Concerto del Coro Johann S. Bach

Concerto del Coro Johann S. Bach

Il Coro Johann S. Bach presenta l'opera: Die Sieben Worte Jesu Christi di Heinrich Schütz, portando in scena come direttore il Maestro Antonio Domenighini affiancato all'organo da Saverio Lo Martire.


Sabato 15 maggio 2004
Ore 21.00
Chiesa dei Servi-Padova
Ingresso libero

Programma:

Prima parte
Die sieben Worte Jesu Christi di Heinrich Schütz (1685-1672)
Due corali per organo di Johann S. Bach (1604-1673)

Seconda parte
"€œI Mottetti della famiglia Bach"€
Halt, was du hast di Johann Michael Bach (1648-1694)
Unser Leben ist ein Schatten di Johann S. Bach (1604-1673)
Ich lasse dich nicht di Johann Christoph Bach (1642-1703)
Das ist meine Freude di Johann Ludwig Bach (1677-1731)


Die Sieben Worte Jesu Christi
Gesù - Antonio Domenighini
Evangelista Soprano - Chiara Pierangelo
Evangelista Alto - Marina Meo
Evangelista Tenore - Gabriele Martinello
Evangelista basso - Nicola Rampazzo

Halt, was du hast
Alto - Chiara Muraro
Tenore - Gabriele Martinello
Baritono - Peter Paschke
Basso - Nicola Rampazzo

Unser Leben ist ein Schatten
Alto - Chiara Muraro
Tenore - Gabriele Martinello
Basso - Nicola Rampazzo

Irio De Paula

Irio De Paula

Irio De Paula è un eccezionale e dotatissimo chitarrista nato a Rio de Janeiro. La sua musica proviene dalla più pura e autentica eredità  brasiliana. Grandi cantautori di samba, di bossanova e degli altri stili della "Cidade Maravilhosa" hanno suonato con lui, come Baden Powell, Eumir Deodato, Astrud Gilberto, Chico Buarque, Gato Barbieri, Archie Shepp, Don Pullen and Chet Baker. Ovvero un "Mostro Sacro" per tutti coloro che apprezzano le calde e seducenti melodie sudamericane.

Aveva tre anni Roberto De Paula quando suo padre, Irio De Paula, allora in tour con la cantante Elsa Soares, decise di fermarsi in Italia, intraprendendo così una carriera di solista che gli avrebbe dato molte soddisfazioni. Dal 1970 la sua chitarra si è avventurata lungo le strade del jazz, accompagnando Gato Barbieri, Steve Grossman, Sal Nistico, ma ha anche scavato, da sola od alla testa di piccoli gruppi, i per lui più collaudati sentieri della musica popolare brasiliana. La stabile residenza italiana gli ha quindi consentito di frequentare i nostri migliori jazzisti, venendo rispettato da tutti per la sempre lucida creatività  e per un quasi naturale, mai debordante virtuosismo. Sono molte le testimonianze discografiche del suo originale talento, decine e decine di dischi pubblicati per lo più dalla Philology di Paolo Piangiarelli, uno dei suoi maggiori estimatori. In queste incisioni viene privilegiato il jazz"€“samba, genere che egli ama sviluppare alla testa di trii o quartetti, utilizzando per lo più la chitarra elettrica.
Ascoltando l'ultimo lavoro discografico, registrato da Irio con il figlio Roberto nel 2000 a Rio de Janeiro, si ha subito la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di speciale, un"€™incisione simile a quelle, peraltro non frequenti, effettuate in solitudine con lo strumento acustico, ma allo stesso tempo diversa. Sarà  forse per la presenza di un"€™altra chitarra, anche questa rigorosamente classica, sarà  forse che questa era suonata dal figlio Roberto "€“ che non incontrava da oltre un anno "€“ o forse che si trovava nella città  che l"€™ha visto nascere, ma la chitarra di Irio sembra qui più agile e calda che mai, a tratti incontenibile. Roberto "€“ che aveva suonato il basso nei gruppi del padre all'€™inizio degli anni "€™90 "€“ dimostra d"€™aver raggiunto un"€™originale cifra stilistica anche come chitarrista, per nulla intimorito dalla presenza di un padre così autorevole e famoso, non solo fornendo un prezioso contrappunto ai suoi pirotecnici voli solistici, ma prendendo a sua volta l"€™iniziativa. Chi lo aveva già  apprezzato nel disco «Retratto do Rio», lo ritroverà  qui musicista ancor più maturo e completo. All"€™interno del repertorio scelto per quest"€™incisione, davvero originale, viene eseguito per la prima volta un nuovo brano di Irio, Bate-papo, parola che non ha un equivalente nella nostra lingua ma che in Brasile sintetizza la spontaneità  ed il gusto d"€™incontrare gente. Diceva Vinicius De Moraes che "€œla vita è l"€™arte dell'€™incontro"€, bate"€“papo appunto...Incontro fra due chitarre (dois violoes), incontro fra padre e figlio: miglior titolo a quest"€™album non poteva esser trovato.

