Carnevale 2008

Carnevale 2008

Carnevale 2008

E' la festa dei bambini per eccellenza, ma coinvolge anche gli adulti. Anzi, si potrebbe dire che è una maniera per i grandi di ritornare piccoli, di ritrovare l'allegria e la spensieratezza di un tempo passato. Protagoniste del Carnevale sono da sempre le maschere: dalle più classiche (es. Arlecchino) a quelle più bizzarre, frutto della fantasia e dell'estro creativo.
E saranno proprio le maschere le protagoniste del carnevale patavino 2008: l'equipaggio di Arcaluna (direttore: Vittorio Riondato) animerà  per due giorni il centro storico della città .
Per grandi e piccini.


IL CARNEVALE A PADOVA TRA MITI, RITI, SOGNI E PAURE

Programma

MERCOLEDI' 30 GENNAIO 2008
Porte Contarine


ore 11:30 - Presentazione alla cittadinanza e alla stampa di "Il Carnevale a Padova tra miti, riti, sogni e paure" con l'approdo di Arcaluna.

DOMENICA 3 FEBBRAIO 2008
Area antistante Palazzo Moroni-Piazza delle Erbe-Liston "Caffè Pedrocchi"


ore 15:30 - 16:30 - Inizio laboratori eventi e concerti
ore 16:30 - 17:15 - "Teatro invisibile" bolle di sapone, trampoli e giocoleria infuocata;
ore 16:30 - 17:00 - "Algalaguna e il Campo dei Miracoli"
ore 17:00 - 18:00 - concerto del gruppo "Garabumak"
ore 18:00 - concerto del gruppo "El Duende"

MARTEDI' 5 FEBBRAIO 2008
Area antistante Palazzo Moroni-Piazza delle Erbe-Liston "Caffè Pedrocchi"


ore 15:30 - 16:30 - Inizio laboratori eventi e concerti
ore 16:00 - 16:45 - concerto del gruppo "Garabumak"
ore 17:00 - 18:00 - "Teatro invisibile" bolle di sapone, trampoli, giocoleria infuocata
ore 18:00 - Liston "Caffè Pedrocchi" presentazione di tutte le maschere presenti, concerto finale intorno
ad "Abracalam" con il gruppo di musiche popolari "El Duende".


LABORATORI

Maschere e mascheramenti "Il gioco e la maschera"
Area antistante Palazzo Moroni

Trucco "I bambini truccano i genitori"
P.zza delle Erbe

Giocoleria "Palline colorate, fazzoletti, kiwido altro"
Liston "Caffè Pedrocchi"

Giochi per strada
Liston

In caso di maltempo il programma sarà  rinviato alla domenica successiva.

INFORMAZIONI

MANIFESTAZIONI E SPETTACOLO
V.lo Pedrocchi, 11 - Padova
tel. ++39 49 8205619-5611-5607
fax. ++39 49 8205605
e-mail: comunepadovamanifestazioni@comune.padova.it

Carnevale a teatro: ridere fa bene

Carnevale a teatro: ridere fa bene



La Compagnia Teatrale "Sottosopra" - di Bagnoli di Sopra

presenta

RIDICULOSA ISTORIA D'ELEONORA E SUE DISGRAZIE D'AMORE
testo e regia di Antonio Zanetti


Siamo nel 1599. Nella piazza di un borgo di campagna è riunita la popolazione per assistere allo spettacolo di una piccola compagnia di commedianti girovaghi: i personaggi sono pittoreschi ma improbabili, variegati, e la storia che tentano goffamente di rappresentare è boccaccesca.
Non si tratta di una di quelle famose compagnie della Commedia dell'Arte di storica fama...la sgangherata compagine si arrabatta e cerca di sbarcare il lunario accontentandosi di guadanare di che sopravvivere. Del resto anche il pubblico regge la proporzione: rumoroso, litigiosdo, indisciplinato...ma vivo, genuino, scaltro nell'aggirare le proibizioni del frate secondo il quale "assister a la comedia gli è gran peccato!".
Sul palchetto allestito nella piazza si assiste al susseguirsi di scene la cui comicità  scaturisce dai caratteri dei personaggi, dai loro contrasti, dalle trovate, dagli stratagemmi, così come dev'essere affinchè il pubblico si diverta, rida e per un lasso di temp pur breve dimentichi la vita dura e faticosa che quotidianamente conduce.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti
Interi euro 5
Ridotti (studenti, associati, over 65) euro 4
Carta d'argento euro 3

Prevendite (diritti di preventida: 0,50 euro):
Cartoleria C'era una Volta, via Asolo 9 (Paltana) 049.8803700
Cartoleria Edicola Ruggero, via Armistizio 289 (Mandria) 049.715469
Ticketstore c/o COIN III piano, Via Altinate 16/8 - 049.8364084
Edicola Paltana, via vittorio veneto 71 (di fronte alle piscine)
Caffetteria Bar Da Giuly, via Siracusa 26 (Piazza Napoli) 049.8806172

PICCOLO TEATRO-Cinema Teatro Musica
Via Asolo 2
35142 Padova
tel. 049 8827288
web: www.piccolo-padova.it

"Prime" al Torresino: Mineurs di Fulvio Wetzl

"Prime" al Torresino: Mineurs di Fulvio Wetzl

Proiezione del film:


