Incantastorie a Teatro 2006-2007

Incantastorie a Teatro 2006-2007

Lunedì 4 dicembre 2006 ore 10.00

(NON) HO FAME
Ovvero La Volpe e La Cicogna

di e con: Daria Anfelli e Evelina Pershorova
contrabasso e fidel: Cyprian Komza

Compagnia: Teatro Oplà  (VR)
Genere: teatro d'attore e musica dal vivo
Età : Scuola Elementare e Media

Lo spunto è il racconto di Esopo, ripreso da La Fontaine sulle amicizie ambigue della Volpe e la Cicogna, una favola che racconta dell'incapacità  di considerare le differenze come valore e che mette in luce le possibili conseguenze di una miope o intenzionale ignoranza delle caratteristiche degli altri.
Nella favola la Volpe approfitta delle diversità  della Cicogna per farle un ipocrita dispetto lasciandola affamata. E la Cicogna la ricambia con la stessa moneta. Ma nella nostra storia i protagonisti decidono di cercare una soluzione diversa alla loro relazione, perché entrambe dopo il pranzo mancato restano con l'amaro in bocca, e non solo per il cibo.
Troppa fatica costa la reciproca ostilità .
Dunque, una cicogna viaggiatrice giunta da lontano, in cerca di un futuro possibile, incontra una volpe residente e timorosa di perdere l'esclusivo diritto di cittadinanza.
Abitando forzatamente in una sorta di condominio teatrale i due personaggi intessono un dialogo fatto di tanti piccoli incontri/scontri, nei quali affiorano le differenze e le curiosità  reciproche, le tensioni e la comicità , le paure e le chances insite nelle novità  della situazione.
Attorno alla musica eseguita dal vivo, anche con strumenti antichi, si scioglie il nodo delle paure e si scopre una strada percoribile e perfino piacevole per entrambe: la Cicogna e la Volpe danno un diverso finale alle loro vicende, un finale aperto a nuove prospettive, dove c'è posto per i loro diversi gusti, diversi sapori e diversi modi di essere e di vivere.

Martedì 5 e Mercoledì 6 dicembre 2006 ore 10.00

NEVE
Scritto e diretto da Lorenzo Bassotto
Dedicato a H.C. Andersen

Compagnia: Fondazione Aida
Età : 6-10 anni

Un giardino. Un luogo di giochi. Un luogo di sogni. Due fratelli ed una fotografia strappata che non ne vuole sapere di crescere anche se viene annaffiata ogni giorno. Pino e Silvestro vivono in un mondo tutto loro, pieno di momenti per la merenda, in sospeso tra l"€™immaginazione e la cura del loro giardino, pieno di oggetti e di possibilità  di "€œevasione"€. I due protagonisti sono sempre in bilico tra il ricordo e la realtà , tra le difficoltà  del crescere e il piacere della conoscenza e in questo loro mondo giocano a cercare qualcosa che in realtà  hanno a portata di mano, meglio, hanno a portata di cuore. Nella foto strappata che cercano di far crescere si vede l"€™immagine di due bambini felici e spensierati, Pino e Silvestro che guardano alla vita che sta arrivando con serenità . La foto poi ha uno strappo, non si vede il resto. Manca qualcosa. Nella fiaba di Andersen tutti i protagonisti sentono questa mancanza: la bimba che va alla ricerca del suo amico, la regina della neve che sente la mancanza di un figlio come la signora del fiume. La figlia dei briganti che sente la mancanza di una famiglia ecc. Pino e Silvestro decidono di viaggiare per scoprire chi c"€™era con loro nella fotografia e dove era stata scattata. Sentono che gli manca qualcosa e vogliono scoprire cos"€™é. Viaggiano nel tempo di una merenda e come ogni bambino riescono ad attraversare gli oceani in un battito di mani, a volare in Cina e a trovare il mercato di Istanbul, a camminare fino alle lande desolate della Finlandia e della Lapponia... tutto senza muoversi dal loro giardino. Alla fine incontrando contrattempi e "€œbriganti"€, trovando parole ghiacciate che non riescono a risuonare se non riscaldate dal fiato e credendosi persi nel freddo guardano semplicemente da una finestra e vedono i loro ricordi, vedono la loro famiglia riunita davanti all'€™albero di natale e al camino col profumo di dolci nell'€™aria e capiscono che era quello che gli mancava. La vita li aveva portati a dimenticare il piacere di stare insieme e il calore del natale si era raffreddato nei loro cuori un po"€™ troppo quadrati. La lontananza della madre e del padre quando si diventa grandi modifica i punti di vista facendo dimenticare a volte l"€™importanza di stare insieme.


