Premio Prospettiva Danza Teatro 2021

Premio Prospettiva Danza Teatro 2021

XII edizione

Scadenza presentazione candidature: 10 maggio 2021
Nomina coreografo vincitore: 16-17 ottobre 2021

Dodicesima edizione del Premio Prospettiva Danza Teatro, promosso dal Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche del Comune di Padova con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Circuito Regionale Arteven e la direzione artistica di Laura Pulin, che ne è l’ideatrice. 

Obiettivo del Premio è la promozione della giovane coreografia contemporanea italiana ed europea. Rimangono invariati i requisiti di partecipazione al premio, che si rivolge ad autori di età compresa tra i 18 e i 40 anni, intenzionati a realizzare un progetto di danza contemporanea che porti in scena un gruppo di danzatori da 2 a 5 elementi. L’iniziativa vuole sostenere la ricerca e promuovere creatività e talento,offrendo la possibilità a coreografi residenti in Italia e in Europa di realizzare e presentare il proprio lavoro al pubblico. Con l’istituzione del Progetto/Premio, la città di Padova si riconferma come fucina dell’innovazione artistica e comunità aperta alla sperimentazione e alla ricerca.
Giuria
Vincitori precedenti edizioni

ISCRIZIONI
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Modulo di iscrizione ONLINE

Informazioni

COMUNE DI PADOVA - Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
tel. 049 8205624 - 5611
manifestazioni@comune.padova.it

ARTEVEN
tel. 041 5074711
danza@arteven.it
www.arteven.it

PROSPETTIVADANZATEATRO
cell. 347 7523160
info@prospettivadanzateatro.it
www.prospettivadanzateatro.it

Dialogo tra scienza e Fede

Dialogo tra scienza e Fede

Ciclo di incontri dell'Associazione ex Alunni Antonianum

Dialogo tra scienza e fede è il titolo dell’edizione 2021 del Corso di Cultura curato come di consueto dall’associazione ex Alunni dell'Antonianum di Padova.
In programma Cinque conferenze che si terranno quest'anno in modalità online e in streaming, i lunedì dal 15 febbraio al 15 marzo 2021, che affrontano l’argomento dal punto di vista filosofico, teologico e scientifico.

Le conferenze si terranno on-line su piattaforma Zoom collegandosi, alle 19 dei cinque lunedì, previa richiesta del link all’indirizzo mail info@exantonianum.com. Le conferenze saranno poi trasmesse in differita la domenica successiva alle ore 17.15 su Tele Chiara e in streaming sul sito degli ex alunni dell’Antonianum (www.exantonianum.com).

Ad aprire gli incontri lunedì 15 febbraio il filosofo Umberto Curi, emerito di Storia della Filosofia all’Università di Padova, che discuterà di Umanesimo tra ragione e fede; seguirà lunedì 22 febbraio Giuseppe Tanzella Nitti, ordinario di Teologia Fondamentale alla Pontificia Università della Santa Croce a Roma, che parlerà dei Recenti sviluppi nel dialogo tra scienza e religione. Piero Benvenuti, emerito di Astronomia e Astrofisica all’Università di Padova, lunedì 1° marzo analizzerà Le radici cosmologiche della laudato si’; mentre lunedì 8 marzo Piero Rafanelli, onorario di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Padova, tratterà de La bellezza nella scienza. Chiuderà il ciclo di incontri lunedì 15 marzo Giancarlo Pani sj, professore di Storia del Cristianesimo Università La Sapienza di Roma ed ex vicedirettore della rivista La Civiltà Cattolica, trattando di Scienza e fede nel dialogo tra Galilei e Bellarmino.

