Il salotto musicale di Enrica ed Elio 2019
Il salotto musicale di Enrica ed Elio 2019
Concerti aperitivo a cura della Fondazione Omizzolo Peruzzi
PROGRAMMA:
Il Centro d’Arte conclude nei mesi autunnali la rassegna del 2019, che ha ripreso la formula e l’indirizzo di quelle delle scorse edizioni, una rassegna premiata da un grande successo di pubblico in costante crescita, a dimostrazione che musica di ricerca non significa musica "di nicchia".
Per tutto il 2019 non sono mancate le occasioni di ascolto che hanno sfidato i generi e le etichette; le serate di musica che hanno illustrato i molteplici linguaggi della contemporaneità, dal jazz alla composizione, dall’improvvisazione sperimentale alla ricerca elettroacustica.
Radicato in una storia che si intreccia fin dalle sue origini a quella dell’Università, ma anche della vita musicale di una Padova sempre aperta sulle più vivaci esperienze internazionali, il Centro d’Arte propone progetti originali, in dialogo con gli artisti e intrecciando collaborazioni dentro e fuori la città, con festival e rassegne affini e strutture di produzione attrezzate come il Conservatorio.
Vengono inoltre proposti una serie di aperitivi musicali, intitolati Radia, dedicati alla musica acusmatica.
Programma
4 ottobre 2019, ore 21.00
Teatro Torresino
PIERO BITTOLO BON'S BREAD & FOX
Piero Bittolo Bon, sax alto, clarinetto, flauto basso; Filippo Vignato, trombone; Glauco Benedetti, tuba; Alfonso Santimone, pianoforte; Andrea Grillini, batteria
In Bread & Fox, Piero Bittolo Bon raccoglie alcuni tra i maggiori musicisti della scena italiana del jazz di ricerca.
Piero Bittolo Bon è tra le voci più originali del jazz contemporaneo, non solo italiano. Compositore raffinato e polistrumentista di talento (oltre alla famiglia dei sassofoni suona anche clarinetti e basso elettrico), forte di un suono ed un fraseggio estremamente personali, affianca da sempre un’intensa attività solistica a molteplici collaborazioni.
16 ottobre 2019, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA: nell'ombra
Aperitivi acusmatici
Il termine “acusmatico” riguarda tutte le esperienze dell’ascolto in cui la fonte del suono percepito è celata alla vista. Deriva dal greco (akusma, “ciò che si ode”) e si ricorda come nella scuola dei Pitagorici si praticasse l’akusmatikoi, l’ascolto della sola voce del maestro, il quale parlava agli allievi nascosto dietro a un velo. Con RADIA cerchiamo di indagare le innumerevoli modalità con cui questa dimensione dell’ascolto possa diventare arte, musica e racconto.
In questo appuntamento spingiamo il concetto di acusmatico fino alle sue più estreme conseguenze. Non più solo ascoltare la voce ma, addirittura, sentire le voci. Attraverso una selezione di composizioni musicali, opere di sound art e documenti sonori, tentiamo di avventurarci nei territori più periferici e liminari dell’ascolto, il suono contemporaneamente dentro di noi e dietro di noi, dove la percezione acustica si confonde con l’allucinazione uditiva, il materiale con l’ultraterreno, l’ambientazione sonora di un paesaggio con quella di un sogno.
20 ottobre 2019, ore 21.00
Teatro Torresino
FRED FRITH TRIO
Fred Frith, chitarra elettrica, voce; Jason Hoopes, basso elettrico; Jordan Glenn, batteria, percussioni
Quest’anno Fred Frith festeggia i suoi 70 anni. L'ultima volta di un suo concerto a Padova risale al 1984, quando all’interno di “Musica Oggi” si era esibito lo straordinario duo Skeleton Crew, formato appunto da Frith e dal compianto Tom Cora. Da allora il chitarrista inglese ha mutato pelle diverse volte pur rimanendo fedele all’idea dell’oggetto sonoro quale fonte di inesauribile sorpresa, frutto di un rifiuto quasi biologico della ripetizione di uno schema.
