Davide Enia "I capitoli dell'infanzia" (capitolo II)

Davide Enia "I capitoli dell'infanzia" (capitolo II)

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

Davide Enia ritorna a Padova per presentare il secondo dei suoi "Capitoli dell'infanzia", dal titolo Piccoli gesti inutili che salvano la vita. Nel Capitolo Due, dopo le pirotecniche scoperte della prima parte, "il dolore comincia a essere il sottile filo che tesse assieme i brandelli di realtà , il buio va insinuandosi sempre più negli interstizi dell'anima e la sofferenza buttana inizia a lacerare la carne di cui sono fatti i nostri sogni."
Appuntamento conclusivo della Stagione 2008-2009 di "Arti Inferiori".

I CAPITOLI DELL'INFANZIA di e con Davide Enia
Capitolo II: Piccoli gesti inutili che salvano la vita

musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri e Rosario Punzo
scene di Giorgio Regina
luci di Giorgio Cervesi Ripa

Stessa Palermo, il territorio dove scorrazzano Angelino, Antoniuccio e Asparino, è, per ammissione dell'autore, "un luogo mitico, una città  completamente trasfigurata, che potrebbe essere dovunque, in qualsiasi tempo". Malgrado l'aspirazione a mitizzare l'esperienza del crescere, Enia non si allontana troppo dalla costa della sua città . L'autore amalgama nel racconto favole popolari, canti e melodie della sua terra.
Sul palco con Davide Enia, i musicisti Giulio Barocchieri e Rosario Punzo.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.


Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
Tel. +39 41 5074711 - Fax +39 41 974120
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ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E SPETTACOLO
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Cappellotto-Sabbadin. Concerto del duo mandolino-chitarra

Cappellotto-Sabbadin. Concerto del duo mandolino-chitarra


Concerto inserito nel cartellone della XVI STAGIONE CONCERTISTICA INTERNAZIONALE AGIMUS.

LA TRADIZIONE MUSICALE ITALIANA NEGLI STRUMENTI A PLETTRO

Duo mandolino-chitarra
Emanuele CAPPELLOTTO-Gianluca SABBADIN

1° Premio Concorso Europeo "€œEnrico Mercatali"€ di Gorizia

Programma

F. CARULLI - NOTTURNO N.3 (Largo, Rondò)
N. PAGANINI - SERENATA M.S.16 (Larghetto, Andantino)
R. CALACE - BOLERO n. 1 op.26
G. SARTORI - ELEGIA
N. SPRONGL - ALLEGRO VIVACE da "€œDUO op.85/II"€
E. MARUCELLI - VALZER FANTASTICO
G. ZANIBON - SERENATA VENEZIANA
P. SILVESTRI - BURLESCA
C. MUNIER - ROMANZA APPASSIONATA op.120
C. ENGEL - DANSE BULGARE
M. BACCI - ECHI DI NAPOLI

Il duo E. Cappellotto "€“ G. Sabbadin è una formazione cameristica nata nel febbraio 2003 con il preciso intento di approfondire e divulgare il ricco repertorio originale colto per mandolino e chitarra. Il Duo si è esibito in prestigiose stagioni concertistiche in Italia come la Rassegna Internazionale di Nuoro e la Stagione Concertistica di Siracusa e all'€™estero nell'€™ambito del XXXVIII Festival Internazionale di musica a plettro della Rioja (Spagna) e nelle attività  musicali dell'€™Istituto di Cultura Italiano in Slovenia. Il duo ha partecipato a numerosi concorsi classificandosi sempre tra i primi posti, vincendo il primo premio nel 2003 al Concorso Nazionale "€œCittà  di Castelfidardo"€ e nel 2005 al Concorso Europeo "€œEnrico Mercatali"€ di Gorizia.

