Tanjore, du temple à la scene.....

Tanjore, du temple à la scene.....

 

La scoperta delle radici millenarie dell'€™India con la danza bharata"€“nÍ¢tyam di Raghunath Manet (nella foto), per la prima volta in Italia con il suo lavoro, Tanjore, du temple Í  la scène..., già  acclamato in Europa. Lo spettacolo evoca il tempio di Tanjore nell'India del Sud, dove quotidianamente, sin dall'XI secolo e per tanti secoli a venire, più di 400 danzatori e danzatrici, e con loro 800 musicisti, si dedicarono ai rituali sacri attraverso la danza bharata"€“nÍ¢tyam.
Cadute nell'oblio dei tempi, quelle atmosfere rinascono nello spettacolo della Compagnia Raghunath Manet, nell'ambito del festival Prospettiva Danza Teatro.

Compagnie RagHunatH Manet
presenta
TANJORE, DU TEMPLE A LA SCENE...

coreografia e musica Raghunath Manet
Veena Raghunath Manet
percussioni indiane Ahmed Khan Latif
danzatrice Therese Merci

Il danzatore "€“ coreografo Raghunath Manet ci fa scoprire tutto un repertorio dimenticato di Tanjore: danze sontuose e composizioni liriche della regione del Tamil. Ricrea ed attualizza quest"€™arte millenaria di danza sacra e la trasmissione al maschile della danza cosmica di Shiva, il dio "€“ danzatore chiamato ancora Nataraja, il re della danza. Du temple Í  la scène...

Raghunath Manet
Originario di Pondichéry (antica colonia francese in India), questo ambasciatore delle arti tradizionali può sfoggiare una carriera di musicista e ballerino condotta con maestria.
Molto apprezzato per aver rinnovato e introdotto per la prima volta il concetto di coreografia nel "€œbharata nÍ¢tyam"€viene considerato, per questo motivo, uno dei migliori rappresentanti di questa arte millenaria, danza classica del Sud dell'€™India, e della "€œveena"€ (il più antico strumento classico del Sud dell'€™India). Definito "€œmiglior ballerino"€ di "€œbharata nÍ¢tyam"€ nel 1987, gli è stato conferito il titolo di "€œMaestro della danza"€ nel 1990, ed è stato salutato come "€œNureyev indiano"€ dalla stampa internazionale.
͈ stato avvicinato a questa arte dal venerabile maestro Sri Nathan, della scuola del tempio di Villenour, e ha approfondito la sua conoscenza della danza classica a Kalakshetra, la grande Accademia di danza e musica di Madras. In seguito ha studiato il repertorio tradizionale della danza con i grandi maestri garanti della tradizione, come Ram Gopal, straordinario ballerino indiano che, alla testa della propria compagnia, è stato il primo a far conoscere il "€œbharata nÍ¢tyam"€ in Occidente negli anni quaranta.

Domenica 19 aprile 2009, dalle 11 alle 14

SEMINARIO di danza indiana Bharata N͂tyam
a cura di RagHunath Manet


Nel corso del seminario verranno esplorati i due aspetti principali della danza Bharata NÍ¢tyam: Nritia, cioè la tecnica e Nriiya, ossia l"€™interpretazione emotiva attraverso i movimenti delle mani (mudras) e le espressioni del viso (abhnaya).
Il Bharata-Natyam è una danza solista, la sua tecnica, molto difficile, richiede lunghi anni di allenamento. Tutti i muscoli del corpo sono sollecitati, compresi quelli del viso, poichè l'arte dell'"abhinaya", cioè espressione delle emozioni e dei sentimenti, è la caratteristica essenziale di tutti gli stili di danza in India. Questa tecnica esige vigore e grazia, equilibrio e scioltezza dei movimenti, una grande resistenza fisica e un infallibile senso ritmico. I movimenti sono ampi e precisi, sempre simmetrici. Il vocabolario tecnico comprende dei salti, delle spaccate profonde, delle piroette e delle pose che richiedono un grande equilibrio.
Il Bharata NÍ¢tyam è uno stile di danza originario dei templi dell'€™India del Sud che vanta una tradizione di oltre tremila anni. Con la sua sofisticata grazia il Bharata NÍ¢tyam ha superato i confini dei templi indà¹, diffondendosi dall'€™India al resto del mondo. Ciò nonostante, la sua profonda religiosità , che si manifesta nella mistica identificazione della danzatrice con la divinità , non è andata perduta.