INFORMAZIONI

TEATRO AI COLLI
Tel. 049 620231-049/720298
www.teatroaicolli.com

Note di stelle

Note di stelle

NOTE DI STELLE
Chiesa S. Maria dei Servi (PD) - ore 20.30

Concerto del più famoso gruppo madrigalistico del mondo: OTTETTO NAZIONALE SLOVENO
E la partecipazione straordinaria del celebre tenore: MIRO SOLMAN BUSOLIN


PROGRAMMA

Jacobus Gallus - O magnum mysterium
Charles Gounod - O salutaris hostia
Franz Biebl - Ave Maria
Ipolit Ivanov - Se ninje blagoslovite
Pétr Il'ic Cajkovskij - Otce nas
Franz Schubert - Mille cherubini in coro
Mokranjac Stevan - Njest svjat
Sergej Zarov - Vecernij zvon
Joseph Muller - Shalom
Karel Pahor - Pa se slis
Adolphe Adam - Noel
Irving Berlin - White Christmas
Radovan Kokosar - Go tell it on the Mountain
Miljenko Prohaska - My lord, what a morning
Tim Durian - Joshua fit the battle of Jericho

Presenta la serata: Maria Grazia Patella
CONCERTO DI BENEFICIENZA A FAVORE DELL'A.S.T.

INFORMAZIONI

Ingresso libero

ASSOCIAZIONE MUSICALE ODER ATTO II
Via M. P. Artico 16
31046 ODERZO (Treviso)
Tel. 0422-815721 ' 0422-716098 ' 335-7020848 ' 348-6937696 ' 0422-815251


Concerto della "Stagione Armonica"

Concerto della "Stagione Armonica"


LA STAGIONE ARMONICA
Ensemble vocale e strumentale


SERGIO BALESTRACCI, direttore
EMANUELA GALLI, soprano
MARCO RINALDI, controtenore
MAKOTO SAKURADA, tenore
FURIO ZANARDI, baritono

PROGRAMMA

Giacomo Carissimi - "Domine Deus meus", mottetto
Giacomo Carissimi - "Jephte", oratorio a 6 voci
Heinrich Schutz - Symphonia sacra "Anima mea liquefacta est" e "Adiuro vos, filiae Jerusalem"
Johann Sebastian Bach - "Gottes Zeit ist die Allerbeste Zeit" (Actus tragicus) cantata BWV 106 per soli, coro e strumenti

La Stagione Armonica
La Stagione Armonica viene fondata nel 1991 dai madrigalisti del Centro di Musica Antica di Padova, del quale hanno costituito il nucleo fondamentale dal 1981.
Nei successivi 10 anni, l'ensemble si e' specializzato nel repertorio rinascimentale e barocco, lavorando con musicisti quali Andrea Von Ramm, Anthony Rooley, Nigel Rogers, Jordi Savall, Peter Maag, Gianandrea Gavazzeni, Gustav Leonhardt, e con orchestre e gruppi strumentali tra cui "Hesperion XX", "Orchestra da Camera di Padova e del Veneto", "I Sonatori della Gioiosa Marca", "Il Giardino Armonico", "Schola Marciana".
Ha partecipato ai più importanti festival e rassegne in Italia ed all'estero (Musica e Poesia a San Maurizio a Milano, Settembre Musica a Torino, Festival Abbaye d'Ambronnay, York Early Music Festival).
Ha tenuto concerti in Svizzera, Germania, Francia, Portogallo, Austria, Spagna, Gran Bretagna, Belgio e Olanda e collaborato con enti ed associazioni quali Il Teatro La Fenice di Venezia, l'Ente Lirico Arena di Verona, l'Unione Musicale di Torino, la Schola Cantorum Basiliensis. Ha registrato per la RAI e per le radio e televisioni tedesca, svizzera, francese, belga; ha inciso per Astrée, Tactus, Denon Argo-Decca e Symphonia. La S.A. propone un repertorio strumentale con utilizzo di strumenti originali, come da prassi almeno fino a Mozart Oltre che del proprio gruppo vocale, La Stagione Armonica si avvale della collaborazione di cantanti solisti e strumentisti tra i piu' rinomati specialisti del repertorio barocco.
Collabora stabilmente alle produzioni dell'Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone e della Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon. Dal 1996, è diretta e preparata da Sergio Balestracci che ne ha assunto la direzione artistica.
Dal 1997, La S.A. ha intrapreso lo studio e la pratica del canto Gregoriano, fondando la Schola Gregoriana de La Stagione Armonica con Alessio Randon.
Il repertorio sacro dell'Associazione include musiche di J.S. Bach, A. Vivaldi, W.A. Mozart, F.J. Haydn, G.F. Haendel, C. Monteverdi, H. Schütz, T.L. da Victoria, D. Scarlatti, A. Scarlatti, C. Gesualdo da Venosa, E. de' Cavalieri, A. Caldara, F. Cavalli, G. Gabrieli, C. de Morales, G.P. da Palestrina, G. Rossigni, A. Stradella, F. Liszt, F. Schubert e J. Brhams mentre il repertorio profano comprende musiche di H. Purcell, C. Monteverdi, A. Banchieri, O. di Lasso, M. Flecha, L. Marenzio and O. Vecchi.