MINEURS
Regia: Fulvio Wetzl

Anno di produzione: 2007

Durata: 123'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia/Belgio
Produzione: Vawe
Formato di distribuzione: HD digital, colore e bianco e nero
Cast: Franco Nero, Valeria Vaiano, Walter Golia, Cosimo Fusco, Antonino Iuorio

Sarà  presente in sala il regista FULVIO WETZL


Dell"€™emigrazione italiana in Belgio negli anni "€˜50 si conoscono le tragedie (come l"€™episodio di Marcinelle), ma poco si sa della sofferenza quotidiana vissuta da migliaia di persone che lasciarono una vita di stenti nelle campagne del Sud per un lavoro pericoloso e durissimo nelle zone minerarie del Belgio.
La pellicola di Fulvio Wetzl intende colmare questa lacuna raccontando proprio le condizioni di vita delle famiglie degli emigranti, a partire dal fatale accordo di scambio firmato nel 1946 da Italia e Belgio, che favorì pesantemente l'emigrazione: per ogni 50.000 minatori inviati in Belgio, sarebbero state fornite all'Italia 2.500 tonnellate di carbone. La storia, scritta da Wetzl e Valeria Vaiano, segue le vicende di alcuni bambini che dalla Lucania partono per andare a ricongiungersi con il padre emigrato nel distretto minerario del Limburg. Il loro sarà  un viaggio di iniziazione e di integrazione.
Quattro bambini in Lucania nel 1961. Armando ed Egidio sono di estrazione popolare, Mario è invece il figlio del medico del paese, mentre Vito è figlio di Giovanni, scultore e restauratore. La classe a scuola è il punto dove tutti si ritrovano e il maestro Fernando è un vero buon maestro che educa alla coscienza etica, alla consapevolezza critica e storica. Molti in paese sono gli uomini emigrati per lavorare nelle miniere in Belgio e alcuni sono tornati minati dalla silicosi.
I quattro protagonisti sono colti nella vita di tutti i giorni, in cui la strada è lo scenario naturale, spesso condiviso con gli animali, cani, gatti, cavalli. Giocano precipitando gi๠a rotta di collo per i vicoli con le carrozze, o disputandosi con i cani, per giocarci a pallone un grande osso di castrato. A nascondino nella piazza della Cattedrale di Acerenza o facendo il bagno nella fontana Cavallina. Tra i bambini si creano alleanze e amicizie, come quella singolare tra Armando e Mario, interclassista, siglata dall'€™originale accordo "€œio ti imparo il dialetto"€ "€“ "€œio ti insegno l"€™italiano"€.
Dei quattro bambini solo Armando ed Egidio partono. Armando con la madre Vitina (Valeria Vaiano), va a ricongiungersi ai fratelli e al padre (Franco Nero) che già  lavorano in miniera da due anni. Egidio invece parte con l"€™intera famiglia, suo padre Rocco (Cosimo Fusco) il sarto, sua madre Amelia e la sorellina Ilaria.
La descrizione del viaggio e l"€™intera parte fiamminga del film sono nate sulla scorta delle testimonianze raccolte dalla giornalista Maria Laura Franciosi nel prezioso volume ...per un sacco di carbone. A queste si sono aggiunte gli altrettanto importanti racconti di vita vissuta di Michele, Melina, Carmine e Alessandro Doino di Bella, di Laura Covella di San Fele, degli Ottati di Satriano, di Pietro Cristiano di San Fele, Angelo Gillio di Oppido e altre numerose testimonianze, raccolte in un anno di documentazione e sopralluoghi.
In Belgio mentre gli adulti faranno i conti con lo sfruttamento e le difficili condizioni di vita, i ragazzi dovranno trovare il modo di integrarsi nella nuova scuola.
Attraverso il gioco riescono ad entrare in contatto con un universo apparentemente ostile, ma sostanzialmente simile nelle dinamiche, sia esistenziali che ludiche.
Armando insisterà  con il padre per scendere almeno una volta gi๠in miniera, altro percorso iniziatico "€œdi coraggio"€, in un ascensore che affonda per più di mille metri sottoterra. E questo darà  modo allo spettatore di "vedere" attraverso i suoi occhi il "€œmondo alla rovescia"€ della miniera, invaso dal rumore, dalla polvere, in cui migliaia di uomini stavano anche 16 ore "€œcome i vermi nella terra, senza sapere più quali sono le mani e quali i piedi"€.