EMANUELE CAPPELLOTTO, mandolino
Ha frequentato il corso di mandolino tenuto dal M° Ugo Orlandi presso il Conservatorio "€œC. Pollini"€ di Padova, diplomandosi nel 2002 con il massimo dei voti e conseguendo nel 2006 il diploma accademico di secondo livello in Mandolino ramo esecutivo con il massimo dei voti con lode. Già  dai primi anni di studio svolge un"€™intensa attività 
concertistica nell'€™ambito delle attività  musicali dell'€™Orchestra a plettro di Breganze che lo vede impegnato in numerose tournée in Italia e all'€™estero (Austria, Francia, Spagna, Ungheria) anche nel ruolo di mandolino solista. Ha partecipato al progetto Orchestra a plettro Giovanile Europea (E.G.M.Y.O) nelle sue sessioni in Germania, Spagna
e Italia. Ha collaborato come solista con l"€™Orchestra Collegium Symphonium Veneto, la "€œCamerata Mandolino Classico"€, con la quale ha compiuto nell'€™estate 2004 una tournée in Svezia. Ha partecipato alle attività  del quartetto a plettro "€œSine Limine"€ con il quale ha vinto il secondo premio al Concorso Internazionale "€œGiacomo Sartori"€ di Ala nel 2001. Fonda nell'€™agosto 2003 assieme a Gianluca Sabbadin, Giulio Sensolo e Anna Schivazappa il "€œQuartetto a plettro Riccardo Drigo Padova"€ con il quale ha partecipato, vincendo il secondo premio, al Concorso Internazionale "€œGiacomo Sartori"€ di Ala (TN).
Ha collaborato per produzioni liriche e sinfoniche con l"€™Orchestra Sinfonica "€œJ.Haydn"€ di Trento e Bolzano, l"€™Orchestra Filarmonia Veneta "€œG.Malipiero"€, con l"€™Orchestra del Conservatorio "€œG.Martini"€ di Bologna e "€œI Solisti dell'€™Olimpico"€ di Vicenza e l"€™Orchestra del Teatro Regio di Parma.

GIANLUCA SABBADIN, chitarra
Si è diplomato nel 1996 presso il Conservatorio "€œF.E. Dall'€™Abaco di Verona sotto la guida del M° Gianni Tombolato. Dal 1997 al 2001 ha frequentato l"€™Accademia Internazionale "€œL.Perosi"€ di Biella e i corsi Internazionali di Trivero studiando con il M° Angelo Gilardino. Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con noti concertisti e didatti quali Abel Carlevaro, David Russel, Tilman Hoppstock e Luigi Biscaldi. Ha conseguito premi in vari Concorsi Nazionali e Internazionali come solista, in duo fagotto-chitarra e mandolino-chitarra: "€œRiviera della Versilia"€, "€œCittà  di Ancona"€, "€œCittà  di Ortona"€, "€œAgimus di Varenna"€, "€œ Città  di Castelfidardo"€, "€œ Ansaldi di Mondovì"€, Festival di Voghera , "€œCittà  di Ala"€. Svolge attività  concertistica come solista e in varie formazioni cameristiche esibendosi in importanti rassegne e festival chitarristici in Italia e all'€™estero tra i quali il Festival Internazionale di Lagonegro, Festival Rosetta di Vercelli, Stagione Concertistica di Cosenza, Rassegna Internazionale di Nuoro, Stagione Concertistica di Siracusa, House of Music di Amsterdam (Olanda), Teatro Municipal di Guadalajara, Castillo di Siguenza e Auditorio dell'€™Ayuntamento di Logrono (Spagna). E"€™ revisore ed esecutore di opere in prima assoluta dei compositori Angelo Gilardino, Primo Beraldo e Dusan Bogdanovic. E"€™ direttore dell'€™Orchestra di chitarre della Filarmonica Cittadellese con la quale si è esibito nel 2004 nell'€™ambito del XXXVIII Festival Internazionale di musica a
plettro della Rioja (Spagna).


Per tutte le altre informazioni relative alla Stagione concertistica 2008-2009 dell'Agimus si rinvia a: XVI Stagione Concertistica Int.le Agimus




Stephen Hough, pianoforte

Stephen Hough, pianoforte


Concerto inserito nel cartellone della Stagione 2008-2009 degli "Amici della Musica di Padova".


STEPHEN HOUGH, pianoforte

Programma
Johann Sebastian Bach - Toccata e Fuga in re minore BWV 565 (trascrizione dall'organo di A. Cortot e S. Hough)
Gabriel Fauré - Notturno op. 63 n. 6
Gabriel Fauré - Improvviso n. 5 op. 102
Gabriel Fauré - Barcarola n. 5 op. 66
César Franck - Preludio, Corale e Fuga
F. Chopin - Notturno op. 62 n. 1
F. Chopin - Sonata op. 58

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Wayne MCGregor-Random Dance in "Entity"

Wayne MCGregor-Random Dance in "Entity"

ENTITY

direzione: Wayne McGregor
ideazione e creazione: Wayne McGregor
coreografie: Wayne McGregor, in collaborazione con i danzatori
musiche originali: Joby Talbot, Jon Hopkins
interpreti: Neil Fleming Brown, Catarina Carvahlo, Agnès Lͳpez Rio, Paolo Mangiola, ́ngel Martinez Hernandez, Anh Ngoc Nguyen, Anna Nowak, Maxime Thomas, Antoine Vereecken, Jessica Wright
scene e costumi: Patrick Burnier
luci: Lucy Carter
digital video design e fotografia: Ravi Deepres
maitre: Odette Hughes
direttore tecnico: Christopher Charles
tecnici: Colin Everitt, Michael Smith, Clare O"€™Donoghue
la versione originale dello spettacolo, viene adattata alle esigenze sceniche del teatro che lo ospita