Sergio Balestracci
Sergio Balestracci, nato a Torino nel 1944, dopo aver iniziato gli studi musicali al conservatorio di Piacenza ha studiato flauto diritto con Edgar Hunt diplomandosi successivamente in questo strumento al Trinity College of Music di Londra.
Laureatosi in storia moderna all'Università  di Torino, ha iniziato molto presto un'attività  concertistica, sia come strumentista, sia come vocalista, nel campo della musica rinascimentale e barocca, contribuendo tra i primi in Italia alla riscoperta di quel repertorio.
Direttore dell'Accademia Fontegara di Torino, sin dalla sua fondazione nel 1971 (partecipando nel 1995 alle celebrazioni di Gabrieli con il Consort of Music per la Biennale di Venezia), ha diretto l'Orchestra dell'Università  di Padova e l'European Baroque Ensemble (Passione secondo Giovanni di J. S. Bach nel 1987).
Fondatore dell'accademia del Flauto dolce di Torino, ha
curato la revisione di diverse composizioni sei-settecentesche in prima esecuzione moderna ("David" di Scarlatti, "San Giovanni Battista" di Stradella "Te Deum" di Fiorè, "Requiem" di Bassani, ecc) partecipando a numerose edizioni del Settembre Musica della sua città .
Recentemente ha diretto il balletto "il Gridelino" per la stagione del balletto del Teatro Regio di Torino, l'opera "Totila" e i grandi mottetti op. 9 di G. Legrenzi per il terzo centenario della morte di questo compositore; ha curato una rappresentazione teatrale della "Pazzia Senile" di A. Banchieri per il Festival of Fine Arts di New York alla Merkin Concert Hall; nel 1991 ha diretto inoltre una versione rappresentativa dei madrigali di Monteverdi (tra cui "Tirsi e Clori") per la Reggia di Caserta e per lo Oude Muziek Festival di Utrecht; ha eseguito in prima esecuzione moderna la "Passione di Gesù Cristo" di A. Caldara su testo di Metastasio, sulla base del manoscritto viennese.
Nel 1993 ha curato la parte musicale della "Landshuter Hochzeit 1475" per conto di "Ris et danceries" di Parigi. Nel 1994 è stato tra i fondatori dell'orchestra barocca "Academia Montis Regalis", come direttore della quale ha eseguito il Magnificat e l'Oratorio di Pasqua di J. S. Bach.
Già  insegnante di letteratura poetica e drammatica al Conservatorio di Alessandria, attualmente insegna flauto dolce al Conservatorio "C. Pollini" di Padova. Da tempo è anche attivo come musicologo (in questa veste è stato docente presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e l'Accademia Filarmonica Trentina; è stato inoltre docente di Storia della Prassi esecutiva presso il Conservatorio G. Verdi di Milano), impegnandosi non solo nel repertorio delle opere musicali barocche italiane (Bianciardi, Fergusio, Bassani, Fioré, Carisio, Stradella, A. Scarlatti ecc.) ma anche nello studio della trattistica rinascimentale e barocca: nel 1992 ha pubblicato la prima traduzione italiana del "Trattato su Flauto traverso" di J. J. Quantz e nel 1997 uno studio sulla "Cappella Regia a Torino nel secolo XVIII" per conto della Accademia di Santa Cecilia.
Dal 1996 collabora stabilmente con "la Stagione Armonica" di Padova, della quale è direttore principale e artistico dal 1997.


