La Lezione

La Lezione

Padova Palcoscenico estate 2017

Replica dell'evento inserito nel programma 2017 della Rassegna Padova Palcoscenico estate, organizzata dall'Assessorato alla Cultura con il supporto di MAT-Mare Alto Teatro Associazione culturale.

LA LEZIONE
Con Alessandro Gautiero regia di Silvio Barbiero
Produizione MAT - Mare Alto Teatro
 
Un lavoro intenso su una figura chiave della nostra società e della vita di ognuno di noi:  Il Professore.
Chi è? Un nemico, un alleato, un confidente, uno strumento di repressione,  un educatore...oppure? Secondo te? E ancora qual'è il confine tra deontologia e fanatismo?

Informazioni
Biglietto unico € 8,00

MAT-Mare Alto Teatro Associazione Culturale
matspettacoli@gmail.com
 

NOTTURNI D'ARTE 2017

NOTTURNI D'ARTE 2017

Gli appuntamenti della settimana dal 29 al 31 agosto 2017

Appuntamenti della sesta e conclusiva settimana dei "Notturni d'Arte 2017".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
 

MARTEDI' 29 AGOSTO, ore 20.45
Museo Diocesano-P.zza Duomo
Pietro Barozzi, vescovo del Rinascimento, e il suo palazzo

Visite guidate al Museo Diocesano

Reading a cura dell'Associazione Carichi Sospesi
di e con l'attore Renzo Pagliaroto
con l'accompagnamento musicale di Yuri Argentino (sax)

Il Palazzo Vescovile di Padova, che oggi ospita il Museo Diocesano, è il risultato di numerose stratificazioni che si sono succedute nel corso dei secoli, a cominciare dalla riedificazione avvenuta nel 1309 ad opera del vescovo Pagano della Torre, come ricordato da un’iscrizione oggi murata in una delle sale del percorso espositivo. È solo nel Quattrocento però, sotto la dominazione veneziana, che il Palazzo assume la fisionomia che ancora oggi lo contraddistingue, sia nell’articolazione degli spazi che nella sua decorazione.
Ciò avviene in particolare per l’azione del vescovo Pietro Barozzi (1487-1507), uomo colto e dai molteplici interessi umanistici, che interpreta la sua missione pastorale con grande dedizione etica e intellettuale.
Alla sua morte Barozzi lasciò alla Cattedrale la sua biblioteca personale, ricca di manoscritti e soprattutto di incunaboli, miniati dal suo artista di fiducia Antonio Maria da Villafora: testi propri della cultura umanistica, come i classici greci e latini, testi filosofici e scientifici, opere di teologia e di diritto canonico. Questa raccolta, in parte ancora conservata presso la Biblioteca Capitolare, e il palazzo splendidamente decorato appaiono oggi come il testamento spirituale di un vescovo con una profonda consapevolezza del proprio mandato, uomo del Rinascimento e committente sensibile alle istanze culturali del suo tempo.

MERCOLEDI' 30 AGOSTO, ore 20.45
Chiostro Albini dei Musei Civici agli Eremitani-P.zza Eremitani 8

Riscoprire l'Egitto: Giovanni Battista Belzoni e la Collezione Egizia del Museo Archeologico
Introduzione di Francesca Veronese, Musei Civici di Padova-Museo Archeologico
Sulle rive del Medoacus-G.B. Belzoni, una vita incredibile
Reading a cura di Teatri OFF Padova
brani di Gian Battista Belzoni letti da Pierantonio Rizzato
con l'accompagnamento musicale di Paolo Valentini

Circa duecento anni fa, il 2 agosto 1817, un padovano "fuori dagli schemi" entrava nel maestoso tempio di Abu Simbel - fatto costruire da Ramses II nel XIII secolo a.C. - dopo averlo disseppellito dalle tonnellate di sabbia che, nel corso dei secoli, l’avevano completamente ricoperto. Costui era Giovanni Battista Belzoni, un nostro concittadino eccezionale, quanto poco conosciuto: molti sanno che gli è dedicata una delle vie della città, così come che gli è intitolata una scuola superiore del centro. Ma i più non sanno chi realmente fu questo personaggio, primo tra gli Europei a mettere piede in luoghi sconosciuti, ponendo le fondamenta della moderna egittologia.
La collezione è costituita da circa centottanta reperti, pervenuti al Museo a partire dal XIX secolo e integrati da tredici reperti del Museo Egizio di Torino in deposito dal 1982. All’origine della sua formazione, che si attesta intorno alla seconda metà dell’Ottocento, ci sono senz’altro le imprese belzoniane e l’interesse che esse suscitarono per l’Egitto. Accanto ai materiali di matrice faraonica in Museo è presente un piccolo fondo di reperti dell’Egitto cristiano, che chiude cronologicamente la storia dell’Egitto antico. All’inizio del percorso espositivo è presente, infine, anche una statuetta risalente al IV millennio a.C. che, pur non essendo legata alla cultura faraonica o, in generale, all’Egitto, è un importantissimo reperto proveniente dal Vicino Oriente Antico, territorio che, in più di un’occasione, ha legato il suo sviluppo storico alla terra dei faraoni.

GIOVEDI' 31 AGOSTO, ore 20.45
Conservatorio C. Pollini-Via Eremitani 18
Cesare Pollini e il "suo" Conservatorio
Introduzione di Erika Iervolino
Ensemble Cesare Pollini
concerto di musica classica
con: Giacobbe Stevanato, violino-Giancarlo Trimboli, violoncello-Mauro Mazzonetto, pianoforte

«È fondato in Padova un Istituto Musicale che si chiamerà Scuola Musicale…»: con queste parole si apriva l’articolo 1 dello Statuto della nuova scuola musicale di Padova, fondata nel 1878, con il sostegno del Comune e della Provincia e con la collaborazione di alcuni membri della “Società del Teatro Nuovo”.
Tra i personaggi facenti parte del “Comitato promotore” vi erano numerosi intellettuali, spesso membri delle nobili famiglie padovane, tra i quali il marchese Buzzacarini, i conti Giustiniani, de Lazara, Leoni, Miari, Piovene, Suman, Zacco, il barone Treves e numerosi altri signori impegnati nella vita culturale della città. Nasceva così una scuola musicale che avrebbe avuto una lunga storia e che vive tuttora nel Conservatorio di Musica di Padova. Fu inaugurata il 29 giugno 1879 con un concerto cameristico in cui intervenne anche il giovane pianista Cesare Pollini, che propone subito un taglio nuovo rispetto alla tradizione di allestire concerti con un programma misto di brani vocali e brani strumentali.