Negli ultimi 15 anni, Wayne McGregor | Random Dance, compagnia residente al Sadler"€™s Wells di Londra, ha rappresentato in tutto il mondo creazioni fuori dell'€™ordinario.
Fanatico di computer fin da ragazzo, McGregor ha mostrato gli esiti delle sue sperimentazioni fin da Sulphur 16 in cui i suoi ballerini si muovevano circondati da figure generate dal computer come in un gioco di scacchi a grandezza umana, e in Nemesis, ispirato dal comportamento degli insetti, dove i danzatori indossavano protesi metalliche imbracciate come armi in un ambiente sonoro che comprendeva delle conversazioni al cellulare.
Se per Ataxia, sui disordini appunto della coordinazione, e Amu, sugli effetti fisici delle emozioni, McGregor si era rivolto a neuroscienziati e specialisti delle patologie del cuore, per Entity, parte integrante del suo "€œEntity Research Project"€, ha chiesto collaborazione agli scienziati cognitivisti sul tema dell'€™identificazione dell'€™intelligenza cinestetica "€˜smontandola"€™ e usando le informazioni ricevute per costruire artificialmente degli "€˜agenti coreografici intelligenti"€™, capaci di risolvere problemi, senza danzare le soluzioni ma generando un"€™architettura o una serie di numeri.
La sfida è del massimo interesse: Quel che mi preme, dichiara McGregor, è il modo in cui il lavoro del cervello ha un impatto sulla coreografia. Quali processi involve, in termini di organizzazione geometrica, matematica e di tempo? E ancora: Possiamo usare il corpo per capire chi siamo?
Ne nasce una danza - visionaria, iperrealistica, di matematica precisione - che appare improntata alla più "€œsfrontata"€ improvvisazione, ma scaturisce invece da sofisticata riflessione e approfondito studio. Il movimento, che palpita del vero e del digitale ed è pervaso di elettrizzante musica (di Hopkins e Talbot), è frenetico, adrenalinico. Implode nei corpi ulcerando lo spirito. Una gestualità , questa di McGregor, dai ritmi sincopati e convulsi. Anche violenti, capaci così di abbattere la gabbia del visivo abitudinario che spesso imprigiona il pubblico.
Su pannelli semoventi le proiezioni video digitali (di Ravi Deepres) creano l"€™illusione di un universo virtuale del quale vive, poeticamente, anche l"€™azione scenica. Creature vere e palpitanti di animalità  o cyborg, quelle che la scena propone?
Ma il vero miracolo che McGregor compie con Entity è quello di saper creare una poetica sintesi partendo da una sfida intellettuale, di riuscire a illuminare quella zona liminare che la scienza condivide con l"€™arte, la matematica con la bellezza.

Wayne McGregor
Colto e spregiudicato, il 38enne McGregor è una punta di diamante della scena britannica attuale, per il suo inconfondibile tratto di visione distonica del corpo che corrisponde al mondo frammentato e disfunzionale in cui viviamo, condotto alla danza e alla coreografia da una folgorazione infantile per il John Travolta della "€œFebbre del sabato sera"€ Fonda la Random Dance Company nel 1992, a 22 anni, imponendola a livello internazionale proprio in virtù dell'€™esplorazione del rapporto tra danza e tecnologia, collaborando con artisti multidisciplinari a creazioni che hanno consacrato la sua compagnia fra i gruppi di punta della scena britannica. Vincitore del "€œTime Out Live Award"€ - nel 2001 e di nuovo nel 2003 - e corteggiato nel mainstream della danza internazionale, Wayne McGregor ha ricevuto commissioni dal Royal Ballet e dalla Rambert Dance Company, ma ha anche curato i movimenti coreografici del quarto episodio della saga cinematografica di Harry Potter, Il calice di fuoco, realizzato le coreografie del musical di Andrew Lloyd Webber, Woman in White, installazioni site specific per Hayward Gallery, Canary Wharf, Centre Pompidou, e ha firmato regia e coreografie di Dido and Aeneas di Henry
Purcell al Teatro alla Scala. Recentemente il trentottenne McGregor è stato nominato coreografo residente del Royal Ballet, il primo in 16 anni e l"€™unico a provenire dal mondo della danza contemporanea. Wayne McGregor, comunque, è ardito, ma non iconoclasta, anzi paladino di un pensiero positivo del corpo, di un buon rapporto con il proprio corpo e con ciò che può fare, "€œpensando fisicamente"€. L"€™intento è quello di portare i valori della danza d"€™arte, concettuale nel suo caso, nei luoghi dell'€™establishment, dove finora avevano casa solo i coreografi di formazione classica, che non è il suo caso.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Concerto di Gala dell'International Music Meeting 2009

