Photo Open Up a Palazzo Angeli

Photo Open Up a Palazzo Angeli

Le mostre in programma a Palazzo Angeli

Oltre alle mostre ufficiali del festival, anche il “fuori festival“ offre iniziative da non perdere come le quattro personali allestite a Palazzo Angeli.
In mostra i progetti fotografici di Paolo Coltro, Mario Dal Molin, Ornella Francou e Caterina Santinello.

PAOLO COLTRO
Visti da vicino

MARIO DAL MOLIN
Andata e ritorno

ORNELLA FRANCOU
Daily Routine

CATERINA SANTINELLO
Il Viaggio

Informazioni

Orari: sabato e domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
cell. 338 5073735

info@photopenup.com
www.photopenup.com
 

Photo Open Up a Palazzo Zuckermann

Photo Open Up a Palazzo Zuckermann

Alunne in posa un secolo fa nella Scuola Femminile Pietro Scalcerle di Padova

La mostra ripercorre, attraverso fotografie conservate presso l’Istituto di Istruzione Superiore Pietro Scalcerle di Padova, l’attività dell’allora Scuola Femminile, fondata dal Comune di Padova nel 1869 per rispondere a una crescente domanda di istruzione superiore per le giovani donne. Attivo ininterrottamente dal 1870, pur se tra molti cambiamenti, l’istituto celebra quindi, proprio quest’anno, il suo centocinquantenario.

Le fotografie testimoniano per lo più la presenza delle attività didattiche contemplate dopo l’accorpamento, nel 1905-1906, con la Scuola Professionale Femminile privata, a sua volta attiva in città fin dal 1893. Realizzate nel corso di più campagne di ripresa tra il 1905 ca. e l’immediato inizio degli anni Venti del Novecento, costituiscono un esempio significativo del diffuso impiego della fotografia nella predisposizione di raccolte iconografiche funzionali alla presentazione e promozione degli istituti scolastici da far valere in occasione di eventi e manifestazioni espositive che coinvolgevano il mondo della scuola, quali ad esempio, per Padova, la seconda e la terza “Fiera Internazionale di Campioni”, tenute in città nel 1920 e 1921, a cui la scuola partecipò.

cura scientifica: Sara Filippin
realizzazione tecnica: Silvia Refatto
ricerca storica: Patrizia Zamperlin e Mario Colombo

Info
ingresso gratuito, ogni venerdì sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00
Prenota la tua visita

Photo Open Up ai Musei Civici

Photo Open Up ai Musei Civici

Resonance
From the 2020 Three Shadows Award Exhibition

Il festival Photo Open Up presenta Resonance, la mostra annuale promossa dal Three Shadows Photography Art Centre di Pechino, uno dei più rinomati musei internazionali nel campo della fotografia contemporanea. L’eccezionale partnership presenta uno spaccato sulla scena artistica della Cina, paese così duramente colpito dalla pandemia globale che ha inevitabilmente condizionato le opere di molti autori, i quali hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla loro quotidianità ai tempi del lockdown.

Gli stessi curatori del museo asiatico hanno espresso come le interazioni online sono fortemente aumentate durante il corso della pandemia, e come il significato delle azioni individuali si è fatto più evidente. Questo virus ci ha mostrato come la portata e la rapidità della vita moderna possono amplificare scelte apparentemente minori, dando loro maggiore energia e importanza. In una tale situazione non è possibile fare a meno di riconsiderare il ruolo che gli individui svolgono in un sistema globalizzato: più il mondo intorno a noi diventa sempre più difficile da capire, più le esplorazioni di sé e della società diventano intrecciate con i nostri dubbi.

In mostra sono presenti i lavori di otto tra i migliori fotografi cinesi della scena contemporanea che agiscono attraverso la fotografia di paesaggio, il ritratto, ma anche le visioni sperimentali di una nazione che da oltre un ventennio è tra i protagonisti indiscussi della scena artistica globale trattando i temi dell’identità, della memoria e delle mutazioni del territorio.

Autori: Bai Shan, Guo Beihua, Joy Island, Wang Chunshuai, Wang Xuehan, Wu Jauchen, Yu Jiayue, Zhou Qiang

La mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituto Confucio all’Università di Padova

a cura di: Carlo Sala
La prestigiosa sede dei Musei Civici agli Eremitani ospita l’esposizione che porta il titolo dell’edizione 2020 del Festival: Latitudini quotidiane.
Con oltre cento lavori la mostra vuole mappare alcuni dei migliori esiti della fotografia  nazionale.
Gli artisti esposti propongono la loro visione di una fotografia contemporanea che racconta il quotidiano – attraverso oggetti comuni  e luoghi familiari – facendone però emergere elementi nascosti e talvolta perturbanti. Il fotografo sa cogliere questi aspetti offrendo una visione critica e alternativa di ciò che consideriamo come quotidiano e spesso passa inosservato. 

