Ballet National de Marseille in "Metamorphoses"

Ballet National de Marseille in "Metamorphoses"

Approda a Padova lo spettacolo di Frédéric Flamand liberamente ispirato alle "Metamorfosi" di Ovidio. Considerato fin dall'antichità  un grande contenitore di storie, il poema ovidiano ha dato vita attraverso i secoli a svariate interpretazioni in tutte le Arti. E la danza è una di queste.
Con le coreografie di Metamorphoses, Frédéric Flamand ha scelto dei passaggi singolari (Fetonte, Perseo e Medea, Pegaso, Diana e Atteone, Narciso, Pallade e Aracne), rappresentati sul palco con una grande interpretazione scenica: una "storia del mondo" attualissima che offre una stupenda occasione per interrogarsi sui miti contemporanei della tecnologia, dell'eterna giovinezza, della bellezza, del culto dell'ego, della comunicazione globale.

Ballet National de Marseille (Francia)
presenta

METAMORPHOSES

concezione artistica: Frédéric Flamand
coreografia: Frédéric Flamand e i danzatori del Ballet National de Marseille
design e costumi: Humberto & Fernando Campana
consulenza artistica: Bernard Degroote
assistente alla coreografia: Cristina Dias, Hayo David
luci: Frédéric Flamand, Ralf Nonn
selezioni musicali: George Van Dam
immagini: Fabiano Spano
coproduzione: Grand Theatre de Luxembourg, capitale europea della Cultura 2007, Brighton Festival

Le Metamorfosi ovidiane secondo Frédéric Flamand esprimono il desiderio di rompere e di far esplodere l"€™ordine classico e convergere le diverse arti senza rinunciare all'€™autonomia di ciascuna. Il suo lavoro passa dal narrativo alla gestualità  fino ad arrivare all'€™immagine virtuale e al design. L"€™attenzione del coreografo viene rivolta ai fratelli Campana, i giovani designer brasiliani riconosciuti a livello internazionale per la loro particolare concezione del design, fatto di forme ibride e di materiali poveri e riciclati, apparsi a Flamand come i più adatti a confrontarsi con il tema della trasformazioni ispirato alla monumentale opera di Ovidio. Alla scenografia aerea dei fratelli Campana, fatta di tubi di alluminio, cerchi di gomma, canne in plastica e fasce in velcro, a cui i sedici danzatori del Ballet de Marseille si appendono e in cui si avviluppano, si contrappone una esuberanza stilistica squadernata in un virtuosistico catalogo di tecniche e movimenti.
Con Métamorphoses, il coreografo si lascia trasportare dalla varietà  dei soggetti, dal flusso dei miti e dai mutamenti che popolano il testo. Al pari della coreografia, l"€™immaginario di Flamand esplora il mondo fantastico, rendendolo quanto più vivo possibile, in grado di stimolare la curiositas, l"€™intelligenza e la sensibilità . ͈ in questo caos vitale che Flamand vede riflessi i miti contemporanei: Fetonte, Perseo e Medea, Pegaso, Diana e Atteone, Narciso, Pallade e Aracne sono lo spunto per interrogarsi sui miti contemporanei della tecnologia, dell'€™eterna giovinezza, della bellezza, del culto dell'€™ego, della comunicazione globale. In questa rivisitazione dei personaggi classici Flamand inserisce, a guisa di interludio, un omaggio ai cigni del repertorio classico con un assolo di straordinaria bellezza.
Flamand, con i suoi spettacoli aspira alla convergenza tra danza, arti plastiche e architettura - tutte discipline che come la coreografia si occupano della strutturazione dello spazio e interrogano lo statuto del corpo contemporaneo in rapporto con l"€™ambiente circostante.