Irio De Paula, chitarra classica
Roberto De Paula, chitarra classica

Concerto di Musica Ficta

Concerto di Musica Ficta

Musica Ficta, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura, presenta un nuovo concerto di musica barocca latinoamericana. Ponendo l'attenzione alla musica nobile e popolare nel viceregno del Perù durante il secolo XVII si entra così in magiche atmosfere d'altri tempi, che portano lo spettatore a sognare mitici luoghi presenti da sempre nell'immaginario di sognatori e non.

26 maggio 2004
ore 21,00
Sala dei Giganti al Liviano
Ingresso: "‚€ 6,00

"Un piccolo giocattolo di fuoco":
Musica nobile e popolare nel Viceregno del Perù durante il secolo XVII

Musiche:
Anonimo spagnolo (p. Antonio Martn y Coll, 1709): Rueda la bola
Juan Cabanilles (1644-1712): Pasacalles
Manuel Blasco (c. 1680-?): Ventezillo travieso
Francisco de Santiago (1578-1644): Que se Ausenta
Gaspar Sanz (1640-1710): Folas
SebastiÍ n Dur (1660-1716): Corazon no Suspiris
Anonimo boliviano (inizio del secolo XVIII): Anaustia
Juan Cabanilles (1644-1712): Xacaras
Cristobal Gal ( c.1625-1684): Vuele, vuele la flecha de amor
José Martin (1618-1699): Qui son aquellos villanos
Anonimo spagnolo (metà  del secolo XVII): Pasacalles de primer tono
Cristobal Gal ( c.1625-1684): Mariposa, no corras al fuego
Sebasti Dur (1660-1716): Sosieguen, descansen
Guatemalan Anonymous (fine del secolo XVI): Acorranatemum
Gaspar Sanz (1640-1710): Pasacalles por la E
Jos Mar (1618-1699): Sin duda piensa menguilla
Anonimo peruviano (fine del secolo XVII): Un juguetico de fuego

Concerto di chitarra classica di Carlo Corrieri

Concerto di chitarra classica di Carlo Corrieri

Concerto di chitarra classica di Carlo Corrieri

L'Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili in collaborazione con le Associazioni Prisma & Convivio, "€œNarciso Yepes"€ Amici della Chitarra, "€œBashù"€ Educazione alla Mondialità , "€œInsieme per la Qualità  della vita"€, sono lieti di presentare l'esordio estivo del chitarrista Carlo Corrieri che si esibirà  in un concerto per chitarra classica con musiche di: Fernando Sor, Heitor Villa-Lobos, Joachìn Malats, Federico Moreno Torròba, Augustin Barrios Mangorè, Isaac Albeniz.

Venerdì 4 giugno ore 21.00
Sala dei Giganti - Liviano
I proventi derivati dalla LIBERA OFFERTA d"€™ingresso saranno devoluti per la ricostruzione dell'€™asilo infantile di Endaghiorghis in Eritrea

Programma musicale:

Primo tempo:
Fernando Sor:
Studio n.XVII
Introduzioni e Variazioni sul tema "€œO cara armonia"€
dal Flauto Magico di W.A.Mozart
Heitor Villa-Lobos:
Preludio n.1
Preludio n.2
Preludio n.4
Studio n.1
Joachìn Malats:
Serenata Espanola

Secondo tempo:
Federico Moreno Torròba:
Sonatina
allegretto, andante, allegro
Augustin Barrios Mangorè:
La Cathedral
saudade, andante religioso, allegro solemne
Pepita
Julia Florida
Isaac Albeniz:
Granada
Cadiz
Cuba


Di Carlo Corrieri:
Lo scrittore della chitarra classica
Scriveva così...
nel pensiero degno di essenza e indole,
con somma inclinazione verso
la potenza generatrice sulle sei corde,
si consuma il vigore accerchiato dalla
fluidità 
la quale saldezza e
la coagulazione dell'€™estremo interno sangue,
affiorano all'€™apparenza e al volto dell'€™individuo
trovatosi in posa per propria coscienza;
le pennellate di inchiostro,
si imbattono nella similitudine di unghie
concitatamente pacifiche
e proprio lì,
nell'€™aggiunta di aggraziati spasimi morali,
si flette la circostanza di un fascio di lanterna,
che con fine dolcezza illumina e fa riflettere
lo spesso mantello legnaceo abbracciato
dal corpo e dalla mente.