INFORMAZIONI
Il seminario è rivolto a danzatori ed è aperto ad un massimo di 35 iscritti.
La durata del seminario è di 3 ore consecutive: dalle 11 alle 14.
Costo di partecipazione: "‚€ 45,00.

Modalità  d"€™iscrizione e versamento della quota di partecipazione
L"€™iscrizione e il pagamento devono pervenire entro e non oltre il 14 aprile. Per iscriversi è necessario comunicare i propri dati anagrafici e fiscali (Nome, Cognome, data e luogo di nascita, residenza, codice fiscale e telefono di riferimento) chiamando il tel. 339 7898967 e inviando una e-mail all'€™indirizzo longo.simonetta@tiscali.it. Entro la stessa data i partecipanti devono procedere alla formalizzazione dell'€™iscrizione provvedendo al pagamento della quota di partecipazione secondo una delle seguenti modalità :
1) vaglia postale a favore di ARTE VEN da inviare all'€™indirizzo: via Querini n.10 "€“ 30172 Mestre (VE);
2) bonifico bancario a favore di ARTE VEN via Querini n.10 "€“ 30172 Mestre (VE) sul conto corrente della Cassa di
Risparmio di Venezia filiale 06020 Mestre IBAN IT32J0634502020100000008457. Causale obbligatoria: ISCRIZIONE "€œDANZA INDIANA"€ PADOVA SIG. (nome iscritto).

Al seminario il partecipante deve portare con sé la copia di attestazione dell'€™avvenuto pagamento.
Per eventuali dubbi o maggiori informazioni chiamare tel. 339 7898967.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009

Vita prigioniera

Vita prigioniera

Terzo appuntamento della Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

VITA PRIGIONIERA
di Riccardo Bellandi e Beatrice Schiros
da "Sembrano proprio come noi" di Daniela De Robert

con: Beatrice Schiros
Regia: Riccardo Bellandi

"€œVita prigioniera"€ è un monologo-inchiesta raccontato dall'€™attrice 38enne Beatrice Schiros, da anni a stretto contatto con il mondo delle carceri di Genova. L"€™attrice ha maturato la sua esperienza con il Teatro Stabile di Genova per poi lavorare a livello nazionale. Più che un testo teatrale è un"€™inchiesta che con il monologo parla della guerra contro il tempo, contro il dolore, la solitudine, la disperazione ma anche la speranza"€. Non è solo uno spettacolo teatrale ma una vera e propria inchiesta su un mondo troppo spesso dimenticato e passato sotto silenzio, un mondo di cui si sa poco e di cui poco forse si vuole sapere.
Infatti, il monologo è tratto dal libro di Daniela De Robert, "Sembrano proprio come noi", uno straordinario reportage sull'universo carcerario italiano. Con acutezza, humour e profonda umanità , Daniela de Robert ricostruisce e svela la quotidianità  di una delle principali istituzioni totali del nostro paese, il carcere romano di Rebibbia. Scegliendo la via morbida di una narrazione attenta ai dettagli, agli effetti all'apparenza minori di un sistema di regole che postula la cancellazione dell'individualità  e l'infantilizzazione dei detenuti, l'autrice racconta la vita in carcere "dall'interno", con un linguaggio mimetico, paradossale, sensibile alle profonde alterazioni spazio-temporali provocate dalla prigionia.

