Ed è subito sera

Ed è subito sera

Ciclo di incontri poetici

L'idea che sta alla base di questo ciclo di incontri è quella di portare la poesia all'ora che di solito si chiama 'l'ora dell'aperitivo'.
Gli incontri sono curati da Giovanni Sato che così descrive la Rassegna: E' un incontro informale pur essendo programmato nei particolari, dove c'è il Poeta che legge il Poeta, il critico letterario che parla di un certo poeta scento appositamente e ancora il Poeta noto , meno noto o inedito che declama le sue poesie. E chi arriva può decidere di continuare a leggere il giornale, passare senza fermarsi, uscire perchè non interessato alla poesia o fermarsi ed ascoltare il verso che scivola nella sera ed entra nell'animo.

A cura di Giovanni Sato

Programma
Inzio incontri: ore 18.30

Mercoledì 15 febbraio
Salvatore Quasimodo – intervento di Luciano Nanni
Letture : Elisabetta De Gasperi

Mercoledì 1 Marzo
Alessandro Cabianca ‘ Poeta legge Poeta’
Letture: Elisabetta De Gasperi

Mercoledì 15 Marzo
Gruppo Letterario Formica Nera
Letture: Barbara Giovannelli

Mercoledì 29 Marzo
Poesie dell’età Augustea nel Bimillenario della morte di Tito Livio
Daniela Mazzon
Letture: Les Etoiles Errantes

Mercoledì 24 maggio
Tradurre è un po' tradire poiché lasciamo un po' di noi stessi in ogni luogo ad ogni istante
Daniela Mazzon

Mercoledì 7 giugno
Incontro sul tema Moby Dick, il mito della Balena Bianca
Luciano Nanni illustrerà l’opera narrativa di Herman Melville
Il Professor D’Urso leggerà alcuni brani nell’originale inglese con traduzione in italiano

Mercoledì 13 settembre
Dialogo sulla poesia e sulle poetiche
A cura di Giovanni Sato e Alessandro Cabianca
Interventi di Luciano Nanni, Laura Rodighiero, Stefano Valentini, Giuseppe Niquetti

Informazioni
Ingresso libero

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
Tel 049 8204529
donolatol@comune.padova.it
 

Boccioni atto primo

Boccioni atto primo

Pene dell’anima e la vocazione giovanile per la scrittura

Volume a cura di Virginia Baradel
Edizioni Il Poligrafo

Introduce Fiorenza Scarpa
Intervengono:
Virginia Baradel, storica dell’arte
Franca Munari, psicoanalista, Società Psicoanalitica Italiana

Indiscusso protagonista e fervido tribuno dell’arte futurista, Umberto Boccioni manifestava già negli anni dell’adolescenza, trascorsi tra Padova e Catania, quel suo destino di eccezionalità, coltivando propositi letterari. Una vocazione che si traduce in scritti  pervasi dalle percezioni che agitavano il suo animo. Tra i vari componimenti poetici e narrativi, si distingue il racconto Pene dell’anima, che tratta della consunzione e del suicidio d’amore di una giovane donna. Una visione fosca e crepuscolare si accompagna  a una scrittura che rivela il linguaggio di un giovane avvertito, spinto da un’incessante lavorio mentale a inoltrarsi nella complessità che caratterizza i temi della bellezza, dell’amore e della morte. Tra le maglie di un patetismo di maniera è possibile intravedere alcune anticipazioni che riaffioreranno nei primi anni milanesi quando, in quella tumultuosa temperie artistica, Boccioni si confronterà  con simbolismo ed espressionismo, facendo emergere, come scrive Maurizio Calvesi, quell’«oscuro sentimento della morte  che ne insidiava la stessa vitalità generosa».

