"Prime" al Torresino: Reign over me di Mike Binder

"Prime" al Torresino: Reign over me di Mike Binder

Chi l'ha visto? A Padova, in pochi, perchè nonostante gli apprezzamenti sulla carta, la toccante storia di Charlie Fineman-Adam Sandler, stranito "reduce" dell'11 settembre, non è mai approdata sugli schermi cittadini.
Ottima occasione per recuperare una bella pellicola.

REIGN OVER ME
di Mike Binder

Titolo originale: Reign over me
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Regia: Mike Binder
Sito ufficiale: www.sonypictures.com/reignoverme
Cast: Adam Sandler, Don Cheadle, Jada Pinkett Smith, Liv Tyler, Saffron Burrows, Cicely Tyson, Robert Klein, Melinda Dillon
Produzione: 3 Art Entertainment, Relativity Media, Sunlight Productions
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 07 Settembre 2007 (cinema)

Dopo l'immenso dolore provato per aver perduto la famiglia nell'attacco alle torri gemelle dell'11 Settembre del 2001, un uomo incontra per caso il suo vecchio compagno di camera ai tempi del college. Charlie Fineman (Adam Sandler) e Alan Johnson (Don Cheadle) si ritrovano per caso a un angolo di strada di Manhattan. Charlie, che ha perso i familiari nell'€™attentato dell'€™11 settembre, ha abbandonato una brillante carriera di dentista per rinchiudersi nel proprio dolore e Alan è sconvolto nel vedere i cambiamenti subiti dall'€™amico un tempo socievole e allegro. Dal canto suo, Alan sembra perfettamente realizzato "€“ ha una bella moglie, dei figli splendidi e una carriera brillante "€“ ma in realtà  si sente schiacciato dalle responsabilità . Entrambi bisognosi di avere accanto una persona su cui poter contare in un momento chiave della loro vita, i due ex compagni di università  riprendono a vedersi costruendo un rapporto che diventa per loro un"€™ancora di salvezza.

Per tutte le altre informazioni sulla programmazione si rinvia a: Cinema Invisibile. Gennaio-marzo 2008.

Canzoni e fantasie del tempo di William Shakespeare

Canzoni e fantasie del tempo di William Shakespeare


Quinto appuntamento della rassegna "€œI sabati del Conservatorio"€, con un programma davvero insolito, interamente dedicato al clima musicale del tempo di Shakespeare.

QUINTETTO DI FIATI "€œIl dolcimelo"€ del Conservatorio Pollini
Raffaella Bortolini
Carolina Putica
Valentina Conforto
Roberta Zucchelli
Sergio Balestracci

CORO "La Stagione Armonica"

entrambi diretti dal maestro Sergio Balestracci.

Sebbene della vita del grande drammaturgo non si sappia granché, il programma del concerto permetterà  di immergersi nel particolare clima determinatosi nella cultura inglese nel passaggio tra il regno di Elisabetta I e quello di Giacomo I Stuart: i termini cronologici sono quelli delle date di nascita e di morte di Shakespeare stesso, cioè 1564-1616.
Questo periodo coincide quasi perfettamente con la biografia di Orlando Gibbons (1583-1625), primo autore in programma. Organista della Cappella Reale inglese dal 1605, nonché musicista e contrappuntista di grande spessore, di Gibbons saranno eseguite due composizioni di grande capacità  espressiva nell'€™intonazione del testo poetico scritto da Sir Walter Raleigh, esploratore e alto dignitario sotto Elisabetta.
Segue John Dowland (1562-1626), del quale saranno eseguite diverse gagliarde e pavane. Liutista e ambasciatore a Parigi, John Dowland è un autore molto noto nel suo tempo: i suoi pezzi per liuto e i suoi Songs, da cantarsi ad una o più voci, rimasero a lungo popolari per la freschezza melodica e l"€™inconfondibile vena nostalgica e malinconica.
Ad un'epoca più antica risale William Mundy (1529?-1591), ma celebrato ed eseguito ancora ai primi del secolo XVII, del quale si potrà  ascoltare una "€œFantasia"€. Si prosegue con l"€™ascolto di una "€œSuite"€ di Anthony Holborne (15..?-1602), compositore di cui non sappiamo nulla sul piano storico, ma la Suite di danze in programma è formata da movimenti pubblicati nel 1599, tre anni dopo la prima rappresentazione del "€œSogno di una notte di mezza estate"€, cui l"€™ultimo movimento (The fairy round) sembra far riferimento.
Tra le tante famiglie italiane che emigrarono a Londra alla fine del "€˜500, troviamo i bolognesi Ferrabosco cui è legato Alfonso Ferrabosco II (1578-1628), che contribuì ad illustrare la musica inglese fino quasi alla fine del "€˜600.
Chiude il concerto "€œThe Cry of London"€ (Il grido di Londra) composto da un musicista anonimo; il genere dei "€œCries"€ ebbe molta fortuna al tempo in quanto riesce a ben rappresentare in modo realistico e divertito le grida e le diverse immagini tipiche del mercato di Londra.
Sul palcoscenico una duplice formazione: il Info: tel 049-8750648.



