Hypnoise (Hypnotic-Noise)

Hypnoise (Hypnotic-Noise)


Iniziano inaspettatamente come band sperimentale nel giugno del 1996.
Nelle loro canzoni si percepiscono molte influenze di rock moderno con un forte richiamo alle radici del rock storico di band quali Led Zeppelin e Syd Barret era Pink Floyd. Ronan Chris Murphy produttore di Los Angeles conosciuto anche per le collaborazioni con artisti del calibro di King Crimson, Steve Morse, Terry Bozzio, Irakere, e membri di Tool, Ministry and Weezer e' stato contattato e ingaggiato per produrre e mixare l'album.
Un intenso periodo di pre produzione e le sessioni di registrazione in gennaio del 1998 hanno dato alla luce al Condulmer Studio, (Treviso, Italy), con l'ingegnere Max Bacchin la prima versione del disco "OPIUM". Dopo aver firmato con la MP Records gli Hypnoise sono volati a Seattle per un ulteriore lavoro su Opium. I miglioramenti hanno portato ospiti quali Trey Gunn dei King Crimson e Robert Roth della band Truly, oltre a nuovi mix per buona parte delle canzoni. Attualmente la band sta finendo di arrangiare e sta per iniziare la pre produzione del secondo album che si chiamera' "St. Valentine's porno bar".

Andrea Michelon Prosdocimi (chitarra)
Alberto Sanserverino (basso)
Enrico Frisone (batteria)

Web: www.hypnoise.net

Hypnoise (Hypnotic-Noise)

Hypnoise (Hypnotic-Noise)


Iniziano inaspettatamente come band sperimentale nel giugno del 1996.
Nelle loro canzoni si percepiscono molte influenze di rock moderno con un forte richiamo alle radici del rock storico di band quali Led Zeppelin e Syd Barret era Pink Floyd. Ronan Chris Murphy produttore di Los Angeles conosciuto anche per le collaborazioni con artisti del calibro di King Crimson, Steve Morse, Terry Bozzio, Irakere, e membri di Tool, Ministry and Weezer e' stato contattato e ingaggiato per produrre e mixare l'album.
Un intenso periodo di pre produzione e le sessioni di registrazione in gennaio del 1998 hanno dato alla luce al Condulmer Studio, (Treviso, Italy), con l'ingegnere Max Bacchin la prima versione del disco "OPIUM". Dopo aver firmato con la MP Records gli Hypnoise sono volati a Seattle per un ulteriore lavoro su Opium. I miglioramenti hanno portato ospiti quali Trey Gunn dei King Crimson e Robert Roth della band Truly, oltre a nuovi mix per buona parte delle canzoni. Attualmente la band sta finendo di arrangiare e sta per iniziare la pre produzione del secondo album che si chiamera' "St. Valentine's porno bar".

Andrea Michelon Prosdocimi (chitarra)
Alberto Sanserverino (basso)
Enrico Frisone (batteria)

Web: www.hypnoise.net

Stesi Lazy

Stesi Lazy


Il gruppo easy funk "Stesi Lazy" di Conegliano (TV) è composto da:

Manuel Menegazzo (chitarra)
Andrea Bolinelli (chitarra)
Antonio Rebuf (chitarra)
Tommaso Palma (percussioni)
Matteo Palma (batteria)

Nel 2003 il gruppo coneglianese ha vinto il concorso "Note di Merito" di Susegana (TV) e nel 2004 si è classificato quarto al "SanVendemmianoSucks" di San Vendemmiano (TV).

 

Batucada Latin Jazz

Batucada Latin Jazz



Enrico Meneghello (basso).
Membro della jazz band di Giuliano Fracasso e del gruppo "El Duende, formato da musicisti che vantano esperienze professionali e collaborazioni con artisti di fama internazionale quali Fiorello e Paolo Belli, inoltre hanno suonato in orchestre televisive quali quelle di Buona Domenica, M. Costanzo show e Umberto Smaila. El Duende propone uno spettacolo dal ritmo coinvolgente, suonano una musica latino americana contemporanea.

Edoardo Zocca (batteria).

