Stagione di prosa 2010-2011 "Dopo la battaglia"

Stagione di prosa 2010-2011 "Dopo la battaglia"

Appuntamento inserito nella Stagione di Prosa 2010-2011 al Teatro Verdi di Padova.

DOPO LA BATTAGLIA
Emilia Romagna Teatro Fondazione
autore Pippo Delbono
regia Pippo Delbono
Con: Pippo Delbono, Gianluca Ballarè

"€œOgni mio spettacolo è la tappa che fa parte di un viaggio personale e un viaggio nel tempo che ci circonda. Un tempo turbolento questo, di contrasti, di violenze, di poteri occulti, di corruzione, di menzogne.
Vorrei pensare al prossimo spettacolo immaginando che questo tempo oscuro sia passato. Che succederà  dopo la battaglia? Per ora mi vengono in mente quelle immagini dei film di Kurosawa, che raccontava le grandi battaglie, le cadute delle dinastie. Mi vengono in mente quei campi di battaglia rimasti vuoti dopo il conflitto. Mi viene in mente la quiete dopo la tempesta, il bisogno di lucidità  dopo la follia."€
(Pippo Delbono)

Venerdì 06 maggio alle ore 17.00 incontro con il pubblico
Conduce: Leonardo Mello
Ingresso libero

Lo spettacolo è inserito in UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Biglietteria online

Per ulteriori informazioni sulla Stagione di Prosa 2010-2011, si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2010-2011.

Irreparabili 2011 "Sotto le unghie delle fate"

Irreparabili 2011 "Sotto le unghie delle fate"

Appuntamenti inseriti nella Stagione 2011 di "Irreparabili. Rassegna di teatro, Musica e Danza".

SOTTO LE UNGHIE DELLE FATE
a cura di Teatro Immagini
di e con Ivan Tanteri
Produzione della Cooperativa SIRIO Sardegna Teatro

Lo spettacolo è l"€™ultimo lavoro di Ivan Tanteri, attore e pedagogo che dopo 25 anni di spettacoli, seminari e tournées nel mondo con il Teatro Potlach di Fara in Sabina (RI), ha intrapreso la strada del lavoro individuale per trasmettere la propria esperienza a gruppi di giovani attori.

L'evento è inserito in UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Irreparabili 2011. Rassegna di teatro, musica e danza.

Recital di poesia "La danza delle parole nella luce dell'amore"

Recital di poesia "La danza delle parole nella luce dell'amore"


LA DANZA DELLE PAROLE NELLA LUCE DELL"€™AMORE
Paola Bruna

recital di poesia
Le più belle poesie d"€™amore di tutti i tempi nelle storie di vita raccontate da Paola Bruna e dai performer di "€˜Studio Insieme"€™ Lidia Fiorenzano, Cristina Simioni, Raffaella Terrin e Maurizio Cascino.

Suggerita da un ampio ventaglio delle più belle poesie d"€™amore dei massimi autori internazionali (da Dickinson a Bachmann, da Pavese a Neruda, da Campo a Merini, da Raboni a Bukowski, da Achmatova a Szymborska, ecc.), la magica danza delle parole, oltre a sviscerare la realtà  del rapporto di coppia - tenero, erotico, umorale e umorisitico - si traduce questa sera in una sarabanda di molteplici e intensi racconti di vita. Nell"€™originale testo drammaturgico ideato da Paola Bruna, le parole di Lei e di Lui - a cui danno voce i performer del Gruppo Teatrale Stabile "€˜Studio Insieme"€™ - esibiscono, insieme al vigore per farsi armi affilate in difesa di libertà  e giustizia, la loro più intima luce capace di illuminare, qui e ora, il comune labirintico percorso esistenziale.