Frédéric Flamand
Frédéric Flamand affronta la danza esaltando l"€™abolizione delle tecniche e favorendo il dialogo tra danza classica e contemporanea. Da 10 anni, lavora intensivamente sui rapporti tra danza ed architettura, collaborando con artisti del calibro di Jean Nouvel, Zaha Hadid, Thom Mayne, Diller+Scofidio, Dominique Perrault...il punto di vista pluridisciplinare del suo lavoro lo porta nel 2003 alla testa del 1 Festival Internazionale di danza contemporanea della Biennale di Venezia e all'€™Università  d"€™Architettura di Venezia, per la quale è stato ordinario d"€™un atelier nella sezione arte & design. Dal dicembre del 2004 dirige il Ballet National e l"€™Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille, dopo aver diretto per 15 anni Charleroi/ Danses "€“ Centre Chorégraphique de la Communauté franͧaise de Belgique.
I suoi spettacoli sono programmati sulle grandi scene europee, dagli Stati Uniti, al Giappone all'€™America del Sud...
Unitamente a William Forsythe, Wayne McGregor et Angelin Preljocaj, dirige il programma D.A.N.C.E (Dance Apprentice Network aCross Europe).
Ballet National de Marseille
Fondato nel 1972 da Roland Petit, il Ballet National de Marseille fa parte delle grandi compagnie di fama internazionale. Nel 1992 la nascita dell'€™Í‰cole Nationale Supériore de Marseille e la costruzione di un edificio di 6000 m² (nuovi studios), che accolgono sia il balletto che l"€™Í‰cole, hanno conferito alla compagnia una vastissima dimensione. La scuola accoglie in media ogni anno 120 giovani allievi e li prepara in nove anni alla danza professionista, mentre la compagnia è formata stabilmente da 35 ballerini. Il Balletto e la scuola iniziano un nuovo corso nel 1998 con la nomina di Marie-Claude Pietragalla a Direttore Generale. Nel 2004 la Direzione Generale del Balletto e dell'€™Í‰cole Nationale Supérieure de Danse viene accolta da Frédéric Flamand, nominato dal Ministero della Cultura e della Comunicazione, dalla Città  di Marseille e dalla Regione Provence- Alpes-Cote d"€™Azur. Il Balletto da questo momento muove la propria attività  verso una concreta apertura di spirito che va oltre la tradizionale divisione
tra danza classica e danza contemporanea. La memoria, ovvero la conferma della vocazione classica, l"€™apertura, ovvero la presentazione di un largo panorama di danza contemporanea sollecitando nuove creazioni, e l"€™innovazione, che punta l"€™attenzione al dialogo tra le differenti tecniche di danza, caratterizzano le creazioni di Flamand. Tre strade dunque, ma che vanno in un"€™unica direzione, ovvero l"€™abbattimento delle barriere. La danza, che scende dalla sua torre d"€™avorio, si integra in un sistema di intrecci che nascono dalla relazione di quest"€™ultima con le varie discipline artistiche, quali l"€™architettura, le arti plastiche e le arti visive.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Ambra Senatore in "Merce" e Simona Bertozzi in "Terrestre"

Ambra Senatore in "Merce" e Simona Bertozzi in "Terrestre"

Ambra Senatore
presenta

MERCE
di e con Ambra Senatore


luci Matteo Fantoni, Fausto Bovini
musiche Riccardo Senatore, 80/81, Ray Charles, Brian Bellott
produzione Junge Hunde/Sosta Palmizi, ALDES

Ciò che conta e motiva sono la persona, l"€™incontro, l"€™ascolto, l"€™elaborazione. Ad un certo punto, però, ci si trova a confrontarsi con il commercio: tutto pare diventare merce. E allora, qui propongo l"€™esposizione dei miei prodotti d"€™artigianato; come in un catalogo promozionale. Merce è uno spettacolo contenitore, uno scherzo pacatamente provocatorio.

Ambra Senatore
Lavora nell'€™ambito del teatro di danza in Italia e in Francia dal 1997. Dopo alcune esperienze di creazione collettiva
dal 2004 è autrice di assoli. Si forma con R. Giordano, C. Carlson, D. Doupuy, J. Cébron, C, Diverres, M. Airaudo,
B. T. Jones, I. Wolf, N. Charnock, K. Waehner, M. A. de Mey. Nel 2001 frequenta l"€™Accademia Isola Danza di Venezia, diretta da Carolyn Carlson. Collabora con G. Rossi, J. C. Gallotta, G. Lavaudant (Teatro Odéon, Parigi), M. Baliani, M. Lucenti, R. Castello ed è coautrice con A. Tagliarini. Ha concluso un dottorato sulla danza contemporanea in Italia e collabora all'€™insegnamento di Storia della Danza presso il DAMS di Torino e presso l"€™Università  Statale di Milano.
Le sue creazioni solistiche muovono dall'€™osservazione fisica di semplici eventi consueti giungendo alla scrittura di
partiture di azioni che spostano il punto di vista sulla realtà  con una vena umoristica e surreale, spesso con una
critica sottile e tagliente. L"€™evocazione della realtà  per frammenti si accompagna all'€™esplicita dichiarazione del gioco della finzione teatrale. Con Passo vince il Premio Equilibrio 2009 dell'€™Auditorium.