FULVIO WETZL
E' nato a Padova il 12 marzo 1953. Ha vissuto a Milano e compiuto i suoi studi a Roma: Architettura, Scuola di formazione per direttori della Fotografia, Scuola di recitazione Alessandro Fersen.
Dal 1976 al 1980 a Roma fonda e cura la programmazione dei cineclub Tevere, l"€™Officina Filmclub, Montesacro Alto, Piccolo Offcine.
In seguito cura ed organizza due grandi rassegne itineranti: Filmopera, sul cinema operistico e Shakescreen, sul cinema da e intorno a Shakespeare.
Nel 1977 esordisce con il suo primo super8 "L"€™Amore è un Salto di Qualità ", cui fa seguito "Guardarsi nello Specchio degli Altri" (premio Filmmaker a Milamo).
Nel 1980 esordisce alla RAI con uno sceneggiato in costume (sceneggiatura e regia della seconda unità ) "All"€™Ombra dei Savoia", per la reg͏a di Giorgio Treves.
Dall'€™80 all'€™85 realizza per la RAI e l"€™Istituto Luce più di 20 documentari sull"€™archeologia e l"€™architettura.
Nell"€™85 fonda, con Gabriella Rebeggiani la società  di produzione "€œNuova Dimensione"€ con cui realizza, in coproduzione con la RAI, il suo primo lungometraggio "Rorret" (con Lou Castel e Anna Galiena) presentato al Forum del Festival di Berlino nel 1988 e ad Annecy "€˜88 (Prix CICAE).
Produce "La Sposa di San Paolo" di Gabriella Rosaleva (in concorso a Locarno nel 1990) e, in associazione con la Filmalpha, il suo secondo lungometraggio "Quattro Figli Unici" (con Roberto Citran, Mariella Valentini, Ivano Marescotti), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel "€˜92 e ad Annecy "€˜92 (Mention de la Jury e Prix du Public).
Trasferitosi in Toscana, a Monte San Savino (AR) ha fondato e diretto per cinque edizioni dal "€™93 al "€™99, il Festival Arezzo Cittadella del Cinema Indipendente.
Ha scritto, per la LeonardoArte-Mondadori, la biografia di Roberto Benigni Benigni "Roberto di Remigio fu Luigi".
Ha realizzato quindi il suo terzo lungometraggio "Prima la Musica, poi le Parole, 1998-2000, che ha partecipato a 35 festival tra nazionali e internazionali (i più importanti a Il Cairo, Shanghai, Toronto, Mosca, Annecy, Bruxelles, Giffoni, Bellinzona, Messina, San Diego, New York, San Francisco) vincendo sette premi. E"€™ poi uscito nel circuito italiano riscuotendo unanime apprezzamento dalla critica e buon successo di pubblico.
E"€™ socio fondatore della Fondazione "€œCinema nel Presente"€ con cui ha realizzato insieme a Maselli, Monicelli, Scola e altri i film collettivi "Un Mondo Diverso è Possibile", "La Primavera del 2002", "Lettere dalla Palestina", lungometraggio collettivo a soggetto, "Firenze - Il Nostro Domani" e quelli individuali "Faces - Facce, Fame di Diritti".
Dal 2003 è regista del teleromanzo, prodotto dalla Grundy - RAI, "Un Posto al Sole".
Dal 2000-2005 è docente di regia alla Scuola di Cinema "€œAnna Magnani"€ di Prato.
Ultimi lavori "Aida delle Marionette" (mediometraggio 2003- RaiSat) "Darsi alla Macchia" (mediometraggio 2004) "1806, dalla Terra alla Città " (mediometraggio 2005) "Scolari" (mediometraggio 2006)
"Non Voltarmi le Spalle" (2006) è il suo quinto lungometraggio, seguito nel 2007 da "Mineurs", scritto insieme a Valeria Vaiano.

Per tutte le altre informazioni sulla programmazione si rinvia a: Cinema Invisibile. Gennaio-marzo 2008.

Cinema Invisibile. Gennaio-marzo 2008

Cinema Invisibile. Gennaio-marzo 2008


Cinema Invisibile: la rassegna si basa in fondo su un concetto di "invisibilità " ben più profondo, un concetto fatto di percorsi, abbinamenti, proposte cinefile. Tutti di doveroso "recupero". Tutte pellicole da rivalutare. Tutte misconosciute al grande pubblico. Tra i film che saranno riproposti alcuni possono anche vantare qualche settimana di programmazione, ma sempre "sfuggite" al pubblico numeroso.
Ma qual'e il peso specifico di questo "Cinema invisibile"?
In questo avvio del 2008, 31° edizione della Rassegna, ci saranno ben cinque "prime visioni" ("Mineurs", "Riparo", "Blitz", "Sguardo nel vuoto", "Reign Over Me"), due titoli rimasti di recente in cartellone per una sola settimana ("A Might Heart" e "L'abbuffata") ed uno disperso nella programmazione estiva ("Transylvania").

Scarica il programma complessivo


CIRCOLO LAST TYCOON
MOVIECONNECTION

Telefono segreteria: (++ 39) 049 8758270
Sito web: www.cinemainvisibile.info
E-mail: tycoon@movieconnection.it
E-mail: torresino@movieconnection.it

ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E SPETTACOLO
SERVIZIO MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI

Vicolo Pedrocchi, 11 "€“ Padova
Tel. ++39 49 8205607-5611
E-mail:
comunepadovamanifestazioni@comune.padova.it

Sito web: www.padovacultura.padovanet.it

Mariposa. Quanti sedani lasciati ai cani

Mariposa. Quanti sedani lasciati ai cani

Una fiaba che parla di una principessa dalle nobili origini, di nome Poco, un agnello da salvare ed un misterioso "omino dipeli". "Surreale": ecco l'aggettivo corretto per questa pantomima musical-teatrale, che ha debuttato nel singolare contesto della Navata Centrale dell'Ipercoop SettePonti di Arezzo, per diventare poi un vero e proprio disco, musicato dai Mariposa ed uno spettacolo, curato da Alessandro Fiori, Michele Orvieti, Sergio Giusti, che ha riscosso un buon successo.