Paola Bruna
Opera per realtà  culturali diverse nell'€™ambito delle quali realizza performance incentrate su artisti contemporanei e conferenze illustrative di spettacoli e video di danza (che ha studiato presso la London Contemporary Dance School e a Roma con Elsa Piperno). Ha prodotto nel passato Rassegne di Danza e Spettacoli di Balletto e in seguito, privilegiando il Teatro di Parola, per l"€™Associazione Culturale/Teatrale "€˜Studio Insieme"€™ - di cui è socio fondatore e principale regista - ha ideato spettacoli di autori contemporanei (Pinter, Weske, Buzzati, ecc.) e reading di famosi poeti (da Lorca a Brecht, da Pasolini a Neruda, da Bachmann a Merini, ecc.). Ha pubblicato suoi scritti poetici per Libroitaliano e International Publishing House e sua prosa per Helvetia Edizioni. Sue sillogi sono edite da Editoria Universitaria (Come Ofelia), Supernova (Città  della Mente) e Campanotto Editore (Bocca Barocca).
͈ critico di Danza e Balletto de "€˜Il Gazzettino"€™ di Venezia (pagina nazionale).

Lo spettacolo si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano il nuovo format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

Informazioni e biglietti
Biglietto unico: "‚€ 7,00

COMUNE DI PADOVA
Settore Attività  Culturali tel. 049 8205611 - 5624
http:// www.padovanet.it/padovacultura
ARTEVEN
tel. 041 5074711 - cell. 366 3361601
info@prospettivadanzateatro.it - danza@arteven.it
www.prospettivadanzateatro.it - www.arteven.it

Per ulteriori informazioni sull'edizione 2011 di Prospettiva Danza Teatro: QUI

Ostinati! 2011 Paolo Botti "Angels & Ghosts"/Marco Cappelli Acoustic Trio

Ostinati! 2011 Paolo Botti "Angels & Ghosts"/Marco Cappelli Acoustic Trio

Concerto inserito della Stagione di 2011 di "Ostinati!. I Concerti del Centro d'Arte".

PAOLO BOTTI "Angels & Ghosts"
Paolo Botti: viola, dobro, banjo, mandolino

"€œAngels & Ghosts"€ è tra i dischi italiani più belli usciti lo scorso anno.
Paolo Botti è riuscito a interpretare il repertorio di Albert Ayler meglio di molti colleghi americani. Perché lo ha collegato con il profumo del blues del Delta, traducendolo con eleganza e naturalezza con gli strumenti a corda. Il suo "€œsolo"€ su Ayler è dunque poetico e intelligente.
Paolo Botti ha una formazione accademica, sviluppata poi nel jazz e nel blues. Ha collaborato con Franco D"€™Andrea, Carlo Actis-Dato, Evan Parker, tra gli altri. Ha fondato e dirige proprie formazioni, di cui fanno parte elementi come Filippo Monico, Dimitri Grechi Espinoza, Salvatore Majore, Anthony Moreno. In "€œAngels & Ghosts"€, oltre a brani di Ayler, compaiono versioni di pezzi di Bobby Timmons, Leroy Jenkins, David Murray.

MARCO CAPPELLI ACOUSTIC TRIO
Marco Cappelli: chitarre
Ken Filiano: contrabbasso
Satoshi Takeishi: batteria

Il nuovo progetto di Marco Cappelli riunisce tre dei più attivi e versatili musicisti di Downtown New York attorno alla musica che il chitarrista napoletano, ormai da anni trapiantato a Brooklyn, ha scritto ispirandosi ai personaggi della scrittrice francese Fred Vargas. Dopo un anno e mezzo di rodaggio nei club newyorkesi, il Marco Cappelli Acoustic Trio esordisce con il suo primo tour e un CD fresco di stampa per la Mode Records.
Marco Cappelli si è formato come chitarrista classico e ha in seguito praticato con uguale dedizione il repertorio contemporaneo e i linguaggi dell'€™improvvisazione.
La varietà  e la diversità  del suo approccio corrispondono alla quantità  di collaborazioni che ha sviluppato nel corso della sua carriera: Anthony Coleman, Butch Morris, Jim Pugliese, Enrico Rava, Marc Ribot, Elliott Sharp, Markus Stockhausen...
In Italia Marco, oltre all'€™insegnamento presso il Conservatorio di Palermo, collabora con l"€™Ensemble Dissonanzen di Napoli e ha nel suo repertorio diversi progetti originali, come l"€™Extreme Guitar Project, uno spettacolo in collaborazione con il fumettista Art Spiegelman (entrambi già  ospiti del Centro d"€™Arte qualche anno fa) e una recente collaborazione con Marc Ribot centrata su di una rivisitazione funky della musica di John Cage.
Ken Filiano è uno dei più attivi e versatili bassisti della scena newyorkese. Il suo lavoro si muove tra jazz, improvvisazione libera, musica scritta, world music, performance interdisciplinari. Ken guida un proprio quartetto e ha collaborato con una lista impressionante di musicisti: Bobby Bradford, John Carter, Vinny Golia, Joseph Jarman, Butch Morris, Carlos Zingaro...
La sua discografia è altrettanto vasta, ma si segnala qui un acclamato album in solo "€œSubvenire"€.
Satoshi Takeishi è originario di Mito in Giappone. Ha studiato al Berklee College di Boston, dove ha sviluppato un interesse per le musiche del Sudamerica che lo ha condotto in Colombia, dove ha vissuto per diversi anni intrecciando numerose relazioni musicali. Nel 1986 è ritornato negli USA, dove ha cominciato a lavorare come arrangiatore e produttore. Anche Satoshi ha vaste e diversificate esperienze, insieme a Ray Barretto, Carlos "€˜Patato"€™ Valdes, Eliane Elias, Dave Liebman, Anthony Braxton, Rabih Abu Khalil, Ned Rothenberg.