Simona Bertozzi
presenta
TERRESTRE


progetto Simona Bertozzi, Marcello Briguglio
coreografia e danza Simona Bertozzi
musica e ambienti sonori Roberto Passuti
progetto luci Roberto Passuti
costumi Ilaria Barelli
anno di produzione 2008

Terrestre è una figura colta in atto di ri-composizione-evoluzione, reminiscenza e straniamento.
Il suo tempo ha una presenza liquida e scandisce il dialogo con il ricordo fuoriuscendo e rientrando per interstizi articolari, prolungamenti della colonna vertebrale, dispiegamento e vibrazione degli arti. ͈ movimento del corpo e della mente che lascia emergere le assenze, i sintomi sottostanti, quelle inattese involuzioni in grado di produrre spazio "€œaltro"€ all'€™interno di quello preesistente e che rinnovano le immagini per non rimanere chiusi nella storia.

Simona Bertozzi
Danza dal 2005 nella Compagnia Virgilio Sieni e parallelamente conduce un percorso di ricerca come danzautrice. Nel 2007 debutta con il solo L"€™Endroit2e al festival Aerowaves, The place Theatre (Londra) e con il medesimo lavoro vince il concorso GD"€™A (2007). Nel 2008 progetta e crea Terrestre, opera realizzata all'€™interno del progetto internazionale Choreoroam, sostenuto da Bassano Opera Festival, The Place-British Council e Dansatelier/Rotterdam. Laureata al DAMS di Bologna, dal 2004 ha tenuto un laboratorio pratico di formazione in danza contemporanea per gli studenti di Musica e Spettacolo(DAMS). Si occupa inoltre della formazione di giovani danzatori e professionisti presso scuole di danza contemporanea e centri di sperimentazione e ricerca nell'€™ambito del teatro danza.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Impara l'arte 2009. Concerto e proiezione cinematografica

Impara l'arte 2009. Concerto e proiezione cinematografica


Mercoledì 22 Aprile 2009, h. 20.15
Chiesa di San Francesco


CONCERTO

LA STAGIONE ARMONICA, ensemble vocale
CANTUS PLANUS, Federica Cazzaro, Sonia Marcato e Silvia Toffano

SERGIO BALESTRACCI, direttore

Programma
Musiche di C. Monteverdi, T. L. De Victoria, C. Porta, F. Bianciardi, G.P.da Palestrina

Ingresso libero

LA MUSICA SACRA A PADOVA AL TEMPO DI GALILEI
Galileo Galilei entrando in una chiesa di Padova, negli anni del suo soggiorno in questa città , potrebbe aver sentito diverse delle musiche qui presentate.
Quasi certamente le antifone del cremonese Costanzo Porta, attivo al Santo proprio a cavallo tra "€˜5 e "€˜600; ma anche la celebre messa di Monteverdi, pubblicata postuma nel 1650, risale a molti anni prima e presenta una concezione molto legata alla tradizione antica. Troviamo in questa messa la severità  palestriniana delle voci che procedono in omoritmia per lasciare al testo tutta la sua carica emotiva (Et incarnatus est), i procedimenti polifonici
più severi che derivano dall'€™antica arte dei fiamminghi (Et vitam), accanto alle nuove espressività  dei cromatismi improvvisi (Tu solus) o concatenati (Et iterum), delle figurazioni diminuite contrapposte a tetracordi discendenti
quasi in funzione di canto fermo (Agnus Dei). Il basso per l"€™organo è realizzato in forma di basso seguente, tanto che la messa conserva una sua dimensione anche se eseguita a voci sole. La messa è qui presentata nel contesto di una celebrazione mariana, e al suo interno le diverse parti sono scandite da alcune antifone di Costanzo Porta e dal bellissimo inno "€œAve maris stella"€, che qui viene presentato in una rara versione a cinque voci.
Sono anche presentati mottetti di autori che appartengono all'€™incirca alla stessa epoca di Monteverdi e rappresentano la scuola romana. Di questa, il capostipite Palestrina chiude il programma con un bellissimo mottetto a sole voci femminili. Sulla tradizione di Palestrina troviamo la fede ardente di Victoria, così ben espressa da tutte le sue composizioni e la trasparente semplicità  del toscano Bianciardi, qui rappresentato con un Magnificat in stile "€œalternatim"€ (a cura di Sergio Balestracci).