Concerto di Gala dell'International Music Meeting 2009

Sarà  dedicato ai mitici Queen il tradizionale concerto di Gala dell'International Music Meeting. In primo piano la SILVER SYMPHONY ORCHESTRA, formazione che rappresenta il livello più alto e professionale dell' Orchestra Giovanile del Veneto ed è costituita da circa 80 giovani musicisti diplomati e di età  compresa tra i 20 e i 35 anni.

SABATO 18 APRILE 2009 - ore 21.00
DOMENICA 19 APRILE 2009 - ore 17.30


TRIBUTO SINFONICO AI QUEEN
"WE WILL ROCK YOU!"


EXTRA - VOCALISTS
STEFANIA MIOTTO - VITTORIO MATTEUCCI, special guests

SILVER SYMPHONY ORCHESTRA & ROCK BAND
FABRIZIO CASTANIA, direttore

Silver Symphony Orchestra & Rock Band
La sua attività  si sviluppa sia in Italia sia all'estero e il repertorio spazia dalla musica classica tradizionale a brani di musica leggera, colonne sonore, musicals, musiche di scena, tutti arrangiati per grande orchestra.
Il direttore stabile è FABRIZIO CASTANIA, ma spesso l'Orchestra invita sul podio importanti solisti e direttori d'orchestra.
La Silver Symphony Orchestra ha come scopo la diffusione, soprattutto fra i giovani, della Grande Musica e di far conoscere in Italia quel materiale artistico che viene raramente eseguito.
La Silver Symphony Orchestra e l'Orchestra Giovanile del Veneto si avvalgono della collaborazione di valenti docenti di musica che assicurano una preparazione orchestrale di altissimo livello.

Informazioni e biglietti

info biglietti tel. 049 630786 - 348 3031484

Prevendita biglietti a Padova
COIN TICKETSTORE - Via Altinate - Tel. 049 8364084
ZIN strumenti musicali - Via Monte Cengio 30 (Cavalcavia Chiesanuova) - Tel. 049 8717770

Prevendita biglietti a Campodarsego (PD)
RISTOBAR LA FONTANA - Piazzetta dell'Alta Forum

info: silversymphony@aicaweb.it
www.aicaweb.it

Per tutte le altre informazioni sul programma complessivo dei concerti, si rinvia a: l'International Music Meeting 2009.

RBR Dance Company in "Statuaria"

RBR Dance Company in "Statuaria"

...presenze tentacolari, infuocati alieni libereranno i loro rossi tentacoli, accendendosi in una danza tentatrice, passando poi alla fusione di corpi sinuosi generando creature misteriose e antropomorfe. In contrapposizione
incontreremo statue candide mobili che risvegliandosi da una statuaria ormai intorpidita, si libereranno originando
opere dal riferimento d"€™arte neoclassica, unendo la linearità  delle figure alla purezza gestuale della coreografia...
La continua ricerca estetica e le scelte musicali sono veri e propri viaggi nell'€™atmosfere delle sonorità  contemporanee, illuminate da ritmi etnici e contaminazioni inedite. Statuaria, un sistema di spettacolo scaturito dal desiderio di mettersi a confronto percorrendo così un viaggio alla scoperta di nuove emozioni.

RBR Dance Company
presentano

STATUARIA
coreografie Cristiano Fagioli e Cristina Ledri
luci Andrea Grussu
costumi Cristina Ledri, Silvana Falasconi, Irma Perina
danzatori Cristina Ledri, Sabrina Montanaro, Irene Dagnino,
Alessandra Vottariello, Nicolasa Manzo, Francesca Porta,
Gelsonina Di Lorenzo, David SamÍ , Angelo Egarese