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e martedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Assessorato alla Cultura - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

NOTTURNI D'ARTE 2017

NOTTURNI D'ARTE 2017

Gli appuntamenti della settimana dal 22 al 26 agosto 2017

Appuntamenti della quinta settimana dei "Notturni d'Arte 2017".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
 

MARTEDI' 22 AGOSTO, ore 20.45
Centro culturale Altinate San gaetano-via Altinate 71
Centro culturale Altinate San Gaetano, il "fantasma" dei Teatini

Visite guidate al Centro culturale e alla Chiesa di San Gaetano
Il Centro culturale Altinate San Gaetano sorge in un’area la cui storia affonda in tempi lontani.
Situata nella controansa generata dal fiume Meduacus, questa zona era attraversata dalla via Annia, importante arteria viaria risalente alla metà del II secolo d. C. Nei primi decenni del I secolo d.C. la città subì un radicale intervento di rinnovamento urbanistico, che qui portò alla costruzione di un importante complesso monumentale.
Gli scavi archeologici realizzati agli inizi del Duemila per la riqualificazione del Centro San Gaetano hanno riportato infatti alla luce un tratto di un portico colonnato, prospiciente il corso dell’Annia.  I dati a oggi disponibili non permettono, tuttavia, di definire con certezza l’identità del complesso. I reperti rinvenuti nel corso delle indagini a San Gaetano sono esposti all’interno del Centro, in un piccolo Antiquarium. Elementi architettonici, anfore, ceramiche di uso domestico e vetri attestano una frequentazione dell’area che dall’età romana prosegue nelle epoche successive.
Nell’area dove attualmente sono situati il Centro culturale Altinate San Gaetano e la chiesa di San Gaetano era stato fondato nel 1345 il piccolo monastero della congregazione dei padri Umiliati, con una chiesetta attigua, intitolata ai Santi Simone e Giuda. Dopo la soppressione della congregazione nel 1571, la chiesa e gli spazi conventuali furono acquisiti dai chierici regolari Teatini, ordine fondato nel 1524 da Gaetano Thiene e da Giampietro Caraffa (poi Paolo IV) vescovo di Chieti (in latino Theate), per riformare i costumi del clero.
Le parti risalenti al convento cinquecentesco giunte fino a noi sono il prospetto interno dell’ala settentrionale del chiostro e alcune volte del portico e dei locali retrostanti nonché le arcate del piano terra del prospetto occidentale. Anche nel piano scantinato sono riconoscibili alcuni elementi originari, come gli spazi voltati a botte continua con pilastri di fondazione e archi rinforzati, molto suggestivi, uno dei quali ospita la reception dell’auditorium, posto sotto il chiostro.
Negli anni 2000 il complesso di San Gaetano venne quindi destinato a Centro culturale della città, con la Biblioteca Civica.

Pietro Bembo
Reading a cura dell'Associazione Carichi Sospesi
Brani tratti da: Rime, Prose della volgar lingua, Gli Asolani di Pietro Bembo, letti dall'attore Marco Tizianel con l'accompagnamento musicale di Yuri Argentino (sax)

MERCOLEDI' 23 AGOSTO, ore 21.00
Palazzo Zuckermann-C.so Garibaldi 33

A casa di Nicola Bottacin
Visite guidate alla collezione del Museo Bottacin dei Musei Civici agli Eremitani
La possibilità di esaminare i documenti, la corrispondenza privata e l’archivio personale, conservati nell’istituto che porta il nome di Nicola Bottacin, permette di apprezzare un uomo dotato di notevole energia e curiosità, che grazie alle proprie opportunità economiche, sapientemente costruite, si contraddistingue come figura di collezionista d’arte, in particolare di numismatica, nella nascente borghesia della seconda metà dell’Ottocento.
Collezionista eclettico Bottacin impiegò le proprie risorse in investimenti su beni culturali secondo la moda borghese del tempo e plasmò la sua dimora come una galleria privata, suscitando curiosità ed interesse da parte dei viaggiatori e degli amanti dell’arte, ospiti della sua casa, e aprendola alla visita come casa-museo al punto da tenere un registro dei visitatori.
Circa l’inizio della passione di Bottacin per le monete e le medaglie non si possiedono informazioni certe, tuttavia si possono datare al 1854 i primi acquisti numismatici per quella che sarebbe diventata la Serie veneta. Delle prime fasi dell’attività collezionistica rimane un taccuino-catalogo, dal quale si evince che fin dal principio la ricerca e l’acquisto dei pezzi non fossero espressione di un collezionismo “indiscriminato” ma selettivo e scientifico. La raccolta numismatica Bottacin venne infatti menzionata nelle guide locali per la prima volta nel 1858. L’idea di donare alla città di Padova le sue raccolte venne comunicata al podestà e al direttore del Museo Civico, Andrea Gloria, nell’estate del 1865 e fin da subito accolta, ma le condizioni fissate dal Bottacin posticiparono la cessione e il trasferimento delle opere al 1871. Nicola Bottacin seguì la realizzazione del suo museo con passione, curando personalmente l’allestimento e gli incrementi delle collezioni fino alla sua morte, avvenuta nel 1876.

Nicola Bottacin, Lettere
Reading a cura dell'Associazione Carichi Sospesi
di e con l'attore Marco Tizianel
con l'accompagnamento musicale di Yuri Argentino (sax)

GIOVEDI' 24 AGOSTO, ore 18.00
Partenza in Battello dal pontile Parco Europa-Via Venezia 40
Navigando lungo il Piovego: dalle mura rinascimentali alle ville venete

Navigando lungo il Brenta con visite guidate a villa Foscarini Rossi e al Museo della Calzatura
Lungo questo percorso, complici le scelte operate dalla Repubblica di Venezia per il controllo capillare dell’entroterra, si svilupparono alcuni dei più pregevoli esempi di quella che può essere definita come una vera e propria “cultura della villa”, instaurando una competizione tra i nobili veneziani per lo splendore delle loro dimore che durerà fino alla caduta della Serenissima. Due esempi chiarissimi di questo fenomeno sono villa Giovannelli e villa Foscarini-Rossi.
Villa Foscarini Rossi è un complesso architettonico seicentesco che sorge a Stra, non lontano da Padova e Venezia lungo la Riviera del Brenta. La residenza, in cui la nobile casata veneziana Foscarini era solita trascorrere il periodo estivo, come dettava il costume dell’epoca in voga tra i nobili della Serenissima, è composta da tre edifici: la Villa Padronale, la Foresteria e le Antiche Scuderie, il tutto immerso in un Parco di circa 10.000 mq.
ATTENZIONE - Evento con Guida LIS
Biglietto: adulti € 20,00, gratuito fino a 5 anni, da 6 a 12 anni biglietto ridotto a € 15,00
Biglietto comprensivo di navigazione in battello, visite guidate alla Villa Foscarini Rossi e al Museo Rossimoda della Calzatura, aperitivo a bordo offerto da delta Tour
Prenotazione obbligatoria al numero di tel. 049 8700232 Delta Tour, www.deltatour.it, info@deltatour.it

VENERDI' 25 AGOSTO, ore 21.00
Palazzo Cavalli, via Giotto
Vittoria Accoramboni: un delitto nella Padova di fine Cinquecento

Reading a cura dell'Associazione Carichi Sospesi
Estratti dai testi Vittoria Accoramboni di Stendhal e The White Devil di J. Webster
di e con gli attori Renzo Pagliaroto ed Eleonora Panizzo
con l'accompagnamento musicale di Andrea vedovato (chitarra)

Visite guidate a Palazzo Cavalli

Come ampiamente documentato dalle cronache del tempo, a Palazzo Cavalli, nella notte tra il 22 ed il 23 dicembre del 1585, viene uccisa, all’età di 28 anni, da un gruppo di uomini armati e mascherati, Vittoria Accoramboni, assieme al fratello Flaminio. Ma chi era e per quale motivo fu uccisa Vittoria Accoramboni? Quella che è stata tramandata come una storia di amore e morte, di lotte familiari per questioni di eredità con protagonista una donna, la cui bellezza fu causa di sventure, si intreccia al tempo stesso con le vicende politiche dell’Italia del Cinquecento, con le lotte per il potere fra gli stati italiani, con le ambizioni e le prepotenze delle famiglie nobiliari dell’epoca.
La vicenda del tragico destino di Vittoria Accoramboni, attraverso i fogli degli avvisi anonimi e le relazioni degli ambasciatori, si diffuse rapidamente da Venezia a Roma, a Firenze e presso le principali corti europee. Poeti e scrittori se ne servirono quale soggetto di romanzi, racconti ed opere teatrali, dandone tuttavia una molteplicità di versioni, influenzate dai modelli culturali dell’epoca in cui vissero, al punto che anche oggi è difficile ricostruire ruoli e responsabilità morali dei vari personaggi coinvolti.
Palazzo Cavalli venne costruito dai Foscari fra la fine del ’400 e gli inizi del ’500, conobbe nel corso del tempo numerosi passaggi di proprietà e destinazioni.
A partire dal 1932 il Palazzo ospita il museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova, aperto al pubblico dal 1974.