Virginia Baradel è critica e storica dell’arte  del Novecento. Ha collaborato con varie istituzioni veneziane e padovane, in particolare con la Fondazione Scientifica Querini Stampalia e i Musei Civici di Padova. Ha condotto studi e curato mostre su vari temi del Novecento: dal “Premio Marzotto di Pittura 1954-1968”, ad “Artisti ed arazzi del ’900”, a “La grande svolta. Viaggio in Italia negli anni Sessanta”, a “Novecento privato. Arte italiana con vista su Padova”, dove ha presentato pittori e scultori coinvolti nel cantiere universitario novecentista. Numerosi gli artisti di cui si è occupata con progetti mirati: da Felice Carena, a Italo Valenti, a Giulio Paolini.  Si è interessata in modo particolare all’arte padovana del secolo scorso: suoi i contributi sulla pittura a Padova nei volumi della collana Electa “La pittura nel Veneto. Il Novecento”. Gli studi  sul primo Novecento hanno fornito nuove conoscenze sugli anni patavini di Umberto Boccioni, Ugo Valeri  e Felice Casorati. Ha collaborato con le riviste  «Tema celeste», «Op. Cit.» e «Venezia Arti».  Collabora alla pagina di cultura dei Quotidiani Finegil Gruppo Espresso.

Informazioni
Ingresso libero

Il Poligrafo casa editrice
Tel. 049 8360887
casaeditrice@poligrafo.it - www.poligrafo.it

NADIA CARGNELLI

NADIA CARGNELLI

NC non classificabile

Inaugurazione: 15 marzo 2017, ore 18.00

Pieghevole invito

La mostra antologica illustra, con una selezione di opere dal 1989 al 2017, il percorso di ricerca e sperimentazione visivo/comunicativa di Nadia Cargnelli che, svincolata da condizionamenti di mercato, da correnti e mode artistiche, e perciò non classificabile, già nel 1998 ha realizzato quadri in tre dimensioni seguendo solamente il suo intimo bisogno di dar corpo al mondo psichico, anche inconscio, ed emotivo.

Partita dalla rappresentazione con tecniche tradizionali, è poi giunta ad interpretare sia il mondo visibile sia quello interiore con una pittura tridimensionale, ottenuta modellando la tela del quadro, dove il volume e il colore si fondono in opere che trovano nella conquista dello spazio un particolare valore, non solo simbolico, di concretezza, corporeità, tangibilità.
Nel corso degli anni le sue tele tridimensionali si affrancano sempre più frequentemente dal telaio per assumere l’autonomia della scultura a tutto tondo fino ad arrivare ad opere-oggetto che l’artista realizza analizzando tematiche universali.
Nadia Cargnelli esprime il proprio punto di vista sul valore del passato e della speranza nel futuro, rileva criticamente come la società si pone nei confronti della diversità e come sia condizionata a valutare maggiormente l’apparenza rispetto l’interiorità delle persone, esamina i temi dell’abbandono (o morte), dei ricordi e dei legami.

Nadia Cargnelli, nata a Trieste, ha vissuto a Mestre fino al suo trasferimento a Padova nel 1988.
Diplomata Maestra d’Arte a Venezia nel corso Architettura e Costruzioni per oltre trent’anni ha insegnato Educazione Artistica. Ha dipinto su stoffa, vetri e specchi, creato abiti e originali bijou, realizzato complementi d’arredo e lampade ed ha espresso la sua creatività occupandosi anche di progettazione e arredamento d’interni oltre che scrivere poesie e brevi racconti.
Espone in collettive e personali dal 1998.

Informazioni
Ingresso libero

Orario: 9.30-12.30 / 14-18 Chiuso i lunedì non festivi

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
Tel. 049 8204553
ghiraldinir@comune.padova.it
cargnelli.nadia@alice.it
www.cargnellinadia.com

Alberto Cristini

Alberto Cristini

Ignoti destini

Alberto Cristini, pittore e scultore e Marco Ferraro, scrittore, affrontano il tema dell'ignoto tramite le loro opere.
I quadri, esposti su due piani, con la bellezza di colori vitali e la poesia scolpita nella forma umana.
Le poesie e i racconti degli artisti, si propongono nella loro forza vitale per esprimere quanto l'uomo e la natura siano complementari nel reciproco rispetto.

