ANTONIO PANZUTO

ANTONIO PANZUTO

Pitture Sculture Scenografie

Inaugurazione: 9 settembre, ore 18.00

Figura atipica nel panorama artistico italiano, Antonio Panzuto è stato definito un demiurgo gentile, un artista della scena che sfugge alle etichette con sorridente discrezione.
La mostra personale, allestita in Galleria Cavour, sarà un’occasione per apprezzare il lavoro “dietro le quinte” di un artista quanto mai originale e interessante. Lungi dall'essere esaustiva, l'esposizione vuole offrire un assaggio delle sue opere e del grande lavoro preparatorio che sta dietro la progettazione e la creazione di una scenografia, solitamente non visibile nel prodotto finito. Troveranno  spazio opere di pittura e scultura, disegni, bozzetti preparatori e scenografie, in parte legate all'esperienza di Panzuto come autore‐scenografo per il teatro, in parte nate come opere artisticamente autonome.

Panzuto non ha un  interesse specifico per i diversi materiali; si muove con la materia, utilizzando se serve la saldatrice o le macchine per lavorare il legno, o la lamiera, oppure i fili per muovere le marionette. E' materia che Panzuto ha incontrato nel suo processo artistico ed è principalmente il teatro, il luogo dove ha messo in gioco le sue ricerche, creando il suo universo e utilizzando sistemi di comunicazione come oggetti, fondali, fili, azioni.
Le sue macchine teatrali sono abitate da oggetti e figure azionate a vista tramite grovigli di fili: mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze più che per nessi logici o narrativi.

In scena Panzuto  è una sorta di deus ex machina che anima con gesti molto semplici macchine cinetiche di grandi e piccole dimensioni e materiali invece più complessi, assemblati assieme nei modi più disparati e differenti. E la pittura diventa fondamentale nella trasformazione della scenografia da impianto architettonico a spazio emotivo.

Informazioni
Ingresso libero
Orario: 10-13 e 15-19, lunedì chiuso

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
Tel 049 820 4522
ferrettimp@comune.padova.it

OPV - Orchestra di Padova e del Veneto

OPV - Orchestra di Padova e del Veneto

51° Stagione concertistica 2016-2017

Padova sedi diverse
dal 22 ottobre 2016 al 5 maggio 2017

Programma

La cinquantunesima stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto firmata dal suo direttore artistico e musicale Marco Angius si svolgerà con grande varietà di compositori, periodi, stili e forme. Dodici concerti a partire dal 22 ottobre, data di costituzione dell’OPV, al 5 maggio 2017 daranno vita ad una Rassegna dal titolo Il suono molteplice, a testimonianza del tentativo di una sintesi di orientamenti estremi e divergenti nella musica classica attuale. La Stagione svilupperà il concetto di molteplicità anche in altre direzioni trasversali: con un «percorso Schumann» che succede a quello mahleriano della scorsa Stagione, col Novecento italiano di Casella, Respighi, Malipiero e Petrassi (autori che tornano a segnare una continuità di ricerca programmatica), con una novità assoluta di Ivan Fedele commissionata da OPV (Lexikon III), con la musica paradossale di Satie (nella nuova versione di Parade curata da Stefano Pierini), con le traiettorie multiple di compositori che rileggono altri compositori: in un solo concerto, per fare un esempio, si ritroveranno tre secoli di musiche, da Monteverdi a Malipiero, da Bach a Respighi, da Haydn a Brahms, da Wagner a Henze.

Concerto di apertura il 22 ottobre 2016 (data notarile della Fondazione dell’Orchestra nel 1966), sotto la direzione di Daniel Kawka, Direttore e Anna Tifu, Violino.

Per l’usuale progetto di reciproca ospitalità tra l’OPV e l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, quest’anno toccherà al compositore e direttore Carlo Boccadoro esibirsi in un concerto dedicato interamente al ‘900 e alla musica contemporanea, con le Otto piccole minuature e le Danze concertanti di Stravinskij, il Concerto per due pianoforti e orchestra di Carlo Galante (nuova creazione) e il Greater Antiphons di Arvo Pärt.
interpretata da Arianna Vendittelli. In conclusione il Terzo concerto per orchestra “Récréation concertante” di Goffredo Petrassi.
Non mancherà il tradizionale concerto di Natale presso la Basilica di S. Antonio, Angius ha previsto un concerto dedicato a compositori moderni che rileggono autori passati. Così a tre dei Madrigali di Monteverdi orchestrati da Malipiero (dal Settimo Libro) seguiranno le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms (proprio sul cosiddetto corale di Sant’Antonio), i Wesendonck-Lieder di Wagner orchestrati da Henze e i Tre corali di Bach orchestrati da Respighi.
Insieme a Marco Angius si esibirà il mezzosoprano Beatrice Mezzanotte.