Giovedì 23 aprile 2009, h. 19.00
Cinema MPX - Via Bonporti 22, Padova

PROIEZIONE DEL FILM


GALILEO GALILEI TRA SCIENZA ED ERESIA
Produzione Green Umbrella per WGBH (Boston)

La storia di Galileo Galieli, un uomo combattuto tra scienza ed eresia sullo sfondo dell'Italia seicentesca; la sua battaglia con la Chiesa sulle leggi dell'€™universo rivive nell'€™avvincente storia di un"€™esistenza condotta tra eroismo ed eresia.
Il filmato ripercorre la vita privata e gli affetti di Galileo, ricostruendo i momenti chiave della sua biografia come le osservazioni al telescopio o i rivoluzionari esperimenti sul movimento dei corpi. Sullo sfondo, il quadro dell'€™Italia del Seicento: la tragedia della peste e il lusso delle corti, mentre la speculazione scientifica più avanzata del mondo convive con la censura più oscurantista.
Infine l"€™accusa di eresia dell'€™Inquisizione: imputato di aver sostenuto la teoria eliocentrica di Copernico, Galileo, già  malato, ebbe salva la vita. Minacciato di tortura e condannato al carcere a vita, fu costretto ad abiurare le sue teorie. Ma la via per la scienza moderna era tracciata.

Vincitore di due Emmy Awards

Ingresso euro 5,00, studenti euro 3,00

INFORMAZIONI

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

Eva di Mark Twain

Eva di Mark Twain

Quarto appuntamento della Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

EVA
liberamente tratto da Diario di Eva di Mark Twain

con Mariella Speranza e Gianni Masella
regia Gianni Masella

Un viaggio, semplicemente.
Due "€œdiversi"€ che si studiano, si "€œtrovano"€, si "€œconoscono un poco di più"€ ogni giorno che passa. Fino alla conoscenza profonda, quella che li porta fuori dal loro piccolo mondo, dal loro guscio protetto, e li catapulta nella vita vera con i suoi pensieri tristi e il suo senso di precarietà .
Un racconto, quello di Twain, per nulla banale e scontato, che ci regala una figura attuale, moderna. Eva, la prima donna - una sorta di dea? - inizia il suo percorso di consapevolezza nel paradiso terrestre e, mangiando la mela dell'€™albero della conoscenza, si spinge ben oltre l"€™Eden.

«Ho viaggiato molto, ho visto e conosciuto tante cose. Ho fatto scoperte, ho inventato e sperimentato. Ho provato il dolore. Ho conosciuto la paura... e l"€™amore!». Un viaggio, semplicemente. Un incontro strano, affascinante, pieno di meraviglia e di stupore. Dal racconto di Twain, una figura attuale, moderna, piena del senso della vita, di quella vita che lei stessa scopre giorno per giorno. (Gianni Masella)

Eva è il titolo che abbiamo voluto dare al nostro racconto. Eva, la prima donna, una sorta di dea?, che inizia il suo percorso di consapevolezza nel paradiso terrestre e, mangiando la mela dell'€™albero della conoscenza, si spinge ben oltre l"€™eden. Eva, tratta dalla costola di Adamo, osso che ricorda una semiluna, archetipo della luna, la mente individuale, esperimento consapevole. Eva, fatta a sua volta di polvere di cielo, abitando una specie di spazio meraviglioso o terra di nessuno, si scopre, si sperimenta, racconta ed omette. E il racconto del diario di Eva di Mark Twain, così leggero, attuale, ironico e primitivo che ci ha spinto a questo. (Mariella Speranza)

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.


Concerto del Quartetto di Roma

Concerto del Quartetto di Roma

I Sabato al Santo allo Studio Teologico della Basilica di San Antonio ospitano il Quartetto di Roma, una delle formazioni di punta del camerismo italiano il cui ritorno in città  fa seguito al successo di pubblico ottenuto l'anno scorso nell'ambito della Rassegna Musicale "Città  di Padova".
Questo secondo appuntamento dei "Sabato al Santo" rispecchia in pieno lo spirito europeo della nuova rassegna organizzata dai Musici Patavini in collaborazione con l'assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Padova: il programma verterà  infatti sulle doppie celebrazioni di Haydn, bicentenario della morte, e di Mendelssohn, bicentenario della nascita, di cui saranno eseguiti rispettivamente il Quartetto op. 76 n. 2 "Le Quinte" e il Quartetto in la minore op. 2 n. 13 per concludersi con il Capriccio e Fuga op. 81 di Mendelssohn.

