ZimmerFrei - Traccia Fantasma

ZimmerFrei - Traccia Fantasma

ZimmerFrei
presenta


TRACCIA FANTASMA

regia: Anna Rispoli
musiche di: Massimo Carozzi
note: riprese: Anna de Manicor
montaggio: Silvia Bambagini Oliva


Performace video-sonora. "Il mondo del quotidiano convive con un mondo liquido di proiezioni. La realta' diventa la colonia delle visioni gloriose, seducenti, patetiche, terrifiche, catastrofiche, che il cinema ha depositato sulla sua superficie. Il suono del video e' fatto di frammenti di colonne sonore di film di Alfred Hitchcock, Francis Ford Coppola, Ridley Scott e Abel Ferrara. Le immagini sono girate a Gent, in Belgio, e vengono trasfigurate dal contatto con le atmosfere cinematografiche." ZimmerFrei

ZimmerFrei è il nome collettivo di un gruppo di artisti: Anna Rispoli, Anna de Manincor e Massimo Carozzi. L"€™equipe nasce a Bologna nel 1999. ZimmerFrei fa confluire nell'€™ambito delle arti visive esperienze che provengono dal cinema, dalla musica e dal teatro, inventando una nuova lingua madre. Realizza installazioni sonore e video cortometraggi, performance, workshop e prototipi di audiovisione. Nel 2003 partecipa alla 50ma Biennale Arti Visive di Venezia. Già  presente nella passata edizione di Contrappunti Workshop, il suo ritorno segnala l"€™interesse per gli sviluppi del lavoro artistico di un gruppo tra i più interessanti sulla scena del contemporaneo. www.zimmerfrei.co.it.

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Contrappunti.

I dadi e l'archibugio

I dadi e l'archibugio


Apertura della stagione teatrale 2008 al "Piccolo Teatro".

La Compagnia GRUPPO AMICI DEL TEATRO di Roncade (Tv)
presenta

I DADI E L'ARCHIBUGIO
di Alfredo Balducci
regia di Alberto Moscatelli


In un periodo storico indefinito due compagnie di ventura stanno per scontrarsi. La prima è stata ingaggiata dal signore del castello di Boslavo che ha deciso di non pagare più le tasse al re dal quale dipende: la seconda, al soldo del re, dovrebbe espugnare il castello per ricondurre il ribelle ai suoi doveri. Tutto è pronto per l'azione ma... a trionfare, questa volta, saranno ben altri ideali!.
Scritta nel 1952, per il tono canzonatorio e pungente con cui l'autore ha descritto un mondo militaresco che per natura dovrebbe essere eroico e che invece mostra le proprie miserie con atteggiamenti millantatori, la commedia è stata subito tacciata da antimilitarismo e per questo non rappresentata per anni.
Ma gli argomenti trattati, l'assoluta reale rispondenza al vero di personaggi, di atteggiamenti e di situazioni al limite dell'assurdo e del paradossale rendono avvincente e attuale questa commedia, evidenziando la povertà , l'assurdità , il grottesco della guerra, collocandola inun mondo irreale, che poi è anche il nostro mondo, di tutte le epoche, di tutti i luoghi!

I dadi e l'archibugio è andata in scena la prima volta al Teatro Stabile di Trieste nel 1960, per la regìa di Sergio Velitti, scene e costumi di Dario Fo. Interpreti principali Leonardo Cortese, Omero Antonutti, Carlo Bagno, Pina Cei, Carlo Montini. Nello stesso anno è stata pubblicata su "Sipario". In seguito è stata rappresentata al Minack Theatre di Portcurno in Inghilterra, nel 1966, e, l"€™anno successivo al Teatro dei Satiri di Roma, dall'€™allora compagnia stabile. Negli anni "€™60 è stata trasmessa dalla RAI. Tradotta in inglese da Hugh Barty King, e in russo da Lev Verscinin. Pubblicata sulla rivista di teatro russa "Sufleur" (Il suggeritore) nei primi anni "€™90.

Per tutte le informazioni relative alla Rassegna, si rinvia a: "Una poltrona per due 2008".

Noccioline - Peanuts

Noccioline - Peanuts


Una schiera di adolescenti "modello Peanuts" e 23 sequenze rapide come fumetti: quanto basta per descrivere una comunità  che passa dai giochi infantili al traumatico confronto con il presente. E tornare indietro è impossibile...
"Noccioline" è uno dei più fortunati lavori di Fausto Paravidino, un testo duro per una realtà  di sentimenti portati all'estremo. Migliore pièce straniera per la stagione 2002-03 per la rivista Theater Heute. Due gli allestimenti italiani: uno al National Theatre di Londra ("Nuts") e uno in Germania ("Peanuts").

La programmazione di "Arti Inferiori 2007-2008" ritorna con:


NOCCIOLINE - PEANUTS di Fausto Paravidino
regia: Valerio Binasco
produzione Teatro Eliseo in collaborazione con
Fondazione Teatro Due e Bam Teatro e con il contributo di Asti Teatro

con: Elena Arvigo, Alessia Bellotto, Luigi Di Pietro, Denis Fasolo, Iris Fusetti, Aram Kian, Lucia Mascino, Mauro Parrinello, Fulvio Pepe, Alba Caterina Rohrwacher, Michele Sinisi
scene: Antonio Panzuto
costumi: Sandra Cardini
luci: Pasquale Mari
regista collaboratore: Nicoletta Robello
costumista collaboratore: Cristina Da Rold
Testo scritto su commissione del Royal National Theatre of London nell'ambito del progetto "International Connections 2001".

Le "€œnoccioline"€, i ragazzi-fumetto che trascorrono le giornate stesi su un divano e ipnotizzati dalla tv fanno i conti inconsapevolmente con i grandi temi: la globalizzazione, il rispetto, la rivoluzione, il precariato, l'amicizia. Saranno le scelte fatte in questo salotto immerso nel senso di vuoto a guidarli verso un destino di vittime o aguzzini.
Nella prima parte della messa in scena sono visibili 11 ragazzini immersi in chiacchere apparentemente futili, alle prese con capricci e liti adolescenziali.
Ad un certo punto tuttavia l'atmosfera cambia radicalmente e un nuovo elemento scenografico avvisa gli spettatori che sono trascorsi 10 anni e gli undici sono diventati adulti, ed il mondo non può che essere quello duro e spietato degli adulti, un mondo dove "vittime" e "carnefici" sono distinti in modo netto e preciso. E tornare indietro è impossibile.

In occasione dello spettacolo NOCCIOLINE-Peanuts, ci sarà  la proiezione del film di Fausto Paravidino "TEXAS" (opre 17:00).


TEXAS di Fausto Paravidino

Regia: Fausto Paravidino
Sceneggiatura: Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Carlo Orlando
Fotografia: Gherardo Rossi
Interpreti: Fausto Paravidino, Riccardo Scamarcio, Valeria Golino, Carlo Orlando, Iris Fusetti, Valerio Binasco, Teco Celio, Alessia Bellotto, Gloria Sapio, Eugenio Spineto, Katy Markannen, Valeria Sabel, Francesco Pizzo, Nicola Colajanni, Pierluigi Pasino, Roberta Andreoni, Simone Gandolfo, Davide Lorino, Egidio Sonsino, Federico Bonato, Matteo Lombardi
Nazionalità : Italia, 2005
Durata: 1h. 44'

- IN CONCORSO ALLA 62MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2005) NELLA SEZIONE "ORIZZONTI". - CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2006 PER: REGIA PER UN'OPERA PRIMA, SOGGETTO, ATTRICE PROTAGONISTA (VALERIA GOLINO), ATTORE NON PROTAGONSITA (RICCARDO SCAMARCIO). - FAUSTO PARAVIDINO E' CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2006 COME MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE.

