Alexander Langer, profeta tra gli stupidi

Alexander Langer, profeta tra gli stupidi

Spettacolo inserito nel cartellone di "Contrappunti 2009", rassegna teatrale di TAM Teatro Musica.

TEATRO DI BAMBS
presenta

ALEXANDER LANGER, PROFETA TRA GLI STUPIDI

"€œ...Così me ne vado più disperato che mai. Non siate tristi, continuate in ciò che era giusto."€
Alexander Langer, Pian dei Giullari, 3 luglio 1995


Drammaturgia di: Andrea Brunello e Mirko Artuso
Con: Andrea Brunello
Scene di: Mirko Artuso
Luci di: Paolo Dorigatti
Regia di: Mirko Artuso

Spettacolo prodotto con il supporto della Provincia Autonoma di Trento.

Il 3 luglio 1995 Alexander Langer fu trovato impiccato ad un albero di albicocco a Pian dei Giullari in Toscana. Si chiudeva così la vita e l"€™esperienza di una delle personalità  politiche e culturali più affascinanti e profonde che il nostro Paese abbia mai avuto.
Alexander Langer fu un vero profeta dei giorni nostri, l"€™anima del pacifismo europeo e del movimento dei Verdi, profondo filosofo e conoscitore del mondo.
Il suo suicidio (a Pian dei Giullari vicino a Firenze il 3 luglio 1995) appeso ad un albero di albicocco, ancora oggi ci lascia sgomenti.
Come Lui, anche il protagonista dello spettacolo sa bene cosa sia il suicidio, perché egli stesso lo ha vissuto sulla sua pelle, quindi lo analizza fino alla comprensione che il suicidio di Alexander nasconde una profonda verità  sul mondo.
Questo spettacolo non vuole essere una biografia di Alexander Langer e tantomeno una sua celebrazione.
Lo spettacolo parla di noi, della nostra società , del nostro ambiente, della nostra vita.

Sabato 7 e domenica 8 febbraio 2009 (full time)
Workshop 2009
Teatro di Bambs (Andrea Brunello)
POETA TRA GLI STUPIDI COME MODELLO DI TEATRO CIVILE
Teatro e impegno civile


Scopo del laboratorio è fornire degli elementi teorici e pratici per chi volesse cimentarsi con un testo drammaturgico, dalla sua costruzione fino alla sua messa in scena. Sabato si elaboreranno e si motiveranno le tematiche dello spettacolo in esame e il percorso drammaturgico scelto: perché la scelta di un "€œmonologo teatrale"€ invece di una narrazione? Perché la decisione di eliminare il "€œrito consolatorio"€ dal "€œrito teatrale"€? Quando e come può essere utile la costruzione della "€œquarta parete"€ nel teatro civile? Domenica si ™lavorerà  sull"€™esperienza teatrale più applicata: il training dell'€™attore e il lavoro sul monologo. Nello specifico si metteranno a confronto le tecniche di "€œnarrazione"€ con quelle del monologo teatrale più classico. Per affrontarle adeguatamente si faranno esercizi applicati di training psico-fisico e di tecnica recitativa. Il laboratorio è rivolto ad attori, allievi attori, registi e drammaturghi.
E' pensato per un massimo di 18 partecipanti.

Andrea Brunello nel 1986 e 1987, frequenta corsi di recitazione e drammaturgia presso le scuole di teatro di alcune università  negli USA: Cornell University "€“ 1990/1992 dove entra in contatto con il backstage di Broadway; State University of New York "€“ 1992/1994, dove ha studiato per due anni con il drammaturgo Newyorkese Jonathan Levy; e la Utah State University "€“ 1994/1998 dove, oltre al coinvolgimento nei corsi di recitazione e drammaturgia, per un lungo periodo è stato membro attivo del "€œcabaret club"€ laboratorio attorale permanente della scuola di teatro dell'€™università . Nel 2004, assieme al regista e attore Corrado d"€™Elia fonda la scuola di teatro Teatri Possibili Trento. Nel 2005 è tra i soci fondatori del Consorzio Circuito Teatri Possibili, che unisce scuole di teatro e teatri distribuiti sul territorio Italiano. Nel 2002 fonda la Compagnia Teatro di Bambs.


Per tutte le informazioni si rinvia a: Contrappunti 2008-2009

Marco Baliani "La notte delle lucciole"

Marco Baliani "La notte delle lucciole"

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

In una notte illuminata dalle lucciole della ragione, Leonardo Sciascia e Pierpaolo Pasolini - voci diverse per stile e personalità  ma accomunate dalla stessa passione civile e dal lucido sguardo con cui hanno osservato il loro tempo - si incontrano idealmente per parlare dell'€™esistenza e dei suoi segreti ingranaggi. Questa l'ambientazione dell'atto unico di Roberto Andò che ancora una volta attraverso il teatro, come già  in passato ha fatto col cinema, interroga la Sicilia e uno dei suoi più emblematici testimoni, Leonardo Sciascia, qui interpretato da uno dei massimi esponenti del teatro di narrazione, Marco Baliani.