Informazioni
Orario galleria 16 – 19.20, chiuso festivi
Tel 389 8949505
www.assartepadova.it
assartepadova@libero.it

I valori che non muoiono 2017

I valori che non muoiono 2017

La giustizia è sogno

La rassegna I Valori che non muoiono, promossa dal Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche, su progetto culturale della Società Dante Alighieri, rappresenta, all’interno delle iniziative culturali della città, una tradizione consolidata da oltre un decennio di attività. Ciascun incontro nasce a margine di una figura, un tema o un’immagine, scelti tra le possibilità innumerevoli che ogni canto dantesco può evocare, suggerire o ricordare. Per ripercorrerne poi il motivo all’interno della storia della cultura, secondo un gioco di specchi o di rimandi che giunge fino a noi.

Il ciclo del 2017 è dedicato ad un tema, la giustizia, tanto universale quanto complesso, perennemente giocato sul filo sottile di un'alterità tesa tra norma e coscienza, tra sentimento e diritto positivo,  rispetto al quale  rappresenta, forse, prima che un’acquisizione un orizzonte di senso, una tensione dell’anima, irrinunciabile quanto, spesso, inappagata. Perché, se codificata in regole e norme, non ne attesta che una dolorosa, incessante insufficienza. Senza cessare, per questo, di rappresentare il difficile, umanissimo punto di equilibrio tra l’equità e la vendetta, tra la pietà e la verità. Tra l’esercizio meccanico del diritto e le infinite sfumature del comportamento umano.

Conferenze a cura di Maristella Mazzocca, Presidente dell'Associazione Dante Alighieri-Comitato di Padova.

Programma
Inizio conferenze: ore 18.00

Mercoledì 1 marzo
La Legge, La Verità e la Grazia

“...Io non Enea, non Paulo sono,
me degno a ciò né io né altri 'l crede”
(If., 2, vv. 32-33)
Intervengono
Andrea Albertin, Facoltà teologica del Triveneto
Giuseppe Zaccaria, Università di Padova

Mercoledì 8 marzo
Un irrinunciabile amore

“...O tu del ciel, perchè mi privi?
Tu te ne porti di costui l'etterno
per una lagrimetta ch'el mi toglie...”

(Pg., 5, vv 105-108)
Intervengono:
Caterina Barone, Università di Padova
Alessandra Petrina, Università di Padova
Conduce Maristella Mazzocca

Mercoledì 15 marzo
L'angelica giustizia
“...fa, fa che le ginocchia cali.
Ecco l'angel di Dio: piega le mani
ormai vedrai di sì fatti officiali”

(Pg. 2, vv 28-30)
Intervengono:
Sergia Jessi Ferro, Corriere della Sera
Martino Della Valle, Università di Padova
Conduce Maristella Mazzocca

Mercoledi 22 marzo
La Vendetta e il Diritto

"Giustizia mosse il mo alto fattore” (If., 3, v. 4)
Intervengono:
Enrico Berti, Accademia dei Lincei
Francesco Cavalla, Università di Padova
Conduce Maristella Mazzocca

Mercoledi 29 marzo
La solitudine dell'assassino

"...Se così fosse, in voi fora distrutto
libero arbitrio, e non fora giustizia
per ben letizia, e per male aver lutto”
(Pg., 16,vv. 70-72)
Interviene:
Andrea Molesini, Univerità di Padova
Conduce Maristella Mazzocca

Informazioni

Ingresso libero
Agli studenti sarà rilasciato un attestato di partecipazione utile per il credito formativo.

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
tel. 049 8204529 - cell. 348 1072540
donolatol@comune.padova.it
dantealighieripadova@gmail.com

Filosofia come terapia 2017

Filosofia come terapia 2017

XXII edizione

Programma

La Rassegna  "Filosofia come Terapia" nasce più vent'anni fa da un'idea di Giuliano Pisani ed è un progetto realizzato dalla Delegazione di Padova dell'Associazione Italiana di Cultura Classica.
Filosofia come terapia, come esercizio dello spirito e della mente, come educazione all'umanità, all'equilibrio e alla saggezza, come disciplina degli affetti. Filosofi e pensatori comunicano riflessioni e pensieri a un folto pubblico interessato, specie di giovani.
Anche quest'anno il programma tocca momenti cruciali della storia del pensiero, in sintonia con l'assunto di fondo: l'attualità e l'urgenza di fare filosofia. La formula prevede la lettura e commento di passi di filosofi e scrittori per un totale di dieci incontri.