Il Quartetto di Roma è il risultato dell'esperienza cameristica e concertistica dei suoi componenti, accomunati dal desiderio di continuare la prestigiosa tradizione quartettistica italiana. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 1995, il quartetto si è imposto come uno dei più validi gruppi del genere perfezionandosi ai corsi dell'Accademia Chigiana di Siena con Piero Farulli (Quartetto Italiano) e poi con Raphael Hillyer (Julliard Quartet) e Sadao Harada (Tokyo quartet).
L'ensemble svolge un'intensa attività  concertistica che lo ha fatto apprezzare in Italia, Spagna, Olanda, Turchia, Egitto e soprattutto in Germania. E' stato ospite di prestigiose manifestazioni quali i Festival di Spoleto, Neuschwanstein, Augsburg (Germania) e Orlando (Olanda). Nell'aprile 2008 è stato invitato in qualità  di quartetto in residenza a tenere presso l' Accademia di Belle Arti "Nanyang" di Singapore una serie di masterclasses e concerti. In Agosto ha tenuto una tournèe di nove concerti in Norvegia e nel mese di settembre ha registrato il quartetto di Verdi e l'opera integrale scritta per quartetto d'archi di Puccini. In Ottobre ha registrato alla Bayerisher Rundfunk di Monaco i quintetti di Reger e Marteaux con clarinetto.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Ingresso: interi "‚€ 7, ridotti "‚€ 5
Prevendite Gabbia Dischi 049.875.1166 - Musica Musica 049.876.1545
Info 049.880.8483, www.imusicipatavini.it

Per ulteriori informazioni sul Ciclo di Concerti, si rinvia a: Rassegna Sabato al Santo

Compagnia Dancing Brick in "21:13"

Compagnia Dancing Brick in "21:13"


Presentato al Fringe Festival di Edinburgo, edizione 2008, "21:13" ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, classificandosi tra i quattro vincitori. Con la performance della Compagnia Dancing Brick dedicata agli adolescenti si conclude l'edizione 2008-2009 di "Teatro ragazzi e Giovani".

E' consigliata la prenotazione

Compagnia DANCING BRICK
presenta:

21:13
di Valentina Ceschi a Santa Croce e Thomas Eccleshare


21:13 è l"€™orario di partenza di un treno che due persone di diversa nazionalità  stanno attendendo sul marciapiede di una stazione. Costretti da un ritardo a rimanere per lungo tempo in sala d"€™aspetto e non conoscendo l"€™uno la lingua dell'€™altro, iniziano a comunicare con mezzi alternativi, superando con la fantasia e con la creatività  ogni ostacolo di tipo espressivo.

21:13 è un pezzo che celebra la creatività  dell'€™essere umano; la voglia di comunicare con l"€™altro, di connettersi, di condividere una storia, un"€™esperienza, ma anche e soprattutto il fallimento di questa intrapresa, la frustrazione di non essere capiti, ed è così che, esplorando gli spazi immensi che ci separano l"€™uno dall'€™altro "€“ i famosi language gaps, due attori inventano modi di riempirli di senso in un mondo incomprensibile.

Dancing Brick, una compagnia, con enorme potenziale ed energia, che riempie fino al limite il language gap con movimento, poesia e farsa, in un"€™energica rappresentazione degli ostacoli della comunicazione umana.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Biglietto 4.50"‚€, disabili e insegnanti gratuiti.

Ufficio Teatro Ragazzi
teatroragazzi@comune.padova.it
Tel. 049.8205623 fax 049.8205605

Fronte del Porto Filmclub. Aprile-giugno 2009

Fronte del Porto Filmclub. Aprile-giugno 2009


Prosegue con successo la Stagione 2009 del Fronte del Porto Filmclub.
La Rassegna è sempre curata dalla Promovies "€“ Scuola Permanente di Cinematografia di Padova, Cinema e Video Indipendente, con la collaborazione del Comune di Padova (C.d.Q. 4 sud-est, Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo).
Dal 2005 il Fronte del Porto Filmclub è diventato il punto di riferimento degli appassionati di cinema in città  e del cinema libero. Le proposte culturali infatti sono sempre all'€™insegna dell'€™originalità : opere inedite, film sperimentali, personali d"€™autore, retrospettive sulle principali tendenze della storia del cinema ed anteprime di film indipendenti italiani con la presenza degli stessi autori.