Il trio con Hoopes e Glenn – musicisti molto attivi nell’area californiana – cerca di sintetizzare l’anima musicale inquieta ma anche ironica e disincantata di Frith, il suo gioco in parte dadaista, che nega il senso logico-discorsivo, in parte invece serissimo e attento alle sfumature e alle risonanze più intime.
25 Ottobre 2019, ore 20.30
Teatro della Chiesa di San Bellino
NINE BELLS di Tom Johnson
Simone Beneventi, campane
Tom Johnson, ormai da molti anni expat a Parigi, sul finire degli anni 70 è stata una figura-chiave della nuova musica a New York.
Appassionato sostenitore di ogni musica radicale, come artista costruiva una musica perfettamente minimalista che si distanziava da quella di coloro che sarebbero divenuti presto popolari, come Philip Glass e Steve Reich. La sua era una musica più concettuale, e spesso umoristica, ma con una grande capacità di coinvolgimento, per via dei processi deduttivi e spesso autoreferenziali in cui l’ascoltatore è in grado di immergersi immediatamente, diventando per così dire parte della performance.
Nine Bells, del 1979, è l’esempio perfetto.
La performance del 2019 è curata e realizzata da Simone Beneventi, uno dei più brillanti percussionisti di oggi, attivo con i principali ensemble europei. Beneventi impiega un nuovo set di campane intonate e ha preparato la performance in stretta collaborazione con il compositore.
29 ottobre 2019, ore 20.30
Auditorium Pollini
VIOLA & ELECTRONICS
Christophe Desjardins, viola; Aldo Orvieto, pianoforte; Alvise Vidolin, regia sonora e live electronics
Christophe Desjardins si è guadagnato da tempo la posizione del violista ‘contemporaneo’ per eccellenza. È da vent’anni una delle colonne portanti del prestigioso Ensemble Intercontemporain fondato da Pierre Boulez nel 1976, un’orchestra in cui si sono da sempre avvicendati solisti di eccezionale caratura. Le qualità di Desjardins, per la prima volta a Padova, sono state lo stimolo per molti compositori ad arricchire il repertorio contemporaneo della viola. Il solo elenco è impressionante: Luciano Berio, Pierre Boulez, Wolfgang Rihm, Jonathan Harvey, Emmanuel Nunes, Michaël Levinas, Marco Stroppa e ancora tanti altri hanno scritto nuove opere per lui.
19 novembre 2019, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA. NUOVE CONSONANZE.
Per musica acusmatica solitamente si intende un genere musicale di musica elettronica di ricerca, musica scritta da compositori, distinta, per la profondità del pensiero musicale come per i mezzi utilizzati, dalle diverse forme di musica elettronica “popular”, o “commerciale”.
Ma esiste davvero una divisione così netta, tra musica “colta” e musica “popular”? O perfino, esistono davvero queste categorie? A ben vedere, tutto ciò viene meno immediatamente, solo da una rapida osservazione di come si sia da sempre sviluppata la musica elettronica, qui in Italia.
RADIA esplora le dimensioni percettive, immaginifiche, evocative, narrative e tecniche del suono acusmatico, l’esperienza del solo ascolto slegato dalla visione. Traccia percorsi tematici all’interno del territorio sconfinato dell’arte sonora, dalla musica elettroacustica alla fonografia, dalla soundscape al documentario sonoro al radiodramma.
Non ci sono musicisti sul palco né proiezioni video, ma i multiformi spazi acustici di un impianto immersivo a otto canali.
26 novembre 2019, ore 20.30
Auditorium Pollini
ALVISE VIDOLIN: 70 DB
Sophie Klussmann, soprano; Roberto Fabbriciani, flauto; Maria Grazia Bellocchio-Anna D’Errico-Aldo Orvieto, pianoforti; Alvise Vidolin, regia sonora e live electronics
In questo autunno particolarmente ricco di anniversari e celebrazioni, cade un compleanno a cifra tonda per Alvise Vidolin.