SABATO26 AGOSTO, ore 20.45
Basilica di Santa Giustina-Prato della Valle
Sulle tracce del primo cristianesimo: san Luca, san Prosdocimo, santa Giustina

Visite guidate alla Basilica di santa Giustina e ai Chiostri dell'Abbazia
ATTENZIONE - Evento con Guida LIS
Chi varca la soglia della Basilica di Santa Giustina, percepisce di entrare in uno spazio ampio e apparentemente spoglio. Questa duplice sensazione conduce quasi spontaneamente a cercarvi qualcosa di significativo. Così, il semplice attraversamento della navata centrale, attirati dalla luce e dal colore della pala del Martirio di Santa Giustina del Veronese (1575) al fondo dell’abside del presbiterio, ci rende consapevoli che nelle molte cappelle laterali e nelle arche dei transetti sono collocati corpi di santi, in una pluralità di presenze che richiede di essere avvertita e compresa.
La nostra attenzione si concentra sulle tombe maggiori, quella di santa Giustina all’altar maggiore, quella di san Luca al fondo del transetto sinistro e quella di san Prosdocimo, raggiungibile dal corridoio dei martiri che si apre all’altezza del portale al fondo del transetto destro.
Il calendario liturgico celebra le solenni ricorrenze dei tre santi citati nell’arco del mese autunnale: 7 ottobre santa Giustina; 18 ottobre san Luca; 7 novembre san Prosdocimo.

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e martedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Assessorato alla Cultura - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

NOTTURNI D'ARTE 2017

NOTTURNI D'ARTE 2017

Gli appuntamenti della settimana dal 16 al 19 agosto 2017

Appuntamenti della quarta settimana dei "Notturni d'Arte 2017".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
 

MERCOLEDI' 16 AGOSTO, ore 21.00
Sala Carmeli, via Galilei 36
Michelangelo Carmeli e la sua spettacolare Sala

Visite guidate alla Sala Carmeli
Michelangelo Carmeli nella veste di superiore provinciale dell’Ordine dei Minori Osservanti si impegnò in importanti interventi di restauro di alcuni locali del Convento di San Francesco Grande di Padova e volle costruirvi una nuova area da destinare a una nuova biblioteca. Il progetto fu affidato all’architetto Andrea Camerata. Per realizzare la struttura della biblioteca, la sua decorazione, gli arredi e le dotazioni librarie impiegò cifre considerevoli, sia proprie sia offerte da estimatori e amici, fra i quali anche il potente procuratore di San Marco e futuro doge Marco Foscarini.
Il progetto era grandioso e l’esito fu un luogo di rara bellezza, benché alcuni contemporanei abbiano ritenuto che sull’amore per la cultura e lo studio prevalesse l’ambizione personale.
La ricca biblioteca con la sua bella Sala fu posta sotto la tutela dei Riformatori allo Studio e Carmeli volle che fosse aperta a tutti gli studiosi, religiosi o laici.
La biblioteca contava 22.000 volumi circa, dei quali oltre quattrocento manoscritti. Dopo le soppressioni napoleoniche vi confluirono temporaneamente volumi dal soppresso monastero di Santa Giustina e dal convento di Sant’Anna, poi trasferiti in gran parte alla Biblioteca Universitaria o venduti. Dal 1871 in poi l’Amministrazione comunale si occupò della manutenzione della struttura, compresa la piccola cappella privata di Carmeli, nella quale era stato trovato morto, alcuni ipotizzano per avvelenamento. La sala fu utilizzata come aula magna dell’istituto Duca d’Aosta, sala conferenze, concerti e proiezioni cinematografiche. Nel 1995 fu gravemente danneggiata da un incendio e per questo chiusa al pubblico fino al compimento del restauro nel 2011.

Alla scoperta di padre Carmeli
Reading a cura di ARC.A.DIA
Con l'attore Federico Pavan della Compagnia Teatrale Universitaria Beolco Ruzzante

GIOVEDI' 17 AGOSTO, ore 21.00
Prato della Valle - ritrovo alla fontana dell'Isola Memmia

Prato della Valle e Andrea Memmo: "il genio collegato con la virtù"
Visite guidate in Prato della Valle
Prato della Valle, uno degli emblemi della città, simbolo della retorica visiva urbana di Padova, è una piazza singolare, unica in tutta Europa. Prima dell’intervento di Andrea Memmo e a partire dall’epoca alto-medioevale era un grande invaso depresso e paludoso, libero da costruzioni, sul quale esercitava diritto di proprietà e di mercato l’abate di Santa Giustina.  Quando, nel 1767, la giurisdizione sul Prato passò da Santa Giustina alle autorità cittadine, divenne possibile un intervento pubblico. Nel 1772 piogge inusitate resero ancora più evidente la necessità di risanare l’area e venne istituita un’apposita magistratura. Nel marzo del 1775 il patrizio veneziano Andrea Memmo (1729-1793) divenne provveditore straordinario della città di Padova, carica che univa le due più alte dell’amministrazione cittadina, il podestà e il capitanio.
Memmo, espressione del milieu culturale illuminista e riformatore veneto, intratteneva relazioni amicali con i maggiori intellettuali contemporanei, Gaspare Gozzi, Scipione Maffei, Melchiorre Cesarotti, Angelo Querini, Giuseppe Toaldo, Giacomo Casanova, e frequentava il cenacolo culturale del console brirannico a Venezia Joseph Smit.
Nel breve periodo di governo della città, il provveditore formulerà numerosi progetti di generale ammodernamento, fra i quali anche il nuovo ospedale giustinianeo. In poco più di un anno, con la collaborazione dell’architetto Domenico Cerato, idea e avvia il riassetto del Prato, per realizzare una piazza dove alle tradizionali funzioni di commercio e spettacolo si aggiunga quella di giardino attrezzato per il passeggio, il tempo libero e il turismo, offrendo spazio a botteghe, viali e giardini.
Dopo il 1776 Memmo lasciò Padova per incarichi diplomatici a Costantinopoli e Roma, ma la ristrutturazione della piazza non era completata. Ne seguì gli sviluppi da lontano, e, per ottenere nuovi finanziamenti, fece realizzare disegni e stampe da Giuseppe Subleyras e Francesco Piranesi.