In tal senso la mostra sarà suddivisa in tre capitoli che declinano il tema: l’animismo degli oggetti che ci circondano, le relazioni che si dipanano nella famiglia e nella comunità, e il rapporto simbiotico con la comunicazione visiva del web.
La mostra sarà composta da oltre venti artisti che proporranno produzioni inedite o ripensate per la mostra, alcune delle quali di strettissima attualità, spaziando dalla visione documentaria, in relazione al paesaggio e alla figura umana, agli esiti di ricerca che rileggono il reale. 

In mostra gli autori: Eleonora Agostini, Silvia Bigi, Alessandra Carosi, Tomaso Clavarino, Marina Caneve, Valentina D’Accardi, Giorgio De Vecchi, Giulia Iacolutti, Federica Landi, Sara Lorusso, Luca Massaro, Gloria Pasotti, Filippo Romano, Claudia Petraroli, Simone Schiesari, Marco Schiavone, Enrico Smerilli, Davide Trabucco e Vaste Programme.
 
Info
ingresso gratuito, ogni venerdì sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00.
Prenota la tua visita

 

Photo Open Up alla Cattedrale Ex Macello

Photo Open Up alla Cattedrale Ex Macello

Le mostre in programma alla Cattedrale Ex Macello

TRE SGUARDI DALL'IRAN
Autori: Ali Daghigh, Mehrdad Matin Daftari e Moghadam Nasim
A cura di Persia Mohseni
Negli ultimi due decenni è venuta meno l'egemonia dei paesi occidentali nel sistema dell'arte e sono emerse le scene nazionali di paesi del Medio Oriente, dell'Africa e dell'Asia delineando quello che gli storici hanno definito i fenomeni del Multiculturalismo e Post-colonialismo artistico. In questo quadro una delle nazioni più significative è certamente l'Iran che si è distinta proprio nel campo della fotografia. Persia Mohseni ha selezionato il lavoro di tre autori tra i più interessanti del panorama nazionale che uniscono la profonda identità nazionale al sentire espressivo dell'arte contemporanea internazionale. In mostra appare una scena culturale sospesa tra elementi della tradizione e innovazione, spaziando dalla fotografia di ritratto - con una particolare attenzione alla condizione della donna - alla fotografia di viaggio fino alle immagini che derivano da azione e performance dove il corpo è un veicolo espressivo.

GIULIA AGOSTINI. Una storia vera
Negli spazi dell'Ex Macello viene presentata la prima mostra personale in una istituzione cittadina di Giulia Agostini, giovane autrice padovana vincitrice di prestigiosi premi (tra cui il Nascimben) che ha esposto le sue immagini in vari contesti internazionali, tra cui svetta la mostra personale di qualche anno fa a New York.
Il tema del Festival è uno dei cardini della ricerca dell'autrice che propone una serie di immagini fortemente personali dove compaiono anche autoritratti domestici, luoghi e ritratti di amici che popolano la sua quotidianità. La Agostini ama stare per ore con i soggetti che intende immortalare per innescare un sottile dialogo ed entrarvi in empatia fino a fargli dimenticare la presenza dell'obiettivo fotografico.
Quello che connatura queste foto è il rapporto diretto e personale che si instaura tra la fotografa e i soggetti ritratti per raccontare scene quotidiane, ma che hanno la capacità di instaurare delle narrazioni. Infatti il gesto colto dalla fotografia è solo all'apparenza frammentario e marginale, perché da esso si possono intuire le vicende personali e gli stati d'animo che sottendono a quelle giovani esistenze a cui si uniscono immagini di paesaggio con una affinità alla street photography e still di oggetti domestici che sanno rendere profonde suggestioni creando un composito mosaico visivo.

THE IMAGE AS PROCESS
Autori: Francisco Alarcon, Claudio Beorchia, Filippo Berta, Francesca Catastini, Federico Clavarino, Gloria Dardari, Achille Filipponi, Alessandro Laita e Chiaralice Rizzi, Luca Marcelli, Filippo Minelli, Caterina Morigi, Novella Oliana, Nicolas Polli, Jessica Raimondi, Fabio Ranzolin, Giovanna Repetto, Michele Sibiloni, Rocco Venezia, Lorenzo Vitturi, Tilo&Toni.
A cura di Carlo Sala e The Cool Couple
La mostra The image as process conferma la vocazione del Festival a portare a Padova le ricerche più innovative del panorama contemporaneo attraverso l'opera di venti autori di varie generazioni selezionate dai maggiori operatori italiani.
Le ottanta opere in mostra sono una riflessione su come le immagini assumano i significati più diversi a seconda dei contesti in cui sono viste e fruite dallo sguardo - a casa sugli smartphone, nella pubblicità lungo le strade o nei musei - e di come vi siano dei continui processi di risignificazione che siamo portati a innescare nei momenti in cui si svolge la nostra vita quotidiana. Il palinsesto visivo di immagini su cui si fonda la mostra tratterà dieci assi tematiche (Antropocene, Biopolitica, Catastrofe, Comunità, Incertezza, Immagine politica, Invisibilità vs. proliferazione dell'immagine, Metafotografia, postfotografia e ricerche sul linguaggio, Paesaggio, Processi sociali) nell'ambito del quale lo spettatore stesso è invitato a delineare nuovi significati e orizzonti visivi.
La mostra curata da Carlo Sala con il collettivo The Cool Couple è il frutto di un processo di riflessione che ha visto la partecipazione, come segnalatori dei progetti esposti, dei più importanti professionisti del panorama nazionale.
​La mostra è realizzata in collaborazione con Fondazione Francesco Fabbri Onlus e il Festival F4 / UN'IDEA DI FOTOGRAFIA.