Dopo il grande successo di pubblico dello spettacolo OPENSPACE, la compagnia propone un nuovo spettacolo con musiche dallo  stile tecnologico, con una predominanza di percussioni alternate a melodie più classiche: colonne sonore di movimenti quasi al limite delle possibilità  fisiche umane.
I ballerini lasciano che attraverso la danza il corpo si esprima: una danza caratterizzata da una notevole scioltezza nei movimenti. Forza ed equilibrio rappresentano quindi gli elementi cardine delle splendide simmetrie, dell'ottimo tempismo e della precisione assoluta di coreografie complesse, ma al contempo cariche di energia positiva che prende vita dagli sguardi, un gioco espessivo in grado di coinvolgere anche il pubblico. In un contesto tanto surreale non mancano riferimenti ritmici allo scorrere dell'acqua o ai complessi meccanismi d'ingranaggi in cui i corpi ben modellati si rincorrono, scomponendosi e ricomponendosi in forme fantasiose, passando alla rappresentazione di figure  pensanti fino ad ad inserire forme geometriche nei costumi. Forme in movimento, dunque, dalle quali le ballerine sembrano voler fuggire, per poi invece inglobarle completamente, figure improvvisate e basate su singoli dettagli alla ricerca della linearità  e della plasticità  delle forme.
La formazione classica e tecnica emerge anche nell'energia di attrazione e repulsione dei movimenti che crea uno stile del tutto unico, attraverso coralità  liriche e gioiose e l'utilizzo di supporti coreografici del tutto peculiari. Lo spettacolo ha un chiaro riferimento alle opere d'arte neoclassica e contemporanea: infatti le coreografie sono ispirate alle sculture di August Rodin, alla creazione dell'uomo ed al suo bisogno di religiosità  nel ricordare Dio, il tutto incorniciato dalle scenografie che fanno la loro parte nel creare insieme alle luci un'atmosfera di continua ricerca estetica.
Una successione rapida di quadri scanditi da suoni adeguatamente evocativi propone corpi marmorei su piedistalli rotanti, statue prigioniere dei basamenti o liberate dal marmo dal tocco dello  scultore, che si presenta in scena ripetutamente ,offrendo il suo ponteggio nella composizione del quadro finale.       

RBR Dance Company
Nasce nel 1998, dopo un"€™intensa esperienza di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri a New York e Parigi; nel 1999
crea per i Mondiali di Ciclismo a Verona la coreografia Bicycle 2000 "€“ coreografia premiata con il "€œRiconoscimento
Internazionale Positano Danza 2000"€. Realizza diversi Tour per i vari Festival d"€™Italia e Messico con gli spettacoli
Abyss (2004) e Openspace (2005/06). Nel 2006 in coproduzione con il Teatro Massimo Bellini di Catania gli viene
commissionato lo spettacolo dal titolo Blue two con musiche originali del M° Vincenzo Spampinato. Partecipa ad
alcune trasmissioni televisive tra le quali "€œNotte di Fiaba"€ di Rai Uno (2001) ed esibendosi in diretta su Rai Tre per la
presentazione dell'€™ "€œ88° Giro d"€™Italia"€ con alcune coreografie dello spettacolo Bicycle 2000 (2005). Riceve numerosi
riconoscimenti: il "€œPremio Positano Leonida Massine"€ consegnato da Alberto Testa (2000); "€œPremio Napoli... è
Danza"€ (2001); il "€œPremio Coreografia Italiana"€ a Salerno Danza Festival (2000); "€œPremio Hesperia"€ (2003), Premio
"€œDanzando sul Mare"€ (2007).


Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Balletto di Maribor. Radio & Juliet

Balletto di Maribor. Radio & Juliet

Il progetto coreografico di Edward Clug unisce la più famosa storia d"€™amore di tutti i tempi con la musica di una della band di maggior successo della scena rock inglese contemporanea e alternativa, i Radiohead.
L"€™associazione può apparire audace ma non dimentichiamoci che i Radiohead hanno già  affrontato la tragedia shakespeariana scrivendo la colonna sonora del film di Baz Luhrmann con Leonardo di Caprio e Clair Danes.

RADIO & JULIET. BOBODY'S STORY
Balletto di Maribor


ideazione e coreografia Edward Clug
musica Radiohead
scene Marko Japelj
costumi Leo Kulas
luci Andrei Hajdinjak
video Jania Glogovac