Un amore che fece scandalo: Andrea Memmo e Giustiniana Rosenber Wynne
Reading a cura dell'attore Filippo Quezel
passi scelti dal romanzo Un amore veneziano di Andrea di Robilant

VENERDI' 18 AGOSTO, ore 21.00
Chiostro Albini dei Musei Civici agli Eremitani-P.zza Eremitani 8
Antonio Canova e Padova

Introduzione di Elisabetta Gastaldi e Valeria Vettorato, Musei Civici agli Eremitani
Il successo dell’arte neoclassica presso i contemporanei è testimoniato a Padova dal fiorire di raccolte di gessi nelle case di prestigiosi collezionisti. Tra i più illustri estimatori di Antonio Canova si ricordano Girolamo Zulian, Daniele degli Oddi e Alessandro Papafava, oltre al principe Abbondio Rezzonico di Bassano, i cui bassorilievi nel primo Ottocento confluirono nella raccolta del padovano Antonio Piazza.
Presso i Musei Civici di Padova è possibile ammirare cinque sculture del maestro di Possagno.
Identikit-Antonio Canova dietro le quinte, storie e misteri dei ritratti
Un racconto, con musica e immagini
di e con Luca Scarlini, scrittore e performer

A seguire possibilità di visita alle opere di Canova esposte al Museo d'Arte e al Museo Bottacin-Musei Civici

SABATO 19 AGOSTO, ore 19.30
P.tta San Michele-Riviera Tiso da Camposampiero
L'Oratorio di San Michele tra storia e arte

Visite guidate all'Oratorio di San Michele
L’aspetto attuale di quello che un tempo fu un monumento religioso assai significativo per il valore storico e artistico che rappresentava è il risultato di una serie di interventi che hanno modificato completamente la struttura architettonica di una delle più antiche chiese di Padova.
L’Oratorio di San Michele è stato riaperto al pubblico nel 2000 in occasione della mostra Giotto e il suo tempo grazie ad un progetto di valorizzazione promosso dall’Associazione La Torlonga in collaborazione con il Comune di Padova. Recentemente è stato oggetto di un intervento di riqualificazione. L’intervento di restauro, condotto dal Settore Edilizia Pubblica del Comune di Padova, è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
250 anni di Specola
Visite guidate al Museo La Specola
Reading a cura dell'associazione Carichi Sospesi alle ore 21.00, alle ore 21.45, alle ore 22.30 in p.tta San Michele
Trasposizione da Le città invisibili di Italo Calvino
di e con l'attore Marco Tizianel con l'accompagnamento musicale di Andrea Vedovato (chitarra)
La scelta di adibire a Specola l’antico maniero del XIII secolo, nato come orrida prigione del tiranno Ezzelino III da Romano, poi trasformato nel Castello difensivo di Padova dai Carraresi nel secolo successivo e infine adattato a deposito di munizioni dalla Serenissima, era stata compiuta nel 1766 dal Toaldo, di concerto con l’architetto Cerato e con il Matematico Veneto Antonio Giuseppe Rossi (?-1776), deputato dai Riformatori a valutare e a seguire tutto l’iter di realizzazione delle opere edilizie.
Questa soluzione soppiantò la primordiale idea di realizzare il nuovo Osservatorio all’interno del perimento del Bo, sede dell’Università, e fu motivata dal fatto che la torre si ergeva nella periferia sud della città e dalla sua sommità si presentava perciò libero tutto l’orizzonte meridionale, luogo privilegiato per le osservazioni astronomiche. Inoltre, le spesse mura, larghe alla base quasi 3 metri, erano già perfettamente orientate in direzione nord-sud ed est-ovest, il che facilitava grandemente la corretta disposizione della strumentazione.
Ancor prima che l’edificazione architettonica dell’Osservatorio giungesse a compimento, il nuovo edificio era già divenuto simbolo di riferimento per la città e per i suoi astronomi, emblema identificativo della cultura e della scienza del cielo, oltre che scorcio poetico in quell’angolo di Padova dove il Bacchiglione, entrando in città, si biforcava nel Tronco Maestro e nel Canale Naviglio.
La Specola con il suo parafulmine, il primo installato nel territorio della Serenissima, fin dal suo nascere cominciò quindi a essere citata e rappresentata nelle più importanti guide, mappe e incisioni dell’epoca, come testimoniano le immagini presentate nella mostra Immagini di Specola, realizzata quest’anno dall’Osservatorio Astronomico di Padova per celebrare i suoi primi 250 anni di vita.

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e martedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Assessorato alla Cultura - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

NOTTURNI D'ARTE 2017

NOTTURNI D'ARTE 2017

Gli appuntamenti della settimana dall'8 al 12 agosto 2017

Appuntamenti della terza settimana dei "Notturni d'Arte 2017".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
 

MARTEDI' 8 AGOSTO
ore 18.00
Reggia Carrarese-Via Accademia 7
Casa della Rampa-Via Arcovallaresso 32
Un "traghetto" per la sicurezza dei Carraresi dalla Reggia al Castello

Il 28 maggio 1376 un fastoso corteo nuziale raggiunge il Castello di Padova per la «via della corte verso il castello», come ci riferisce il cronista Galeazzo Gatari, o «via del traghetto», secondo la versione del figlio Andrea.
Gli sposi sono Francesco Novello da Carrara, figlio di Francesco I il Vecchio, signore di Padova, e Taddea d’Este; il Castello è quello, ancora in fase di completamento, voluto da Francesco il Vecchio come sua nuova, più sicura e ancor più sontuosa, seconda “Reggia”. La “corte” è quel complesso di palazzi residenziali, sedi istituzionali ed edifici di servizio, che occupava il vasto isolato a nord del duomo, intorno a una corte maggiore, che è oggi piazza Capitaniato.
Il “traghetto”, infine, era la via di collegamento fra le due grandi residenze carraresi, un percorso di sicurezza, un viadotto di ventotto archi, che permetteva di raggiungere dai palazzi carraresi le mura comunali e, proseguendo sul percorso di ronda, arrivare al Castello.
Quasi completamente demolito a fine Settecento, costituiva una delle particolarità di quella che viene impropriamente definita “Reggia carrarese”. Ne rimangono poche vestigia, concentrate in massima parte all’interno di quella che, proprio per la presenza della rampa di accesso al viadotto, è oggi nota come “Casa della Rampa”.
Francesco Novello e la sua Taddea, assieme a qualche centinaio di persone del corteo nuziale, si immagina, sono stati i primi utilizzatori storicamente documentati del “traghetto”, che proprio nell’occasione viene citato per la prima volta nelle cronache.

ore 21.00
Villa Giusti-Via Armistizio 277
Le trattative per l'armistizio del 3 novembre 1918 a Villa Giusti: un piccolo giallo

Visite guidate a Villa Giusti alla Mandria
Nel pomeriggio del 31 ottobre 1918 alcune automobili trasportarono un gruppo di alti ufficiali dell’Impero austro-ungarico, che formavano la Commissione d’armistizio designata dal Comando Supremo Imperiale, a Villa Giusti. Giunsero alla villa nel tardo pomeriggio dopo un viaggio avventuroso dalla linea del fronte, che si snodava attorno ad Avio, poco a sud di Rovereto, funestato anche da una foratura a uno pneumatico a cui si pose rimedio con notevole difficoltà.
L’ospitalità offerta ai plenipotenziari nella villa avrebbe dovuto essere coperta da totale riservatezza se non da segreto militare, per evitare che notizie di qualche genere sullo svolgimento delle trattative potessero influenzare in un modo o nell’altro l’opinione pubblica a Padova e in Italia, suscitando facili entusiasmi o cocenti delusioni, entrambi molto nocivi in una fase così delicata.
Tuttavia, qualcosa non andò per il verso giusto.
La riservatezza non funzionò nemmeno nella fase finale delle trattative. Al momento della firma dell’armistizio nella sala al primo piano, forse per un qualche affrettato movimento di militari di servizio, di ufficiali al seguito delle commissioni o del fittizio “personale privato di servizio”, un alpino di guardia in giardino, avendo compreso che la fine delle ostilità era ormai arrivata, nell’entusiasmo si arrampicò su un albero e issò una grande bandiera italiana (ancora conservata in una teca nella “sala dell’Armistizio”). Questo insolito sventolio fu notato dal parroco della chiesa di Santa Maria di Mandria, a poco più di trecento metri dalla villa, che immediatamente iniziò a suonare le campane a distesa. In pochi minuti, tutti i campanili della città suonavano anch’essi e già alla sera una enorme folla si riversava nelle strade e in Prato della Valle per festeggiare la fine della terribile guerra.