Informazioni

Orari: Venerdì, sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso libero su prenotazione
info@photopenup.com
www.photopenup.com

Photo Open Up alla Galleria Cavour

Photo Open Up alla Galleria Cavour

Le mostre in programma alla Galleria Civica Cavour

CRONOS. Una questione di tempo
Le tre mostre del progetto CRONOS, a cura di Silvia Camporesi, sono l'esito di un bando internazionale che ha selezionato e prodotto i progetti degli italiani Giulia Parlato e Jacopo Valentini e della tedesca Elena Helfrecht.

Nei mesi scorsi nel confrontarci con la nostra quotidianità del lockdown uno degli aspetti che abbiamo indagato e che ha assunto un significato inedito è stato certamente il tempo: la fotografia per sua stessa natura è strettamente connessa allo scorrere temporale offrendoci nella sua storia molti esempi di autori che hanno fatto di questo argomento il centro della loro produzione, in maniera strettamente tecnica, usando le peculiarità del mezzo fotografico o più specificamente concettuale, partendo dal tema per arrivare a destinazioni inaspettate.

Diachronichles. Giulia Parlato
a cura di Silvia Camporesi
La mostra personale di Giulia Parlato intitolata Diachronicles racconta lo spazio storico come contenitore immaginario in cui un'apparente raccolta di prove, apre al fantastico. In questo spazio, i tentativi di ricostruire il passato si perdono in vuoti fantasmagorici, dove gli oggetti vengono generati, usati, sepolti, dissotterrati, trasportati e trasferiti.
Questa natura nomade e frammentaria di ciò che è stato, rivela come il movimento, la trasfigurazione e l'interpretazione errata degli oggetti plasmino la storiografia e, in definitiva, il reale. Nell'impossibile ricerca di una legittimazione accademica, lo spettatore è invitato in un mondo in cui il reale e il falso si sovrappongono. Il lavoro di Giulia Parlato affronta la rilevanza che l'archeologia ed il museo hanno in una narrazione storica. Compiendo questo, pone il corpo umano ai margini della narrazione, utilizzandolo come mezzo di misurazione ed analisi pseudoscientifica degli oggetti protagonisti. Infine, Diachronicles scava in una storia parallela, piena di figure poetiche da codificare, artefatti inesistenti e falsi nascosti negli scantinati dei musei.

Unicacina. Jacopo Valentini
a cura di Silvia Camporesi
La sensibilità comunicativa, ad oggi, svolge un ruolo fondamentale nel narrare le vicende e le questioni che pervadono il racconto della società del tempo contemporaneo. Stili, tecniche e metodologie di rappresentazione si intrecciano al il fine di ipostatizzare un frammento, carico di un determinato significato più o meno manifesto, e metterlo a disposizione di un oramai vorace e, il più delle volte effimero, sistema di consumo.
La conseguenza di tale approccio si rivela attraverso una problematica sottrazione di vari significati, soprattutto quelli nelle cose, grazie ai quali poter essere in grado di orientarsi nella progressiva scoperta della realtà attraverso l’immagine. Le fotografie della serie in questione, intitolata UNICACINA, non si distaccano da questa logica estetica e narrativa. Tuttavia, nel riportare tale problematica ambiguità, le immagini fotografiche ne approfittano per trarre un inaspettato vantaggio. L’apparente errore di linguaggio, evinto dalla palese impossibilità di rapportare le immagini secondo un coerente apparato iconografico sincronico, arricchisce il progetto grazie ad una lettura che non si ferma dinanzi alle questioni puramente storiche, ma approfondisce quelle dinamiche di interrelazione culturale che la città di Prato offre agli occhi dei suoi spettatori. Non solo. Nell’esaminare la lettura dell’opera nella sua completezza, UNICACINA ha la capacità di esaltare un terreno comune e collettivo, grazie alla singolarità dei suoi elementi.