Romeo e Giulietta presenta gli eterni temi della storia dell'€™umanità : amore, odio, morte, intolleranza, speranza e violenza. Si tratta di una storia infinita e senza tempo e, come tale, attraverso i secoli ha avuto numerose variazioni ed è stata rivisitata all'€™interno dei più svariati generi artistici. Altri registi, oltre a Baz Luhrmann, hanno portato la storia sullo schermo; Sergey Prokofiev ne ha fatto un balletto; Charles Gounod, Vincenzo Bellini e Frederick Delius hanno scritto un"€™opera lirica; Cajkovskij un"€™ouverture e Leonard Bernstein un musical.
Proprio tutte queste metamorfosi hanno reso Romeo e Giulietta una storia immortale che può avere luogo in ogni tempo e in molteplici forme senza perdere di significato, qualsiasi sia il periodo o il contesto sociale in cui viene inserita.
Radio & Juliet presenta la storia di Romeo e Giulietta da un altro punto di vista. Spiega Edward Clug: "€[...] il momento in cui Giulietta vede Romeo morto al suo fianco; ad essere precisi, la storia evolve a ritroso, come una sorta di retrospettiva di un amore non realizzato. In ogni caso, tutti i personaggi e le situazioni nel nostro spettacolo sono fittizi e qualsiasi somiglianza con il Romeo e Giulietta di Shakespeare è... intenzionale, non una coincidenza"€.
Quella di Clug è una moderna visione di Giulietta, una donna che richiama alla memoria amori incompiuti, che ripensa a quei sei uomini che avrebbero potuto sposarla. Il coreografo tratta la delicatezza delle situazioni d"€™amore con la meccanicità  tipica dell'€™era moderna. La musica esprime i sentimenti di disperazione, alienazione e solitudine creando, allo stesso tempo, un"€™aria di aggressione che accelera il passaggio del tempo. Il ritmo, con il quale si muovono i ballerini sul palcoscenico, è impressionante ma sfortunatamente reale ed evidente nel nostro tempo. In questa combinazione espressiva fatta di forme minimaliste, le braccia sono la risorsa delle nuove esplorazioni di Clug nell'€™universo del movimento.
Radio & Juliet analizza la vita dell'€™uomo e della donna da diverse prospettive; ne espone l"€™originalità  della potenza, la riflessione della co-esistenza e il labirinto che esiste tra i due poli opposti, tra le due energie che si scontrano.
Lei è bella, onesta, indipendente e libera e indossa solo un corsetto; gli uomini sono aggressivi nell'€™esprimere la loro potenza e sono vestiti in abiti scuri e formali a petto nudo. Sebbene i movimenti coreografici della protagonista e degli uomini siano ugualmente pungenti, veloci ed espressivi, il coreografo focalizza la sua attenzione sulla bellezza della forma femminile, sui movimenti minimi delle braccia leggere e delicate, sulle mani e sugli sguardi sognanti con i quali seduce gli altri. I sei uomini, nella loro frenesia seduttiva, lottano e arrivano ad uccidere, mentre la donna alla fine non troverà  un partner.
L"€™azione si svolge nel presente ed è ricca di rimandi all'€™attualità ; un"€™attualità  tipica dei Radiohead. Si tratta di uno dei pochi gruppi della scena usicale inglese odierna ad entrare nella storia della musica rock. Ciò è dimostrato non solo dalla popolarità  e dai numerosi riconoscimenti di cui il gruppo è stato insignito, ma anche dalla loro attenzione ai problemi politici e sociali. E' proprio questo impegno attivo che guida il loro mondo musicale traendo ispirazione da fonti diverse, quali letteratura, vita quotidiana e politica internazionale. La loro musica non è solo una profonda riflessione sui problemi sociali del mondo attuale, ma anche un esplicito avvertimento al pubblico affinché si impegni per trovare delle soluzioni.
Le canzoni dei Radiohead sono caratterizzate da grande tensione, testo dinamico, melodia e ritmo nati per esprimere la solitudine dell'€™uomo moderno. Un"€™analisi dei brani dei Radiohead non può non tener conto dell'€™esperienza di vita dei suoi membri: tre su cinque hanno studiato storia della letteratura inglese
all'€™università . E in effetti alcune delle loro canzoni ripresentano temi tipicamente letterari: amore, ammirazione estatica della donna amata che deve soffrire per il suo innamorato. In altre, invece, i Radiohead presentano la loro tragedia personale nei confronti della fine di un amore; amore, che si trasforma nella canzone in una parabola del dolore cosmico.
Radio & Juliet è stato presentato in Slovenia, Croazia, Olanda, Belgio, Francia (Festival di Biarritz), Israele (Suzanne Dellal Center, Tel-Aviv Opera, Karmiel Festival), Grecia, Singapore, Italia (Milano, Forli, Ravenna, San Marino, Cremona), Pittsburgh (Festival of First), Portogallo (Lisbona). Più di 70.000 persone hanno visto lo spettacolo. Nel luglio 2009, "€œRadio & Juliet"€ sarà  in tournée a New York presso il Jacob"€™s Pillow.