MERCOLEDI' 9 AGOSTO
ore 18.00
Palazzo Moroni-Via VIII febbraio
Un prezioso scrigno d'arte: la Cappella dei Nodari

Visite guidate alla Cappella dei Nodari a Palazzo Moroni
Nel palazzo municipale vi è una saletta chiamata cappella dei Nodari, un tempo utilizzata dal podestà e dalla corporazione dei notai che qui si riuniva in capitolo e assisteva alle celebrazioni liturgiche.
Sulla parete di fondo è collocato il dipinto su tela di Domenico Campagnola raffigurante la "Vergine con il Bambino e i santi Luca, Andrea e Antonio da Padova". Esso poggia su un basamento in muratura decorato e leggermente sporgente per creare l’effetto illusorio di un altare; è inserito entro una volta a botte affrescata e sostenuta da colonne dipinte in scorcio; ed è coronato da una lunetta con due putti che reggono lo stemma del Comune di Padova
Catinia
Reading a cura dell'attore Silvio Barbiero
Estratti e rivisitazioni del testo di Sicco Rizzi Polenton
Sicco Rizzi “Polenton” è un notaio e scrittore vissuto a cavallo fra il ’300 ed il ’400, poco conosciuto ma certamente meritevole di attenzione sia per la sua produzione letteraria sia per il ruolo pubblico rivestito in occasione del cruciale passaggio tra la Signoria carrarese e la sottomissione di Padova a Venezia.

ore 20.30
P.zza delle Erbe, ingresso al Palazzo della Ragione
Il cavallo ligneo nel Palazzo della Ragione

Visite guidate al Palazzo della Ragione
Non sappiamo se lo storico dell’arte e pittore Giorgio Vasari avesse visto di persona il cavallo, ma certamente l’eccezionale manufatto doveva aver acceso un grande interesse e apprezzamento, pur non essendo in realtà opera di Donatello.
Costruito su commissione di Annibale Capodilista, nel 1466 Il cavallo ligneo nel Palazzo della Ragione fu utilizzato per una maestosa festa, che coinvolse tutta la città e nella quale sfilarono grandi macchine sceniche incentrate sul tema mitologico.
Anche Giannantonio Moschini lo menzionò nella sua guida del 1817. Vent’anni dopo, la famiglia donò il singolare manufatto alla città di Padova, a condizione che il Comune si assumesse l’onere di restaurarlo e custodirlo.
Barococo classique
Spettacolo di teatro danza acrobatica
A cura della compagnia Sinakt
con Edoardo Danieli e Elisa Waldner

GIOVEDI' 10 AGOSTO, ore 20.45
Chiostro Albini dei Musei Civici agli Eremitani-P.zza Eremitani 8
La Padova di Tito Livio: itinerario nelle sale del Museo Archeologico alla scoperta di Patavium
Introduzione di Francesca Veronese, Musei Civici di Padova-Museo Archeologico
Visite guidate al Museo Archeologico dei Musei Civici agli Eremitani
com’era Padova all’epoca di Tito Livio? Le fonti letterarie la descrivono come una città ricchissima, che annoverava ben 500 uomini di rango equestre e la definiscono «la migliore fra tutte le città di questa regione».
Da circa un secolo era divenuta, per il mondo romano, un punto fondamentale nel nord-est: situata nel cuore della pianura, proiettata sia verso la laguna sia verso le vallate alpine, inserita in un’articolata rete di strade e attraversata dall’imponente fiume Meduacus, godeva di una posizione particolarmente strategica e di fatto, dopo essere stata una città dei Veneti antichi, si era trasformata in una vera e propria città romana. A quest’importanza economica faceva da contraltare una rara vivacità culturale.
Una tappa fondamentale, nel percorso di conoscenza della città antica, è il Museo Archeologico. Qui sono infatti presenti migliaia di oggetti che raccontano in vario modo la vita passata: oggetti che, per vicissitudini diverse, si sono salvati dal grande naufragio dell’antichità e sono confluiti nel patrimonio civico.

Tito Livio e il suo tempo
Reading a cura di Teatri OFF Padova
Brani di Tito Livio e di altri autori contemporanei letti dagli attori Gianni Bozza ed Erica Taffara
Con l'accompagnamento musicale di Guido Rigatti

VENERDI' 11 AGOSTO, ore 20.30
Villa Selvatico-V.le Sant'Elena, Battaglia Terme
La villa di Colle Sant'Elena a Battaglia: Benedetto Selvatico e Luca Ferrari

Visite guidate alla Villa selvatico e al giardino jappelliano a Battaglia Terme
Verso la metà del Seicento Benedetto Selvatico (15741658) fece ristrutturare e ampliare la villa di famiglia che si erge sul colle di Sant’Elena a Battaglia, chiamato anche “della stufa (o stupa)” per i suoi bagni a vapore.
Benedetto era figlio di Bartolomeo, celebre giurista e consultore della Repubblica di Venezia, e conseguì la laurea nel 1597. Fu medico apprezzato in Italia e all’estero e professore all’Università di Padova.
ATTENZIONE - biglietto intero euro 9,00, ridotto euro 6,00 (bambini fino a 6 anni e studenti fino a 18 anni) da acquistare la sera stessa sul posto.
Prenotazione obbligatoria con ritiro pass presso l'Assessorato alla Cultura-Direzione

SABATO 12 AGOSTO, ore 19.30 e ore 21.00
Planetario-Via Cornaro 1
Il cielo di Galileo

Spettacolo al Planetario e a seguire osservazioni guidate del cielo stellato
ATTENZIONE - prenotazione e acquisto biglietto euro 8,00 presso il Planetario (Tel. 049 773677, da lunedì a sabato, ore 9-12 e 16.30-19.30)
Uno degli eventi più significativi di quel fenomeno culturale noto come “Rivoluzione scientifica” fu sicuramente il passaggio concettuale dal sistema cosmologico geocentrico e geostatico, maturato da Aristotele (384-322 a.C.) ed elaborato da Claudio Tolomeo (ca. 100-178 d.C.), a quello eliocentrico (o con maggior tecnicismo geocinetico) introdotto da Nicolò Copernico (1473-1543) partendo da alcune intuizioni di pensatori dell’antica Grecia.
Le tappe che portarono all’affermazione di quest’ultimo modello di Cosmo, con il Sole al centro, furono molteplici e difficili e videro contrapporsi diversi intellettuali, scienziati, filosofi e pensatori. Nell’ambito di questo fenomeno rivoluzionario furono determinanti le prime osservazioni dei corpi celesti condotte da Galileo tramite l’utilizzo del cannocchiale.
La concezione cosmologica eliocentrica ipotizzata da Copernico e avvalorata dalle “risposte pratiche” di Galilei scardinò una visione del mondo inveterata ed accettata da 1500 anni: Copernico e Galilei tolsero alla Terra, ed in senso lato anche all’uomo, il primato di centralità e unicità nell’universo.

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e martedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dal pomeriggio di martedì 25 luglio .