Per tutte le altre informazioni sulla Stagione concertistica, si rinvia a: 62° Stagione Concertistica Amici della Musica.

Contrappunti - "Groppi d'amore nella scuraglia"

Contrappunti - "Groppi d'amore nella scuraglia"

Tiziano Scarpa presenta
GROPPI D'AMORE NELLA SCURAGLIA

Racconto e sperimentazione linguistica, bestiario di animali in una lingua inventata. Scarpa (vincitore della 49° edizione del Premio mondiale per la fiction radiofonica Prix Italia) inscena la sua scrittura, la rappresenta, come fosse il copione di un pezzo teatrale. La sua opera è un teatro a sipario già  alzato, oscena spudorata e sommamente divertente.

INFORMAZIONI

Biglietti: Intero 8 Euro; Ridotto 5 Euro (sotto i 25 anni e sopra i 60)
Sostenitore: 40 Euro per 8 Spettacoli

Prenotazioni
Tel. 049 654669
info@tamteatromusica.it

Questo teatro aderisce a "€œGiovani a teatro con 2, 50 Euro"€ Iniziativa ideata e promossa da Fondazione di Venezia
www.giovaniateatro.it (numero verde 800.831606).

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Rassegna Tam Teatro Musica 2006-2007

Coro Gabriel-Concerto di Musica tradizionale sarda.

Coro Gabriel-Concerto di Musica tradizionale sarda.

CORO GABRIEL di Tempio Pausania

PROGRAMMA

PRIMA PARTE: LU CONTU DI LA "€˜ITA (Il romanzo della vita)

NINNI NANNI E DURU DURU (Ninne nanne e duru duru)
1) Fiori raru (Fiore raro) *
2) Dammi li mani (Dammi le mani) *
LI GHJOCHI (I giochi)
3) Cabaddhu di Curadori (Cavallo di Curadori) *
LI SIRINATI (Le serenate)
4) Loda (Lode)
5) A te offeru (A te offro)
6) Bruneddha (Brunetta)
7) Disispirata (Canto d"€™amore) *
LI CANTI DI TRABADDHU (I canti di lavoro)
8) Filugnana (Filatrice) *
9) Danza di la graminatogghja (Danza della cardatura)
LI CANTI DI LA "€˜ICCHJAIA (I canti della vecchiaia)
10) Ottava (Ottava) *
11) Di li musi illu monti (Delle muse dei monti)
LA MOLTI (La morte)
12) Miserere (Miserere)
13) A mè fiddhola Monica (A mia figlia Monica) *

SECONDA PARTE: LI CANTI DI NATALI (I canti di Natale)
1) Magnificat (Magnificat)
2) Clara vox (Clara vox)
3) Tasgia di Natali (Tasgia di Natale)
4) Lampada di luna (Lampada di luna)
5) Nanna corsa (Ninna nanna corsa)
6) Anninnia di lu puppu beddhu (Ninna nanna del bel bambino)
7) Alligria alligria (Allegria allegria)

* accompagnato da "€œCETARA"€ (chitarra sarda a sedici corde)

IL CORO GABRIEL DI TEMPIO PAUSANIA

Marco Muntoni: boci (voce, tenore)
Nico Bianco: boci, trippi (voce, tenore - tenore 2°)
Vittorio Paggiolu: trippi (tenore 2°)
Adelino Muzzu: trippi (tenore 2°)
Franco Muntoni: contra (baritono)
Franco Sini: grossu (basso)

Il Coro Gabriel di Tempio Pausania è tra i cori più importanti della tradizione polivocale religiosa e profana della Sardegna. Formalmente costituito nel 1984, già  operava dagli anni "€™50 come "€œCoro di Tempio"€.
Depositario delle antiche polifonie galluresi di tradizione orale nella loro forma più intatta, il repertorio del Coro comprende serenate d"€™amore, canti di lavoro e di satira, brani religiosi, ninne nanne e duru duru. Il Coro ha consolidato la fama di ambasciatore della polivocalità 
gallurese (nord-est della Sardegna), la cosidetta "€œtasgia"€, derivata dal canto a tenores.
E"€™ conosciuto ed apprezzato sia in Italia che in gran parte dell'Europa, grazie alle numerose tournèe ed alla partecipazione a spettacoli, concorsi e festival.
Sì è altresì distinto nello studio e ricostruzione di strumenti antichi tradizionali quali la "CETARA", chitarra sarda a 16 corde.
Nell"€™anno 2000 ha inaugurato una scuola di canto tradizionale gallurese "a tasgia".