Tre sabati nella vita di un gruppo di amici in un tranquillo paese del Piemonte: un sabato di novembre, un sabato di dicembre vicino al Natale ed un sabato di febbraio.
C"€™è Davide (Carlo Orlando) un ragazzo i cui genitori un tempo erano proprietari di un negozio di alimentari che ha cessato l'attività . Un fallimento familiare che coincide con un suo fallimento e Davide cerca di riscattarsi, con sforzi terribili, per diventare 'fico'. C'è Cinzia (Ines Sposetti) che viene da una cascina e si vergogna di essere figlia di contadini. Anche lei insegue il riscatto, lavorando in un supermercato ed è innamorata di un ragazzo, Gianluca (Riccardo Scamarcio). Vuole che questo amore sia grande e puro, non come quello dei suoi genitori che lei vede vecchio e consumato. E poi c'è Maria (Valeria Golino), una maestra elementare sposata con Alessandro (Valerio Rinasco), che s'innamora di Gianluca e si trova ad avere 2 famiglie e a non saper scegliere, quasi paralizzata dagli amori. Infine c"€™è Enrico (Fausto Paravidino), il ficcanaso che torna al paese dopo tanto tempo e, come l'Anguilla de La luna e i falò di Pavese, "€œcrede di capire tutto e non capisce nulla perché è stato lontano"€, afferma il regista.
Un film corale ambientato nella provincia italiana, di un ancora giovane ma già  acclamato autore teatrale cimentatosi per la prima volta nel lungometraggio ciinematografico.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietto intero "‚€ 12,00; ridotto studenti "‚€ 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00

Vendita
Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
Tel. ++39 41 5074711 - Fax ++39 41 974120
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ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E SPETTACOLO
SERVIZIO MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI

Vicolo Pedrocchi, 11 "€“ Padova
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Per tutte le altre informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Arti Inferiori 2007-2008.

Pippi Calzelunghe

Pippi Calzelunghe

Terzo appuntamento delle "Domeniche in famiglia al Teatro Verdi".

Fondazione AIDA - Glossateatro-Papagena
presentano


PIPPI CALZELUNGHE
(da: Astrid Lindgren, Pippi LÍ¥ngstrump, Rabén & Sjörgen, 1945)

riduzione teatrale, traduzione e regia di Pino Costalunga e Marinella Rolfart
cast Claudio Brovedani Nuti, Sabrina Carletti/Cristina Nadrah e Rossella Terragnoli /Emanuela Camozzi
scene, pupazzie e costumi Tjͥsa Gusfor
Tecnico audio-luci Everson Sonza, Marco Ava e Giancarlo Della Chiara
fascia d"€™età  4-10 anni

"€œI suoi capelli avevano lo stesso colore delle carote ed erano spartiti in due tracce che stavano dritte all'insù. Il suo naso aveva la forma di una patatina ed era tutto punteggiato di lentiggini. Sotto il naso c'era una bocca larga con denti bianchi e sani. Il suo vestito era davvero singolare. Infatti Pippi lo aveva cucito da sé. Lei lo avrebbe voluto blu, ma il tessuto blu non era bastato e così Pippi si era ingegnata a cucirci sopra qui e lì dei piccoli pezzi di stoffa rossa. Sulle sue gambe lunghe e magre portava un paio di lunghe calze, una marrone e l'altra nera. Ed aveva pure un paio di scarpe nere che erano esattamente lunghe il doppio dei suoi piedi"€

"€œAveva nove anni e viveva completamente sola. Non aveva né mamma né papÍ , e questo non era davvero malaccio visto che così non aveva nessuno che potesse dirle di andare a letto proprio quando si stava divertendo alla grande e nessuno che la potesse obbligare a sorbirsi olio di fegato di merluzzo proprio quando lei voleva invece papparsi delle caramelle"€



Lo spettacolo narrerà  le vicenda di Pippi, una bambina assolutamente fuori dagli schemi, e dei suoi amici attraverso i loro occhi sbarazzini e spensierati.
La storia di Pippi si snoderà  dal suo arrivo nella vecchia casa, Villa Villacolle, con una scimmietta dallo strano nome il Signor Nilsson e con un cavallo sistemato nella veranda, alle sue avventure con Annika e Tommy i suoi vicini di casa e compagni di giochi in una scenografia coloratissima e divertente. In modo tale da avere un quadro esaustivo e divertente di uno dei personaggi oramai più celebri nel mondo intero proprio per la sua simpatia e capacità  di comunicare, di cercare guai e di comportarsi in maniera un po"€™ rude con la stessa libertà  dei maschi.


Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.

Giannini-Boischio. Duo soprano-pianoforte

Giannini-Boischio. Duo soprano-pianoforte

Concerto inserito nella VI edizione della Rassegna musicale "Note d'inverno".

UN PONTE TRA VENEZIA E SUDAMERICA. DA VENEZIA a RIO "€œpar le vie del Carnaval"€

DUO SOPRANO-PIANOFORTE
Luisa Giannini (soprano)
Alberto Boischio (pianoforte)

Un programma canto-pianoforte ispirato al carnevale, un viaggio ideale che inizia a Venezia e finisce a Rio de Janeiro, i due poli carnacialeschi per eccellenza, passando per la Spagna. Il repertorio italiano è tutto in dialetto veneziano.

Programma

ANTONIO BUZZOLLA (1815-1871)
da "€œSerate a Rialto"€ (El Regalo; El Disinganno)
da "€œIl Gondoliere"€ (L"€™Omo; El Marìo a la Moda)

GIOACCHINO ROSSINI (1792-1868)
La Regata Veneziana (Anzoleta avanti la Regata; Anzoleta durante la Regata; Anzoleta dopo la Regata)

JOAQUIN TURINA (1882-1949)
Poema en Forma de Canciones (1923) (Dedicatoria; Nunca Olvida; Cantares; Los dos Miedos; Las Locas por Amor)

JAVIER MONTSALVADGE (1912-2002)
Cinco Canciones Negras (1945) - (Cuba dentro de un Piano; Punto de Habanera; Chevere; Cancion para dormir un Negrito; Canto Negro)

HEITOR VILLA LOBOS (1887-1959)
La Foresta Amazonica (testi di Dora Vasconcellos) - (Veliero; Cair da Tarde; Cancao de Amor; Melodia Sentimental)

MARLOS NOBRE
Dengues da Mulata Desinteresada (Rio, 1968)

FRANCISCO MIGNONE
Improviso (1932)