La serata in suo onore raccoglie attorno a lui compositori che gli hanno dedicato i loro lavori, anche non elettroacustici, come il pezzo pianistico ‘veneziano’ di Sciarrino, e con cui ha avuto un fertile e duraturo rapporto di collaborazione. Tutt’altro che un omaggio retrospettivo, la serata, presenta l’occasione di ascoltare tre nuovissime composizioni realizzate per l’occasione da Stefano Gervasoni e Claudio Ambrosini, e Adriano Guarnieri, che continua la ‘tradizione’ tutta SaMPL/Centro d’Arte di presentare musiche per un numero inconsueto di pianoforti. Il programma è suggellato da uno storico brano di Luigi Nono del 1981, eseguito dal suo primo interprete, Roberto Fabbriciani: Das atmende Klarsein segnò una svolta per Nono, che utilizzava per la prima volta il live processing, e iniziava la sua quasi decennale collaborazione con Alvise Vidolin.
12 dicembre 2019, ore 20.30
Auditorium Pollini
FURT
Arriva per la prima volta a Padova FURT, il duo formato a Londra nel lontano 1986 da Richard Barrett e Paul Obermayer. Come dicono loro stessi, le forme musicali dense e intricate prodotte dal duo nascono, a ogni livello, da un’interpenetrazione tra improvvisazione libera e composizione sistematica, che si sviluppa a partire soprattutto da materiali campionati e manipolati: il nome stesso FURT, in definitiva, deriva da ‘furto’.
L’identità del duo è ormai talmente inscindibile da rappresentare ormai da anni un’unità che, come tale, entra nella formazione di altri gruppi basati sulla libera improvvisazione, come l’Electroacoustic Ensemble di Evan Parker e il progetto fORCH (Phil Minton, Ute Wassermann, Paul Lovens, John Butcher, Rhodri Davis, Wolfgang Mitterer).
20 dicembre 2019, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA: PADOVA. Campi magnetici
Alvise Vidolin, regia del suono
Per l’ultimo appuntamento della stagione, RADIA festeggia i primi 40 anni di storia del Centro di Sonologia Computazionale: il centro di ricerca dell’Università di Padova che fin dagli anni settanta è stato uno dei poli fondamentali, a livello mondiale, nella sperimentazione dell’uso artistico e musicale delle nascenti tecnologie digitali e del computer. Pioniere dell’elaborazione del suono in tempo reale e del live electronics, al CSC sono state ideate, tra le tante, le tecnologie elettroniche utilizzate per il Prometeo di Luigi Nono e Il Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino.
Con una selezione di composizioni acusmatiche, scelte da Centro d’Arte insieme a SaMPL, si coglie l’occasione della ricorrenza per percorrere, ripercorrere, scoprire e riscoprire non solo la storia del CSC ma di quella intricata mappa di tragitti di sperimentazione, ricerca scientifica, produzione artistica e musicale che attraversa la città di Padova dai primi anni ’60 fino ad oggi.
Informazioni
CONCERTI
Biglietto intero 12 euro, ridotto 5 euro, ridotto per gli studenti dell'Università di Padova 1 euro
APERITIVI MUSICALI "Radia"
Biglietto intero 3 euro; ridotto per gli studenti dell'Università di Padova 1 euro
CENTRO D’ARTE DEGLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA
via S. Massimo, 37 35128 Padova
tel. 049 8071370 - fax 049 8070068
info@centrodarte.it
www.centrodarte.it
L’Atelier dell’artista Antonio Panzuto in via Pastro 7A, nel quartiere 3 nordest A di Padova si propone come nuovo centro per l’incontro dei cittadini che desiderano comunità e gioia di vivere, alla scoperta di paesaggi inattesi reali o immaginari. Qui artisti, formatori, animatori invitano gli abitanti del quartiere a cercare e incontrare la bellezza che apparentemente non si vede, tra oggetti espulsi dalla “nomenclatura” del bello.
Questa progettualità nasce grazie al bando La Città delle Idee 2019, per aprire le porte dell’Atelier (Un paesaggio inatteso) ai cittadini di ogni età, alle famiglie, alle classi scolastiche e per essere parte attiva nel quartiere, proponendo una serie di esperienze pilota rivolte ai residenti del Quartiere 3 nordest. Già molti artisti frequentano l’Atelier, ma anche bambini e insegnanti delle scuole vicine e studenti di Scenografia dell’Istituto Selvatico in cui Antonio Panzuto è docente.