Scarica il programma

Concerto inaugurale del "Veneto Festival 2009"

Concerto inaugurale del "Veneto Festival 2009"


I "Solisti Veneti" del M° Claudio Scimone e un cast di rilievo internazionale apriranno in grande stile l'edizione 2009 del "Veneto Festival" (Festival Internazionale "Giuseppe Tartini"). In programma una delle opere sinfonico-corali più famose e celebrate della storia della musica occidentale: il MESSIAH di Georg Friederich Haendel (1685 - 1759). Anche per il 2009 il Festival proseguirà  nell'intento di celebrare musicalmente gli essenziali progressi del processo di unificazione europea, dimostrando come l'attuale integrazione politico-economica del continente si basi su una comune identità  culturale ed artistica della quale la musica è momento essenziale.

"MESSIAH" di Georg Friederich HAENDEL
Oratorio per soli, coro e orchestra


June ANDERSON soprano
Laura BRIOLI mezzosoprano
Aldo CAPUTO tenore
Rafal SIWEK basso

CORO "LEGE ARTIS" DI SAN PIETROBURGO diretto da Boris ABALYAN

"I SOLISTI VENETI" diretti da CLAUDIO SCIMONE

Il MESSIAH di Haendel è innanzitutto un oratorio che rilegge drammaticamente una serie di passi attinti dalle sacre scritture ed è forse la composizione più famosa di Haendel. Fu completato il 13 aprile della settimana santa del 1742, al New Musick-Hall di Dublino. Haendel riempì le oltre 250 pagine dell'€™autografo originale in sole tre settimane dal 22 agosto 1741 al 14 settembre, in uno di quei prodigi dell'ispirazione passati alla storia della musica, iniziando a lavorare due settimane dopo al Sansone, un oratorio della stessa ampiezza, finito il 29 ottobre successivo.
La soddisfazione del pubblico per l'opera fu tale che gli organizzatori della manifestazione pubblicarono un appello sui giornali perché le signore del pubblico non si mettessero addosso abiti con crinolina e gli uomini lasciassero a casa le spade, così da guadagnare spazio per il pubblico. Nel 1741 Haendel aveva 56 anni ed era all'€™apice della carriera.
Durante i successivi 18 anni "€“ il maestro morirà  nel 1759 "€“ il MESSIAH divenne la più popolare e celebrata delle sue musiche, in virtù di una magnificenza sonora di effetto immediato, lontana dai cerebralismi dello stile barocco più arcaico (come allora veniva percepita la scrittura bachiana, fino alla rivincita postuma della Passione secondo S. Matteo, guadagnata all'immortalità  dalla rilettura di Mendelssohn, sessant'anni dopo). Haendel diresse il Messia 36 volte, rinunciandovi solo negli ultimi tempi a causa della cecità .

Coro LEGE ARTIS di San Pietroburg
Fondato nel 1987 da Boris Abalyan, attuale direttore, il Coro comprende 25 elementi, tutti diplomati al Conservatorio statale di San Pietroburgo.
Nell"€™arco di un decennio è riuscito a ottenere il primo posto in quattro competizioni internazionali: Neepelt (Belgio) nel 1990; Montreux (Svizzera) nel 1991; Darmstadt (Germania) nel 1995; Torrevieja (Spagna) nel 1997. Ha partecipato al concerto in onore della regina Elisabetta d"€™Inghilterra durante la sua prima visita in Russia, nel 1994.
Lege Artis è uno dei più famosi e apprezzati gruppi corali, presente agli appuntamenti culturali di maggior prestigio internazionale, quali, per esempio, il Festival di Pasqua e il Festival dei Palazzi di San Pietroburgo. Numerose sono anche le esibizioni con le migliori orchestre russe, con le quali il coro ha eseguito La Passione secondo Giovanni di Bach, e i Requiem di Schumann e di Mozart. Preziosissima è stata la collaborazione con i maestri Krzystof Penderecki, Saulius Sondeckis, Leo Kramer.
Anche la produzione discografica ha un posto importante nell'€™attività  del Lege Artis: 10 CD sono già  stati pubblicati da Sony Classical e da Mazur Media, e altri 8 sono in lavorazione.