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Assessorato alla Cultura - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

NOTTURNI D'ARTE 2017

NOTTURNI D'ARTE 2017

Gli appuntamenti della settimana dall'1 al 5 agosto 2017

Appuntamenti della seconda settimana dei "Notturni d'Arte 2017".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
 

MARTEDI' 1 AGOSTO
ore 18.00
Palazzo Maldura, p.tta Folena 1
Un piccolo tesoro nascosto: il recinto funerario romano nell'area archeologica di Palazzo Maldura

Introduzione di Francesca Veronese, Musei Civici di Padova-Museo Archeologico
Visite guidate allo scavo con Alberto Vigoni
Il recinto romano, realizzato in mattoni legati e malta,  è un monumento che denota un significativo livello di ricchezza, caratterizzato da un’ara centrale e da nicchie interne per l’alloggiamento delle urne. Il complesso è databile ai primi decenni del I secolo d.C.: un piccolo tesoro nascosto riferibile alla Padova di Tito Livio, o di poco successivo, tanto sconosciuto quanto meritevole di essere riscoperto e valorizzato.
Al suo interno è stato rinvenuto un piccolo sarcofago lapideo con coperchio, contenente i resti combusti di un individuo e il relativo corredo funerario.

ore 21.00
MUSME, via San Francesco 94
L'ex Ospedale di San Francesco Grande svela i suoi antichi segreti

Visite guidate al Museo di Storia della Medicina
Il MUSME è allestito nel complesso monumentale quattrocentesco che fu sede dell’antico Ospedale di San Francesco Grande. Primo vero ospedale padovano, venne costruito a partire dal 1414 per volontà dei coniugi Sibilia de’ Cetto e Baldo Bonafari da Piombino. Contrariamente alle abitudini dell’epoca, il complesso venne edificato subito fuori delle mura medievali della città, in un contesto già pienamente abitato che verrà poi inglobato dalle mura cinquecentesche. La prima pietra venne posata il 29 ottobre 1414 e la costruzione venne completata nel 1420, anche se negli anni successivi subì modifiche e ampliamenti. Nato per iniziativa privata, continuerà a essere un’istituzione autonoma dal potere politico, ecclesiastico e universitario per volontà della stessa Sibilia, che ne aveva affidato la gestione economica alla Confraternita della Carità.
Tra il 2014 e il 2015, grazie a una proficua sinergia tra enti pubblici, tra cui il Comune di Padova, e soggetti privati, l’edificio è stato trasformato in un modernissimo centro polifunzionale, ribattezzato “Palazzo della Salute”, che include un centro congressi e un grande museo: il MUSME, appunto. Nelle sue sale si parla di Medicina e del corpo umano; ma il MUSME è anche un museo di Storia, che racconta lo straordinario percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna, con particolare attenzione al contributo fondamentale della Scuola medica padovana.

ATTENZIONE - Visita con guida LIS.
Bilglietto euro 8,00, da acquistare la sera stessa sul posto. Prenotazione obbligatoria con ritiro pass presso il Settore Cultura del Comune di Padova.

MERCOLEDI' 2 AGOSTO, ore 20.45
Battistero del Duomo, P.zza Duomo
Fina Buzzaccarini sapientissima ac religiosissima foemina e il Battistero del Duomo

Visite guidate al Battistero del Duomo
Tra le figure femminili che nel corso della storia hanno avuto un ruolo di rilievo a Padova vi è senz’altro Fina Buzzacarini, figlia di Pataro e moglie di Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova dal 1350 al 1388. Dal loro matrimonio, avvenuto nel 1345, nacquero tre figlie e, da ultimo, un erede maschio, Francesco Novello, che succederà al padre nel governo della città.
Il progetto più ambizioso di Fina riguardò il citato battistero del Duomo, scelto come mausoleo per sé e il marito e fatto decorare ad affresco da Giusto de’ Menabuoi, «pittore del fu Giovanni da Firenze», che da un documento del 1375 sappiamo divenne cittadino padovano per decreto di Francesco il Vecchio.

I canti dell'altalena
Quintana in concerto
Musica antica e tradizionale dal Medioevo al Barocco
Katerina Ghannudi, arpa barocca e voce; Ilaria Fantin, arciliuto e voce

GIOVEDI' 3 AGOSTO, ore 20.45
Aula Magna Vallisneri, via Ugo Bassi 58/b
Ingresso da Via Venezia, 5
Bepi Colombo, C.I.S.A.S. e le attività spaziali a Padova

Conversazione di Stefano Debei, direttore del Centro di Ateneo per gli Studi e le Attività spaziali "Giuseppe Colombo"
Un italiano pioniere dell’avventura spaziale, grande scienziato, matematico di formazione e genio dei numeri, Giuseppe Colombo nasce a Padova nel 1920 dove segue i primi studi, si laurea presso l’Università di Pisa in Matematica nel 1944 e ritorna a Padova prima come assistente e poi come Professore Associato di Meccanica Teorica presso l’Università.
Oltre all’impegno universitario partecipa a ricerche presso l’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics, al Caltech e al Jet Propulsion Laboratory, diventando consulente presso i maggiori centri spaziali degli Stati Uniti e membro di varie commissioni consultive di accademie nazionali ed internazionali. Fu premiato con la medaglia d’oro della NASA per gli eccezionali successi scientifici, nel 1971 ottenne il premio Feltrinelli e numerosissimi altri.
Per queste scoperte e intuizioni, l’ESA ha intitolato “Bepi Colombo” la missione a Mercurio che sarà lanciata nell’ottobre del 2018. A lui si deve anche il progetto del “satellite al guinzaglio” NASA-Aeritalia. Muore nel 1984 a soli 64 anni, lasciando un enorme vuoto, ma nel contempo una luminosa e impegnativa eredità.

VENERDI' 4 AGOSTO, ore 20.30
Loggia dei Vicari, Arquà Petrarca
Francesco Petrarca: la tranquillità desiderata nel rifugio di Arquà

Visite guidate alla Casa di Francesco Petrarca
Nel 1369 Francesco Petrarca, ormai anziano e malato, dopo una vita di viaggi e peregrinazioni fissò la sua dimora nel tranquillo villaggio di Arquà, vicino a Padova.  Petrarca ricevette la casa forse in dono da Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova; ne ampliò gli spazi rustici circostanti grazie all’acquisto di terreni limitrofi e la fece restaurare per adeguarla alle sue esigenze, seguendo personalmente i lavori.  Ad Arquà egli trascorse nella tranquillità desiderata gli ultimi anni, alternando solo qualche soggiorno a Padova, come quando, tra l’autunno 1372 e la primavera 1373, fu costretto a rifugiarsi in città nella casa canonicale dietro il duomo poiché nelle campagne infuriava la guerra tra i Carraresi e i Veneziani per i confini territoriali. Ad Arquà, in compagnia dei libri prediletti, egli continuò ad attendere alle sue opere e agli amati studi.
Nella casa di Arquà Petrarca morì nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1374. Dopo la sua morte si succedettero diversi proprietari, ma la casa non subì molti cambiamenti, nel rispetto del ricordo del poeta: cominciava già a prendere corpo il mito della casa come luogo di memorie petrarchesche e meta di pellegrinaggio letterario e sentimentale. L’ultimo proprietario, il cardinale Pietro Silvestri, nel 1875 donò la casa al Comune di Padova.