LUISA GIANNINI (soprano)
Nata a Viareggio, vive attualmente a Padova,dove ha conseguito a pieni voti la Laurea in Lettere con indirizzo musicale presso l'Università  di Padova e il Diploma di Canto presso il Conservatorio "A. Steffani"€ di Castelfranco Veneto. Altre opere debuttate:a vinto numerosi concorsi lirici (Cesena, Rovereto, Vienna, "€œPavarotti"€) e di musica da camera (Conegliano); formatasi con Adriana Castellani-Rossi ha in seguito approfondito lo studio con Gaelyne Gabora e Mietta Sighele.
L"€™ampio repertorio operistico e di musica da camera ha portato Luisa Giannini ad esibirsi in numerosi teatri italiani, in opere e operette, e, in tournèes, in Cina Argentina, Perù, Germania, Francia e Spagna, cantando con importanti orchestre (Giovanile della Scala, Solisti Dauni, Filarmonia di Roma, Musichatria) e direttori (Marco Boemi, Alessandro Sangiorgi, Isaac Karabtchevski). Tra le sue registrazioni discografiche ricordiamo quelle di A.Vivaldi ("€œLaudate Pueri"€, 1994) e di A.Lincetto ("€œ24 melodie e altri racconti, 1997)"€. Da 2 anni rappresenta la città  di Padova nella manifestazione "€œ5cities5voices"€, tournèe europea itinerante tra città  gemellate; i concerti sono stati registrati in 2 CD (2000 e 2001) e ascoltabili sul sito web www.5cities5voices.de.
Finalista al concorso Belvedere di Vienna (1988) e al concorso Pavarotti (1992), è risultata Vincitrice del Concorso Nazionale "Petrini Zamboni"€ di Cesena (1989), del Concorso Internazionale "R. Zandonai"€ di Rovereto (1995). Vincitrice per 2 anni (Terzo posto nel 1994 e Secondo posto nel 1996) del Concorso Nazionale "Città  di Conegliano"€ (TV), ha debuttato nell'operetta (1989), a Jesi (AN) nel ruolo di Odette Darimonde in "LA BAJADERA"€di E. Kalman, e nell'opera (1993), a Savigliano (CN) nel ruolo della contessa in "LE NOZZE DI FIGARO"€ di W.A. Mozart.
Altre opere in repertorio: 1993: "LA TRAVIATA"€ di G. Verdi, nel ruolo di Violetta, a Maribor (Slovenia); 1995: "SONNAMBULA"€ di V. Bellini, nel ruolo di Amina a Bolzano; "RIGOLETTO"€ di G.Verdi, nel ruolo di Gilda a Padova; "LA BOHEME"€ di G. Puccini nel doppio ruolo di Mimì a Padova e di Musetta a Bolzano. 1997: "SIMON BOCCANEGRA"€ di G. Verdi, nel ruolo di Amelia (Maria Boccanegra) a Padova. Tra le tournèes e i festival a cui ha partecipato si ricordano: CINA - Concerti a Pechino, Xining e Xi'an; ARGENTINA ­ concerti a Buenos Aires, Rosario, Mendoza e La Plata; PERU"€™ - concerti a Lima e CANADA concerti a Montreal; FRANCIA - Messa di Requiem (G.Verdi) a Marsiglia e Salon de Provance; RIVA DEL GARDA ­ 5 concerti nell'ambito del Festival Internazionale "Musica Riva"; VALVASONE (PN) ­ Concerto (duo con il M°Franco Angeleri) "Il pianoforte del primo ottocento"€ nell'ambito della XXV° Stagione concertistica; RIVA DEL GARDA "€“ (1999) Concerto di chiusura del festival, Sinfonia n° 2 "€œResurrezione"€ di G. Mahler, con l"€™orchestra "€œAccademia filarmonica"€ della Scala diretta da Isaac Karabtchevsky; Tournèe concertistica europea (Padova, Innsbruck, Friburgo, Besancon, Granada); ADRIA-LONIGO - "€œDon Pasquale"€ di G.Donizetti, nel ruolo di Norina); VIGEVANO (18 Maggio 2001) "€œIl Cavaliere Errante"€ di T.Traetta (Arsinda). E"€™ Docente di Canto presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria.

ALBERTO BOISCHIO (pianoforte)
Alberto Boischio si è diplomato col massimo dei voti e la lode al Conservatorio C. Pollini di Padova con G. Di Toma, ha frequentato corsi di perfezionamento con Gyorgy Sandor, Aquiles Delle Vigne, Joaquin Achucarro, Piernarciso Masi, Dario de Rosa ed in seguito è stato ammesso all'€™Ecole Internazionale de Piano di Losanna diretta da Fausto Zadra sotto la cui guida si è perfezionato per tre anni.Dal 1989 al 1992 è stato regolarmente invitato in stagioni concertistiche in Svizzera e Spagna in qualità  di solista, solista con orchestra (per l"€™esecuzione dei quattro concerti di Mozart per pianoforte ed archi e l"€™incisione live del KV 449) ed in particolare con formazioni cameristiche (esecuzione dell'€™integrale delle sonate per pf.e violino di Beethoven e Brahms e delle più importanti sonate del repertorio romantico e moderno ed in trio col violoncello dell'€™integrale dei trii di Mozart, Beethoven e dei maggiori trii romantici.). Ha collaborato come pianista di sala nella stagione 1993 a "€œMacerata Opera"€ per la realizzazione di Nozze di Figaro e Rigoletto con Renato Bruson e Giusi Devinu e la direzione di Gustav Kuhn.Nel 1994, in duo pianistico, è risultato borsista all'€™Accademia Chigiana nel corso tenuto da Joaquin Achucarro, vincitore del II premio al concorso "€œCittà  di Gussago"€ e del I premio al concorso pianistico europeo "€œCittà  di Moncalieri"€.Dal 1991 in duo col violinista Stefano Furini è presente in diverse stagioni concertistiche in Itali e all'€™estero riscontrando ovunque vasti consensi di pubblico e critica ed ottenendo nel 1995 il primo premio assoluto al concorso di musica da camera "€œF. Schubert"€ di Ovada (AL).Nel 1996 con Furini ed il violoncellista Jacopo Francini ha fondato il trio Rachmaninoff con il quale ha ottenuto il primo premio assoluto al concorso internazionale di musica da camera "€œCittà  di Pinerolo"€. Impegnato regolarmente in attività  solistica e cameristica, nel 2000, con un concerto ai corsi di perfezionamento di Riva del Garda, inizia una collaborazione con Domenico Nordio ed Alessandro Carbonare che ha portato nell'€™aprile 2001 ad un"€™incisione discografica.Nel febbraio 2003 incide i 24 Preludi op. 37 di Ferruccio Busoni assieme ad altre rarità  in prima esecuzione assoluta pubblicati in allegato alla prestigiosa rivista specializzata CD Classics.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Biglietti
interi 5 euro
ridotti 4 euro (associati, studenti, over 65)

Prevendite: Cartoleria c'era una volta, via Asolo, 9 - Padova

PICCOLO TEATRO-Cinema Teatro Musica
Via Asolo 2
35142 Padova
tel. 049 8827288
web: www.piccolo-padova.it

Come scrivere un film. Seminario di Giuseppe Ferrara

Come scrivere un film. Seminario di Giuseppe Ferrara


Un insegnante d'eccezione per un corso di studi full immersion: Giuseppe Ferrara, uno dei grandi maestri del cinema italiano, sarà  a Padova per condurre il "Seminario sulla sceneggiatura cinematografica e televisiva", nuova iniziativa della Scuola Permanente di Cinematografia di Padova-Promovies.

Il seminario sarà  diviso in quattro giornate di lavoro con l"€™obiettivo di fornire ai partecipanti le informazioni e le conoscenze complete sul processo ideativo, di scrittura e di realizzazione della sceneggiatura per il cinema e la televisione. Con una speciale opportunità : quella di lavorare anche alla stesura definitiva di una sceneggiatura che verrà  presentata ad una casa di produzione per diventare un film.
Il corso è aperto a tutti senza limitazioni e si rivolge a studenti, filmaker, documentaristi, insegnati, attori, scrittori, aspiranti registi e a tutti coloro che sono interessati a conoscere come si realizza un film o un documentario imparando direttamente da un professionista del settore.

Gli interessati dovranno inviare le domande di partecipazione entro venerdì 1 febbraio 2008 ai seguenti recapiti: e-mail: promovies@libero.it; fax: 049-8718617; raccomandata postale: Promovies - Scuola Permanente di Cinematografia e Teatro - casella postale N. 392 - 35100 Padova. Per informazioni telefonare: 049 8718617(segreteria telefonica e fax) dalle ore 12,00 alle ore 15,30; il programma dettagliato può essere consultato sul sito: www.promovies.it

PROGRAMMA
Il seminario avrà  come coordinatore Gianni Vitale della Promovies e si terrà  a Padova nei giorni giovedì 7 e venerdì 8 febbraio (dalle ore 20,00 alle ore 23,30), sabato 9 e domenica 10 febbraio (dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19,30).

Giovedì 7 febbraio 2008
Si affronteranno i vari aspetti della scrittura esaminando tra le altre cose la natura e lo scopo del narrare, l"€™idea e il soggetto, le varie forme di scrittura, la capacità  proiettiva e le regole dello sceneggiatore, come adattare il romanzo e come organizzare la scaletta e lo story board, i vari tipi e fattori di conflitti.

Venerdì 8 febbraio 2008
Giornata dedicata alla scrittura drammaturgica e verranno presentati alcuni esempi di scrittura con la proiezione anche di sequenze filmate che verranno analizzate dal punto di vista della sceneggiatura.