A concludere l’intera stagione, il 5 maggio 2017, sarà ancora Marco Angius, con le prime parti dell’orchestra (Paolo Brunello, Luca Lucchetta, Aligi Voltan e Danilo Marchello), per la Sinfonia concertante per oboe, clarinetto, fagotto, corno e orchestra di Mozart; in programma la cantata per soprano e orchestra Didone di Benedetto Marcello nell’elaborazione di Ottorino Respighi

Informazioni e biglietti
Tel. 049 656848
www.opvorchestra.it

LAURA KIBEL

LAURA KIBEL

A piede libero

Evento inserito nel programma generale di Arena Romana Padova Estate 2016.

Nel favoloso regno di Puzzonia un bel giorno il popolo dei Piedi si ribellò: migliaia di piedi non sopportavano più di stare rinchiusi nelle scarpe, dissero no ai lacci, agli stivaletti, cerniere, tacchi, basta sandali e cinghiette dolorose! I piedi avevano bisogno d’aria, di libertà, ma invece di scendere in piazza fecero il contrario, salirono in alto, rivolti verso il cielo...

Il mirabolante teatro dei piedi di Laura Kibel, protagonista in scena di uno spettacolo che evoca mondi e costumi di paesi diversi, rivisitando favole e canzoni e portando spunti di riflessione su temi e contenuti importanti come la guerra, il femminismo, le religioni e l’ottusità.
Che cosa ci salverà da ingiustizia, stupidità umana, avidità?
A questa preoccupazione globale, Laura Kibel risponde con l’Arte, quella che passa dal cuore.
Uno spettacolo per ridere e per pensare di sorprendente bellezza.

Il teatro dei piedi, a metà strada tra il mimo e i burattini, è stato valorizzato e reinventato dall'artista veronese Laura Kibel che ne ha sviluppato le tecniche e i contenuti. Lo spettatore davanti ai suoi occhi vede l'artista trasformare parti del suo corpo, come le piante dei piedi, le ginocchia, le gambe, in facce vive ed espressive, in buffe teste pelate, in burattini viventi, che amano, soffrono, lottano, divertono.
Questo originale teatro visuale, si avvale del sostegno di musiche di grande suggestione e impatto, capaci di sostituire la parola.

Informazioni
Posto unico € 10 (+ dir. di prevendita.)

tel. 049-8718617 
info@promovies.it
www.promovies.it

Museo Multimediale delle Mura

Museo Multimediale delle Mura

Una proposta per la città

Apertura temporanea al pubblico di due "stazioni" sperimentali di un futuro museo immateriale delle mura, con l'obiettivo di coinvolgere la cittadinanza nella conoscenza più approfondita della città e delle sue mura, per le quali è stato avviato da tempo un processo di recupero e di valorizzazione.

La proposta altro non è che il progetto di un museo immateriale che spieghi e racconti le mura, la loro architettura e la loro storia lunga cinque secoli, con l'uso quasi esclusivo di suoni e immagini e che faccia leva sul coinvolgimento emotivo, senza per altro rinunciare al rigore scientifico.

Ad accompagnare i visitatori, narrando le vicende e le caratteristiche delle mura e in particolare dei due manufatti scelti per la sperimentazione (Porta Savonarola e Bastione Impossibile) saranno i protagonisti: da Andrea Gritti e Bartolomeo d'Alviano, iniziatori dell'impresa, a Giovanni Maria Falconetto, autore della porta, fino ai testimoni del tragico bombardamento del 1944 al bastione Impossibile. Tutti si avvarranno di cartografia storica e di rappresentazioni tridimensionali, appositamente realizzate, di testi antichi e di parole moderne, di suoni e di effetti teatrali, in un gioco continuo e coinvolgente fra passato e presente.

Una applicazione per smartphone fungerà come veicolo promozionale ed estensione del museo stesso nella fase sperimentale, in attesa della nascita del Museo nella suoa forma definitiva.