Informazioni:
Tel. 049 8205624-5611-5607
e-mail: dadamop@comune.padova.it

Gioachin Edoardo

Gioachin Edoardo

Edoardo Gioachin, allievo della classe di musica corale, ha vinto il 2° Concorso di Composizione bandito dal Conservatorio "Cesare Pollini" di Padova. Il Concorso, in omaggio al 700° anniversario della nascita di Francesco Petrarca, prevedeva nel bando l'utilizzo, per la parte vocale, di materiale tratto dai "Madrigali". Edoardo Gioachin, con "Dianatrix" si è ispirato al Madrigale" Non al suo amante più Diana piacque".

Dianatrix:

"Dalla voce nasce il suono, affiora dal silenzio per ruotare nello spazio acustico.
E' un'immagine di Donna, immortalata nel suo intimo silenzio, congelata nella natura per celebrare se stessa.
Il suono emerge, si intensifica, sviluppandosi in una storia azzurra, senza tempo, lontano.
L'Amante, come gli strumenti, assorbe l'energia generatrice, ne rimane incantato, così riverbera.
Si nutre dell'essenza del suono, assorto nella contemplazione dell'essere.
L'emozione divampa nella dinamica: si narra la reciproca trasformazione dell'inconscio.
Come una rosa affranta dal vivere, si consuma il rito inverso del ritorno all'origine."

Festival Biennale Teatro e Psichiatria

Festival Biennale Teatro e Psichiatria

Festival Biennale Teatro e Psichiatria

Si svolge a Padova la terza edizione del Festival Internazionale del Teatro Attivo nel Disagio Psichico, promosso dalle due Aziende Sanitarie cittadine, Azienda ULSS e Azienda Ospedaliera, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e il TPR - Teatro Popolare di Ricerca - Centro Universitario Teatrale di Padova e il Comune di Abano. Il Festival, come è noto, si propone di presentare alla cittadinanza spettacoli teatrali da Compagnie italiane e straniere in cui vi è stata la partecipazione attiva di persone con problematiche mentali.

Dal 4 al 16 maggio 2004
Ingresso: Euro 5.00 intero, Euro 3.00 ridotto

Programma:

4 maggio 2004, ore 20.45
MPX Multisala Pio X (Padova, via Bomporti, 22)
Innagurazione: "...ESSERE DONNA...",
Incontro, lettura , spettacolo con Cristina Cattellani, Milena Metitieri e Calicanto
Madrina della serata Elisabetta Gardini

8 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
"NO EXIT"
ThéÍ tre de l'Oiseau-Mouche (Roubaix - Francia)
in coproduzione con Teatro La Ribalta (Bergamo)

9 maggio 2004, ore 20.30
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
Sezione speciale: "Teatro, scuola e disagio psichico"
Dimostrazione/spettacolo dei laboratori
I lavori sono ispirati a: "My dream was knowing you" di Giovanni Levis

10 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"PINTER ATTI UNICI - Una specie d'Alaska - la stanza - Una serata floridi"
Regia di Nanni Arena
Nuova Scena, Arena del sole, eatro Stabile di Bologna

11 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"La voglia di fallire"
Teatro HORA/Blauzone (Zurigo - Svizzera)

12 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"Il processo"
da F. Kafka, regia di Lorenzo Rizzato
Teatro Popolare di Ricerca - CUT (Padova), Laboratorio "Maurizio Molena"

13 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"Krucuno"
Officina OFF (Livorno), in collaborazione con AUSL 6

14 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
Corale Tukituki, Centro Territoriale Permanente "Diego Valeri" della IX Direzione Didattica di Padova
Direttore del coro Roberto Tombesi

14 maggio 2004, ore 21.45
Teatro Magnolia (Abano Terme - PD)
"La lavanderia"
Blauschimmel Atelier (Oldenburg - Germania)

15 maggio 2004, ore 10.30
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
Sezione speciale cinema
Proiezione di cortometraggi e incontro con gli autori

15 maggio 2004, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente (Abano Terme - PD)
"Oz: diffidate della realtà "
Laboratorio Altrastanza (Napoli)

16 maggio 2004, ore 18.00
Teatro Piccolo Don Bosco (Padova, via Asolo)
"Io sto bene Vol.2"
Isole Comprese Teatro, Centro diurno Fili e Colori (Firenze)

Il Trio Quarta­ Dindo e De Maria

Il Trio Quarta­ Dindo e De Maria

Il Trio Quarta­ Dindo e De Maria è composto da Massimo Quarta, Enrico Dindo e Pietro De Maria.