MARIPOSA
Quanti Sedani Lasciati ai Cani

Pantomima musical-teatrale per voci recitanti, strumenti giocattolo, ensemble da camera e voce sola.

Testi e temi musicali: Alessandro Fiori, Michele Orvieti
Testi delle canzoni: Sergio Giusti
Arrangiamenti: Mariposa
Personaggi e interpreti
Narratore: Michele Orvieti
Attore: Alessandro Fiori
Musicisti
Valerio Canè: armonica, voce e theremin
Enzo Cimino: percussioni e oggettistica
Alessandro Fiori: voce e violino
Enrico Gabrielli: fiati e pianoforte
Gianluca Giusti: tastierina Casio e Wurlitzer
Rocco Marchi: chitarra elettrica e basso
Michele Orvieti: diamonica e pianoforte

Una coppia di attori, Alessandro Fiori e Michele Orvieti, inscena e racconta la triste storia della principessa Poco, protagonista della fiaba interamente scritta e realizzata dai Mariposa, il primo impersonando tutti i personaggi come in una pantomima, il secondo interpretando le parti del narratore che analizza, spiega e commenta.
La performance da cui è tratta la pantomima "€œQuanti Sedani lasciati ai Cani"€ è stata scritta nel 2000 su commissione dell'IPERCOOP "€œSette Ponti"€ di Arezzo, originariamente destinata ad un paio di pomeriggi di intrattenimento musicale nella navata centrale del centro commerciale aretino. Si trattava di uno spettacolo itinerante dove il gruppo di musici-attori inscenava la fiabesca e surreale storia della principessa Poco camminando su e gi๠per l'ipermercato come in una sorta di moderna Via Crucis consumistica. "€œQuanti Sedani lasciati ai Cani"€ ha avuto una sua evoluzione, fino ad essere trasformata in una operina radiofonica di musica componibile.
Il clima è quello fiabesco, con un protagonista principale (la Principessa Poco), con personaggi laterali come l"€™Omino di Peli, con passaggi di primavere e di lune che scandiscono profezie e imprese e che aprono la strada all'epilogo.
Vi si alternano narrazioni parlate, schegge di racconto che sconfinano nel non-sense, geniali monologhi all'insegna del calembour, coloriti siparietti musicali, sgangherati inframezzi e veri e propri (scampoli di) canzoni, a tracciare la fiabesca e surreale storia della Principessa Poco.
Il lavoro, in collaborazione con Radio K Centrale di Bologna è stato riadattato come radiodramma ed è stato trasmesso attraverso un network radiofonico "inconsapevole" di 18 emittenti private sparse su tutto il suolo nazionale.
Successivamente, grazie alle "€œOfficine della Cultura"€ di Arezzo, la pantomima è diventata un vero e proprio disco, co-prodotto da "€œLa Famosa Etichetta Trovarobato"€ e distribuito da Materiali Sonori.

MARIPOSA

I Mariposa sono un'anomalia della scena musicale italiana: dal novembre '99, momento di inizio della loro attività  dal vivo, hanno cominciato a cercare un nome per ciò che fanno attraverso la forma canzone. Una sera della primavera 2003 in una pizzeria veronese, i Mariposa decidono che fanno "€œMusica Componibile"€: l"€™assemblaggio delle cucine è la cosa che meglio ricorda la sintesi compositiva che essi vanno (involontariamente) cercando. Sono un sestetto e vengono da Toscana, Veneto e Sicilia. Il loro studio, che chiamano "Magazzeno", ha sede in Bologna. Lì dentro producono molti più dischi di quanto il mercato indipendente riesca a contenere. Forse non sono un gruppo Indipendente tout-court.

DISCOGRAFIA
2007: "€œBest Company"€ (Trovarobato/Audioglobe)
2005: "€œPròffiti Now! Prima Conferenza sulla Musica Componibile"€ (Trovarobato/Audioglobe)
2004: "€œNuotando in un Pesce Bowl"€ (Lizard/Audioglobe)
2004: "€œMetamorfosi di Canzoni Napoletane"€ (Trovarobato/Timet)
2004: "€œSuzuki Bazuki"€ Ep (Trovarobato) scaricabile gratuitamente su www.naufragati.com
2004: "€œQuanti Sedani Lasciati ai Cani"€ (Trovarobato/Officine della Cultura/MatSon) 2004: "€œAlessio Lega + Mariposa: Resistenza e Amore"€ (Trovarobato/Nota/Audioglobe) 2002: "€œDomino Dorelli"€ (Santeria/Audioglobe) 2000: "€œPortobello Illusioni"€ (autoprodotto/MatSon)

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Contrappunti.

Ilaria Drago in "Giovanna d'Arco"

Ilaria Drago in "Giovanna d'Arco"

Il "viaggio" di Giovanna d'Arco è narrato qui in forma di diario. E' un viaggio catartico che si scompone in quattro momenti che rappresentano altrettanti e differenti luoghi dell'anima: la chiamata, la battaglia, la solitudine, la resurrezione. Un viaggio, in realtà  una metafora che chiama tutti noi a partecipare in prima persona e con responsabilità  al gioco della vita. Lo spettacolo è tratto da "Estasìe" antologia di testi teatrali di Ilaria Drago.