Informazioni
ingresso gratuito, a gruppi, ogni 30 minuti
orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30

Comitato Mura di Padova
Cell. 3406884564
comitatomura@virgilio.it
www.muradipadova.it

Tam Teatromusica
Tel. 049 654669
tamteatromusica@gmail.com
www.tamteatromusica.it

Settembre a Villa Breda

Settembre a Villa Breda

Riflessi d'800

All'ingresso del Comune di Padova, oltrepassato il ponte sul Brenta, nella frazione, appunto chiamata Ponte di Brenta, si scorge sulla destra una maestosa villa, che sembra solo velatamente suggerire i fasti di un lontano passato.
E' Villa Breda e pochi sanno che tanta parte della gloriosa storia della città e dello sviluppo economico dell'Italia dell'Ottocento sono stati costruiti in questo luogo. Ben pochi sanno dello straordinario valore ambientale e paesaggistico di questo luogo, oggetto purtroppo di un progressivo decadimento.
Salvare un patrimonio di tutti: questo l'ambizioso progetto che ha l'Associazione Vivi-Amo Villa Breda. Un patrimonio e la memoria di Vincenzo Stefano Breda, che fu una delle figure più importanti della seconda metà dell'Ottocento, poichè fu uomo politico e pioniere dell'industria italiana e rappresentò una significativa forza di sviluppo sia per Padova, la sua città, sia per la nuova Italia, che si stava formando. Tutti aspetti che portano a valorizzare la sua figura nell'ambito delle varie iniziative culturali promosse dal Comune di Padova.

Da venerdi 26 agosto riprendono gli aperitivi in Villa dalle ore 19,00 alle 22,00: raffinata atmosfera in giardino, con programma a settembre, dal mercoledì alla domenica.

Il 10 settembre verrà inaugurata la mostra "Riflessi d'800" con raffinate creazioni di maestri artigiani orafi ed altro con spettacolo musicale ogni sabato di settembre. Infine domenica 11 settembre cerimonia di consegna dell'assegno che ci viene offerto come ricavato della "cena sotto le stelle" dello scorso 9 luglio. Tale somma concorrerà al restauro del capitello esterno della Villa: prima opera tangibile dell'impegno dell'Associazione di salvaguardia e valorizzazione del sito di Villa Breda.

Programma
Riflessi d'800
Dal 10 al 30 settembre, tutti i sabato e domenica
Orari di apertura: dalle 9.30 alle 20.00

In mostra la creatività dei maestri artigiani orafi, un'esposizione di preziose creazioni, pregiate lampade a petrolio e raffinati ventagli.

Aperitivo in villa
Dal 26 agosto al 30 settembre 2016

Dalle 18.00 di ogni sabato aperitivo e a seguire, ore 20.30 concerto nel Parco
Dalle 9.30 alle 15.30 di ogni domenica, brunch

Concerti
Sabato 10 settembre

GIOVANNI BAGLIONI
Chitarra acustica solista

Sabato 17 settembre
SAMUELE BORSO' TRIO
Bella Estate Tour

Sabato 24 settembre
DOMINGO
Cantautore

Sabato 1 ottobre
FIAMMA, FRANCIOSO & JAMAIL
In concerto

Possibilità di visite guidate alla Villa e al Parco.

Informazioni
Villa Breda, Via San Marco 219
Cell. 347 0820871
associazione.viviamovillabreda@gmail.com
www.viviamovillabreda.it

MARA RUZZA

MARA RUZZA

S-GUARDO OLTRE

Inaugurazione: 16 settembre 2016, ore 18.30

Invito

Organizzata dall'Assessorato alla Cultura la mostra S-GUARDO OLTRE di Mara Ruzza offre uno sguardo sulla ceramica contemporanea, con opere che indagano il concetto di tempo, la sua frammentazione, la ripetizione, il divenire.