Rispetto a un passato un po’ tormentato, il rapporto tra scienza e fede è entrato in una fase più positiva e costruttiva ma, per quanto oggi molte difficoltà siano state superate e molte incomprensioni chiarite, è ancora pos­sibile cogliere nella mentalità comune un certo sospetto verso la scienza, da parte del mondo credente, e un forte disagio da parte del mondo scientifico ad accettare i punti di vista della fede. La scienza, grazie al ruolo insostituibile dell’intelligenza nella vita umana, è necessaria alla fede affinché non scada in integralismo o credulità; mentre la fede è necessaria alla scienza affinché questa sia cosciente dei propri limiti e, soprattutto, non perda di vista la visione antropocentrica e si metta al servizio dell’uomo.

Programma
Inizio incontri: ore 19.00

15 febbraio
Umberto Curi
Umanesimo tra ragione e fede

22 febbraio
Giuseppe Tanzella Nitti
 
Recenti sviluppi nel dialogo tra scienza e religione

1 marzo
Piero Benvenuti

Le radici cosmologiche della laudato si’

8 marzo
Piero Rafanelli

La bellezza nella scienza

15 marzo
Giancarlo Pani sj

Scienza e fede nel dialogo tra Galilei e Bellarmino

Informazioni
Le conferenze si terranno on-line su piattaforma Zoom collegandosi, alle 19 dei cinque lunedì, previa richiesta del link all’indirizzo mail info@exantonianum.com.
Le conferenze saranno poi trasmesse in differita la domenica successiva alle ore 17.15 su Tele Chiara e in streaming sul sito degli ex alunni dell’Antonianum (www.exantonianum.com).
www.exantonianum.com

Museo della Padova Ebraica

Museo della Padova Ebraica

Ciclo di eventi 2021

Il Museo della Padova Ebraica è dedicato alla tradizione e alla cultura ebraiche, da secoli fortemente connesse con la storia e la vita della città. A volerlo fortemente è stata la Comunità ebraica padovana, con l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibile alla cittadinanza e ai turisti un luogo particolarmente significativo e ricco di cultura. Simbolica la scelta della sede: si colloca infatti nel “ghetto” in pieno centro storico, all’interno dell’ex Sinagoga tedesca, bruciata nel 1943 per mano fascista e poi restaurata alla fine degli anni Novanta.

Nel museo sono raccolti oggetti della tradizione ebraica provenienti dalla collezione della Comunità padovana e di donatori privati, esposti a rotazione; tra questi spiccano alcuni contratti matrimoniali, candelabri, porta spezie, corone, testi di preghiera, spartiti musicali e molto altro.

Il Museo della Padova Ebraica è quindi un prezioso nuovo spazio della città a disposizione dei cittadini e dei turisti che qui, oltre ad una serie di oggetti unici e dal grande valore storico e culturale, troveranno soprattutto un omaggio alle personalità più eminenti, la vera ricchezza della comunità ebraica padovana nel corso dei secoli, per mezzo di una proiezione mappata sulla parete.

Anche per il 2021 il Museo della Padova Ebraica propone visite guidate alla Sinagoga e all’antico cimitero ebraico di via Wiel, oltre ad itinerari ed eventi culturali diversi.

In particolare, dopo le chiusure, per l'emergenza covid, di tutti i luoghi di cultura, da lunedì 1 febbraio saranno nuovamente aperti al pubblico: il Museo della Padova Ebraica, la Sinagoga Italiana, Cimiteri ebraici e la mostra temporanea “Una luce dirada l’oscurità”, mostra per la quale è prevista una visita guidata ogni giovedì.

Sarà possibile visitare tutti i siti, finalmente in presenza, su richiesta e prenotando all’indirizzo mail del museo (museo@padovaebraica.it).