GIOVANNA D'ARC0
di Ilaria Drago


musiche originali: Stefano Scatozza
con: Ilaria Drago e Danila Massimi (voce e percussioni)
costumi: Karuso
luci: Max Mugnai

Come una viandante Giovanna lascia gli ormeggi della propria casa per attraversare il guado dell'esistenza in un viaggio catartico che si scompone in quattro momenti, detti le quattro stanze, che rappresentano differenti luoghi dell'anima: la chiamata, la battaglia, la solitudine, la resurrezione. Ma Giovanna è un pretesto. I viandanti siamo noi. Siamo tutti una giovanna. Lo siamo ogni giorno. Ogni volta che abbiamo l'occasione di vedere e la buttiamo via. Ogni volta che uccidiamo a colpi di indifferenza. Ogni volta che sappiamo aprire lo spirito al canto della frescura degli alberi.
Nella storia di questo viaggio scenico, si mescolano sogno e realtà . La realtà  è negli occhi di Madìd, un bambino che sta morendo di fame nell'arsura del sole africano. La realtà  è la testimonianza di uno stupro raccontato da una giovane donna che rappresenta tutte le donne che lo stupro lo subiscono ogni giorno, nelle guerre oltremare o in quelle della propria casa. Dalla guerra quotidiana in cui non si è più riconosciute a quella in cui si resta sventrate da un coltello, il feto tirato fuori, in un orrore indimenticabile. Il sogno invece, si chiama fede!
Lo spettacolo dunque è sogno e si scompone in quattro paesaggi surreali immaginati come quattro ipotetiche tappe evolutive dell'essere umano stesso e caratterizzati da ambientazioni luce differenti: come fossero quattro dipinti luminosi. Seguendo questa suggestione la parola sposa la musica e diventa una nenia o una specie di mantra, in particolar modo nelle parti più dure dello spettacolo: il prologo dedicato Madìd e la testimonianza dello stupro. Il linguaggio usato assume le forme più differenti da quella un po' sporca e discorsiva a quella poetica fino a divenire nelle preghiere che Giovanna rivolge a Dio delle vere e proprie ballatine rappate. La morte di Giovanna viene intesa come il superamento di certe schiavitù cui l'uomo è piegato ed ha in qualche modo un'accezione positiva, tanto da far apparire la Pulzella nel fuoco quasi volasse libera nell'aria.
Anche il costume di scena segue questo senso di liberazione e cade già¹, pezzo per pezzo durante lo spettacolo.
Il viaggio di Giovanna diventa quindi più che mai in questo "concertino teatrale" una metafora che ci chiama tutti a partecipare in prima persona e con responsabilità  al gioco della vita.

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Contrappunti.

Raffaella Rivi "Ritratti 3x1" - Stage

Raffaella Rivi "Ritratti 3x1" - Stage

Primo "Workshop" della Stagione 2007/2008 di CONTRAPPUNTI, rassegna dedicata al teatro di ricerca e curata da TAM Teatromusica.


RAFFAELLA RIVI
presenta

RITRATTI 3 X 1


Il laboratorio ha come obiettivo la creazione di 3 video-ritratti della durata di un minuto circa ciascuno.
I partecipanti, divisi in 3 gruppi, saranno coinvolti in 3 momenti distinti per realizzare il filmato che li vedrà  protagonisti di: pensiero e scrittura, regia e ripresa, montaggio e postproduzione.

Raffaella Rivi si laurea al DAMS di Bologna con una tesi sull"€™arte e le nuove tecnologie. Da anni lavora nell'€™ambito del video e del multimediale. Inizialmente in ambiente commerciale, successivamente nel settore sociale, del teatro e della danza. Realizza documentari,e cortometraggi anche didattici. Con il video Sotto l"€™anguria, vince il primo premio al Festival Circuito Off sezione Veneto e il premio della critica al Festival Lagofilmfest. Il video Storie Straordinarie è stato presentato alla Venice Film Meeting Biennale del Cinema di Venezia 07. Con Stupor Mundi partecipa ad Asolo Art Film Festival. Con Zanon e Mansutti vince il primo premio al Mestre Film Festival "€˜07 con l"€™opera voci di fuori-voci di dentro.Per lo spettacolo di Vasco Mirandola Avrei tanto bisogno di dire...realizza interventi video con intenti drammaturgico/poetici.

Per informazioni e iscrizioni: melissa@tamteatromusica.it (tel 049/654669 )

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Contrappunti.


Una poltrona per due 2008

Una poltrona per due 2008


Una poltrona per due, come due sono i generi di spettacolo in cartellone: Teatro e Cinema, da otto edizioni in perfetta sintonia al "Piccolo Teatro". Le pièces teatrali saranno collegate per affinità  di tema ai film proiettati ogni mercoledì, dal 13 febbraio al 26 marzo. Apertura della stagione il 15 febbraio con "I dadi e l'archibugio" di Alfredo Balducci, Regia di Alberto Moscatelli.