Passi d'Arquà
Performance danzata sulla via del Petrarca
di e con Sandra Zabeo e Simona Lisi
Accompagnamento musicale a cura di Claudio Conforto, pianoforte

SABATO 5 AGOSTO, ore 18.00
Villa Trieste, via Bassano 59-Vaccarino di Piazzola sul Brenta
Alchimia e Massoneria nel giardino iniziatico Trieste di Giuseppe Jappelli

Visite guidate al giardino jappelliano di Villa Trieste
Adagiata sulle rive di un’importante via d’acqua, a Vaccarino di Piazzola sul Brenta, prima delle secche di Tavo, la villa Trieste si colloca al limite settentrionale della navigazione da Venezia. La “villa di campagna”, fatta edificare dalla famiglia veneziana Cornaro-Duodo, sorge sulla sede di un antico convento e, nel 1454, viene ceduta, con i relativi possedimenti, alla nobile famiglia padovana dei Savonarola.
L’attuale edificio si sviluppa su quattro piani: un piano semi-interrato, un piano rialzato, un piano nobile e un piano attico. Le opere statuarie e le decorazioni sulle facciate sono degli scultori Bonazza.
Nel 1808, la famiglia israelita dei Trieste acquisisce i possedimenti e, nel 1835, incarica l’architetto Giuseppe Jappelli di progettare l’ampliamento delle ali laterali.
Il giardino impegnerà l’architetto per un periodo di sette anni, fino al 1842, durante il quale farà edificare anche delle barchesse a nord della villa, mentre i corpi laterali verranno realizzati dopo la sua morte, avvenuta nel 1852.
Giuseppe Jappelli, noto comunemente per il “caffè senza porte...” di Padova, il Pedrocchi, anziché il pubblico Macello, attuale Liceo Artistico Pietro Selvatico, nasce a Venezia nel 1783. Fu un geniale interprete del giardino romantico, mutuato dall’allora nascente giardino inglese paesaggistico.

ATTENZIONE - si consigliano scarpe comode. Percorso storico-naturalistico a cui non possono accedere persone con problemi motori e bambini in passeggino. I bambini dovranno essere strettamente sorvegliati dai genitori e tenuti per mano

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e martedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dal pomeriggio di martedì 25 luglio .

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Assessorato alla Cultura - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

NOTTURNI D'ARTE 2017

NOTTURNI D'ARTE 2017

Gli appuntamenti della settimana dal 27 al 29 luglio 2017

Appuntamenti della prima settimana dei "Notturni d'Arte 2017".
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
 
Programma

GIOVEDI' 27 LUGLIO, ore 20.45
Chiostro Albini dei Musei Civici agli Eremitani, P.zza Eremitani
Aeropittura. La seduzione del volo

Introduzione di Claudio Rebeschini, curatore della mostra
Visite guidate alla mostra
Anticipata da sperimentazioni letterarie e musicali, l’Aeropittura nasce ufficialmente nel 1926 grazie al pittore ed aviatore futurista Fedele Azari che espone alla XV Biennale di Venezia la prima opera di Aeropittura mai concepita Prospettiva di volo. Vent’anni dopo il primo Manifesto Futurista pubblicato a Parigi nel 1909, Marinetti firma il Manifesto dell’Aeropittura insieme a Balla, Benedetto, Depero, Dottori, Fillia, Prampolini, Somenzi e Tato. Sono questi gli anni in cui l’aviazione italiana tocca vertici tecnologici e nei quali l’Italia intera sogna per le imprese leggendarie dei suoi più famosi aviatori. Queste e molte altre gesta eroiche saranno tra le fonti d’ispirazione degli aeropittori, quei futuristi “estremi” che affrontano la sfida di dipingere il dinamismo non soltanto degli oggetti rappresentati - come locomotive o automobili - ma il movimento che coinvolge l’artista stesso in volo.
La mostra presenta le diverse declinazioni dell’Aeropittura attraverso una settantina di opere da importanti collezioni private, tra dipinti e disegni, dei maggiori esponenti del secondo Futurismo.

Minor Swingers
Concerto gipsy jazz con rivisitazioni anni '30-'40
Andrea Costa, violino; Marco Vienna, chitarra solista; Gionata Costa, chitarra ritmica; Marco Rossi, contrabbasso.

VENERDI' 28 LUGLIO , ore 20.45
Palazzo del Bo, via VIII febbraio
Mascherini e il cantiere dell'Università di Padova
Visite guidate a Palazzo del Bo

a seguire
visita alla mostra Marcello Mascherini e Padova
Palazzo Zuckermann, C.so Garibaldi 33
L’esposizione Marcello Mascherini e Padova, ospitata a Palazzo Zuckermann, indaga i frequenti rapporti dello scultore con la città, i suoi luoghi e i suoi artisti, ma non solo: vuole ripercorrere l’intero percorso artistico di Mascherini da un nuovo punto di vista, presentando alcune delle opere centrali nel suo catalogo, opere che non si erano mai viste nella città del Santo. Tappe salienti del percorso sono i lavori che esegue a partire dal 1940 per l’Università patavina, tuttora ammirabili nel Palazzo del Bo, di cui si espongono in mostra disegni e fotografie d’epoca, opere che appartengono agli anni della piena consacrazione artistica dello scultore, dopo la sala personale dedicatagli alla Biennale di Venezia del 1938, nel periodo in cui riceve a Roma in Palazzo Venezia il Premio Unico dell’Accademia d’Italia destinato alla Scultura.
A Padova Mascherini sarà vincitore del I Premio per la Scultura alla Mostra Internazionale d’Arte Sacra nel 1965 e onorato del Diploma di Merito della Città di Padova nel 1979.

SABATO 29 LUGLIO, ore 21.00
Chiostro Albini dei Musei Civici agli Eremitani, P.zza Eremitani
La Padova di Tito Livio: dal teatro romano di Prato della valle all'anfiteatro

Passeggiata archeologica da P.zza Eremitani a Prato della Valle
Introduzione di Francesca Veronese, Musei Civici di Padova-Museo Archeologico
Per la nostra città ricorre quest’anno un bimillenario importante: nel 17 d.C. moriva infatti, probabilmente proprio qui, il celebre storico Tito Livio, che a Padova era nato nel 59 a.C. Della sua vita non si conosce molto. Trascorse i primi anni a Patavium, che all’epoca godeva di un notevole grado di prosperità economica e culturale. In seguito si recò a Roma per completare gli studi ed entrò a far parte della cerchia di Augusto, di cui divenne amico personale. Non rivestì mai incarichi pubblici, ma si dedicò agli studi dimostrando una grande versatilità intellettuale. Il suo capolavoro è l’opera monumentale Ab Urbe condita libri CXLII, che gli procurò l’epiteto di Livius ingens. In essa viene narrata la storia di Roma dalle origini mitiche, legate alla distruzione di Troia e all’arrivo di Enea nel Lazio, ai primi anni del periodo imperiale. Dei 142 libri ne sono a noi pervenuti solo 35, da cui è possibile cogliere come, sebbene sia stato lo storico ufficiale del regime augusteo, Livio abbia mantenuto una visione legata agli antichi valori repubblicani. La sua opera riscosse grande successo fin dall’antichità, fu oggetto di recitazioni pubbliche, fu imitata e presa a modello da storici e filosofi. 

I Navigli di Livio
Reading a cura dei Teatri OFF Padova
Brani tratti da Ab Urbe Condita di Tito Livio letti dall'attore Loris Contarini
con l'accompagnamento musicale di Enrico Milani

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e martedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dal pomeriggio di martedì 25 luglio .