LA NOTTE DELLE LUCCIOLE
di Roberto Andò e Marco Baliani
da Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini

con Marco Baliani
drammaturgia e regia Roberto Andò
scene, costumi e luci Gianni Carluccio
musica Marco Betta
produzione Nuovo Teatro
durata dello spettacolo: 70"€™ senza intervallo

La notte delle lucciole, atto unico di Roberto Andò e Marco Baliani, non è solo il titolo di uno spettacolo, ma un luogo metaforico emblematico, raro e prezioso allo stesso tempo dove due voci mai abbastanza rimpiante della nostra cultura come Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia sono posti idealmente l'uno di fronte all'altro in un confronto di pensieri e di riflessioni.
Lo spazio è quello di un'€™aula scolastica, memoria degli anni in cui Sciascia fece il maestro elementare a Racalmuto, e dalla cui esperienza nacque il suo romanzo d'€™esordio, "€œLe Parrocchie di Regalpetra"€. Uno spazio che di volta in volta assume, attraverso la parola e l'€™azione, le sembianze dolenti e allucinate della zolfara, o del Parlamento, o l'€™oscurità  fantasmatica di un luogo squarciato dai lampi di un pensiero intriso di pena, ma inesorabile nel suo ragionare per l'€™uomo.
In questo spazio metamorfico dell'€™aula, oltre al narratore- Baliani, un vecchio e sei bambini giocano il gioco eterno e immutato del boia e della vittima, del servo e del padrone, del candore e della follia. Ma è Sciascia, attraverso il racconto in prima persona, attraverso la parola testimoniale, a muovere in forma di veglia questa fuga su Pasolini (visto come un fratello), dando alle sue parole il carattere di una estrema riflessione sulla morte, sulla scrittura come inesorabile contestazione del potere della morte, del suo prestigio, formulando la più limpida intonazione dell'€™impegno, laicamente inteso.
Teatro dove la parola serve a stanare il pensiero nascosto e la menzogna, senza rinunziare all'€™interrogazione (pirandelliana) sul mistero esistenziale.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.
 
Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
Tel. +39 41 5074711 - Fax +39 41 974120
Web: www.arteven.it
e-mail: info@arteven.it

ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E SPETTACOLO
SERVIZIO MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI
Vicolo Pedrocchi, 11  Padova
E-mail: comunepadovamanifestazioni@comune.padova.it

MPX MULTISALA PIO X
via Bomporti, 22 - (zona Duomo) - Padova
telefono 049 8774325
e-mail teatrompx@diweb.it
sito www.dicinema.it
 

Maurizio Scomparin Trio

Maurizio Scomparin Trio


Ultimo appuntamento del mese di gennaio per "Storie di jazz", la rassegna promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova, Centro Porsche Padova, Caffè Pedrocchi e Q Restaurant Lounge Bar, con l'organizzazione della Scuola di Musica "G. Gershwin" e la media partnership di Radio Padova.

MAURIZIO SCOMPARIN TRIO
Maurizio Scomparin, tromba
Lucio Paggiaro, pianoforte
Franco Lion, contrabbasso.

Inizia lo studio della tromba a 8 anni, si diploma in tromba e musica jazz al Conservatorio di Venezia con gli Isegnanti:Angelo Riggione, Pietro Tonolo,Marco Micheli e Corrado Guarrino. Frequenta i seminari di Umbria Jazz Con Terence Blanchard,Marca Jazz con Lev Solov,e Euromeet Jazz con Claudio Roditi.Frequenta un corso biennale di arrangiamento e direzione d'orchestra jazz con Marcello Tonolo (scuola di musica Thelonious Monk di Mira VE),scuola dove da 10 anni insegna tromba.Nel 2002 tiene un WORKSHOP estivo"JAZZINTY" a Novomesto Slovenija (tromba e combo jazz) con Reggie Workman .Dal 1979 al 1986, suona saltuariamente con l'orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e con gruppi di musica da camera e contemporanea.Dal 1985 al 1996 fa parte stabile della"KEPTORCHESTRA" diretta dai fratelli Pietro e Marcello Tonolo con musicisti quali Marco Tamburini,Giampaolo Casati,Roberto Rossi Piero Odorici,Bruno Marini,Mauro Negri,Maurizio Caldura,Mark Abrams,Alfred Kramer,partecipando a vari Festival Jazz,con ospiti quali Steve Lacy,Sal Nistico,Enrico Rava,Paul Jeffrey,Joe Lovano Carla Blay&Steve Swallow,Lee Konitz.Dal 1985 ad oggi suona stabilmente con "BATISTOCOCO"gruppo di musica salsa originale veneziano partecipando a varie trasmissioni televisive,radiofoniche,cinematografiche, e a numerosi concerti.Dal 1996 ad oggi con Thelonious Monk Orchestra diretta da Marcello Tonolo.Dal 2002 con Royal Big Band diretta da Benny La Monica.Suona inoltre con l'orchestra G.Gershwin big band diretta da Maurizio Camardi.Ha collaborato oltre che con i già  citati,con i seguenti musicisti: Claudio Roditi,Enrico Tommasini, Claudio Fasoli, Dragan Tabakovich,Kyle Gregory,Dave Samuels,Renato Chicco,Franco D'andrea,Paolo Fresu,David Boato,Roby Soggetti,Valerio Abeni,Giuliano Perin,Max Chiarella,Neil Leonard, Luciano Milanese,Luigi Grata,Mauro Beggio,Gianni Basso,Davide Ragazzoni Enzo Carpentieri,Marco Ponchiroli, Davide e Daniele Di Gregorio,Davide Ghidoni,Edu Hebling,Fabrizio Bosso,Paolo Birro,Bruno Tommaso,Marco Castelli, Bebo Baldan Paki Zennaro,Mauro Ottoloni ,Beppe Calamosca,Leo Di Angilla,Gigi Grata,Fabio Furlan,Enrico Dal Bosco,Marco Strano e altri....

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Ingresso libero, si consiglia la prenotazione.