Il concerto è inserito in UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Informazioni e Biglietti

Biglietti: Intero 12 euro - Ridotto 10 euro
Concerto del 10 maggio 2011: Interi 20 euro; Ridotti 15 euro; Studenti dell'Università  di Padova 8 euro.

Cinema Teatro Torresino - Via del Torresino, 2 - Padova
Cinema Lux - Via F. Cavallotti, 9 - Padova
Sala dei Giganti al Liviano - Piazza Capitaniato, 7 - Padova

Informazioni
Centro d'Arte
Via san Massimo, 37-35128 Padova
Tel. ++39 49 8071370
Fax. ++39 49 8070068
www.centrodarte.it

Orchestra di PD e del Veneto e Sergio Balestracci, Direttore

Orchestra di PD e del Veneto e Sergio Balestracci, Direttore

Concerto inserito nella "45esima Stagione Concertistica 2010-2011 dell'Orchestra di Padova e del Veneto" e in UNIVERSI DIVERSI-Sacrearmonie

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Sergio Balestracci, direttore

CORO La Stagione Armonica

Programma
Ferdinando PaÍ«r -La Passione di Gesù Cristo, Oratorio per soli, coro e orchestra (Parma, 1810)
Prima esecuzione in tempi moderni

Prove generali pubbliche: venerdì 15 aprile 2011 ore 21.00

L'evento fa parte di "SACRE ARMONIE", Rassegna inserita nel più ampio contenitore primaverile UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Informazioni e biglietti
Biglietto intero: "‚€ 20,00
Biglietto ridotto: "‚€ 16,00
Biglietto ridotto speciale giovani (fino a 30 anni): "‚€ 8,00

Per tutte le informazioni sulla Stagione Concertistica si rinvia a: Orchestra di PD e del Veneto. 45esima Stagione Concertistica 2010-2011.

Prospettiva Danza Teatro 2011

Prospettiva Danza Teatro 2011

Victor Ullate Ballet-Comunidad de Madrid in COPPÉLIA

 

Versione in due atti del balletto creato all'Opéra di Parigi il 25 maggio 1870. Pur conservando la partitura originale di Leo Delibes del 1870, il coreografo spagnolo ha enfatizzato lo spirito comico di Coppelia, trasformando lo studio del mago-scenziato Coppelius in un laboratorio cibernetico specializzato nella robotica e nell'€™intelligenza artificiale. Lo stesso studio è il teatro del primo atto nel quale prende vita Coppelia, il prototipo di androide femminile che presto, grazie all'€™amore per e di Franz, abbandonerà  la sua natura robotica e artificiale per trasformarsi in un essere umano a tutti gli effetti, una donna non più dipendente dalla volontà  altrui ma pienamente libera di scegliere.