Ottava stagione di una Rassegna Teatrale che è cresciuta nel tempo in qualità  e interesse da parte del pubblico. Indovinato è l'abbinamento con il ciclo "Mercoledì d'essai": ogni mercoledì sera alle 21:15 al Piccolo Teatro sarà  proiettato un film d'essai collegato agli spettacoli teatrali.
Da mercoledì 13 febbraio a venerdì 26 marzo chi si presenterà  al botteghino con il biglietto dell'appuntamento precedente della rassegna (alla rappresentazione teatrale con il biglietto del film di mercoledì, al film con il biglietto della rappresentazione teatrale precedente) usufruirà  del prezzo agevolato.
Per informazioni sui film programmati: www.piccolo-padova.it

Programma dell'VIII edizione

Venerdì 15 febbraio 2008 ore 21.15

Gruppo amici del teatro "€“ Roncade (Tv)
I DADI E L'ARCHIBUGIO di Alfredo Balducci
Regia di Alberto Moscatelli

In un periodo storico indefinito (le guerre, si sa, non hanno età !) due compagnie di ventura stanno per scontrarsi. La prima è stata ingaggiata dal signore del castello di Boslavo che ha deciso di non pagare più le tasse al re dal quale dipende: la seconda, al soldo del re, dovrebbe espugnare il castello per ricondurre il ribelle ai suoi doveri. Tutto è pronto per l'azione ma... I soldati delle due bande scoprono di essere legati da fraterna amicizia per un precedente fatto d'armi cui hanno partecipato da alleati! Inutili i vani tentativi dei rispettivi generali affinchè lo scontro abbia luogo. Nonostante i loro biechi trucchi, la sconfitta toccherà  proprio ai due, mentre a trionfare, questa volta, saranno pace, amicizia, buonsenso e... amore!

Venerdì 22 febbraio 2008 ore 21.15

Associazione culturale Teatroimmagine di Salzano (Ve)
IL MASTINO DEI BASKERVILLE
ovvero la ridicolosa storia dello Zanni azzannato
da Arthur Conan Doyle
Regia di Roberto Zamengo

Spettacolo divertente s'è proposto di essere questo nostro spettacolo che possa regalare un momento di svago, senza sofisticazioni, utilizzando quel modo antico ma sicuro che è il "modo" del teatro ....
Far teatro è sempre stato sinonimo di "rubare": i tragici greci rubavano al mito, i latini ai greci e la Commedia dell'Arte attingeva a piene mani dai latini. Anche nel "Mastino di Baskerville" l'orecchio attento potrà  riconoscere una serie di "ruberie" o, più eufemisticamente "ispirazioni". In primo luogo la trama che riprende quella dell'omonimo e famosissimo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle, una delle avventure più celebri di Sherlock Holmes. Il tutto, però, contenuto in una "scatola" che è quella della Commedia dell'Arte: Sherlock Holmes diventa Sior Olmo, il Dottor Watson diventa uno Zanni, il naturalista del romanzo un Pantalone e così via. Ma non finisce qui, perché non si faticherà  a riconoscere nello spettacolo momenti goldoniani, allusioni boccaccesche (tranquilli, solo vaghe reminescenze), o addirittura, citazioni pasoliniane.

Venerdì 29 febbraio 2008 ore 21.15

TOZU CinemArTeatro di Limena (Pd)
DESTINATARIO SCONOSCIUTO di Katherine Kressman Taylor
Regia di Filippo Tognazzo e Tito Pavan

"C'è un luogo in cui possiamo sempre trovare qualcosa di autentico: il focolare di un amico, dove poter condividere le nostre piccole preoccupazioni, trovare calore e comprensione, dove i meschini egoismi sono inconcepibili e dove vino, libri e chiacchiere danno un significato diverso all'esistenza."
L'amicizia fraterna tra Max, ebreo tedesco emigrato in America, e Martin, suo socio in affari residente in California, non sembra risentire del rientro di Martin in Germania. Il legame fra i due resta saldo, grazie a un'intensa e affettuosa corrispondezza nella quale si raccontano le reciproche abitudini, i successi e gli imprevisti familiari.

Venerdì 7 marzo 2008 ore 21.15

Compagnia Stabile Del Leonardo di Treviso
IL MALATO IMMAGINARIO da Molière
Regia di Alessandro Pietropoli

Medici, servi e familiari soggiogati ai prepotenti egoismi di un sanissimo inetto alla vita: un incessante turbine di personaggi voluti forzatamente per sé e accanto a sé, con cui il "malato" si imprigiona in una sua illusoria condizione di malattia. Una pavida fuga dalla realtà , confinata fuori dal proprio letto e dalla propria vita, con l'illusorio supporto delle scienze mediche a cui egli affida ciecamente la sorte della propria esistenza.
Venerdì 14 marzo 2008 ore 21.15

Venerdì 14 marzo 2008 ore 21.15

Carlo & Giorgio
(RI)SENTITE CONDOGLIANZE di Carlo & Giorgio
Regia di Diego Teso

Si può ridere di tutto? Ci si chiede dietro questo titolo. Ridere di noi, dei nostri desideri, delle nostre aspettative, così come dei nostri problemi, dei nostri limiti, delle nostre paure, anche delle più faticose da affrontare? Si può ridere perfino della morte?
Lungi da qualsiasi facile provocazione o irriverenza, Carlo&Giorgio provano ad immaginare come potremmo comportarci in quel giorno, quel triste fatidico giorno, in cui ciascuno di noi preferisce non pensare e che altro non è che la scena culminante della nostra esistenza.
Dopo alcuni anni e dopo molte richieste da parte del pubblico, viene ora riproposto, rispolverato e rivisto uno spettacolo mai proposto prima d'ora al "Piccolo Teatro" da parte di Carlo & Giorgio: Sentite Condoglianze era stato lo spettacolo che alcuni anni fa li avva visti imporsi nel panorama teatrale; da qui il titolo (Ri)Sentite Condoglianze "€“ ma solo leggermente ritoccato, perché la tematica, più che qualsiasi altra mai affrontata dal duo, è universale, senza tempo, purtroppo mai fuori moda.