"€œMi sono buttata in un"€™avventura, non semplice ma certamente toccante; qui interagisco con il pubblico, affrontando temi contemporanei come il sovraffollamento delle carceri, l"€™indulto, la situazione igienico-sanitaria nelle celle. Nella veste di portavoce, una giornalista, ogni tanto mi trasformo in detenuto tra lacrime, sorrisi, disperazioni e forza per poi tornare reporter. Più che un testo teatrale è un"€™inchiesta che con il monologo parla della guerra contro il tempo, contro il dolore, la solitudine, la disperazione ma anche la speranza"€. (Beatrice Schiros)

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

Una valigia piena di dollari

Una valigia piena di dollari

Secondo appuntamento della Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

UNA VALIGIA PIENA DI DOLLARI
un racconto di e con Carla Vitantonio

"€œ...quello che rimane sono case vuote,
edifici diroccati attaccati dal vento e dal tempo,
vecchie contadine che trasportano grossi pesi sulla testa masticando proverbi in un dialetto dimenticato.
E il ricordo dello stupore e della poesia
che ci riempivano guardando
il lento procedere di una lumaca su un sasso."€


Da dove vieni?
Vicino Campobasso...
Campobasso....Ah, Campobasso, in Basilicata!
....no, veramente, in Molise....
Molise....ah si, quella regione che non ha sbocco sul mare....qual è l"€™altra provincia, Terni?

"Sono emigrata nel 1997 come la maggior parte dei miei coetanei, e come molti di loro non sono più tornata a casa. Io non lo so, sinceramente, non lo so, cosa ognuno di noi si è portato dietro, non lo so, cosa ognuno di noi ha conservato di quella terra.
Ma parlando con i vecchi compagni di scuola e gli amici di un tempo torna, spesso, fuori, il ricordo di una terra dell'€™infanzia, in cui la realtà  delle cose si mescolava felicemente all'€™immaginario e all'€™incomprensibile, in cui un lupo mannaro aveva la stessa dignità  e tangibilità  di un prete o di un sindaco comunista, e le giornate erano lunghe, infinite, antiche come le case attorno a noi.
Ho raccolto per un paio d"€™anni ricordi, esperienze mie e altrui, proverbi, ricercato tradizioni di cui avevo sentito parlare da piccina. Ho rivisitato i luoghi e le case, confrontato fotografie, incontrato persone che mi avevano conosciuta da piccola e non si ricordavano più chi fossi.
Non posso e non voglio parlare di uno studio, di un lavoro rigoroso e metodico, ma di un accidentato e tortuoso percorso fatto seguendo quello che Piervittorio Tondelli chiamava "€œl"€™odore"€, un sentire profondo, nascosto e viscerale. Alla fine di questo percorso è nato "€œuna valigia piena di dollari"€ (di Carla Vitantonio)

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.

Anthony Coleman "Plays Jelly Roll"

Anthony Coleman "Plays Jelly Roll"


Prosegue il ciclo di concerti del "Centro d'Arte".

ANTOHONY COLEMAN, pianoforte
Plays Jelly Roll

Musicista vulcanico, è considerato uno dei più intelligenti ed originali musicisti della scena downtown newyorchese, capace di emozionare e deliziare le platee attraverso un approccio al pianoforte unico al mondo, che miscela musiche della tradizione folk sefardita ebraica con merengues dominicane, ritmi salsa con ragtime e bop afroamericano, tango con mambo cubano e con musiche balcaniche, senza tralasciare il jazz contemporaneo e l'improvvisazione. Anthony Coleman coltiva da sempre una passione per il jazz primigenio di Jelly Roll Morton.
Morton fu il primo grande compositore-arrangiatore della musica di New Orleans, autore di partiture immortali per la storia del jazz ("€œKing Porter Stomp"€, "€œWolverine Blues"€, "€œThe Pearls"€...), direttore dei celebri Red Hot Peppers.
Il tributo di Coleman a Morton è nato qualche anno fa a New York e viene presentato per la prima volta in Italia.
Anthony Coleman è emerso sulla scena della Grande Mela negli anni 80, apprezzato sia come pianista jazz che come "€œtraduttore"€ creativo del klezmer. Ha comicniato a suonare e a incidere accanto a John Zorn, Elliott Sharp, David Moss, Guy Klucevsek, Gary Lucas, David Krakauer e molti altri.
Nei gruppi di Zorn, in particolare, ha partecipato ad opere quali "€œSpillane"€, "€œCobra"€, "€œThe Big Gundown"€.
Ha diretto gruppi come Selfhaters, dallo stile eclettico e imprevedibile, ed il trio Sephardic Tinge, dedito ad un intreccio stilistico tra il jazz e la musica ebraica sefardita.
Ha lavorato a lungo in duo con il sassofonista Roy Nathanson (dei Jazz Passengers) e spesso nei gruppi del chitarrista Marc Ribot. Coleman ha ricevuto incarichi per comporre brani per i Bang On A Can, per la Concerts Artists Guild, per il Crosstown Ensemble.
Nell"€™ultimo biennio Anthony Coleman ha recuperato e re-interpretato l"€™opera pianistica di Mordecai Gebirtig "€“ compositore tradizionale yiddisch "€“ portando in tournèe il recital "€œShmutsige Magnaten"€, accolto ovunque da lusinghieri giudizi critici.
La sua più recente incisione è "€œPushy Blueness"€, composta da una serie di nuove composizioni per quintetto e brass-band.

