Porcile di Pier Paolo Pasolini

Porcile di Pier Paolo Pasolini


Spettacoli inserito nel cartellone della Stagione di prosa 2008-2009 del Teatro Verdi.

Teatro Stabile di Roma presenta:

PORCILE di Pier Paolo Pasolini
regia: Massimo Castri
scene e costumi: Maurizio Balò
luci: Gigi Saccomandi
musiche: Arturo Annecchino
suono: Franco Visioli

Con Paolo Calabresi, Corinne Castelli, Milutin Dapacevic, Ilaria Genatiempo, Vincenzo Giordano, Miro Landoni, Mauro Malinverno, Davide Palla, Antonio Peligra,

Tutto ciò che Pier Paolo Pasolini ha scritto per il teatro è un blocco unico che, per il suo peso nel Novecento post-pirandelliano, rappresenta un piccolo patrimonio raro nel vuoto del dopo Pirandello, un patrimonio da leggere e da decifrare.
Prima del "€™66 Pasolini si era dedicato quasi esclusivamente al cinema; poi, costretto a letto da una malattia, scrive tutto il suo teatro: sei tragedie, in un solo anno.
«Nel "€™66 ho avuto l"€™unica malattia della mia vita: un"€™ulcera abbastanza grave, che mi ha tenuto a letto per un mese. Durante la convalescenza ho letto Platone ed è stato questo che mi ha spinto a desiderare di scrivere attraverso personaggi. Ho iniziato e completato le tragedie in un anno. Soltanto che non le ho finite. Non ho finito di limarle, correggerle, tutto quello che si fa su una prima stesura».
Dalla lettura della biografia emerge che Pasolini non ha mai voluto affrontare veramente la propria disperazione, le proprie ansie, le proprie disarmonie (o se vogliamo contraddizioni e fantasmi non risolti), ma ha preferito dilatarle nel mondo, trovare palcoscenici sempre più grandi su cui rappresentarle e simbolizzarle (e celarle), allargando continuamente l"€™orizzonte di riferimento sia disciplinare, sia geografico.
Le contraddizioni del mondo hanno preso il posto delle sue personali contraddizioni, cosicché lui si è potuto impadronire di tutto: politica/mito/ideologia/religione (tutto attraversato dall'€™eros) con il risultato però di non aver mai risolto se stesso.
"Porcile è un"€™opera semplice, una fabula in cui anche la doppiezza è semplice e chiara.
La storia di un ragazzo che non può/non vuole prendere parte, è altro, è diverso, non coincide con nessun ruolo o parte. Cosa vuol dire Porcile ?... tante cose... ma anche la semplicità  estrema del gesto di Julian... semplice e oscuro: Julian realizza compiutamente l"€™eros di Pasolini, quello del corpi senz"€™anima. [...].La storia di Julian è reale e insieme metafora-travestimento della storia di Pasolini (la sua storia vera), è così eccessiva che diventa fiabesca, travestimento infantile, non la si prende sul serio perché è oltre, è nel bosco, dove c'è il Lupo Cattivo e l'Orco. ͈ paura infantile. ͈ anche il ritorno all'indistinto: Julian va nel mondo, ma torna indietro alla casa, ai luoghi dell'infanzia e della pubertà . Però quando torna è inconoscibile, liquido (come vorrebbe o si sente Pasolini), è questo e il suo contrario, o meglio, è diventato una cosa sola: come un santo, come uno stilita.
Solo come fiaba nera e triste Porcile può dispiegare il suo "€˜peso di senso', può implodere nella testa di chi guarda e ascolta: non deve esplodere e scandalizzare ma implodere e inquietare e ricordare
(di Massimo Castri).

Per tutte le informazioni sulla stagione teatrale si rinvia a: Teatro Verdi. Stagione di Prosa 2008-2009.

Orchestra di PD e del Veneto diretta da O. Shelley

Orchestra di PD e del Veneto diretta da O. Shelley


Concerto inserito nel cartellone della Stagione 2008-2009 degli "Amici della Musica di Padova" e conclusivo del ciclo "€œHaydn e Mozart "€“ Londra e Vienna"€

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
HOWARD SHELLEY, direttore e pianoforte solista

Programma

F.J. Haydn - Sinfonia n. 103
W.A. Mozart - Concerto K 595 per pianoforte e orchestra
F.J. Haydn - Sinfonia n. 104
"Haydn e Mozart: Londra e Vienna" (6° e ultimo concerto)