MOSTRE
Una luce dirada l'oscurità
29 ottobre 2020 - 30 maggio 2021

La novità di questa esposizione temporanea consiste nel presentare Chanukkà, una ricorrenza che si celebra da secoli, attraverso lampade, realizzate da artisti contemporanei come oggetti di design che raccontano di una tradizione millenaria.
La rilettura in chiave contemporanea di una tradizione millenaria coinvolge ogni tipo di visitatore. L’unicità degli oggetti esposti incuriosisce e permetterà di apprezzare la novità del racconto del miracolo di Chanukkà; il design delle lampade avvicinerà i visitatori per la sua bellezza e attualità di realizzazione e offrirà l’occasione di un maggiore approfondimento culturale.
L’esposizione promuove la pubblica diffusione del Museo, che attraverso la presenza delle lampade di Chanukkà in luoghi simbolo della città quali: il Palazzo della Ragione, il Cortile Pensile di Palazzo Moroni, il Cortile nuovo dell’Università, il Chiostro del Generale alla Basilica del Santo e il Salone dei Vescovi al Museo Diocesano.
Ecco la MAPPA dei luoghi dove saranno esposte le lampade in città.
Le lampade in esposizione provengono dalla collezione, di proprietà della Fondazione Arte Storia e cultura ebraica di Casale Monferrato, una raccolta unica al mondo che conta oggi più di 250 chanukkiot (lampade a 9 bracci tipiche della tradizione ebraica ) donate e create dai più grandi artisti italiani ed europei i quali hanno reinterpretato questo particolare tipo di candelabro. Esso può avere forme diversissime ma è sempre composto da 8 lumi più uno, shammash, che viene utilizzato per accendere tutti gli altri.
Molti pezzi sono già stati al centro di importanti eventi culturali in Italia ed Europa.
A Padova saranno in esposizione 20 lampade proprio per rappresentare metaforicamente l’importanza delle luci nel momento dell’anno di maggior buio e in un momento di grande difficoltà che ci troviamo ad affrontare a causa degli effetti dell’epidemia.
La visita guidata, ogni giovedì, richiede la prenotazione obbligatoria inviando una mail a: museo@padovaebraica.it
Costo 10€ comprensivo di biglietto di ingresso al Museo e alla Sinagoga e visita guidata alla mostra.
E’ richiesta la prenotazione tramite e-mail padovaebraica@coopculture.it o chiamando lo 049 661267 in orario di apertura del Museo.

EVENTI DIVERSI
Brunch al Museo della Padova Ebraica
25 luglio, 12 e 19 settembre 2021, ore 10.00

Mattinata al Museo per un appuntamento che unisce la degustazione alla cultura ebraica.
Si comincia con la visita alla Sinagoga per poi proseguire con la visita al Museo.
Al termine del tour guidato, un brunch vi farà conoscere le regole alimentari ebraiche e degustare vino e finger food Kasher. Sarà l’occasione per conoscere la dieta e l’attenzione al cibo tipiche della cultura ebraica e come queste coincidano con le più innovative teorie sull’alimentazione.
È necessaria la prenotazione scrivendo una e-mail all’indirizzo: museo@padovaebraica.it o chiamando lo 049 661267 dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16
Il costo per la visita alla Sinagoga, al Museo, e per il Brunch  è di 25 €. Non ci sono riduzioni, il biglietto è gratuito per i bambini fino a 5 anni.
L’evento ha come punto d’incontro il Museo in via delle Piazze 26 alle ore 10.00, per una durata totale di un’ora e mezza.

Informazioni
Tel. 049 661267 in orario apertura museo
Tel. 041 5240119 (dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 16,00)
museo@padovaebraica.it

Altroverso

Altroverso

Fotografie di Sara Tramarin

ALTROVERSO è un progetto fotografico che nasce dall'esigenza interiore di descrivere un momento storico confuso, fatto di allontanamento e isolamento, ma che ci riconduce ad un obbligatorio ritorno all'essenzialità.
Foto scattate in momenti di vita diversi che unite, creano un'illusione quasi surreale, ma con un significato molto concreto. I racconti visivi proposti dalla fotografa e graficdesigner Sara Tramarin sono un mix tra realismo e fantasia e accompagnano l'osservatore ad andare oltre la prima impressione, un viaggio attraverso ogni angolo dell'immagine per percepire la fusione e comprenderne “l'altro verso”.