Nato nel 1965, Massimo Quarta ha iniziato i suoi studi musicali all'età  di nove anni. Dopo aver conseguito il diploma con il massimo dei voti e la menzione d'onore presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma sotto la guida di Beatrice Antonioni, si è perfezionato con Salvatore Accardo, Pavel Vernikov, Ruggero Ricci ed Abram Stern.
Vincitore di numerosi concorsi - 1° Premio "Città  di Vittorio Veneto" 1986, 1° Premio "Opera Prima Philips" 1989 - nel 1991ha vinto il 1° Premio al prestigioso Concorso Internazionale di Violino "Niccolò Paganini" di Genova, primo italiano ad ottenere questo ambito riconoscimento dopo la vittoria di Salvatore Accardo, avvenuta nel 1958.

Enrico Dindo, torinese, nato nel 1965 da una famiglia di musicisti, ha iniziato a sei anni lo studio del violoncello diplomandosi presso il Conservatorio "G. Verdi" della città  natale. Successivamente si è perfezionato con Egidio Roveda e con Antonio Janigro. Nel 1987, a soli 22 anni, è scelto da Riccardo Muti per ricoprire il ruolo di primo violoncello solista nell'Orchestra del Teatro alla Scala, ruolo che ricoprirà  per undici anni, fino al 1998. Con la conquista nel 1997 del Primo Premio della VI° edizione del Concorso "ROSTROPOVICH" di Parigi - primo ed unico italiano -, Enrico Dindo ha ricevuto il definitivo riconoscimento internazionale di un talento precoce quanto eccezionale. Il grande maestro russo ha scritto di lui: "... è un violoncellista di straordinarie qualità , artista compiuto e musicista formato e possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana".

Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani - Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel novembre 1997 gli è stato assegnato in Germania il Premio Mendelssohn per la sua esecuzione del Concerto n. 1 con la Filarmonica di Amburgo diretta da Ingo Metzmacher.

Adriano Del Sal

Adriano Del Sal

Nato nel 1977 a Lignano Sabbiadoro (Udine), inizia a 12 anni lo studio della chitarra sotto la guida di Stefano Viola al Conservatorio ³Jacopo Tomadini² di Udine dove si diploma nel 1999 con Guido Fichtner conseguendo il massimo dei voti e la lode.

Contemporaneamente frequenta le lezioni all¹Accademia ³Francisco TÍ rrega² di Pordenone perfezionandosi con Stefano Viola e Paolo Pegoraro; è proprio in questa scuola che effettua un percorso di ricerca e approfondimento tecnico e stilistico-interpretativo che prosegue tuttora e che lo ha portato ad essere considerato e conosciuto a livello internazionale. Svolge una intensa attività  concertistica che negli ultimi anni lo ha visto invitato nei maggiori festival internazionali: "Gitarrenfestspiele Nurtingen" (Germania), "Festival Internacional de Guitarra" di Morelia (Messico), "Mednarodni Festival Kitare" (Slovenia), "Festival Internazionale della chitarra" di Parma, Pordenone e Siracusa. Ha inoltre rappresentato la Regione Friuli Venezia-Giulia in Ucraina, suonando nella prestigiosa "Sala delle Colonne" della Filarmonica di Kiev. Nel 2001, nell'ambito di un'intervista in un'importante rivista specializzata, David Russell lo ha citato tra i migliori giovani concertisti del momento.

Requiem di Mozart eseguito dal Concentus Musicus Patavinus

Requiem di Mozart eseguito dal Concentus Musicus Patavinus

Il Concentus Musicus Patavinus propone il Requiem di Mozart, una composizione di una bellezza cupa e solare che non ha eguali nella storia della musica sacra, scritta per coro e orchestra, dove a turno si alternano i solisti. Ascoltare il Requiem è come perdersi nell'€™incanto delle emozioni dell'€™autore tanto riesce a condizionare gli stati d"€™animo degli ascoltatori.
Il concerto vedrà  l"€™esibizione dell'€™Orchestra dell'€™Università  di Padova, la cui attività  è diretta dal Maestro Mauro Roveri, del Coro Grande, diretto dal Maestro Antonio Bortolami, oltre che la partecipazione del Coro "€Ergo Cantemus"€ di Este.

Giovedì 29 aprile, ore 21.00
Chiesa di S.Maria dei Servi,
L'ingresso è ad offerta libera, a favore dell'associazione ONLUS "Un cuore un mondo - Padova", per la ricerca e la cura delle cardiopatie congenite - Associazione genitori bambini cardiopatici.

