Lucia Vasini

Lucia Vasini

Lucia Vasini è diplomata presso la scuola di Teatro "€œPiccolo"€ di Milano. Ha studiato voce, canto, recitazione con Linda Wise e ha seguito vari stages a Los Angeles con Judy Weston.

In teatro lavora con Dario Fo, Gabriele Salvatores, Cesare Lievi, Enzo Iacchetti e altri. Insieme a Paolo Rossi e Giampiero Solari fonda la Compagnia Teatrale "€œLES ITALIENS"€ di cui ricordiamo, tra gli altri, gli spettacoli teatrali: "€La Commedia da due lire"€, "€Le visioni di Mortimer"€, "€œPeggio che andar di notte"€, "€œIl circo"€. In tv è stata al fianco di Paolo Rossi in "€œGiù la testa"€ e "€œScatafascio"€.

Lucia Vasini

Lucia Vasini

Lucia Vasini è diplomata presso la scuola di Teatro "€œPiccolo"€ di Milano. Ha studiato voce, canto, recitazione con Linda Wise e ha seguito vari stages a Los Angeles con Judy Weston.

In teatro lavora con Dario Fo, Gabriele Salvatores, Cesare Lievi, Enzo Iacchetti e altri. Insieme a Paolo Rossi e Giampiero Solari fonda la Compagnia Teatrale "€œLES ITALIENS"€ di cui ricordiamo, tra gli altri, gli spettacoli teatrali: "€La Commedia da due lire"€, "€Le visioni di Mortimer"€, "€œPeggio che andar di notte"€, "€œIl circo"€. In tv è stata al fianco di Paolo Rossi in "€œGiù la testa"€ e "€œScatafascio"€.

Barbara Notaro-Dietrich

Barbara Notaro-Dietrich

Barbara Notaro-Dietrich

Barbara Notaro Dietrich è nata a Torino, ma vive a Roma. Giornalista professionista, dal 2000 lavora in Rai e collabora con il quotidiano La Stampa. Questo è il suo primo romanzo ed è dedicato al marito, scomparso nell'€™aprile del 2001



"Mio marito Maigret" è un racconto fresco e originale che ha il pregio di dar voce in maniera non banale e persuasiva a una figura femminile capace di evocare tutto il mondo che si muove intorno al Commissario, facendosi interprete e portatrice dei sentimenti e delle ombre che abitano le storie ed i personaggi. Louise racconta come dall'€™interno della coppia queste storie, viste attraverso una luce inedita e rivelatrice, e pare possederne la chiave segreta come possiede la chiave del cuore e del carattere insondabile del commissario Maigret. Ma il suo accento candido e schietto non deve ingannare è una semplicità  che nasconde una profonda comprensione sostenuta dal più puro e toccante amore coniugale. Dai ricordi di Louise emerge un Maigret più umano e vulnerabile, il "€œriparatore di destini"€ è un uomo che conosce il dubbio e l"€™assillo morale, in bilico tra il rimpianto per l"€™epoca d"€™oro dell'€™infanzia e dell'€™innocenza e la repulsione per la malvagità  ma dotato di un animo capace di comprendere e perdonare e soprattutto di amare con riconoscenza e immutata dolcezza la sua Louise.

Barbara Notaro-Dietrich

Barbara Notaro-Dietrich

Barbara Notaro-Dietrich

Barbara Notaro Dietrich è nata a Torino, ma vive a Roma. Giornalista professionista, dal 2000 lavora in Rai e collabora con il quotidiano La Stampa. Questo è il suo primo romanzo ed è dedicato al marito, scomparso nell'€™aprile del 2001



"Mio marito Maigret" è un racconto fresco e originale che ha il pregio di dar voce in maniera non banale e persuasiva a una figura femminile capace di evocare tutto il mondo che si muove intorno al Commissario, facendosi interprete e portatrice dei sentimenti e delle ombre che abitano le storie ed i personaggi. Louise racconta come dall'€™interno della coppia queste storie, viste attraverso una luce inedita e rivelatrice, e pare possederne la chiave segreta come possiede la chiave del cuore e del carattere insondabile del commissario Maigret. Ma il suo accento candido e schietto non deve ingannare è una semplicità  che nasconde una profonda comprensione sostenuta dal più puro e toccante amore coniugale. Dai ricordi di Louise emerge un Maigret più umano e vulnerabile, il "€œriparatore di destini"€ è un uomo che conosce il dubbio e l"€™assillo morale, in bilico tra il rimpianto per l"€™epoca d"€™oro dell'€™infanzia e dell'€™innocenza e la repulsione per la malvagità  ma dotato di un animo capace di comprendere e perdonare e soprattutto di amare con riconoscenza e immutata dolcezza la sua Louise.