IL PROGETTO DI BASHU"€™

Il ricavato del concerto sarà  devoluto all'€™Associazione Bashù onlus per realizzare un progetto di sviluppo sostenibile nel villaggio di Medrezien in Eritrea.
Il progetto, che vuol favorire l"€™adozione delle energie rinnovabili e delle tecnologie appropriate nelle aree rurali dell'€™Eritrea, prevede la costruzione di un pozzo alimentato a energia solare (i 500 abitanti del villaggio attualmente non hanno accesso all'€™acqua potabile), l"€™illuminazione delle 80 abitazioni per mezzo di piccoli pannelli fotovoltaici e lampadine a basso consumo, l"€™utilizzo di forni solari (che permettono di cucinare grazie a un semplice sistema di concentrazione dei raggi solari, quindi senza usare la preziosa legna o il costoso e inquinante cherosene) e la sperimentazione di un sistema di micro irrigazione a goccia alimentato a energia solare per un orto.

INFORMAZIONI

Associazione BASHU"€™ onlus
Via Scrovegni, 1- 35131 Padova
Tel e Fax +39.049.99.00.342
Email mail@bashu.org

XXV Festival Nazionale Teatro Ragazzi-Mondo Rotondo

XXV Festival Nazionale Teatro Ragazzi-Mondo Rotondo

MONDO ROTONDO
FAVOLA IN MUSICA DI UNA REGINA QUADRATA ED UN VIAGGIATORE

Compagnia Le Nuvole di Napoli

Liberamente ispirato a "€œIl racconto dell'€™isola sconosciuta"€ di J. Saramago
Progetto e regia di Rosario Sparno
Con: Loredana Piedimonte, Rosario Sparno

Collaborazione artistica: Paola Zecca
Costumi: Pasquale Mellone
Canzoni e musiche: Massimo Cordovani
Disegno luci: Riccardo Cominotto
Scene: Roberto Crea
Coreografie: Alessandra Petitti

La storia, ricca di belle e divertenti canzoni, ci racconta il viaggio verso la conoscenza tra le persone che, piano piano, diventeranno amiche e potranno condividere nuove esperienze e nuove avventure.
Voi conoscete Cristoforo Colombo, vero? Vi ricordate che per dimostrare che il mondo è rotondo era andato dalla regina di Spagna per farsi dare le navi...
Anche in questa storia c"€™è un signore che va da una regina per farsi dare una barca per fare il giro del mondo per scoprire se è tondo! Tondo?! Eresia! Come può essere tondo il mondo se tutto ciò che sta intorno alla regina è quadrato!? Il trono è quadrato, lo specchio è quadrato, i vestiti sono quadrati, forse anche il cuore è quadrato, il letto è quadrato... Certo che in un letto quadrato si dorme male! E"€™ scomodo!
E la regina, dunque, dorme male. Si gira e si rigira, non trova mai una posizione giusta... "€œma un mondo rotondo! Che dice lo strano viaggiatore!"€
E se avesse ragione lui? E se potessero partire insieme, con una barca, per fare il giro del mondo, per partire, andare, viaggiare, verso luoghi sconosciuti, immaginati, forse solo immaginari?
Cosa sceglierà  di fare, la regina?








Per tutte le altre informazioni: XXV Festival Nazionale Teatro per Ragazzi

Arti Inferiori 2006/2007 - Edipo Re

Arti Inferiori 2006/2007 - Edipo Re

EDIPO RE di Sofocle

Traduzione e adattamento di Bianca Maria Mariano

Con:
FRANCO PISTONI - EDIPO
HAL YAMANOUCHI - TIRESIA
ENRICHETTA BORTOLANI - GIOCASTA
ANDREA SOFFIANTINI - CREONTE
GABRIELE PARRILLO - SACERDOTE, PRIMO E SECONDO MESSAGGERO, CORO
MARCO METE - PASTORE, VOCE OFF CORIFEO, CORO

Scena e regia di: FABIO SONZOGNI

Edipo, l"€™uomo che più ha sofferto ha scoperto l"€™enigma dell'€™uomo (F. W. Nietzsche)