Col nome di Concentus Musicus Patavinus si esibiscono il Coro da Camera, il Coro Grande e l'Orchestra dell'Università  di Padova, la cui attività  organizzata nell'omonimo Centro di Studi, Ricerche e Formazione Musicale, costituito nel 1984 e diretto dalla Dott.ssa Elisa GROSSATO. Le iniziative gestite da questo Centro sono molteplici e spaziano dai corsi di alfabetizzazione musicale ai seminari di interpretazione. Il Concentus include anche un gruppo Jazz, una compagnia di danza contemporanea e un gruppo di canto gregoriano. Alle attività  del Concentus partecipano annualmente circa duecento persone tra studenti, ex studenti , docenti e personale tecnico, i quali dopo il lavoro e lo studio presso le rispettive facoltà  condividono l'interesse per la musica d'insieme.

Mauro Roveri- direttore d"€™orchestra
Ha iniziato gli studi di Direzione d'Orchestra nel 1994, sotto la guida del M° Ludmil Descev ed in seguito alla sua prematura scomparsa ha proseguito con il M° Vram Tchiftchian. Nel 1995, con la collaborazione di altri musicisti veneti, ha fondato l'Orchestra da Camera "Collegium Ducale" che abitualmente dirige. Ha conseguito il diploma di Direzione d'Opera presso l'Accademia Filarmonica di
Bologna ed il diploma di Direzione d'Orchestra presso l'Accademia Musicale Pescarese con il M° Renzetti. Ha diretto l'Orchestra da Camera di Sofia, l'Orchestra Filarmonica di Schumen, l'Orchestra Sinfonica di Plovdiv, l'Orchestra Filarmonica di Bourgas, l'Orchestra da Camera di Salerno, l'Orchestra "San Marco" di Pordenone, l'Orchestra della Provincia di Catanzaro, l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. In campo operistico ha diretto Cavalleria Rusticana, I Pagliacci, Manon Lescaut, Madame Butterfly, Tosca, Aida, Nabucco, Traviata, Trovatore, Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale. Nel 2000 ha fondato a Mogliano Veneto l'Orchestra "Toti Dal Monte" e ne è tuttora il Responsabile Artistico. ͈ Direttore Musicale del Concentus Musicus Patavinus. Attualmente è assistente del M° T. Severini e del M° D. Renzetti.

Giovanna Donadini- soprano
Ha studiato canto con la Signora Erika Baschi, allieva di Toti Dal Monte presso l"€™Istituto "€œG.F. MALIPIERO"€ a MOntebelluna e presso il Conservatorio "€œB. MARCELLO"€ di Venezia. Ha frequentato l"€™"€ACCADEMIA DI ARTE LIRICA E CORALE"€ di Osimo, dove si è diplomata sotto la guida dei maestri A. Zedda, S. Segalini, A. Tonini, N. Giusti. Ha debuttato nel 1990, dopo aver vinto il "€œConcorso Intrernazionale Toti Dal Monte"€, con "€œNozze di Figaro"€ di Mozart /Contessa) al Teatro Comunale di Treviso, sotto la direzione del M° Peter MAGG. Ha cantato nel "€œCosì fan tutte"€ (Fiordigili) al Comunale di Treviso, al Sociale di Rovigo, al V. Emanuele di Messina, al Festival Mozartiano di Rovereto, a Tokio (Suntori Hall), al Teatro Verdi di Sassari, nel "€œBarbiere di Siviglia"€ al Teatro La Fenice, al Festival dell'€™Arena di Avenches, al Teatro Ariston di Sanremo, al Teatro Verdi di Pisa, al Teatro Alighieri di Ravenna, al Politeama di Lecce, al Festival della Valle d"€™Itria a Martina Franca (incisioni CD live), al Teatro Verdi di Sassari, e a Milano per Musica Rara a Palazzo Melzi d"€™Eril. Stimata interprete di musica sacra e liederistica, ha vinto nel "€™93 e nel "€™94 i Concorsi Internazionali di Toulouse (1° premio Chanson e 2° premio Opera lirica) e di Bilbao (1° premio Lieder e 2° premio Opera Lirica), ha cantato per l"€™Arena di Verona la "€œMessa in si minore"€ di Bach, la "€œKronüngmesse"€ di Mozart per il Festival Mozartiano di Salisburgo, lo "€œStabat Mater"€ di Pergolesi a Napoli con la Nuova Orchestra Scarlatti, il "€œRequiem"€ di Mozart e la "€œNona Sinfonia"€ di Beethoven a Tokio (direttore Peter Maag), il"€Te Deum"€ di Bruckner a Vicenza con la direzione del M° G. Andretta, lo "€œStabat Mater"€ di Haydn al Comunale di Treviso (direttore M° A. Gatto). Recentemente ha preso parte all'€™inaugurazione "€™99 del Maggio Musicale Fiorentino con "€œLa Dama di Picche"€ di Tchaicovskij ed è stata cover di Alice nel Falstaff di Verdi al Comunale di Ferrara.