Terra, tempo, ambiente, trasformazione sono gli elementi che sintetizzano la poetica dell'artista in questo progetto espositivo caratterizzato dallo sguardo: è lo Sguardo di Madre Terra che coglie/accoglie con unici, enormi o molteplici occhi multiformi che guardano. La terra, "Mater" per l'artista, archetipo dal duplice aspetto, viene declinata in forme diverse, con le tecniche della ceramica e della porcellana, per riportare l'attenzione all'empatica e profonda relazione dell'essere umano con la natura e con l'ambiente, alla responsabilità di trasformazione reciproca.
In mostra percorsi diversi a volte paralleli nella ricerca, esemplificati dal grande Labirinto in esposizione, che attraverso installazioni, pittura, grafica, video e fotografia ribadiscono le connessioni tra esterno ed interno, alto e basso, materiae e spirito.

Eclettica negli interessi e nelle scelte espressive Mara Ruzza ha sperimentato con versatilità materiali e linguaggi diversi: scultura ceramica, installazioni, pittura, grafica, video e fotografia per rappresentare la personale riflessione sul concetto di Tempo. In particolare le tecniche della ceramica realizzano nelle forme proposte una significativa esperienza ricostruttiva del vedere e del guardare, manifestando con la pluralità degli stili formali e delle simbologie la complessità dei processi di trasformazione nella società contemporanea che coinvolgono la natura e l'essere umano.

Nella contrapposizione di materiali naturali quali la pietra e la ceramica con materiali sintetici come il plexiglas e la plastica si coglie ancora l'opportunità di restituire le contraddizioni del vivere attuale in relazione all'ambiente. Mara Ruzza individua nell'arte una carica energetica capace di incidere nel presente e confida nel processo di rigenerazione spirituale oltre che estetico che l'arte, radicata nella vita dell'umanità, può innescare.

Mara Ruzza
Diplomata Maestro di pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, avvia il suo percorso professionale nelle arti visive nel 1986 con linguaggi diversi: pittura, grafica, fotografia, video, scultura ceramica, che hanno portato a numerose esposizioni collettive e personali in ambito locale e nazionale. In particolare con la scultura ceramica partecipa a concorsi ed espone in mostre di respiro internazionale a Friburgo (Germania), Faenza, Savona, nei Musei della Ceramica di Lubiana (Slovenia), di Montelupo Fiorentino, di Nove (Bassano), di Torgiano (Roma). Nella ricerca espressiva l'ideazione e produzione di performance, di progetti curatoriali, di conferenze ed eventi sulla ceramica contemporanea costituiscono un percorso non secondario.

Nell'ambito dell'esposizione sono previsti alcuni appuntamenti culturali, conferenze, conversazioni.

Programma incontri
Venerdì 16 settembre ore 18:30
Inaugurazione con presentazione a cura della storica dell'arte Elisabetta Maria Vanzelli.

Durante l'inaugurazione il ritmo naturale della Body Percussion con i Tebato, a cura di Simone Magnoni musicista e musicoterapista, renderà evidente la ricchezza sonora del corpo.

Nei fine settimana incontri culturali presso la sede espositiva amplieranno le riflessioni proposte dalle opere in esposizione:

Domenica 18 settembre ore 17:30
Della Natura e dell'arte. Alcuni esempi legati al concetto di rizoma e oltre

Conversazione tra filosofia ed arte con Elisabetta Maria Vanzelli, storica dell'arte.

Domenica 25 settembre ore 18:00
Frammenti d'utopia

Letture poetiche di Luciana Roma, Teatrocontinuo

Sabato, 1 ottobre ore 17:30
Da Madre a Matrice - Perché l'arte serve?

Conversazione tra antropologia e arte terapia con Luisa Fantinel, storica dell'arte e arte terapeuta.

Domenica 9 ottobre ore 17:30
Veneto antico al femminile: dee, dee madri, donne

Conversazione con Francesca Veronese, Musei Civici di Padova - Museo Archeologico, e Angela Ruta Serafini, archeologa.

Informazioni
Ingresso libero alla mostra e alle conferenze
orario 9.30 - 12.30 e 14.00 -19.00 - lunedì chiuso

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
Tel. 049 8204523
tagliettie@comune.padova.it
 

NOTTURNI D'ARTE 2016

NOTTURNI D'ARTE 2016

Gli appuntamenti della settimana dal 23 al 27 agosto 2016

Appuntamenti della quarta settimana dei "Notturni d'Arte 2016".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
 