La tragedia di Edipo Re è nota: Tebe, su cui si è abbattuto il castigo degli dei, è devastata dalla peste a causa di un antico misfatto, di cui la città  non si è ancora purificata: l"€™uccisione del vecchio re Laio, rimasta impunita. Divenuto Re per aver sposato la vedova di Laio, Edipo vuole conoscere la verità , ma arriverà  alla scoperta che lui stesso fu l"€™inconsapevole autore dell'€™atroce delitto; Edipo, pur ignorandolo, è figlio di Laio e ha sposato sua madre. Inorridito dalla terribile scoperta, si acceca.
Nella sua nuova traduzione letterale Bianca Maria Mariano ha cercato di rimanere aderente al testo greco, ricercando un linguaggio rispettoso della sublimità  dell'€™opera del V secolo a.C., che fosse al tempo stesso vicino all'€™orecchio e al gusto dello spettatore del XXI secolo.


Per ulteriori informazioni si rinvia a: "Arti Inferiori 2006-2007".

ImmaginAfrica 2006

ImmaginAfrica 2006

RASSEGNA DEL CINEMA AFRICANO

Otto proiezioni serali aperte alla cittadinanza e sei proiezioni mattutine riservate alle scuole effettuate con la presenza in sala di un critico cinematografo e/o per un approfondimento successivo.

PROGRAMMA

LUNEDI"€™ 20/11
Ore 14.30 Corso su Souleimane Cissé

MARTEDI"€™ 21/11
Proiezione Carcere Due Palazzi
Visa la dictèe, Cousine

MERCOLEDI"€™ 22/11
Ore 9.00 Zaina, cavaliére de l"€™Atlas
In sala: il critico Tahar Chikhaoui

Ore 21.00 Zaina, cavaliére de l"€™Atlas
In sala: il critico Tahar Chikhaoui

GIOVEDI"€™ 23/11
Ore 9.00 L"€™appel des arènes
In sala: il regista Cheick N"€™Diaye

Ore 14.30 Corso su Souleimane Cissé

Ore 21.00 L"€™appel des arènes
In sala: il regista Cheick N"€™Diaye

VENERDI"€™ 24/11
Ore 9.00 Dounia "€“ Kiss me not on my eyes
In sala: Mouloud Mimoun

Ore 14.30 Corso su Souleimane Cissé

Ore 21.00 Dounia "€“ Kiss me not on my eyes
In sala: Mouloud Mimoun

SABATO 25/11
Ore 9.00 Il pane nudo
In sala: l"€™attrice Marzia Tedeschi

Ore 21.00 Il pane nudo
In sala: l"€™attrice Marzia Tedeschi

DOMENICA 26/11
Ore 10.00 Convegno: Narrazione e alterità 

Ore 21.00 Serata video: O grande bazar, Glimpse, Sacrées bouteilles

In sala: i registi Azevedo, Ianuzzi, Belhiba

LUNEDI"€™ 27/11
Ore 9.00 Deweneti, Glimpse, Sacrées bouteilles, Le train
In sala: i registi Gaye, Ianuzzi, Belhiba

Ore 21.00 Serata cortometraggi: Le train, R"€™da, Amal, Deweneti, Lucky
In sala: la regista Dyana Gaye

MARTEDI"€™ 28/11
Ore 9.00 O grande Bazar, Deweneti (proiezione per le scuole medie)
In sala: i registi Azevedo, Gaye

Ore 14.30 Corso su Souleimane Cissé

Ore 21.00 Barakat!
In sala: il critico Tahar Chikhaoui

MERCOLEDI"€™ 29/11
Ore 9.00 Lucky, Deweneti, Amal, R"€™da (proiezione per le scuole elementari)

Ore 14.30 Corso su Souleimane Cissé

Ore 21.00 Daratt
In sala: il critico Tahar Chikhaoui

LE PROIEZIONI SI TENGONO:
presso il cinema Lux (le sere di sabato 25 e domenica 26 e la mattina di mercoledì 22)
presso la sala Fronte del porto (Porto Astra) tutti gli altri giorni

SCUOLE: le proiezione mattutine sono tutte riservate alle scuole (elementari, medie, superiori). Le scuole possono usufruire, a titolo gratuito, di un incontro laboratoriale di preparazione alla visione del/dei film e/o di un incontro di approfondimento successivo.