VÍ­ctor Ullate Ballet - Comunidad de Madrid
presenta
COPPELIA

direttore generale: VÍ­ctor Ullate
direttore artistico: Eduardo Lao
Balletto in tre atti, creato all'€™Opéra di Parigi il 25 maggio 1870
versione in due atti creata per VÍ­ctor Ullate Ballet-Comunidad de Madrid il 27 ottobre 2006 al Palacio de Festivales di Santander
libretto: Charles Nuitter e Arthur Saint - Léon, da un testo di E.T.A. Hoffmann
coreografia: Eduardo Lao
musica: Léo Delibes
assistente alla direzione artistica: Ruth Maroto
assistente alla coreografia: Ana Noya
maitre de ballet: Victor Ullate, Ana Noya, Ruth Maroto
ballerine: Ksenia Abbazova, Natalia Arregui, Zara Calero, Leyre Castresana, Sophie Cassegrain, Noelia DÍ­az, Ji Sun Kim, Ji Eun Kim, Arianne Lafita, Diana Miqueo, Yasmina Sancayo, Ana Belén Sanz, Reika Sato, Marà­a Sordo
ballerini: Alexander Abdukarimov, Dorian Acosta, Gianluca Battaglia, Mathew Edwardson, Oliver Edwardson, Luca Giaccio, Javier Lozano, Jonatan Luj͡n, Yester Mulens, Cristian Oliveri, Hao Wang

ATTO I
In un laboratorio cibernetico di robotica, dove il Doctor Coppelius studia la creazione di un rivoluzionario androide con movimento e comportamento totalmente femminile, Coppélia è il miglior prototipo da poter presentare in società . Il giovane Franz, appassionato di fotografia, è incaricato della manutenzione degli impianti dei vari robot e mentre Betty, Rosi e Andreina - le tre ragazze addette alle pulizie - giocano nel lusso e nel glamour dei prototipi della nuova donna androide, Franz riesce a fotografare Coppélia.
L"€™ossessione del Doctor Coppelius di umanizzare i suoi androidi s"€™acuisce. Tutto è pronto per la presentazione al pubblico di Coppélia, ove sono stati invitati i principali magnati dell'€™industria della moda e della tecnologia. Tuttavia, le formule di Coppelius non portano al risultato sperato. La sua angustia è aumentata da Betty, Rosi e Andreina, che approfittano della notte per essere regine per un giorno e da Franz che, ormai sempre più attratto dalla nuova invenzione, osa manipolare i computer del dottore. Ciò provoca l"€™irruzione fugace d"€™un essere magico, la Diva Espectral, che dona a Coppélia emozioni, rendendola così un essere umano. Iniziando a sperimentare la propria autonomia, la nuova donna rivelerà  la sua metamorfosi a Franz, a cui lui per altro aveva assistito di nascosto. Dopo un"€™iniziale tesa superficialità  entrambi rimangono affascinati l"€™uno dell'€™altra desiderando così conoscersi meglio, fino a che vengono interrotti dal Doctor Coppelius.

ATTO II
La festa di presentazione pubblica di Coppélia, diventa l"€™evento principale dell'€™alta società . Grandi magnati ed importanti personaggi del mondo della moda si riuniscono ansiosi per conoscere questa futura fonte di nuovi guadagni, la rivoluzionaria androide capace di comportarsi come una vera donna. Il Doctor Coppelius spera che tutto il lavoro realizzato negli anni possa finalmente rivelarsi un successo anche grazie a qualche aggiustamento dell'€™ultima ora. In modo sorprendente, Coppélia obbedisce alle istruzioni del ricercatore, finché abbandona il ruolo di androide, preferendo i flash di Franz, lasciandosi così guidare dai sentimenti e scatenando la collera dello scienziato. La nuova apparizione della Diva Espectral fermerà  il tempo dimostrando al Doctor Coppelius che il suo amore platonico ha smesso d"€™essere un sogno, convertendosi in un essere così reale da non poter essere controllato da un programma informatico. Coppélia, ormai umanizzata, sceglierà  in libertà  di vivere la sua passione con Franz.