Balletto Di Maribor (Teatro Nazionale Sloveno)
Il 1919 è l"€™anno in cui viene fondato il Teatro d"€™Opera di Maribor, evento che ha coinciso con la costituzione di un teatro permanente. Denominato inizialmente Slovensko mestno gledaliÅ¡ce (Teatro Municipale Sloveno), ha poi cambiato nome divenendo dal 1921 al 1941 Narodno gledaliÅ¡ce Maribor (Teatro Nazionale di Maribor). Già  da allora il palcoscenico veniva utilizzato per gli spettacoli di prosa e d"€™opera. Dal 1994 la compagnia d"€™opera e il corpo di ballo del Teatro Nazionale di Maribor hanno una nuova sede con un palcoscenico più spazioso e una capienza di 800 posti.
Ad oggi sul palcoscenico del Teatro hanno debuttato più di 500 opere. La compagnia d"€™opera si è esibita in tutta la Slovenia, ma anche in Croazia, Austria, Italia, Lussemburgo, Taiwan, inserendosi così in un contesto cosmopolita. Le brillanti interpretazioni del repertorio classico e contemporaneo sia in campo lirico che coreutico nazionale ed internazionale hanno raccolto commenti entusiastici da parte del pubblico sloveno ed estero. Maribor sta diventando non solo la sede della più importante compagnia di danza e del maggiore teatro lirico sloveno ma anche una delle più vivaci e degne di nota dell'€™est europeo.

Edward Clug
Ballerino e coreografo, è nato nel 1973 in Romania. Dal 1983 al 1991 ha studiato danza classica alla Scuola Nazionale di Danza di Cluj "€“ Napoca (Romania). Nel 1991 è entrato a far parte del Balletto di Maribor come solista e nel 2003 è stato nominato Direttore della Compagnia.


Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Grasse Matinée di René de Obaldia

Grasse Matinée di René de Obaldia

Al via la seconda edizione della Rassegna "Linutile del Teatro", associata quest'anno alla prima edizione dell'omonimo premio. L"€™iniziativa vuole diventare un"€™occasione di avvicinamento della comunità  locale alle arti dello spettacolo "€“ in particolare alla drammaturgia contemporanea. Oltre al pubblico del teatro de Linutile l"€™evento mira a riportare a teatro i giovani (il 57,5% dei giovani veneti non frequenta i teatri) e più in generale quella fascia di pubblico adulto che per motivazioni diverse difficilmente frequenta il teatro.

GRASSE MATIN͉E di René De Obaldia
con Fiammetta Bellone e Viviana Mattei
regia Fabrizio Matteini

Si può ridere della vita?
Si può ridere della morte?
Due donne a tredici metri sotto terra, in un dialogo serrato sul filo della risata, provano a dare una risposta. Una risposta a queste domande e ad altri interrogativi dell'€™esistenza.
"Non vedo l'ora di morire per potermene stare a poltrire a letto!" E' il grido del cuore che lanciò Babeth al marito tirannico, in piedi sin dall'alba e che non la lasciava mai in pace.
Desiderio esaudito; la scopriamo, al cimitero, scheletro, incastrata tra quattro assi d'abete. Ma non dorme il sonno eterno, conversa saltando di palo in frasca con Artemisia, la sua vicina di bara. Lei, ricca borghese, gode di una bara in quercia massiccia, imbottita, climatizzata, in cui ha tutte le comodità  E ancora: il suo vocabolario è nettamente più esteso di quello di Babeth. Il ritmo dei treni che passano e si incrociano (abbiamo notato il numero di linee ferroviarie che corrono lungo i cimiteri?) scandisce i loro dialoghi. Le due donne, racchiuse in un presente che si eternizza, attendono un futuro ipotetico. "I preparativi del Giudizio Universale vanno ancora per le lunghe".

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

Padova Guitar Night: Tuck & Patti

Padova Guitar Night: Tuck & Patti

Lui iniziò a suonare la chitarra pensando a Jimi Hendrix, lei cominciò a cantare ascoltando Sarah Vaughan e Nina Simone. Nel 1978 si incontrarono a San Francisco e non si lasciarono più.
Fuel Eventi e Associazione Miles presentano la prima edizione di Padova Guitar Night con l'anteprima italiana di TUCK & PATTI.