L'immagine simbolo della mostra si intitola Reticolato dell'Anima e racconta la visione di un corpo di donna con una corazza di ferro, che altro non è che una rete sottile che lascia intravedere uno spazio aperto, un mondo interno di colore e rinascita. Oltre al contatto solitario, il desiderio di evasione e il tempo senza freni, è presente il tema della terra che trema e un brivido sul pianeta da noi consumato. Le immagini offrono una nuova visione del mondo acquatico e del cielo, dei palazzi e delle leggi umane spostando lo sguardo fuori dalla grande bolla in cui ci siamo nascosti.

Sara Tramarin Graphic Designer, Fotografa e Art-Counsellor è specializzata nel settore moda, design e arte. Conduce corsi di formazione di grafica, photoediting e fotografia. E' socia dell'associazione culturale Fantalica dal 2016 e dal 2019 collabora con l'associazione per la realizzazione di progetti fotografici e per percorsi di avvicinamento alle tecniche fotografiche. Il giorno 5 febbraio 2021 alle ore 21.00 in diretta sulla pagina Facebook Associazione Culturale Fantalica è prevista l'inaugurazione dell'esposizione a cura della vicepresidente dell'associazione Roberta Rigato e con la fotografa Sara Tramarin.

Il video di presentazione della mostra sarà visibile sulla pagina Youtube dell'associazione Fantalica a partire dall'8 febbraio 2021.

Informazioni
L'esposizione ALTROVERSO è visitabile gratuitamente presso la sede dell'associazione culturale Fantalica APS in via Giovanni Gradenigo 10, 35131 Padova dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 15.00 e dalle 16.00 alle 20.00 dal 5 febbraio 2021 al 16 aprile 2021, nel rispetto dei protocolli di contenimento dell'emergenza COVID-19.

segreteria: lun-ven 10.00-14.00/16.00-20.00
mail fantalica@fantalica.com
Tel. e Cell. 3483502269/0492104096

 

Le regole dell'adolescenza

Le regole dell'adolescenza

Evento in streaming

Quali sono le regole esplicite, ma soprattutto implicite che seguiamo, nel nostro modo di parlare, nei luoghi che frequentiamo, nelle nostre scelte, nelle nostre relazioni? Da quando sono entrate in vigore? Potranno cambiare in futuro? 

Le regole dell’adolescenza, la nuova produzione digitale del Teatro Stabile del Veneto diretta da Lorenzo Maragoni e interpretata dai 10 attori della Compagnia Giovani, che giovedì 4 febbraio debutta in streaming sulla piattaforma Backstage, prende spunto da queste domande per indagare il nostro rapporto con le regole, in particolare con quelle non scritte e interiorizzate.

In scena uno spazio quasi vuoto, abitato da pochi oggetti concreti (un banco, una sedia, una lavagna) e da attori e attrici creativi, curiosi, intimi, che a partire dal lavoro sul proprio vissuto e dalla condivisione delle proprie regole, hanno seguito un lungo periodo di creazione, attraverso gli strumenti della scrittura di scena, dell’auto-drammaturgia, del racconto di sé e del processo artistico condiviso, dando luogo a uno spettacolo profondamente corale, come l’adolescenza spudorato e pudico, apparentemente semplice e amichevole, ma al tempo stesso stratificato e affilato.

Lo spettacolo è frutto di una drammaturgia condivisa tra attori e regista e basata sull’omonimo testo di Michele Ruol: partendo dal lavoro sul proprio vissuto e dalla condivisione delle proprie “regole” gli attori e le attrici della Compagnia Giovani, progetto inserito nell’ambito del Modello Veneto Te.S.eO. – Teatro Scuola e Occupazione nato dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto con la partnership di Accademia Teatrale Veneta, hanno seguito un lungo periodo di creazione, utilizzando gli strumenti della scrittura di scena, dell’auto-drammaturgia, del racconto di sé e del processo artistico condiviso.