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Assessorato alla Cultura - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

NOTTURNI D'ARTE 2017

NOTTURNI D'ARTE 2017

Padova attraverso i secoli

Padova, Sedi e orari diversi
Dal 27 luglio al 31 agosto 2017

Scarica il Programma

L'edizione 2017 dei Notturni d'Arte propone un viaggio nella storia di Padova, dall'epoca romana ai giorni nostri, attraverso il racconto di avvenimenti della vita di personaggi famosi, che hanno legato il loro nome e la loro fama a luoghi noti o ancora da scoprire, in città e provincia.
I Notturni d'Arte tornano ad animare l'estate padovana con visite e passeggiate guidate, spettacoli teatrali e reading, che faranno rivivere i personaggi protagonisti delle serate. Molti appuntamenti saranno introdotti da esperti, come curatori di mostre e collezioni, scienziati, astrofili, paesaggisti e storici dell'arte.
Organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, con il sostegno di Cassa di Risparmio del Veneto, la manifestazione offrirà un intreccio di luoghi d’arte, vicende storiche, spettacoli realizzati per l’occasione che vanno a delineare un racconto molto coinvolgente e che sarà scandito da  25 serate, a partire da giovedì 27 luglio a giovedì 31 agosto 2017.
Sarà anche un viaggio alla scoperta di preziose collezioni museali, di giardini romantici all’inglese, di luoghi carichi di spiritualità, di reperti archeologici e dimore sontuose, che parlano di un passato glorioso e del ruolo da protagonista che la nostra città ha rivestito lungo i secoli. Un un percorso in grado di far sognare il pubblico, raccontando di avventure nello spazio o in terre lontane e leggendarie, come quelle raggiunte ad esempio dagli eroi al seguito di Giasone nel viaggio degli Argonauti, mito che ha ispirato anche il pittore rinascimentale Lorenzo Costa nel dipinto conservato ed esposto ai Musei Civici Eremitani, scelto quale immagine imbolo dei Notturni d'Arte 2017.

Le prime due serate, giovedì 27 e venerdì 28 luglio, ore 21.00, sono dedicate alle mostre Aeropittura. La seduzione del volo (Musei Civici Eremitani) e Marcello Mascherini e Padova (Palazzo Zuckermann).
La ricorrenza nel 2017 del bimillenario della morte di Tito Livio viene ricordata in diverse serate, durante le quali saranno ricostruite la storia e l'arte della città dell'epoca. Un'altra importante ricorrenza - il 250esimo anniversario dell'Osservatorio Astronomico di Padova - sarà l'occasione per una visita guidata al Museo La Specola, antica torre del castello di Ezzelino e dei Da Carrara, trasformata nel Settecento nel nuovo osservatorio astronomico dell'Università di Padova. E nel centenario della prima guerra mondiale, Villa Giusti del Giardino accoglierà i visitatori per ripercorrere le convulse trattative che si conclusero con la stipula dell'armistizio del 3 novembre 1918.

Da Tito Livio ai principi carraresi, da Petrarca ai grandi santi protettori della città, dall’esploratore Giovanni Battista Belzoni, ai grandi scienziati quali Gallileo Galilei e il contemporaneo Giuseppe Colombo, al compositore Cesare Pollini: sono questi alcuni degli “eroi” che conosceremo meglio grazie alle visite guidate e alle schede storicocritiche raccolte nella pubblicazione edita per l’occasione. E come dal dipinto emerge l’idea di una imbarcazione sicura, condotta da ariose vele, che solca i mari alla scoperta di nuovi orizzonti, così i Notturni d’Arte esploreranno nuovi itinerari accompagnati dalla leggerezza di intrattenimenti musicali, danze e letture di brani letterari che completeranno e arricchiranno la rassegna.

La chiusura della manifestazione si terrà il 31 agosto, ore 21.00 (Conservatorio Pollini) con un concerto dell'Ensamble Cesare Pollini, appuntamento che offrirà l'occasione per ricordare la figura di Cesare Pollini (Padova 1858-1912), non solo il fondatore del Conservatorio di Padova, m anche musicista di fama internazionale e animatore di un cenacolo culturale che nella nostra città raccoglieva alcuni importantissimi personaggi dell'arte e della cultura dell'Italia di allora.

Un interprete LIS - Lingua dei Segni Italiana renderà accessibile al pubblico sordo tre serate (1, 24 e 26 agosto).

Direzione, cura, organizzazione e progetto: Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche

Con il contributo di: Cassa di Risparmio del Veneto

Con la collaborazione di: Università degli Studi di Padova, CAM-Centro di Ateneo per i Musei, Comune di Arquà Petrarca, MUSME, Conservatorio Pollini

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15.00-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16.00; sabato 8.30-13.00 (chiuso domenica e 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dal pomeriggio di martedì 25 luglio .

LIS accessibile al pubblico sordo tramite il servizio di interpretariato LIS – Lingua dei Segni Italiana; interprete Rita Sala

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico € 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Biglietti da acquistare presso le sedi in programma per: Orto Botanico, MUSME, navigazione in battello, Villa Selvatico di Battaglia Terme, Planetario di Padova.

Abbonamenti
Biglietto € 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: € 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l'orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533
notturnidarte@comune.padova.it

BEPI & MARIA FILO’ SHOW - anteprima

BEPI & MARIA FILO’ SHOW - anteprima

ATTENZIONE - Spettacolo annullato

con Davide Boato, Fred, Valerio Mazzucato, Davide Stefanato

In passato, la sera dopo aver cenato, nelle campagne ci si riuniva nella stalla (l’unico posto caldo per il tepore emanato dai ruminanti) a “far filò”: le donne filavano la lana, ma in generale si stava a chiacchierare, spettegolare, raccontare e scherzare. Da questa antica tradizione hanno tratto spunto i quattro comici del “Bepi e Maria Show” per realizzare il loro nuovo spettacolo di cabaret in dialetto veneto. Pensieri, parole, emozioni e battute fulminanti sulle nostre tradizioni e su come il nostro territorio è cambiato e sta cambiando.
Uno spettacolo pieno di ritmo e adatto a tutta la famiglia che vi coinvolgerà scatenando risate e buonumore. E non mancheranno i personaggi che vi fanno divertire ormai da diversi anni (il signor Bepi, la signora Maria, Don Dino, le vecchiette Irma e Bela).

I Bepi & Maria Show, quattro cabarettisti che da ormai vent'anni propongono la loro comicità in salsa veneta, sono tornati a proporre uno spettacolo partendo da un'idea semplice e tradizionale: quella di riproporre l'antico Filò delle nostre campagne venete, quando intere comunità di riunivano la sera nelle stalle per ascoltare storie, per cantare insieme, per condividere le cose della vita. 

Informazioni
Biglietto posto unico: intero € 10 - ridotto € 6

Prevendite biglietti spettacoli teatrali e musicali: a Padova da Coin Ticketstore (via Altinate), Gabbia Dischi (via Dante), Cartoleria C’era una volta (via Asolo, 9), Cartolibreria Edicola Ruggero (via Armistizio, 289 zona Mandria)

Info generali: info@promovies.it - www.promovies.it

 

PADOVA - La città che ama il Tango

PADOVA - La città che ama il Tango

Padova Palcoscenico estate 2017

Evento inserito nel programma 2017 della Rassegna Padova Palcoscenico estate, organizzata dall'Assessorato alla Cultura con il supporto di MAT-Mare Alto Teatro Associazione culturale.

“La città che ama il tango”, è la terza edizione del festival che dal 3 settembre vedrà protagonista il tango argentino nelle sue molteplici forme in tre appuntamenti dislocati in prestigiosi spazi cittadini: Prato della Valle, Cortile di Palazzo Moroni, Piazza Gasparotto.

3 settembre 2017
Cortile di Palazzo Moroni
dalle 19 alle 23.30

lezione, serata di ballo e esibizioni dei maestri – ingresso gratuito

8 settembre 2017
Prato della Valle, fronte Loggia Amulea
dalle 19 alle 23.30

lezione e serata di ballo – ingresso gratuito
 
12 settembre 2017
Piazza Gasparotto
dalle 19 alle 23.30

lezione e serata di ballo – ingresso gratuito

Informazioni
MAT-Mare Alto Teatro Associazione Culturale
matspettacoli@gmail.com
 

Pagine