VÍ­ctor Ullate Ballet - Comunidad de Madrid
Nel 1979 VÍ­ctor Ullate lascia la sua carriera artistica nel Ballet du XXème siècle di Maurice Bejart accettando la proposta del Governo di formare la Compagnia Nazionale di Danza Classica, che dirige per 4 anni. Nel 1983 porta a termine il suo incarico e fonda una scuola privata di danza, dove crea giovani ballerini; con un gruppo di questi partecipa per due anni ad un programma di danza per bambini trasmesso dalla Televisione spagnola. La stampa dà  rilievo a questa iniziativa così il Ministero della Cultura propone a Ullate di coordinare un gemellaggio culturale con la Cina. Il 28 Aprile 1988 al Teatro Arriaga di Bilbao la Compagnia fa il suo debutto riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. In Spagna sono sempre esistite piccole compagnie di danza ma è la prima volta che una compagnia privata mantiene collaboratori artistici, tecnici ed amministrativi con continuità . La Compagnia e la Scuola sono due elementi strettamente legati. Dal 1988 al 1996 la Compagnia gode del sostegno del Ministero della Cultura e nel 1997 viene nominata Ballet de la Comunidad de Madrid. Attualmente la Compagnia è composta da 50 ballerini per un totale di 64 persone fisse e 10 collaboratori esterni. Il bilancio di questi 10 anni è straordinariamente positivo: il prestigio della Compagnia si è consolidato sia in ambito nazionale che internazionale. La Compagnia ha un repertorio molto ampio e differenziato che va dallo stile classico a quello contemporaneo oltre naturalmente alle coreografie create da VÍ­ctor Ullate. VÍ­ctor Ullate ha ottenuto il Premio Nazionale di danza nel 1989 e nel 1996 gli è stata conferita la Medaglia d"€™Oro delle Belle Arti.

Lo spettacolo si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano il nuovo format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

Informazioni e biglietti
Biglietti: Platea/Pepiano intero "‚€ 30 ridotto "‚€ 27; Palchi I e II ordine intero "‚€ 27 ridotto "‚€ 25; Galleria intero "‚€ 15 ridotto "‚€ 12

COMUNE DI PADOVA
Settore Attività  Culturali tel. 049 8205611 - 5624
http:// www.padovanet.it/padovacultura
ARTEVEN
tel. 041 5074711 - cell. 366 3361601
info@prospettivadanzateatro.it - danza@arteven.it
www.prospettivadanzateatro.it - www.arteven.it

Per ulteriori informazioni sull'edizione 2011 di Prospettiva Danza Teatro: QUI

Zaches Teatro in "Mal bianco"

Zaches Teatro in "Mal bianco"

Zaches Teatro
MAL BIANCO
Prima regionale Vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2010


Regia, coreografia e drammaturgia del suono: Luana Gramegna
Scene, maschere e luci: Francesco Givone
Performers: Luana Gramegna, Enrica Zampetti, Gianluca Gabriele
Musica originale, video e live electronics: Stefano Ciardi
Costumi: Valeria Donata Bettella e Elisa Abbrugiati
Organizzazione e Promozione: Enrica Zampetti

Una produzione 2010/2011 di Zaches Teatro
Co-produzione PiM Spazio Scenico di Milano, Premio Prospettiva Danza Teatro 2010, Kilowatt Festival in collaborazione con Regione Toscana - Progetto Filigrane, Università  degli Studi di Arezzo, Centro Il Funaro di Pistoia.
Con il sostegno della Regione Toscana
Progetto vincitore della I Edizione del Premio Prospettiva Danza Teatro 2010 (PD)
Progetto finalista al Premio Equilibrio 2010 all'€™Auditorium Parco della Musica (RM)
Residenze artistiche: PiM Spazio Scenico e PiM Off di Milano, Teatro Everest di
Firenze, Ridotto del teatro Verdi di Padova, Teatro Moderno di Agliana (PT)
Si ringrazia per la collaborazione artistica German Allue Jauregui

Mal Bianco è la seconda tappa del progetto Trilogia della Visione, che indaga la percezione alterata del vedere come alterazione percettiva della mente.
Continua la ricerca sullo spazio scenico iniziata con la prima tappa della trilogia, Il Fascino dell'€™Idiozia, lavoro ispirato alle Pitture Nere di Goya, dove lo spazio è costituito da un"€™oscurità  da cui i corpi fuoriescono come da una massa densa. In Mal Bianco lo spazio si capovolge, consuma i corpi, quasi li corrode dall'€™interno fino a modificarli nel loro apparire. Il lavoro prende come ispirazione iconografica il maestro giapponese Hokusai, il creatore dei Manga, parola che letteralmente significa "€œimmagini senza nesso logico"€. Lo spazio perde contorni e definizioni prospettiche, assorbe i corpi in scena, e li restituisce smangiati, consumati, ombre di se stessi o simulacri di entità  decadute. Una realtà  altra s"€™insinua, ulteriore a quella che crediamo ogni giorno di vedere con i nostri occhi, una realtà  interiore, dell'€™animo e dei fantasmi che ognuno porta con sé. I corpi si svuotano muovendosi in uno spazio di strutture dal sapore rituale, fino a rimanere presenze rassegnate dai contorni indefiniti, come il ricordo di un volto che nella memoria via via si dimentica, si va consumando.