L’esito è uno spettacolo profondamente corale, spudorato e pudico come l’adolescenza, apparentemente semplice e amichevole, ma al tempo stesso stratificato e affilato. Un’occasione per osservare l’adolescenza come età-laboratorio della vita in cui si sperimenta con la propria libertà e mancanza di libertà. 

La produzione per il web nasce dallo spettacolo teatrale che avrebbe dovuto debuttare dal vivo come progetto speciale rivolto alle scuole.

Informazioni

Evento trasmesso in streaming online  sulla piattaforma Backstage del Teatro Stabile del Veneto

Teatro Verdi
Tel. 049 8777011 - Biglietteria Tel. 049 87770213
info.teatroverdi@teatrostabileveneto.it

Asintomatico. Una storia di starnuti, tamponi e droni

Asintomatico. Una storia di starnuti, tamponi e droni

Evento in streaming

Dalla fantasia di Gian Luca Zoccatelli, musicista eclettico costretto a casa davanti al computer come tanti, durante il periodo del lockdown è nata una canzone, dal titolo Asintomatico, una storia di starnuti, tamponi e droni, su testo di Nicola Negro, pronta ad essere lanciata su YouTube per essere ascoltata dal pubblico del web (per ascoltare la canzone su youtube: https://youtu.be/YZEfguZMXtc).

Gian Luca Zoccatelli, veronese di nascita, padovano di adozione, classe 1974, è un musicista poliedrico, di formazione classica, diplomato prima in flauto e poi in canto lirico, avvicinantosi poi alla composizione ed alla didattica musicale. Passando attraverso generi musicali diversi, dall’opera barocca, al jazz e al pop, Gian-Luca Zoccatelli è approdato al mondo della musica per la radio, la tv ed il web.

Insieme ad altri compositori tra cui il fratello Virginio Zoccatelli ha partecipato con le sue musiche ai progetti discografici: “Orchestral movements” (2011), “Jeux et paysages” (2012) e “Landscapes” (2013) e altri brani funk e blues ad altri generi musicali. Tutti questi progetti sono stati editi da Edizioni Rai, Rai pubblicità e dall’etichetta GDM andando a formare insieme ad altri progetti di altri compositori una specie di “banca dati” utilizzata regolarmente dai registri delle trasmissioni radio-televisive o delle pubblicità.

I brani di Gian-Luca Zoccatelli si possono sentire nella trasmissione Grazie dei fiori di Radiodue, sono stati utilizzati a BallaròSereno variabileLa storia siamo noi, Linea verde orizzonti, Linea verde Kilimangiaro, Di Martedì (La7), e, recentemente, nelle trasmissioni  Soliti ignoti, Unomattina, Porta a porta.

Per seguire Gian-Luca Zoccatelli
sito web: https://bit.ly/2MEZR7c
sui social:
YouTube: https://bit.ly/3cvZNkY
Spotify: https://spoti.fi/2MGQsw2
YouTube Music: https://bit.ly/3pHAhNm
Deezer: https://bit.ly/3pQgTha

Informazioni
Evento trasmesso in streaming online 
 sulla piattaforma youtube https://youtu.be/YZEfguZMXtc

Ufficio Stampa
Studio Pierrepi di Alessandra Canella
ufficiostampa@studiopierrepi.it
www.studiopierrepi.it

I Macchiaioli

I Macchiaioli

Capolavori dell'Italia che risorge

ATTENZIONE
La mostra I Macchaioli Capolavori dell'Italia che risorge ha riaperto al pubblico e prorogato la chiusura al 30 giugno 2021: biglietti online: QUI

In esposizione a Palazzo Zabarella oltre cento capolavori a testimoniare il mondo fortemente emotivo dei Macchiaioli, un mondo la cui essenza racconta dei valori dell’uomodell’uomo eroico e instancabile, della sua forza e del suo coraggio, della sua voglia di ripartire giorno dopo giorno a dispetto di qualsiasi difficoltà. 