Roberto Manzin (sax) .
Fa parte dell'Antonio Forcione Quartet. Roberto Manzin nasce a Roma nel 1966 e si trasferisce a Milano ancora molto piccolo con la propria famiglia. A dieci anni intraprende lo studio del pianoforte con Elsa Maria Massione e a dodici lo studio del Clarinetto con Giovanni Juliano alla Civica Scuola di Musica di Milano. Intorno ai quindici anni si avvicina al Jazz e al Sax e ne viene progressivamente assorbito fino a lasciare gli studi di musica classica per dedicarvisi completamente. Inizia verso i diciotto anni a suonare con importanti musicisti Jazz dell'area milanese esibendosi regolarmente al Capolinea, Scimmie, Tangram, Isola Fiorita, etc. etc. e prendendo parte alle Jam Session del martedi' sera allo Studio 7 di Tito Fontana. Comincia in seguito a lavorare con assiduita' anche in ambito pop con registrazioni, televisione, tourne' e rassegne. Nel 1998 si trasferisce a Londra dove prosegue con successo la sua attivita' musicale con concerti, registrazioni e apparizoni radio-televisive. nel 2000 torna in Italia per motivi di famiglia. Attualmente risiede a Thiene in provincia di Vicenza. Roberto Manzin suona i sassofoni alto, soprano e baritono, il clarinetto e il pianoforte; compone arrangia e insegna.

Stefano Centomo (chitarra).
Diplomato alle scuole di Franco Cerri (tra i più noti jazzisti italiani)

Batucada Latin Jazz

Batucada Latin Jazz



Enrico Meneghello (basso).
Membro della jazz band di Giuliano Fracasso e del gruppo "El Duende, formato da musicisti che vantano esperienze professionali e collaborazioni con artisti di fama internazionale quali Fiorello e Paolo Belli, inoltre hanno suonato in orchestre televisive quali quelle di Buona Domenica, M. Costanzo show e Umberto Smaila. El Duende propone uno spettacolo dal ritmo coinvolgente, suonano una musica latino americana contemporanea.

Edoardo Zocca (batteria).

Roberto Manzin (sax) .
Fa parte dell'Antonio Forcione Quartet. Roberto Manzin nasce a Roma nel 1966 e si trasferisce a Milano ancora molto piccolo con la propria famiglia. A dieci anni intraprende lo studio del pianoforte con Elsa Maria Massione e a dodici lo studio del Clarinetto con Giovanni Juliano alla Civica Scuola di Musica di Milano. Intorno ai quindici anni si avvicina al Jazz e al Sax e ne viene progressivamente assorbito fino a lasciare gli studi di musica classica per dedicarvisi completamente. Inizia verso i diciotto anni a suonare con importanti musicisti Jazz dell'area milanese esibendosi regolarmente al Capolinea, Scimmie, Tangram, Isola Fiorita, etc. etc. e prendendo parte alle Jam Session del martedi' sera allo Studio 7 di Tito Fontana. Comincia in seguito a lavorare con assiduita' anche in ambito pop con registrazioni, televisione, tourne' e rassegne. Nel 1998 si trasferisce a Londra dove prosegue con successo la sua attivita' musicale con concerti, registrazioni e apparizoni radio-televisive. nel 2000 torna in Italia per motivi di famiglia. Attualmente risiede a Thiene in provincia di Vicenza. Roberto Manzin suona i sassofoni alto, soprano e baritono, il clarinetto e il pianoforte; compone arrangia e insegna.

Stefano Centomo (chitarra).
Diplomato alle scuole di Franco Cerri (tra i più noti jazzisti italiani)

Voga alla Veneta

Voga alla Veneta

Voga alla Veneta


La cosiddetta voga alla veneta è quella modalità  di voga nella quale si governa la barca con un solo remo e in posizione eretta.
La tecnica della voga alla veneta si è sviluppata per adattarsi alle condizioni della città  e della laguna nella quale è sorta: quelle di Venezia. Gli stretti e sinuosi canali di Venezia, fiancheggiati da edifici e affollati di barche, hanno imposto a gondolieri e rematori una tecnica particolare di voga ad un remo solo per ingombrare il meno possibile e per fare a meno anche del timone. In questo i vogatori veneziani sono stati agevolati anche dalla costruzione di barche dalla forma asimmetrica che permettono, assieme all'abilità  del gondoliere, di far avanzare l'imbarcazione in linea retta senza bisogno del timone.
Nella laguna veneta è una necessità  anche una posizione di voga in piedi, possibilmente sulla poppa perché più alta, per migliorare la visuale e poter vedere chiaramente dove c'è sufficiente fondale.
Per questi motivi si è imposto l'uso di uno scalmo aperto (progettato per poter rapidamente estrarre il remo in caso di bisogno) e con vari punti d'appoggio sui quali il remo possa lavorare (in modo che sia possibile manovrare facilmente la barca imprimendole qualsiasi direzione di moto e soprattutto in modo da permettere di procedere dritti vogando su di un unico fianco).