Plexus. Elena Helfrecht
a cura di Silvia Camporesi
La mostra Plexus è un racconto fotografico incentrato su nature morte da cui emergono traumi e memorie, esplorando la famiglia come fattore essenziale dei processi psicologici e culturali attraverso la storia. Dopo la morte di sua nonna, Elena Helfrecht torna nella tenuta di famiglia in Baviera e utilizza la casa e il suo archivio come palcoscenico e protagonisti di uno spettacolo allegorico.
Immergendosi in questa storia, le lacune vengono colmate da sogni, associazioni e scene immaginate per creare una narrativa personale. Gli oggetti e l'architettura della casa diventano lo strumento per aprire una porta tra il passato e il presente; e creare un immaginario fatto di apparenti ricorrenze nella storia, facendo eco alla ripetizione dei comportamenti dell'artista, di sua madre e sua nonna. È il modo di affrontare un passato che attraversa quattro generazioni e fornisce un rinnovato senso di identità che oscilla tra memoria, salute mentale, guerra e storia.

IL GIORNO DELLO SPLENDORE. Un progetto di Elisa Mossa
A cura di Alessandra Maccari
In collaborazione il Comune e Assessorato alla cultura di Urbania.
Il lockdown è stato un momento di pausa durante il quale abbiamo riscoperto il valore delle azioni quotidiane in cui i piccoli gesti e gli oggetti che ci circondano sono diventati protagonisti delle nostre giornate. Abbiamo ridefinito il tempo e lo spazio della nostra esistenza rispetto ai limiti imposti dall’esterno, e proprio in questi mesi l’autrice Elisa Mossa si è chiesta quale potesse essere l’esperienza di chi ha deciso di vivere in isolamento per propria volontà, o meglio per vocazione.
L’artista ha quindi avviato quello che potremmo definire un dialogo per immagini con le suore del convento di clausura di Santa Chiara nella cittadina marchigiana di Urbania, dove, fermatasi sulla soglia del luogo sacro, ha consegnato a ognuna delle sei religiose che abitano il monastero una macchina fotografica usa e getta, chiedendo loro di documentare le proprie giornate.

Il risultato non è solamente lo spaccato su una realtà per i più misteriosa, ma rappresenta anche la testimonianza di una visione altra rivolta all’esterno, e un invito a entrare per scoprire la vita quotidiana delle religiose che si sviluppa nell’arco di una giornata tra attività domestiche e spiritualità. Si tratta di uno sguardo ravvicinato, attento alle superfici, che indugia su visioni ordinarie - dalle pieghe del tessuto alle stoviglie, dalle lancette dell’orologio ai libri - e il corpo umano entra in scena solo come episodico frammento all’interno di composizioni dove ogni profondità di campo è negata in favore di una dimensione tattile e aggettante.

Informazioni
Orari: Venerdì, sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso libero su prenotazione
info@photopenup.com
www.photopenup.com
 

Simone Barbiero - Interazioni

Simone Barbiero - Interazioni

Mostra fotografica

 
Inaugurazione sabato 26 settembre 2020, ore 18.
 
L’inaugurazione sarà effettuata all’esterno della Galleria con le modalità previste dalla vigente normativa anti Covid-19; sarà consentita la presenza contemporanea in mostra di massimo 3 persone.
 
Presso la Galleria Città di Padova, vicolo Santa Margherita, 2 - laterale via San Francesco, sabato 26 settembre 2020 alle ore 18, sarà inaugurata la mostra fotografica Interazioni di Simone Barbiero.
 
Simone Barbiero nella mostra fotografica Interazioni, compie un viaggio tra Europa, Asia, Africa ed America, per cogliere la spontaneità della vita in ogni contesto, la naturalezza dei gesti quotidiani, la semplicità della relazione tra le persone e le interazioni con il loro mondo. Una ricerca di equilibrio tra uomo ed ambiente, diverso e uguale in ogni secondo ed in ogni luogo, dove ognuno si può inscrivere in modo assolutamente coerente oppure entrare in totale contrasto.
 
La mostra nasce dalla voglia di cogliere un attimo unico nel contesto quotidiano, un attimo unico nonostante si ripeta tutti i giorni, un attimo unico che non sarà mai uguale ad un altro. Così come non sarà mai uguale l’occhio che lo osserva e che diventerà parte integrante dell’opera.
 
La foto stessa diventa la vera interazione, una connessione tra il fotografo ed il contesto, tra il fotografo ed il pubblico. Un ponte infine costruito tra il luogo e le persone ritratte nella foto e chi la guarda, dando la possibilità ad ognuno di vedere qualcosa di diverso, a volte anche lontano da quello che era nell’obiettivo del fotografo.
 
Una mostra di 30 opere che vuole costruirsi giorno per giorno, grazie allo sguardo di chi la visita, attraverso la possibilità di lasciare la propria riflessione per i prossimi visitatori. Immagini uguali, ma rese differenti ad ogni nuova interazione, perché i concetti, le emozioni e le sensazioni saranno non solo quelle delle persone ritratte nella foto ma soprattutto quelle di chi si ferma ad osservare.
 