Spiriti indipendenti e rivoluzionari, caldi di fervore patriottico e saldi negli affetti, i Macchiaioli dipingevano ciò che il “vero”offriva ai loro occhi,  cogliendo le emozioni e i valori dell’uomo in ogni singolo momento di vita quotidiana, in ogni sorriso o fatica umana, in ogni paesaggio e natura incontaminata. Il Caffè Michelangiolo a Firenze era l'epicentro delle loro idee, delle loro battaglie per l’affermazione di una nuova estetica che mettesse l’uomo, la realtà e la natura al centro. 

Pieno di sogni ed emozioni vitali, forte di un’anima potente e vera che da sempre contrasta la morte, anche l’uomo di oggi è un uomo “macchiaiolo”, che sa cogliere la vita in modo pieno, totale e profondamente eroico. Le pescivendole di Signorini, il merciaio di La Spezia, l’erbaiola di Fattori, le signore al sole di Cabianca, le bambine che fanno le signore di Lega, la gente al mercato di via del Fuoco, le madri raggianti e piene di vita di Banti, i bambini colti nel sonno, la donna che legge il giornale di Adriano Cecioni: sono i protagonisti delle splendide opere in esposizione a Palazzo Zabarella fino al 18 aprile 2021.

I Macchiaioli già nell’800 seppero vedere oltre, il loro sentire profondo e umano è esaltazione di ogni singolo attimo di vita quotidianaAnticiparono Monet, van Gogh, Gauguin…nel loro modo di rappresentare ed esaltare la relazione umana in tutto il suo reale valore, in tutto il suo “eroismo”.

Il termine Macchiaioli fu utilizzato dalla Gazzetta del Popolo per la prima volta nel 1862 in occasione di un'esposizione fiorentina. In realtà l'espressione fu coniata dal giornalista in senso denigratorio, ma i pittori oggetto della definizione decisero da allora in poi di adottare tale termine come identificativo del loro gruppo.

Mostra a cura di Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca.

ATTENZIONE
La mostra I Macchaioli Capolavori dell'Italia che risorge riapre al pubblico a partire dal 2 febbraio 2021: biglietti online: QUI

Info
È consigliabile giungere alla mostra avendo già prenotato giorno e fascia oraria d’ingresso.
Le prenotazioni si possono effettuare al call center 049 8753100 oppure sul sito www.zabarella.it

Modalità di visita

Orari di apertura
Martedi, mercoledi, giovedi 10:00 - 18:00; venerdì 10:00 - 19:00; sabato, domenica e festivi chiuso

Fondazione Bano
via degli Zabarella, 14
35121 Padova, Italy

tel. +39 049 8753100
fax. +39 049 8752959
www.zabarella.it

 

A ritmo di Dante. Primo episodio "Paradise"

A ritmo di Dante. Primo episodio "Paradise"

Evento in streaming

Sette cortometraggi per dialogare con Dante e esplorare posti e passaggi meno noti della Divina Commedia. È l’intento della web serie teatrale A ritmo di Dante, realizzata dagli allievi del terzo anno dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni – parte del Modello Veneto TeSeO, nato dall’accordo di programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto in partnership con Accademia Teatrale Veneta – e curata da Paola Bigatto, in onda a partire da venerdì 29 gennaio alle 18.00 sulla piattaforma digitale Backstage del Teatro Stabile del Veneto, con il primo episodio Paradise.

Questo primo episodio ripercorre l’immaginario dantesco attraverso i luoghi del Paradiso: danze sfrenate, luci, la guida di Giustiniano e Tommaso d’Aquino, il tutto accompagnato dalla figura di Beatrice, con una rilettura dei canti VII, X, XI del Paradiso.