Howard Shelley nella duplice veste di pianista e direttore, assieme all'€™Orchestra di Padova e del Veneto, presenterà  di F.J. Haydn le Sinfonie n. 103 e n. 104 e di W.A. Mozart il Concerto K 595 per pianoforte e orchestra.
Questo sesto e ultimo concerto presenta le due ultime sinfonie che Haydn ha scritto durant eil suo secondo soggiorno a Londra nel 1795. Il manoscritto della sinfonia 103 "€“ nota con il titolo "€œcon il rullo di timpani"€ per la battuta introduttiva affidata ad un rullo di timpani che porta l"€™indicazione di intrada - è stato dedicato a Cherubini - proprio "€œfiglio"€ musicale "€“ in segno di riconoscenza per aver portato al compositore tedesco a Vienna una medaglia del Conservatorio di parigi ed uno scritto di omaggio, sottoscritto di compositori parigini più in vista. La sinfonia n. 104 è stata eseguita assieme alla 103 nel maggio 1795 alla New Room del King"€™s Thaatre a Londra.
Dopo aver vinto il primo premio al Royal College of Music di Londra alla fine del suo primo anno di studio, la carriera di Howard Shelley è iniziata con un recital di grande successo a Londra e, nella stessa stagione, un concerto ripreso dalla televisione nell'€™ambito dei Promenade Concerts assieme alla London Symphony Orchestra sotto la direzione di Michael Tilson-Thomas.
Da allora ha suonato regolarmente in tutta la Gran Bretagna, Europa, Scandinavia, Nord America, Russia, Australia e l"€™Estremo Oriente.
Ha inoltre effettuato oltre cento incisioni discografiche di grande successo. Attualmente, incidendo per le due maggiori etichette indipendenti britanniche, Chandos e Hyperion, la discografia di Shelley conta più di 100 incisioni e include le serie vincitrici di premi discografici dei Concerti e della musica per solo pianoforte di Rachmaninov, ed altre serie di Concerti di Mozart, Hummel, Mendelssohn e Cramer, le composizioni per pianoforte e orchestra di Gershwin e cicli di Concerti di compositori britannici (Alwyn, Bridge, Howells, Rubbra, Scott, Tippett e Vaughan Williams) per la Chandos; numerosi sono i suoi contributi alla serie del Pianoforte Romantico per la Hyperion come i concerti di Moscheles, Herz, Hiller e, più recentemente, un cofanetto di 4 CD con le Sinfonie Londinesi di Haydn.
Howard Shelley è sposato con la pianista Hilary Macnamara, con la quale ha suonato e registrato musica per due pianoforti, ed hanno due figli. Nel 1994 gli è stata conferita dal Principe di Galles la "€œHonorary Fellowship of the Royal College of Music"€. Nel 2009 è stato insignito del titolo di OBE (Officer of the British Empire) per i servizi resi alla musica classica

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Concerto del quartetto De Ascaniis-Spendolini-Scarpa-Rinaldo

Concerto del quartetto De Ascaniis-Spendolini-Scarpa-Rinaldo

Entra nel vivo l'edizione 2009 di "Domenica in musica" con il concerto del quartetto:

DAVIDE DE ASCANIIS, violino
DAMIANO SCARPA, violoncello
FRANCESCO SPENDOLINI, clarinetto
DANIELE RINALDO, pianoforte


Programma
Igor Stravinskij - Suite da L'Histoire du Soldat
(per violino, clarinetto e pianoforte)

Olivier Messiaen - Quatuor pour la fin du temps
(En hommage Í  l"€™Ange de l"€™Apocalypse, qui lève la main vers le ciel en disant: "€œIl n"€™y aura plus de Temps"€)
I. Liturgie de cristal (Bien modéré, en poudroiement harmonieux)
II. Vocalise, pour l"€™Ange qui annonce la fin du Temps (Robuste, modéré)
III. Abime des oiseaux (Lent, expressif et triste)
IV. Intermède (Décidé, modéré, un peu vif)
V. Louange Í  l"€™Eternité de Jésus (Infinement lent, extatique)
VI. Danse de la fureur, pour les sept trompettes (Décidé, vigoureux, granitique, un peu vif)
VII. Fouillis d"€™arcs-en-ciel, pour l"€™Ange qui annonce la fin du Temps (Reveur, presque lent)
VIII. Louange Í  l"€™Immortalité de Jésus (Extremement lent et tendre, extatique)

Davide De Ascaniis
Davide De Ascaniis nasce nel 1991. Inizia lo studio del violino a otto anni e si diploma a sedici anni con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica di Vicenza sotto la guida del M°Stefano Antonello, allievo di Giovanni Guglielmo. Nel 2000 debutta come solista ad Annecy (Francia) accompagnato dall'Orchestra Giovanile Vicentina diretta dal M° Roberto De Maio, a dodici anni si esibisce nel Concerto in la min. Bwv 1041 di Bach e nel doppio in re min. Bwv 1043 con l'Orchestra "Praeludium-Ensemble"di Latina. Vincitore di diversi concorsi: "Rovere d'oro"di San Bartolomeo a Mare (Imperia), "Rassegna Nazionale Violinisti" di Vittorio Veneto, Concorso Internazionale "Alpe Adria" di Gorizia, "Competizione Europea" di Atri, Concorso Nazionale "A.GI.MUS"di Roma... Nell'autunno 2004 conosce il Maestro Guido Mozzato e diviene suo discepolo fino alla sua scomparsa. Durante l'anno 2005-06 frequenta la Masterclass tenuto dal Maestro Cristiano Rossi presso il Conservatorio di Vicenza. Partecipa ai Master dei Maestri Marco Rogliano nel 2004, ad Atri ( "Festival Internazionale dei Duchi d'Acquaviva") e Rovigo ("i 24 Capricci di Paganini"), Zakhar Bron a Vienna e Salisburgo (2005), Montepulciano e Zurigo (2006), Sonig Tchakerian (Gubbio Summer Festival 2007), Johannes Degen (Estate Musicale-Portogruaro) e Michael Frischenschlager (Portogruaro 2007, Sommerakademie Mozarteum Salzburg 2008) col quale studia tuttora a Vienna. Frequenta i corsi di musica da camera con il M°Aldo Orvieto e quelli del Trio di Trieste ed Enrico Bronzi. Ha tenuto concerti a Roma, Avellino, Firenze, Milano, Venezia, Stresa, Zermatt, Zurigo,Vienna(Fest Saal), Salisburgo (Grosses Studio, kleines Studio)... ed è ospite in importanti manifestazioni quali: Progetto "Pollini" Padova (Auditorium Pollini),Vicenza (Palazzo Leoni Montanari),Venezia (Fondazione Cini), Festival Internazionale Dino Ciani di Cortina.