Giovedì 27 marzo 2008 ore 21.15

Teatro Insieme
ELENA
Liberamente tratto da Omero, Euripide ed altri
Testo e Regia di Andrea Nao

Liberamente tratto da Omero, Euripide e da tutti coloro che hanno raccontato la vera storia della donna di Sparta, per cui si è combattuta la guerra di TroiA.
Sintesi della trama: Il poeta Stesicoro, punito da Elena con la cecità  per aver scritto un'opera falsa sul suo conto, parte alla ricerca di risposte. E grazie all'aiuto della moglie Elenira, riesce a scoprire le vicende che riguardarono la vita della più bella fra le donne, nella speranza che Elena gli ridoni la vista, per non morire cieco come Omero.


iNFORMAZIONI E BIGLIETTI
Carlo & Giorgio
Interi: 12 "‚€
Ridotti (associati, studenti max 26 anni, over 65): 10 "‚€ + eventuali diritti di prevendita

Per gli altri spettacoli
Interi: 5,00 "‚€
Ridotti (associati, studenti, "Vola al cinema", over 65): 4 "‚€
Agevolati (carta argento, con il biglietto dell'appuntamento precedente): 3 "‚€

Prevendite:
Cartoleria "C'era una volta" - via Asolo n°9, Tel: 049 8803700
TICKETSTORE Coin - III° piano Via Altinate n.18 (tel.049.8364084)
Cartoleria Edicola RUGGERO Via Armistizio n.289 (tel.049.715469)
Edicola PALTANA "€“ Via Vittorio Veneto, n.71
Caffetteria GIULY, Via Siracusa n.26 (tel 049.8806172)

(saranno aperte dal Lunedì antecedente lo spettacolo).

INFORMAZIONI

Piccolo Teatro
Via Asolo n°2 , zona Paltana
Telefono: 049 8827288
Web: www.piccolo-padova.it
E-mail: info@piccolo-padova.it

Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Servizio Manifestazioni e Spettacoli
Vicolo Pedrocchi, 11 "€“ Padova
Tel: (++39) 049 8205607-5611
E-mail: comunepadovamanifestazioni@comune.padova.it

Come raggiungere il Piccolo Teatro: clicca sulla mappa per ingrandirla





Retrospettiva Bergman

Retrospettiva Bergman


Primi due appuntamenti con la Retrospettiva, curata dal Filmclub Fronte del Porto, dedicata al grande Ingmar Bergman del .

Lunedì 14 gennaio 2008


ore 20:00 - UN'ESTATE D'AMORE di Ingmar Bergman
Titolo Originale: SOMMARLEK
Regia: Ingmar Bergman
Interpreti: Georg Funkqvist, Alf Kjellin, Birger Malmsten, Maj-Britt Nilsson
Durata: h 1.36
Nazionalità : Svezia 1951
Genere: drammatico
Al cinema nel Marzo 1951

La storia narra della ballerina Marie alla quale viene un giorno recapitato un plico che contiene il diario di Henrik, un giovane che ha amato durante un'estate di tredici anni prima e che era morto in modo prematuro per un incidente. Durante una giornata in cui non ha prove di balletto, Marie, senza dire nulla a David, il fidanzato, si reca allo chalet sul mare dove aveva vissuto quei giorni d'amore ed è presa da nostalgici ricordi.
Scopre intanto che il diario le è stato inviato per vendetta da suo zio Erland, che dopo la morte del giovane aveva approfittato del suo smarrimento per coinvolgerla in una squallida relazione. Ritornata in città  per riprendere le prove, si confida con il suo maestro di ballo, che la incoraggia ad abbandonare i ricordi e a guardare in faccia la realtà  del presente. Marie decide così di consegnare il diario a David, un giornalista che la ama, e lo invita a leggerlo. Se dopo averlo letto la vorrà  ancora sposare lei accetterà . Il giovane, dopo aver letto il diario, le assicura il suo amore e Marie si abbandona a lui rompendo così quel muro di egoismo che aveva innalzato dopo la morte di Henrik. E finalmente sorride di nuovo alla vita che vale la pena di essere vissuta. Al termine della "prima " del suo balletto Maria scorge tra le quinte David. L'uomo l'ama davvero, ed al suo fianco la ragazza potrà  iniziare, con fiducia e serenità  rinnovata, una nuova vita.

ore 22:00 - DONNE IN ATTESA di Ingmar Bergman
Produttore: BIM
Genere: Drammatico
Data uscita: 04/12/2007
Regia: Ingmar Bergman
Attori: Anita Bjork, Eva Dahlbeck
Lingue: Italiano, Svedese
Colori: Bianco e nero
Anno produzione: 1952
Durata: 107'

Quattro donne e una ragazza attendono in una villa di campagna l'arrivo dei rispettivi mariti e del fidanzato della più giovane. E' l'occasione per abbandonarsi alle reciproche confessioni sui loro rapporti sentimentali.
Annette è delusa di Paul, che non ama più. Rakel confessa di tradire il marito Eghem. Marta tira le somme della sua esistenza accanto a Martin. Karin narra un episodio dell'esperienza coniugale con Fredrik, il più ricco dei fratelli: nell'ascensore bloccato i due si rivelarono i reciproci tradimenti...