Zaches Teatro
Lavora sul connubio tra vari linguaggi artistici: la danza contemporanea, i mezzi espressivi del teatro di figura, l"€™uso della maschera, il rapporto tra movimenti plastici e musica/suono elettronico dal vivo. Con le ultime produzioni ha partecipato a importanti festival nazionali e stranieri dedicati alla scena contemporanea, ricevendo premi e riconoscimenti anche all'€™estero. Festival VolterraTeatro, Zoom Festival, Kilowatt Festival, Prospettiva Danza Teatro, Festival Mondo, Performing Arts Festival in Lahore (Pakistan), C.R.T. di Milano, Man In Fest (Romania), II Press/Play International Artist Broadcast - Detroit (USA), Eruzioni Festival, Festival Anticorpi, Festival Ipercorpo, Festival Insoliti, PiM Spazio Scenico e PiM OFF, Teatarfest (Sarajevo - Bosnia-Herzegovina), AICC 2010 di Aarhus (Danimarca), International Puppet"€™s Theatre Festival di Ekaterinburg (Russia).

La rassegna si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano il nuovo format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

Informazioni e biglietti
Biglietto intero: "‚€ 12; biglietto ridotto: "‚€ 10

COMUNE DI PADOVA
Settore Attività  Culturali tel. 049 8205611 - 5624
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ARTEVEN
tel. 041 5074711 - cell. 366 3361601
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Zaches Teatro in "Il fascino dell'idiozia"

Zaches Teatro in "Il fascino dell'idiozia"

Zaches Teatro
IL FASCINO DELL'IDIOZIA
regia, coreografia e drammaturgia del suono Luana Gramegna
scene e maschere Francesco Givone
drammaturgia Zelda Marcus
performers Luana Gramegna, Chiara Innocenti, Enrica Zampetti
musica originale, Video & Live Electronics Stefano Ciardi
voce Enrica Zampetti

Cos"€™è che colpisce nel Goya delle Pitture Nere?
Cosa rimane impresso nella mente distanziandosene?
Che sapore si ferma in bocca?


Un"€™indagine sulle atmosfere che abitano le Pitture Nere di Goya, restituite sulla scena attraverso la luce, il suono e il movimento. Un lavoro sulla percezione costretta dalla menomazione dei sensi. La stessa che Goya visse in seguito alla malattia che lo condusse progressivamente alla sordità , durante la quale creò le Pitture Nere. I corpi sono concessi allo sguardo per sottrazione, strappati al buio, al silenzio e all'€™immobilità .
Il fascino per Goya e per le Pitture Nere è il fascino per l"€™idiozia, idiozia nel suo significato etimologico: la visione del mondo come universo personale, anzi privato e inafferrabile e quindi incompreso, ovvero considerato fuori dalla normalità , dalla socialità , strano, idiota. E l"€™idiozia del Goya delle Pitture Nere è addensata dalla sua sordità , che lo costringe ad un ripiegamento più profondo su se stesso e i propri tormenti. La dimensione intima dell'€™uomo, Goya la traduce nello Spazio che non-è-definito, che non-è-descritto, è una sorta di non-luogo, che sfugge in zone d"€™ombra, in zone oscure e da cui i corpi sembrano uscire come da una massa densa. Bisogna abituarsi all'€™oscurità  per vedere più a fondo, e intuire presenze che non si colgono ad un primo osservare.
La luce non è mai diffusa, chiara, non rivela mai i corpi per quello che sono, ma li maschera con l"€™oscurità . E questa oscurità  ha un suono. Sono Pitture sonore dipinte da un idiota sordo.
Le Pitture Nere, dipinte quasi due secoli fa, ostentano tuttavia il loro essere fortemente attuali: un uomo, un pittore, alienato dal mondo che lo circonda, ossessionato dalle guerre e dai giochi di potere di cui è stato attore e testimone, che trova nella propria arte il modo per dar sfogo alla sua impotenza e ai suoi tormenti, cosciente dell'€™indifferenza del mondo e dell'€™oscenità  dell'€™animo umano.