Mariella Guarnera- mezzosoprano
Ha compiuto gli studi musicali e vocali con Maria Vittoria Romano e Maria Carbone e debuttato nel 1993 a S. Gimignano come Poppea ne "€œ L"€™incoronazione di Poppea"€ di Monteverdi, poi ripresa al Teatro G. Verdi di Pisa e al Teatro Sociale di Mantova, dove ha interpretato anche la parte di Cherubino ne "€œLe nozze di Figaro"€ di Mozart. All"€™Opèra Comique di Parigi e al Teatro Borgatti di Cento ha cantato nel ruolo di Ernestina ne "€œL"€™occasione fa il ladro"€ e in quello di Lucilla ne "€œLa scala di seta"€ di Rossini (Direttore M°. Claudio Desderi). Al Teatro Regio di Torino sotto la direzione del M°. Donato Renzetti ha interpretato Suzuki in "€œMadama Butterfly"€ di Puccini. Ancora al Teatro Regio di Torino e all'€™Acropolis di Nizza ha cantato nello "€œSly"€ di Wolf Ferrari (protagonista Josè Carreras, direttore M°.Renato Palumbo ) e all'€™Opèra di Nizza in "€œZazÍ "€ di Leoncavallo (con Leo Nucci, direttore M°. F.M.Carminati). E"€™ stata interprete di Eboli nel "€œDon Carlo"€ di Verdi allestita in forma semiscenica al Rosetum di Milano. Ha cantato nel "€œRigoletto"€ di Verdi al Teatro Regio di Torino (direttore M°.Marco Armiliato) e in "€œSuor Angelica"€ di Puccini a Lucca (direttore M°. Bruno Bartoletti con l"€™Orchestra della Toscana). Attiva anche in campo concertistico in Italia e all'€™estero (Zurigo, Berna, Londra) ha eseguito, oltre a composizioni sacre di Haendel e Mozart, lo "€œStabat Mater"€ di Vivaldi e quello di Pergolesi (Como e Brescia), il "€œNisi Dominus"€ di Vivaldi e il "€œSalve Regina"€ di Pergolesi a Firenze con l"€™Orchestra della Toscana e la "€œMissa solemnis"€ di Beethowen al Teatro Politeama di Palermo con l"€™Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal M°. Alberto Veronesi. Al 48° Festival Pucciniano di Torre del Lago ha nuovamente interpretato Suzuki in "€œ Madama Butterfly"€ (con Andrea Bocelli, direttore Steven Mercurio, regia Vivine A. Hewitt ), eseguita anche in forma di concerto al Forum Grimaldi di Montecarlo (direttore A. Veronesi) e al 49° Festival Pucciniano con la direzione di K. Wilson. Al Teatro Comunale di Modena, per la prima rappresentazione della nuova opera di Carlo Galante, ha cantato in "€œRacconto di Natale"€ con la regia di F. Esposito e la direzione di C. Boccadoro, nuovamente rappresentata nel Dicembre 2003 al Teatro Alighieri di Ravenna. Al Teatro dell'€™Opera di Roma (Ottobre 2003) Zulma in "€œItaliana in Algeri"€ di G. Rossini (direttore R. Frizza, regia M. Scaparro), (Aprile 2004) nell'€™Elektra di Strauss (direttore Alan Lombard "€“ regia M. Brockhaus).