FORCOLA
Scalmo è quell"€™elemento in ferro o in legno, infisso sul bordo di un"€™imbarcazione, su cui si fa perno con il remo per vogare sulle barche veneziane. La forcola è invece lo scalmo particolare e insostituibile per quel tipo di voga che si riscontra unicamente nell'€™ambito della laguna veneziana: la voga alla veneta.
La forcola è costituita da un unico pezzo di legno che non supporta nessuna parte metallica. Quella da gondola viene ricavata da tronchi che generalmente hanno un diametro attorno ai 100/120 cm, tagliati successivamente in quarti.
La forma strutturale della forcola da gondola si è evoluta per ottimizzare la sua funzionalità  ed è anche divenuto un oggetto sempre più bello e armonioso. La sua caratteristica principale ora è data da un'ampia curvatura a gomito (la sÍ nca) che si slancia all'€™infuori verso destra. La forma della forcola cambia, però, in rapporto alla sua destinazione a uno o all'altro dei diversi punti di voga nell'imbarcazione, in rapporto al tipo di barca e anche a seconda delle caratteristiche corporee e dello stile d'ogni vogatore.
Soprattutto le forcole da poppa permettono molteplici funzioni del remo: c"€™è il punto per la partenza, quello per la voga lenta e nei canali stretti, quello per la voga veloce da soli, un altro per la voga con un altro vogatore a prua, il punto d"€™arresto, quello per la voga all'€™indietro e altri punti dove appoggiare il remo nelle varie manovre.
Le botteghe artigiane da cui escono remi e forcole sono quelle dei Remèr. La loro corporazione viene fondata nel 1304 e il censimento del 1773 conta ben 244 addetti. Attualmente però i Remèri si possono contare sulle dita di una mano.

 

Willie Oteri Band

Willie Oteri Band


Willie Oteri (chitarra)
Californiano, all'€™inizio della carriera suonava il basso e il flauto. Dopo i vent"€™anni, quando sembrava che la sua carriera musicale stesse per decollare definitivamente verso il successo, la malattia e conseguente morte della sua prima moglie hanno arrestato le sue possibilità : ha continuato a lavorare come session man o nello staff di artisti come Bob Seger, Neil Young, i Doobie Brothers, Chaka Khan e i Passenger, ma non aveva le possibilità  economiche di registrare la propria musica. Dopo qualche anno, grazie anche al sostegno della sua seconda moglie, ha iniziato ad esercitarsi ed a comporre finché, nel 1995, non ha pubblicato il suo primo album solista "€œWilly"€™s Cry"€ per la JSW.
Dopo un secondo disco nel 1998, "€œPerseveranja"€, si è trasferito ad Austin, in Texas, dove ha fondato i Jazz Gunn insieme a Brannen Temple alla batteria, Chris Maresh al basso (che insieme componevano la sezione ritmica della band che accompagnava Eric Johnson), Mike Malone al sassofono e Chris Tondre alla chitarra. Nel 1999 i Jazz Gunn hanno pubblicato "€œConcepts of Mate Ma Toot"€.
Willie Oteri desiderava proseguire in questo genere di esperienza, perciò ha iniziato a cercare un produttore di alto livello. In questa ricerca ha incontrato Ronan Chris Murphy, che tra gli altri aveva lavorato con i King Crimson.
Nel 2001, Willie ha incontrato ed ha avuto modo di registrare con Tony Levin e Pat Mastellotto, la sezione ritmica dei King Crimson, e sul loro lavoro sono poi state sovraincise le parti di tastiera da Mike Keneally (Frank Zappa) e di tromba da Ephraim Owens. Così è nato "€œSpiral Out"€.
Attualmente, Willie e sua moglie Sue vivono a Padova, dove sta cercando dei gruppi o degli artisti da produrre. Sarà  una delle figure centrali dell'€™esperimento musicale che sarà  tenuto il 31 Marzo al circolo "€œBanale"€ a Padova, nel quale lui e il suo amico Chris Boulet saranno i "€œpadroni di casa"€ di una jam session di 14 ore alla quale parteciperanno i più importanti musicisti jazz e blues italiani ed alcune celebrità  internazionali.

Alex Arcuri (basso)
Pietro Valente (batteria)