A cura di: Paola Bigatto
con: Marinella Melegari, Miriam Tartaglia e la partecipazione di Chiara Pellegrin
Animazione video e ambienti sonori a cura di: Marinella Melegari
Progetto video a cura di: Serena Pea e Michele Tonicello
Fotografia e riprese video: Serena Pea e Paolo Roberto Santo
Montaggio: Francesca Cutropia e Serena Pea
Sound design: Giovanni Frison
Costumi: Lauretta Salvagnin

Informazioni

Evento trasmesso in streaming online  sulla piattaforma Backstage del Teatro Stabile del Veneto

Teatro Verdi
Tel. 049 8777011 - Biglietteria Tel. 049 87770213
info.teatroverdi@teatrostabileveneto.it

Nessuno disse nulla - Voce e suoni dalla Shoah

Nessuno disse nulla - Voce e suoni dalla Shoah

Giorno della Memoria 2021

“Nessuno disse nulla”:
la paura delle conseguenze di dire un “no” basta a giustificare il silenzio?
Uno spettacolo che parla all’anima di ognuno di noi, nell’oggi.

Lo spettacolo, creato da Daniele Nigris (Università di Padova - per scelta dei testi, recitazione e regia) con Adolfo Locci (Rabbino Capo di Padova - per la scelta dei brani musicali) parte dalla memoria di ciò che è stato, e che è incancellabile.
Ma vuole offrire, in un percorso tracciato da alcuni dei maggiori poeti e musicisti ebrei e non solo ebrei del ‘900, spunti di riflessione sui temi del dolore, della rinascita, della responsabilità individuale.

L'evento potrà essere seguito esclusivamente in diretta streaming collegandosi a: http://www.gabinettodiletturapd.it/giorno-della-memoria-2021

Informazioni
padovaebraica@coopculture.it

Fino a quando la mia stella brillerà – Storia di Liliana Segre

Fino a quando la mia stella brillerà – Storia di Liliana Segre

Evento in streaming

Nei campi di sterminio rimasi sola, e non rividi più mio padre.
Chi è stato ad Auschwitz ha sentito per anni l'odore di carne bruciata: non te lo togli più di dosso.
E poi rimani sempre quel numero.
Liliana Segre

Fino a quando la mia stella brillerà è un monologo tratto dall’omonimo libro di Liliana Segre e Daniela Palumbo e interpretato da Margherita Mannino per la regia di Lorenzo Maragoni.

Il testo racconta di un’infanzia felice e spensierata, quella di Liliana bambina, di un’adolescenza stravolta, di un viaggio al limite della sopravvivenza e di una prigionia che si fatica ad immaginare. Di un ritorno, difficile, faticoso e di un amore, infine, che fa rinascere.

Deportata ad Auschwitz all’età di tredici anni e liberata dopo un anno e mezzo di prigionia, la vita della Senatrice della Repubblica e testimone della Shoah, Liliana Segre viene raccontata da Margherita Mannino attraverso un monologo pensato in modo specifico per essere fruibile anche da un pubblico giovane, dagli undici anni in su. Lo spettacolo diretto da Lorenzo Maragoni utilizza – come il romanzo – un linguaggio, immagini e descrizioni di pensieri e sensazioni filtrati dallo sguardo di Liliana giovane ragazza: come si può raccontare l’orrore della Shoah anche ai giovanissimi?
Ma ancora: come può essere che ragazzi e ragazze di quell’età quell’orrore lo abbiano vissuto?
Le due domande si intrecciano nel corpo dell’attrice, in parte narratrice e commentatrice della storia di vita di Liliana, in parte, a tratti, ospite discreta della sua persona, per attivare in forma doppia (dalla testimone all’attrice, dall’attrice al pubblico) il dispositivo più potente del teatro: l’immedesimazione.

Dalla difficoltà di discernere il bene e il male nel rapporto tra etica e legge scritta, allo sviluppo del concetto di identità personale e collettiva, alla presa di coscienza dell’importanza delle politiche di welfare e della tutela dello Stato verso i suoi cittadini attraverso un sistema di protezione e accoglienza.

La cultura resta l’unico strumento per combattere l’odio, la violenza, la discriminazione.

Informazioni

Evento trasmesso in streaming online  sulla piattaforma Backstage del Teatro Stabile del Veneto

Teatro Verdi
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