Scuola di Musica Gershwin tel. 049/7806502 dalle 10.30 alle 14.00
Per prenotazioni: Caffè Pedrocchi. Tel: 049/8781231

Scuola di Musica "G.Gershwin"
via Tonzig, 9 - 35129 Padova
office phone: +39.049.7806502 (lun - ven 10.30/14.00)
fax number: +39.049.7929412
e-mail: staff@storiedijazz.com
web site: www.storiedijazz.com

Il Fondaco dei suoni. Musica tradizionale klezmer

Il Fondaco dei suoni. Musica tradizionale klezmer


Concerto di chiusura della Rassegna NOTE D'INVERNO, VIII edizione.

IL FONDACO DEI SUONI
Gruppo klezmer


Nicola Marsilio, fiati
Mattia Martorano, violino
Valentino Favotto, pianoforte, melodica, synth
Francesco Piovan, contrabbasso, basso elettrico
Alessandro Piovan, batteria etnica e percussioni

Il gruppo di musicisti provenienti da eterogenee esperienze musicali maturate in numerose tournèe, incisioni e passaggi televisivi al fianco di artisti e formazioni del calibro di L. Bakalov, L. Dalla, K. Ricciarelli, Orchestra di Padova e del Veneto, Solisti Veneti, V. Matteucci, Summertime Gospel Choir, Calicanto, Civica Orchestra di Fiati di Padova, Detroit Gospel Singers, Antonino (Sony BMG)..., nel 2005 ha l"€™idea di condividere un"€™esperienza comune e costituisce il "€œFondaco dei suoni"€.
L"€™essenza stessa del gruppo si esplica nel significato del nome "€œFondaco"€ di cui vi è testimonianza a Venezia già  dal 1225 (Fondaco dei Turchi, Fondaco dei Tedeschi). Questo luogo, riservato alla colonia tedesca ma con obbligo di residenza per i mercanti provenienti anche da altri paesi, fungeva da dogana, deposito, emporio, mensa e ostello e già  da quell"€™epoca diveniva una macchina di controllo commerciale e politico gestito dalla Serenissima.
I musicisti hanno immaginato che con le merci giungessero anche tanti suoni, una sorta di mondo poco raccontato ma reale che conduce ad un viaggio instancabile di ricerca per lasciare un"€™orma su un territorio musicale incredibilmente vario. "€œIl passo di un visitatore straniero che respira e poi racconta attraverso i suoni, l"€™esperienza meravigliosa della musica, nell'€™intento di protendere verso una musica libera ed universale.
Una sorta di laboratorio musicale dove poter sondare esperienza musicali popolari che in molti casi richiedono, per essere eseguite, una solida preparazione per così dire "€œclassica"€.
Brani "€œinterpretati"€ dove trapela l"€™animo tutto veneto dei componenti, inclini a far prevalere la loro personale lettura senza allontanarsi dagli schematismi e dai modi dei popoli che l"€™hanno prodotta. In qualche caso una rilettura in chiave personale dei classici, alcuni famosi in tutto il mondo, molte volte ingiustamente snobbati dalla musica di massa italiana poco attenta, se non in qualche raro caso, alle correnti musicali che si producono nel vivo sottobosco di musicisti che sanno fare il loro mestiere che si rivolgono ad un pubblico attento, competente, ancora capace di emozionarsi.
Il loro primo cd "€œKlezmer Tracks"€ che a pochi mesi dall'uscita ha venduto più di mille copie in tutto il mondo è un particolare omaggio alla musica klezmer, espressione di un popolo, gli ebrei, che ha vissuto il destino della diaspora e dell'€™olocausto.
L"€™interesse per questo genere si deve alla particolare caratteristica di essere una "€œmusica in movimento"€ che ha mantenuto una forte identità  ma che si è sempre integrata con esperienze e culture che nel tempo ha attraversato. Il clarinetto uno degli strumenti per eccellenza del klezmer, in molti brani lascia il posto al sax, ad duduc armeno, al cajon. Un genere coinvolgente che alterna momenti veloci e allegri a sequenza poetiche e riflessive, ammantate di atmosfera. La sensibilità  musicale e la maestria degli interpreti traspare in ogni singola traccia, donando all'€™ascoltatore la sensazione di essersi avvicinato un po"€™ di più ad una musica che non ha bisogno di troppi elogi per essere apprezzata anche dai profani.
Il Fondaco dei suoni si esibisce in importanti Festival e sale da concerto sia in Italia che all'estero riscuotendo sempre ampi ed entusiastici consensi di pubblico e di critica.

Per approfondimenti sulla MUSICA KLEZMER.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti

Interi: "‚€ 5; ridotti: "‚€ 4 (associati, strudenti max 26 anni, over 65)
Info 338.7691194 - www.piccolo-padova.it

Enrico IV di L. Pirandello

Enrico IV di L. Pirandello


La Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona GAT
presenta

ENRICO IV di Luigi Pirandello
regia: Paolo Valerio
scene: Graziano Gregori
costumi: Carla Teti
musiche: Antonio Di Pofi

Con: Ugo Pagliai (Enrico IV )
Paola Gassman (Matilde Spina, la marchesa )
Roberto Petruzzelli (Dionisio Genoni, il dottore)
Alessandro Vantini (Tito Belcredi, il barone)
Teodoro Giuliani (Giovanni, il maggiordomo)
Roberto Vandelli (Landolfo, consigliere)
Giuseppe Lanino (Carlo di Nolli, marchese)
Beatrice Zardini (Frida, figlia di Matilde)
Andrea De Manincor (Bertoldo, consigliere)
Francesco Godina (Ordulfo, consigliere)
Francesco Mei (Arialdo, consigliere)