Inizio incontri: ore 18.00

21 febbraio
Adone Brandalise - Ortega y Gasset
28 febbraio
Enrico Berti - Equivoci nella storia della filosofia
7 marzo
Carlo Delle Donne - Platone
14 marzo
Giuliano Pisani - L'ignoranza
21 marzo
Emanuela Magno - Vasubandhu
28 marzo
Stefano Martini - Senofane
4 aprile
Giovanni Catapano - Anselmo d'Aosta
11 aprile
Vincenzo Milanesi - La nozione di tolleranza
18 aprile
Martino Dalla Valle - Carlo Michelstaedter
2 maggio
Maria Grazia Crepaldi - Basilio di Cesarea

Informazioni
Gli incontri sono aperti alla cittadinanza

Associazione Italiana di Cultura Classica-Delegazione di Padova
Tel. 049/8204529
marisaboschi@virgilio.it

Concerto di Primavera dei Solisti Veneti 2017

Concerto di Primavera dei Solisti Veneti 2017

In occasione della Festa della donna

Tradizionale e atteso Concerto di Primavera dei Solisti Veneti di Claudio Scimone, dedicato alla celebrazione della "Festa della donna", attraverso l'opera di donne compositrici e musiciste del passato e del presente. "I Solisti Veneti", diretti dal Maestro Claudio Scimone, eseguiranno le opere vincitrici del Concorso mondiale per una composizione destinata a "I Solisti Veneti" indetta dalla Fondazione Atkins Chiti "Donne in Musica". Le opere sono state selezionate fra oltre 140 di compositrici di 32 Paesi in base a una “chiamata” per le compositrici più eminenti di tutto il mondo fatta per il quinto anno consecutivo dalla Fondazione Atkins Chiti “Donne in musica” di Roma espressamente per esecuzione da parte de “I Solisti Veneti”.
L’originalità della formula e l’interesse delle opere in programma è tale da garantire il consueto successo di questa manifestazione che ha assunto negli anni importanza mondiale e che verrà registrata per diverse stazioni radio e televisive internazionali.

Programma

Jules MASSENET-Omaggio alla donna
Méditation da "Thaïs"
Solista Lucio DEGANI

Nancy VAN DE VATE-Omaggio alla carriera
Gema Java (Echi di Giava- 1984)

Daniela MASTRANDREA
La Sorgente (2016) - prima esecuzione assoluta della versione per archi e fiati

Maria Cristina DE SANTI
Poudre de perles per archi  (2017) - prima esecuzione assoluta

Kye MARSHALL
Fusions: Three  Movements for string orchestra (2017) - prima esecuzione assoluta

Paola BRINO
La Notte infinita (2017) - prima esecuzione assoluta

Sonja GROSSNER
Double Concerto per clarinetto trombone e percussioni - prima esecuzione in Italia
(Moderato – Brioso; Misterioso; Allegro Assai)
Solista: Lorenzo GUZZONI, clarinetto

Informazioni
Tel  049 666128
http://www.solistiveneti.it/
direzione@solistiveneti.it

PERCORSI INVERSI

PERCORSI INVERSI

Oreficeria e rivelazioni di sé

Inaugurazione: venerdì 3 marzo ore 18.00

Invito

Legno, plastica, rame, ottone, plexiglas, alluminio, cuoio, pelle, vetro e sassi: questi sono solo alcuni dei materiali poveri e umili che vengono utilizzati per creare oggetti di uso quotidiano, come una forchetta, un fermacarte o un vaso in rame smaltato. Sono materiali che la creatività degli artisti orafi ha trasformato in gioielli da indossare. E saranno proprio loro i protagonisti della Mostra Percorsi Inversi. Oreficeria e rivelazioni di sé, allestita dal 4 al 26 marzo 2017 nella prestigiosa sede dell’Oratorio di San Rocco, in cui tradizionalmente si svolgono le rassegne dedicate alla gioielleria contemporanea. L’esposizione è promossa e realizzata dal Comune di Padova – Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche, su progetto artistico di Oficinad'arte di Fernando Betto, artigiano orafo e artista, che da alcuni anni, all’interno della sua bottega, propone un percorso formativo nel settore dell’oreficeria.