Gli artisti
Antonio Panzuto anima dell’Atelier, pittore, scenografo, è autore di originali spettacoli teatrali abitati da oggetti e figure, azionate a vista tramite fili e contrappesi: mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze, più che per nessi logici o narrativi. Panzuto è condirettore artistico nel progetto Mibac-Ministero Beni Culturali per la cooperativa Tam Teatromusica di Padova e direttore artistico della Stagione Teatrale per le Scuole del Comune di Padova.
Roberta Scalone sociologa, ex insegnante di scuola primaria oggi dirigente scolastica, esperta di educazione interculturale e di valutazione.
Elena Perdoncin musicista diplomata e insegnante di flauto traverso e musica propedeutica presso varie scuole. Nel 2009 consegue il diploma di specializzazione in Musicoterapia presso l’Université Européenne “Jean Monnet” di Bruxelles. In questa veste segue anche bambini con difficoltà, nel tentativo di migliorarne le abilità motorie e di comunicazione. Dal 2014 è socia dell’Associazione Culturale Cikale Operose
Progetto realizzato con il Contributo del Comune di Padova nell’ambito del progetto “LA CITTÀ DELLE IDEE 2019” e inserito in Padova Capitale Europea del Volontariato 2020.
Programma
5 ottobre, ore 9.30-10.45 LABORATORIO MUSICA E COCCOLE
6 ottobre, ore 17.00 VISIT/AZIONE E INVENZIONE DELLA MAPPA e ore 18.30 SPETTACOLO TEATRALE “OMERO ILIADE - IL GIOCO DELLA FORZA”
7 ottobre, ore 10.00 VISIT/AZIONE PER LE SCUOLE e ore 16.30-18.30 VISIT/AZIONE E INVENZIONE DELLA MAPPA
8 ottobre, ore 10.00 VISIT/AZIONE PER LE SCUOLE e ore 16.30-18.30 VISIT/AZIONE E INVENZIONE DELLA MAPPA
9 ottobre, ore 10.00 VISIT/AZIONE PER LE SCUOLE e ore 16.30-18.30 VISIT/AZIONE E INVENZIONE DELLA MAPPA
10 ottobre, ore 10.00 VISIT/AZIONE PER LE SCUOLE e ore 16.30-18.30 VISIT/AZIONE E INVENZIONE DELLA MAPPA
11 ottobre, ore 17.00 VISIT/AZIONE E INVENZIONE DELLA MAPPA e ore 18,30 SPETTACOLO TEATRALE “OMERO ILIADE - IL GIOCO DELLA FORZA”
19 ottobre, ore 9.30-10.45 LABORATORIO MUSICA E COCCOLE
26 ottobre, ore 9.30-10.45 LABORATORIO MUSICA E COCCOLE
2 novembre, ore 9.30-10.45 LABORATORIO MUSICA E COCCOLE
10 novembre, ore 15,30-16,30 LABORATORIO MUSICA E COCCOLE
In caso di raggiungimento dei posti disponibili il laboratorio Musica e Coccole verrà replicato tra gennaio e febbraio con data da definire
Informazioni
Tutti gli appuntamenti sono a partecipazione gratuita fino ad esaurimento dei posti.
È consigliata la prenotazione.
Tel 049 654669/609475 - cell. 320 2449985 (Dal lunedì al venerdì 9/13, martedì e mercoledì 15/18)
tamcittadelleidee.atelier@gmail.com
www.tamteatromusica.it
www.antoniopanzuto.it
Dopo le anteprime estive la Stagione Lirica 2019 di Padova proporrà, quale primo titolo invernale, TURANDOT, opera in 3 atti e 5 quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, lasciata incompiuta da Giacomo Puccini e successivamente completata da Franco Alfano.
Una Turandot attraverso il cervello moderno, si legge in una lettera di Puccini scritta durante il sofferto lavoro di composizione della sua ultima opera lirica.