Luca Favaron- tenore
Veneziano. Diplomato presso il Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia, docente Mirella Parutto. In seguito allievo di Malcolm King. Attivo dall' infanzia nel teatro di prosa e dalla fanciullezza nella musica corale, s' è poi confrontato, come solista, con un repertorio dal medioevo ai giorni nostri, partecipando tra l' altro a prime esecuzioni in tempi moderni di musiche inedite o riscoperte di
Benedetto Marcello (direttore Ettore Gracis) e Giovanni Legrenzi. Per il Teatro La Fenice di Venezia ha cantato (in Italia e all' estero) i ruoli solistici di: Les noces/Svadiebka di Stravinskij (sia nella versione russa che in quella francese); Kronungsmesse di Mozart; Missa in tempore belli di Haydn (dir.G.Tourniaire); Missa in sol di Schubert; Via Crucis di Liszt (pubblicata in CD da Mondo Musica); Salmo 83 di Zemlinsky (dir.M.Viotti). Tra gli altri impegni, citeremo: le collaborazioni con il Teatro G.Rossini di Pesaro (Glauco di Franchetti e Belfagor di Respighi per il convegno sul librettista L. Morselli)), l'Orchestra Sinfonica di
Plovdiv (Bulgaria) e l' Orchestra "M. Jora" di Bacau (Romania); l' opera L'isola disabitata di Haydn (dir.M.Dini Ciacci) in collaborazione con il Comitato nazionale celebrazioni Pietro Metastasio; i debutti nei ruoli di Riccardo in Un ballo in maschera di Verdi (Orvieto, teatro L.Mancinelli, 2003), Don Ottavio nel Don Giovanni di Mozart (Milano 2004). Per La Fenice ha preso parte (nei ruoli di fianco), in Italia ed all' estero, alle prime compagnie di: Madama Butterfly nel celebre allestimento di Bob Wilson (dirr.Y.Aronhovitch e I.Karabtchevskij);
Billy Budd di Britten (dir.I.Karabtchevskij); La traviata (dirr.M.Viotti e M.Zambelli, reg.G.C.Sepe); Marino Faliero di Donizetti (dir.B.Campanella, intr.princ.Devia Pertusi Blake Servile). Vincitore con il massimo punteggio del III Concorso internazionale Paul Harris a Milano nel 2003 (pres. di giuria Rita Orlandi Malaspina). I classificato ex aequo al V Concorso internazionale Isole borromee nel 2003. I classificato ex aequo al IV Concorso internazionale Francesco Forgione nel 2003. Finalista (unica voce maschile italiana) all' VIII Concorso lirico internazionale di Orvieto nel 2003. II classificato (prima voce maschile) al XVI Concorso nazionale A.M.A. Calabria nel 1994. Debutterà  a luglio il ruolo di Tamino (Il flauto magico di Mozart) a Roma.

Claudio Zancopè
Diplomatosi in canto al Conservatorio "Cesare Pollini" di Padova sotto la guida di Adriana Rognoni, Claudio Zancopè ha approfondito i suoi studi con Enza Ferrari e con il basso Malcolm King per la tecnica vocale. Con Paolo Vaglieri ha curato la specifica preparazione del repertorio operistico e liederistico. Vincitore nel 1985 del Concorso "AS.LI.CO." di Milano e del Concorso internazionale "Riccardo Stracciari" di Bologna ha debuttato in "Don Giovanni" di Mozart sotto la direzione artistica di Leila Gencer e in "Le Nozze di Figaro" con la direzione di Graziella Sciutti. La sua attività  operistica lo vede presente in numerosi teatri italiani, tra i quali il Donizetti di Bergamo, il Teatro Grande di Brescia, il Comunale di Treviso, il Sociale di Rovigo, La Fenice di Venezia, e in varie istituzioni musicali ("Asolo Musica", La Stagione Armonica, Concentus Vocalis, I Pomeriggi Musicali di Milano, l'Orchestra da Camera di Belluno, l'Ensemble de l'Arcimboldo). Notevole successo ha riscosso la sua recente tournée di concerti in Germania. Il suo repertorio spazia dal melodramma settecentesco alla musica contemporanea, dall'Opera alla liederistica. Nel 1999 ha sostenuto il ruolo del Re nell'incisione discografica ed il molte rappresentazioni teatrali dell'opera "Il Re alla caccia" di Baldassarre Galuppi. Nel 2001 ha realizzato in prima mondiale l'incisione discografica di "Lo Spazzacamino", dramma giocoso in un atto di Marcos Antonio Portugal da Fonseca.

Antonio Bortolami - direttore del coro
Intraprende giovanissimo lo studio dell'€™organo e si diploma a pieni voti presso il conservatorio di Padova C. Pollini sotto la guida di Giuseppe De Donà . Segue numerosi corsi di perfezionamento e seminari sull"€™interpretazione presso l"€™Accademia Musicale Italiana per Organo di Pistoia, quindi a Cremona e a Verona con Michel Chapuis, Harald Vogel, Ewald Kooiman, Michael Rudulescu, Daniel Roth. Collabora per diversi anni con l"€™Università  di Padova in una serie di lezioni-concerto per il Progetto di Formazione Continua, tenute dal M° Alfredo Mandelli; ha collaborato con l"€™orchestra giovanile del conservatorio C. Pollini diretta dal M° Giuseppe Marotta, con l"€™orchestra del teatro La Fenice, con il coro del Concentus Musicus Patavinus diretto dal M° Franco Facchin, con il coro Ergo Cantemus e con l"€™Athesis Chorus diretti dal M° Filippo Maria Bressan. Si esibisce come solista e come continuista in varie località  italiane ed estere (Spagna, Slovenia, Germania). Ha studiato direzione d"€™orchestra presso l"€™Istituto Musicale Benvenuti di Conegliano con Ludimil Descev (già  direttore dell'€™Opera di Stato di Sofia) e con Vram Tchiftchian ed ha debuttato alla guida dell'€™Orchestra da Camera di Sofia e con l"€™Orchestra Filarmonica di Schumen. Dal 1996 è direttore del coro universitario del Concentus Musicus Patavinus. Ha inciso per la casa discografica Velut Luna e per la Artis. ͈ organista titolare presso la chiesa di S. Maria dei Servi e organista collaboratore presso la Pontificia Basilica del Santo di Padova. ͈ attivo anche nel campo del restauro, della documentazione fotografica e della valorizzazione degli organi storici presenti sul territorio nazionale, nonché nella consulenza e progettazione degli strumenti nuovi.