Michele Calgaro Quintet

Michele Calgaro Quintet

Michele Calgaro, accompagnato da Robert Bonisolo al sax, David Boato alla tromba, Lorenzo Calgaro al contrabbasso e Gianni Bertoncini alla batteria, presenta un progetto basato sull'interpretazione di brani di Horace Silver e di proprie composizioni originali.





Fra i brani di Silver figurano alcune fra le sue composizioni meno note ma sicuramente ricche della genialità  compositiva del famoso pianista, scelte appositamente da Calgaro in base alle esigenze d'arrangiamento e al sound del gruppo. L"€™esperienza e la sensibilità  dei musicisti danno vita ad una musica ricca di interplay, caratteristica dominante del quintetto.
La libertà  espressiva, pur all'€™interno di determinate e ben delineate strutture musicali, crea la condizione ottimale per permettere ad ogni singolo componente di esprimersi con la massima intraprendenza e creatività  musicale.

Michele Calgaro - chitarra
David Boato - tromba
Robert Bonisolo - sassofoni
Lorenzo Calgaro - contrabbasso
Gianni Bertoncini - batteria

Michele Calgaro Quintet

Michele Calgaro Quintet

Michele Calgaro, accompagnato da Robert Bonisolo al sax, David Boato alla tromba, Lorenzo Calgaro al contrabbasso e Gianni Bertoncini alla batteria, presenta un progetto basato sull'interpretazione di brani di Horace Silver e di proprie composizioni originali.





Fra i brani di Silver figurano alcune fra le sue composizioni meno note ma sicuramente ricche della genialità  compositiva del famoso pianista, scelte appositamente da Calgaro in base alle esigenze d'arrangiamento e al sound del gruppo. L"€™esperienza e la sensibilità  dei musicisti danno vita ad una musica ricca di interplay, caratteristica dominante del quintetto.
La libertà  espressiva, pur all'€™interno di determinate e ben delineate strutture musicali, crea la condizione ottimale per permettere ad ogni singolo componente di esprimersi con la massima intraprendenza e creatività  musicale.

Michele Calgaro - chitarra
David Boato - tromba
Robert Bonisolo - sassofoni
Lorenzo Calgaro - contrabbasso
Gianni Bertoncini - batteria

Matteo Collura

Matteo Collura

Matteo Collura, giornalista del Corriere della Sera e autore di libri di successo come "Il maestro di Regalpetra", "Alfabeto eretico" ed "Eventi", dedica il suo nuovo libro ad un affascinante viaggio nella terra natale.





La Sicilia, con le sue suggestioni storiche, culturali e paesaggistiche è infatti la protagonista assoluta di un itinerario, insieme "€œfisico"€ e immaginario, che lo scrittore, nato ad Agrigento e trasferitosi a Milano, percorre guidato dalla nostalgia ma anche dal desiderio di indagare su fatti, personaggi e luoghi, noti o meno sconosciuti. «Senza conoscere la Sicilia, non ci si può fare un"€™idea dell'€™Italia. ͈ in Sicilia che si trova la chiave di tutto», scrisse Goethe più di due secoli fa, quando l"€™isola era una tappa del «viaggio in Italia» d"€™obbligo per molti europei colti. Nel mezzo, protagonista assoluto, il paesaggio, dio sacro e profano che intride di sé uomini e cose, scandendo umori e sapori di una terra impareggiabile e sfuggente, sempre uguale a se stessa ma alla quale, per magia e destino, i secoli pare abbiano cucito addosso una maschera dai mille volti, per un teatro naturale che va dai greci a Pirandello.

Matteo Collura

Matteo Collura

Matteo Collura, giornalista del Corriere della Sera e autore di libri di successo come "Il maestro di Regalpetra", "Alfabeto eretico" ed "Eventi", dedica il suo nuovo libro ad un affascinante viaggio nella terra natale.