Simone Barbiero, padovano, è un artista versatile: web designer, fotografo, grafico e videomaker freelance. Impegnato nel sociale, ha collaborato in qualità di fotografo grafico e filmmaker con enti pubblici quali il Comune di Padova, l’Università, l’Azienda Ospedaliera di Padova, Istituti scolastici e con diverse associazioni come Save the children, realizzando mostre e video sulle tematiche dell’integrazione, del bullismo, della violenza negli stadi. Ha realizzato mostre fotografiche e vinto un concorso nazionale per cortometraggi organizzato dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive contro la violenza negli stadi. Il corto è stato premiato al Viminale ed è stato proiettato su rai 2 durante il programma Sabato Sprint.
 
Oltre allo spazio espositivo si può visitare lo spazio online sul sito www.photointerazioni.com, FB (@photointerazioni) e Instagram (photointerazioni).
 
 
 
Informazioni:

Galleria Città di Padova
v
icolo Santa Margherita, 2 - laterale via San Francesco
tel. 340 3230490 - www.assartepadova.it
 
Comune di Padova
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche

INTERSTELLAR: Le Voyager oltre i confini del nostro tempo

INTERSTELLAR: Le Voyager oltre i confini del nostro tempo

Evento speciale al Planetario di Padova

L'estate sta finendo ma al Planetario di Padova continuano gli eventi astronomici speciali.
Sabato 3 ottobre grande serata a tema spaziale: alle ore 20.30, nell'aperto del Parco dell'Ex Macello dove si trova il Planetario, la conferenza “INTERSTELLAR: Le Voyager oltre i confini del nostro tempo” tenuta da tre ospiti d'eccezione: gli astronomi Matteo Miluzio, Lorenzo Colombo e Filippo Bonaventura di “Chi ha Paura del Buio” , tra i gruppi Facebook di divulgazione scientifica più seguiti in Italia. 

Un tema oggi più che mai attuale: a oltre 40 anni dal loro lancio entrambe le sonde Voyager ora sono nello spazio interstellare. Pochi dati, un segnale debole, ma sono ancora in grado di comunicare con noi. Percorreremo, insieme, uno dei viaggi più straordinari che gli uomini abbiano mai intrapreso, un segno della loro infinita speranza e determinazione e del loro disperato bisogno di sopravvivere al loro tempo in un universo vasto e fantastico.

La serata proseguirà con le osservazione del cielo ai telescopi, riconoscimento delle costellazioni più evidenti del cielo di inizio autunno e proiezioni promozionali nella sala cupola del Planetario.

Informazioni
Biglietto 10 euro

Per prenotazioni: Segreteria - Planetario di Padova
Cell. 377 1686992
web: www.planetariopadova.it
e-mail: segreteria@planetariopadova.it

Antiquaria Padova

Antiquaria Padova

36° edizione 2020

Dal 12 al 20 settembre è visitabile in Fiera a Padova la 36^ edizione di Antiquaria Padova, prestigiosa mostra- mercato di arte di tutti i tempi – dal Rinascimento al Novecento - posticipata da marzo causa Covid. Ottanta gli antiquari presenti (provenienti anche da Inghilterra e Svezia), tanti quanti nel 2019, a testimoniare la volontà di ripresa nel pieno rispetto delle precauzioni di legge: a partire dall’invito che la società organizzatrice Nef rivolge ai visitatori, perché preferiscano il biglietto online (costo di 8 euro sul sito www.antiquariapadova.com ) a quello acquistabile in cassa (10 euro) evitando quindi assembramenti. I biglietti ridotti da 5 euro vanno invece acquistati in cassa, mentre per i bambini sotto i 12 anni l’ingresso è libero.    

Collezionisti, appassionati e semplici curiosi in nove giorni potranno avvicinare pezzi unici, scorrendo tra gli stand la storia dell’arte con chiari riferimenti anche a grandi maestri dei secoli d’oro della cultura artistica europea, ma anche orientale. Mobili, dipinti, porcellane, statue, oggetti, tessuti, stampe, cornici, cristalli, argenti, arazzi, tappeti di alta manifattura, stoviglie, gioielli con una vasta gamma di valori. Tutto questo grazie alla partecipazione di importanti antiquari tra i quali spiccano: Tornabuoni Arte antica (Firenze), Studiolo Fine Art (Milano), Cecchetto e Prior (Treviso), Phidias (Reggio Emilia), Barbara Cesaro (Padova), Galleria d’arte Cinquantasei (Bologna), Lombardo&Partners (Torino), Ducci Roberto Dipinti antichi (Firenze – Pesaro), Fabbri Antiquariato (Mantova), Antichità Allegrini (Treviso).