Damiano Scarpa
Nato nel 1985 a Castelfranco Veneto, si diploma con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° Pietro Serafin e per la musica da camera con i M° Filippo Faes e Domenico Nordio al Conservatorio della stessa città . Ha studiato con i Maestri: Franco Maggio Ormezowski, Yvan Chiffoleau, Alain Meunier. Studia all'Accademia Musicale Chigiana di Siena con i M° Rohan de Saram e Antonio Meneses. Studia all'Accademia Walter Stauffer di Cremona con il M° Rocco Filippini e con Mario Brunello ai corsi di perfezionamento annuali a Castelfranco Veneto. Ha vinto nel 2006 il Concorso Nazionale "Società  Umanitaria" di Milano e ha registrato un cd per la Sarx Records. Ha vinto nel 2007 la sesta edizione del concorso" la fabbrica delle note" di Padova e il 1° premio alle Rassegne Nazionali d'archi di Vittorio Veneto presiedute dal M° Rocco Filippini. Nel 2008 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale "Premio città  di Padova" e il premio speciale per la migliore esecuzione della Sonata di Omizzolo al Premio Internazionale di Musica da Camera "Silvio Omizzolo". Ha vinto numerose borse di studio indette dal Conservatorio di Castelfranco V.to. Ha suonato con l'Orchestra d'archi italiana diretta da Mario Brunello collaborando con artisti quali Renaud Capuͧon , Danilo Rossi, Marco Paolini e Stefano Benni. Ha suonato con la International Youth Sinphonic Orchestra Bremen (unico violoncellista italiano) sotto la direzione di Heiner Bulmann, anche come primo violoncello. Gli sono state dedicate dal compositore Marcello Bonanno le pagine per violoncello solo Double e "Variationes super Ave Maris Stella" (quest'ultimo registrato da Giovanni Sollima in un disco di prossima uscita), da Sebastiano Crocetta Preludio, Locus angeli e Locus ludi e da Michelangelo Bortolon l'Adagio "Hiroshima", da lui eseguiti in prima assoluta. Ha suonato per il Festival di musica da camera del "Concorso internazionale di violino Città  di Brescia" con Domenico Nordio, Tommaso Luison, Massimo Polidori, Luca Ranieri, Filippo Faes e Sergio Marengoni. Si e' esibito nel festival internazionale Dino Ciani di Cortina d'Ampezzo, al festival di Portogruaro, al festival di Orvieto, al festival di Alghero, a Udine, Vicenza, Treviso, Padova (i Venerdi' musicali), Livorno, Ravenna, Napoli, Modena( amici della musica di Bologna) e Milano. Suona un violoncello modello Stradivari Mara di Loeiz Honorè (Cremona 2006).

Francesco Spendolini
Nato a Pesaro nel 1980, si accosta allo studio del clarinetto sotto la guida del M.° Guido Arbonelli, presso il conservatorio della propria città  "G. Rossini". Prosegue gli studi con il M.° Gino Partisani, con il quale si diploma con il massimo dei voti nel 2000. Accostando gli studi umanistici a quelli musicali segue gli anni del Tirocinio nella classe del M.° Agide Brunelli. Si e' perfezionato successivamente con Luca Lucchetta, Antony Pay (presso l'Accademia Chigiana di Siena), Thomas Friedly (Accademia Perosi di Biella), per il repertorio classico, solistico ed orchestrale, Stefano Canuti, Alessandro Specchi, per musica da camera, Jean-Marc Voltà  e Sauro Berti per il Clarinetto Basso. Si diploma successivamente sotto la guida dello stesso M. Lucchetta in Clarinetto Storico con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza. Ha collaborato con l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, l'Orchestra del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste, l'Orchestra Comunale di Ravenna, l'Orchestra Regionale delle Marche (FORM) , l'Orchestra Giovane Sinfonica di Rovigo, l'Orchestra delle Venezie, l'Orchestra Sinfonica di Pesaro, diretto da Maestri quali De Bernard, Oren, Ceccato, Rabinovitch-Barakowsky, Goebel,Bernasconi. Nell'ambito dell'esecuzioni con strumenti d'epoca sono da segnalare le collaborazioni con La Chambre Philharmonique di Parigi, l'Ensemble Arcimboldo, l'ottetto di fiati storici AugustAntiqua Ensemble, L'Ensemble Barocco, La Riscoperta, L'Orchestra Classica dell'Accademia Litta di Milano, Accademia Barocca W. Hermans, il Gruppo Corale Musicale Jubilate di Monza, diretto da Maestri quali Krivine, Pay, Bressan, Curtis, Koopman, Fasolis, Hogwood ecc. Parallelamente dal 1996 svolge un' intensa attività  concertistica con il quartetto di clarinetti STA-MANE ottenendo numerosi riconoscimenti nell'ambito di diversi concorsi nazionali ed internazionali (N. Biondi di Camerino, TIM di Roma, Ottocento Festival, Concorso Internazionale "Marco Florindo" di Nichelino -TO-). Dal '98 collabora con la Fondazione Astor Piazzolla presieduta dalla moglie del compositore, che lo ha portato nel 2000 e nel 2002, con il Gruppo Strumentale Picasso ad esibirsi in una serie di concerti a Buenos Aires alla presenza di radio e televisione nazionale. Nel Ottobre 2004 ha preso parte alla Tournèe statunitense, del gruppo da camera INTERENSEMBLE, che lo ha portato ad esibirsi presso le maggiori Università  di Los Angeles, New York e Boston. Da annoverare inoltre la collaborazione, sempre nell'ambito della musica contemporanea, con l'Ex novo Ensemble, di Venezia. Nell'Ottobre del 2005 è stato invitato con il Quartetto STA-MANE a prendere parte alla prima "World Bass Clarinet Convention" tenutasi a Rotterdam dove s'è esibito eseguendo prime mondiali di brani di Ermanno Bacca, John D. MacDonald ed Andrew List.