Tale era l'ambizione del compositore di Torre del Lago nell'accostarsi a questo libretto tratto da un'enigmatica fiaba settecentesca di Carlo Gozzi. Un testo teatrale il cui nodo centrale è proprio la psicologia di Turandot, la principessa cinese dal cuore di pietra, personaggio complesso e contraddittorio per il quale Puccini sviluppò una vera e propria ossessione fino a volerne letteralmente «vivisezionare l'anima».
È proprio da questo spunto che prende le mosse la potente regia di Filippo Tonon, allestimento Teatro Nazionale di Maribor, con la quale Turandot andrà in scena al Teatro Verdi di Padova. Come spiega il regista, il tema centrale di questa regia è proprio «il grande meccanismo della mente umana».
L'ambientazione originale dell'opera, in una Cina lontana e «al tempo delle favole», sarà rispettata: ma la scena verrà trasfigurata da un velo di sogno, i contrasti risulteranno più aguzzi e gli elementi di scenografia saranno rimescolati in un gioco combinatorio che rispecchia il macchinare continuo dell'animo della protagonista. Ci sembrerà di essere dentro la mente di Turandot: una mente scura in cui luccicano le insegne del potere e gli ornamenti della ricchezza, ma anche le lame della spada con cui la crudele principessa fa decapitare i suoi pretendenti dopo averli sottoposti a prove impossibili da superare.
La Turandot è un lavoro che Puccini non riuscì mai a terminare: il finale che ascolteremo, infatti, è quello di Franco Alfano, che viene usato sin dalle prime rappresentazioni del 1926. E forse non è un caso che un'opera che indaga così a fondo nell'animo umano sia rimasta incompiuta: Puccini, infatti, aveva esitato a lungo nello scrivere le sezioni conclusive, fino al punto di ipotizzare di sciogliere il contratto con l'editore e lasciare da parte l'opera. Una reticenza straordinaria, ma che si può comprendere se si pensa alla difficoltà di rendere la metamorfosi di Turandot e la sua improvvisa apertura alla vita: e alle implicazioni generali che questa scena può avere sugli spettatori e sull'umanità nel suo complesso, così di frequente prigioniera delle proprie ossessioni al punto di non riuscire a decifrare la realtà.
Sul palcoscenico padovano saranno presenti grandi nomi della lirica internazionale e giovani talenti: nel ruolo della “principessa di ghiaccio” il giovane soprano australiano Rebeca Nash, voce di notevole peso e potenza", l’imperatore Altoum sarà interpretato dal tenore Antonello Ceron, il vecchio cieco Timur sarà il basso Abramo Rosalen, il principe Calaf, scioglitore degli enigmi di Turandot, sarà il tenore americano-uruguaiano Gaston Rivero, Liù, la serva innamorata che sacrificherà la vita per lui sarà interpretata dalla giovane piemontese Erika Grimaldi, soprano lirico puro, dal timbro caldo, limpido e cristallino. Completano il cast Leonardo Galeazzi, Ping, Emanuele Giannino, Pang, Carlos Natale, Pong, Cristian Saitta, Mandarino, Tiberiu Marta, Il principe di Persia. Orchestra coro e ballo del Teatro Nazionale di Maribor saranno diretti dal M. Alvise Casellati.
Turandot è il primo titolo per il cartellone invernale della Stagione Lirica di Padova 2019 ed è organizzata e prodotta dal Comune di Padova – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e la Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto e si avvale del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e della Regione del Veneto.