Sabato 9 febbraio
Nella prima parte della giornata si tratterà  invece il punto di vista astraente e cioè la sceneggiatura di un film surreale, comico, di animazione, mentre la seconda parte verterà  sulla la scrittura per la televisione, dall'€™idea alla struttura dei programmi; la realizzazione di un programma e di un game, la fiction televisiva, le soap opera, le candid camera.

Domenica 10 febbraio
Giornata conclusiva
Full immersion negli esercizi di sceneggiatura. Ci sarà  la discussione, la scelta e l"€™ immissione delle proposte giudicate valide nella redazione finale della sceneggiatura dell'€™opera consegnata e che i seminaristi avranno modificato. Si sottolinea che la novità  e l"€™originalità  di questo corso consiste proprio nella possibilità  di partecipare in concreto alla revisione di una sceneggiatura che potrebbe essere realizzata cinematograficamente.

GIUSEPPE FERRARA.
Giuseppe Ferrara, regista, sceneggiatore, saggista e critico cinematografico. E"€™ nato a Firenze il 15 luglio 1932. Si laurea in Lettere all'€™Università  di Firenze con una tesi in storia del cinema, relatore Roberto Longhi. Inizia la sua attività  come pubblicista cinematografico nel 1952. S è diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1959. Fra il "€™57 e il "€™66 pubblica i primi tre libri sul cinema, e nel frattempo collabora alle principali pubblicazioni specializzate, fra cui Bianco e Nero, Cinema, Cinema Nuovo, Cinema 60, Filmcritica, Schermi... caratterizzando la sua ricerca nella direzione storico-saggistica. Ha realizzato documentari cinematografici, lungometraggi a soggetto e programmi sia per la Rai che per le Tv private. Nel 1960 fonda il mensile Film Selezione, che dirige per un anno. Ha collaborato con conversazioni di carattere cinematografico a Raidue e Taitre, ha diretto una Enciclopedia pratica dello spettacolo in 80 fascicoli (Accademia, 1970-76) ed ha collaborato a volumi di carattere antologico e ha insegnato in numerose scuole di cinema. Ha realizzato programmi didattici sul cinema trasmessi anche sui canali delle reti Rai.
Documentarista: dal 1960 ha realizzato più di 100 opere di corto e medio metraggio tra cui: L"€™amata alla finestra; Bambini dell'€™acquedotto; I venditori di sogni; Minatore di zolfara; Il ballo delle vedove; La madonna di Gela; Il mercato delle pulci; Le ragazze dei grandi magazzini; Il gergo della malavita; A Orgosolo la terra ha tremato; La mafia del pesce; Un coro, una città ; Terzo mondo sotto casa.
Nastro d"€™Argento per il miglior documentario nel 1961 e nel 1974. Dirigente della cooperazione cinematografica, presidente della Nuova Cooperativa Doppiaggio, docente di regia all'€™Università  di Perugia e Terni, insegnante di documentario all'€™Accademia del Cinema e della Televisione di Cinecittà  e all'€™Accademia Rosebud di Roma, docente e Presidente Onorario della Scuola Permanente di Cinematografia e Teatro di Padova della Promovies.
Ha conseguito numerosi riconoscimenti partecipando inoltre a molti Festival internazionali tra cui quelli di Venezia, Berlino, Montreal, Valencia, Mosca. Lo scorso ottobre è stato premiato a Padova con il "€œPremio Giotto d"€™Oro per il Cinema 2007- 13° edizione"€ organizzato da PadovaFiere e dalla Promovies insieme all'€™attrice Anna Galiena.
Ha realizzato numerosi programmi per la televisione: Il pregiudizio sociale (7 puntate), P2 Story o dei misteri d"€™Italia (5 puntate), Il cinema cos"€™è, come si fa e come si vede (32 puntate).
Soggetto e sceneggiatura: La posta in gioco, Iris.
Regia e sceneggiatura: I misteri di Roma (I° episodio), Il sasso in bocca, Faccia di spia, Panagulis vive, Cento giorni a Palermo, Il caso Moro "€“ I giorni dell'€™ira, Contradiction, Narcos, Segreto di Stato, Giovanni Falcone, I banchieri di Dio "€“ Il caso Calvi, Guido che sfidò le Brigate Rosse.

Per ulteriori informazioni: www.promovies.it

PROMOVIES. SCUOLA PERMANENTE DI CINEMATOGRAFIA DI PADOVA
Tel. ++39 49 8718617 (segreteria telefonica e fax) - dalle ore 12:00 alle ore 15:30
mail: promovies@libero.it




Ilaria Drago. Suono-parola-emozione-corpo. Stage

Ilaria Drago. Suono-parola-emozione-corpo. Stage

Secondo "Workshop" della Stagione 2007/2008 di CONTRAPPUNTI, rassegna dedicata al teatro di ricerca e curata da TAM Teatromusica.

ILARIA DRAGO
presenta

SUONO-PAROLA-EMOZIONE-CORPO


Durante il laboratorio si svolgerà  un lavoro intenso sulla tecnica vocale e sulla ricerca della propria poesia interiore.
Un primo approccio dunque a quello che si intende per parola poetica teatrale fatta nascere dalla spontaneità  e dalla verità  interiore di chi partecipa. Sarà  stimolata anche la scrittura di una memoria, di una necessità , di una tensione da tradurre poi in parola teatrale.

Ilaria Drago attrice autrice, allieva di Perla Peragallo, lavora da anni per un teatro di poesia. Dal "€˜95 ha scritto, diretto e interpretato circa una ventina di opere teatrali. E"€™ fondatrice con Salah Ibrahim dell'€™associazione culturale "€œEl Mastaba"€ per la musica popolare egiziana a Firenze.
Ha fatto parte della compagnia di Leo de Berardinis e ha collaborato tra gli altri con Luigi Cinque, Nanni Balestrini, Solari-Vanzi.
Ha diretto l"€™opera barocca Los Elementos in scena all'€™Auditorium del Museo degli strumenti musicali di Roma.
Vincitrice del premio Elsa Morante per la letteratura 2006 con "€œMariacane"€.

Per informazioni e iscrizioni: melissa@tamteatromusica.it (tel 049/654669 )

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Contrappunti.


In bocca al lupo.

In bocca al lupo.

Ketty Grunchi e La Piccionaia-I Carrara
presentano


IN BOCCA AL LUPO
ispirato alla fiaba di Cappuccetto Rosso


Drammaturgia e regia Ketti Grunchi
Con: Ketti Grunchi e Laura Scudella
Voce narrante: César Brie
Collaborazione musicale: Rachele Colombo
Scenografia e luci: Yurij Pevere
Produzione: La Piccionaia "€“ I Carrara

Il libro In bocca al lupo è di Fabian Negrin edito da Orecchio Acerbo

C"€™era una volta un lupo. Nero, nero, nero, nero, nero...
No, non era cattivo!!!!!. Era fatto così. Voleva solo mangiare. Gman... gnam... gnam...



Ecco, come sempre, le storie. Quelle che "€œc"€™era una volta"€, perché parlano dirette al cuore, all'€™emozione, e si esprimono attraverso i simboli. Storie antiche come il mondo, che aiutano a crescere, a pensare, a correre con la mente.
Un racconto antico, quello di Cappuccetto Rosso, ripensato, reinventato e interpretato in modo originale rispettando ciò che da secoli le fiabe raccontano: la storia del bambino che cresce dentro il suo intricato bosco di emozioni, lungo la stradina per diventare grande.

età  consigliata 3-7 anni


Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.