Coro "Ergo Cantemus" di Este
Sorge nell'anno 1985 e svolge attività  concertistica sia in Italia che all'estero, invitato da Enti e Associazioni culturali, proponendo un repertorio corale a cappella e concertante, che spazia dalla polifonia sacra e profana, romantica e moderna, al folklore italiano e internazionale. Partecipa inoltre a Rassegne musicali, Festivals e Concorsi riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica: ha rappresentato l'Italia alla Rassegna Internazionale "Alpe Adria" di Pordenone, agli "Incontri Polifonici Internazionali" di Pescara e al "Wattenfestival" di Stoccolma. Tra i vari riconoscimenti ottenuti sono da ricordare il primo premio al Concorso Corale Interregionale di Treviso, il primo premio (sezione cori misti) e il terzo premio( sezione canto gregoriano) al I Concorso Nazionale di Guastalla (RE), il primo premio al XXVIII Concorso Nazionale di Vittorio Veneto(TV).. Ha collaborato con l'Athesis Chorus alle esecuzioni e alle incisioni della "Messa Arcaica" di Franco Battiato- in occasione del concerto per la giornata mondiale della pace indetta dall'Onu ad Assisi- e della Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven, con l'Orchestra di Padova e dal Veneto diretta da Peter Maag. Nel 2000 ha festeggiato i quindici anni di attività  con l'esecuzione del Requiem K 626 di W.A. Mozart nel Duomo di Este. I mutati orizzoni personali di molti coristi hanno ricondotto l'organico ad un'attività  musicale più misurata, ma sempre improntata ad uno studio attento sia delle parti che della vocalità , riuscendo a conservare un proprio" carattere " anche nelle attuali produzioni che il Coro svolge ed esegue. Viene diretto dal M° Alberto Padovan di Este.

Jazz in trio

Jazz in trio

Il trio nasce dall’incontro tra Giovanni Mazzarino, pianista siciliano di grande gusto e musicalità , e due autentici mostri sacri della musica jazz quali Steve Swallow e Adam Nussbaum, il primo capace di surrogare e sintetizzare in sé, grazie alla famosa quinta corda del suo strumento, il duplice ruolo di bassista e chitarrista, il secondo sempre puntuale, generoso, carico di grinta.





Il “Jazz in trio” propone brani originali di Swallow e Mazzarino e standard arrangiati dal gruppo. Le composizioni hanno un sapore classico: si devono per lo più allo stesso Mazzarino, che in un paio di casi le dedica esplicitamente ai due illustri “colleghi”, i quali a loro volta portano il contributo di un tema ciascuno. Il risultato appare di ammirevole equilibrio formale ed è contenuto nell’album “Nostalgia”, uscito nel 2002 per la Splasc(h) Records.

Steve Swallow ad oggi è sicuramente il bassista più richiesto al mondo oltre che per la sua bravura anche per il suo particolare suono. Le sue collaborazioni vanno da Paul Bley a Keith Jarrett, da Carla Bley a John Scofield, da Tom Harrell a Joe Lovano e tanti altri ancora.

Giovanni Mazzarino ha al suo attivo concerti e dischi con importanti musicisti d'oltreoceano: Jimmy Cobb, Tom Harrell, Mark Murphy, Lester Bowie, Randy Brecker, Eddie Henderson, Eliot Zigmund, Steve Grossmann, ed altri ancora.

Adam Nussbaum è uno dei più ricercati batteristi per il suo sapiente drumming, per il suo gusto, per i suoi interventi sempre pertinenti ed opportuni. Si è esibito con artisti internazionali come Jerry Bergonzi, John Scofield, Joe Lovano, Mulgrew Miller e tanti altri ancora.

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