Per tutte le altre informazioni si rinvia a: I sabati del conservatorio - X edizione.

Prima la musica, poi le parole. Divertimento teatrale con musica di Antonio Salieri

Prima la musica, poi le parole. Divertimento teatrale con musica di Antonio Salieri



ANTONIO SALIERI (1750-1825) - PRIMA LA MUSICA, POI LE PAROLE
divertimento teatrale in un atto (1786)

libretto di Gianbattista Casti
trascrizione per gruppo strumentale a cura di

Personaggi e interpreti
Il Maestro (Alberto Zanetti); Il Poeta (Giuseppe Piazza); Donna Eleonora (Alessandra Cordioli); Tonina (Sara Marchiori)

gruppo strumentale PADOVAENSEMBLE del Conservatorio di Padova
Violino I (Luca Bello); Violino II (Filippo Maretto); Viola (Luca Marian); Violoncello (Enrica Frasca); Flauto (Anna Zanin); Oboe )Federica Minelli); Clarinetto (Carlo Rossi); Fagotto (Eugenio Bogdanovic); Direttore e concertatore (Raffaele Cipriano); Maestro al cembalo (Sara Rigo); Maestro suggeritore (Federico Guain)


Inserito in una tradizione teatrale come quella viennese, che coltivò con singolare frequenza il gusto per il rifacimento caricaturale dei diversi stili operistici, Salieri si misurò a più riprese con la parodia del melodramma.
Il momento più significativo di questa frequentazione salieriana con la parodia è però l"€™atto unico Prima la musica e poi le parole, rappresentato nel quadro di una festa carnevalesca a Schönbrunn (non nel teatrino del castello, bensì nell'€™ orangerie, unico ambiente riscaldato durante l"€™inverno), insieme a un"€™altra opera dello stesso genere, Der Schauspieldirektor (L"€™impresario teatrale) di Mozart.
L"€™operina di Salieri (come del resto il suo pendant mozartiano) mette in scena i preparativi per l"€™allestimento di un"€™opera e rientra dunque nel fortunatissimo filone settecentesco del teatro nel teatro. Gli elementi tipici di quel sottogenere (litigi tra librettista e compositore, capricci delle primedonne, strapotere della musica a discapito della coerenza drammturgica) sono tuttavia resi più pungenti dal librettista Casti mediante non casuali riferimenti a
fatti e persone dell'€™ambiente teatrale di Vienna (riferimenti che oggi possiamo cogliere, almeno in parte, grazie alle testimonianze dei contemporanei).
(Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi)

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: I sabati del conservatorio - X edizione.

Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Diego Dini Ciacci

Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Diego Dini Ciacci

Giovedì 28 febbraio 2008, ore 21:00 - Turno A
Venerdì 29 febbraio 2008, ore 21:00 - Turno B
Auditorium C. Pollini



ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO

Direttore e solista DIEGO DINI CIACCI, oboe
PAOLO CARLINI, fagotto



Programma

Vittorio Rieti
Concerto per Quintetto d'istrumenti a fiato ed orchestra
(Solisti: Mario Folena, flauto; Paolo Brunello, oboe; Luca Lucchetta, clarinetto; Marco Bertona, corno, Paolo Carlini, fagotto)

Ermanno Wolf-Ferrari
Suite-Concertino op. 16 per fagotto, orchestra d'archi e due corni

Ermanno Wolf-Ferrari
Idillio-Concertino op.15 per oboe, orchestra d'archi e due corni

Alfredo Casella
Serenata op 46 bis per piccola orchestra

Per tutte le informazioni si rinvia a: 42° Stagione Concertistica dell'Orchestra di PD e del Veneto.

La bottega del sonno

La bottega del sonno

CTA-Centro Teatrale di Animazione e Figura
presenta

LA BOTTEGA DEL SONNO
Regia di Serena Di Blasio

Con Paola Compostella
Testi di Antonella Caruzzi
Scenografia di Belinda De Vito
Musiche originali di Claudio Parrino
Realizzazione scenografia Delta Studios
Realizzazione costumi FG Teatro

Genere Attori, Figure (pupazzi e oggetti) e Musica
Durata 50 minuti circa
Per bambini da 3 a 8 anni


Lo spettacolo affronta, in modo sorridente e giocoso, il tema del sonno, proponendo ai bambini il momento del "€œprendere sonno"€ come un gioco dell'€™immaginazione, da costruire con tanti piccoli gesti rituali, cui abbandonarsi con gioia e serenità  e fiducia, senza ansia, anche quando il sonno stenta a venire.
Il Sonno vive in una casa isolata, circondato da un piccolo ruscello: una specie di bottega-laboratorio dove, con scarpe di feltro per non far rumore, si muovono i suoi aiutanti Oblioso e Sonnoloso.
Il Sonno dorme... Solo ogni tanto apre un occhio, e molto raramente tutti e due. Buttati a terra accanto a lui dormono un cane, un gatto, una famiglia di orsi che sta per andare in letargo... E da qualche parte dormono i sogni, pronti però a inforcare le ali per volare nella notte...
Sugli scaffali e nei cassetti bottiglie, ampolline colorate, carillon, oggetti strani, maschere per i sogni... Tutto ciò che ci aiuta ad addormentarci... Lì si inventano ninne nanne, canzoncine, filastrocche...si beve l"€™acqua dell'€™oblio... Ma soprattutto si impara ad ascoltare il silenzio...

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.

Destinatario sconosciuto

Destinatario sconosciuto


TOZU CinemArTeatro
presenta

DESTINATARIO SCONOSCIUTO di Katherine Kressman Taylor
Regia di Filippo Tognazzo e Tito Pavan

"C'è un luogo in cui possiamo sempre trovare qualcosa di autentico: il focolare di un amico, dove poter condividere le nostre piccole preoccupazioni, trovare calore e comprensione, dove i meschini egoismi sono inconcepibili e dove vino, libri e chiacchiere danno un significato diverso all'esistenza."
Pubblicato negli Stati Uniti nel 1938, Destinatario sconosciuto, lo splendido romanzo epistolare di Katherine Kressman Taylor, venne giudicato "troppo forte per essere stato scritto da una donna", costringendo l'autrice a usare lo pseudonimo Kressman Taylor. Apparsa contemporaneamente all'avvento del Terzo Reich, l'opera anticipa con straordinaria lucidità  i drammatici mutamenti sociali che avrebbero portato alla Seconda Guerra Mondiale.