Antiquaria Padova offre inoltre la possibilità di conoscere le ultime tecniche di analisi e restauro delle opere pittoriche, lignee, marmoree, tessili, con consulenze e certificazioni di autenticità e diagnosi da parte di esperti presenti in Fiera; anche mediante l’approccio agli strumenti di indagine stilistico – storica sui dipinti attraverso la fluorescenza, gli ultravioletti e la microscopia ottica digitale.

Informazioni
L’orario di apertura è dalle 10 alle 20 sabato e domenica, nei feriali dalle 15 alle 20.

NEF Nord Est Fair srl http://www.nordestfair.com/ via A. Costa, 19 Padova
Tel. 049 8800305

OPV-Orchestra di Padova e del Veneto

OPV-Orchestra di Padova e del Veneto

55° Stagione concertistica 2020-2021

Programma

SEDI
Gran Teatro Geox - Via Giuseppe Tassinari, 1
Teatro Verdi - Via dei Livello, 32
Basilica di S. Antonio - Piazza del Santo


dal 15 ottobre 2020 al 25 maggio 2021

Aura è il titolo della 55a Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto. In cartellone 15 appuntamenti dal 15 ottobre 2020 al 6 maggio 2021.

Un titolo evocativo che dimostra ancora una volta la stretta connessione con la città di Padova: è chiaro il riferimento alla Cappella degli Scrovegni di Giotto e ai cicli affrescati del Trecento a Padova, in lizza per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (World Heritage List UNESCO).

Al fine di garantire la totale sicurezza per il pubblico e i musicisti dell’Orchestra, l’OPV ha individuato nel Gran Teatro Geox e nel Teatro Verdi di Padova le nuove sedi presso le quali esibirsi: due spazi che consentono l’assegnazione di un posto fisso numerato per tutta la Stagione, nel pieno mantenimento delle distanze di sicurezza.
L’attività concertistica nelle nuove sedi, che garantiscono una partecipazione in piena sicurezza per il pubblico e i musicisti, sarà accompagnata per la prima volta dalla possibilità di ascoltare le registrazioni dei programmi in Stagione sulla nuova piattaforma OPVLIVE.

Il 15 ottobre al Teatro Geox, in apertura della stagione, un evento straordinario: la “Nona Sinfonia” di Beethoven e un particolare omaggio a Morricone. In occasione del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, l’OPV interpreterà la Sinfonia dell’Inno alla gioia che, per l’occasione, sarà intonato da ben 100 musicisti diretti dal M° Marco Angius.
All’Orchestra di Padova e del Veneto si affiancheranno i solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala– la prestigiosa scuola milanese che laurea i migliori giovani cantanti al mondo – e il Coro del Friuli Venezia Giulia preparato da Cristiano Dell’Oste.

Accanto alla Nona Sinfonia, l’Orchestra di Padova e del Veneto rivolgerà un sentito omaggio al M° Ennio Morricone, in ricordo del concerto monografico che l’OPV tenne alla presenza del maestro nel 1989 a Roma. Al Geox verrà così eseguita la musica di The Mission (1986), il fortunato film di Roland Joffé che consacrò Morricone a livello planetario, per la direzione del M° Stefano Cucci, storico collaboratore e assistente del maestro Morricone.

La stagione proseguirà al Teatro Verdi con i Concerti pianistici di Chopin, prime assolute, nuove commissioni e alcune rarità. Nelle molteplici accezioni di Aura, il titolo della Stagione concertistica intende ricordare anche la statura di Bruno Maderna, tra i massimi compositori e direttori d’orchestra del secondo Novecento, nel centenario della nascita. Non è un caso dunque che Aura sia anche il nome di una delle più celebri composizioni di Maderna.

A partire dal mese di dicembre, Rai 5 trasmetterà il ciclo intitolato Immortali amate, la prima integrale tutta la femminile dei Concerti pianistici di Beethoven. Registrati lo scorso luglio al Teatro Verdi di Padova con il pubblico in sala, il ciclo vedrà alternarsi cinque tra le più interessanti e affermate pianiste italiane, Leonora Armellini, Maria Perrotta, Mariangela Vacatello, Anna D’Errico e Gloria Campaner, introdotte dal musicologo Sandro Capelletto, tra i volti più noti della divulgazione musicale, nonché storica voce dei programmi di Radio 3 Rai.
Rai 5 trasmetterà inoltre la quinta serie di Lezioni di suono, l’originale formula di approfondimento musicale che consta a oggi ben 13 produzioni video, interamente dedicata al rapporto del compositore Luciano Berio con la grande tradizione musicale. Entrambi i progetti hanno visto la direzione del M° Marco Angius.

Per il tradizionale concerto di Natale (fuori abbonamento), in programma 18 dicembre presso la Basilica di S. Antonio, l'Orchestra sarà diretta dal M° Luca Oberti. 

