli del viso, poichè l'arte dell'"abhinaya", cioè espressione delle emozioni e dei sentimenti, è la caratteristica essenziale di tutti gli stili di danza in India. Questa tecnica esige vigore e grazia, equilibrio e scioltezza dei movimenti, una grande resistenza fisica e un infallibile senso ritmico. I movimenti sono ampi e precisi, sempre simmetrici. Il vocabolario tecnico comprende dei salti, delle spaccate profonde, delle piroette e delle pose che richiedono un grande equilibrio.
Il Bharata NÍ¢tyam è uno stile di danza originario dei templi dell'€™India del Sud che vanta una tradizione di oltre tremila anni. Con la sua sofisticata grazia il Bharata NÍ¢tyam ha superato i confini dei templi indà¹, diffondendosi dall'€™India al resto del mondo. Ciò nonostante, la sua profonda religiosità , che si manifesta nella mistica identificazione della danzatrice con la divinità , non è andata perduta.

INFORMAZIONI
Il seminario è rivolto a danzatori ed è aperto ad un massimo di 35 iscritti.
La durata del seminario è di 3 ore consecutive: dalle 11 alle 14.
Costo di partecipazione: "‚€ 45,00.

Modalità  d"€™iscrizione e versamento della quota di partecipazione
L"€™iscrizione e il pagamento devono pervenire entro e non oltre il 14 aprile. Per iscriversi è necessario comunicare i propri dati anagrafici e fiscali (Nome, Cognome, data e luogo di nascita, residenza, codice fiscale e telefono di riferimento) chiamando il tel. 339 7898967 e inviando una e-mail all'€™indirizzo longo.simonetta@tiscali.it. Entro la stessa data i partecipanti devono procedere alla formalizzazione dell'€™iscrizione provvedendo al pagamento della quota di partecipazione secondo una delle seguenti modalità :
1) vaglia postale a favore di ARTE VEN da inviare all'€™indirizzo: via Querini n.10 "€“ 30172 Mestre (VE);
2) bonifico bancario a favore di ARTE VEN via Querini n.10 "€“ 30172 Mestre (VE) sul conto corrente della Cassa di
Risparmio di Venezia filiale 06020 Mestre IBAN IT32J0634502020100000008457. Causale obbligatoria: ISCRIZIONE "€œDANZA INDIANA"€ PADOVA SIG. (nome iscritto).

Al seminario il partecipante deve portare con sé la copia di attestazione dell'€™avvenuto pagamento.
Per eventuali dubbi o maggiori informazioni chiamare tel. 339 7898967.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Vita prigioniera

Vita prigioniera

Terzo appuntamento della Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

VITA PRIGIONIERA
di Riccardo Bellandi e Beatrice Schiros
da "Sembrano proprio come noi" di Daniela De Robert

con: Beatrice Schiros
Regia: Riccardo Bellandi

"€œVita prigioniera"€ è un monologo-inchiesta raccontato dall'€™attrice 38enne Beatrice Schiros, da anni a stretto contatto con il mondo delle carceri di Genova. L"€™attrice ha maturato la sua esperienza con il Teatro Stabile di Genova per poi lavorare a livello nazionale. Più che un testo teatrale è un"€™inchiesta che con il monologo parla della guerra contro il tempo, contro il dolore, la solitudine, la disperazione ma anche la speranza"€. Non è solo uno spettacolo teatrale ma una vera e propria inchiesta su un mondo troppo spesso dimenticato e passato sotto silenzio, un mondo di cui si sa poco e di cui poco forse si vuole sapere.
Infatti, il monologo è tratto dal libro di Daniela De Robert, "Sembrano proprio come noi", uno straordinario reportage sull'universo carcerario italiano. Con acutezza, humour e profonda umanità , Daniela de Robert ricostruisce e svela la quotidianità  di una delle principali istituzioni totali del nostro paese, il carcere romano di Rebibbia. Scegliendo la via morbida di una narrazione attenta ai dettagli, agli effetti all'apparenza minori di un sistema di regole che postula la cancellazione dell'individualità  e l'infantilizzazione dei detenuti, l'autrice racconta la vita in carcere "dall'interno", con un linguaggio mimetico, paradossale, sensibile alle profonde alterazioni spazio-temporali provocate dalla prigionia.

"€œMi sono buttata in un"€™avventura, non semplice ma certamente toccante; qui interagisco con il pubblico, affrontando temi contemporanei come il sovraffollamento delle carceri, l"€™indulto, la situazione igienico-sanitaria nelle celle. Nella veste di portavoce, una giornalista, ogni tanto mi trasformo in detenuto tra lacrime, sorrisi, disperazioni e forza per poi tornare reporter. Più che un testo teatrale è un"€™inchiesta che con il monologo parla della guerra contro il tempo, contro il dolore, la solitudine, la disperazione ma anche la speranza"€. (Beatrice Schiros)

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

Una valigia piena di dollari

Una valigia piena di dollari

Secondo appuntamento della Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

UNA VALIGIA PIENA DI DOLLARI
un racconto di e con Carla Vitantonio

"€œ...quello che rimane sono case vuote,
edifici diroccati attaccati dal vento e dal tempo,
vecchie contadine che trasportano grossi pesi sulla testa masticando proverbi in un dialetto dimenticato.
E il ricordo dello stupore e della poesia
che ci riempivano guardando
il lento procedere di una lumaca su un sasso."€


Da dove vieni?
Vicino Campobasso...
Campobasso....Ah, Campobasso, in Basilicata!
....no, veramente, in Molise....
Molise....ah si, quella regione che non ha sbocco sul mare....qual è l"€™altra provincia, Terni?