Vent'anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è "fissato" nel personaggio di Enrico IV che interpretava, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso della sua pazzia) con l'intenzione di farlo rinsavire.
Naturalmente l'arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent'anni Enrico vive il suo personaggio - nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità  - con i suoi quattro finti consiglieri segreti e il fedele maggiordomo trave­stito da umile fraticello, crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi della vicenda che, ognuno a suo modo, rivive le emozioni del passato e lo stridente contra­sto con il presente.
Lidea del dottore è questa: mettere davanti a Enrico IV contemporaneamente
Frida e la madre Matilde vestite con lo stesso costume del giorno della cavalcata, in modo da rendere evidente la distanza del tempo e farlo così rinsavire d'un tratto.
Nell'allucinante e vivacissimo dialogo che ne segue, la follia appare come sag­gezza e la saggezza come inconsapevole follia.
«Perché trovarsi davanti un pazzo sapete cosa significa? Trovarsi davanti uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logi­ca, la logica di tutte le costruzioni! Eh, che volete? Costruiscono senza logica, beati loro, i pazzi! O con una logica che vola come una piuma!».

Per tutte le informazioni sulla stagione teatrale si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2008-2009.

Bobby Previte & Gianluca Petrella

Bobby Previte & Gianluca Petrella


Secondo appuntamento dell'edizione 2009 di OSTINATI!, i concerti del Centro d"€™Arte degli Studenti dell'€™Università  di Padova.
Dopo l"€™esordio con il quartetto dei Buffalo Collision, spazio al duo Bobby Previte & Gianluca Petrella.

BOBBY PREVITE & GIANLUCA PETRELLA
Bobby Previte - batteria
Gianluca Petrella - trombone

Il duo Previte "€“ Petrella si è formato proprio in questi mesi, sviluppando un legame artistico nato all'€™interno della Pan-Atlantic Band, in cui Petrella è trombone solista.
Virtuosi dei rispettivi strumenti, Previte e Petrella condividono un atteggiamento spregiudicato nei confronti dei linguaggi sonori contemporanei. Squisiti jazzisti, usano il jazz per sviluppare una poetica più ampia, che coinvolge l"€™improvvisazione libera, la composizione strutturata, una interconnessione tra suoni acustici ed elettronici.
Bobby Previte fa parte dalla fine degli anni 70 della scena d"€™avanguardia di New York. Batterista versatile, fautore di un ruolo trainante delle percussioni nel tessuto musicale, ha diretto molteplici formazioni, mostrando fin dalle prime realizzazioni discografiche ottime qualità  di leader. Come sideman Previte ha suonato a fianco di Tim Berne, John Zorn, Elliott Sharp, tra gli altri. La sua attività , oltre che come band-leader, si apre alla progettazione di eventi multimediali e a frequenti sedute di libera improvvisazione.
Gianluca Petrella è cresciuto musicalmente negli anni 90, bruciando le tappe di una rapida affermazione internazionale. Prima nei gruppi di Roberto Ottaviano e a fianco di molti solisti americani in workshop e jam session; poi nel quintetto di Enrico Rava, fino ai gruppi personali (Indigo 4, Bread & Tomato Trio, Cosmic Music Orchestra), Petrella ha reinventato il ruolo del trombone nel jazz italiano, per poi indagare a fondo in diversi altri stili.
Petrella è inoltre protagonista di duetti con Furio Di Castri e Antonello Salis, ed ha collaborato con Roswell Rudd e con i Sex Mob. E"€™ stato nominato nel 2005 artista dell'€™anno da Musica Jazz; ha vinto nel 2006 il "€œcritic"€™s poll"€ di Down Beat quale "€œrising star"€ del trombone.

Per le ulteriori informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Ostinati! 2009. I concerti del Centro d'Arte.

Centro d"€™Arte degli Studenti dell'€™Università  di Padova
Via San Massimo, 37 - 35128 Padova
Tel: 049.8071370
Fax: 049.8070068
E-mail: info@centrodarte.it
Web: www.centrodarte.it

Porcile di Pier Paolo Pasolini

Porcile di Pier Paolo Pasolini


Spettacoli inserito nel cartellone della Stagione di prosa 2008-2009 del Teatro Verdi.

Teatro Stabile di Roma presenta:

PORCILE di Pier Paolo Pasolini
regia: Massimo Castri
scene e costumi: Maurizio Balò
luci: Gigi Saccomandi
musiche: Arturo Annecchino
suono: Franco Visioli

Con Paolo Calabresi, Corinne Castelli, Milutin Dapacevic, Ilaria Genatiempo, Vincenzo Giordano, Miro Landoni, Mauro Malinverno, Davide Palla, Antonio Peligra,