Programma

MARTEDI' 23 AGOSTO, ore 21.00
P.zza Eremitani

Un grande artista del Rinascimento padovano: Andrea Mantegna
Visite guidate alla Cappella Ovetari nella Chiesa degli Eremitani
Nella Cappella Ovetari della Chiesa degli Eremitani, il padovano Andrea Mantegna lasciò una delle opere chiave del Rinascimento, dando un forte impulso al processo di rinnovamento del linguaggio figurativo che ha fatto di Padova uno dei più avanzati centri dell’Umanesimo europeo. Nel 1944 una bomba aerea distrugge la Cappella Ovetari. Si salvano la doppia scena del Martirio di San Cristoforo e l’Assunzione, staccate in precedenza a causa del grave stato conservativo e ricoverate altrove in tempo di guerra; degli affreschi perduti resta una documentazione fotografica in bianco e nero. Un recente restauro terminato nel 2006 ha permesso di ricollocare tutti i frammenti salvati per mezzo di sofisticate applicazioni informatiche.

Bronzetti, dipinti e sculture rinascimentali ai Musei Civici agli Eremitani
La serata prevede anche la visita guidata ai Musei Civici agli Eremitani per ammirare bronzetti, dipinti e sculture rinascimentali. In particolare i Musei Civici si distinguono per la raccolta di bronzetti, che si caratterizzano per varietà e qualità: l'avvio di questa nuova e fiorente produzione artistica segue la lezione di Donatello che, con le sculture bronzee ed i rilievi raffiguranti i Miracoli del Santo sull'altare della Basilica del Santo, lasciò una eredità espressiva fatta propria dagli aiuti del prestigioso cantiere, tra cui Bartolomeo Bellano e Andrea Briosco detto il Riccio che, di lì a poco, avrebbero realizzato opere di grande rilievo.

MERCOLED' 24 AGOSTO, ore 18.00
Partenza dall'Oratorio San Michele Riviera Tiso da Camposampiero
A spasso per Padova con il giovane Palladio
Andrea di Pietro della Gondola detto Palladio, celebre architetto in tutto il mondo, nasce a Padova il 30 novembre 1508.  Il documento principale che svela i natali padovani risale al 1563, quando, il 24 maggio di quell’anno nell’Ufficio del Porco, così chiamato per il maiale dipinto sopra lo scranno del giudice del Palazzo della Ragione, un vecchio barcaiolo di 72 anni, Giovanni Maria Sordi detto il Sordo, padre dei due noti scultori Francesco e Marcantonio Sordi, rilascia una deposizione assai importante.
L'itinerario condurrà alla riscoperta dei luoghi, personaggi, vicende e aneddoti che legano il più grande genio dell’architettura rinascimentale a Padova, sua città natale, prima del suo definitivo trasferimento a Vicenza nel 1524. L’itinerario punta inoltre l’attenzione sulla sua prima educazione, sui rapporti che la famiglia d’origine instaura in città e i maestri che lo iniziarono all’arte come Vincenzo Grandi e Bartolomeo Cavazza Da Sossano. I luoghi del giovane Palladio che si snodano tra le vie della città sono: l’Oratorio di San Michele, il Borgo della Paglia, il Castelvecchio e la Casa Gabrielli in Riviera Tiso da Camposampiero, Palazzo Candi, Palazzo Genova e Palazzo Oddi in via Rogati, il Collegio Pratense e la Loggia e l’Odeo Cornaro in via Cesarotti.

GIOVEDI 25 AGOSTO, ore 21.00
Via delle Piazze, 26

Il Rinascimento e la comunità ebraica di Padova: prestigiosi luoghi di studio e storie di illustri rabbini
Visite guidate alla Sinagoga Ebraica e proiezione del documentario "Nel tempo, storia della Padova ebraica"
A conclusione aperitivo kasher
Il Museo della Padova ebraica nasce per volontà della Comunità ebraica cittadina e intende offrire ai suoi visitatori un panorama storico e culturale della presenza millenaria degli ebrei in città.
Il Museo è collocato nel centro storico di Padova, nella zona del “ghetto”, dove sorge l’edificio dell’ex Sinagoga Tedesca/Scuola Grande (in via delle Piazze 26), sorta nel 1682 come edificio centrale per il culto della comunità ebraica Ashkenazita, presente a Padova già dalla metà del XIV secolo. Nel Museo sono raccolti oggetti della tradizione ebraica provenienti dalla collezione della Comunità padovana e di donatori privati, esposti a rotazione. Tra questi spiccano alcune Ketubboth (contratti matrimoniali), oggetti usati nella ritualità ebraica famigliare (candelabri di Chanukkah, porta spezie, piatti di Pesach, bicchieri del kiddùsh), oggetti propri della ritualità sinagogale (corone, sefer Torah, testi di preghiera, spartiti musicali, parokhet (tende per la copertura dell’Aron Haqodesh).La videoinstallazione Generazione che va, generazione che viene è l’elemento centrale del Museo e della sua fruizione e rappresenta il suo punto di forza e innovazione; è proiettata su schermi all’altezza dei matronei oggi chiusi.
La Sinagoga Italiana sorge dal 1548 in via San Martino e Solferino al n.13. Visitabile contestualmente al Museo della Padova Ebraica è ancora oggi il luogo della preghiera per i membri della Comunità cittadina.