Personale di Giuseppe Ferrara e incontro con il regista

Personale di Giuseppe Ferrara e incontro con il regista


MARTEDI' 5 FEBBRAIO 2008

ore 20:00 - NARCOS

Titolo Originale: NARCOS
Regia: Giuseppe Ferrara
Interpreti: Juan José Pinero, Adriana Sforza, Aldo Sambrell, Joel Maldonado
Durata: h 1.46
Nazionalità : Italia 1992
Genere: drammatico

Con la ricostruzione di questa storia vera, Ferrara illustra allo spettatore l'inaudito e tuttavia orrendamente naturale scenario nel quale un adolescente si trasforma in un assassino professionista, e porta l'intero pubblico alla scoperta dei fatti, delle ragioni e dei sentimenti che lo hanno condotto davanti a un giudice.
Jesus, Diego e Miguel sono tre ragazzi colombiani, le cui esistenze finiscono per incrociarsi sotto il segno del narcotraffico, piaga endemica, ed insieme fonte massima di redditi e attività  criminose nel paese. Jesus ruba auto di lusso che rivende a tale Cruzero, legato ai narcos. Diego è assoldato nell'esercito privato di un boss della droga, e partecipa a rastrellamenti e vendette contro chi si oppone e per aver risparmiato un ragazzino finisce in un campo fabbrica all'interno. Miguel, oltre a spacciare droga, uccide a pagamento. Jesus e Miguel fanno amicizia, e tra quest'ultimo e la sorella di Jesus, Mercedes, nasce una simpatia. In seguito ad una retata della Polizia i due ragazzi, riusciti a fuggire, finiscono al campo di Casualito, dove affiancano Diego nell'esercito del boss. Un soldato sorpreso a farsi passare droga da un lavorante viene immediatamente giustiziato assieme al complice. Il campo viene "ceduto" alle forze dell'ordine, ed i ragazzi tornano in città . Qui vengono inseriti in una scuola di delitto, dove imparano a sparare dalla motocicletta a sagome di cartone: in seguito i "pupazzi" sono ignari passanti che si trovano nel posto dove le vittime designate verranno a transitare. L'uccisione di innocenti turba Jesus, ma un compagno lo rassicura dicendogli che è solo questione d'abitudine. I killer adolescenti hanno denaro, belle ragazze, e si sentono padroni della vita e della morte. Ma essendo anche testimoni scomodi, vengono, una volta usati, eliminati da altri ragazzi addestrati come loro, in un mortale giro di vite. Morto Miguel, attirato in un agguato e ucciso da un poliziotto, Jesus, Diego e un altro baby killer, Chico, fuggono dalla città . Ma alla fine decidono di costituirsi e confessano tutto al giudice Ramirez, un uomo integerrimo. Ma anche nell'hotel prigione i testimoni non sono sicuri e Diego e Chico una mattina spariscono. Jesus decide allora di fuggire, e si rifugia in un villaggio, abbandonando per sempre il narcotraffico.
"Non ho fatto della morte uno spettacolo, bensì un documento di verità  . Questo film vorrei che servisse da monito".
"Tutte le mattine, in Colombia, centinaia di persone si svegliano avendo come unico scopo quello di uccidere qualcuno. Non credo si possa capire cosa sarà  la mafia di fine secolo, una vera e propria 'Gestapo' del sottosviluppo, se non si scende nei bassifondi di Medellin [...], se non si indagano i legami fra potere legale e criminale"
(G. FERRARA)

ore 22:15 - PANAGULIS VIVE

PANAGULIS ZEI (Panagulis vive)
Produzione: Cine 2000 per la RAI - Rete 2 Tv
Sceneggiatura: Giuseppe Ferrara, Piergiovanni Anchisi, Riccardo Iacona, Gianfrancesco Ramacci, con la collaborazione di Tanassis Valtinos
Regia: Giuseppe Ferrara
Direttore della fotografia: Silvio Fraschetti
Musica: Dimitri Nicolau (il disco ̓¨ stato stampato e distribuito dalla CGD Messaggerie Musicali. Cantano Lina Sastri e Maria Kannelou)
Durata: 110' versione cinema - 35 mm
4 episodi di 55' ciascuno, versione tv - 16 mm
Anno 1980
Distribuito dalla Sacis in Grecia, Germania, Francia, Urss

CAST: Stathis Giallelis, Pupella Maggio, Victor Cavallo, Adalberto Maria Merli, Marcella Michelangeli, Mike Morris, Paola Quattrini, Luigi Montini, Cristiano Censi, Daniele Dublino, Tonino Pulci

Grecia 1968: da una parte un gruppo di giovani democratici guidati dal poeta Alessandro Panagulis; dall'altra la dittatura militare che aveva abbattuto la democrazia. Il gruppo prepara un attentato contro il capo della giunta dei colonnelli, ma il piano fallisce: Panagulis e gli altri vengono catturati. Il processo, dopo 2 mesi e mezzo di sevizie nei confronti dell'imputato, si celebra senza alcun rispetto dei diritti della difesa. Dopo la sentenza di condanna a morte, l'indignazione mondiale trattiene la giunta dall'eseguire la sentenza. Da questo momento iniziano per il poeta 5 anni di atroci sofferenze e di torture programmate; Panagulis attua scioperi della fame e proteste scritte, compone poesie, tenta invano di evadere.
Il regime tenta in seguito la carta del rinnovamento: anche Panagulis ̓¨ amnistiato. Liberato, mentre a casa sua incontra gli amici, viene intervistato dalla giornalista Oriana Fallaci; tra i due inizia un rapporto di reciproca intesa.
In Italia Panagulis continua la sua attivitàƒ politica. Entrato in crisi il potere dei colonnelli, Karamanlis prende il potere e ristabilisce le libertàƒ formali. Panagulis rientra in patria: viene eletto deputato, testimonia al processo contro i colonnelli golpisti, partecipa a dimostrazioni e scioperi. In possesso di documenti segreti importanti, sta per presentare un'interrogazione quando muore in un incidente automobilistico che, fin dal primo momento, appare pieno di ambiguitàƒ . Una folla immensa partecipa al suo funerale. Molti gridano: "Panagulis vive!"

FESTIVAL
Selezionato per la sezione 'Controcampo italiano' al Festival di Venezia, 1980
Selezionato per il Festival di Mosca, 1980
Selezionato per il Festival cinematografico di Carrara, 1980
Selezionato per il Festival internazionale dell'attore (Montalcino), 1981

PREMI
Laceno d'oro per la regia al Festival di Avellino, 1981
Targa per un cinema migliore del Cineclub di Napoli, 1981
Premio Nazionale di Cultura Piazza Navona per la regia televisiva, 1982

MERCOLEDI' 6 FEBBRAIO 2008


ore 20:00 - GIOVANNI FALCONE
Regia: Giuseppe Ferrara
Soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Ferrara e Armenia Balducci
Direttore della fotografia: Claudio Cirillo AIC
Scenografo: Nino Formica
Costumista: Danda Ortona ASC
Fonico di presa diretta: Mario Dallimonti
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Musica: Pino Donaggio
Prodotto da Giovanni Di Clemente per la Clemi Cinematografica
Anno 1993

CAST: Michele Placido, Anna Bonaiuto, Massimo Bonetti, Gianni Musy, Paolo Di Giorgio, Pietro Biondi, Gianfranco Barra, Marco Leto, Ivana Monti, Giancarlo Giannini

Palermo, inizio anni Ottanta: la mafia ha messo a segno i primi grandi delitti, uccidendo tre giudici, il responsabile della Mobile, il presidente della Regione, il prefetto; ha iniziato una sanguinosa guerra intestina con centinaia di morti per controllare il narcotraffico. Per chi, come il giudice Falcone, vuole ancora indagare, arrestare, emettere sentenze il rischio è altissimo. Eppure alla Mobile e alla Procura di Palermo soffia un vento nuovo: anche il collega di Falcone Paolo Borsellino e il commissario Cassarà  , con alle spalle il capo della Procura Chinnici, sono i convinti propulsori di inchieste e processi sempre più stringenti. Moriranno tutti.
Il film è la ricostruzione fedele di questo ragionato (anche se tragico) tentativo di battere la mafia in un contesto sociale pieno di ambiguità  , quello che alcuni giornalisti hanno voluto battezzare 'la palude' e che gli stessi inquirenti chiamavano 'la zona grigia'.
Il racconto segue l'attività  di Falcone lungo un decennio: indagini, nuovi metodi di lavoro giudiziario, confessioni di boss pentiti, colpi di scena, telefoni senza controllo e un'idea precisa che il giudice porta avanti con tenacia: la mafia è un fenomeno criminale unitario, di gigantesche proporzioni, che quindi ha bisogno di una mole investigativa e giudiziaria altrettanto grande e unitaria.