Per le ulteriori informazioni sulla Rassegna, si rinvia a: Ostinati! 2009. I concerti del Centro d'Arte.

Centro d"€™Arte degli Studenti dell'€™Università  di Padova
Via San Massimo, 37 - 35128 Padova
Tel: 049.8071370
Fax: 049.8070068
E-mail: info@centrodarte.it
Web: www.centrodarte.it

Concerto di Alessandro Cesaro e Bruno Volpato

Concerto di Alessandro Cesaro e Bruno Volpato


Prosegue l'edizione 2009 di "Impara l'Arte", dedicata quest'anno all'affascinante rapporto tra musica e astronomia.

Concerto di:

ALESSANDRO CESARO, pianoforte
BRUNO VOLPATO, pianoforte

Programma

Alessandro Cesaro - Tre Preludi (Prima esecuzione assoluta)
Gustav Holst - I Pianeti, (trascrizione per due pianoforti)

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti: interi "‚€ 8, ridotti studenti universitari "‚€ 3.

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
www. pvorchestra.org

AMICI DELLA MUSICA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. +39 049 8756763
www.amicimusicapadova.org

CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
Tel. + 39 049 8071370
www.centrodarte.it

The Planets di Ken Russel

The Planets di Ken Russel


Ore 19.00

Proiezione del film:
THE PLANETS


Regia di Ken Russell
Musica di Gustav Holst eseguita da The Philadelphia Orchestra, direttore Eugene Ormandy

Per oltre un decennio (1959-1970) Ken Russel esercitò nei programmi culturali della BBC un'opera di svecchiamento, imponendo nuove forme espressive (es. il documentario con attori) e un singolare talento visionario e barocco, specie nella serie di ritratti di artisti e musicisti.
"The Planets" (I Pianeti( appartiene al vasto catalogo di produzioni televisive realizzate da Ken Russell e riferite alla musica. Nel 1983 lo sceneggiatore Melvyn Bragg commissionò a Russell un film su "The Planets" di Gustav Holst per il LWT's South Bank Show. Il film di Russell usa in maniera eclettica immagini d'archivio, anche perchè non gli era consentito di usare attori, e le correla ad ogni movimento della Suite di Holst.

Ore 21.00

Proiezione del film
THE PLANETS
Visualizzazione dell'€™esecuzione di The Planets di Gustav Holst e del movimento Pluto di Colin Matthews, direttore David Atherton

Regia di Rhodri Huw
Produzione BBC Wales (2004)
Inghilterra, durata 57'