ATTENZIONE-Biglietto di € 10,00 da acquistare la sera stessa sul posto, previa prenotazione obbligatoria con ritiro pass presso il Settore Cultura del Comune di Padova.

VENERDI' 26 AGOSTO, ore 21.00
Via Cesarotti
Alvise Cornaro e i personaggi della sua "corte"
Viste guidate alla Loggia e Odeo Cornaro
Il complesso della Loggia e dell’Odeo Cornaro rappresenta una delle massime testimonianze del Rinascimento padovano, espressione dei molteplici interessi culturali di colui che lo edificò nella prima metà del XVI secolo: il veneziano Alvise Cornaro.
La Loggia, prima opera di architettura del Falconetto è datata 1524. Appositamente ideata per rappresentazioni teatrali, costituisce la prima concreta realizzazione in terra veneta della frons scenae di epoca romana, ossia la scena a portico su base rialzata, scandita da arcate e pilastri compositi. Qui, per la gioia di Alvise, ormai diventato mecenate di artisti e letterati, si rappresentavano le commedie in lingua pavana di Angelo Beolco detto il Ruzante, legato da amicizia al Cornaro a tal punto da vivere con la propria famiglia all’interno della corte stessa.
Nel 1535 vede la luce l’Odèo, il luogo di rappresentanza per eccellenza riservato agli ozi letterari e alla musica. L’esistenza di questo veneziano speciale “convertito” alla terraferma termina a Padova nel 1566, alla rispettabile età di 82 anni, non senza aver prima scritto il Trattato sulla vita sobria, sorta di decalogo a garanzia della salute fisica e spirituale e un autoelogio funebre, non sopportando l’idea che qualcuno parlasse di lui come egli non avrebbe voluto.

Sprolico
di e con Bruno Lovadina
interventi musicali del M° Luca Chiavinato al liuto e di Ludovico Mosena alla ghironda

SABATO 27 AGOSTO
ore 18.00
Monselice, via Rivella 4a

Una villa lungo il Naviglio Euiganeo: Villa Emo a Rivella e il suo giardino
Visite guidate
Villa Maldura Emo, in località Rivella, è una delle ville realizzate lungo il canale Battaglia (o Naviglio Euganeo) a seguito della bonifica dell’area, realizzata tra il 1557 e il 1559, che ha reso appetibile per il patriziato la coltivazione dei terreni, la realizzazione di luoghi di villeggiatura e la possibilità di verifica e controllo produttivo sul posto. Villa Emo presenta un volume a cubo impreziosito da un aperto pronao a quattro colonne di ordine composito, sporgente ed impostato su zoccolo. La villa oggi non emerge più dagli argini privi di vegetazione e percorsi dai carri e viene quindi meno la relazione prospettica tra l’accesso all’acqua del canale e la scalinata di ingresso; infatti la villa appare chiusa da una fila di pioppi cipressini e da un doppio siepone sempreverde da questo lato, mentre sembra aprirsi verso i colli e verso villa Selvatico.

ore 21.00
Monselice, via del Santuario
Dalle Sette Chiesette alla cinquecentesca Villa Duodo

Passeggiata guidata

ATTENZIONE-Biglietto di € 3,00 da acquistare la sera stessa sul posto, previa prenotazione obbligatoria con ritiro passa presso il Settore Cultura del Comune di Padova.

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e lunedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dal pomeriggio di lunedì 25 luglio .