Venerdì 25 ottobre 2019, ore 20.45
Domenica 27 ottobre 2019, ore 16.00
TURANDOT, opera in 3 atti e 5 quadri
Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
Musica di Giacomo Puccini
Personaggi e Interpreti
Turandot, Rebeca Nash
L’imperatore Altoum, Antonello Ceron
Timur, Abramo Rosalen
Calaf, Gaston Rivero
Liù, Erika Grimaldi
Ping, Leonardo Galeazzi
Pang, Emanuele Giannino
Pong, Carlos Natale
Mandarino, Cristian Saitta
Il principe di Persia, Tiberiu Marta
Orchestra coro e ballo del Teatro Nazionale di Maribor
Maestro concertatore e Direttore d’orchestra: Alvise Casellati
Regia, scene e luci: Filippo Tonon
Costumi: Cristina Aceti
Allestimento Teatro Nazionale di Maribor
Informazioni
Biglietti e Abbonamenti
Biglietteria Teatro Verdi: tel. 049/87770213
Comune di Padova - Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
Servizio Manifestazioni e Spettacoli
049 8205611-5623
manifestazioni@comune.padova.it
Ufficio Stampa:
Studio Pierrepi di Alessandra Canella
Cell: (+39) 348-3423647
E-mail: canella@studiopierrepi.it
www.studiopierrepi.it
Tra i numerosi e prestigiosi appuntamenti dell'edizione 2019 del Festival La Fiera delle Parole si segnala la presentazione del libro di Daniela Caruso dal titolo "Quarant'anni di Cina. La storia di un'ascesa che sta cambiando il mondo"
Daniela Caruso, sinologa, da diversi anni si occupa delle trasformazioni storiche della Cina contemporanea con un particolare sguardo all’evoluzione del welfare, ma anche delle politiche culturali e scientifiche.
Con:
Andrea Colasio, studioso dei partiti politici e deputato nella XIV e XV legislatura, è oggi assessore alla Cultura nel Comune di Padova
June Liu Zun, Presidente dell’Associazione Culturale Italo – Cinese “Il Filo di Seta”
Vincenzo Scotti, Dopo una lunga carriera ai vertici della DC e come ministro in diversi governi fino al 1992, nel 2010 diventa Presidente di Noi Sud-Libertà e Autonomia.
Il volume muove dalla necessità di raccontare le origini dell’attuale successo di Pechino analizzandone non solo il percorso storico che ne ha determinato la potente ascesa, ma anche mettendo in evidenza le peculiarità culturali che hanno reso possibile la costruzione di un “socialismo con caratteristiche cinesi”.
Informazioni
Ingresso libero
info@lafieradelleparole.it
www.lafieradelleparole.it
Tra i numerosi e prestigiosi appuntamenti dell'edizione 2019 del Festival La Fiera delle Parole si segnala la presentazione del libro di A. Colasio: Il tempo dell'Ulivo
Sarà presente Romano Prodi, protagonista di quella vicenda politica.
Con:
Andrea Colasio, studioso dei partiti politici e deputato nella XIV e XV legislatura, è oggi assessore alla Cultura nel Comune di Padova
Renzo Guolo, insegna sociologia delle culture e sociologia della politica all’Università di Padova. È editorialista del quotidiano «La Repubblica».
Paolo Possamai, è giornalista e scrittore. Nell’aprile del 2016 passa alla guida dei quattro giornali veneti del gruppo Finegil: Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova Venezia (che aveva già diretto tra il 2005 e il 2008) e il Corriere delle Alpi.
L’Ulivo fu un’inedita esperienza politica che, dopo il declino dei partiti tradizionali della storia repubblicana, riunì le forze riformiste del centrosinistra e trovò la sua realizzazione nel primo governo Prodi (1996-98).
A vent’anni dalla caduta di quel governo e a venticinque dal referendum che, introducendo il sistema maggioritario, inaugurò la nuova stagione del bipolarismo, questo volume ripercorre quelle vicende: dalla fase genetica dell’Ulivo, che inizialmente avrebbe dovuto configurarsi come partito, accanto alla Quercia, al movimento dei Comitati per l’Italia che vogliamo, dalla coalizione vittoriosa del 1996 alla rottura e alla di-scussa caduta del 1998. Grazie a inediti materiali d’archivio e all’esperienza diretta dell’autore, il volume, aperto da un’appassionata introduzione di Arturo Parisi, che dell’Ulivo fu, assieme a Prodi, ideatore, ricostruisce un capitolo essenziale della storia del sistema politico italiano e della sua riconfigurazione successiva alla prima repubblica.
Informazioni
Ingresso libero
info@lafieradelleparole.it
www.lafieradelleparole.it
La quattordicesima edizione della Rassegna Appuntamenti con il Teatro Veneto propone un programma che vedrà impegnate compagnie apprezzate anche oltre i confini della nostra regione, alcune che ormai vediamo ogni anno ed altre che torneranno sul palcoscenico del Piccolo Teatro dopo alcuni anni di assenza.