La mostra, ideata da Fernando Betto e curata da Luisa Bazzanella Dal Piaz e Mirella Cisotto Nalon, racconta il percorso formativo di ventidue allievi attraverso una cinquantina di lavori, realizzati nel laboratorio orafo di Oficinad'arte, dove hanno imparato a "usare le mani" per lavorare materiali diversi, esplorando, interpretando e aprendo il proprio sguardo, in un continuo confronto tra loro, con il Maestro e ora anche con il pubblico.
La creatività di questa mostra è il perno su cui ruotano molti fattori: la persona con la sua vita, la formazione, i desideri sopiti, il laboratorio di oreficeria dove si impara ad operare, a trasformare con le mani e la capacità comunicativa del maestro nel trasmettere le tecniche, ma anche nel far affiorare abilità e potenzialità nascoste.
Percorsi Inversi è il risultato di un cammino, dove le persone sono consapevoli di affidare all’oggetto realizzato un proprio messaggio, rivelando sè stesse attraverso le loro creazioni, che raccontano storie ed emozioni.

Fernando Betto è un artigiano orafo e artista che ha sviluppato un personale percorso di ricerca dall’oreficeria classica a quella contemporanea, percorso originato da un bisogno di sperimentazione continua.
Fernando Betto, ideatore della mostra, sarà a disposione per accompagnare il pubblico lungo il percorso espositivo, il sabato pomeriggio e la domenica.

Informazioni
Ingresso libero

Orario 9.30 – 12.30, 15.30 – 19.00; Chiuso: i lunedì non festivi

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
tel. 049 8204563, 049 8753981
serviziomostre@comune.padova.it

Stabat Mater di F.J.Haydn

Stabat Mater di F.J.Haydn

Concerto di beneficienza "Combattiamo insieme l'autismo"

La musica classica ed un cast di professionisti internazionali si uniscono per un concerto speciale, nato per far conoscere “I Bambini del silenzio”, service dedicato alla patologia dell’autismo promosso dal  Lions Club Tito Livio, che ha tra i suoi soci il professor Giuseppe Cossu, uno dei massimi esperti di Neuropsicologia Infantile.

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Coro Città di Piazzola sul Brenta

Paolo Piana, Maestro del coro

Francesca Salvatorelli, soprano
Marta Moretto, contralto
Matteo Mezzaro, tenore
Roberto Scandiuzzi, basso

Andrea Albertin, direttore d'orchestra

Programma
Franz Joseph Haydn (1732-1809) - Stabat Mater

Sarà un concerto che va dritto al cuore e non a caso è stato scelto lo Stabat Mater, del compositore austriaco Franz Joseph Haydn (1732-1809), un imponente e meditativo oratorio diviso in 12 movimenti, orchestrato sulle parole della Sequenza del XIII sec. attribuita a Jacopone da Todi. A fare da cornice a questo capolavoro strumentale è la Chiesa di San Benedetto, che ospiterà l’Orchestra di Padova e del Veneto e il “Coro Città di Piazzola sul Brenta” diretto dal maestro Paolo Piana assieme ad artisti con una carriera internazionale.
Presteranno le loro voci il soprano Francesca Salvatorelli, il contralto Marta Moretto ed il tenore Matteo Mezzaro e il basso Roberto Scandiuzzi.
La bacchetta della direzione del concerto è stata affidata ad Andrea Albertin. 

Sarà l’occasione per godere di una serata di grande musica e conoscere le finalità del service dedicato all’autismo "I Bambini del silenzio". Questa patologia si manifesta nei primi anni di vita e si caratterizza con la mancanza di relazioni sociali ed affettive, difficoltà nel linguaggio ed una perdita di contatto con la realtà, costringendo il bambino all'isolamento. L’intero ricavato del Service andrà a sostenere l'acquisto di due macchine per l'esplorazione visiva e la registrazione cerebrale delle attività comunicative nei bambini con danno cerebrale.