LIS accessibile al pubblico sordo tramite il servizio di interpretariato LIS – Lingua dei Segni Italiana; interprete Rita Sala

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Biglietti da acquistare presso le sedi in programma per: Orto Botanico, MUSME, navigazione in battello, spettacolo al Planetario, Villa dei Vescovi, Villa Roberti, Villa Contarini, Castello Cini, Museo Padova Ebraica, Villa Emo a Rivella.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

Il virtuosismo strumentale da Tartini al 2016

Il virtuosismo strumentale da Tartini al 2016

Concerto finale dell'Accademia de "I Solisti Veneti"

Nato nel 1970 in occasione del bicentenario della morte di Giuseppe Tartini (violinista, compositore, matematico e filosofo cui il “Veneto Festival” è dedicato) venne in seguito ampliato in grande Festival itinerante nei luoghi artisticamente più significativi del Veneto e di Regioni limitrofe. Il Veneto Festival si propone di illustrare l'ideale veneto dell'unità delle arti mettendo a stretto contatto il grande repertorio musicale veneto con le opere d’arte del territorio e nel contempo di rivelare e diffondere il più ampiamente possibile lo straordinario patrimonio musicale veneto e italiano e la sua influenza sulla musica europea.

Penultimo appuntamento a Padova del Veneto Festival con il seguente programma:

Programma
Antonio VIVALDI (1678 - 1741) - Concerto in si bemolle maggiore RV 553 per quattro violini e archi
Giuseppe TARTINI (1692 - 1770) - Concerto in mi minore D 56 per violino e archi
Antonio VIVALDI (1678 - 1741) - Concerto in sol maggiore RV 413 per violoncello e archi
Domenico DRAGONETTI (1763 - 1846) - Concerto in la maggiore per contrabbasso e archi
Antonio VIVALDI (1678 - 1741) - Concerto Op. 11 n. 5 in do minore per violino e archi

"I SOLISTI VENETI" diretti da CLAUDIO SCIMONE con i giovani solisti dell' Accademia de "I Solisti Veneti"

Informazioni
Per informazioni rivolgersi a PADOVA presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 049 8751166), Coin Ticket Store (Via Altinate 16/8, 3° piano – tel. 049 8364084), Ente Veneto Festival (Piazzale Pontecorvo 4/a – tel. 049 666128, e-mail: info@solistiveneti.it)

Future Vintage Festival 2016

Future Vintage Festival 2016

Classico contemporaneo

Classico Contemporaneo, questo il tema della settima edizione del Future Vintage Festival, evento legato alla comunicazione e contaminazione per la proposta di tendenze tra lifestyle, moda e design, in programma a Padova dal 9 all’11 settembre 2016.  La settima edizione il Festival sarà ancora una volta un’esperienza immersiva e unica nel suo genere dove la connessione multigenerazionale e un’attenta fusione tra passato e futuro, artigianato e tecnologia, ne fanno da padrone.

Programma

EXPO MODERN RETRO'
L’Expo modern retrò, situata nell’Agorà interno, al piano terra del Centro Culturale San Gaetano, location ufficiale del festival, è l’espressione di tale ricerca stilistica che presenta accessori e oggettistica dagli anni ’20 agli anni ’80, tra capi unici e remake di prestigio.

INCONTRI
L’Auditorium interrato del Centro Culturale, con 250 posti a sedere, accoglierà appassionanti incontri gratuiti con prestigiose personalità provenienti dal mondo dello spettacolo, della moda e dell’arte, come: Duilio Giammaria, Giampiero Mughini, Linus, Ambra Angiolini, Mauro Corona, Tiromancino, La Pina e Diego, Luca Mercalli, Ivan Zazzaroni, Rocco Siffredi, Tony Esposito, Justine Mattera, Maccio Capatonda, Leonardo Di Carlo; moderatore ufficiale di alcuni incontri sarà Andrea Vianello, direttore e giornalista Rai.
Gli ospiti dialogheranno a diretto contatto col pubblico, arricchendo il Festival di storie ed esperienze di vita, per una tre giorni costruttiva e ricca di occasioni di dibattito.
Tutti gli incontri sono gratuiti ma con posti limitati.

MOSTRE
Un percorso artistico, sensoriale ed emozionale di ricerca, attraverso l’allestimento di oggetti della storia del design e della moda, e di opere d’arte di ispirazione avanguardistica. Con una grande novità: 500m2 in più di sale espositive.