In Principio e OPV Families&Kids
In parallelo all’attività concertistica si rinnoverà l’impegno dell’Orchestra di Padova e del Veneto nei confronti del repertorio sacro, con l'edizione 2020 della rassegna In Principio (10-19 settembre 2020) e degli appuntamenti dedicati ai piccoli ascoltatori e alle loro famiglie, con il nuovo cartellone di Families&Kids.

In questa stagione l'apertura al pubblico della prova generale non è garantita.
Dopo il successo della scorsa Stagione, sono confermate per tutti gli appuntamenti le introduzioni all’ascolto alle ore 19.45.

Informazioni e biglietti
ATTENZIONE - 
L’orario di inizio dei concerti della Stagione 2020/2021 è fissato alle ore 21. Se il numero di richieste di abbonamento superasse il limite imposto dalle normative vigenti in materia di contenimento della pandemia Covid-19, la Fondazione OPV valuterà l’attivazione di un turno aggiuntivo alle ore 18.
L’abbonamento alla Stagione 2020/2021 consisterà in un carnet di biglietti di pari importo. Gli abbonamenti-carnet saranno in vendita dal 14 al 19 settembre presso lo IAT di Galleria Pedrocchi (dal lunedì al venerdì ore 10-18; il sabato ore 10-13). La vendita proseguirà fino al 9 ottobre presso gli uffici della Fondazione OPV (via Marsilio da Padova 19 – dal lunedì al venerdì ore 10-16).
ATTENZIONE - Concerto dell'8 novembre rinviato alla luce dell'ultimo DPCM del 25/10/2020

Biglietti

Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto
T 049 656848-656626
E info@opvorchestra.it
www.opvorchestra.it

Prospettiva Danza Teatro 2020

Prospettiva Danza Teatro 2020

Verso luminosi spazi

Programma

Sedi Rassegna: 
Palazzo della Ragione
Cortile di Palazzo Moroni
Piccolo Teatro Don Bosco, Via Asolo

A seguito dello spostamento da aprile a settembre causa Covid-19, Padova è pronta ad accogliere l’edizione 2020 del festival Prospettiva Danza Teatro, il progetto del Comune di Padova - Assessorato alla Cultura promosso e realizzato in collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Arteven / Regione del Venetola direzione artistica di Laura Pulin e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Ripensato con tutti gli accorgimenti necessari per garantire la sicurezza di spettatori e artisti, il Festival - giunto alla 22° edizione - dal 23 al 27 settembre celebra i nuovi linguaggi della danza portando in scena importanti compagnie internazionali, in tre sedi della città: il Salone del Palazzo della Ragione, il Cortile di Palazzo Moroni e il Piccolo Teatro Don Bosco.

Il programma vede protagoniste sei prestigiose compagnie in tre differenti location: aprirà il 23 settembre il pluripremiato spettacolo Graces ideato da Silvia Gribaudi al Piccolo Teatro Don Bosco, mentre a Palazzo della Ragione si alterneranno performance con cifre stilistiche estremamente differenti fra loro. Il 24 settembre andrà in scena la Compagnia Mk diretta dal coreografo Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza 2014, con lo spettacolo Bermudas; a seguire una serata dedicata ai giovani coreografi emergenti e al vincitore del Premio Internazionale Prospettiva Danza 2019 Adriano Bolognino. Inoltre, il 26 settembre lo Spellbound Contemporany Ballet e il giorno successivo la C&C Company daranno vita a una serata inedita e suggestiva. In questa edizione si apre un’importante collaborazione tra l’Orchestra di Padova e del Veneto e la Compagnia COB -Opus Ballet di Firenze che nella serata conclusiva del Festival porteranno in scena Le Quattro Stagioni di Vivaldi con la coreografia di Aurelie Mounier, prima nazionale. Nel Cortile di Palazzo Moroni, infine, una performance accompagnerà il pubblico in atmosfere dai ritmi sincopati e ricchi di energia a cura di Spaziodanza Padova e della Crew di Hip Hop del noto ballerino e coreografo Etienne.

Anche quest’anno la rassegna porta la danza nel quotidiano: grazie al sostegno di Coop Alleanza 3.0 il supermercato di Viale della Pace 32 verrà “abitato” in modo nuovo, dinamico e coinvolgente. Venerdì 18 dalle 18 alle 19:30, sabato 19 dalle 11 alle 17:30 e lunedì 21 settembre dalle 18 alle 19:30 (con ripetute incursioni coreografiche) Let’s Dance Coop - la danza incontra le persone animerà il punto vendita con momenti performativi di grande impatto visivo ed emotivo, creando sinergie inaspettate tra i clienti/spettatori, il luogo e i danzatori. Queste incursioni sono a cura di SPAZIODANZA PADOVA - sezione progetti performativi, con la coreografia di Antonella Schiavon e il gruppo Site Specific.