Daniele Rinaldo
Nato a Padova nel 1984, ha iniziato gli studi musicali con Alberto Boischio; nel 1998 e 1999 ha studiato al New England Conservatory di Boston (USA) con Sergej Schepkin e A. Ramon Rivera. Ha studiato successivamente al Conservatorio "C. Pollini" di Padova con Ines Scarlino, dove si è diplomato con il massimo dei voti e la lode (2003), studiando composizione con Giovanni Bonato e musica da camera con Aldo Orvieto. Ammesso al Corso di Alto Perfezionamento all'Accademia Nazionale di S.Cecilia a Roma sotto la guida di Sergio Perticaroli, si diploma col massimo dei voti nel 2006. Ha seguito Masterclasses tenute da Christopher Elton, Jeffrey Swann, Giampaolo Nuti, Klaus Hellwig, Andrszej Pikul, Federico Gianello, Gerlinde Otto e Howard Shelley, che nel 2007 lo ha scelto personalmente per eseguire sotto la sua direzione il concerto K466 di Mozart per il 250° anniversario della nascita del compositore, instaurando successivamente con lui un rapporto didattico a Londra, approfondendo il repertorio solistico concertante e la direzione d'orchestra. Tuttora studia inoltre con Claudio Martìnez Mehner a Madrid. Ha inciso musiche di Bach/Busoni e Ravel (2003) e, in duo pianistico con Alberto Boischio, un disco con musiche per due pianoforti di Copland, Milhaud, Barber, Bennett e Piazzolla per la casa discografica "Velut Luna". Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali nei concorsi, tra gli altri, di Padova, Venezia, S. Sepolcro, Firenze, Barcellona, Cagliari; recentemente è stato ammesso alle finali del prestigioso concorso pianistico internazionale "Ferruccio Busoni", che si terranno a Bolzano nel 2009. Ha ricevuto borse di studio dalla FIDAPA e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Si ricordano esibizioni per diverse prestigiose istituzioni in numerose sale in Europa, America e Asia (tra cui l'Auditorium "Parco della Musica" di Roma, Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Victoria di Madrid, Palau de la Mͺsica Catalana di Barcellona, Yamaha Hall di Parigi, Bundeskonzertsaal di Berlino, Wiener Saal di Salisburgo, Williams Hall e Jordan Hall di Boston, Hamamatsu Concert Hall e Okabe Concert Hall in Giappone), con varie orchestre sinfoniche, tra le quali l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Filarmonica dello Stato di Bacau (Romania) e l'Orchestra Sinfonica Nacional de l'Ecuador sotto la bacchetta di famosi direttori quali Howard Shelley, Ovidiu Balan e Gareth Hudson, per varie istituzioni concertistiche (tra cui l'Accademia S. Cecilia di Roma, il Festival Dino Ciani di Cortina d'Ampezzo, il Festival Busoni di Bolzano, il Liceu di Barcellona, gli Amici della Fenice di Venezia, il Festival Internazionale W. Walton di Ischia). Recentemente, inoltre, è stato invitato a far parte della New York Concert Artists, risultato che lo porterà  al debutto nel 2009 alla New York New Artists Series con la Manhattan Chamber Orchestra, ad un recital nel Midsummer Piano Festival di Barcellona e ad una tournèe in Corea. Nel settembre 2006 si è laureato in Economia presso l'Università¡ di Padova col massimo dei voti e la lode, ricevendo una speciale lode della commissione per la tesi finale in matematica applicata.

Per tutte le informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Domenica in Musica 2009.

Per le informazioni sulla stagione 2008-2009 degli Amici della Musica, si rinvia a: Amici della Musica di Padova. Stagione Concertistica 2008-2009.

Duo violino-pianoforte Lea Birringer e Inga Dzektser

Duo violino-pianoforte Lea Birringer e Inga Dzektser


"€œTRE SECOLI DI LETTERATURA VIOLINISTICA"€

Concerto del duo violino-pianforte
LEA BIRRINGER (Germania)
INGA DZEKTSER (Russia)

Lea Birringer: 1° premio Johannes Brahms Competition di Pörtschach (Austria), 2° premio "€œInternational Louis Spohr Violin Competition"€ 2007, 2° premio Concorso Internazionale Rodolfo Lipizer 2008

Programma

W.A. MOZART ROND͒ KV 273
L.V. BEETHOVEN SONATA op. 12 n. 1(Allegro con brio, Tema con Variazioni, Andante con moto Rondò, Allegro)
W. LUTOSLAWSKI SUBITO
H. WIENIAWSKI POLONAISE DE CONCERT op. 4
J. BRAHMS SONATA n. 3 op. 108 (- Allegro adagio - Un poco presto e con sentimento - Presto agitato)

LEA BIRRINGER, nata in Germania, ha iniziato lo studio del violino all'€™età  di tre anni e ha debuttato a 14 anni alla Berlin
Philharmonic Hall come solista con la Berlin Symphony Orchestra. Attualmente sta completando i suoi studi al Mozarteum di Salisburgo sotto la guida del celebre didatta e concertistca Maestro Igor Ozim.
Nel 2007 Lea Birringer ha vinto consecutivamente due secondi premi, all'€˜International Violin Competitions "€œLouis Spohr"€ (Germania) e al "€œPremio Rodolfo Lipizer"€ (Gorizia, Italia). In entrambe le competizioni ha ottenuto premi speciali
per la migliore interpretazione delle opere di J.S. Bach. Nell"€™agosto 2008, ha vinto il primo premio allo Johannes Brahms Competition di Pörtschach (Austria). Recentemente si è esibita per il cancelliere tedesco Angela Merkel, ricevendo il premio "€œKarlspreis"€. Ha tenuto concerti sia come solista che in formazioni di musica da camera in numerosi paesi d"€™Europa. Lea Birringer suona un violino Gianbattista Ceruti del 1800 concessole dalla"€œGerman Music Foundation"€.