EVENTI
Anche nell'edizione 2016 tornerà Chic Nic, l’aperitivo culturale della manifestazione, nato al Vintage Festival ed esportato nelle migliori location storico-artistiche del territorio e del FAI (Fondo Ambiente Italiano). A 2 minuti dal Centro Culturale San Gaetano, nell’esclusiva cornice dei Giardini dell’Arena arte, cibo, storia e cultura si fondono in un appuntamento imperdibile in una location d’eccezione con workshop creativi (ad iscrizione gratuita), allestimenti curati, percorsi enogastronomici e una selezione musicale di ricerca.
Tra le prime conferme i concerti serali di: StreetClerks, protagonisti del programma tv “E poi c’è Cattelan”, Mokadelic, autori ed interpreti della colonna sonora di “Gomorra - La Serie” , esportata in più di 120 paesi al mondo, e Tony Esposito straordinario polistrumentista partenopeo, tra gli storici creatori del blues metropolitano e icona della world music.

Confermato anche il classico Gran Galà d’apertura con il concerto inaugurale gratuito, di giovedì 8 settembre, che come ogni anno si svolgerà nel plateatico esterno di Caffè Pedrocchi, simbolo della città. Ospiti i Tiromancino con un live acustico che ripercorrerà i più grandi successi di Federico Zampaglione, fino ai brani del nuovo album “Nel respiro del mondo”. Una piacevole mescolanza di influenze, sonorità etniche ed elettroniche, che danno vita a brani pop con una forte identità classico-contemporanea.
Mentre sabato 10 settembre avrà luogo il party ufficiale del Festival, per la prima volta a Padova, sarà curato da Elita: tra le più importanti organizzazioni culturali in Italia, fautori dell’intrattenimento musicale della "Design Week" al Fuorisalone di Milano. Un dj internazionale della scena elettronica verrà annunciato come special guest della serata.

Dopo aver percorso le vie di Roma, Firenze e Milano, torna domenica 11 settembre a Padova l’originale Tweed Ride, l’elegante pedalata in stile retrò e abiti vintage per le strade del centro.

Informazioni
Ore 10.00 - 19.00
Aree culturali (INCONTRI / WORKSHOP / MOSTRE / PERFORMANCE) Ingresso gratuito
Area mercato (EXPO MODERN RETRO) ingresso € 5,00, valido per tre giorni

www.futurevintage.it

ITALIANE

ITALIANE

Monologo di Lucia Schierano

Testo: Renzo Segala
Regia: Beatrice Zuin
con Lucia Schierano

Tina Pica, Paola BorboniAnna Magnani, Franca Valeri e Franca Rame, sono solo alcune delle grandi attrici che come in un carosello, incanteranno il pubblico accompagnate dalle canzoni provocatorie di Milly, la cantante “en noir” degli anni Trenta. Lo spettacolo è un omaggio alle donne che si sono distinte nel mondo dello spettacolo, contribuendo all’evoluzione del costume dell’Italia da nord a sud. Con le loro vite in prima fila, i loro temperamenti e le molteplici capacità, hanno costruito un’immagine di donna forte, libera e coraggiosa.

Unica interprete Lucia Schierano, cantando e recitando, fa rivivere alcuni tra i più significativi brani di storia italiana con leggerezza ed ironia, lanciando tra le righe un messaggio alle donne d'oggi.

Confessa Lucia Schierano. Lo spettacolo nasce quando qualcuno dopo avermi visto nella Bisbetica domata con Natalino Balasso, mi disse di aver notato la somiglianza con la voce di Tina Pica, così ho pensato di riprendere queste icone ed è stato creato ITALIANE. Ma non è uno spettacolo femminista, assicura: Uomini e donne hanno carica e qualità diverse, ma c’è uno squilibrio: da decenni prevale l’energia maschile, ma è solo amalgamandosi a quella femminile che si potrà parlare di qualcosa di completo. Altrimenti si rischia di arrivare solo a sopraffazione e violenza.

Tra le righe dello show c’è infine un messaggio alle donne d’oggi: “Riappropriarsi della femminilità, che non è la bellezza artificiale conquistata gonfiandosi. La Magnani e le sue colleghe accettavano la vecchiaia e godevano delle esperienze di vita che le rughe del loro volto dimostravano”.

Informazioni
Biglietti: intero € 15,00; ridotto € 10,00
info@luciaschierano
www.luciaschierano.it
 

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