Il racconto della Kressman si articola attraverso la corrispondenza tra due amici quarantenni di origine tedesca che, già  proprietari in società  di una galleria d'arte a San Francisco, ora sono lontani perché uno di essi, Martin Schulse, ha deciso di far ritorno nella madre patria con la famiglia. La gestione della galleria d'arte rimane quindi nelle mani dell'altro, Max Eisenstein, che da buon ebreo, ha grande fiuto per gli affari.
Il legame fra i due resta saldo, grazie a un'intensa e affettuosa corrispondezza nella quale si raccontano le reciproche abitudini, i successi e gli imprevisti familiari.
Il cambiamento ed il fascino del Führer colpiscono a fondo la società  tedesca e Martin Schulse, prima liberale convinto, non rimane immune dagli effetti di questo sentimento di una nuova Germania che sia ͜ber Alle.
A seguito di questi eventi la corrispondenza tra i due amici cambia di tono e qualcosa nel loro rapporto comincia a incrinarsi. Lettera dopo lettera il fraterno sentimento che li legava si trasforma in risentimento. Ma un evento inaspettato costringerà  Max a un'accorata ma inascoltata richiesta d'aiuto, che porterà  inesorabilmente all'inatteso finale.

Katherine Kressmann Taylor, che firmò questo libro con i soli cognomi naque nel 1903.
Dopo aver studiato lettere e lavorato come giornalista a San Francisco, si consacrò alla famiglia e alla scrittura narrativa. Dopo Destinatario Sconosciuto, pubblicò un altro romanzo sul nazismo, Until That Day, e insegnò all' università  di Gettysburgh. Viveva a Firenze nel 1966, quando la città  venne colpita dall'alluvione, che le ispirò Diary of Florence in Flood. La sua opera comprende inoltre alcuni racconti e un romanzo inedito, That Other Eden.
E' morta nel 1997

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Prevendite


Cartoleria C'era una volta, via Asolo 9 (Paltana) 049.8803700
Cartoleria Edicola Ruggero, via Armistizio 289 (Mandria) 049.715469
Ticketstore c/o COIN III piano, Via Altinate 16/8 - 049.8364084
Edicola Paltana, via Vittorio veneto 71 (di fronte alle piscine)
Caffetteria Bar Da Giuly, via Siracusa 26 (Piazza Napoli) 049.8806172

Biglietti
Interi: 5,00 "‚€
Ridotti (associati, studenti, "Vola al cinema", over 65): 4 "‚€
Agevolati (carta argento, con il biglietto dell'appuntamento precedente): 3 "‚€

Per tutte le informazioni relative alla Rassegna, si rinvia a: "Una poltrona per due 2008".

Carlo & Giorgio in "(Ri)sentite condoglianze"

Carlo & Giorgio in "(Ri)sentite condoglianze"


Dopo alcuni anni e dopo molte richieste da parte del pubblico, viene ora riproposto, rispolverato e rivisto lo spettacolo che alcuni anni fa aveva lanciato Carlo & Giorgio nel panorama teatrale nazionale: da qui il titolo (Ri)Sentite Condoglianze -solo leggermente ritoccato, perché la tematica, più che qualsiasi altra mai affrontata dal duo, è universale, senza tempo, e ahimè mai fuori moda.

Carlo & Giorgio presentano

RI-SENTITE CONDOGLIANZE
Regia di Diego Teso


Si può ridere di tutto? Ridere di noi, dei nostri desideri, delle nostre aspettative, così come dei nostri problemi, dei nostri limiti, delle nostre paure, anche delle più faticose da affrontare? Si può ridere perfino della morte?
Carlo&Giorgio provano ad immaginare come potremmo comportarci in quel giorno, quel triste fatidico giorno, in cui ciascuno di noi preferisce non pensare e che altro non è che la scena culminante della nostra esistenza.
Come qualsiasi altro momento che scandisce la vita, prevede una cerimonia, degli atteggiamenti di circostanza, propone convenzioni e tradizioni; il funerale, come la nascita, il matrimonio, il Natale, il Capodanno: per ciascuno un rito, delle regole che guidano il comportamento e che eseguiamo senza chiederci il significato, per ripetere e continuare la tradizione.
Ma se provassimo invece a guardarci dentro e a chiederci cosa proviamo davvero in quei momenti? Oppure se fosse possibile guardarci da fuori, anche nelle circostanze più serie, come fossimo personaggi sulla scena, con le nostre piccole manie, superstizioni, i nostri pregiudizi e le nostre illusioni, non ci faremmo sorridere da soli? Di sicuro in ogni circostanza della vita l'ironia può diventare un'alleata indispensabile e saper sorridere e far sorridere è quasi un regalo.