INGA DZEKTSER, pianista russa, ha iniziato i suoi studi a 5 anni. Si è diplomata al Conservatorio di San Pietroburgo
conseguendo successivamente anche il "€œPostgraduate Corse"€. Dal 1989 è docente presso lo stesso Conservatorio. Nel 1994 ha vinto il Concorso Internazionale di Musica da camera di Trapani e nel 2003 il Piano Duo Competition in Tokio. Ha tenuto molti concerti con orchestre sinfoniche e da camera, partecipando a festivals in Spagna, Francia, Olanda, Finlandia e Portogallo (Kissinger Sommer Festival in Bad Kissingen, Germania, International
Chamber Music Festival in Fermo, Camerino, Tagliacozzo e Isola d"€™Elba, Italia). Molti dei suoi concerti sono stati trasmessi da radio e televisioni. Nel 1998 ha partecipato ad un tour di concerti negli Stati Uniti. Ha tenuto master class in Giappone, Corea , Portogallo. Ha lavorato come pianista accompagnatore al master class del "€œBerlin
Philharmonic Orchestra"€™s Quartet"€, al Summer Music Academy "€œThe International Holland Music Sessions"€ e alla Gustav Mahler International Academy. E"€™ pianista ufficiale del Concorso Internazionale di Violino Rodolfo Lipizer a del "€œViolin Competition of David Oistrakh"€ in Odessa, Russia. E"€™ stata inoltre membro di giuria all'€™ "€œInternational
European Music Prize for Youth Competition"€ a Linz, Austria.
Il suo repertorio include musica di tutti gli autori e stili.

Per tutte le altre informazioni relative alla Stagione concertistica 2008-2009 dell'Agimus si rinvia a: XVI Stagione Concertistica Int.le Agimus

Oz nel mondo delle meraviglie

Oz nel mondo delle meraviglie


Secondo appuntamento 2009 della Rassegna "Teatro Ragazzi e Giovani", promossa dal Comune di Padova, nata e pensata per offrire momenti di crescita e confronto riservati alle giovani generazioni.

La Compagnia La Luna nel letto"
presenta

OZ NEL MONDO DELLE MERAVIGLIE

Regia e scene di: Michelangelo Campanale
Con: Michelangelo Campanale, Annamaria de Giorgio, Damiano Nirchio, Katia Scarimbolo

Età  consigliata 8-12 anni

C"€™è un momento nella nostra vita, quando l"€™infanzia ci sta per lasciare, che un soffio di vento arriva chissÍ  da dove e ci trasporta via, lontano da casa: è il vento della vita stessa che con i suoi suoni, colori, profumi, immagini ci travolge alla scoperta del mondo e di noi stessi.
Nessuno può resistere a quel vento; lo seguiamo divertiti, incuriositi senza chiederci qual è la direzione, la destinazione...l"€™importante è andare, anche se fa male, anche se fosse verso la morte.
Immaginate una giornata d"€™estate, calda, una pianura gialla che raggiunge l"€™orizzonte, una ragazzina fuori dalla sua capanna di metallo e i genitori indaffarati e distratti dal lavoro. Alice è lì a giocare la storia del fratello Oz, scomparso nel buio di una notte silenziosa. Oz non è un bambino come gli altri, speciale per la sorella, diverso per gli adulti, "€œautistico"€ per gli specialisti e quindi tenuto lontano, "€œprotetto"€ da tutto, dalla gente, dal mondo. Ma quella capanna è troppo vuota senza Oz e allora Alice decide di partire per cercarlo.
Sarà  proprio Oz, a sua insaputa, travestito da capostazione, coniglio, spaventapasseri, a condurla in un viaggio bellissimo e divertentissimo, per cielo e per terra, un viaggio importante che la porterà  a scoprire la verità  sul fratello e a lasciare l"€™infanzia alle spalle.




Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.

Teatro ragazzi e giovani: "Babar"

Teatro ragazzi e giovani: "Babar"


Primo appuntamento 2009 della Rassegna "Teatro Ragazzi e Giovani", promossa dal Comune di Padova, nata e pensata per offrire momenti di crescita e confronto riservati alle giovani generazioni.

Teatro Giocovita
presenta

BABAR

Regia, scene e costumi: Anusc Castiglioni
testo e drammaturgia Elsa Bossi
con: Elena Griseri, Walter Battista Maconi