ore 22:30 - IL CASO MORO
Produzione Yarno Cinematografica - Mauro Berardi
Regia: Giuseppe Ferrara
Sceneggiatura: Giuseppe Ferrara, Armenia Balducci, Robert Katz
AR: Terpsichori Kolosov
Assistente R: Franco Angeli
Direttore fotografia: Camillo Bazzoni
OP: Roberto Brega
Scenografia: Frigeri
Costumista: Laura Vaccari Ferrara
Aiuto Costumista: Annamaria Marsella
MO: Roberto Perpignani
Musica: Pino Donaggio
Anno 1986 - Durata 113' - Colore

CAST:Gian Maria Volontè, Margherita Lozano, Mattia Sbragia, Consuelo Ferrara, Enrica Maria Modugno, Bruno Zanin, Erica Rosso, Daniele Dublino, Piero Vida, Luciano Bartoli, Bruno Corazzari, Daniela De Silva, Maurizio Donadoni, Danilo Mattei, Umberto Rhao, Paolo Scalandro, Franco Trevisi

Roma, 16 marzo. E' mattina. Il presidente Aldo Moro saluta la sua famiglia senza sapere che non la rivedrà  mai più. Deve raggiungere il Parlamento insieme alla scorta: qui il Governo che ha contribuito a mettere in piedi, guidato da Andreotti, è pronto al grande giorno: per la prima volta in Italia verrà  sostenuto e affiancato anche dal Partito Comunista.
Un commando delle Brigate Rosse gli tende un agguato e lo rapisce, dopo aver ucciso i 5 uomini che lo proteggevano: per l'intera nazione è uno shock: Dopo 55 giorni di prigionia, i rapitori uccideranno Aldo Moro, sebbene avessero promesso di liberarlo.
Il film racconta dei giorni di detenzione, del dolore e dell'impegno vano della famiglia, della furia ideologica dei brigatisti contro il sistema, di un Aldo Moro che tenta di comunicare attraverso alcune lettere indirizzate al Papa, ai leaders della Dc, a Craxi, ad amici, che non viene creduto ed è anzi ritenuto folle o costretto a scrivere dai rapitori, abbandonato dagli amici, dai politici, dalle alte cariche dello Stato.

GiIOVEDI' 7 FEBBRAIO 2008

ore 20:00 - CENTO GIORNI A PALERMO
Sceneggiatura: Giuseppe Ferrara, Giorgio Arlorio e Piergiovanni Anchisi, Riccardo Iacona, Peppuccio Tornatore, William Laurent
Regia: Giuseppe Ferrara
Direttore della fotografia: Silvio Fraschetti
Scenografia: Antonio Visone
Montaggio: Mario Gargiulo
Musica: Vittorio Gelmetti
Costumi: Laura Vaccari Ferrara
Anno 1984 - 35 e 16 mm - Colore - Durata: 110' - Video 3/4''
Distribuzione cinematografica (fino al 1988): Titanus
Distribuzione all'estero: Cecilia, Parigi
CAST: Lino Ventura, Giuliana De Sio, Stefano Satta Flores, Adalberto Maria Merli, Lino Troisi, Arnoldo Fo̓ , Accursio Di Leo

Il generale Dalla Chiesa, già  distintosi nella lotta al terrorismo, viene nominato prefetto di Palermo perchè coordini la lotta alla mafia con speciali poteri che però gli vengono soltanto promessi. Le iniziative del prefetto, nonostante un ennesimo feroce delitto (l'assassinio dell'onorevole Pio La Torre) che nei propositi mafiosi intende intimorire il generale, danno uno stimolo deciso a tutte le forze dell'ordine e, avvicinando i cittadini, promuovono una coscienza popolare antimafiosa.
Dalla Chiesa, che intanto ha sposato una giovane e intelligente crocerossina che lo raggiunge a Palermo, diventa sempre più pericoloso per la mafia, che decide di ucciderlo: alcuni killers uccidono il generale e la moglie in via Carini, a Palermo, il 3 settembre 1982.

PREMI
Premio associazione Amici dello spettacolo 1984
Targa Cineforum e Assessorato servizi sociali di Messina 1984
Targa Associnema e Cineclub Napoli per un cinema migliore 1984
Airone Fedic al Festival di Montecatini 1984
Premio SIAE per la migliore colonna sonora nel periodo 1980-1984

ore 22:30 - SEGRETO DI STATO
Regia: Giuseppe Ferrara
Soggetto: Andrea Purgatori
Sceneggiatura: Andrea Frezza
Direttore fotografia: Claudio Cirillo
Scenografia: Antonio Formica
Costumi: Tiziana Mancini
Musiche: Pino Donaggio
Montaggio: Adriano Tagliavia
Organizzazione generale: Maurizio Pastrovich
Anno 1995 - Durata - Colore
CAST: Massimo Ghini, Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Tony Sperandeo, Isabel Russinova, Mariella Valentini, Adriana Russo, Giampiero Bianchi, Adalberto Maria Merli

Un' autobomba esplode nei pressi della Stazione di Milano, uccidendo una pattuglia della Polizia e due extra-comunitari. Mentre il SISDE arresta, dopo tre sole ore, un pregiudicato mafioso e accusa come mandante un uomo dello stesso SISDE, Peppe Fossati (che avvisato da un collega si defila), il ministro convoca (tramite il funzionario Carmine Muschio) Carlo Tommasi della DIA ad occuparsi delle indagini, coordinate dal giudice Francesca Savona. Poi il capo del SISDE, Ermes Ravidà , fornisce a costei un dossier su Fossati, compromettente ma inattendibile. Frattanto costui si incontra dapprima col collega che lo ha salvato, e poi elimina in una discarica un altro agente, Biondi, incaricato di "suicidarlo". Fossati, che ha una relazione con la giornalista Laura Melli, sa ora che a Ravidà  interessano i dati di un dischetto che egli incarica di far spedire ad un fermo posta romano all'amica Calvesi. Mentre costei porta in Svizzera documenti compromettenti viene eliminata da alcuni killer che bruciano l'automobile. Ma Tommasi, che è scampato frattanto ad un attentato insieme al giudice Savona, recupera un foglio di carta dall'automobile dalla cui lettura comprende che i "fondi neri" sono alla base del complotto. Fossati, dopo che ha fatto irruzione a casa di Ravidà  e gli ha sottratto un secondo dischetto, contatta Tommasi per un incontro a Roma, ma viene ucciso da un killer, a sua volta eliminato da Carlo che riesce a recuperare la chiave della cassetta dove si trovano i dischetti coi nomi dei corrotti, pagati con i "fondi neri" del SISDE, tra cui il ministro ed anche l'amico Muschio, al quale aveva confidato dell'incontro con Fossati. Ravidà  viene arrestato, il ministro è incriminato e Muschio, sopraffatto dal rimorso, si uccide.

Venerdì 8 febbraio 2008
ore 20:00 - INCONTRO CON IL REGISTA GIUSEPPE FERRARA
"Il cinema cos'è, come si fa e come si vede".