Tutto ciò che Pier Paolo Pasolini ha scritto per il teatro è un blocco unico che, per il suo peso nel Novecento post-pirandelliano, rappresenta un piccolo patrimonio raro nel vuoto del dopo Pirandello, un patrimonio da leggere e da decifrare.
Prima del "€™66 Pasolini si era dedicato quasi esclusivamente al cinema; poi, costretto a letto da una malattia, scrive tutto il suo teatro: sei tragedie, in un solo anno.
«Nel "€™66 ho avuto l"€™unica malattia della mia vita: un"€™ulcera abbastanza grave, che mi ha tenuto a letto per un mese. Durante la convalescenza ho letto Platone ed è stato questo che mi ha spinto a desiderare di scrivere attraverso personaggi. Ho iniziato e completato le tragedie in un anno. Soltanto che non le ho finite. Non ho finito di limarle, correggerle, tutto quello che si fa su una prima stesura».
Dalla lettura della biografia emerge che Pasolini non ha mai voluto affrontare veramente la propria disperazione, le proprie ansie, le proprie disarmonie (o se vogliamo contraddizioni e fantasmi non risolti), ma ha preferito dilatarle nel mondo, trovare palcoscenici sempre più grandi su cui rappresentarle e simbolizzarle (e celarle), allargando continuamente l"€™orizzonte di riferimento sia disciplinare, sia geografico.
Le contraddizioni del mondo hanno preso il posto delle sue personali contraddizioni, cosicché lui si è potuto impadronire di tutto: politica/mito/ideologia/religione (tutto attraversato dall'€™eros) con il risultato però di non aver mai risolto se stesso.
"Porcile è un"€™opera semplice, una fabula in cui anche la doppiezza è semplice e chiara.
La storia di un ragazzo che non può/non vuole prendere parte, è altro, è diverso, non coincide con nessun ruolo o parte. Cosa vuol dire Porcile ?... tante cose... ma anche la semplicità  estrema del gesto di Julian... semplice e oscuro: Julian realizza compiutamente l"€™eros di Pasolini, quello del corpi senz"€™anima. [...].La storia di Julian è reale e insieme metafora-travestimento della storia di Pasolini (la sua storia vera), è così eccessiva che diventa fiabesca, travestimento infantile, non la si prende sul serio perché è oltre, è nel bosco, dove c'è il Lupo Cattivo e l'Orco. ͈ paura infantile. ͈ anche il ritorno all'indistinto: Julian va nel mondo, ma torna indietro alla casa, ai luoghi dell'infanzia e della pubertà . Però quando torna è inconoscibile, liquido (come vorrebbe o si sente Pasolini), è questo e il suo contrario, o meglio, è diventato una cosa sola: come un santo, come uno stilita.
Solo come fiaba nera e triste Porcile può dispiegare il suo "€˜peso di senso', può implodere nella testa di chi guarda e ascolta: non deve esplodere e scandalizzare ma implodere e inquietare e ricordare
(di Massimo Castri).

Per tutte le informazioni sulla stagione teatrale si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2008-2009.

Orchestra di PD e del Veneto diretta da O. Shelley

Orchestra di PD e del Veneto diretta da O. Shelley


Concerto inserito nel cartellone della Stagione 2008-2009 degli "Amici della Musica di Padova" e conclusivo del ciclo "€œHaydn e Mozart "€“ Londra e Vienna"€

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
HOWARD SHELLEY, direttore e pianoforte solista

Programma

F.J. Haydn - Sinfonia n. 103
W.A. Mozart - Concerto K 595 per pianoforte e orchestra
F.J. Haydn - Sinfonia n. 104
"Haydn e Mozart: Londra e Vienna" (6° e ultimo concerto)

Howard Shelley nella duplice veste di pianista e direttore, assieme all'€™Orchestra di Padova e del Veneto, presenterà  di F.J. Haydn le Sinfonie n. 103 e n. 104 e di W.A. Mozart il Concerto K 595 per pianoforte e orchestra.
Questo sesto e ultimo concerto presenta le due ultime sinfonie che Haydn ha scritto durant eil suo secondo soggiorno a Londra nel 1795. Il manoscritto della sinfonia 103 "€“ nota con il titolo "€œcon il rullo di timpani"€ per la battuta introduttiva affidata ad un rullo di timpani che porta l"€™indicazione di intrada - è stato dedicato a Cherubini - proprio "€œfiglio"€ musicale "€“ in segno di riconoscenza per aver portato al compositore tedesco a Vienna una medaglia del Conservatorio di parigi ed uno scritto di omaggio, sottoscritto di compositori parigini più in vista. La sinfonia n. 104 è stata eseguita assieme alla 103 nel maggio 1795 alla New Room del King"€™s Thaatre a Londra.
Dopo aver vinto il primo premio al Royal College of Music di Londra alla fine del suo primo anno di studio, la carriera di Howard Shelley è iniziata con un recital di grande successo a Londra e, nella stessa stagione, un concerto ripreso dalla televisione nell'€™ambito dei Promenade Concerts assieme alla London Symphony Orchestra sotto la direzione di Michael Tilson-Thomas.
Da allora ha suonato regolarmente in tutta la Gran Bretagna, Europa, Scandinavia, Nord America, Russia, Australia e l"€™Estremo Oriente.
Ha inoltre effettuato oltre cento incisioni discografiche di grande successo. Attualmente, incidendo per le due maggiori etichette indipendenti britanniche, Chandos e Hyperion, la discografia di Shelley conta più di 100 incisioni e include le serie vincitrici di premi discografici dei Concerti e della musica per solo pianoforte di Rachmaninov, ed altre serie di Concerti di Mozart, Hummel, Mendelssohn e Cramer, le composizioni per pianoforte e orchestra di Gershwin e cicli di Concerti di compositori britannici (Alwyn, Bridge, Howells, Rubbra, Scott, Tippett e Vaughan Williams) per la Chandos; numerosi sono i suoi contributi alla serie del Pianoforte Romantico per la Hyperion come i concerti di Moscheles, Herz, Hiller e, più recentemente, un cofanetto di 4 CD con le Sinfonie Londinesi di Haydn.
Howard Shelley è sposato con la pianista Hilary Macnamara, con la quale ha suonato e registrato musica per due pianoforti, ed hanno due figli. Nel 1994 gli è stata conferita dal Principe di Galles la "€œHonorary Fellowship of the Royal College of Music"€. Nel 2009 è stato insignito del titolo di OBE (Officer of the British Empire) per i servizi resi alla musica classica

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Concerto del quartetto De Ascaniis-Spendolini-Scarpa-Rinaldo

Concerto del quartetto De Ascaniis-Spendolini-Scarpa-Rinaldo

Entra nel vivo l'edizione 2009 di "Domenica in musica" con il concerto del quartetto:

DAVIDE DE ASCANIIS, violino
DAMIANO SCARPA, violoncello
FRANCESCO SPENDOLINI, clarinetto
DANIELE RINALDO, pianoforte


Programma
Igor Stravinskij - Suite da L'Histoire du Soldat
(per violino, clarinetto e pianoforte)

Olivier Messiaen - Quatuor pour la fin du temps
(En hommage Í  l"€™Ange de l"€™Apocalypse, qui lève la main vers le ciel en disant: "€œIl n"€™y aura plus de Temps"€)
I. Liturgie de cristal (Bien modéré, en poudroiement harmonieux)
II. Vocalise, pour l"€™Ange qui annonce la fin du Temps (Robuste, modéré)
III. Abime des oiseaux (Lent, expressif et triste)
IV. Intermède (Décidé, modéré, un peu vif)
V. Louange Í  l"€™Eternité de Jésus (Infinement lent, extatique)
VI. Danse de la fureur, pour les sept trompettes (Décidé, vigoureux, granitique, un peu vif)
VII. Fouillis d"€™arcs-en-ciel, pour l"€™Ange qui annonce la fin du Temps (Reveur, presque lent)
VIII. Louange Í  l"€™Immortalité de Jésus (Extremement lent et tendre, extatique)

Davide De Ascaniis
Davide De Ascaniis nasce nel 1991. Inizia lo studio del violino a otto anni e si diploma a sedici anni con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica di Vicenza sotto la guida del M°Stefano Antonello, allievo di Giovanni Guglielmo. Nel 2000 debutta come solista ad Annecy (Francia) accompagnato dall'Orchestra Giovanile Vicentina diretta dal M° Roberto De Maio, a dodici anni si esibisce nel Concerto in la min. Bwv 1041 di Bach e nel doppio in re min. Bwv 1043 con l'Orchestra "Praeludium-Ensemble"di Latina. Vincitore di diversi concorsi: "Rovere d'oro"di San Bartolomeo a Mare (Imperia), "Rassegna Nazionale Violinisti" di Vittorio Veneto, Concorso Internazionale "Alpe Adria" di Gorizia, "Competizione Europea" di Atri, Concorso Nazionale "A.GI.MUS"di Roma... Nell'autunno 2004 conosce il Maestro Guido Mozzato e diviene suo discepolo fino alla sua scomparsa. Durante l'anno 2005-06 frequenta la Masterclass tenuto dal Maestro Cristiano Rossi presso il Conservatorio di Vicenza. Partecipa ai Master dei Maestri Marco Rogliano nel 2004, ad Atri ( "Festival Internazionale dei Duchi d'Acquaviva") e Rovigo ("i 24 Capricci di Paganini"), Zakhar Bron a Vienna e Salisburgo (2005), Montepulciano e Zurigo (2006), Sonig Tchakerian (Gubbio Summer Festival 2007), Johannes Degen (Estate Musicale-Portogruaro) e Michael Frischenschlager (Portogruaro 2007, Sommerakademie Mozarteum Salzburg 2008) col quale studia tuttora a Vienna. Frequenta i corsi di musica da camera con il M°Aldo Orvieto e quelli del Trio di Trieste ed Enrico Bronzi. Ha tenuto concerti a Roma, Avellino, Firenze, Milano, Venezia, Stresa, Zermatt, Zurigo,Vienna(Fest Saal), Salisburgo (Grosses Studio, kleines Studio)... ed è ospite in importanti manifestazioni quali: Progetto "Pollini" Padova (Auditorium Pollini),Vicenza (Palazzo Leoni Montanari),Venezia (Fondazione Cini), Festival Internazionale Dino Ciani di Cortina.

Damiano Scarpa
Nato nel 1985 a Castelfranco Veneto, si diploma con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° Pietro Serafin e per la musica da camera con i M° Filippo Faes e Domenico Nordio al Conservatorio della stessa città . Ha studiato con i Maestri: Franco Maggio Ormezowski, Yvan Chiffoleau, Alain Meunier. Studia all'Accademia Musicale Chigiana di Siena con i M° Rohan de Saram e Antonio Meneses. Studia all'Accademia Walter Stauffer di Cremona con il M° Rocco Filippini e con Mario Brunello ai corsi di perfezionamento annuali a Castelfranco Veneto. Ha vinto nel 2006 il Concorso Nazionale "Società  Umanitaria" di Milano e ha registrato un cd per la Sarx Records. Ha vinto nel 2007 la sesta edizione del concorso" la fabbrica delle note" di Padova e il 1° premio alle Rassegne Nazionali d'archi di Vittorio Veneto presiedute dal M° Rocco Filippini. Nel 2008 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale "Premio città  di Padova" e il premio speciale per la migliore esecuzione della Sonata di Omizzolo al Premio Internazionale di Musica da Camera "Silvio Omizzolo". Ha vinto numerose borse di studio indette dal Conservatorio di Castelfranco V.to. Ha suonato con l'Orchestra d'archi italiana diretta da Mario Brunello collaborando con artisti quali Renaud Capuͧon , Danilo Rossi, Marco Paolini e Stefano Benni. Ha suonato con la International Youth Sinphonic Orchestra Bremen (unico violoncellista italiano) sotto la direzione di Heiner Bulmann, anche come primo violoncello. Gli sono state dedicate dal compositore Marcello Bonanno le pagine per violoncello solo Double e "Variationes super Ave Maris Stella" (quest'ultimo registrato da Giovanni Sollima in un disco di prossima uscita), da Sebastiano Crocetta Preludio, Locus angeli e Locus ludi e da Michelangelo Bortolon l'Adagio "Hiroshima", da lui eseguiti in prima assoluta. Ha suonato per il Festival di musica da camera del "Concorso internazionale di violino Città  di Brescia" con Domenico Nordio, Tommaso Luison, Massimo Polidori, Luca Ranieri, Filippo Faes e Sergio Marengoni. Si e' esibito nel festival internazionale Dino Ciani di Cortina d'Ampezzo, al festival di Portogruaro, al festival di Orvieto, al festival di Alghero, a Udine, Vicenza, Treviso, Padova (i Venerdi' musicali), Livorno, Ravenna, Napoli, Modena( amici della musica di Bologna) e Milano. Suona un violoncello modello Stradivari Mara di Loeiz Honorè (Cremona 2006).