Età  consigliata 3-7 anni

Lo spettacolo s"€™ispira liberamente a come mamma e papÍ  de Brunhoff crearono per i loro figli un libro illustrato con la storia dell'€™elefantino Babar. In scena due artisti eclettici che danno vita al racconto inizialmente con il disegno e la pittura, poi utilizzando tutto quello che trovano nel loro studio creano uno spettacolo di teatro d"€™ombre. Babar, nato in una meravigliosa foresta, perde la mamma uccisa da un cacciatore. Per salvarsi scappa giungendo in una città  dove cominciano tutte le sue avventure e scoperte. Si veste da umano, vive con la signora Antoinette, impara a parlare, scrivere e contare, fa il bagno in una vasca e guida l"€™automobile. Ha tutto quello che desidera... ma la sera, guardando lontano, è spesso assalito dal ricordo della sua mamma e dalla malinconia per la foresta.
Due anni dopo, incontrati di nuovo i suoi simili, decide di tornare nella foresta, a cui sente di appartenere. Con tutta la conoscenza acquisita durante il suo viaggio risolve con ironia un conflitto tra il suo popolo e quello dei rinoceronti... E Babar diventa Re!
Le illustrazioni minuziose si mescolano al tratto più gestuale della pittura e alle ombre che insieme alla musica ci raccontano la storia e le emozioni dei personaggi. La musica di Claudio Rastelli, giocata tra pianoforte "€œtradizionale"€ e pianoforte "€œpreparato"€, trova spazio sia all'€™interno della partitura di Francis Poulenc (composta tra il 1940 e il 1945 dal musicista per la nipotina sulle parole della tenera favola di Jean de Brunhoff) sia in brani creati appositamente per lo spettacolo.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.

Eventi di memoria

Eventi di memoria

27 Gennaio 2009

 

Nel giorno della memoria Promovies e il Comune di Padova dedicano all'evento una mostra fotografica e la presentazione del cortometraggio di Bruno Maran "Luoghi della memoria: Trieste, Risiera di San Sabba". Nel proseguo della serata ci sarà  l'incontro con la regista Tedesca Iwajla Klinke e la protagonista israeliana Pnin Feiler.

Ore 21
Inaugurazione della mostra fotografica e presentazione del cortometraggio di Bruno Maran "Luoghi della Memoria: Trieste, Risiera di San Sabba"
Ore 21.30
Incontro con la regista tedesca Iwaila Klinke, la protagonista isareliana Pnina Feiler e la montatrice Lida Perin.

A seguire:

proiezione del film:

THE RAGING GRANNIES ANTI OCCUPATION CLUB
Il club antioccupazione delle nonnine infuriate

di Iwajla Klinke
Regia, fotografia: Iwajla Klinke
Montaggio: Lida Perin
produzione: Germania-Italia 2006.

Il film narra le vicende della 76enne Hava e delle sue amiche, quattro ottuagenarie israeliane che hanno in comune non solo età  e provenienza - l'Europa, abbandonata ai tempi del nazismo per sfuggire all'olocausto- ma anche l'impegno politico nei confronti dei palestinesi.
Nei panni delle Raging Grannies (nonnine arrabbiate) scrivono testi e musica rivoluzionari, protestano davanti a checkpoints e a manifestazioni. Un tempo soldato della Haganah e sionista convinta, Hava è oggi impegnata nella lotta per la liberazione di tutti i prigionieri politici nelle carceri israeliane. Pnina che sin dalla fine degli anni 30 è attiva nel movimento comunista, visita ogni settimana i territori occupati insieme ad un gruppo ambulante di medici; mentre Tamar che ha cominciato all'età  di 60 anni una nuova vita come avvocato, rappresenta i prigionieri palestinesi davanti al tribunale militare israeliano.
Jakov, marito dell' "€œarrabbiata"€ Hava, da parte sua sviluppa macchine microcosmiche, i cui piccoli abitanti, minuscoli troll, sono espressione di una teoria molto particolare sull'occupazione e conquista.
Un film non solo sulla politica di occupazione israeliana ma anche soprattutto su coloro che un tempo la resero reale, mentre oggi la combattono con tutti i mezzi a loro disposizione, nonostante l"€™età .

LE PROTAGONISTE
Hava Keller - Nata e cresciuta a Lodz, Polonia. Alla fine degli anni 30 emigra con i genitori in Palestina, attraverso Lituania, Russia e Turchia. Nel 1948 diventa soldato della Haganah, ma già  verso gli inizi degli anni 50, in seguito alla distruzione di villaggi palestinesi e la fondazione dello stato di Israele, comincia a mettere in discussione l'idea sionista. Diventa insegnante a Tel Aviv. Durante la guerra in Libano agli inizi degli anni 80, si impegna nel movimento di protesta contro la guerra e collabora con l'organizzazione di sinistra Gush shalom. Durante la prima Intifada fonda la Organizzazione in aiuto dei palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane e collabora nel gruppo ebreo-palestinese Ta"€™ayush.
Pnina Feiler - Nata e cresciuta a Lodz, Polonia. Alla fine degli anni 30 emigra con la madre in Palestina. Diventa membro prima della Federazione Giovanile Comunista palestinese e più tardi del Partito comunista. Negli anni 40 studia a Beirut, in Libano per diventare infermiera. Oggi è attiva nei territori occupati con l'organizzazione Medici per i diritti umani.
Tamar Peleg - Nata e cresciuta in Polonia. Alla fine degli anni 30/inizio anni 40 emigra in Palestina.
Membro della Organizzazione Comunista degli Insegnati e del Partito Comunista. Agli inizi degli anni 80 affianca al suo lavoro di insegnante lo studio della Giurisprudenza Durante la prima Intifada (1987/88) lavora come avvocato specializzato nei diritti umani. Collabora da anni con la l"€™Organizzazione in aiuto dei palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane e con il Centro per i Diritti Umani di Gaza.