TUCK & PATTI
Tuck Andress: chitarra
Patti Cathcart: voce

I due si incontrano a San Francisco nel 1978 e cominciano a lavorare nel circuito dei club della costa californiana, formando una coppia stabile sia nella professione che nella vita. Una parte del grande pubblico che li segue ricorderà  sicuramente una strepitosa versione del famosissimo brano di Cindy Lauper "Time after time" eseguita quando presenziarono come ospiti al Festival di Sanremo nell'89. La loro musica non ha confini, tanto da attraversare il jazz, il blues, il pop, passando per il funky, per i suoni d"€™Africa e del Brasile.
Tuck è un chitarrista radicato nel fertile terreno blues e country del Sud-Ovest degli USA (è originario di Tulsa, Oklahoma) che ha saputo evolversi nel segno stilistico di Wes Montgomery, sino a giungere ad una complessa dimensione armonico-ritmico-melodica: da solo, intrecciando linee di basso, accordi e controcanto, diventa una intera, articolatissima sezione ritmica.
Patti, nata nell'€™area di San Francisco, si è formata nel campo rock "€˜n roll e rhyhm & blues; il suo contralto vibrante e umorale conserva tuttavia anche la sensuale comunicativa del gospel pure in repertori jazz e pop. Dall'€™album di esordio per l"€™etichetta Windham Hill nel 1988 sino a oggi, i due rivelano un bilanciamento sonoro sbalorditivo, e soprattutto un messaggio di amore e di armoniosa letizia che si dimostra contagioso a tutte le latitudini. Siamo lieti di offrire a Padova l"€™opportunità  di incontrare e conoscere questi splendidi artisti nella loro prima tappa italiana con la presentazione del nuovo album "€œI Remember You"€.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Prevendite: 23CDStore, via Barbarigo 2, Padova (Tel 049 8750689); www.BoxOfficeItalia.com (Tel. 041 2719090)
Ingresso unico: "‚€ 25
Info: www.PadovaMusic.it

Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009

Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009

Si inaugura il 4 aprile la nuova Rassegna di Teatro de Linutile, evento che per il 2009 è associato alla prima edizione del Premio "€œLinutile del Teatro"€. Il Premio si propone di diventare negli anni occasione di confronto e visibilità  per tutte le realtà  teatrali professionali che non rientrano nei circuiti ufficiali dei teatri stabili e più affermati, pur presentando un livello di qualità  elevato e pur portando in scena un teatro fruibile anche da un pubblico non necessariamente di esperti.
A giudicare ed eleggere i vincitori della rassegna sarà  una giuria così composta: per il 70% dal pubblico degli spettatori e per il 30% da una giuria tecnica. Le due giurie del Premio voteranno tramite schede al termine di ogni spettacolo.
Come riconoscimento al vincitore verrà  consegnato l"€™"€œElefante di gomma"€ al miglior spettacolo, realizzato da ummagumma, oltre all'€™opportunità  di replicare nella successiva Stagione del Teatro de Linutile
Il Premio al miglior spettacolo verrà  consegnato durante la Cerimonia di Premiazione finale, aperta a tutta la cittadinanza, che si terrà  domenica 17 maggio dalle ore 19.00 presso l"€™auditorium del Centro Culturale Altinate-San Gaetano.
L"€™iniziativa vuole diventare un"€™occasione di avvicinamento della comunità  locale alle arti dello spettacolo "€“ in particolare alla drammaturgia contemporanea. Oltre al pubblico del teatro de Linutile l"€™evento mira a riportare a teatro i giovani (il 57,5% dei giovani veneti non frequenta i teatri) e più in generale quella fascia di pubblico adulto che per motivazioni diverse difficilmente frequenta il teatro.

SPETTACOLI IN CONCORSO PER LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO

4 aprile ore 21
GRASSE MATIN͉E di René de Obaldia

con Viviana Mattei e Fiammetta Bellone, regia Fabrizio Mattini

11 aprile ore 21
UNA VALIGIA PIENA DI DOLLARI di e con Carla Vitantonio


18 aprile ore 21
VITA PRIGIONIERA di Riccardo Bellandi e Beatrice Schiros

da Sembrano proprio come noi di Daniela de Robert
con Beatrice Schiros, regia Riccardo Bellandi

25 aprile ore 21
EVA liberamente tratto da Diario di Eva di Mark Twain

con Mariella Speranza e Gianni Masella, regia Gianni Masella

9 maggio ore 21
OTELLO Le diverse facce dell'€™amore

di e con Arianna Comes e Roberta Androni

17 maggio ore 19
Premiazione del Miglior Spettacolo
presso Auditorium Centro Culturale ALTINATE/SAN GAETANO


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INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti e abbonamenti: 10 euro a spettacolo; abbonamento a tutti e cinque gli spettacoli 45 euro.

E' consigliata la prenotazione al numero 049 / 2022907 o mandando una mail a linutile@gmail.com

Teatro de LiNUTILE
Via Agordat, 5 - 35138 Padova Tel. 049/2022907
comunicazione@teatrodelinutile.com
info@teatrodelinutile.com

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