Ingresso libero

I FILM
ZAINA, CAVALIERE DE L"€™ATLAS
Di Bourlem Guerdjou, 100"€™- Marocco/Francia, 2005
Premiati al Festival di Locarno, il film vede fondersi tradizioni ancestrali e colpi di scena con la tematica del rapporto padre-figlia e dell'€™emancipazione femminile, nello scenario di una prestigiosa corsa di cavalli ai piedi dell'€™Atlante.

L"€™APPEL DES ARENES
Di Cheick N"€™Diaye, 105"€™ "€“ Senegal/Burkina Faso, 2005
La lotta in Senegal è lo sport tradizionale, ma il lottatore è anche un saggio, non solo un"€™atleta; il segreto della vittoria sta nella pratica, ma anche nella preparazione spirituale. Due modi d"€™intendere si confrontano nello scenario di Dakar.

DOUNIA-KISS ME NOT ON MY EYES
Di Jocelyne Saab, 112"€™ "€“ Egitto/Francia/Libano, 2005
Dounia, egiziana di 23 anni con l"€™anima divisa tra il fascino della tradizione araba antica e le inibizioni culturale e religiose del mondo arabo contemporaneo, cerca la sua strada sulle orme della danza e dell'€™incontro con un poeta sufi.

IL PANE NUDO
Di Rachid Benhadj, 90"€™ "€“ Italia/Francia/Marocco, 2006
Pluripremiato, il film mette in scena la storia autobiografica tratta dall'€™omonimo libro di Mohamed Choukri: un ragazzino, senza pana e tenerezza, imprigionato dell'€™ignoranza, trova riscatto quando, a 20 anni, scopre la forza della parola scritta.

BAKARAT!
Di Djamila Sahraoui, 90"€™- Algeria/Francia, 2006
In un"€™Algeria vittima dell'€™integralismo, una coppia di donne parte alla ricerca del marito della più giovane, rapito a causa dei suoi coraggiosi articoli: fra pericoli e coperte giungeranno a conoscersi meglio e ad accettarsi nelle differenze.

DARATT
Di Mohamat-Saleh Haroun, 96"€™- Ciad/Francia/Belgio/Austria, 2006
Premiato a Venezia, il film narra del 15enne Atim che parte armato alla ricerca dell'€™assassino di suo padre. Lo trova, ma l"€™uomo non ha l"€™aspetto di un assassino: assume Atim nella sua panetteria e gli manifesta intenzione di adottarlo...

LE TRAIN
Di Brahim Fritah, 18"€™- Francia/Marocco, 2005
Il treno è l"€™interno di un edificio e le immagini dal finestrino sono quelle di un video, Giuseppe e Ahmed si conoscono e comunicano...con il fraintendimento sempre in agguato.

AMAL
Di Ali Benkirane, 17"€™ "€“ Marocco/Francia, 2004
Pluripremiato, il cortometraggio mette in scena la vicenda della piccola Amal, che dovrà  rinunciare al suo sogno di diventare dottoressa e donerà  al fratello lo strumento che rappresenta il suo desiderio.

DEWENETI
Di Dyana Gaye, 15"€™- Senegal, 2006
Pluripremiato, il cortometraggio mette in scena la vicenda di Deweneti che, con arguzia e generosità , cerca di far scendere qualche monetina nel suo barattolo, fino all'€™incontro con il mito di Babbo Natale...

CORSO SULLA CINEMATOGRAFIA DI SOULEIMANE CISSE"€™
In critico cinematografico Tahar Chikhaoui, docente dell'€™università  di Tunisi, terrà  un corso intensivo sulla cinematografia di Souleimane Cissé a cui potranno gratuitamente accedere, previa prenotazione, un numero massimo di 40 persone. Il corso sarà  articolato in 5 incontri della durata di 4 ore ciascuno e prevede la proiezione di 4 film del regista africano e la loro analisi dal punto di vista del linguaggio cinematografico.

CONVEGNO SUL TEMA: "NARRAZIONE E ALTERITA"€™"

Palazzo Moroni, Sala degli anziani, ore 10.00

Con la partecipazione di: Licinio Azevedo, Fitouiri Belhiba, Tahar Chikhaoui, Dyana Gaye, Alberto Ianuzzi, Mouloud Mimoun, Marzia Tedeschi

Introduce: Silvana Collodo

Coordinano: Silvia Failli, Farah Polato

Nel corso della settimana dedicata alla cinematografia africana si svolgerà  un convegno sul tema Narrazione e alterità  che vedrà  la partecipazione del critici e registi ospiti della rassegna a fianco di altri esperti del settore.