La Sicilia, con le sue suggestioni storiche, culturali e paesaggistiche è infatti la protagonista assoluta di un itinerario, insieme "€œfisico"€ e immaginario, che lo scrittore, nato ad Agrigento e trasferitosi a Milano, percorre guidato dalla nostalgia ma anche dal desiderio di indagare su fatti, personaggi e luoghi, noti o meno sconosciuti. «Senza conoscere la Sicilia, non ci si può fare un"€™idea dell'€™Italia. ͈ in Sicilia che si trova la chiave di tutto», scrisse Goethe più di due secoli fa, quando l"€™isola era una tappa del «viaggio in Italia» d"€™obbligo per molti europei colti. Nel mezzo, protagonista assoluto, il paesaggio, dio sacro e profano che intride di sé uomini e cose, scandendo umori e sapori di una terra impareggiabile e sfuggente, sempre uguale a se stessa ma alla quale, per magia e destino, i secoli pare abbiano cucito addosso una maschera dai mille volti, per un teatro naturale che va dai greci a Pirandello.

Claudio Fasoli Quartet

Claudio Fasoli Quartet

Claudio Fasoli, oltre che grande sassofonista, è compositore, docente e collaboratore di riviste musicali dove scrive articoli e recensioni.
Il suo quartetto, composto da grandi musicisti ben noti al pubblico degli appassionati, regala ad ogni performance intensità , colore, dinamiche chiaroscurali, energia e poesia.

Nato a Venezia ma milanese d'adozione, Claudio Fasoli si è formato musicalmente mediante un lungo apprendistato che però non gli ha impedito di esibirsi in concerto già  durante il periodo universitario, non ancora ventenne. I contatti frequenti avuti in quel periodo soprattutto con i vitalissimi ambienti del jazz bolognese, lo hanno portato a collaborare anche con musicisti prestigiosi della scena italiana. La popolarità  gli è giunta quando ha iniziato a far parte del Quintetto "Perigeo" negli anni 70, assieme a Franco D'Andrea e Giovanni Tommaso: vennero realizzati molti dischi per la RCA, che tuttora sono assai ricercati dai collezionisti, oltreché un numero infinito di performances dal vivo. Nel 1978, scioltosi il gruppo nel quale aveva maturato ulteriore esperienza solistica e compositiva, esibendosi in tutta Europa e Oltreoceano, Fasoli ha iniziato a dedicarsi come leader alla messa a punto di progetti con piccoli gruppi in un ambito più propriamente jazzistico e acustico, soprattutto trii e quartetti. Con questi organici ha presentato la propria musica in concerti e festivals in tutta Italia, lasciando nutrita e apprezzata documentazione discografica. Dagli anni '80 ha iniziato a collaborare sempre più assiduamente con musicisti della scena internazionale come Henri Texier, Lee Konitz, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Palle Danielsson, Tony Oxley, Dave Holland, etc. Ha suonato, oltre che in Italia, anche in Francia, Svizzera, Jugoslavia, Polonia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Finlandia, Irlanda, Inghilterra, Cuba, USA, Canada, Messico, etc. Va menzionata inoltre la sua partecipazione alla prima edizione della Grande Orchestra Nazionale e al Quintetto di Giorgio Gaslini quasi contemporaneamente (1989). Ha attivamente partecipato alla Lydian Sound Orchestra (1990), oltreché diretto e animato la European Music Orchestra nelle sue performances dal vivo e in studio di registrazione (1990-92). Ha fatto parte della Manfred Schoof International Band. Aperto ai più vari incontri musicali, Fasoli continua ad approfondire tuttora i vari aspetti del suo approccio compositivo, e nel frattempo studia anche sul piano solistico un linguaggio e un timbro che siano sempre facilmente riconoscibili. Fra le occasioni musicali multimediali vanno ricordati i commenti musicali improvvisati ai cartoons di Bozzetto in duo con Franco D'Andrea, il commento sonoro alla lettura di testi medievali con Elisabetta Pozzi, le musiche originali della suite "Sei Stagioni per Dodici Note", per quattro saxofoni e due contrabbassi, etc. Apprezzato solista anche oltre i nostri confini, collabora con i migliori nomi italiani e d'Oltralpe. Gli sono stati dedicati alcuni recitals presso la TV nazionale.
E' responsabile dei Corsi di Sax Tenore e Soprano e di Tecniche dell' Improvvisazione presso i Seminari Internazionali di Jazz a Siena dalla fondazione (1978). Ha fondato i Corsi di Saxofono presso la Civica Scuola di Musica Jazz del Comune di Milano. Ha condotto Corsi di Musica Jazz presso Conservatori Statali negli anni 90, oltreché seminari in tutta Italia. E' Direttore Artistico del Festival di Padova dall'edizione 2003. Il suo nome appare in varie enciclopedie di Musica e di Musica Jazz in Italia e all'estero.