Sontuosa visualizzazione de "The Planets" (I Pianeti) il capolavoro orchestrale di Gustav Holst. Holst era morto prima della scoperta di Plutone e nel 2000 Colin Matthews compose, in omaggio ad Holst, "Pluto the Renewer" (Plutone il rinnovatore) completando così la suite. Nel film immagini spettacolari girate in tutto il mondo (New Mexico, Arizona, Scandinavia), computer graphics, animazione sono collegate alla musica e sottolinenano i significati simbolici attribuiti a ciascun pianeta dal compositore. Una esperienza audiovisiva realizzata dal regista Rhodri Huw e che ha avuto una vasta platea televisiva.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietti: interi "‚€ 5, ridotti studenti universitari "‚€ 3.

informazioni e prenotazioni:
Anna Linussio
e-mail: giovani@pvorchestra.org

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Via Marsilio da Padova, 19 - Padova
Tel. + 39 049 656848 - 656626
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AMICI DELLA MUSICA
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Tel. +39 049 8756763
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CENTRO D'ARTE DEGLI STUDENTI
DELL'UNIVERSIT̀ DI PADOVA
Via San Massimo, 37 - Padova
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Spettacolo "Principi del Cielo"

Spettacolo "Principi del Cielo"


Terepia-Il Teatro di figura
presenta

PRINCIPI DEL CIELO
Libero adattamento da: "La Fonte dei Suoni" di Galileo Galilei; "Il Piccolo Principe" di A. de Saint Exupery; "In Volo Sopra il Mondo" di Angelo D'Arrigo

Per il 2009, in occasione dell'€™Anno Internazionale di Astronomia, dedicato a Galileo Galiei, il gruppo terepia "€“ il teatro di figura propone uno spettacolo dal titolo "€œPrincipi del cielo"€, collage tra "€œLa Fonte dei Suoni"€ di G.Galilei, "€œIl Piccolo Principe"€ di A. de Saint Exupery e "€œIn Volo sopra il Mondo"€ di A. D"€™Arrigo.
La rielaborazione dei testi, la scelta delle musiche, la costruzione degli strumenti musicali antichi e degli oggetti di scena, la creazione dei personaggi inanimati, le maschere e i costumi, tutto e"€™ stato elaborato all'€™interno della bottega di terepia.

Lo spettacolo e"€™ entrato a far parte di "€œ100 ore di Astronomia"€, l"€™evento globale che coinvolge dal 2 al 5 Aprile in contemporanea tutti i Paesi partecipanti all'€™Anno Internazionale di Astronomia, dedicato a Galileo Galieli. "€œ100 Ore di Astronomia"€ e"€™ un evento globale che prevede 100 ore in diretta, in contemporanea in tutto il mondo, dedicate ad attività  di divulgazione dell'Astronomia.
"€œE"€™ grande la soddisfazione di entrare a far parte di un evento globale "€“ afferma Teresa Tentori presidente dell'€™associazione "€“ e sara"€™ divertente sentirsi in comunione artistica e scientifica con persone in tutto il mondo. Un"€™occasione anche per la citta"€™ e per il pubblico per ricordare che 400 anni fa, per la prima volta a Padova, Galileo alzo"€™ gli occhi al cielo, cambiando per sempre le regole della ricerca scientifica."€

INFORMAZIONI
Ingresso gratuito

Info: http://www.100hoursofastronomy.org/
http://www.astronomy2009.it/

Alberto Giacon
www.terepia.org
ufficiostampa@terepia.org
mob.0039.349.2633285

Davide Enia "I capitoli dell'infanzia" (capitolo II)

Davide Enia "I capitoli dell'infanzia" (capitolo II)

Arti Inferiori stagione teatrale 2008-2009

Davide Enia ritorna a Padova per presentare il secondo dei suoi "Capitoli dell'infanzia", dal titolo Piccoli gesti inutili che salvano la vita. Nel Capitolo Due, dopo le pirotecniche scoperte della prima parte, "il dolore comincia a essere il sottile filo che tesse assieme i brandelli di realtà , il buio va insinuandosi sempre più negli interstizi dell'anima e la sofferenza buttana inizia a lacerare la carne di cui sono fatti i nostri sogni."
Appuntamento conclusivo della Stagione 2008-2009 di "Arti Inferiori".