A seguire proiezione dei cortometraggi Promovies "Mondomeraviglioso", "Anzgregovisna! Spasiba tabarish Joseph", "Lovers"

A seguire proiezione di:

GUIDO CHE SFIDO' LE BRIGATE ROSSE
Anno 2006
Origine ITALIA
Genere DRAMMATICO, POLITICO
Regia : Giuseppe Ferrara
Cast: Massimo Ghini (Guido Rossa ) - Gianmarco Tognazzi (Riccardo Dura ) - Anna Galiena (Silvia Rossa ) - Corrado Invernizzi (Operaio) - Giulio Buccolieri (Brigatista ) - Maria Rosaria Omaggio (Elsa Morante) - Mattia Sbragia
Sceneggiatura: Giuseppe Ferrara, Heidrun Schleef, Daniele Aliprandi
Fotografia: Riccardo Gambacciani
Musiche: Pino Donaggio
Montaggio: Adriano Tagliavia
Costumi: Barbara Molinari


All'alba del 24 gennaio 1979 in via Fracchia a Genova il brigatista rosso Roberto Dura è appostato con altri due compagni in attesa che il sindacalista e operaio dell'Italsider Guido Rossa esca di casa per andare al lavoro. Tre mesi prima Rossa ha denunciato un suo collega di lavoro, Francesco Berardi, per aver diffuso volantini delle BR all'interno della fabbrica. Arrestato e processato per direttissima, Berardi è stato condannato a 4 anni e mezzo di carcere. Per questo, la mattina del 24 gennaio, Rossa viene gambizzato come aveva stabilito il comitato esecutivo dei terroristi. Ma Dura ha un ripensamento. Torna indietro e uccide Rossa.
Le fabbriche si fermano e si formano spontaneamente cortei di protesta, la notizia viene proposta nei telegiornali nazionali, l'impressione, ovunque, è enorme.
Viene allestita la camera ardente nel teatro cral dell'Italsider, migliaia di persone vogliono rendere omaggio al coraggioso operaio, a colui che "ha sfidato del Brigate Rosse".
Tra le tante testimonianze di cittadini e autorità  è toccante quella del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che rende omaggio alla salma, e gli pone su un cuscino la medaglia d'oro al valor civile. Dice Pertini: "Gli operai hanno compreso la necessità  di difendere a tutti i costi questa Repubblica. C'è costata venti anni di lotta antifascista, di sacrifici, di morti. Non c'è stata regalata e va difesa a tutti costi".
Dalla fine del 1979 iniziò la dissoluzione della colonna brigatista genovese. Il 28 Marzo 1980 i carabinieri del Generale Dalla Chiesa assalirono il covo Br di Genova e ucciser Roberto Dura.

Guido ROSSA interprete Massimo Ghini
Operaio di origine veneta ma genovese d'adozione, iscritto al PCI e sindacalista della CGIL all'Italsider di Genova-Cornigliano, nell'ottobre del 1978 Rossa nota un uomo intento a nascondere volantini delle B.R. dietro a un distributore di bevande. L'operaio è Francesco Berardi, che cerca di fuggire ma viene fermato dalla vigilanza della fabbrica e subito si dichiara prigioniero politico. Viene consegnato ai carabinieri e arrestato. Guido Rossa denuncia Berardi e testimonia al processo, nel quale Berardi, poi suicida in carcere, viene condannato a quattro anni e mezzo di reclusione. Per alcuni mesi il sindacato offre a Rossa una scorta, temendo una vendetta dei brigatisti, che arriva il 24 gennaio 1979. Rossa esce di casa e sale in macchina. Un commando composto da Riccardo Dura, Vincenzo Gagliardo e Lorenzo Carpi lo attende e gli spara uccidendolo. ͈ la prima volta che le Brigate Rosse uccidono un iscritto al PCI e un sindacalista. La rabbia e l'indignazione è enorme. Al funerale, cui partecipano 250.000 persone, presenzia il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. L'omicidio di Rossa segna una svolta nella storia delle Brigate Rosse, che da quel momento non riusciranno più a trovare alcun sostegno nel proletariato. Guido Rossa è anche ricordato per la sua attività  di alpinista e il suo impegno nel Club Alpino Italiano

Riccardo DURA (Roberto) interprete Gian Marco Tognazzi

Ex militante di Lotta continua, membro di primo piano della leggendaria colonna genovese delle Brigate rosse, Riccardo Dura è l"€™uomo che il 19 gennaio 1979 uccide Guido Rossa. A sparare per primo è Vincenzo Guagliardo, l"€™altro membro del commando brigatista che, nei piani dell'€™organizzazione, deve "€œsolo"€ ferire alle gambe l"€™operaio dell'€™Italsider, colpevole di aver denunciato e fatto arrestare Francesco Berardi. Dura, dopo che i colpi sparati da Guagliardo sono già  andati a segno, decide di giustiziare Rossa "€œperché le spie vanno uccise"€. Riccardo Dura "€˜Roberto"€™ muore il 28 marzo 1980, in quella stessa strada di Genova, via Fracchia, dove poco più di un anno prima aveva ucciso Guido Rossa. Muore insieme ai compagni Lorenzo Betassa, Annamaria Ludman e Piero Panciarelli, tutti uccisi dal nucleo antiterrorismo di Dalla Chiesa in quella che è passata alle cronache come la strage di via Fracchia. Dura è l"€™unico che non viene subito identificato dai carabinieri; a farlo provvederanno le stesse Brigate rosse con una telefonata all'€™Ansa del 3 aprile 1980.


ORE 22:30 - I BANCHIERI DI DIO - IL CASO CALVI
Titolo originale: I banchieri di Dio - Il caso Calvi
Nazione: Italia
Anno: 2001
Genere: Storico/Drammatico
Durata: 130'
Regia: Giuseppe Ferrara
CAST: Omero Antonutti, Pamela Villoresi, Giancarlo Giannini, Alessandro Gassman, Rutger Hauer.
Produzione: Sistina Cinematografica
Distribuzione: Columbia Tristar
Data di uscita: 08 Marzo 2002 (cinema)

Il film inizia caduta del finanziere Sindona e con la richiesta di aiuto, da parte di questi al presidente del Banco Ambrosiano Veneto, Roberto Calvi (Omero Antonutti), che però rifiuta. E' questo l'inizio della fine. Dopo un po' Calvi stesso viene indagato, gli viene sequestrato il passaporto, quindi viene arrestato. La moglie del banchiere (Pamela Villoresi) cerca di aiutarlo con ogni mezzo...

MERCOLEDI' 13 FEBBRAIO 2008

ore 20:00 - IL SASSO IN BOCCA
Regia: Giuseppe Ferrara
SceneggiaturaGiuseppe Ferrara
Data di uscita1970
GenereDocumentario
CAST: Franca Sciutto, Bill Vanders, Benedetto Colajanni, Vito Zappala

Il "sasso in bocca" è lo sfregio che la mafia compie sul cadavere di un affiliato che ha rivelato segreti ad estranei. La mafia moderna ha le sue radici storiche e sociologiche nella nascita del capitalismo americano ai tempi dell'elezione di Roosvelt, mediante l'instaurazione di particolari rapporti tra la mala americana e zone mafiose della Sicilia. Le lotte sindacali, il proibizionismo, gangsterismo e potere politico, sono i poli che, negli Stati Uniti, risentono fortemente di analogie con la situazione italiana. Tale parallelismo è dimostrato dal viaggio in Sicilia di Mussolini, dai contatti dello stesso con Vito Genovese e dalle repressioni superficiali allora demandate alle forze di polizia. Lo sbarco degli Alleati nell'isola italiana trova un appoggio nella mafia, che se ne vale per imporre nell'immediato dopoguerra i movimenti separatisti, la lotta ai sindacati, la violenza religiosa, il banditismo e le coercizioni elettorali. Fallito il tentativo di condurre la mafia, mediante il separatismo, a potere legale, la meta viene raggiunta occultamente e di fatto con l'alleanza ad alto livello tra mafia e potere capitalistico. I metodi e le sottili ramificazioni della mafia divengono strumento di terrore e di potenza. Lo dimostrano le scoperte degli inquirenti in Sicilia e negli Stati Uniti: stessi sistemi, stessa omertà . "Cosa nostra", in America, domina dall'alto con Anastasia e Genovese; la mafia, in Sicilia, ha il suo potere nei mercati nell'edilizia, nella droga con esponenti come Calcedonio di Pisa e Angelo La Berbera.