"Sono emigrata nel 1997 come la maggior parte dei miei coetanei, e come molti di loro non sono più tornata a casa. Io non lo so, sinceramente, non lo so, cosa ognuno di noi si è portato dietro, non lo so, cosa ognuno di noi ha conservato di quella terra.
Ma parlando con i vecchi compagni di scuola e gli amici di un tempo torna, spesso, fuori, il ricordo di una terra dell'€™infanzia, in cui la realtà  delle cose si mescolava felicemente all'€™immaginario e all'€™incomprensibile, in cui un lupo mannaro aveva la stessa dignità  e tangibilità  di un prete o di un sindaco comunista, e le giornate erano lunghe, infinite, antiche come le case attorno a noi.
Ho raccolto per un paio d"€™anni ricordi, esperienze mie e altrui, proverbi, ricercato tradizioni di cui avevo sentito parlare da piccina. Ho rivisitato i luoghi e le case, confrontato fotografie, incontrato persone che mi avevano conosciuta da piccola e non si ricordavano più chi fossi.
Non posso e non voglio parlare di uno studio, di un lavoro rigoroso e metodico, ma di un accidentato e tortuoso percorso fatto seguendo quello che Piervittorio Tondelli chiamava "€œl"€™odore"€, un sentire profondo, nascosto e viscerale. Alla fine di questo percorso è nato "€œuna valigia piena di dollari"€ (di Carla Vitantonio)

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

Anthony Coleman "Plays Jelly Roll"

Anthony Coleman "Plays Jelly Roll"


Prosegue il ciclo di concerti del "Centro d'Arte".

ANTOHONY COLEMAN, pianoforte
Plays Jelly Roll

Musicista vulcanico, è considerato uno dei più intelligenti ed originali musicisti della scena downtown newyorchese, capace di emozionare e deliziare le platee attraverso un approccio al pianoforte unico al mondo, che miscela musiche della tradizione folk sefardita ebraica con merengues dominicane, ritmi salsa con ragtime e bop afroamericano, tango con mambo cubano e con musiche balcaniche, senza tralasciare il jazz contemporaneo e l'improvvisazione. Anthony Coleman coltiva da sempre una passione per il jazz primigenio di Jelly Roll Morton.
Morton fu il primo grande compositore-arrangiatore della musica di New Orleans, autore di partiture immortali per la storia del jazz ("€œKing Porter Stomp"€, "€œWolverine Blues"€, "€œThe Pearls"€...), direttore dei celebri Red Hot Peppers.
Il tributo di Coleman a Morton è nato qualche anno fa a New York e viene presentato per la prima volta in Italia.
Anthony Coleman è emerso sulla scena della Grande Mela negli anni 80, apprezzato sia come pianista jazz che come "€œtraduttore"€ creativo del klezmer. Ha comicniato a suonare e a incidere accanto a John Zorn, Elliott Sharp, David Moss, Guy Klucevsek, Gary Lucas, David Krakauer e molti altri.
Nei gruppi di Zorn, in particolare, ha partecipato ad opere quali "€œSpillane"€, "€œCobra"€, "€œThe Big Gundown"€.
Ha diretto gruppi come Selfhaters, dallo stile eclettico e imprevedibile, ed il trio Sephardic Tinge, dedito ad un intreccio stilistico tra il jazz e la musica ebraica sefardita.
Ha lavorato a lungo in duo con il sassofonista Roy Nathanson (dei Jazz Passengers) e spesso nei gruppi del chitarrista Marc Ribot. Coleman ha ricevuto incarichi per comporre brani per i Bang On A Can, per la Concerts Artists Guild, per il Crosstown Ensemble.
Nell"€™ultimo biennio Anthony Coleman ha recuperato e re-interpretato l"€™opera pianistica di Mordecai Gebirtig "€“ compositore tradizionale yiddisch "€“ portando in tournèe il recital "€œShmutsige Magnaten"€, accolto ovunque da lusinghieri giudizi critici.
La sua più recente incisione è "€œPushy Blueness"€, composta da una serie di nuove composizioni per quintetto e brass-band.

Per le ulteriori informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Ostinati! 2009. I concerti del Centro d'Arte.