Claudio Fasoli Quartet

Claudio Fasoli Quartet

Claudio Fasoli, oltre che grande sassofonista, è compositore, docente e collaboratore di riviste musicali dove scrive articoli e recensioni.
Il suo quartetto, composto da grandi musicisti ben noti al pubblico degli appassionati, regala ad ogni performance intensità , colore, dinamiche chiaroscurali, energia e poesia.

Nato a Venezia ma milanese d'adozione, Claudio Fasoli si è formato musicalmente mediante un lungo apprendistato che però non gli ha impedito di esibirsi in concerto già  durante il periodo universitario, non ancora ventenne. I contatti frequenti avuti in quel periodo soprattutto con i vitalissimi ambienti del jazz bolognese, lo hanno portato a collaborare anche con musicisti prestigiosi della scena italiana. La popolarità  gli è giunta quando ha iniziato a far parte del Quintetto "Perigeo" negli anni 70, assieme a Franco D'Andrea e Giovanni Tommaso: vennero realizzati molti dischi per la RCA, che tuttora sono assai ricercati dai collezionisti, oltreché un numero infinito di performances dal vivo. Nel 1978, scioltosi il gruppo nel quale aveva maturato ulteriore esperienza solistica e compositiva, esibendosi in tutta Europa e Oltreoceano, Fasoli ha iniziato a dedicarsi come leader alla messa a punto di progetti con piccoli gruppi in un ambito più propriamente jazzistico e acustico, soprattutto trii e quartetti. Con questi organici ha presentato la propria musica in concerti e festivals in tutta Italia, lasciando nutrita e apprezzata documentazione discografica. Dagli anni '80 ha iniziato a collaborare sempre più assiduamente con musicisti della scena internazionale come Henri Texier, Lee Konitz, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Palle Danielsson, Tony Oxley, Dave Holland, etc. Ha suonato, oltre che in Italia, anche in Francia, Svizzera, Jugoslavia, Polonia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Finlandia, Irlanda, Inghilterra, Cuba, USA, Canada, Messico, etc. Va menzionata inoltre la sua partecipazione alla prima edizione della Grande Orchestra Nazionale e al Quintetto di Giorgio Gaslini quasi contemporaneamente (1989). Ha attivamente partecipato alla Lydian Sound Orchestra (1990), oltreché diretto e animato la European Music Orchestra nelle sue performances dal vivo e in studio di registrazione (1990-92). Ha fatto parte della Manfred Schoof International Band. Aperto ai più vari incontri musicali, Fasoli continua ad approfondire tuttora i vari aspetti del suo approccio compositivo, e nel frattempo studia anche sul piano solistico un linguaggio e un timbro che siano sempre facilmente riconoscibili. Fra le occasioni musicali multimediali vanno ricordati i commenti musicali improvvisati ai cartoons di Bozzetto in duo con Franco D'Andrea, il commento sonoro alla lettura di testi medievali con Elisabetta Pozzi, le musiche originali della suite "Sei Stagioni per Dodici Note", per quattro saxofoni e due contrabbassi, etc. Apprezzato solista anche oltre i nostri confini, collabora con i migliori nomi italiani e d'Oltralpe. Gli sono stati dedicati alcuni recitals presso la TV nazionale.
E' responsabile dei Corsi di Sax Tenore e Soprano e di Tecniche dell' Improvvisazione presso i Seminari Internazionali di Jazz a Siena dalla fondazione (1978). Ha fondato i Corsi di Saxofono presso la Civica Scuola di Musica Jazz del Comune di Milano. Ha condotto Corsi di Musica Jazz presso Conservatori Statali negli anni 90, oltreché seminari in tutta Italia. E' Direttore Artistico del Festival di Padova dall'edizione 2003. Il suo nome appare in varie enciclopedie di Musica e di Musica Jazz in Italia e all'estero.

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