Nello specifico la scelta quest’anno è caduta su titoli non così famosi ed “abituali” da richiamare sempre il grande pubblico, bensì su altre produzioni, meritevoli di essere conosciute dagli spettatori (fedelissimi e non) del Piccolo, un pubblico che ha dimostrato, anno dopo anno, di essere maturo ed attento ai contenuti. E quindi tutti titoli che sono delle “novità” per il Piccolo.
Si inserisce in questo “filone regionale” lo spettacolo di Carlo & Giorgio i quali tornano in questa stagione a riproporre al Piccolo ed in altri prestigiosi teatri i loro personaggi “di casa nostra” facendo tornare sui palcoscenici il gioco dell’oca di “Così per gioco” .
Programma
Venerdì 11 Ottobre, ore 21.15
Compagnia Giorgio Totola (Verona)
TONIN BELLAGRAZIA di Carlo Goldoni
regia di Massimo Totola
Il testo è il tipico spaccato settecentesco di vita che rappresenta quella ricca borghesia che “compra” la nobiltà col denaro cercando di imitare l’aristocrazia del tempo. Il borghese un po’ tonto, ruspante e illetterato ricorre anche alle citazioni dotte pur di fare come i veri nobili. Fanno da contorno l’immancabile Arlecchino, Colombina e Brighella.
Venerdì 18 Ottobre, ore 21.15
Compagnia La Barcaccia (Verona)
IL FEUDATARIO di Carlo Goldoni
regia di Roberto Puliero
Lo spettacolo è frutto della preziosa riscoperta di un testo goldoniano insieme misconosciuto e sorprendente, nato proprio in territorio veronese durante un breve soggiorno dell'Autore nel feudo di Sanguinetto, dev'egli era stato chiamato in qualità di Cancelliere "per redigere un processo verbale": è qui che Goldoni, affascinato e incuriosito, incontra la pittoresca umanità dei contadini del luogo, e insieme la appassionante vicenda che farà da filo conduttore della commedia. L'eccezionalità del testo (datato 1752) è data dal fatto che, per la prima e unica volta all'interno del suo sconfinato repertorio, Goldoni rende protagonista d'una sua opera la categoria dei "villani", sorridendo benevolmente della loro ingenua rozzezza, subito utilizzata a fini spettacolari, ma nel contempo sottolineando con ammirazione la loro capacità di riunirsi, di fare comunità, di difendere i propri diritti sino alla rivolta pur di liberarsi di antichi soprusi.
Venerdì 8 Novembre, ore 21.15
Compagnia Teatrotergola (Vigonza)
QUESTE NOSTRE META’ di Enzo Duse
regia di Angelo Renier
Ambientato in un paesino veneto degli anni ’50, dove convivono tre generazioni al femminile (nonna, madre e figlia), che giornalmente si confrontano e si scontrano sotto il segno dell’ironia veneta e dell’eterno amore/odio che si cela tra marito e moglie.
Evento “fuori rassegna”
Giovedì 14 Novembre, ore 21.15
Venerdì 15 novembre, ore 21.15
CARLO & GIORGIO COSI’ PER GIOCO
di Carlo D’Alpaos e e Giorgio Pustetto
Lo spettacolo è una personalissima rivisitazione del gioco dell’oca. Il gioco dell’oca, così come nella vita, richiede di vincere prove, superare ostacoli, guadagnare premi o subire punizioni, nel tentativo di arrivare alla meta finale.
In scena proprio un grande tabellone numerato, dai dadi ed il gioco è fatto: Carlo & Giorgio sfidano il pubblico ed innescano una gara a colpi di dadi verso la casella della vittoria N. 63. Ad ogni casella del tabellone, così come nel vero gioco dell’oca, corrisponde un premio, una penalità e soprattutto uno sketch che vede protagonisti i personaggi più noti di Carlo & Giorgio.
La vera novità è che davvero lo spettacolo sarà diverso ed imprevedibile ogni sera, perché saranno i dadi e quindi la casualità e la sorte a determinare l’uscita di questo o quel personaggio e l’andamento del gioco, tanto da non poter parlare una vera e propria trama, ma di un semplice filo conduttore affidato al caso.