Centro d"€™Arte degli Studenti dell'€™Università  di Padova
Via San Massimo, 37 - 35128 Padova
Tel: 049.8071370
Fax: 049.8070068
E-mail: info@centrodarte.it
Web: www.centrodarte.it

Concerto di Alessandro Cesaro e Bruno Volpato

Concerto di Alessandro Cesaro e Bruno Volpato


Prosegue l'edizione 2009 di "Impara l'Arte", dedicata quest'anno all'affascinante rapporto tra musica e astronomia.

Concerto di:

ALESSANDRO CESARO, pianoforte
BRUNO VOLPATO, pianoforte

Programma

Alessandro Cesaro - Tre Preludi (Prima esecuzione assoluta)
Gustav Holst - I Pianeti, (trascrizione per due pianoforti)

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti: interi "‚€ 8, ridotti studenti universitari "‚€ 3.

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

The Planets di Ken Russel

The Planets di Ken Russel


Ore 19.00

Proiezione del film:
THE PLANETS


Regia di Ken Russell
Musica di Gustav Holst eseguita da The Philadelphia Orchestra, direttore Eugene Ormandy

Per oltre un decennio (1959-1970) Ken Russel esercitò nei programmi culturali della BBC un'opera di svecchiamento, imponendo nuove forme espressive (es. il documentario con attori) e un singolare talento visionario e barocco, specie nella serie di ritratti di artisti e musicisti.
"The Planets" (I Pianeti( appartiene al vasto catalogo di produzioni televisive realizzate da Ken Russell e riferite alla musica. Nel 1983 lo sceneggiatore Melvyn Bragg commissionò a Russell un film su "The Planets" di Gustav Holst per il LWT's South Bank Show. Il film di Russell usa in maniera eclettica immagini d'archivio, anche perchè non gli era consentito di usare attori, e le correla ad ogni movimento della Suite di Holst.

Ore 21.00

Proiezione del film
THE PLANETS
Visualizzazione dell'€™esecuzione di The Planets di Gustav Holst e del movimento Pluto di Colin Matthews, direttore David Atherton

Regia di Rhodri Huw
Produzione BBC Wales (2004)
Inghilterra, durata 57'

Sontuosa visualizzazione de "The Planets" (I Pianeti) il capolavoro orchestrale di Gustav Holst. Holst era morto prima della scoperta di Plutone e nel 2000 Colin Matthews compose, in omaggio ad Holst, "Pluto the Renewer" (Plutone il rinnovatore) completando così la suite. Nel film immagini spettacolari girate in tutto il mondo (New Mexico, Arizona, Scandinavia), computer graphics, animazione sono collegate alla musica e sottolinenano i significati simbolici attribuiti a ciascun pianeta dal compositore. Una esperienza audiovisiva realizzata dal regista Rhodri Huw e che ha avuto una vasta platea televisiva.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti: interi "‚€ 5, ridotti studenti universitari "‚€ 3.

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

Spettacolo "Principi del Cielo"

Spettacolo "Principi del Cielo"


Terepia-Il Teatro di figura
presenta

PRINCIPI DEL CIELO
Libero adattamento da: "La Fonte dei Suoni" di Galileo Galilei; "Il Piccolo Principe" di A. de Saint Exupery; "In Volo Sopra il Mondo" di Angelo D'Arrigo

Per il 2009, in occasione dell'€™Anno Internazionale di Astronomia, dedicato a Galileo Galiei, il gruppo terepia "€“ il teatro di figura propone uno spettacolo dal titolo "€œPrincipi del cielo"€, collage tra "€œLa Fonte dei Suoni"€ di G.Galilei, "€œIl Piccolo Principe"€ di A. de Saint Exupery e "€œIn Volo sopra il Mondo"€ di A. D"€™Arrigo.
La rielaborazione dei testi, la scelta delle musiche, la costruzione degli strumenti musicali antichi e degli oggetti di scena, la creazione dei personaggi inanimati, le maschere e i costumi, tutto e"€™ stato elaborato all'€™interno della bottega di terepia.

Lo spettacolo e"€™ entrato a far parte di "€œ100 ore di Astronomia"€, l"€™evento globale che coinvolge dal 2 al 5 Aprile in contemporanea tutti i Paesi partecipanti all'€™Anno Internazionale di Astronomia, dedicato a Galileo Galieli. "€œ100 Ore di Astronomia"€ e"€™ un evento globale che prevede 100 ore in diretta, in contemporanea in tutto il mondo, dedicate ad attività  di divulgazione dell'Astronomia.
"€œE"€™ grande la soddisfazione di entrare a far parte di un evento globale "€“ afferma Teresa Tentori presidente dell'€™associazione "€“ e sara"€™ divertente sentirsi in comunione artistica e scientifica con persone in tutto il mondo. Un"€™occasione anche per la citta"€™ e per il pubblico per ricordare che 400 anni fa, per la prima volta a Padova, Galileo alzo"€™ gli occhi al cielo, cambiando per sempre le regole della ricerca scientifica."€

INFORMAZIONI
Ingresso gratuito

Info: http://www.100hoursofastronomy.org/
http://www.astronomy2009.it/

Alberto Giacon
www.terepia.org
ufficiostampa@terepia.org
mob.0039.349.2633285

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