ore 21:30 - IL CINEMA DOCUMENTARIO DI GIUSEPPE FERRARA
Documentari del periodo 1961-1972, in collaborazione con la Cineteca Comunale di Bologna


ore 22:30 - CONTRA-DICTION. Il caso Nicaragua
Regia e montaggio: Giuseppe Ferrara
Collaborazione alla regia: Tiziana Gagnor
Collaborazione al montaggio: Giuliana Zamariola
Assistente al montaggio: Andrea De Angelis
Aiuto regia e organizzazione in Nicaragua: Claudio Coronati
Lettura poesie: Lina Sastri e Mattia Sbragia (Fernando Rey nella versione spagnola)
Speaker: Adalberto Maria Monti
Direttore fotografia: Giacomo Testa
Fonico presa diretta: Gianni Sardo
Musica: Luciano e Maurizio Francisci
Organizzazione generale: Gianni Minello
Coordinamento: Carlo Bensi
Testi e interviste: Luigi Troiani
Anno: 1987 - Durata 100' (versione spagnola) e 90' (versione italiana)
Colore - Formati: 16 mm, cassette video VHS e 3/4

Il 'documentario' si propone non come un'inchiesta di tipo giornalistico-divulgativo, ma come un'opera d'autore.
Il film propone sequenze che mostrano la realtà  presente, la quotidianità  della gente, le mutilazioni della guerra e l'intensa volontà  di pace, per poi prendere in considerazione il passato del Paese: dalla figura di Sandino, alla dinastia dittatoriale dei Somoza, ai suoi appoggi internazionali, alle feroci repressioni, alla fondamentale 'censura' del terremoto del '72, al maturare della lotta di liberazione, all'insurrezione, fino alla vittoria della rivoluzione sandinista.
Mantenere viva la memoria storica e illustrare le controversie del presente: queste le linee guida del lungometraggio, che illustra anche il laboratorio di un nuovo modello politico, la fondamentale partecipazione dei cristiani alla lotta di liberazione e al governo, la guerra diretta e indiretta, dalle azioni dei 'contras' all'embargo economico. E ancora il sottosviluppo del Paese e, in contrapposizione, le forze che nonostante tutto continuano a portare avanti un modello diverso: i giovani, le donne, i lavoratori. E i problemi legati alla questione etnica, la democrazia, la solidarietà  internazionale.
Nel finale, accanto alle tragedie, alle contraddizioni, alla guerra, alla morte, esplode, oltre alla volontà  di "No venderse ni rindirse" (non vendersi né arrendersi), un'altra caratteristica dello spirito 'nica': la "alegria", la sete di pace.

Partecipa alla serata Maurizio Tarantino autore della tesi di laurea "Il documentario d'inchiesta nel Sud Italia di Giuseppe Ferrara".

Giovedì 14 febbraio 2008
ore 20:00 - I BANCHIERI DI DIO - IL CASO CALVI
ORE 22:30 - GUIDO CHE SFIDO' LE BRIGATE ROSSE

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Fronte del Porto Filmclub 2008.

I mercoledì del Torresino con Ingmar Bergman

I mercoledì del Torresino con Ingmar Bergman


Prosegue l'omaggio al grande regista svedese, morto lo scorso anno all'età  di 89 anni.
Ingmar BERGMAN, figlio di un pastore della corte reale svedese, era nato il 14 luglio 1918 ed esordì mettendo in scena numerosi drammi a Goteborg e a Stoccolma. Solo in un secondo tempo si dedicò al cinema, che gli diede fama internazionale. Ma il teatro restò al centro dei suoi interessi.
Vinse tre Oscar: nel 1961 per la 'Fontana delle Vergini', nel 1962 per 'Come in uno specchio' e nel 1984 per 'Fanny e Alexander'.

Mercoledì 30 gennaio 2008, ore 21:15
Proeizione del film:


IL VOLTO di Ingmar Bergman
[b/n] Svezia 1958 "€“ 1h 41"€™

Titolo originale: Ansiktet
Aanno: 1958
Paese: Svezia
Genere: Drammatico
Cast: Max von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand, Bibi Andersson, Erland Josephson, Naima Wifstrand, Gertrud Fridh, Ake Fridell, Bengt Ekerot, Birgitta Petterson, Toivo Pawlo

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA AL FESTIVAL DI VENEZIA (per la «raffinatezza formale»)

Metà  Ottocento. La compagnia "medico-ipnotica" guidata dal misterioso e muto Albert Vogler (Max Von Sydow) è costretta ad offrire uno spettacolo di magia privato davanti ad una piccola platea di rappresentanti dell'ordine costituito: l'arcigno capo della polizia, il console e l'inquieta moglie, e sopratutto il dottor Vergerus, un freddo medico razionalista che detesta "l'inesplicabile" rappresentato da Vogler e vuole a tutti i costi smascherare i suoi trucchi, ma finirà  per restarne vittima.....

Realtà  e illusione. Vero e falso, la maschera e il volto, la maschera teatrale di Vogler, la maschera razionalista di Vergerus destinata, sia pur per breve tempo, a cadere. In questo film nessuno è quel che dice di essere. Un film sulla potenza dell'arte e la sua illusione destinata a scontrarsi con le convenzioni sociali, a scuoterle mostrandone la falsità 

[...]Una riflessione sull"€™illusione dell'€™arte e sul suo rapporto col potere, considerata una delle opere più personali di Bergman. L"€™allegoria è certo trasparente e verbosa e von Sydow che, con aria perennemente accigliata, distilla sentenze memorabili, alla prova del tempo fa sorridere, ma, al contrario, non sono invecchiate le parti tenute sul filo del fantastico "€” tra i migliori esempi dell'€™espressionismo bergmaniano" (tratto da: Il Dizionario dei Film (Paolo Mereghetti)


Mercoledì 13 febbraio 2008, ore 21:15
Proeizione del film:


LA FONTANA DELLA VERGINE (Jungfrukällan) di Ingmar Bergman
"€“ [b/n] Svezia 1959 "€“ 1h 28"€™

Titolo originale: 'Jungfrukällan'
Paese: Svezia
Anno: 1960
Durata: 89 minuti
Colore: B/N
Audio: sonoro (mono)
Rapporto: 1,37 : 1
Genere: drammatico
Soggetto: Leggenda popolare
Sceneggiatura: Ulla Isaksson
Casa di produzione: Svensk Filmindustri
Interpreti e personaggi: Max von Sydow: Tör; Birgitta Valberg: Märet; Gunnel Lindblom: Inger; Birgitta Pettersson: Karin;
Fotografia: Sven Nykvist
Montaggio: Oscar Rosander
Effetti speciali:
Musiche: Erik Nordgren
Scenografia: P.A. Lundgren
Costumi: Marik Vos-Lundh
(come Marik Vos)
Trucco: Börje Lundh

OSCAR al miglior film straniero
GOLDEN GLOBE per il miglior film straniero
SPECIAL MENTION al Festival di Cannes


Il film è tratto da una leggenda svedese del XIV secolo, Töre"€™s dotter i wänge, e viene da molti considerato uno dei minori del regista svedese; eppure contiene in sé molti dei temi cari a Bergman.
Nella Svezia medievale, oscura e barbarica, una giovane viene stuprata e assassinata da tre pastori che poi, per sfuggire alla cattura, si rifugiano proprio dai genitori della ragazza. E quando costoro, smascherati i visitatori, fanno giustizia, una fontana inizia miracolosamente a zampillare presso il cadavere della vittima.
Uno dei Bergman più duri,ma sicuramente anche uno dei più aperti alla speranza. Pochi i dialoghi e Bergman parla soprattutto con le immagini. Immagini che, specie per i paesaggi, sono bellissime.

L'omaggio del circolo "The Last Tycoon" al grande cineasta svedese proseguirà  il 27 febbraio 2008 con la proiezione del film "IL FLAUTO MAGICO" e il 12 marzo 2008 con il film "SARABANDA".

Per tutte le altre informazioni sulla programmazione si rinvia a: Cinema Invisibile. Gennaio-marzo 2008.

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