Venerdì 22 Novembre, ore 21.15
Compagnia La Goldoniana (S.Stino di Livenza)
LA FINTA AMMALATA di Carlo Goldoni
regia di Gianni Visentin
È un Goldoni meno conosciuto, ma dalla comicità e dal fascino irresistibili quello che la compagnia La Goldoniana propone con “La finta ammalata”.
Una commedia in tre atti in cui i personaggi incarnano vizi e virtù mai scomparse nel tempo. Ispirata a “L’amore medico” di Moliere, riprende tematiche come quella del potere negativo dei medici, cui veniva invece contrapposto il potere terapeutico dell’amore, lodando la virtù e mettendo in ridicolo il vizio.
Venerdì 6 Dicembre, ore 21.15
Teatro Veneto città di Este
QUEL PICCOLO CAMPO di Peppino De Filippo
(versione veneta della Compagnia)
Regia di Viviana Larcati
Questa brillante commedia in tre atti del grande Peppino De Filippo è stata scritta nel 1948 ed è ambientata in un piccolo paese contadino dove la terra rappresenta l’unica fonte di sostentamento, di benessere e di identità. Scritta in italiano, qui viene presentata in una riduzione in dialetto veneto a cura della Compagnia atestina (circa 1960) che ne esalta il colore “verace”.
Informazioni
Per questa rassegna non sono previsti abbonamenti
Biglietti: spettacoli in rassegna Interi € 7 (+ €1 dir. di prev.) Ridotti € 6 (+ €1 dir. di prev.) Associati e bambini 4/12 anni € 5 (+ €1 dir. di prev.); spettacolo di Carlo & Giorgio Interi € 18 (+ €1 dir. di prev.) Ridotti € 17 (+ €1 dir. di prev.) Associati e bambini 4/12 anni € 16 (+ €1 dir. di prev.)
La riduzione è prevista per over 65 e studenti max 26 anni Associati sono coloro i quali hanno sottoscritto la tessera dell’Associazione Piccolo Teatro 2019/2020
PICCOLO TEATRO
Tel. 049.8827288 – Fax 049.8827470
Via Asolo n.2 – zona Paltana – 35142 Padova
info@piccolo-padova.it
www.piccolo-padova.it
Programma di Padova
Dal 2 al 6 ottobre 2019 torna a Padova la Fiera delle Parole, l’attesissima 14° edizione del festival letterario che per cinque giorni farà di Padova la capitale della cultura grazie ai numerosi incontri con i nomi più importanti della letteratura, del cinema, della musica, dell’arte e del giornalismo, italiani e stranieri.
Questa edizione si snoda lungo un percorso che è partito il 14 settembre da Montegrotto ed arriva a Padova il 30 settembre con un ricco calendario di appuntamenti culturali e letterari.
Padova può contare sulla nobile tradizione umanistica e intellettuale e sulle storiche sedi che accoglieranno gli ospiti della Fiera: dal salone trecentesco di Palazzo della Ragione alle stanze di Palazzo Moroni; dalle prestigiose sale del Palazzo dei Vescovi – sede del Museo Diocesano – al Caffè Pedrocchi. Non manca tuttavia il coinvolgimento dei luoghi deputati alla vita pubblica di chi vive quotidianamente la città: spazi di aggregazione giovanile come il Centro Universitario di via Zabarella o destinati alla cultura per vocazione come il Centro Culturale Altinate San Gaetano; luoghi e le librerie del centro.
La manifestazione, ideata e diretta da Bruna Coscia, è organizzata da Cuore di Carta con il Comune di Padova.
Programma
30 settembre 2019
1 ottobre 2019
2 ottobre 2019
3 ottobre 2019
4 ottobre 2019
5 ottobre 2019
6 ottobre 2019
Il Poligrafo è presente alla Fiera delle Parole 2019 con numerosi eventi qui il programma.
Info
Ingresso libero a tutti gli eventi fino ad esaurimento dei posti disponibili
info@lafieradelleparole.it
www.lafieradelleparole.it
Ufficio Stampa / Associazione Culturale Cuore di Carta
redazione@cuoredicarta.org
www.cuoredicarta.org