Mercoledì 16 gennaio 2008

ore 20,00 UNA LEZIONE D"€™AMORE di Ingmar Bergman
Titolo Originale: EN LEKTION I K̈́RLEK
Regia: Ingmar Bergman
Interpreti: Eva Dahlbeck, Gunnar Björnstrand, Yvonne Lombard, Harriet Andersson
Durata: h 1.36
Nazionalità : Svezia 1954
Genere: commedia
Al cinema nel Marzo 1954

Si sente il suono di un carillon e tre pupazzi si muovono seguendo con lentezza la musica. Prima dei titoli di testa si sente una voce fuori campo che dice: "͈ una commedia che potrebbe diventare una tragedia. Ma tutto si risolve in bene. E perciò è una commedia. Non l'autore, non i suoi personaggi, ma la vita con i suoi piccoli trucchi e le sue complicazioni è la maestra che impartisce questa lezione".
Un ginecologo farfallone abbandonato dall'amante cerca di riconquistare la moglie su un vagone ferroviario diretto a Copenaghen. La figlia adolescente (H. Andersson) segue il conflitto dei genitori con l'ansietà  di chi sta avvicinandosi per la prima volta all'amore, e ne trae un'amara lezione: l'abitudine, i ricordi in comune, l'egoismo sentimentale sono più tenaci dell'amore e di ogni velleitario tentativo di ribellione. PapÍ  e mamma si riconciliano.
Una commedia caustica e brillante. Bergman, pur non rinunciando a porsi domande pungenti sulla condizione umana, si diverte e fa divertire.

ore 22,00 MONICA E IL DESIDERIO di Ingmar Bergman
Titolo Originale: SOMMAREN MED MONIKA
Regia: Ingmar Bergman
Interpreti: Harriet Andersson, Lars Ekborg, Dagmar Ebbesen, ͅke Fridell
Durata: h 1.36
Nazionalità : Svezia 1953
Genere: drammatico
Al cinema nel Novembre 1953

Monica, commessa di negozio, non sopporta la mediocrità  della vita che conduce, le piatte galanterie dei suoi compagni di lavoro, il disordine e il subbuglio della famiglia numerosa in cui vive, con una madre stanca, nevrastenica e un padre alcoolizzato, a volte violento. Suo unico rifugio è il sogno di evadere nel mondo irreale e roseo ispirato dai rotocalchi e dal cinema. La ragazza incontra Harry, un giovanotto tranquillo ed ingenuo, anch'egli commesso in un magazzino, anch'egli stanco della propria grigia esistenza. Insieme, un bel giorno, i due abbandonano il lavoro e vanno a vivere in una delle innumerevoli isole dell'arcipelago di Stoccolma: spensierati e felici si abbandonano al richiamo della natura, divenendo amanti. A poco a poco, passato il primo momento d'euforia, le preoccupazioni e la noia s'insinuano nella loro spensierata felicità . Quando l'estate ed il denaro finiscono, Monica aspetta un bambino. Tornati a Stoccolma, Harry sposa la sua compagna e s'accinge ad affrontare come meglio può le nuove responsabilità  che gravano sulle sue spalle, ma la ragazza, insoddisfatta e delusa del nuovo stato, non esita a riallacciare un'antica relazione sentimentale. Harry non tarda ad accorgersene: fra i due i contrasti si moltiplicano sino alla frattura insanabile. Monica se ne andrà  verso il proprio destino mentre Harry terrà  presso di sé la piccina, nata dall'infelice amore: sarà  ormai l'unica sua ragione di vita.

Per ulteriori informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Fronte del Porto Filmclub 2008.

Fronte del Porto Filmclub 2008

Fronte del Porto Filmclub 2008

Gennaio - Marzo 2008

 


Riprende in gennaio l"€™attività  del Fronte del Porto Filmclub, in collaborazione con Promovies "€“ Scuola Permanente di Cinematografia di Padova, Cinema e Video Indipendente, ed il C.d.Q. 4 sud-est del Comune di Padova.
Dal 2005 il Fronte del Porto Filmclub è diventato il punto di riferimento degli appassionati di cinema in città  e del cinema libero.
Le proposte culturali infatti sono sempre all'€™insegna dell'€™originalità : opere inedite, film sperimentali, personali d"€™autore, retrospettive sulle principali tendenze della storia del cinema ed anteprime di film indipendenti italiani con la presenza degli stessi autori. Il programma si aprirà  nel nome di Charlie Chaplin, per proseguire poi con una Retrospettiva dedicata a Ingmar BERGMAN, una personale di Giuseppe Ferrara, tutto Tarkovskij, le "anteprime" del Fronte, e il nuovo cinema italiano.

Scarica il programma GENNAIO-MARZO 2008

 

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