La rassegna si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano il nuovo format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

Informazioni e biglietti
Biglietto intero: "‚€ 12; biglietto ridotto: "‚€ 10

COMUNE DI PADOVA
Settore Attività  Culturali tel. 049 8205611 - 5624
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ARTEVEN
tel. 041 5074711 - cell. 366 3361601
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Stagione di prosa 2010-2011 "Le conversazioni di Anna K."

Stagione di prosa 2010-2011 "Le conversazioni di Anna K."

Appuntamento inserito nella Stagione di Prosa 2010-2011 al Teatro Verdi di Padova.

Il Teatro Eliseo
Arca Azzurra Teatro
presentano

LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
liberamente ispirato a La metamorfosi
di Franz Kafka
scene Daniele Spisa
costumi Giuliana Colzi
luci Marco Messeri
musica originale e adattamento Vanni Cassori e Jonathan Chiti
regia Ugo Chiti

Con Giuliana Lojodice

Gli stati d"€™animo, le angosce nei silenzi, il dolore, la paura, il ribrezzo provocato dalla presenza di un familiare che non è più se stesso, il suo mutamento raccontato proprio attraverso gli occhi dei familiari, più precisamente attraverso quelli della donna delle pulizie. E"€™ questo uno degli effetti dell'€™intelligente e ben riuscita operazione di Ugo Chiti, vincitore dell'€™ultimo Premio Riccione proprio con il testo di Le Conversazioni di Anna K..
Le Conversazioni di Anna K. attingono alla Metamorfosi di Kafka senza voler essere l"€™adattamento teatrale di uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecento.
L"€™originalissimo cambio di prospettiva attuato da Chiti nella rielaborazione del mito kafkiano dà  la possibilità  di comprenderlo a pieno, analizza le meccaniche sempre attuali che sono alla base della sofferenza in una tragedia familiare. Il dolore della famiglia Samsa nei confronti della loro situazione è lo stesso che si prova prendendosi cura di un familiare gravemente malato.

Lo spettacolo è inserito in
UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.

Biglietteria online

Per ulteriori informazioni sulla Stagione di Prosa 2010-2011, si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2010-2011.

Padova per il 150°. Spettacolo "Se Garibaldi scende da cavallo"

Padova per il 150°. Spettacolo "Se Garibaldi scende da cavallo"

Spettacolo nell'ambito dei festeggiamenti che il Comune di Padova dedica al 150° anniversario dell'€™Unità  d"€™Italia .

Monologo:
SE GARIBALDI SCENDE DA CAVALLO
con Vito
monologo di Maurizio Garuti, regia Silvio Peroni
una Produzione Pierfranceso Pisani e N.A.N.I. srl
in collaborazione con Infinito srl - distribuzione Progetti Dadaumpa di Bologna

Un Vito inedito sale in cattedra e tiene una "€œlezione"€ di storia sull"€™Eroe dei Due Mondi. In realtà , più che un professore di storia, è soltanto un uomo qualunque del nostro tempo che racconta la vita di Garibaldi e che, inevitabilmente, deve misurarsi con lui, con la sua grandezza di uomo d"€™armi e soprattutto con la sua intransigenza morale. La dirittura morale di Garibaldi è uno dei fili conduttori del testo di Garuti e più che implicito è il rimando a un certo degrado della classe politica dei nostri giorni. Ma non è l"€™unico tema. C"€™è Mazzini, c"€™è Vittorio Emanuele II, c"€™è Cavour. Si riflette, si ripassa la storia. E soprattutto si ride. Dall'€™alto del suo monumento, Garibaldi "€œascolta"€œ. Apparentemente impassibile. Ma se scendesse fra di noi? Alle spalle dell'€™attore incombe l"€™eroe. ͈ il monumento di Garibaldi a cavallo che si trova a Bologna: "€œCosa penserà  di noi mentre passiamo per quella via? Io ho sempre paura che ci giudichi"€ dice Vito-narratore.

Scheda spettacolo

Informazioni
biglietto unico "‚€ 10, prevendita Centro Culturale Altinate/San Gaetano
tel. 342 1486878

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