Il 18 ottobre alle ore 18 presso la Sala del Ridotto del Teatro Verdi, invece, sarà la volta della 11° edizione del Premio Internazionale Prospettiva Danza promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Banca Etica, in collaborazione con il Circuito Regionale Arteven e la direzione artistica di Laura Pulin, che ne è l’ideatrice. Il Premio intende sostenere la ricerca e promuovere creatività e talento, aiutando coreografi residenti in Italia e all’estero a realizzare e presentare il proprio lavoro al pubblico. Il premio consiste in 5.000 euro a sostegno della produzione e una residenza artistica di una settimana per il gruppo vincitore.
Quest’anno l’adesione al concorso è stata ancora superiore alle edizioni precedenti con 149 lavori di danzatori provenienti da Spagna, Israele, Polonia, Bulgaria, Russia, Francia, Giappone, Taiwan, Cina, Canada, India, Messico, Danimarca, Belgio oltre che dall’Italia. Il concorso, infatti, è ormai internazionalmente riconosciuto come un’importante occasione per giovani coreografi e danzatori di presentare le proprie creazioni di fronte a una giuria di comprovata esperienza internazionale, composta da coreografi, direttori artistici, direttori di teatri e operatori del settore.

FESTIVAL

Mercoledì 23 settembre, ore 21.00
Piccolo Teatro Don Bosco, Via Asolo 2

SILVIA GRIBAUDI
Graces

Giovedì 24 settembre, ore 21.00
Palazzo della Ragione

MK - MICHELE DI STEFANO
Bermudas

Venerdì 25 settembre, ore 21.00
Palazzo della Ragione

ADRIANO BOLOGNINO
RM94978 from Paris to Tenerife
ROBERTA FERRARA, MARIA VITTORIA FELTRE, LUCA ZANNI, GISELDA RANIERI
Anticorpi eXpLo-tracce di giovane danza d’autore

Sabato 26 settembre, ore 21.00
Palazzo della Ragione

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Formami/Unknow Woman
CARLO MASSARI
A peso morto/Lui & Lei

Domenica 27 settembre, ore 21.00
Palazzo della Ragione

OPV - Orchestra di Padova e del Veneto
COB - Compagnia Opus Ballet
Antonio Vivaldi - Le quattro stagioni 

Cortile di Palazzo Moroni
SPAZIO DANZA PADOVA E DROP
The beat dream team/GO

WORK SHOP
Giovedì 17 settembre,ore 18-21

Spaziodanza Padova
Laboratorio di teatro danza di Silvia Gribaudi
Il corpo libero
Workshop adatto a danzatori, perfomer, attori ed amatori
Iscrizioni entro 13 settembre: info@prospettivadanzateatro.it

LET’S DANCE COOP
La Danza entra al Supermercato

a cura di SPAZIODANZA PADOVA - sezione progetti performativi
coreografia Antonella Schiavon
con il gruppo Site Specific
Venerdì 18 settembre, dalle 18.00 alle 19.30
Sabato 19 settembre, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 19.00
Lunedì 21 settembre, dalle 18.00 alle 19.30

PREMIO INTERNAZIONALE PROSPETTIVA DANZA TEATRO
Domenica 18 ottobre, ore 18.00
Ridotto del Teatro Verdi

SERATA DI PREMIAZIONE
Il premio consiste in 5.000 euro a sostegno della produzione e una residenza artistica di una settimana per il gruppo vincitore.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
PASS 5 (ingresso per tutti e 5 i giorni di spettacolo) € 40 con posto riservato
BIGLIETTI: intero € 12; ridotto € 10 per studenti con tessera Studiare a Padova, soci Coop Alleanza 3.0, possessori carta di debito o credito Banca Etica
PREVENDITA BIGLIETTI
Online su prospettivadanzateatro.it, arteven.it e vivaticket.it
Punti vendita Circuito vivaticket a Padova (Gruppo Ruzante Viaggi, IAT Stazione, Casa Fortuna c/o Centro Commerciale La Corte, IAT Pedrocchi, Tabaccheria Drago) e nei Comuni della Provincia di Padova Presso Spaziodanza Padova, via A. Riello 5A
dal 14 settembre lunedì e martedì dalle 16.00 alle 19.00, giovedì e venerdì dalle 10.30 alle 12.30
VENDITA PASS e BIGLIETTI
Il giorno dello spettacolo a partire da due ore prima dell’inizio presso la biglietteria del luogo di spettacolo
INGRESSO GRATUITO su prenotazione 27 settembre ore 18.00 (Cortile di Palazzo Moroni) - 18 ottobre ore 18.00 (Teatro G. Verdi - Sala del Ridotto Premio Prospettiva Danza Teatro 2020) fino ad esaurimento dei posti disponibili

Informazioni
COMUNE DI PADOVA
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
tel. 049 8205611 - 5623

ARTEVEN
tel. 041 5074711

PROSPETTIVADANZATEATRO
info@prospettivadanzateatro.it
cell. 334 2042331

www.prospettivadanzateatro.it

 

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