I CAPITOLI DELL'INFANZIA di e con Davide Enia
Capitolo II: Piccoli gesti inutili che salvano la vita

musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri e Rosario Punzo
scene di Giorgio Regina
luci di Giorgio Cervesi Ripa

Stessa Palermo, il territorio dove scorrazzano Angelino, Antoniuccio e Asparino, è, per ammissione dell'autore, "un luogo mitico, una città  completamente trasfigurata, che potrebbe essere dovunque, in qualsiasi tempo". Malgrado l'aspirazione a mitizzare l'esperienza del crescere, Enia non si allontana troppo dalla costa della sua città . L'autore amalgama nel racconto favole popolari, canti e melodie della sua terra.
Sul palco con Davide Enia, i musicisti Giulio Barocchieri e Rosario Punzo.

Per tutte le informazioni si rinvia a: Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2008-2009.


Informazioni
Biglietti e abbonamenti

Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): € 60,00
Biglietti per spettacoli di Giorgio Albertazzi, Lunetta Savino e Ascanio Celestini: intero ‚€ 18,00; ridotto studenti: € 16,00
Tutti gli altri spettacoli: Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti € 10,00

Prevendita
Il giorno precedente ogni spettacolo per l'MPX Multisala Pio X dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Vendita Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 ad inizio spettacolo

ARTEVEN
Via G. Querini, 10
30172 Mestre (VE)
Tel. +39 41 5074711 - Fax +39 41 974120
Web: www.arteven.it
e-mail: info@arteven.it

ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI E SPETTACOLO
SERVIZIO MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI
Vicolo Pedrocchi, 11  Padova
E-mail: comunepadovamanifestazioni@comune.padova.it

MPX MULTISALA PIO X
via Bomporti, 22 - (zona Duomo) - Padova
telefono 049 8774325
e-mail teatrompx@diweb.it
sito www.dicinema.it
 

Cappellotto-Sabbadin. Concerto del duo mandolino-chitarra

Cappellotto-Sabbadin. Concerto del duo mandolino-chitarra


Concerto inserito nel cartellone della XVI STAGIONE CONCERTISTICA INTERNAZIONALE AGIMUS.

LA TRADIZIONE MUSICALE ITALIANA NEGLI STRUMENTI A PLETTRO

Duo mandolino-chitarra
Emanuele CAPPELLOTTO-Gianluca SABBADIN

1° Premio Concorso Europeo "€œEnrico Mercatali"€ di Gorizia

Programma

F. CARULLI - NOTTURNO N.3 (Largo, Rondò)
N. PAGANINI - SERENATA M.S.16 (Larghetto, Andantino)
R. CALACE - BOLERO n. 1 op.26
G. SARTORI - ELEGIA
N. SPRONGL - ALLEGRO VIVACE da "€œDUO op.85/II"€
E. MARUCELLI - VALZER FANTASTICO
G. ZANIBON - SERENATA VENEZIANA
P. SILVESTRI - BURLESCA
C. MUNIER - ROMANZA APPASSIONATA op.120
C. ENGEL - DANSE BULGARE
M. BACCI - ECHI DI NAPOLI

Il duo E. Cappellotto "€“ G. Sabbadin è una formazione cameristica nata nel febbraio 2003 con il preciso intento di approfondire e divulgare il ricco repertorio originale colto per mandolino e chitarra. Il Duo si è esibito in prestigiose stagioni concertistiche in Italia come la Rassegna Internazionale di Nuoro e la Stagione Concertistica di Siracusa e all'€™estero nell'€™ambito del XXXVIII Festival Internazionale di musica a plettro della Rioja (Spagna) e nelle attività  musicali dell'€™Istituto di Cultura Italiano in Slovenia. Il duo ha partecipato a numerosi concorsi classificandosi sempre tra i primi posti, vincendo il primo premio nel 2003 al Concorso Nazionale "€œCittà  di Castelfidardo"€ e nel 2005 al Concorso Europeo "€œEnrico Mercatali"€ di Gorizia.