Informazioni
info@matteomezzaro.it

Mericans

Mericans

Fotografie di Luca Bortolato

Inaugurazione: sabato 25 febbraio ore 18.00

La mostra personale del fotografo Luca Bortolato, dal titolo Mericans prosegue il ciclo di eventi culturali programmati nel 2017 presso gli spazi espositivi del Sottopasso della Stua.
L'esposizione, curata da Giorgia Volpin e organizzata dal Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche su progetto artistico dell'Associazione Kinima, propone alcune immagini della vasta produzione artistica di Luca Bortolato; sono immagini che silenziose e misteriose sembrano raccontare una storia.
Una storia che non può essere letta con precisione né chiaramente definita. Sognante, fiabesco e delicato, Bortolato costruisce i suoi lavori in modo quasi minimalista. Alcune immagini sembrano raccontare di un lungo viaggio, altre avvolgono lo spettatore in un momento di silenzio in cui tutt’intorno, il resto, il mondo, passa in secondo piano.
Le grandi architetture che compongono lo skyline newyorkese si fanno paesaggio urbano solenne, magniloquente e sottilmente inquietante, equivalente contemporaneo di quelle vedute naturali meravigliose e terribili care alla pittura romantica ottocentesca.
Le strade di New York pazientemente osservate, tanto quanto l’umanità che le attraversa, vengono ritratte e rielaborate secondo il suo stile intimista – contraddistinto da colori delicati e dalla grana un po’ sporca della pellicola – perfetto per sottolineare lo spaesamento e per ridimensionare la grandeur della metropoli.
Le grandi architetture che compongono lo skyline newyorkese si fanno paesaggio urbano solenne, magniloquente e sottilmente inquietante, equivalente contemporaneo di quelle vedute naturali meravigliose e terribili care alla pittura romantica ottocentesca.
Le strade di New York pazientemente osservate, tanto quanto l’umanità che le attraversa, vengono ritratte e rielaborate secondo il suo stile intimista – contraddistinto da colori delicati e dalla grana un po’ sporca della pellicola – perfetto per sottolineare lo spaesamento e per ridimensionare la grandeur della metropoli.

Luca Bortolato
Fotografo emergente, innamorato delle immagini da sempre, lavora esclusivamente su pellicola a colori. Gli ambiti principali della sua indagine sono il ritratto e la ricerca dell’identità. Dal 2010 espone i suoi lavori, ed ha partecipato a mostre di fotografia tra Berlino, Roma, Torino e Londra. Le sue fotografie – connotate visivamente da colori tenui -  sono una riflessione talvolta ironica, talvolta malinconica, sulla solitudine in tutte le sue declinazioni.

KINIMA-Associazione di Promozione Sociale
L'associazione KINIMA è un centro di sperimentazione e di formazione di altissima qualità e di grande attualità nell'ambito dell'immagine e della sua interpretazione nella società contemporanea; opera attraverso una serie di attività: corsi di fotografia, uscite fotografiche, visite guidate, camera oscura, prestito attrezzatura fotografica, prestito libri, progetti di stop motion, di time lapse, workshop, concorsi fotografici, performances, esposizioni, incontri con autori e altro ancora.
KINIMA si avvale di personaggi di spicco nella cultura delle immagini, professionisti nel campo e teorici di rilievo. Promuove lo sviluppo creativo della persona, la cultura informatica, con particolare attenzione al mondo Open Source.
Con il nuovo ciclo di Mostre che inaugura le attività del 2017, KINIMA coinvolge giovani talentuosi curatori e giovani artisti emergenti, per sottolineare lo spirito di autentica ricerca e sperimentazione che ha definito, in questi ultimi anni, il Sottopasso della Stua come polo di sperimentazione culturale e KINIMA  come una solida scommessa di ricerca sulla fotografia  per la città di Padova. 

Informazioni
Ingresso libero
Orario: 10-18

Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
Tel. 049 8204522
ferrettimp@comune.padova.it

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