Corso sulla cinematografia africana
Il corso che implica cinque pomeriggi intensi di lavoro fra il 20 e il 30 novembre, della durata di 4 ore ciascuno, sarà  tenuto da Tahar Chikhaoui e verterà  sulla cinematografia di Souleymane Cissé; e prevede la proiezione (DVD o VHS) delle opere del grande cineasta africano e la conseguente analisi delle seguente filmiche dal punto di vista del linguaggio. Aperto ad un numero limitato di interessati.

Tahar Chikhaoui, critico cinematografico e insegnante di cinematografia, è uno dei più importanti critici dell'€™area del Maghreb. Docente di cultura francese presso la facoltà  di lettere dell'€™Università  Manouba di Tunisi, autore di numerosi scritti sulla cinematografia africana e non, dirige la rivista Cinécrits.

Souleymane Cissé, nato a Bamako (Mali) nel 1940, ha studiato cinematografia a Mosca. E"€™ uno dei massimi esponenti della cinematografia africana, nel cui ambito ha realizzato numerosi cortometraggi e lungometraggi premiati nei festival di Cannes, Cartagine e Ougadougo.



INFORMAZIONI

IMMAGINAFRICA
Tel. 328 28 48 304

immaginafrica2006@yahoo.it
keniaortiz@hotmail.com

Diritti e rovesci: Africa

Diritti e rovesci: Africa

La serata vedrà  la partecipazione del cantautore/scrittore Roberto Vecchioni, dello scrittore di noir Massimo Carlotto e del giornalista Gian Antonio Stella che hanno scritto per l'occasione un racconto originale sui diritti umani in Africa.

Ad accompagnare la narrazione dei testi, le canzoni e le musiche di Ricky Gianco, Gualtiero Bertelli, Maurizio Camardi, Patrizio Fariselli, Paolo Favorido.
La regia è affidata a Velia Mantegazza.

Lo spettacolo si inserisce all'interno dell'evento-contenitore DIRITTI+UMANI promosso da numerose associazioni e enti del territorio per promuovere una forte iniziativa di sensibilizzazione sulle violazioni dei diritti umani e sulle "buone notizie" che vengono dall'Africa e altre regioni del mondo.

INFORMAZIONI:

Biglietto unico: "‚€ 10
Prevendita: dal 20/11/2006 presso la Biglietteria della Multisala Pio X, via Bonporti 22.



Per informazioni:

www.padovaperidirittiumani.it

Associazione Diritti Umani - Sviluppo Umano
via Zabarella, 19 - 35121 Padova
tel 049 8774470 - e-mail hrhd@libero.it

Arti Inferiori 2006/2007 - Targato H

Arti Inferiori 2006/2007 - Targato H

Apertura dell'edizione 2006-2007 di "Arti Inferiori", con lo spettacolo di David Anzalone, TARGATO H.

TARGATO H
Testi di: David Anzalone; Alessandro Castriota; Luca Ardenghi; Paolo Severini

Con: David Anzalone; Diego Longano; Paolo Severini

Regia: Alessandro Castriota


"€œTargato H"€ è uno spettacolo comico in cui il filo conduttore è il costante ribaltamento in chiave ironica delle concezioni comuni che si hanno nei confronti dell'€™handicap e dell'€™handicappato. Tra gli strumenti artistici utilizzati per la messinscena vi sono la poesia, la prosa, l"€™etimologia e la semiologia; il tutto all'€™interno di monologhi teatrali dove, oltre al tema centrale, trovano posto la nascita, l"€™amore, la ricerca delle proprie origini, l"€™affermazione della propria dignità . "€œTargato H"€ è la rappresentazione di due modi di intendere la vita. L"€™ottusità  di chi si lascia ingabbiare dal pregiudizio opposta alla consapevolezza di chi guarda in faccia alla realtà , la chiama con il proprio nome e per questo ne esce vincente. Il contrasto tra questi due mondi è tale che - pur condividendo la stessa scena (nel teatro e nella vita) - essi non comunicano mai.
Targato H"€ è la rappresentazione di due modi di intendere la vita. L'ottusità  di chi si lascia ingabbiare dal pregiudizio opposta alla consapevolezza di chi guarda in faccia alla realtà , la chiama con il proprio nome e per questo ne esce vincente.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: "Arti Inferiori 2006-2007".



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