Come fondatore e Direttore Artistico del gruppo, Boris Abalyan è da 15 anni la forza trainante del Coro. La sua visione rimane da sempre la stessa: creare, "€œsecondo le regole dell'€™arte"€, un ensemble artistico flessibile e in costante sviluppo.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Biglietti
Spettacolo del 29 aprile: biglietto intero 20 euro, ridotto 10 euro.

Prevendita:
- Gabbia (tel. 049 8751166),
- Musica musica (tel. 049 8761545),
- Ente Veneto festival (te. 049 666128).

ENTE VENETO FESTIVAL
P.le Pontecorvo, 4/A "€“ 35100 PADOVA
Tel: (+39) 049/666128
Fax: (+39) 049/8752598
Sito Internet: http://www.promart.it/web/VenetoFestival/VenetoApp2009.html

Wit Matrix. Pink Floyd Tribute

Wit Matrix. Pink Floyd Tribute


WIT MATRIX
in "TRIBUTO AI PINK FLOYD"


I WIT MATRIX - Pink Floyd Tribute Band offrono uno spettacolo completo e simile sia nella scenografia che nel sound, ai concerti dei mitici Pink Floyd. La Band Veneta, composta da 10 musicisti e 10 tecnici, durante i propri spettacoli cura meticolosamente la proiezione dei filmati, i suoni il più fedeli possibile agli originali, generando così una riproduzione musicale-scenografica anche per i "Floydiani" più preparati e critici.
Nati come cover band nel 1989 i Wit matrix hanno suonato nei migliori locali del triveneto proponendo un repertorio di vario genere in continuo cambiamento dando così al pubblico brani in testa alla classifica del momento. Nel 2003 svestono i panni di semplice cover band diventando così " Wit Matrix Pink Floyd tribute band" seguiti ed apprezzati da un pubblico molto preparato sulla musica della band londinese, riscontrano successo ed apprezzamento in sale teatrali ed eventi all' aperto e spesso registrando il "tutto esaurito".
Oggi propongono date di caratura internazionale suonando sia in Italia che all' estero in eventi con allestimenti Audio/Luci imponenti e dove il numero di presenze è composto da migliaia di persone. Lo spettacolo e' organizzato per poter permettere a tutte le fasce d' età  di gustare musica senza tempo e, definita oggi, "Opera Rock" a tutti gli effetti per uno spettacolo da mozzafiato dall' inizio alla fine.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti

Posti numerati: euro 15 più diritti di prevendita. Info 347.4402736; Teatro: 049.8827288 - www.piccolo-padova.it

Prevendite

presso:
- cartoleria "C'era una volta", via Asolo 9 - telefono 049 8803700
- cartoleria edicola "Ruggero", via Armistizio 289 - telefono 049 715469
- ticketstore c/o Coin, via Altinate 16/8 - telefono 049 8364084
- edicola "Paltana", via Vittorio Veneto 71
- bar "da Giuly", via Siracusa 26 - telefono 049 8806172

Le Orme in concerto

Le Orme in concerto


Ass. Tempi e Ritmi presenta

LE ORME in concerto
Aldo Tagliapietra: Voce, Basso e Chitarra
Michi Dei Rossi: Batteria
Michele Bon: Tastiere, Hammond, Guitar Simulator

Il 27 febbraio, dal Rock House di Pescara, è partito il tour live 2009. Sono previsti alcuni concerti, nei mesi di marzo ed aprile, in locali/teatri per poi iniziare, a maggio la stagione dei concerti all'aperto.
La band sarà  in versione tre musicisti. Il repertorio sarà  composto dai pezzi storici e da alcune canzoni che verranno riproposte dopo tanti anni di assenza dal repertorio live della band.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti

Posti numerati: euro 20 più diritti di prevendita. Info 338.7691194; Teatro: 049.8827288 - www.piccolo-padova.it

Prevendite

presso:
- cartoleria "C'era una volta", via Asolo 9 - telefono 049 8803700
- cartoleria edicola "Ruggero", via Armistizio 289 - telefono 049 715469
- ticketstore c/o Coin, via Altinate 16/8 - telefono 049 8364084
- edicola "Paltana", via Vittorio Veneto 71
- bar "da Giuly", via Siracusa 26 - telefono 049 8806172

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