LA REGISTA
"Nel 2002 girai un servizio televisivo per il canale Arte sulle prigioniere palestinesi nelle carceri israeliane. Presi contatto telefonicamente con la "Organizzazione in aiuto dei palestinesi incarcerati nelle prigioni israeliane" e con Hava Keller. Ci incontrammo per la prima volta ad una fermata dell'autobus a Tel Aviv. Quando la vidi rimasi sorpresa dalla sua età  - Hava già  allora aveva superato i 70. Mi ero immaginata infatti una donna non oltre ai 40, abituata alla Germania, in cui i movimenti politici equivalenti sono composti soprattutto da gente giovane. Durante il mio soggiorno Hava divenne per me un riferimento importante. Mi fece incontrare molti prigionieri e parlando con lei imparai a conoscere la sua storia politica. Nonostante rappresaglie e ostilità  Hava e le sue amiche, si sono impegnate per anni e tuttora per i diritti dei palestinesi. Quello che mi ha maggiormente affascinata di questo tema é stata la forza, la radicalità  e la resistenza con cui queste donne continuano a lottare, soprattutto in considerazione della loro non più giovane età ." (Iwajla Klinke)
Serata inserita nella programmazione trimestrale del FRONTE DEL PORTO FILMCLUB.

Fabio Concato in concerto

Fabio Concato in concerto


Fabio Concato è un cantautore che nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio autonomo, raccontando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità . A trent'anni dall'uscita del primo album, le storie narrate da questo cantautore sono entrate a pieno titolo nella storia della musica italiana. Hanno delineato splendidamente gli anni '80, hanno fotografato i '90 fissandoli nella memoria collettiva e ci hanno accompagnato sino ad oggi, emozionandoci sempre.
Il concerto è organizzato in memoria del musicista Orfeo Valandro.

Associazione Tempi e Ritmi in collaborazione con Associazione Piccolo Teatro eConsiglio di Quartiere 5 Sud Ovest, presentano:

FABIO CONCATO in concerto

"IV Memorial Orfeo Valandro "
Concerto organizzato per ricordare Orfeo Valandro, musicista padovano scomparso nel 2005 e co-fondatore dell'Associazione "Tempi e ritmi".

Fin da quelle prime "Storie di sempre" il pubblico ha compreso immediatamente di trovarsi alla presenza di un autore elegante, capace di grande auto-ironia sempre attento alle tematiche sociali, civili ed amibientali.
Una generosa spruzzata di sale e pepe nei capielli e qualche ruga, è tutto quello che, a tre decennni dall'esordio, Concato ha concesso al tempo, nulla di più.
Molte delle storie ci vengono proposte, seducemteemte arrangiate ed eseguite con grande energia, in questo concerto dove, oltre ai grandi classici del cantautore milanese, sono stati inseriti gli ultimi brani pubblicati tra cui "Oltre il Giardino" di Sanremo 2007.
L'affiatato gruppo di musicisti che lo accompagna da circa un anno è formato da: Ornella D'Urbano al piano e tastiere, Larry Louis Tomassini alle chitarre, Andrea Taraelli al basso e Gabriele Palazzi Rossi alla batteria.
Nel 1977 viene pubblicato il suo primo album, Storie di sempre. L'anno successivo segue Svendita totale; Concato firma poi con la Philips e nel 1979 pubblica Zio Tom. L'album Fabio Concato del 1982 è il disco della definitiva consacrazione, grazie soprattutto al brano "Una domenica bestiale". ͈ l'inizio di una fase artistica molto fortunata, che prosegue con Fabio Concato (1984), disco che contiene successi quali "Guido piano", "Rosalina" e "Fiore di maggio". Senza avvisare dell'86 diventa disco d'oro già  in prenotazione. Nel 1990 esce il raffinato Giannutri, che Concato registra a Parigi sotto la guida del celebre produttore americano Phil Ramone. In viaggio (1992) lo vede collaborare anche con Pino Daniele. Nel 1996 Blu è il decimo album di studio, prodotto dal tastierista della PFM Flavio Premoli. Nel 1999 è la volta di un nuovo album omonimo di inediti impreziosito dalla presenza di un duetto con Josè Feliciano, nel brano "M'innamoro davvero". Nel 2001 Concato torna con un nuovo album, Ballando con Chet Baker, la cui uscita viene preceduta dalla prima partecipazione al Festival di Sanremo, dove l'artista presenta "Ciao Ninìn". Nel 2006 Fabio incontra Claudio Dentes, già  noto per le produzioni di Elio e le Storie Tese, Carla Bruni e i Pitura Freska e insieme decidono di rivisitare i grandi successi di Fabio e contemporaneamente lavorare ad un nuovo progetto artistico. Nasce "Azzurro & Concato", la raccolta dei suoi brani di maggior successo riarrangiati in una nuova versione, il cui ricavato è andato interamente al Telefono Azzurro. Nel febbraio 20007 partecipa al Festival di Sanremo con il brano "OLTRE IL GIARDINO" seguito dall'uscita dell'album omonimo. In questi mesi è in lavorazione un nuovo album.