Francesco Spendolini
Nato a Pesaro nel 1980, si accosta allo studio del clarinetto sotto la guida del M.° Guido Arbonelli, presso il conservatorio della propria città  "G. Rossini". Prosegue gli studi con il M.° Gino Partisani, con il quale si diploma con il massimo dei voti nel 2000. Accostando gli studi umanistici a quelli musicali segue gli anni del Tirocinio nella classe del M.° Agide Brunelli. Si e' perfezionato successivamente con Luca Lucchetta, Antony Pay (presso l'Accademia Chigiana di Siena), Thomas Friedly (Accademia Perosi di Biella), per il repertorio classico, solistico ed orchestrale, Stefano Canuti, Alessandro Specchi, per musica da camera, Jean-Marc Voltà  e Sauro Berti per il Clarinetto Basso. Si diploma successivamente sotto la guida dello stesso M. Lucchetta in Clarinetto Storico con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza. Ha collaborato con l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, l'Orchestra del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste, l'Orchestra Comunale di Ravenna, l'Orchestra Regionale delle Marche (FORM) , l'Orchestra Giovane Sinfonica di Rovigo, l'Orchestra delle Venezie, l'Orchestra Sinfonica di Pesaro, diretto da Maestri quali De Bernard, Oren, Ceccato, Rabinovitch-Barakowsky, Goebel,Bernasconi. Nell'ambito dell'esecuzioni con strumenti d'epoca sono da segnalare le collaborazioni con La Chambre Philharmonique di Parigi, l'Ensemble Arcimboldo, l'ottetto di fiati storici AugustAntiqua Ensemble, L'Ensemble Barocco, La Riscoperta, L'Orchestra Classica dell'Accademia Litta di Milano, Accademia Barocca W. Hermans, il Gruppo Corale Musicale Jubilate di Monza, diretto da Maestri quali Krivine, Pay, Bressan, Curtis, Koopman, Fasolis, Hogwood ecc. Parallelamente dal 1996 svolge un' intensa attività  concertistica con il quartetto di clarinetti STA-MANE ottenendo numerosi riconoscimenti nell'ambito di diversi concorsi nazionali ed internazionali (N. Biondi di Camerino, TIM di Roma, Ottocento Festival, Concorso Internazionale "Marco Florindo" di Nichelino -TO-). Dal '98 collabora con la Fondazione Astor Piazzolla presieduta dalla moglie del compositore, che lo ha portato nel 2000 e nel 2002, con il Gruppo Strumentale Picasso ad esibirsi in una serie di concerti a Buenos Aires alla presenza di radio e televisione nazionale. Nel Ottobre 2004 ha preso parte alla Tournèe statunitense, del gruppo da camera INTERENSEMBLE, che lo ha portato ad esibirsi presso le maggiori Università  di Los Angeles, New York e Boston. Da annoverare inoltre la collaborazione, sempre nell'ambito della musica contemporanea, con l'Ex novo Ensemble, di Venezia. Nell'Ottobre del 2005 è stato invitato con il Quartetto STA-MANE a prendere parte alla prima "World Bass Clarinet Convention" tenutasi a Rotterdam dove s'è esibito eseguendo prime mondiali di brani di Ermanno Bacca, John D. MacDonald ed Andrew List.

Daniele Rinaldo
Nato a Padova nel 1984, ha iniziato gli studi musicali con Alberto Boischio; nel 1998 e 1999 ha studiato al New England Conservatory di Boston (USA) con Sergej Schepkin e A. Ramon Rivera. Ha studiato successivamente al Conservatorio "C. Pollini" di Padova con Ines Scarlino, dove si è diplomato con il massimo dei voti e la lode (2003), studiando composizione con Giovanni Bonato e musica da camera con Aldo Orvieto. Ammesso al Corso di Alto Perfezionamento all'Accademia Nazionale di S.Cecilia a Roma sotto la guida di Sergio Perticaroli, si diploma col massimo dei voti nel 2006. Ha seguito Masterclasses tenute da Christopher Elton, Jeffrey Swann, Giampaolo Nuti, Klaus Hellwig, Andrszej Pikul, Federico Gianello, Gerlinde Otto e Howard Shelley, che nel 2007 lo ha scelto personalmente per eseguire sotto la sua direzione il concerto K466 di Mozart per il 250° anniversario della nascita del compositore, instaurando successivamente con lui un rapporto didattico a Londra, approfondendo il repertorio solistico concertante e la direzione d'orchestra. Tuttora studia inoltre con Claudio Martìnez Mehner a Madrid. Ha inciso musiche di Bach/Busoni e Ravel (2003) e, in duo pianistico con Alberto Boischio, un disco con musiche per due pianoforti di Copland, Milhaud, Barber, Bennett e Piazzolla per la casa discografica "Velut Luna". Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali nei concorsi, tra gli altri, di Padova, Venezia, S. Sepolcro, Firenze, Barcellona, Cagliari; recentemente è stato ammesso alle finali del prestigioso concorso pianistico internazionale "Ferruccio Busoni", che si terranno a Bolzano nel 2009. Ha ricevuto borse di studio dalla FIDAPA e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Si ricordano esibizioni per diverse prestigiose istituzioni in numerose sale in Europa, America e Asia (tra cui l'Auditorium "Parco della Musica" di Roma, Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Victoria di Madrid, Palau de la Mͺsica Catalana di Barcellona, Yamaha Hall di Parigi, Bundeskonzertsaal di Berlino, Wiener Saal di Salisburgo, Williams Hall e Jordan Hall di Boston, Hamamatsu Concert Hall e Okabe Concert Hall in Giappone), con varie orchestre sinfoniche, tra le quali l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Filarmonica dello Stato di Bacau (Romania) e l'Orchestra Sinfonica Nacional de l'Ecuador sotto la bacchetta di famosi direttori quali Howard Shelley, Ovidiu Balan e Gareth Hudson, per varie istituzioni concertistiche (tra cui l'Accademia S. Cecilia di Roma, il Festival Dino Ciani di Cortina d'Ampezzo, il Festival Busoni di Bolzano, il Liceu di Barcellona, gli Amici della Fenice di Venezia, il Festival Internazionale W. Walton di Ischia). Recentemente, inoltre, è stato invitato a far parte della New York Concert Artists, risultato che lo porterà  al debutto nel 2009 alla New York New Artists Series con la Manhattan Chamber Orchestra, ad un recital nel Midsummer Piano Festival di Barcellona e ad una tournèe in Corea. Nel settembre 2006 si è laureato in Economia presso l'Università¡ di Padova col massimo dei voti e la lode, ricevendo una speciale lode della commissione per la tesi finale in matematica applicata.