Carlo & Giorgio (Carlo D'Alpaos e Giorgio Pustetto) comici veneziani (di Murano, per la precisione), sono il fenomeno di costume più importante nel panorama teatrale veneto, tanto da decretare sempre un grande afflusso di pubblico ai loro spettacoli. Tornano al "Piccolo Teatro" dopo aver registrato per e anni consecutivi il "tutto esaurito" sia alla prima che alla replica.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Prevendite


Cartoleria C'era una volta, via Asolo 9 (Paltana) 049.8803700
Cartoleria Edicola Ruggero, via Armistizio 289 (Mandria) 049.715469
Ticketstore c/o COIN III piano, Via Altinate 16/8 - 049.8364084
Edicola Paltana, via Vittorio veneto 71 (di fronte alle piscine)
Caffetteria Bar Da Giuly, via Siracusa 26 (Piazza Napoli) 049.8806172

Biglietti
Interi 12 euro, Ridotti 10 euro

Per tutte le informazioni relative alla Rassegna, si rinvia a: "Una poltrona per due 2008".

Il mastino dei Baskerville

Il mastino dei Baskerville


Secondo appuntamento della Rassegna "Una poltrona per due 2008".

L'Associazione Culturale TEATROIMMAGINE di Salzano
presenta:

IL MASTINO DEI BASKERVILLE
ovvero la ridiculosa storia dello Zanni azzannato

da Arthur Conan Doyle
Regia di Roberto Zamengo

Spettacolo divertente s'è proposto di essere questo nostro spettacolo che possa regalare un momento di svago, senza sofisticazioni, utilizzando quel modo antico ma sicuro che è il "modo" del teatro ....
Far teatro è sempre stato sinonimo di "rubare": i tragici greci rubavano al mito, i latini ai greci e la Commedia dell'Arte attingeva a piene mani dai latini. Anche nel "Mastino di Baskerville" l'orecchio attento potrà  riconoscere una serie di "ruberie" o, più eufemisticamente "ispirazioni". In primo luogo la trama che riprende quella dell'omonimo e famosissimo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle, una delle avventure più celebri di Sherlock Holmes. Il tutto, però, contenuto in una "scatola" che è quella della Commedia dell'Arte: Sherlock Holmes diventa Sior Olmo, il Dottor Watson diventa uno Zanni, il naturalista del romanzo un Pantalone e così via. Ma non finisce qui, perché non si faticherà  a riconoscere nello spettacolo momenti goldoniani, allusioni boccaccesche (tranquilli, solo vaghe reminescenze), o addirittura, citazioni pasoliniane.


Per tutte le informazioni relative alla Rassegna, si rinvia a: "Una poltrona per due 2008".

Teatro ragazzi e giovani. Spettacolo "Per la strada"

Teatro ragazzi e giovani. Spettacolo "Per la strada"

La Compagnia degli "Eccentrici Dadarò"
presentano

PER LA STRADA
con : Rossella Rapisarda, Salvatore Mereu, Davide Visconti
Drammaturgia: Bruno Stori
Regia: Bruno Stori e Fabrizio Visconti
Scenografie: Paride Pantaleone
Costumi: Maria Micheli
Durata: 60 minuti
Tecniche utilizzate: Teatro d"€™attore

Età  consigliata dagli 11 anni

"€œ..io sono ignorante, ma ho letto qualche libro e mi son fatto un"€™idea...e cioè che non c"€™è niente al mondo che non serve..lo vedi questo sassolino? Ecco, anche questo sassolino serve a qualcosa. Io non lo so a che cosa serve..se uno sapesse tutto, quando si nasce, quando si muore, sarebbe Dio..io non lo so a che cosa serve questo sasso, ma serve. Perché se non serve questo sasso, non servono neanche le stelle..."€