Web: www.willieoteri.com

Willie Oteri Band

Willie Oteri Band


Willie Oteri (chitarra)
Californiano, all'€™inizio della carriera suonava il basso e il flauto. Dopo i vent"€™anni, quando sembrava che la sua carriera musicale stesse per decollare definitivamente verso il successo, la malattia e conseguente morte della sua prima moglie hanno arrestato le sue possibilità : ha continuato a lavorare come session man o nello staff di artisti come Bob Seger, Neil Young, i Doobie Brothers, Chaka Khan e i Passenger, ma non aveva le possibilità  economiche di registrare la propria musica. Dopo qualche anno, grazie anche al sostegno della sua seconda moglie, ha iniziato ad esercitarsi ed a comporre finché, nel 1995, non ha pubblicato il suo primo album solista "€œWilly"€™s Cry"€ per la JSW.
Dopo un secondo disco nel 1998, "€œPerseveranja"€, si è trasferito ad Austin, in Texas, dove ha fondato i Jazz Gunn insieme a Brannen Temple alla batteria, Chris Maresh al basso (che insieme componevano la sezione ritmica della band che accompagnava Eric Johnson), Mike Malone al sassofono e Chris Tondre alla chitarra. Nel 1999 i Jazz Gunn hanno pubblicato "€œConcepts of Mate Ma Toot"€.
Willie Oteri desiderava proseguire in questo genere di esperienza, perciò ha iniziato a cercare un produttore di alto livello. In questa ricerca ha incontrato Ronan Chris Murphy, che tra gli altri aveva lavorato con i King Crimson.
Nel 2001, Willie ha incontrato ed ha avuto modo di registrare con Tony Levin e Pat Mastellotto, la sezione ritmica dei King Crimson, e sul loro lavoro sono poi state sovraincise le parti di tastiera da Mike Keneally (Frank Zappa) e di tromba da Ephraim Owens. Così è nato "€œSpiral Out"€.
Attualmente, Willie e sua moglie Sue vivono a Padova, dove sta cercando dei gruppi o degli artisti da produrre. Sarà  una delle figure centrali dell'€™esperimento musicale che sarà  tenuto il 31 Marzo al circolo "€œBanale"€ a Padova, nel quale lui e il suo amico Chris Boulet saranno i "€œpadroni di casa"€ di una jam session di 14 ore alla quale parteciperanno i più importanti musicisti jazz e blues italiani ed alcune celebrità  internazionali.

Alex Arcuri (basso)
Pietro Valente (batteria)

Web: www.willieoteri.com

Emanuele Pedrini

Emanuele Pedrini

Nato a Livorno nel 1972, viene avviato fin da bambino allo studio della musica. Si è diplomato in Canto lirico, Musica corale e Direzione di coro, Strumentazione per banda al conservatorio "Arrigo Boito" di Parma e Composizione presso il Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia, città  dove vive tuttora e dove lavora in qualità  di Artista del Coro nella Fondazione Teatro La Fenice.
Presso lo stesso Conservatorio si sta attualmente diplomando in Direzione d'Orchestra sotto la guida del M.o Giorgio Proietti.
Dal 1990 al 1996 ha diretto il Coro Lirico Lombardo, nel 1998 è stato Direttore del Coro del Teatro Arena Sferisterio di Macerata, riscuotendo numerosi consensi ed ottime critiche sia sulla stampa locale che nazionale. Nel 2001 ha preparato il coro della Fondazione Teatro La Fenice per la messa in scena dell'opera "Camera Oscura" di Marco di Bari, proposta in prima esecuzione assoluta alla Biennale di Venezia.
E' Direttore artistico e musicale dell'Associazione Culturale Musicale QUODLIBET - orchestra e coro da camera.
Si sta inoltre dedicando alla concertazione ed alla direzione d'orchestra, prendendo parte ad importanti manifestazioni e coadiuvando il lavoro di prestigiosi direttori.

Emanuele Pedrini

Emanuele Pedrini

Nato a Livorno nel 1972, viene avviato fin da bambino allo studio della musica. Si è diplomato in Canto lirico, Musica corale e Direzione di coro, Strumentazione per banda al conservatorio "Arrigo Boito" di Parma e Composizione presso il Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia, città  dove vive tuttora e dove lavora in qualità  di Artista del Coro nella Fondazione Teatro La Fenice.
Presso lo stesso Conservatorio si sta attualmente diplomando in Direzione d'Orchestra sotto la guida del M.o Giorgio Proietti.
Dal 1990 al 1996 ha diretto il Coro Lirico Lombardo, nel 1998 è stato Direttore del Coro del Teatro Arena Sferisterio di Macerata, riscuotendo numerosi consensi ed ottime critiche sia sulla stampa locale che nazionale. Nel 2001 ha preparato il coro della Fondazione Teatro La Fenice per la messa in scena dell'opera "Camera Oscura" di Marco di Bari, proposta in prima esecuzione assoluta alla Biennale di Venezia.
E' Direttore artistico e musicale dell'Associazione Culturale Musicale QUODLIBET - orchestra e coro da camera.
Si sta inoltre dedicando alla concertazione ed alla direzione d'orchestra, prendendo parte ad importanti manifestazioni e coadiuvando il lavoro di prestigiosi direttori.

Pagine

L M M G V S D
1
 
2
 
3
 
4
 
5
 
6
 
7
 
8
 
9
 
10
 
11
 
12
 
13
 
14
 
15
 
16
 
17
 
18
 
19
 
20
 
21
 
22
 
23
 
24
 
25
 
26
 
27
 
28
 
29
 
30
 
31
 
 
 
 
 

Condividi su:

youreporter