Ricordi di Orfeo Valandro.
In questi giorni (il 25 febbraio, per la precisione) Orfeo Valandro compirebbe 60 anni... Ma purtroppo nel luglio 2005 ha ricevuto l'ultimo applauso, non per una delle sue esibizioni vocali, ma come ultimo saluto di tanti amici, colleghi e ammiratori, dopo che una malattia incurabile l'ha definitivamente portato via ai suoi affetti.
Dovunque ora sia, lo immaginiamo anche lì alle prese con musica e canzoni, pronto a dispensare la battuta giusta per mettere a proprio agio i suoi interlocutori: Orfeo era così.
Iniziò la sua carriera artistica, come cantante e chitarrista, negli anni '60, con il gruppo "I Verticali", nel periodo in cui a Padova e provincia erano innumerevoli i "complessi" (il famoso fenomeno del c.d. "Bacchiglione Beat"). Ma fu alla fine degli anni ottanta, dopo un lunga pausa in cui si era dedicato ad altre passioni, che riprese l'attività  artistica, come cantante-bassista, con "Le Sensazioni": con la band padovana fondata dal cugino Mauro, con cui si esibiva anche in duo, collaborò a fianco di grandi artisti italiani melodici anni '60/'70 (ad es. Jimmy Fontana, Mal, Wilma Goich, Dino, Tony Dallara, Bobby Solo, Rocky Roberts ed altri). Voce potente e mediterranea, Orfeo ha interpretato i più grandi successi del revival italiano e del beat nostrano, calcando palcoscenici di ogni tipo (dalle feste di piazza ai locali più esclusivi, senza tralasciare alcuni veri e propri "templi" del ballo).
E come la sua voce è stata potente sui palcoscenici d'Italia ed anche internazionali (nelle tournees per gli italiani all'estero) così anche la sua lotta alla malattia è stata una sfida affrontata di petto, cercando di mantenere in chi lo circondava simpatia, buonumore e voglia di vivere, anche nel mezzo di una situazione sempre più drammatica. Nel procedere dei nostri impegni e del nostro quotidiano, ci mancano enormemente la sua simpatia, la sua allegria, e la sua voglia di vivere. Ci restano però le testimonianze di tante persone a lui affezionate, innumerevoli ed "incredibili" aneddoti (di cui alcuni ricordati assieme a lui anche negli ultimi drammatici giorni), le sue indimenticabili interpretazioni e, soprattutto, un insegnamento, che cerchiamo di portare avanti: per far felice il pubblico a volte basta poco, non bisogna cercare eccessive complicazioni; però, una volta capito quello che si aspetta da te, non ti devi risparmiare.
Anche quest'anno vogliamo ricordarlo con la musica che ha amato di più: dopo Dik Dik, Bobby Solo, Creedence Cl. Revived, avremo l'onore di ospitare Fabio Concato con i suoi successi (tra cui "Domenica Bestiale "Fiore di maggio" "Guido piano" "Rosalina"...) che anche Orfeo ha interpretato. Non vediamo l'ora di ascoltare dal vivo queste bellissime canzoni.

Anche per questa quarta edizione della manifestazione l'incasso viene devoluto all'Istituto oncologico veneto.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti

Posti numerati: euro 30 più diritti di prevendita. Info 338.7691194 - www.piccolo-padova.it

Prevendite

presso:
- cartoleria "C'era una volta", via Asolo 9 - telefono 049 8803700
- cartoleria edicola "Ruggero", via Armistizio 289 - telefono 049 715469
- ticketstore c/o Coin, via Altinate 16/8 - telefono 049 8364084
- edicola "Paltana", via Vittorio Veneto 71
- bar "da Giuly", via Siracusa 26 - telefono 049 8806172

Fronte del Porto Filmclub. Gennaio-marzo 2009

Fronte del Porto Filmclub. Gennaio-marzo 2009


Avvio alla grande della Stagione 2009 del Fronte del Porto Filmclub.
Rassegne cinematografiche di spessore che incontrano l'attenzione e il consenso di cinefili e non; incontri con registi, attori e artisti; serate "cult"; spazio al cinema italiano emergente; "personali " dedicate ad alcuni grandi del cinema (Kubrick ritrovato, Jean-Luc Godar, Peter Greenaway) e qualche "anteprima" assolutamente da non perdere. Insomma ce n'è per tutti i gusti.
La Rassegna è sempre curata dalla Promovies "€“ Scuola Permanente di Cinematografia di Padova, Cinema e Video Indipendente, con la collaborazione del Comune di Padova (C.d.Q. 4 sud-est, Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo).
Dal 2005 il Fronte del Porto Filmclub è diventato il punto di riferimento degli appassionati di cinema in città  e del cinema libero. Le proposte culturali infatti sono sempre all'€™insegna dell'€™originalità : opere inedite, film sperimentali, personali d"€™autore, retrospettive sulle principali tendenze della storia del cinema ed anteprime di film indipendenti italiani con la presenza degli stessi autori.

Scarica il programma GENNAIO-MARZO 2009

Tiziano Scarpa, Stabat mater

Tiziano Scarpa, Stabat mater

STABAT MATER
di e con Tiziano Scarpa


La violinista sedicenne Cecilia abbandonata neonata dalla madre, vive con altre orfane nell'€™Ospedale della Pietà  di Venezia: insieme suonano in chiesa, nascoste da grate, in una vita claustrale di musica e preghiera. Cecilia è preda dell'€™angoscia e della solitudine e di notte scrive alla sconosciuta madre per sedare il mal di vivere che l"€™attanaglia («La mia vita, il male»). Di giorno Cecilia suona il violino nell'orchestra dell'orfanotrofio, invisibile dietro le grate metalliche della chiesa. Di notte scrive lettere alla madre che non ha mai conosciuto. Ma ecco che arriva un nuovo insegnante di violino e maestro compositore. Ha i capelli colore del rame, il suo nome è Antonio Vivaldi. Grazie alla sua presenza Cecilia alza la testa e guarda oltre, ma contemporaneamente ritrova in lui i suoi stessi affani, la sua vita dolorosa, le sue rinunce.
Una storia che potrebbe essere vera (perché Vivaldi insegnò in quell"€™orfanotrofio e a quelle ragazze per decenni) con moltissimi anacronismi - come l"€™autore stesso dichiara - che non pesano affatto sulla trama, anzi, la arricchiscono.
Una storia molto bella che, ne sono convinta, rimarrà  nel tempo come un piccolo capolavoro italiano.
Tiziano Scarpa, in scena moltiplica l"€™efficacia della parola scritta dandole voce, respiro, ritmo.
Spettacolo inserito nel cartellone di "Contrappunti 2009", rassegna teatrale di TAM Teatro Musica.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Contrappunti 2008-2009

Pagine