L"€™esigenza di trovare un senso, il proprio senso di esistere: questo il tema dello spettacolo, uno spettacolo dedicato ai Maestri, che inventano strade che prima non c"€™erano; ai padri, che disegnano strade per i figli; ai figli, che ne tracciano di nuove.
E' dedicato soprattutto a tutti quei ragazzi che all'€™apparire dell'€™adolescenza hanno voglia di sollevare la polvere delle strade per cercare la propria strada; alla cosiddetta "€œetà  difficile"€, quell"€™età  in cui tutto è estremo, in cui ogni cosa è una tempesta, anche l"€™esigenza di trovare la propria identità , in altri termini il proprio senso.. l"€™età  irrequieta, quando staccarsi da casa comincia a diventare irrinunciabile, ma è ancora troppo presto.
E"€™ la storia di tre ragazzi in fuga da casa verso il mare, in attesa di una nave che forse non arriverà : come quell"€™occasione di crescere che si sogna e si teme allo stesso tempo. E"€™ la storia di una notte di iniziazione all'€™età  più adulta, con un epilogo da "€œadulti"€, che comprendono che crescere significa saper anche aspettare di essere cresciuti. Ma in questa notte sono successe molte cose che non saranno dimenticate..
Per la strada è uno spettacolo d"€™arte varia, in cui tre attori, chiusi in un Teatro, ci raccontano quel desiderio di andare per la strada... e poiché la strada è una fonte inesauribile di occasioni, lungo il cammino dello spettacolo incontreranno Fellini, i ricordi della loro "€œetà  inquieta"€ e il sapore di tutte quelle scelte difficili che non puoi non fare.


Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.

Alice attraverso lo specchio

Alice attraverso lo specchio

La Compagnia Drammatico Vegetale-Ravenna Teatro
presenta


ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO
Liberamente ispirato al racconto di Lewis Carroll
Teatro di figura ed attore con videoproiezioni, dedicato ai ragazzi dai 5 ai 10 anni

di: Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni
con: Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni, Giuseppe Viroli
scenografia e immagini virtuali: Ezio Antonelli
figure: Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni
musiche originali: Luciano Titi
luci: Gabriele Clementi
voce: Alice Anna Fedriga
regia: Pietro Fenati
organizzazione: William Rossano, Sara Maioli


"€œTu non sai come si tagliano le torte dello Specchio"€, osservò l"€™Unicorno. "€œPrima devi passarle in giro, e tagliarle
dopo"€. Sembrava una sciocchezza, ma Alice molto obbedientemente si alzò, fece il giro col piatto, e la torta si divise in tre fette. "€œOra devi tagliarla"€, disse il Leone, quando Alice fece ritorno al suo posto col piatto vuoto.

Succedono cose di questo genere ad Alice nel suo viaggio dall'€™altra parte dello specchio.
Ma cosa c"€™è dietro/dentro lo specchio? Le stesse cose che ci sono nel mondo reale? Ma una cosa non può essere in un posto e contemporaneamente in un altro. Allora quello dello specchio è un altro mondo, che obbedisce a regole
differenti, dove la destra e la sinistra si scambiano posto, dove il sopra e il sotto sono "€œsottosopra"€, dove il tempo può scorrere all'€™incontrario, dove accadono tante stranezze simili.
Basta però oltrepassare lo specchio in compagnia di Alice perché quelle stranezze diventino cose normali (da quel
punto di vista, forse è il mondo reale che ubbidisce a regole strane).
E Alice entra nel gioco. E"€™ il gioco degli scacchi, un gioco elaborato, con le sue infinite variabili, come le vicende della
vita. Nel suo viaggio per diventare regina, Alice incontra e si scontra con re, regine, cavalieri, leoni ed unicorni. Passo dopo passo, o meglio casella dopo casella, Alice supera le difficoltà  della vita, a volte alleandosi, altre scontrandosi con gli abitanti della "€œscacchiera"€ fino a raggiungere l"€™obbiettivo finale: diventare regina.
Alla fine del gioco, come capita nella vita reale, Alice è diventata un po"€™ più grande.
La vita è un gioco, un gioco è la vita.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.

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