EMANUELE CAPPELLOTTO, mandolino
Ha frequentato il corso di mandolino tenuto dal M° Ugo Orlandi presso il Conservatorio "€œC. Pollini"€ di Padova, diplomandosi nel 2002 con il massimo dei voti e conseguendo nel 2006 il diploma accademico di secondo livello in Mandolino ramo esecutivo con il massimo dei voti con lode. Già  dai primi anni di studio svolge un"€™intensa attività 
concertistica nell'€™ambito delle attività  musicali dell'€™Orchestra a plettro di Breganze che lo vede impegnato in numerose tournée in Italia e all'€™estero (Austria, Francia, Spagna, Ungheria) anche nel ruolo di mandolino solista. Ha partecipato al progetto Orchestra a plettro Giovanile Europea (E.G.M.Y.O) nelle sue sessioni in Germania, Spagna
e Italia. Ha collaborato come solista con l"€™Orchestra Collegium Symphonium Veneto, la "€œCamerata Mandolino Classico"€, con la quale ha compiuto nell'€™estate 2004 una tournée in Svezia. Ha partecipato alle attività  del quartetto a plettro "€œSine Limine"€ con il quale ha vinto il secondo premio al Concorso Internazionale "€œGiacomo Sartori"€ di Ala nel 2001. Fonda nell'€™agosto 2003 assieme a Gianluca Sabbadin, Giulio Sensolo e Anna Schivazappa il "€œQuartetto a plettro Riccardo Drigo Padova"€ con il quale ha partecipato, vincendo il secondo premio, al Concorso Internazionale "€œGiacomo Sartori"€ di Ala (TN).
Ha collaborato per produzioni liriche e sinfoniche con l"€™Orchestra Sinfonica "€œJ.Haydn"€ di Trento e Bolzano, l"€™Orchestra Filarmonia Veneta "€œG.Malipiero"€, con l"€™Orchestra del Conservatorio "€œG.Martini"€ di Bologna e "€œI Solisti dell'€™Olimpico"€ di Vicenza e l"€™Orchestra del Teatro Regio di Parma.

GIANLUCA SABBADIN, chitarra
Si è diplomato nel 1996 presso il Conservatorio "€œF.E. Dall'€™Abaco di Verona sotto la guida del M° Gianni Tombolato. Dal 1997 al 2001 ha frequentato l"€™Accademia Internazionale "€œL.Perosi"€ di Biella e i corsi Internazionali di Trivero studiando con il M° Angelo Gilardino. Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con noti concertisti e didatti quali Abel Carlevaro, David Russel, Tilman Hoppstock e Luigi Biscaldi. Ha conseguito premi in vari Concorsi Nazionali e Internazionali come solista, in duo fagotto-chitarra e mandolino-chitarra: "€œRiviera della Versilia"€, "€œCittà  di Ancona"€, "€œCittà  di Ortona"€, "€œAgimus di Varenna"€, "€œ Città  di Castelfidardo"€, "€œ Ansaldi di Mondovì"€, Festival di Voghera , "€œCittà  di Ala"€. Svolge attività  concertistica come solista e in varie formazioni cameristiche esibendosi in importanti rassegne e festival chitarristici in Italia e all'€™estero tra i quali il Festival Internazionale di Lagonegro, Festival Rosetta di Vercelli, Stagione Concertistica di Cosenza, Rassegna Internazionale di Nuoro, Stagione Concertistica di Siracusa, House of Music di Amsterdam (Olanda), Teatro Municipal di Guadalajara, Castillo di Siguenza e Auditorio dell'€™Ayuntamento di Logrono (Spagna). E"€™ revisore ed esecutore di opere in prima assoluta dei compositori Angelo Gilardino, Primo Beraldo e Dusan Bogdanovic. E"€™ direttore dell'€™Orchestra di chitarre della Filarmonica Cittadellese con la quale si è esibito nel 2004 nell'€™ambito del XXXVIII Festival Internazionale di musica a
plettro della Rioja (Spagna).


Per tutte le altre informazioni relative alla Stagione concertistica 2008-2009 dell'Agimus si rinvia a: XVI Stagione Concertistica Int.le Agimus




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