Per tutte le informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Domenica in Musica 2009.

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Duo violino-pianoforte Lea Birringer e Inga Dzektser

Duo violino-pianoforte Lea Birringer e Inga Dzektser


"€œTRE SECOLI DI LETTERATURA VIOLINISTICA"€

Concerto del duo violino-pianforte
LEA BIRRINGER (Germania)
INGA DZEKTSER (Russia)

Lea Birringer: 1° premio Johannes Brahms Competition di Pörtschach (Austria), 2° premio "€œInternational Louis Spohr Violin Competition"€ 2007, 2° premio Concorso Internazionale Rodolfo Lipizer 2008

Programma

W.A. MOZART ROND͒ KV 273
L.V. BEETHOVEN SONATA op. 12 n. 1(Allegro con brio, Tema con Variazioni, Andante con moto Rondò, Allegro)
W. LUTOSLAWSKI SUBITO
H. WIENIAWSKI POLONAISE DE CONCERT op. 4
J. BRAHMS SONATA n. 3 op. 108 (- Allegro adagio - Un poco presto e con sentimento - Presto agitato)

LEA BIRRINGER, nata in Germania, ha iniziato lo studio del violino all'€™età  di tre anni e ha debuttato a 14 anni alla Berlin
Philharmonic Hall come solista con la Berlin Symphony Orchestra. Attualmente sta completando i suoi studi al Mozarteum di Salisburgo sotto la guida del celebre didatta e concertistca Maestro Igor Ozim.
Nel 2007 Lea Birringer ha vinto consecutivamente due secondi premi, all'€˜International Violin Competitions "€œLouis Spohr"€ (Germania) e al "€œPremio Rodolfo Lipizer"€ (Gorizia, Italia). In entrambe le competizioni ha ottenuto premi speciali
per la migliore interpretazione delle opere di J.S. Bach. Nell"€™agosto 2008, ha vinto il primo premio allo Johannes Brahms Competition di Pörtschach (Austria). Recentemente si è esibita per il cancelliere tedesco Angela Merkel, ricevendo il premio "€œKarlspreis"€. Ha tenuto concerti sia come solista che in formazioni di musica da camera in numerosi paesi d"€™Europa. Lea Birringer suona un violino Gianbattista Ceruti del 1800 concessole dalla"€œGerman Music Foundation"€.

INGA DZEKTSER, pianista russa, ha iniziato i suoi studi a 5 anni. Si è diplomata al Conservatorio di San Pietroburgo
conseguendo successivamente anche il "€œPostgraduate Corse"€. Dal 1989 è docente presso lo stesso Conservatorio. Nel 1994 ha vinto il Concorso Internazionale di Musica da camera di Trapani e nel 2003 il Piano Duo Competition in Tokio. Ha tenuto molti concerti con orchestre sinfoniche e da camera, partecipando a festivals in Spagna, Francia, Olanda, Finlandia e Portogallo (Kissinger Sommer Festival in Bad Kissingen, Germania, International
Chamber Music Festival in Fermo, Camerino, Tagliacozzo e Isola d"€™Elba, Italia). Molti dei suoi concerti sono stati trasmessi da radio e televisioni. Nel 1998 ha partecipato ad un tour di concerti negli Stati Uniti. Ha tenuto master class in Giappone, Corea , Portogallo. Ha lavorato come pianista accompagnatore al master class del "€œBerlin
Philharmonic Orchestra"€™s Quartet"€, al Summer Music Academy "€œThe International Holland Music Sessions"€ e alla Gustav Mahler International Academy. E"€™ pianista ufficiale del Concorso Internazionale di Violino Rodolfo Lipizer a del "€œViolin Competition of David Oistrakh"€ in Odessa, Russia. E"€™ stata inoltre membro di giuria all'€™ "€œInternational
European Music Prize for Youth Competition"€ a Linz, Austria.
Il suo repertorio include musica di tutti gli autori e stili.

Per tutte le altre informazioni relative alla Stagione concertistica 2008-2009 dell'Agimus si rinvia a: XVI Stagione Concertistica Int.le Agimus

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